Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Merlozoro ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:48 Bella insubordinazione insomma...sto voto fregava niente ai team e ai Ds...i ciclisti han fatto fronte comune poco prima della partenza.
Saranno contenti gli sponsor e chi li deve pagare.
Infatti davanti oggi c'erano diversi corridori senza contratto che hanno voluto dimostrare che loro la tappa volevano correrla. Per questo trovo ingiusto non dare il premio a Cerny.


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schwoch83
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:01
Merlozoro ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:48 Bella insubordinazione insomma...sto voto fregava niente ai team e ai Ds...i ciclisti han fatto fronte comune poco prima della partenza.
Saranno contenti gli sponsor e chi li deve pagare.
Infatti davanti oggi c'erano diversi corridori senza contratto che hanno voluto dimostrare che loro la tappa volevano correrla. Per questo trovo ingiusto non dare il premio a Cerny.
ingiusto e giuridicamente insostenibile, una volta che RCS ha accettato di accorciare la tappa.


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Beppugrillo
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Aggiungo un contributo infografico alla discussione. Tutti i distributori di abbigliamento per il ciclismo, sponsor tecnici delle squadre World Tour, in questo periodo si danno da fare per convincere cicloturisti e cicloamatori che per fare ciclismo d'inverno è indispensabile acquistare una giacca da 350 euro. Nei loro siti e sui social pubblicano immagini di corridori sotto la pioggia, in mezzo alla neve, inseguiti dagli orsi polari. Oggi però, idealmente, l'home page di Castelli aveva questo aspetto. Non saranno contentissimi
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Beppugrillo
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

E comunque attenzione a parlare di tappa insignificante: l'hanno neutralizzata perché rischiava di diventare significante


jumbo
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Bomby ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:13
schwoch83 ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:02
Bomby ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 19:51 Ragazzi, ve lo dico da persona che non si incazza (quasi) mai: quando uno buono si incazza, non lo tieni più. Perchè si sopporta, si sopporta, si ingoia un rospo, un altro rospo, ma dopo un po' si scoppia.

Vegni immagino stia tribolando un bel po' per far arrivare il Giro a Milano, oggi aveva ben altri cazzi. Deve organizzare il Giro dell'anno prossimo (sempre se si potrà fare), che adesso è ancora in alto mare, deve pensare a tutto il resto. Poi i corridori, che lui cerca sempre di accontentare lo accoltellano alle spalle, meglio, lo mettono all'angolo e lo ricattano. Permettetemi, ma è nell'ordine delle cose che sbrocchi.
ripeto, ci sta che si incazzi (io avrei reagito anche peggio), ma appunto perchè ti incazzi, devi tenere la linea dura e poi vedi come si presentano tutti (o quasi) sulla linea di partenza. Fai capire che non si può tirare troppo la corda ed eviti precedenti del genere. Se poi per caso qualcuno non si presenta (la maglia rosa, la maglia ciclamino, ecc.), poi sarà il ciclista in questione ad andare davanti agli sponsor a giustificare ciò che ha fatto; così invece, stai dando ai corridori l'alibi di dire "ah, ma io non sapevo", "io non ero d'accordo", ecc.
Ma anche io avrei fatto così.

Però bisogna anche capire Vegni: e se non si presenta nessuno? Dovrebbe spiegare tante cose ai suoi di sponsor. E se la tappa parte e poi qualcuno si fa male? O se qualcuno parte e si ammala?
In mezz'ora, senza preavviso, fai fatica a prendere una decisione del genere. Specie se non hai il carattere per farlo.
Se tiravano tutti la corda, ad un certo punto si sarebbe dovuta annullare la tappa per non arrivare di notte, e ora saremmo qui a dire che Vegni avrebbe sbagliato a non cercare una soluzione accomodante per una tappa piatta come questa.


Passista Scalatore
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:09 Aggiungo un contributo infografico alla discussione. Tutti i distributori di abbigliamento per il ciclismo, sponsor tecnici delle squadre World Tour, in questo periodo si danno da fare per convincere cicloturisti e cicloamatori che per fare ciclismo d'inverno è indispensabile acquistare una giacca da 350 euro. Nei loro siti e sui social pubblicano immagini di corridori sotto la pioggia, in mezzo alla neve, inseguiti dagli orsi polari. Oggi però, idealmente, l'home page di Castelli aveva questo aspetto. Non saranno contentissimi
Ma davvero. Hanno il top di gamma di ogni capo. Dovrebbero rimanere asciutti e caldi.
Danno d’immagine enorme per le aziende di abbigliamento tecnico, a pensarci bene...
Riguardo a Demare io l’ho visto esibirsi in un tentativo disperato di mirror climbing con sorriso ebete.
Meglio kelderman che almeno si è preso le sue responsabilità.


cassius
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:07 Non capisco che problema ci sia se si va a letto alle 22:30 e ci si alza alle 5:30. O se si va a letto alle 24:00 e ci si alza alle 5:30. Dopo una tappa con arrivo e partenza nella medesima località e il riposo. manco fosse un lavoro intellettuale poi... Condizioni uguali per tutti, poi. Non è che uno dorme e gli altri no.
Eeeeh? Ma che sei serio?
A parte la parità di condizioni, esiste anche la sostenibilità delle suddette condizioni.
Leggendo i commenti qui capisco perché sui diritti dei lavoratori si continua a fare passi indietro, qua uno se ha le palle di far valere i suoi diritti si trova tutti contro, ex corridori compresi.


Bomby
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Bomby »

cassius ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:50
Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:07 Non capisco che problema ci sia se si va a letto alle 22:30 e ci si alza alle 5:30. O se si va a letto alle 24:00 e ci si alza alle 5:30. Dopo una tappa con arrivo e partenza nella medesima località e il riposo. manco fosse un lavoro intellettuale poi... Condizioni uguali per tutti, poi. Non è che uno dorme e gli altri no.
Eeeeh? Ma che sei serio?
A parte la parità di condizioni, esiste anche la sostenibilità delle suddette condizioni.
Leggendo i commenti qui capisco perché sui diritti dei lavoratori si continua a fare passi indietro, qua uno se ha le palle di far valere i suoi diritti si trova tutti contro, ex corridori compresi.
Mah, mica tutte le porte sindacali sono giuste. Ce ne sono tante di giuste, ma ce ne sono altre sbagliate.

Qui le premesse potevano anche essere giuste, è il metodo che è stato molto discutibile.


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maglianera
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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sempre su questa tappa, ma cambiando per un attimo discorso: solo oggi mi sono accorto, confrontando la cartina della tappa come era quando era stato presentato lo scorso anno con quella definitiva (prima del taglio di oggi, ovviamente), che nella prima versione di un anno fa era previsto il passaggio attraverso Valenza e Alessandria invece che Casale Monferrato e Vignale della versione definitiva (il che non cambia granché né come chilometraggio né come difficoltà). Siccome in mezzo c'è stata la Milano Sanremo con l'ostracismo dell'amministrazione comunale di Alessandria, chiedo: è questa una conseguenza di ciò o ci sono altri motivi ???


