I grandi quesiti del futuro

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Stylus
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I grandi quesiti del futuro

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Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un mondiale?
La mia risposta su una grande classica è NO. Il Peter Sagan ha fatto vedere un grande numero al Giro d'Italia, sintomo che la classe non si smarrisce, ma ci mancherebbe che non fosse così per un ciclista della caratura di Peter. Il 2020 ha però dimostrato secondo me un'altro passo della parabola discendente che ha lentamente ma inesorabilmente preso: è un Sagan ormai imbolsito, ma ancor peggio della sua forma atletica, con ben poca aggressività e mordente. La dimostrazione secondo me viene dalla decisione di confermare la sua partecipazione al Giro d'Italia a discapito delle classiche, prima ancora che si sapesse venissero annullate per metà (Amstel e Roubaix). Vero che probabilmente era imprigionato da una qualche clausola che gli avrebbe impedito anzitempo di terminare il Giro, ma un Sagan convinto dei suoi mezzi, e soprattutto motivato, avrebbe voluto con tutto se stesso cercare la vittoria nelle sue corse, e soprattutto confrontarsi con le nuove leve. Confronto che letteralmente lo vede inferiore a Van der Poel e Van Aert, che pure nelle loro dichiarazioni, escludono dalla lotta dialettica Sagan. Peter non è più un avversario per loro. E' vero che la classe non si perde, ma è davvero difficile per me immaginare un Peter Sagan vincitore sul terreno di battaglia del duo. Diverso è il discorso mondiale, vuoi perchè vi sono sicuramente ciclisti in forma minore o più raffazzonata, vuoi perché un percorso facile potrebbe sorridergli, e lui da underdog, come normale che sia con una squadra debole come la Slovacchia e come fatto a Bergen, può sempre spuntare dal nulla. Almeno a parole lo vorrei vedere più determinato a cercare questo obiettivo: sarebbe il quarto mondiale, un obiettivo storico, e c'è gente come Gilbert che si sta allungando la carriera alla ricerca della quinta monumento, dal nuovo Sagan, come per tutte le corse, non sento determinazione neppure per raggiungere questo obiettivo.

Tornerà Chris Froome a vincere un grande Giro?
La mia risposta è NO. Mi piacerebbe un sacco, sarebbe qualcosa di struggente, magico e poetico. Ma negli sport moderni c'è sempre meno spazio per la poesia, e lui s'è scelto la squadra sbagliata, perché per un ciclista che faceva della sua dote migliore l'esplosività non averla più servirebbero gregari fortissimi e granitici, e la Israel non lo è. La storia ci insegna che una squadra forte può allungare la carriera, ma per Chris ci vorrebbe un miracolo.

Tornerà Aru a salire sul podio di un grande Giro?
La mia risposta è No. Credo che la parabola di Aru sia ormai alla fine, e non sarebbe nulla di strano, è piena la storia di ciclisti fortissimi che a 22-23 anni vincevano e a 30 anni erano finiti, valeva per Merckx, figuriamoci se non vale per Aru.


Tornerà Tom Dumoulin a vincere un grande Giro?
Su questa non so rispondere. Il problema è che s'è scelto la squadra sbagliata, e pure gli obiettivi sbagliati, visto che ha corso lo stesso calendario di Roglic. A posteriori abbiamo visto che il Dumoulin 2020 era la controfigura di quello che conoscevamo, ma in una squadra simile con un compagno simile, basta che in una tappa prenda del distacco ed è subito relegato a gregario. E gli anni passano anche per lui, un'altra stagione simile può segnarne la fine. Io non ho ancora capito, è lui che ha scelto di fare da gregario a Roglic o è la squadra che l'ha dirottato sulle stesse corse dello sloveno?

Tornerà Viviani ad essere il velocista più forte del mondo?

La mia risposta è NO. Il mondo delle ruote veloci è un mondo, come abbiamo visto negli ultimi anni, che va veloce, proprio come i corridori che si giocano questo scettro virtuale. E in questo mondo fa molto la differenza.

