Il protocollo prevede tamponi per tutti nei due giorni di riposo, nelle altre tappe solo test rapidi in presenza di sintomi sospetti (vedi Yates) o per altre esigenze di screening (vedi Sunweb, Ineos e Ag2r dopodomani). A metà della terza settimana già in partenza non erano previsti tamponi/test se non in presenza di sospetti o contatti pericolosi
Il tema verte su "esigenze di screening" infatti. Perché la mancata previsione di tamponi/test nella terza settimana diventa in realtà controllo per quasi tutti se lunedì si allarga (come sicuro) la maglia di quelli con almeno un positivo e sei tenuto a controllarli costantemente.
Chi esce senza positivi a Piancavallo arriva a Milano in pratica, chi no entra nella rumba e resta sulle spine ogni giorno. E' questo il rischio di mostri sportivi per me, ma in effetti le alternative scarseggiano.
Arriva a Milano se non subentrano dopo lunedì sintomi come con yates... A quel punto scattano i tamponi per tutta la squadra.
Però, scenario: la Trek ha superato Piancavallo senza positivi. Dopo la tappa di Madonna di Campiglio Vincenzo in rosa accusa sintomi lievi. Ed il dottore della Trek, nella sua discrezionalità, veramente va a chiamare RCS per far fare il controllo a Nibali ed a tutta la squadra?
Poi per carità, io mi schiero a favore del rigore e della salute, ma sono questi esempi di mostri sportivi che si possono creare.
E capiamo bene tutti che a livello sportivo si rischia il pastrocchio storico.
Signori, il contatto stretto è considerato quando si sta a breve distanza da un infetto per 15 minuti.
Mica ci si infetta dai tifosi o stando due minuti attaccati a una portiera andando a 40 km/h, con l'aria che si porta via tutto.
Sui "contatti" copio e incollo da una circolare che mi è arrivata al lavoro:
Come da allegato 1 del comunicato del Ministero della Salute n.0018584 del 29/05/2020: Definizione del termine “contatto”
Un contatto di un caso COVID-19 è qualsiasi persona esposta ad un caso probabile o confermato COVID-19 in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell'insorgenza dei sintomi fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell'isolamento del caso.
Se il caso non presenta sintomi, si definisce contatto una persona che ha avuto contatti con il caso indice in un arco di tempo che va da 48 ore prima della raccolta del campione che ha portato alla conferma e fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell'isolamento del caso.
Il “Contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:
- una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19;
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti;
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei;
- un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
- una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
Gli operatori sanitari, sulla base di valutazioni individuali del rischio, possono ritenere che alcune persone, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto, abbiano avuto un'esposizione ad alto rischio.
cassius ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 13:57
Tanto prima o poi ci avrebbe pensato un anti-nibaliano, meglio che lo faccia io che sono nibaliano fino al midollo...
(disclaimer: non faccio il grafico quindi so che graficamente è un obbrobrio)
Mancano solo Majka, Fuglsang e Kelderman
pietro ha scritto: ↑mercoledì 7 luglio 2021, 13:46
Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
cassius ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 13:57
Tanto prima o poi ci avrebbe pensato un anti-nibaliano, meglio che lo faccia io che sono nibaliano fino al midollo...
(disclaimer: non faccio il grafico quindi so che graficamente è un obbrobrio)
Giro 2017: tappe 3 e 18 Giro 2018: tappa 17 Vuelta 2017: tappa 11 Tour de Yorkshire 2018 Tour2020: tappe 3 e 11 Tour2020: Classifica Generale Tour2022: tappa 18
Oro&Argento ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 12:21
Negli hotel a differenza del Tour i corridori mangiano con altre persone. Van Endem ha sottolineato questa cosa ieri
Se fosse così sarebbe una leggerezza (dell'organizzazione) abbastanza grave. Non mi sembra difficile separare una sala da pranzo. Per il resto anch'io ridurrei al massimo le interviste, che mi sembrano il momento più rischioso.
A parte questi casi, non penso che per i ciclisti durante la giornata ci sia un grande rischio di rottura o spifferi nella bolla. Alla fine la loro routine è molto standard. Certo comunque ci sarà comunque qualcuno dello staff che va a fare la spesa, per dire. E in ogni caso ovviamente non si può mai sapere, c'è sempre quella certa percentuale di rischio.
cassius ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 13:57
Tanto prima o poi ci avrebbe pensato un anti-nibaliano, meglio che lo faccia io che sono nibaliano fino al midollo...
(disclaimer: non faccio il grafico quindi so che graficamente è un obbrobrio)
pietro ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 14:00
cassius ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 13:57
Tanto prima o poi ci avrebbe pensato un anti-nibaliano, meglio che lo faccia io che sono nibaliano fino al midollo...