team opc
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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nibali-san baronto ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 18:02
Cthulhu ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 17:57
Arme ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 17:10
Beh ma mi pare ci stiamo dimenticando che una forma di tutela ci sia già, il famoso Extreme Weather Protocol o come si chiama. Se non ci sono gli estremi, non si annulla né si accorcia, fine della storia.
Questa settimana era già andata di lusso per il clima. Cosa si aspettavano quando hanno preso il via? Se le motivazioni sono queste mi chiedo perché a Cesenatico non ci siano state proteste.
La prima cosa è che fare una tappa inutile di 258 km a fine ottobre, dopo lo Stelvio con tanto di lungo trasferimento è un'idea incredibilmente idiota.
La seconda è che i corridori si saranno anche rotti i c****ni delle scandalose carenze organizzative di RCS.
La terza è che a farsi il c**o per farci divertire sono loro, sono loro che si fanno migliaia e migliaia di km all'anno in tutte le condizioni; se stavolta si sono ribellati avranno le loro ragioni.
Tutti generali da poltrona, armiamoci e partite.
La smettiamo di rompere le scatole a Vegni? Lui aveva le richieste di due amministrazioni per essere sedi di tappa ovvero Morbegno ed Asti. L'unica tappa che poteva disegnare era questa. Ad ottobre è stata presentata. Rispetta tutti i regolamenti possibili previsti dall'UCI. Da quel momento è passato un anno, la tappa è stata ripresentata e nessuno si è posto il problema. La tappa sarebbe idiota se Vegni potesse decidere di mettere partenze e arrivi dove gli piace. Ma per fortuna non è come qualche imbecille di organizzatore toscano che organizza le corse come se fossero pedalate di cortesia.
Quoto ogni singola lettera


team opc
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Qualche mia considerazione.
Bugno impresentabile,deve rappresentare i corridori, non fare l'avvocato delle cause perse.
La gara lo si sapeva da un anno che era cosi, ci fosse stato bel tempo nessuno si sarebbe lamentato.
La tappa di Cesenatico non era da meno, ma nessuno disse nulla.
Questo deve far ripensare che il concetto diritto dovere di correre per una world tour è un concetto ormai superato.
Chi non ha interesse, viene solo a rompere le scatole.
Togliamo l'obbligo di partecipazione e diamo piu spazio alle professional che sicuramente sfutterebbero la visibilità,anziché veder squadre che cercano scuse per andar a casa prima quando non hanno piu obiettivi


lucks83
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Visto ora la tappa e le dichiarazioni su Rai play.
Stamane sono stato molto duro con i ciclisti, stasera ancora di più.
Perché fare comunella nella notte e presentare la sorpresa a Vegni alla partenza è davvero scandaloso.
Salvo solo due persone tra i ribelli: Adam Hansen (che stamattina ho apostrofato pensando fosse uno dei pochi a guidare la protesta) e Kelderman.
Il primo perché, pur sbagliando come tutti, ci ha messo la faccia, il secondo perché non si è nascosto dietro il "ma io non sapevo e sono caduto dalle nuvole".
Anche Nibali mi è sembrato un po troppo vago, volente o nolente è il corridore con più visibilità presente al Giro, possibile non sapesse nulla?
Ne dubito.
16 team erano d'accordo nel non partire da Morbegno, poi a mezzogiorno negavano tutti. Che viltà.

Non me la sento di dare troppo addosso a Vegni, già l'ho fatto nei giorni scorsi per la tappa mozzata di Sestriere e il disegno un po' patetico di Campiglio.
Oggi in mezz'ora si è trovato a dover decidere: personalmente io mi sarei impuntato e, al posto suo, avrei detto ai corridori che, se non volevano fare 258 km potevano tornarsene a casa. Però c'era il forte rischio che questi infami di corridori non sarebbero partiti, e poi cosa fai, annulli la tappa?
Come lo giustifichi alle sedi di partenza e arrivo che hanno pagato? Cosa racconti agli sponsor?
Il giro arriva a Milano se oggi non parti?
A me spiace per lui oggi, perché al netto dei disastri che ha fatto con i piani B di tappe organizzate un po alla leggera, inserendo colli a rischio neve come se fossero mentine, è sempre stato molto attento alle richieste dei corridori e alla loro sicurezza.

Pochi di voi lo ricorderanno, ma nel 2011 (anno dell'ultimo Giro disegnato da Zomegnan) lui era già il suo vice e come tale gli esplose addosso la morte in discesa del povero Weylandt e il taglio farsa del Crostis, anche quella una bella pugnalata alle spalle da parte di un team (e del suo D. S.) che non voleva affrontare l'unica discesa in cui Nibali poteva mettere in difficoltà un certo corridore, e la fece annullare con la scusa della sicurezza.
Da quel giorno Vegni si è guardato bene dall'inserire certi colli e certe discese, ha mozzato una tirreno adriatico per i timori della neve (mai scesa) da parte dei corridori, ha ridotto i km di trasferimento tra una tappa e l'altra, ha cercato SEMPRE di mettere i ciclisti nelle migliori condizioni di correre. Ha affrontato un Giro 2013 in cui il maltempo ha fatto disastri che non si vedevano da 60 anni, portandolo a termine, un altro nel 2020 che è un miracolo che arriverà a Milano, tra l'altro facendo millemila controlli agli atleti e, nonostante le critiche di qualche balordo, facendo in modo che la bolla anti covid tenesse piuttosto bene.

Oggi non si meritava un tradimento del genere da parte dei corridori e, anche se la decisione di accorciare alla fine l'ha presa lui, non lo biasimo per aver sbroccato in TV contro il gruppo.

Ora io spero solo in una cosa: se è vero come sembra che il prossimo anno faranno la tappa della Gran Fondo Fausto Coppi, che faccia firmare una liberatoria a tutti prima di partire.
La discesa del Fauniera non può essere l'ennesima scusa e occasione per fargli fare una figura di merda in modovisione.

Lui in questi anni è stato troppo buono con i corridori ed è passato per essere coglione.


schwoch83
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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lucks83 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 0:08 Non me la sento di dare troppo addosso a Vegni, già l'ho fatto nei giorni scorsi per la tappa mozzata di Sestriere e il disegno un po' patetico di Campiglio.
Oggi in mezz'ora si è trovato a dover decidere: personalmente io mi sarei impuntato e, al posto suo, avrei detto ai corridori che, se non volevano fare 258 km potevano tornarsene a casa. Però c'era il forte rischio che questi infami di corridori non sarebbero partiti, e poi cosa fai, annulli la tappa?
Come lo giustifichi alle sedi di partenza e arrivo che hanno pagato? Cosa racconti agli sponsor?
Il giro arriva a Milano se oggi non parti?
A me spiace per lui oggi, perché al netto dei disastri che ha fatto con i piani B di tappe organizzate un po alla leggera, inserendo colli a rischio neve come se fossero mentine, è sempre stato molto attento alle richieste dei corridori e alla loro sicurezza.

Pochi di voi lo ricorderanno, ma nel 2011 (anno dell'ultimo Giro disegnato da Zomegnan) lui era già il suo vice e come tale gli esplose addosso la morte in discesa del povero Weylandt e il taglio farsa del Crostis, anche quella una bella pugnalata alle spalle da parte di un team (e del suo D. S.) che non voleva affrontare l'unica discesa in cui Nibali poteva mettere in difficoltà un certo corridore, e la fece annullare con la scusa della sicurezza.
Da quel giorno Vegni si è guardato bene dall'inserire certi colli e certe discese, ha mozzato una tirreno adriatico per i timori della neve (mai scesa) da parte dei corridori, ha ridotto i km di trasferimento tra una tappa e l'altra, ha cercato SEMPRE di mettere i ciclisti nelle migliori condizioni di correre. Ha affrontato un Giro 2013 in cui il maltempo ha fatto disastri che non si vedevano da 60 anni, portandolo a termine, un altro nel 2020 che è un miracolo che arriverà a Milano, tra l'altro facendo millemila controlli agli atleti e, nonostante le critiche di qualche balordo, facendo in modo che la bolla anti covid tenesse piuttosto bene.

Oggi non si meritava un tradimento del genere da parte dei corridori e, anche se la decisione di accorciare alla fine l'ha presa lui, non lo biasimo per aver sbroccato in TV contro il gruppo.

Ora io spero solo in una cosa: se è vero come sembra che il prossimo anno faranno la tappa della Gran Fondo Fausto Coppi, che faccia firmare una liberatoria a tutti prima di partire.
La discesa del Fauniera non può essere l'ennesima scusa e occasione per fargli fare una figura di merda in modovisione.