E voi? cosa rispondete


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il_panta
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Re: I grandi quesiti del futuro

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Stylus ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 17:27 Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un mondiale?
La mia risposta su una grande classica è NO. Il Peter Sagan ha fatto vedere un grande numero al Giro d'Italia, sintomo che la classe non si smarrisce, ma ci mancherebbe che non fosse così per un ciclista della caratura di Peter. Il 2020 ha però dimostrato secondo me un'altro passo della parabola discendente che ha lentamente ma inesorabilmente preso: è un Sagan ormai imbolsito, ma ancor peggio della sua forma atletica, con ben poca aggressività e mordente. La dimostrazione secondo me viene dalla decisione di confermare la sua partecipazione al Giro d'Italia a discapito delle classiche, prima ancora che si sapesse venissero annullate per metà (Amstel e Roubaix). Vero che probabilmente era imprigionato da una qualche clausola che gli avrebbe impedito anzitempo di terminare il Giro, ma un Sagan convinto dei suoi mezzi, e soprattutto motivato, avrebbe voluto con tutto se stesso cercare la vittoria nelle sue corse, e soprattutto confrontarsi con le nuove leve. Confronto che letteralmente lo vede inferiore a Van der Poel e Van Aert, che pure nelle loro dichiarazioni, escludono dalla lotta dialettica Sagan. Peter non è più un avversario per loro. E' vero che la classe non si perde, ma è davvero difficile per me immaginare un Peter Sagan vincitore sul terreno di battaglia del duo. Diverso è il discorso mondiale, vuoi perchè vi sono sicuramente ciclisti in forma minore o più raffazzonata, vuoi perché un percorso facile potrebbe sorridergli, e lui da underdog, come normale che sia con una squadra debole come la Slovacchia e come fatto a Bergen, può sempre spuntare dal nulla. Almeno a parole lo vorrei vedere più determinato a cercare questo obiettivo: sarebbe il quarto mondiale, un obiettivo storico, e c'è gente come Gilbert che si sta allungando la carriera alla ricerca della quinta monumento, dal nuovo Sagan, come per tutte le corse, non sento determinazione neppure per raggiungere questo obiettivo.

Tornerà Chris Froome a vincere un grande Giro?
La mia risposta è NO. Mi piacerebbe un sacco, sarebbe qualcosa di struggente, magico e poetico. Ma negli sport moderni c'è sempre meno spazio per la poesia, e lui s'è scelto la squadra sbagliata, perché per un ciclista che faceva della sua dote migliore l'esplosività non averla più servirebbero gregari fortissimi e granitici, e la Israel non lo è. La storia ci insegna che una squadra forte può allungare la carriera, ma per Chris ci vorrebbe un miracolo.

Tornerà Aru a salire sul podio di un grande Giro?
La mia risposta è No. Credo che la parabola di Aru sia ormai alla fine, e non sarebbe nulla di strano, è piena la storia di ciclisti fortissimi che a 22-23 anni vincevano e a 30 anni erano finiti, valeva per Merckx, figuriamoci se non vale per Aru.


Tornerà Tom Dumoulin a vincere un grande Giro?
Su questa non so rispondere. Il problema è che s'è scelto la squadra sbagliata, e pure gli obiettivi sbagliati, visto che ha corso lo stesso calendario di Roglic. A posteriori abbiamo visto che il Dumoulin 2020 era la controfigura di quello che conoscevamo, ma in una squadra simile con un compagno simile, basta che in una tappa prenda del distacco ed è subito relegato a gregario. E gli anni passano anche per lui, un'altra stagione simile può segnarne la fine. Io non ho ancora capito, è lui che ha scelto di fare da gregario a Roglic o è la squadra che l'ha dirottato sulle stesse corse dello sloveno?

Tornerà Viviani ad essere il velocista più forte del mondo?

La mia risposta è NO. Il mondo delle ruote veloci è un mondo, come abbiamo visto negli ultimi anni, che va veloce, proprio come i corridori che si giocano questo scettro virtuale. E in questo mondo fa molto la differenza.