(disclaimer: non faccio il grafico quindi so che graficamente è un obbrobrio)
matter ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 14:05
pietro ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 14:00
cassius ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 13:57
Tanto prima o poi ci avrebbe pensato un anti-nibaliano, meglio che lo faccia io che sono nibaliano fino al midollo...
(disclaimer: non faccio il grafico quindi so che graficamente è un obbrobrio)
Mancano solo Majka, Fuglsang e Kelderman
Ora tocca al meteorite
ahahahaha
cmq kelderman un compagno col Covid l'hanno gia trovato
Il tema verte su "esigenze di screening" infatti. Perché la mancata previsione di tamponi/test nella terza settimana diventa in realtà controllo per quasi tutti se lunedì si allarga (come sicuro) la maglia di quelli con almeno un positivo e sei tenuto a controllarli costantemente.
Chi esce senza positivi a Piancavallo arriva a Milano in pratica, chi no entra nella rumba e resta sulle spine ogni giorno. E' questo il rischio di mostri sportivi per me, ma in effetti le alternative scarseggiano.
Arriva a Milano se non subentrano dopo lunedì sintomi come con yates... A quel punto scattano i tamponi per tutta la squadra.
Però, scenario: la Trek ha superato Piancavallo senza positivi. Dopo la tappa di Madonna di Campiglio Vincenzo in rosa accusa sintomi lievi. Ed il dottore della Trek, nella sua discrezionalità, veramente va a chiamare RCS per far fare il controllo a Nibali ed a tutta la squadra?
Poi per carità, io mi schiero a favore del rigore e della salute, ma sono questi esempi di mostri sportivi che si possono creare.
E capiamo bene tutti che a livello sportivo si rischia il pastrocchio storico.
Anch'io vedo il rischio pastrocchio, anche con la massima buona fede di tutti (è tipo la peste nell'Iliade, mi pare ci sia un passo dove dice che i sardi (del contagio) cadevano a caso.
Proprio perché la situazione esula da tutti i parametri sportivi, io cercherei di essere il più equo possibile secondo i canoni dello sport. O come dite dopo il secondo giorno di riposo non fanno più test, oppure - meglio - si fanno i test rapidi/tamponi ai primi dieci o venti della classifica generale anche nei giorni di corsa. Senza ulteriori test paradossalmente potrebbe vincere il giro un atleta positivo (ad esempio arriva alla crono di Milano con un minuto di vantaggio o anche meno, fa una prova in calando causa contagio ma mantiene la maglia). A livello sportivo sarebbe tutto ok, ma a livello di regole sarebbe una mostruosità.
Le regole sono funzionali a non mandare in giro dei positivi e i test si fanno con dei criteri di ragionevolezza.
Se vincesse uno che il giorno dopo si scopre positivo, sarebbe una fortuna sua di non essere stato individuato prima, e basta.
Arriva a Milano se non subentrano dopo lunedì sintomi come con yates... A quel punto scattano i tamponi per tutta la squadra.
Però, scenario: la Trek ha superato Piancavallo senza positivi. Dopo la tappa di Madonna di Campiglio Vincenzo in rosa accusa sintomi lievi. Ed il dottore della Trek, nella sua discrezionalità, veramente va a chiamare RCS per far fare il controllo a Nibali ed a tutta la squadra?
Poi per carità, io mi schiero a favore del rigore e della salute, ma sono questi esempi di mostri sportivi che si possono creare.
E capiamo bene tutti che a livello sportivo si rischia il pastrocchio storico.
Anch'io vedo il rischio pastrocchio, anche con la massima buona fede di tutti (è tipo la peste nell'Iliade, mi pare ci sia un passo dove dice che i sardi (del contagio) cadevano a caso.
Proprio perché la situazione esula da tutti i parametri sportivi, io cercherei di essere il più equo possibile secondo i canoni dello sport. O come dite dopo il secondo giorno di riposo non fanno più test, oppure - meglio - si fanno i test rapidi/tamponi ai primi dieci o venti della classifica generale anche nei giorni di corsa. Senza ulteriori test paradossalmente potrebbe vincere il giro un atleta positivo (ad esempio arriva alla crono di Milano con un minuto di vantaggio o anche meno, fa una prova in calando causa contagio ma mantiene la maglia). A livello sportivo sarebbe tutto ok, ma a livello di regole sarebbe una mostruosità.
Mica si tratta di doping. Se uno vince il Giro e il giorno dopo lo trovano positivo al covid, gli è semplicemente andata bene. L'estromissione dei positivi dalla corsa non è una punzione, ma una precauzione nei confronti degli altri.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
jumbo ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 14:30
Le regole sono funzionali a non mandare in giro dei positivi e i test si fanno con dei criteri di ragionevolezza.
Se vincesse uno che il giorno dopo si scopre positivo, sarebbe una fortuna sua di non essere stato individuato prima, e basta.