Lui in questi anni è stato troppo buono con i corridori ed è passato per essere coglione.
Ora però non facciamo passare Vegni per un martire perché non lo è. Lui è lo stesso che nel 2015 impedì a Rebellin di fare il Giro d'italia e la Milano Sanremo,quindi diciamo che è stato forte con i deboli e debole con i forti (ossequi vari a Sagan e Froome, come se loro fossero più grandi della storia del Giro).

Sinceramente a me non piace come organizzatore del Giro. A livello di stile preferivo sicuramente castellano


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Maìno della Spinetta
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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cassius ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:50
Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:07 Non capisco che problema ci sia se si va a letto alle 22:30 e ci si alza alle 5:30. O se si va a letto alle 24:00 e ci si alza alle 5:30. Dopo una tappa con arrivo e partenza nella medesima località e il riposo. manco fosse un lavoro intellettuale poi... Condizioni uguali per tutti, poi. Non è che uno dorme e gli altri no.
Eeeeh? Ma che sei serio?
A parte la parità di condizioni, esiste anche la sostenibilità delle suddette condizioni.
Leggendo i commenti qui capisco perché sui diritti dei lavoratori si continua a fare passi indietro, qua uno se ha le palle di far valere i suoi diritti si trova tutti contro, ex corridori compresi.
Secondo te quando un ingegnere del settore controllo deve verificare delle unità non ha in mezzo anche settimane difficili, persino turni notturni? Come ci arriva in fabbrica in Polonia e Serbia? Prende un aereo, dorme al volo, guarda 3 turni in 4 fabbriche diverse, ha una settimana di merda, e torna a casa vivo. Quando un prof universitario ha un ciclo di presentazioni, che ne so, a Taiwan, credi che gli diano 6 giorni per assorbire il fusorario e performare al top nei tre meeting a cui partecipa?
Se una notte, UNA, dormono 5 ore e mezza o 6 spiegami cosa succede mai ai lavoratori ciclisti di tanto terribile. SINDACATO AIUTACI MAINO CRUMIRO!!! Si arrabbiano perché non stanno dietro alle tabelle dei preparatori? Ossantocielo poverini, e come glielo spiegano ora!? Si adirano perché a loro piace fare tardi ma sparandosi 4 episodi di House of Cards e non digerendo la cena facendo il punto coi DS? Ricordo si veniva da riposo, trasferimento San Daniele Bassano, e "faticoso" trasferimento MDC - Pinzolo (manco 15 km) con pullman coi lettini e i massaggiatori. In hotel. Con pullman e massaggiatori al seguito. Lascia stare il concetto di "lavoratore da tutelare" va.... Questi hanno visto la pioggia, c'erano 260 km da fare (solo all'inizio bagnati) e hanno scioperato. Nell'anno del Covid, dei salti mortali di tutti per portare a casa la corsa.


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Beppugrillo
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

Il recupero durante il Giro d'Italia non si paragona col recupero di un altro qualsiasi lavoratore. Gli organizzatori non devono creare squilibri tra le squadre ma penso sia anche giusto che si chieda che certe condizioni minime (qualità delle strutture, ore di sonno e limitazione dei trasferimenti) vengano garantite. Se ci sono stati problemi di questo tipo la protesta secondo me prende molta più dignità


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Maìno della Spinetta
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Beppugrillo ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 7:03 Il recupero durante il Giro d'Italia non si paragona col recupero di un altro qualsiasi lavoratore. Gli organizzatori non devono creare squilibri tra le squadre ma penso sia anche giusto che si chieda che certe condizioni minime (qualità delle strutture, ore di sonno e limitazione dei trasferimenti) vengano garantite. Se ci sono stati problemi di questo tipo la protesta secondo me prende molta più dignità
Per una notte? Una? Dopo una stagione a rischio e sponsor (ie Segafredo) in difficoltà col continuare?
Vallo a dire a un chirurgo dopo una brutta notte in PS, riposo ma reperibile: arrivi in ospedale, incidente, torni da una festa, 5 am. Non c'è il chirurgo. Come non c'è? Ha avuto una brutta notte. Noi abbiamo telefonato, ma ci ha attaccato in faccia. Sa, aprire le persone richiede freschezza... ha preferito fregarsene della reperibilità e dormire. E invece il chirurgo lo trovi lo stesso. E sta 3 ore piegato sulle tue viscere a sistemarti. Eh, ma che superuomini, con solo 3 ore di sonno! Ma come fanno?!?! Questi, i ciclisti, devono fare girare le gambe, altro che pinze bisturi e cauterizzarore.... Non c'avevano voglia e basta. Sì divertano sui rulli.


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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 3:55
cassius ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:50
Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:07 Non capisco che problema ci sia se si va a letto alle 22:30 e ci si alza alle 5:30. O se si va a letto alle 24:00 e ci si alza alle 5:30. Dopo una tappa con arrivo e partenza nella medesima località e il riposo. manco fosse un lavoro intellettuale poi... Condizioni uguali per tutti, poi. Non è che uno dorme e gli altri no.
Eeeeh? Ma che sei serio?
A parte la parità di condizioni, esiste anche la sostenibilità delle suddette condizioni.
Leggendo i commenti qui capisco perché sui diritti dei lavoratori si continua a fare passi indietro, qua uno se ha le palle di far valere i suoi diritti si trova tutti contro, ex corridori compresi.
Secondo te quando un ingegnere del settore controllo deve verificare delle unità non ha in mezzo anche settimane difficili, persino turni notturni? Come ci arriva in fabbrica in Polonia e Serbia? Prende un aereo, dorme al volo, guarda 3 turni in 4 fabbriche diverse, ha una settimana di merda, e torna a casa vivo. Quando un prof universitario ha un ciclo di presentazioni, che ne so, a Taiwan, credi che gli diano 6 giorni per assorbire il fusorario e performare al top nei tre meeting a cui partecipa?
Se una notte, UNA, dormono 5 ore e mezza o 6 spiegami cosa succede mai ai lavoratori ciclisti di tanto terribile. SINDACATO AIUTACI MAINO CRUMIRO!!! Si arrabbiano perché non stanno dietro alle tabelle dei preparatori? Ossantocielo poverini, e come glielo spiegano ora!? Si adirano perché a loro piace fare tardi ma sparandosi 4 episodi di House of Cards e non digerendo la cena facendo il punto coi DS? Ricordo si veniva da riposo, trasferimento San Daniele Bassano, e "faticoso" trasferimento MDC - Pinzolo (manco 15 km) con pullman coi lettini e i massaggiatori. In hotel. Con pullman e massaggiatori al seguito. Lascia stare il concetto di "lavoratore da tutelare" va.... Questi hanno visto la pioggia, c'erano 260 km da fare (solo all'inizio bagnati) e hanno scioperato. Nell'anno del Covid, dei salti mortali di tutti per portare a casa la corsa.
Lasciami aggiungere che da Cancano a Morbegno non è mica come spostarsi da milano a pizzo Calabro....


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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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schwoch83 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 0:56
lucks83 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 0:08 Non me la sento di dare troppo addosso a Vegni, già l'ho fatto nei giorni scorsi per la tappa mozzata di Sestriere e il disegno un po' patetico di Campiglio.
Oggi in mezz'ora si è trovato a dover decidere: personalmente io mi sarei impuntato e, al posto suo, avrei detto ai corridori che, se non volevano fare 258 km potevano tornarsene a casa. Però c'era il forte rischio che questi infami di corridori non sarebbero partiti, e poi cosa fai, annulli la tappa?
Come lo giustifichi alle sedi di partenza e arrivo che hanno pagato? Cosa racconti agli sponsor?
Il giro arriva a Milano se oggi non parti?
A me spiace per lui oggi, perché al netto dei disastri che ha fatto con i piani B di tappe organizzate un po alla leggera, inserendo colli a rischio neve come se fossero mentine, è sempre stato molto attento alle richieste dei corridori e alla loro sicurezza.

Pochi di voi lo ricorderanno, ma nel 2011 (anno dell'ultimo Giro disegnato da Zomegnan) lui era già il suo vice e come tale gli esplose addosso la morte in discesa del povero Weylandt e il taglio farsa del Crostis, anche quella una bella pugnalata alle spalle da parte di un team (e del suo D. S.) che non voleva affrontare l'unica discesa in cui Nibali poteva mettere in difficoltà un certo corridore, e la fece annullare con la scusa della sicurezza.
Da quel giorno Vegni si è guardato bene dall'inserire certi colli e certe discese, ha mozzato una tirreno adriatico per i timori della neve (mai scesa) da parte dei corridori, ha ridotto i km di trasferimento tra una tappa e l'altra, ha cercato SEMPRE di mettere i ciclisti nelle migliori condizioni di correre. Ha affrontato un Giro 2013 in cui il maltempo ha fatto disastri che non si vedevano da 60 anni, portandolo a termine, un altro nel 2020 che è un miracolo che arriverà a Milano, tra l'altro facendo millemila controlli agli atleti e, nonostante le critiche di qualche balordo, facendo in modo che la bolla anti covid tenesse piuttosto bene.

Oggi non si meritava un tradimento del genere da parte dei corridori e, anche se la decisione di accorciare alla fine l'ha presa lui, non lo biasimo per aver sbroccato in TV contro il gruppo.

Ora io spero solo in una cosa: se è vero come sembra che il prossimo anno faranno la tappa della Gran Fondo Fausto Coppi, che faccia firmare una liberatoria a tutti prima di partire.
La discesa del Fauniera non può essere l'ennesima scusa e occasione per fargli fare una figura di merda in modovisione.

Lui in questi anni è stato troppo buono con i corridori ed è passato per essere coglione.
Ora però non facciamo passare Vegni per un martire perché non lo è. Lui è lo stesso che nel 2015 impedì a Rebellin di fare il Giro d'italia e la Milano Sanremo,quindi diciamo che è stato forte con i deboli e debole con i forti (ossequi vari a Sagan e Froome, come se loro fossero più grandi della storia del Giro).

Sinceramente a me non piace come organizzatore del Giro. A livello di stile preferivo sicuramente castellano
Non lo faccio mica passare come un santo, nei giorni scorsi gliene ho dette dietro di ogni per come ha gestito la tappa di oggi ed altre in passato.
Ieri poteva fare ben poco di fronte a una pugnalata alla schiena.
Sul piano dello stile e del disegno del tracciato anche io preferivo nettamente Castellano, uno che non si faceva mettere i piedi in testa, però sotto la sua gestione il Giro era diventato una corsa di Serie B, con i corridori di primo piano che schivavano il Giro come la peste.

Proprio tu che ti sei lamentato per settimane della scarsezza della Start List del Giro 2020 mi critichi Vegni per aver portato al Giro Froome e Sagan?
Da quel punto di vista dovremmo tutti ringraziarlo perché grazie a Froomy abbiamo visto la più grande impresa ciclistica dell'era moderna.


Bomby
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 9:02
Beppugrillo ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 7:03 Il recupero durante il Giro d'Italia non si paragona col recupero di un altro qualsiasi lavoratore. Gli organizzatori non devono creare squilibri tra le squadre ma penso sia anche giusto che si chieda che certe condizioni minime (qualità delle strutture, ore di sonno e limitazione dei trasferimenti) vengano garantite. Se ci sono stati problemi di questo tipo la protesta secondo me prende molta più dignità
Per una notte? Una? Dopo una stagione a rischio e sponsor (ie Segafredo) in difficoltà col continuare?
Vallo a dire a un chirurgo dopo una brutta notte in PS, riposo ma reperibile: arrivi in ospedale, incidente, torni da una festa, 5 am. Non c'è il chirurgo. Come non c'è? Ha avuto una brutta notte. Noi abbiamo telefonato, ma ci ha attaccato in faccia. Sa, aprire le persone richiede freschezza... ha preferito fregarsene della reperibilità e dormire. E invece il chirurgo lo trovi lo stesso. E sta 3 ore piegato sulle tue viscere a sistemarti. Eh, ma che superuomini, con solo 3 ore di sonno! Ma come fanno?!?! Questi, i ciclisti, devono fare girare le gambe, altro che pinze bisturi e cauterizzarore.... Non c'avevano voglia e basta. Sì divertano sui rulli.
Appunto, anche un ingegnere addetto alle installazioni degli impianti di sicurezza ferroviari: sono tutti lavori che si devono fare quando c'è una minore circolazione di treni: in genere d'estate, meglio se nei finesettimana e preferibilmente di notte. Con enormi responsabilità in termini di sicurezza e scadenze strettissime. E non è che nel resto della settimana si girino i pollici...


cassius
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 9:02
Beppugrillo ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 7:03 Il recupero durante il Giro d'Italia non si paragona col recupero di un altro qualsiasi lavoratore. Gli organizzatori non devono creare squilibri tra le squadre ma penso sia anche giusto che si chieda che certe condizioni minime (qualità delle strutture, ore di sonno e limitazione dei trasferimenti) vengano garantite. Se ci sono stati problemi di questo tipo la protesta secondo me prende molta più dignità
Per una notte? Una? Dopo una stagione a rischio e sponsor (ie Segafredo) in difficoltà col continuare?
Vallo a dire a un chirurgo dopo una brutta notte in PS, riposo ma reperibile: arrivi in ospedale, incidente, torni da una festa, 5 am. Non c'è il chirurgo. Come non c'è? Ha avuto una brutta notte. Noi abbiamo telefonato, ma ci ha attaccato in faccia. Sa, aprire le persone richiede freschezza... ha preferito fregarsene della reperibilità e dormire. E invece il chirurgo lo trovi lo stesso. E sta 3 ore piegato sulle tue viscere a sistemarti. Eh, ma che superuomini, con solo 3 ore di sonno! Ma come fanno?!?! Questi, i ciclisti, devono fare girare le gambe, altro che pinze bisturi e cauterizzarore.... Non c'avevano voglia e basta. Sì divertano sui rulli.
Se cerchi, troverai sempre uno che ha condizioni peggiori e quindi "cosa ti lamenti tu?". Un avvocato a 600 euro al mese con partita Iva sta comunque meglio di un africano che raccoglie arance a 2 euro all'ora, e potrei continuare ma gli ultimi esempi urterebbero un po' tutti.
È un giochino facile, poi un giorno sei tu che vorresti protestare.

Hai fatto l'esempio dei chirurghi, la mia compagna è anestesista. Le rarissime volte che protestano, nell'immaginario collettivo loro sono quelli che "guadagnano tanto" e quindi "stessero zitti". Questo al netto di sporadici innamoramenti collettivi per gli "eroi in corsia".
E non ti parlo di me che sono ricercatore universitario.
Ma anzi, sai che ti dico? Sento spesso irrisioni sulle proteste dei riders. Uno degli ultimi anelli della catena alimentare del lavoro, almeno in Italia. Con argomenti del tipo "se non gli sta bene possono cercarsi un altro lavoro".

Il chirurgo non può far saltare un'operazione urgente per protesta sindacale ma, nelle rarissime proteste del settore sanitario, slittano molti interventi in elezione.
Quando protestano i ferrovieri, ci sono fasce protette ma gli altri treni saltano.
Qui non c'era nemmeno la volontà di far saltare la tappa ma solo di accorciarla.