Sì in effetti è come dici, e a pensarci bene guardando la cosa solo dal punto di vista dell'evento sportivo va bene. Anche se ovviamente avrebbe avuto un c*lo pazzesco rispetto agli altri colleghi.
lanzillotta ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 12:30
Van Emden non si era lamentato qualche giorno fa per la gestione della bolla di RCS??
Da quello che ho capito gli è stato riferito dai compagni che negli hotel dove alloggiavano i team i buffet erano condivisi con persone furi dalla bolla che non c'entravano nulla con la corsa
Claudio84 ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 14:42
jumbo ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 14:30
Le regole sono funzionali a non mandare in giro dei positivi e i test si fanno con dei criteri di ragionevolezza.
Se vincesse uno che il giorno dopo si scopre positivo, sarebbe una fortuna sua di non essere stato individuato prima, e basta.
Sì in effetti è come dici, e a pensarci bene guardando la cosa solo dal punto di vista dell'evento sportivo va bene. Anche se ovviamente avrebbe avuto un c*lo pazzesco rispetto agli altri colleghi.
Beccarsi il covid io non lo giudicherei come avere avuto culo... E' sfiga. Anche se te lo prendi una volta finito il Giro.
Il paragone è tra la situazione in cui prendi il Covid e ti devi fermare magari in maglia rosa, e quella in cui prendi il Covid e se ne accorgono solo dopo e intanto vinci il Giro.
Ovviamente, se te ne accorgi solo dopo, significa che fino a quel momento non sei sintomatico e quindi stai bene.
Claudio84 ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 14:42
jumbo ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 14:30
Le regole sono funzionali a non mandare in giro dei positivi e i test si fanno con dei criteri di ragionevolezza.
Se vincesse uno che il giorno dopo si scopre positivo, sarebbe una fortuna sua di non essere stato individuato prima, e basta.
Sì in effetti è come dici, e a pensarci bene guardando la cosa solo dal punto di vista dell'evento sportivo va bene. Anche se ovviamente avrebbe avuto un c*lo pazzesco rispetto agli altri colleghi.
Beccarsi il covid io non lo giudicherei come avere avuto culo... E' sfiga. Anche se te lo prendi una volta finito il Giro.
Beh ovvio!!! Io stavo cercando di valutare le dinamiche di corsa
lanzillotta ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 12:30
Van Emden non si era lamentato qualche giorno fa per la gestione della bolla di RCS??
Da quello che ho capito gli è stato riferito dai compagni che negli hotel dove alloggiavano i team i buffet erano condivisi con persone furi dalla bolla che non c'entravano nulla con la corsa
Ma davvero?
Ho appena sentito Vegni al processo alla tappa elogiare il pubblico presente sulle strade, perché tutti portano la mascherina.
L'ho sentito appellarsi alle persone dicendo: aiutateci ad arrivare a Milano.
E poi i team vengono mandati in alberghi condivisi con la gente comune?
Ma stiamo scherzando?
lanzillotta ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 12:30
Van Emden non si era lamentato qualche giorno fa per la gestione della bolla di RCS??
Da quello che ho capito gli è stato riferito dai compagni che negli hotel dove alloggiavano i team i buffet erano condivisi con persone furi dalla bolla che non c'entravano nulla con la corsa
Ma davvero?
Ho appena sentito Vegni al processo alla tappa elogiare il pubblico presente sulle strade, perché tutti portano la mascherina.
L'ho sentito appellarsi alle persone dicendo: aiutateci ad arrivare a Milano.
E poi i team vengono mandati in alberghi condivisi con la gente comune?
Ma stiamo scherzando?
dopo aver visto che esistono i no mask i nagazionisti e quelli che parlano di privazione della libertà solo perchè viene imposto l'uso della mascherina, non mi stupisco più di nulla....
però mi sembra che negli hotel la gestione del buffet sia stata normata da quest'estate e mi sembra strano che sia tutto esposto e libero
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Strong ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 16:39
lucks83 ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 16:36
Pavè ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 15:34
Da quello che ho capito gli è stato riferito dai compagni che negli hotel dove alloggiavano i team i buffet erano condivisi con persone furi dalla bolla che non c'entravano nulla con la corsa
Ma davvero?
Ho appena sentito Vegni al processo alla tappa elogiare il pubblico presente sulle strade, perché tutti portano la mascherina.
L'ho sentito appellarsi alle persone dicendo: aiutateci ad arrivare a Milano.
E poi i team vengono mandati in alberghi condivisi con la gente comune?
Ma stiamo scherzando?
dopo aver visto che esistono i no mask i nagazionisti e quelli che parlano di privazione della libertà solo perchè viene imposto l'uso della mascherina, non mi stupisco più di nulla....
però mi sembra che negli hotel la gestione del buffet sia stata normata da quest'estate e mi sembra strano che sia tutto esposto e libero
Anche a me sembra strano.