Per quanto riguarda le difficoltà dei team, tutti (senza strombazzarlo in giro) hanno contrattato riduzioni di stipendio, magari a valle di riduzioni dell'importo della sponsorizzazione che ovviamente non ci faranno mai sapere (sarebbe un danno d'immagine enorme). Peraltro la stagione si è tenuta in tutte le sue gare più importanti: è saltata una sola monumento, qualche breve corsa a tappe, l'Amstel. Ma la ciccia del ciclismo professionistico l'abbiamo salvata.

Se per te i ciclisti professionisti sono solo gente che "fa girare le gambe", skill evidentemente non di grande rilevanza, non hai che una scelta: smetti di seguire il ciclismo. Smetti di frequentare questo forum.
Sennò liberissimo di dissentire con i modi di questa protesta (male organizzata e spiegata dal sindacato corridori), anche col merito della protesta, ma sempre mantenendo il rispetto per le uniche persone senza le quali il ciclismo non si fa: i ciclisti.


sagittario1962
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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cassius ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:34
Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 9:02
Beppugrillo ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 7:03 Il recupero durante il Giro d'Italia non si paragona col recupero di un altro qualsiasi lavoratore. Gli organizzatori non devono creare squilibri tra le squadre ma penso sia anche giusto che si chieda che certe condizioni minime (qualità delle strutture, ore di sonno e limitazione dei trasferimenti) vengano garantite. Se ci sono stati problemi di questo tipo la protesta secondo me prende molta più dignità
Per una notte? Una? Dopo una stagione a rischio e sponsor (ie Segafredo) in difficoltà col continuare?
Vallo a dire a un chirurgo dopo una brutta notte in PS, riposo ma reperibile: arrivi in ospedale, incidente, torni da una festa, 5 am. Non c'è il chirurgo. Come non c'è? Ha avuto una brutta notte. Noi abbiamo telefonato, ma ci ha attaccato in faccia. Sa, aprire le persone richiede freschezza... ha preferito fregarsene della reperibilità e dormire. E invece il chirurgo lo trovi lo stesso. E sta 3 ore piegato sulle tue viscere a sistemarti. Eh, ma che superuomini, con solo 3 ore di sonno! Ma come fanno?!?! Questi, i ciclisti, devono fare girare le gambe, altro che pinze bisturi e cauterizzarore.... Non c'avevano voglia e basta. Sì divertano sui rulli.
Se cerchi, troverai sempre uno che ha condizioni peggiori e quindi "cosa ti lamenti tu?". Un avvocato a 600 euro al mese con partita Iva sta comunque meglio di un africano che raccoglie arance a 2 euro all'ora, e potrei continuare ma gli ultimi esempi urterebbero un po' tutti.
È un giochino facile, poi un giorno sei tu che vorresti protestare.

Hai fatto l'esempio dei chirurghi, la mia compagna è anestesista. Le rarissime volte che protestano, nell'immaginario collettivo loro sono quelli che "guadagnano tanto" e quindi "stessero zitti". Questo al netto di sporadici innamoramenti collettivi per gli "eroi in corsia".
E non ti parlo di me che sono ricercatore universitario.
Ma anzi, sai che ti dico? Sento spesso irrisioni sulle proteste dei riders. Uno degli ultimi anelli della catena alimentare del lavoro, almeno in Italia. Con argomenti del tipo "se non gli sta bene possono cercarsi un altro lavoro".

Il chirurgo non può far saltare un'operazione urgente per protesta sindacale ma, nelle rarissime proteste del settore sanitario, slittano molti interventi in elezione.
Quando protestano i ferrovieri, ci sono fasce protette ma gli altri treni saltano.
Qui non c'era nemmeno la volontà di far saltare la tappa ma solo di accorciarla.

Per quanto riguarda le difficoltà dei team, tutti (senza strombazzarlo in giro) hanno contrattato riduzioni di stipendio, magari a valle di riduzioni dell'importo della sponsorizzazione che ovviamente non ci faranno mai sapere (sarebbe un danno d'immagine enorme). Peraltro la stagione si è tenuta in tutte le sue gare più importanti: è saltata una sola monumento, qualche breve corsa a tappe, l'Amstel. Ma la ciccia del ciclismo professionistico l'abbiamo salvata.

Se per te i ciclisti professionisti sono solo gente che "fa girare le gambe", skill evidentemente non di grande rilevanza, non hai che una scelta: smetti di seguire il ciclismo. Smetti di frequentare questo forum.
Sennò liberissimo di dissentire con i modi di questa protesta (male organizzata e spiegata dal sindacato corridori), anche col merito della protesta, ma sempre mantenendo il rispetto per le uniche persone senza le quali il ciclismo non si fa: i ciclisti.
il rispetto bisogna guadagnarselo questo vale per i ciclisti come per chiunque altro, e se bisogna averlo per loro, loro devono averlo per chi pur in mezzo a mille difficoltà li sta facendo lavorare...... ricordiamoci che se saltava anche il giro mi sa che molti erano a spasso quindi........


corsu anima e core corsu, anima e core corsu, corsu sempre di più
Krisper
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Krisper »

Non c'è niente di più antisindacale di un cattivo sindacato.

Sono d'accordo nel considerare i corridori lavoratori a tutti gli effetti e penso che anche loro debbano capirlo fino in fondo.

Frasi come quelle di Demare sul doping/lunghezza tappe oppure difese d'ufficio come quella di Salvato al processo alla tappa fanno male soprattutto ai corridori.

Vedendo gli sguardi dei corridori sotto il tendone, mi sono venuti in mente alcuni scioperi al liceo, fatti su questioni banali (tipo riscaldamento), poi quando c'era da affrontare battaglie vitali (contro aziendalizzazione della scuola) la cultura politica e di lotta era ovviamente annacquata e povera.
Un po' i corridori mi ricordano quei studenti, incapaci di affrontare battaglie vitali per il ciclismo: sicurezza in e fuori corsa, salario minimo, un sistema equo che garantisca i corridori che si vedono chiudere un team o che non vengono pagati, protezione dei team professional o continental, ect ect


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Mr. MM
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Mr. MM »

nibali-san baronto ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 18:19 Il danno di oggi sta nel fatto che i miei ragazzi mi scrivono su whatsapp indignati ricordando tutte le volte che quest'anno hanno corso sotto l'acqua. Due settimane fa a Fucecchio gli esordienti sono partiti con pioggia, vento e 10°. Hanno dai 12 ai 14 anni, ma ci è sembrata la cosa più normale del mondo. Non c'è nient'altro da aggiungere.
Saranno anche loro froci col culo degli altri, come scrive qualche erudito qui.


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Maìno della Spinetta
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

cassius ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:34
Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 9:02
Beppugrillo ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 7:03 Il recupero durante il Giro d'Italia non si paragona col recupero di un altro qualsiasi lavoratore. Gli organizzatori non devono creare squilibri tra le squadre ma penso sia anche giusto che si chieda che certe condizioni minime (qualità delle strutture, ore di sonno e limitazione dei trasferimenti) vengano garantite. Se ci sono stati problemi di questo tipo la protesta secondo me prende molta più dignità
Per una notte? Una? Dopo una stagione a rischio e sponsor (ie Segafredo) in difficoltà col continuare?
Vallo a dire a un chirurgo dopo una brutta notte in PS, riposo ma reperibile: arrivi in ospedale, incidente, torni da una festa, 5 am. Non c'è il chirurgo. Come non c'è? Ha avuto una brutta notte. Noi abbiamo telefonato, ma ci ha attaccato in faccia. Sa, aprire le persone richiede freschezza... ha preferito fregarsene della reperibilità e dormire. E invece il chirurgo lo trovi lo stesso. E sta 3 ore piegato sulle tue viscere a sistemarti. Eh, ma che superuomini, con solo 3 ore di sonno! Ma come fanno?!?! Questi, i ciclisti, devono fare girare le gambe, altro che pinze bisturi e cauterizzarore.... Non c'avevano voglia e basta. Sì divertano sui rulli.
Se cerchi, troverai sempre uno che ha condizioni peggiori e quindi "cosa ti lamenti tu?". Un avvocato a 600 euro al mese con partita Iva sta comunque meglio di un africano che raccoglie arance a 2 euro all'ora, e potrei continuare ma gli ultimi esempi urterebbero un po' tutti.
È un giochino facile, poi un giorno sei tu che vorresti protestare.

Hai fatto l'esempio dei chirurghi, la mia compagna è anestesista. Le rarissime volte che protestano, nell'immaginario collettivo loro sono quelli che "guadagnano tanto" e quindi "stessero zitti". Questo al netto di sporadici innamoramenti collettivi per gli "eroi in corsia".
E non ti parlo di me che sono ricercatore universitario.
Ma anzi, sai che ti dico? Sento spesso irrisioni sulle proteste dei riders. Uno degli ultimi anelli della catena alimentare del lavoro, almeno in Italia. Con argomenti del tipo "se non gli sta bene possono cercarsi un altro lavoro".

Il chirurgo non può far saltare un'operazione urgente per protesta sindacale ma, nelle rarissime proteste del settore sanitario, slittano molti interventi in elezione.
Quando protestano i ferrovieri, ci sono fasce protette ma gli altri treni saltano.
Qui non c'era nemmeno la volontà di far saltare la tappa ma solo di accorciarla.

Per quanto riguarda le difficoltà dei team, tutti (senza strombazzarlo in giro) hanno contrattato riduzioni di stipendio, magari a valle di riduzioni dell'importo della sponsorizzazione che ovviamente non ci faranno mai sapere (sarebbe un danno d'immagine enorme). Peraltro la stagione si è tenuta in tutte le sue gare più importanti: è saltata una sola monumento, qualche breve corsa a tappe, l'Amstel. Ma la ciccia del ciclismo professionistico l'abbiamo salvata.

Se per te i ciclisti professionisti sono solo gente che "fa girare le gambe", skill evidentemente non di grande rilevanza, non hai che una scelta: smetti di seguire il ciclismo. Smetti di frequentare questo forum.
Sennò liberissimo di dissentire con i modi di questa protesta (male organizzata e spiegata dal sindacato corridori), anche col merito della protesta, ma sempre mantenendo il rispetto per le uniche persone senza le quali il ciclismo non si fa: i ciclisti.
Qua non stiamo parlando di violazione sistematica delle condizioni di lavoro, ma di un giorno in cui si dorme poco. Se ci sono violazioni sistematiche (riders, turni degli anestesisti non rispettati nonostante le indicazioni dell'Unione europea sul riposo minimo, ecc. ecc.) sì protesta. Se c'è UNA situazione problematica si lavora, soprattutto in una situazione di emergenza come quella attuale.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Cthulhu
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Cthulhu »

edobs ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 18:48
Cthulhu ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 17:57
Arme ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 17:10
Beh ma mi pare ci stiamo dimenticando che una forma di tutela ci sia già, il famoso Extreme Weather Protocol o come si chiama. Se non ci sono gli estremi, non si annulla né si accorcia, fine della storia.
Questa settimana era già andata di lusso per il clima. Cosa si aspettavano quando hanno preso il via? Se le motivazioni sono queste mi chiedo perché a Cesenatico non ci siano state proteste.
La prima cosa è che fare una tappa inutile di 258 km a fine ottobre, dopo lo Stelvio con tanto di lungo trasferimento è un'idea incredibilmente idiota.
La seconda è che i corridori si saranno anche rotti i c****ni delle scandalose carenze organizzative di RCS.
La terza è che a farsi il c**o per farci divertire sono loro, sono loro che si fanno migliaia e migliaia di km all'anno in tutte le condizioni; se stavolta si sono ribellati avranno le loro ragioni.
Tutti generali da poltrona, armiamoci e partite.
Sull'utilità della tappa odierna e le carenze organizzative di RCS sono d'accordo con te(strano a dirsi :dunce: ). Aggiungo però che la cosa sbagliata è stata il manifestare le problematiche al cpa a mezzanotte del giorno prima e farle presente all'organizzazione della corsa mezz'ora prima della partenza. La verità è che se stamattina avessi chiesto a qualsiasi corridore dei 135 e rotti rimasti se preferivano fare 260km o farne 140 con una temperatura abbastanza fredda ti avrebbero risposto tutti la seconda opzione. Questo è stato chiarissimo dalle imbarazzanti interviste Rai post-gara, dove era un festival dell'ipocrisia e della falsità tra Kelderman e Demare(e non posso purtroppo escludere neppure Nibali). Poi certo, ci sono stati alcuni corridori che si sono esposti di più e per questo adesso vengono attaccati maggiormente, ma la volontà è chiara se sotto il tendone ci sono esultanze collettive con applausi come se si fosse vinto un mondiale alla notizia dell'accorciamento (Haas che abbraccia Hansen ecc.)
Il problema di fondo, e lo ripeto a costo di risultare noioso, è che i corridori, presi dalla fatica e dallo scoraggiamento, si siano sentiti autorizzati di reclamare e minacciare l'abbandono, in Francia non sarebbe mai successo, avrebbero pagato oro pur di restare in gara. In sintesi: è normale che uno preferisca fare 120 km in meno con il freddo e la pioggia, non è normale invece che un'organizzazione del 2° più grande evento ciclistico dell'anno (forse) si senta soggiogata e costretta a applicare misure drastiche improvvisate a 30 minuti dal via.
Si, ok, ma bisogna sempre finire sulla sindrome del parente povero rispetto al Tour ?
Ad esempio al Tour la bolla funzionava, qui è stata una barzelletta. Se non vieni rispettato è colpa tua che fai le cose da cialtrone.
Mr. MM ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:58
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 18:19 Il danno di oggi sta nel fatto che i miei ragazzi mi scrivono su whatsapp indignati ricordando tutte le volte che quest'anno hanno corso sotto l'acqua. Due settimane fa a Fucecchio gli esordienti sono partiti con pioggia, vento e 10°. Hanno dai 12 ai 14 anni, ma ci è sembrata la cosa più normale del mondo. Non c'è nient'altro da aggiungere.
Saranno anche loro froci col culo degli altri, come scrive qualche erudito qui.
No, loro almeno usano il loro, i froci col culo degli altri sono quelli che scrivono dalla poltrona.
Come se poi di acqua in questo giro ne avessero presa poca. Sicuramente 100 volte quella che si prendono gli esordienti.
Ma poi quale sarebbe il grave problema se mancano 100km di insulsa e inutile pianura? Perché ve la prendete tanto? Sembrate dei vecchini con la prostatite.


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udra
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da udra »

Alla fine si torna sempre alla storia del mulino bianco del Tour, e RCS brutta e cattiva.