Soprattutto se parliamo di alberghi che ospitano team che in teoria devono essere isolati in una bolla.
Se la notizia fosse vera, sarebbe gravissimo.
Scusate la domanda: chi organizza la permanenza delle squadre negli alberghi?
Chi si occupa di isolare corridori e team tutti in una bolla?
Potrebbe anche essere stata una leggerezza (non giustificabile) dei gestori degli alberghi, nonostante il protocollo concordato con RCS, che immagino sia lo stesso concordato per tutte le corse UCI.
Poi non è che RCS può controllare ogni cena e colazione di ogni albergo di ogni tappa del Giro.
Strong ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 16:39
lucks83 ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 16:36
Pavè ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 15:34
Da quello che ho capito gli è stato riferito dai compagni che negli hotel dove alloggiavano i team i buffet erano condivisi con persone furi dalla bolla che non c'entravano nulla con la corsa
Ma davvero?
Ho appena sentito Vegni al processo alla tappa elogiare il pubblico presente sulle strade, perché tutti portano la mascherina.
L'ho sentito appellarsi alle persone dicendo: aiutateci ad arrivare a Milano.
E poi i team vengono mandati in alberghi condivisi con la gente comune?
Ma stiamo scherzando?
dopo aver visto che esistono i no mask i nagazionisti e quelli che parlano di privazione della libertà solo perchè viene imposto l'uso della mascherina, non mi stupisco più di nulla....
però mi sembra che negli hotel la gestione del buffet sia stata normata da quest'estate e mi sembra strano che sia tutto esposto e libero
Condivido. I buffet non dovrebbero essere liberi in nessun hotel, a prescindere dalla presenza di squadre ciclistiche soggette a 'bolle'. Mi risulta strana una roba del genere.
jumbo ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 17:04
Potrebbe anche essere stata una leggerezza (non giustificabile) dei gestori degli alberghi, nonostante il protocollo concordato con RCS, che immagino sia lo stesso concordato per tutte le corse UCI.
Poi non è che RCS può controllare ogni cena e colazione di ogni albergo di ogni tappa del Giro.
A sto punto fai prima a chiudere tutto e non correre. Ogni notte la carovana occupa non so quanti alberghi spesso sparsi in un territorio comunque non così ristretto
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
No no, lungi da me dare addosso a RCS e Vegni sulla gestione del protocollo.
Hanno già mille cose a cui pensare e questa del controllo dell'ermeticità della bolla è anche troppo.
Ripeto, SE la notizia è vera e SE qualche leggerezza c'è stata da parte di qualche albergatore credo che sia anche giusto che venga loro fatta causa.
Non si può mandare a ramengo il lavoro e il sacrificio di organizzatori, corridori e team tutti perché qualcuno non ha rispettato le misure di sicurezza.
Ovviamente spero che non sia così.
Questa di van emdem è una cosa un poco ridicola.
Si può tranquillamente mangiare con un servizio al tavolo.
Faccio per dire, se ritieni di essere in una situazione a rischio, sarai pur libero di evitarla.
trecentobalene ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 18:30
Questa di van emdem è una cosa un poco ridicola.
Si può tranquillamente mangiare con un servizio al tavolo.
Faccio per dire, se ritieni di essere in una situazione a rischio, sarai pur libero di evitarla.
Già. E comunque non sarebbe stata una responsabilità dell'organizzazione.
Fabioilpazzo ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 18:32
trecentobalene ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 18:30
Questa di van emdem è una cosa un poco ridicola.
Si può tranquillamente mangiare con un servizio al tavolo.
Faccio per dire, se ritieni di essere in una situazione a rischio, sarai pur libero di evitarla.
Già. E comunque non sarebbe stata una responsabilità dell'organizzazione.
Secondo me, invece, è responsabilità dell'organizzazione (oltre che degli albergatori ovviamente): se organizzi un evento di questo livello, è tuo compito controllare tutto, anche le situazioni negli alberghi.
Quella dei buffet mi pare una stronzata. Buffet non ce ne sono, a parte a colazione dove sono comunque riservati ai team e suddivisi ai singoli tavoli.
Poi loro quando sono stati in hotel con noi non li abbiamo neanche visti, mangiavano direttamente nel camion cucina. Piuttosto stessero più attenti ai comportamenti di alcuni membri del loro staff
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
bartoli ha scritto: ↑mercoledì 14 ottobre 2020, 0:03
Quella dei buffet mi pare una stronzata. Buffet non ce ne sono, a parte a colazione dove sono comunque riservati ai team e suddivisi ai singoli tavoli.
Poi loro quando sono stati in hotel con noi non li abbiamo neanche visti, mangiavano direttamente nel camion cucina. Piuttosto stessero più attenti ai comportamenti di alcuni membri del loro staff
Infatti
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.