Mr. MM
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Mr. MM »

Cthulhu ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:13
edobs ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 18:48
Cthulhu ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 17:57
La prima cosa è che fare una tappa inutile di 258 km a fine ottobre, dopo lo Stelvio con tanto di lungo trasferimento è un'idea incredibilmente idiota.
La seconda è che i corridori si saranno anche rotti i c****ni delle scandalose carenze organizzative di RCS.
La terza è che a farsi il c**o per farci divertire sono loro, sono loro che si fanno migliaia e migliaia di km all'anno in tutte le condizioni; se stavolta si sono ribellati avranno le loro ragioni.
Tutti generali da poltrona, armiamoci e partite.
Sull'utilità della tappa odierna e le carenze organizzative di RCS sono d'accordo con te(strano a dirsi :dunce: ). Aggiungo però che la cosa sbagliata è stata il manifestare le problematiche al cpa a mezzanotte del giorno prima e farle presente all'organizzazione della corsa mezz'ora prima della partenza. La verità è che se stamattina avessi chiesto a qualsiasi corridore dei 135 e rotti rimasti se preferivano fare 260km o farne 140 con una temperatura abbastanza fredda ti avrebbero risposto tutti la seconda opzione. Questo è stato chiarissimo dalle imbarazzanti interviste Rai post-gara, dove era un festival dell'ipocrisia e della falsità tra Kelderman e Demare(e non posso purtroppo escludere neppure Nibali). Poi certo, ci sono stati alcuni corridori che si sono esposti di più e per questo adesso vengono attaccati maggiormente, ma la volontà è chiara se sotto il tendone ci sono esultanze collettive con applausi come se si fosse vinto un mondiale alla notizia dell'accorciamento (Haas che abbraccia Hansen ecc.)
Il problema di fondo, e lo ripeto a costo di risultare noioso, è che i corridori, presi dalla fatica e dallo scoraggiamento, si siano sentiti autorizzati di reclamare e minacciare l'abbandono, in Francia non sarebbe mai successo, avrebbero pagato oro pur di restare in gara. In sintesi: è normale che uno preferisca fare 120 km in meno con il freddo e la pioggia, non è normale invece che un'organizzazione del 2° più grande evento ciclistico dell'anno (forse) si senta soggiogata e costretta a applicare misure drastiche improvvisate a 30 minuti dal via.
Si, ok, ma bisogna sempre finire sulla sindrome del parente povero rispetto al Tour ?
Ad esempio al Tour la bolla funzionava, qui è stata una barzelletta. Se non vieni rispettato è colpa tua che fai le cose da cialtrone.
Mr. MM ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:58
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 18:19 Il danno di oggi sta nel fatto che i miei ragazzi mi scrivono su whatsapp indignati ricordando tutte le volte che quest'anno hanno corso sotto l'acqua. Due settimane fa a Fucecchio gli esordienti sono partiti con pioggia, vento e 10°. Hanno dai 12 ai 14 anni, ma ci è sembrata la cosa più normale del mondo. Non c'è nient'altro da aggiungere.
Saranno anche loro froci col culo degli altri, come scrive qualche erudito qui.
No, loro almeno usano il loro, i froci col culo degli altri sono quelli che scrivono dalla poltrona.
Come se poi di acqua in questo giro ne avessero presa poca. Sicuramente 100 volte quella che si prendono gli esordienti.
Ma poi quale sarebbe il grave problema se mancano 100km di insulsa e inutile pianura? Perché ve la prendete tanto? Sembrate dei vecchini con la prostatite.
I modi. I modi.
Ci vuole rispetto.
Rispetto per chi organizza la corsa e non fargli la piazzata 20 minuti prima della partenza.
Rispetto per chi scrive qui.

Prendere acqua in una corsa di fondo è il loro lavoro. Altrimenti possono andare a fare gli operai o gli impiegati come la maggior parte di noi froci.
Io domani non posso andare dal mio datore di lavoro e dire "oggi non lavoro perché c'è troppo da fare" o "perché piove".


drake
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da drake »

Comunque la cosa meravigliosa di tutto ciò è che gli "anti-Vegni" in 24 ore sono passati da "str..zo Vegni, ora il finale del giro è troppo facile" a "str..zo Vegni, era troppo duro" :drool:


drake
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Iscritto il: sabato 13 luglio 2019, 14:38

Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da drake »

Anche Hansen si è "trovato in mezzo" ma non era sua intenzione, lui era solo portavoce anche se non c'era unanimità :D :D :D


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Krisper ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:58 Non c'è niente di più antisindacale di un cattivo sindacato.

Sono d'accordo nel considerare i corridori lavoratori a tutti gli effetti e penso che anche loro debbano capirlo fino in fondo.

Frasi come quelle di Demare sul doping/lunghezza tappe oppure difese d'ufficio come quella di Salvato al processo alla tappa fanno male soprattutto ai corridori.
Salvato ha fatto una figura pessima. Discorsi imbarazzanti. Poi all'ultimo quel "tu non hai mai corso in bici" è stato il culmine.
Krisper ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:58 Vedendo gli sguardi dei corridori sotto il tendone, mi sono venuti in mente alcuni scioperi al liceo, fatti su questioni banali (tipo riscaldamento), poi quando c'era da affrontare battaglie vitali (contro aziendalizzazione della scuola) la cultura politica e di lotta era ovviamente annacquata e povera.
Un po' i corridori mi ricordano quei studenti, incapaci di affrontare battaglie vitali per il ciclismo: sicurezza in e fuori corsa, salario minimo, un sistema equo che garantisca i corridori che si vedono chiudere un team o che non vengono pagati, protezione dei team professional o continental, ect ect
Ho avuto la stessa identica impressione. Uno di quegli scioperi al liceo creato ad arte con motivazioni del tutto pretestuose. Semplicemente qualcuno lanciava la voce che non si doveva entrare perchè ad esempio c'erano i topi nelle aule. Ovviamente c'erano quelli dirigevano la farsa e una massa che li seguiva visto che c'era l'allettante prospettiva di un giorno di vacanza bonus. :D


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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Bomby »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 13:36
Krisper ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:58 Non c'è niente di più antisindacale di un cattivo sindacato.

Sono d'accordo nel considerare i corridori lavoratori a tutti gli effetti e penso che anche loro debbano capirlo fino in fondo.

Frasi come quelle di Demare sul doping/lunghezza tappe oppure difese d'ufficio come quella di Salvato al processo alla tappa fanno male soprattutto ai corridori.
Salvato ha fatto una figura pessima. Discorsi imbarazzanti. Poi all'ultimo quel "tu non hai mai corso in bici" è stato il culmine.
Krisper ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:58 Vedendo gli sguardi dei corridori sotto il tendone, mi sono venuti in mente alcuni scioperi al liceo, fatti su questioni banali (tipo riscaldamento), poi quando c'era da affrontare battaglie vitali (contro aziendalizzazione della scuola) la cultura politica e di lotta era ovviamente annacquata e povera.
Un po' i corridori mi ricordano quei studenti, incapaci di affrontare battaglie vitali per il ciclismo: sicurezza in e fuori corsa, salario minimo, un sistema equo che garantisca i corridori che si vedono chiudere un team o che non vengono pagati, protezione dei team professional o continental, ect ect
Ho avuto la stessa identica impressione. Uno di quegli scioperi al liceo creato ad arte con motivazioni del tutto pretestuose. Semplicemente qualcuno lanciava la voce che non si doveva entrare perchè ad esempio c'erano i topi nelle aule. Ovviamente c'erano quelli dirigevano la farsa e una massa che li seguiva visto che c'era l'allettante prospettiva di un giorno di vacanza bonus. :D
Ma i topi nelle aule sarebbero anche una buona ragione. Nella scuola che frequentai si narrava di uno sciopero fatto perché nelle brioches del bar interno c'era poca crema... :boh:
Tutti hanno aderito alla protesta anche se non avrebbero avuto problemi a correre sotto la pioggia perchè appunto, chi non direbbe di no ad giorno di vacanza quando non hai voglia di correre?


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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Bomby ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 13:43
Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 13:36
Krisper ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:58 Non c'è niente di più antisindacale di un cattivo sindacato.

Sono d'accordo nel considerare i corridori lavoratori a tutti gli effetti e penso che anche loro debbano capirlo fino in fondo.

Frasi come quelle di Demare sul doping/lunghezza tappe oppure difese d'ufficio come quella di Salvato al processo alla tappa fanno male soprattutto ai corridori.
Salvato ha fatto una figura pessima. Discorsi imbarazzanti. Poi all'ultimo quel "tu non hai mai corso in bici" è stato il culmine.
Krisper ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:58 Vedendo gli sguardi dei corridori sotto il tendone, mi sono venuti in mente alcuni scioperi al liceo, fatti su questioni banali (tipo riscaldamento), poi quando c'era da affrontare battaglie vitali (contro aziendalizzazione della scuola) la cultura politica e di lotta era ovviamente annacquata e povera.
Un po' i corridori mi ricordano quei studenti, incapaci di affrontare battaglie vitali per il ciclismo: sicurezza in e fuori corsa, salario minimo, un sistema equo che garantisca i corridori che si vedono chiudere un team o che non vengono pagati, protezione dei team professional o continental, ect ect
Ho avuto la stessa identica impressione. Uno di quegli scioperi al liceo creato ad arte con motivazioni del tutto pretestuose. Semplicemente qualcuno lanciava la voce che non si doveva entrare perchè ad esempio c'erano i topi nelle aule. Ovviamente c'erano quelli dirigevano la farsa e una massa che li seguiva visto che c'era l'allettante prospettiva di un giorno di vacanza bonus. :D
Ma i topi nelle aule sarebbero anche una buona ragione. Nella scuola che frequentai si narrava di uno sciopero fatto perché nelle brioches del bar interno c'era poca crema... :boh:
Tutti hanno aderito alla protesta anche se non avrebbero avuto problemi a correre sotto la pioggia perchè appunto, chi non direbbe di no ad giorno di vacanza quando non hai voglia di correre?
Si, vero. Peccato che i topi nella scuola non c'erano...qualche notte dopo qualcuno ce li portò. :diavoletto:


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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

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drake ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:47 Comunque la cosa meravigliosa di tutto ciò è che gli "anti-Vegni" in 24 ore sono passati da "str..zo Vegni, ora il finale del giro è troppo facile" a "str..zo Vegni, era troppo duro" :drool:
Questo Giro, nonostante la sua durezza marchio di fabbrica, è stato pensato male nel percorso perchè per due settimane a livello di classifica generale non è successo nulla di nulla (cadute e ritiri a parte), e nulla poteva succedere. Fino a Piancavallo abbiamo visto: una crono fatta in una città molto ventosa (idea sempre geniale), abbiamo pure avuto fortuna a vedere tanti attacchi sull'Etna, poi il nulla fino a un finale da "Freccia Vallone dei poveri" sulla rampetta di Roccaraso. In mezzo, fughe a palate, e si sa, due o tre fughe che arrivano sono anche belle, 10 fughe rompono anche un po' i maroni. Tappe da friendzone con la bagarre come Tortoreto e Cesenatico, Madonna di Campiglio gran bella salita per fare le SFR, non per scatenare la lotta fra i big nel ciclismo moderno.
Basare tutto il Giro su due vette a 2700 a ottobre è stato un azzardo colossale, pochi gg prima sullo Stelvio non si sarebbe passati, e la tappa dell'Agnello non aveva alternative valide (dopodiché abbiamo talmente fortuna che ci sono 3 contender in 15 secondi, quindi anche una rampa di garage può regalare emozioni).


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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Mr. MM »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 14:47
Bomby ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 13:43
Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 13:36

Salvato ha fatto una figura pessima. Discorsi imbarazzanti. Poi all'ultimo quel "tu non hai mai corso in bici" è stato il culmine.



Ho avuto la stessa identica impressione. Uno di quegli scioperi al liceo creato ad arte con motivazioni del tutto pretestuose. Semplicemente qualcuno lanciava la voce che non si doveva entrare perchè ad esempio c'erano i topi nelle aule. Ovviamente c'erano quelli dirigevano la farsa e una massa che li seguiva visto che c'era l'allettante prospettiva di un giorno di vacanza bonus. :D
Ma i topi nelle aule sarebbero anche una buona ragione. Nella scuola che frequentai si narrava di uno sciopero fatto perché nelle brioches del bar interno c'era poca crema... :boh:
Tutti hanno aderito alla protesta anche se non avrebbero avuto problemi a correre sotto la pioggia perchè appunto, chi non direbbe di no ad giorno di vacanza quando non hai voglia di correre?
Si, vero. Peccato che i topi nella scuola non c'erano...qualche notte dopo qualcuno ce li portò. :diavoletto:
Ma come eravate fini... Da noi qualcuno diceva "Manifestazione!" e tutti a casa.


edobs
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da edobs »

udra ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:17 Alla fine si torna sempre alla storia del mulino bianco del Tour, e RCS brutta e cattiva.
Sì, però nel mio post sopra ci sono tornato in seguito ad un ragionamento, sforzandosi di non pensare per pregiudizi. Evidentemente questa "storia" non è poi così falsa... In ogni caso, onde evitare che si fraintenda il mio messaggio, chiarisco che per me, buona parte della "colpa" resta dei corridori, per i modi e i tempi da loro usati. Certo continuo a chiedermi se oltralpe sarebbe successo tutto ciò. :uhm:
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da maurofacoltosi »

Lettera aperta della Lega del Ciclismo Professionistico con le motivazione della protesta di Morbegno

https://www.tuttobiciweb.it/article/202 ... -sciopero-


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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Per me i corridori avevano tante ragioni,
Solo la tempistica è stata sbagliata . Ma io , fossi stato un corridore che ha fatto lo Stelvio al freddo il giorno prima, lunghi trasferimenti in pullman, arrivato in albergo tardi, stanco e infreddolito , e con con tutti i ptoblemi da affrontare in questo periodo , sarei molto contrariato nel potere dormire 5 ore , per farmi una tappa di 250 km in pianura , sotto la pioggia , solo per sfilare davanti ad un pubblico rarefatto dalla situazione per onorare contratti presi da RCS in tempi e condizioni completamente diverse.
Poi, dopo , quando hai ottenuto un compromesso ragionevole , puoi scegliere se fare il paraculo o dire cio che pensi . Ma dopo le parole non valgono .


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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Bella lettera.
Belle parole.
Andavano scritte a metà Giro, non oggi.
Perché la tappa era nota da mesi e mesi, se c'era qualche rimostranza da fare, per trovare un compromesso, andava fatto prima.
Hanno fatto una figura meschina a farlo la mattina stessa della tappa.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

lucks83 ha scritto: lunedì 26 ottobre 2020, 14:47 Bella lettera.
Belle parole.
Andavano scritte a metà Giro, non oggi.
Perché la tappa era nota da mesi e mesi, se c'era qualche rimostranza da fare, per trovare un compromesso, andava fatto prima.
Hanno fatto una figura meschina a farlo la mattina stessa della tappa.
Questa lettera è un capolavoro di paraculaggine da incorniciare.


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jumbo
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da jumbo »

La gratitudine per gli organizzatori e gli altri stakeholders per aver portato avanti la stagione in mezzo ai problemi che ci sono, andava dimostrata sul campo, non su una lettera 4 giorni dopo.


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Maìno della Spinetta
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Comunque Bugno non conosceva le tappe, le salite... Io fossi nei corridori manderei un messaggio a Presa o a noi tracciatori e chiederei: "che criticità vedete?!"

Poi messaggio a Mauro,
"Il finale è sicuro?!?"

Con due messaggi sarebbe tutto a posto in un attimo


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lucks83
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Re: Giro 2020 - 19a tappa: Morbegno - Asti (258 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

jumbo ha scritto: lunedì 26 ottobre 2020, 15:25 La gratitudine per gli organizzatori e gli altri stakeholders per aver portato avanti la stagione in mezzo ai problemi che ci sono, andava dimostrata sul campo, non su una lettera 4 giorni dopo.
:clap: :clap: :clap:
A proposito di Bugno (in risposta a un post qua sopra), non capisco come possa rappresentare i corridori.
Non conosce i percorsi, le salite, le tattiche, a volte pure i nomi dei corridori.
Sembra che viva su un altro pianeta. Come fa a rappresentare un movimento?


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