E voi? cosa rispondete
Per me un netto no per Froome, Aru e Viviani. Dumoulin non penso vincerà altri grandi giri, ma la porta è ancora aperta. Sagan per me sarà al livello per giocarsela, ma da giocarsela a vincere spesso i dettagli fanno la differenza ed è difficile rispondere. Dovendomi buttare, risponderei no a Dumoulin, sì a Sagan.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
mattia_95
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Re: I grandi quesiti del futuro

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Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un mondiale?
Secondo me alla fine una Sanremo potrebbe portarsela a casa. Se finalmente non commetterà degli errori e se riuscirà ad avere un pizzico di fortuna, ce la potrebbe fare. Non penso però che potrà vincere un monumento diverso dalla Classicissima. Per il mondiale mai dire mai, anche se la vedo dura.


Tornerà Chris Froome a vincere un grande Giro? No
Già non è più giovanissimo, poi l'infortunio del 2019 lo ha pesantemente portato verso il declino della sua carriera. Non solo penso che non riuscirà più a vincere un GT, ma credo che non sarà più in grado nemmeno di competere per salire sul podio di una grande gara a tappe.


Tornerà Aru a salire sul podio di un grande Giro? No
Se nelle ultime cinque stagioni non è mai giunto nei primi tre di un GT, anche se ora cambierà aria, non penso proprio che sarà in grado di salire sul podio di un GT. Sarebbe già tanto se dovesse tornare ad essere competitivo per vincere una tappa o una corsa di un giorno.


Tornerà Tom Dumoulin a vincere un grande Giro? No
Tra un problema e l'altro nelle ultime due annate non ha combinato nulla di significativo. Potrebbe salire sul podio di un GT ma non riuscirà a vincerlo. Poi sarà anche da vedere alla Jumbo Visma che ruolo avrà nelle prossime due stagioni.


Tornerà Viviani ad essere il velocista più forte del mondo? No
Secondo me il veronese è riuscito a raggiungere l'apice della sua carriera nel 2018 e nel 2019. Sicuramente tornerà a vincere delle tappe e qualche classica ma non penso che sarà ancora in grado di arrivare in doppia cifra nella classifica dei plurivittoriosi della stagione.


FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
Filarete
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Iscritto il: mercoledì 20 maggio 2015, 21:46

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da Filarete »

La domanda corretta per Froome è: tornerà alla vittoria di qualsiasi cosa? Il problema è che vedo difficile anche solo questo per lui.

Io Sagan lo vedo ancora competitivo per vincere una classica importante o un mondiale, però mi chiedo se anche lui non possa essere soggetto a quel precoce invecchiamento che di solito colpisce i professionisti che hanno iniziato a vincere precocemente. Il prossimo sarà l'undicesimo anno per lui.

Per Dumoulin nutro ancora speranze, per Aru no, per Viviani non sono ottimista.


pietro
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2020, 19:32

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da pietro »

Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un Mondiale :
NO

Tuttavia, non ne sono assolutamente sicuro.
Peter dal punto di vista fisico è ben lontano dall'essere finito, ma anche dall'essere al top. Il numero, perché si tratta di un gran numero, di Tortoreto fa ben sperare, ma non è sufficiente per garantire a tutti noi spettatori il ritorno dello slovacco dove conta davvero.
Perché, in questa stagione la vittoria al Giro è stata accolta col sorriso da tutti, ma solamente alla luce degli ultimi due anni. Dovesse anche nel 2021 ripetere un colpo isolato come quello di Tortoreto al Giro o al Tour le valutazioni sullo slovacco sarebbero ben più negative rispetto a quelle attuali.

Nonostante tutto però, io non ho ancora rinunciato al sogno di vedere Peter a braccia alzate in Via Roma.
Se Lombardia e Liegi appaiono ora più che mai impossibili, Fiandre, Sanremo e Roubaix sono gli obiettivi che si deve porre per le prossime stagioni, insieme al quarto Mondiale.

Se rinuncerà, finalmente, alla ricerca esasperata della maglia verde e di tappa in corse totalmente inutili tipo il California, potrà dar filo da torcere ai due che vengono dal fango e al Wolfpack.


Tornerà Chris Froome a vincere un Grande Giro?:
NO

Ad inizio agosto, al termine del Giro di Occitania avrei detto di sì. Passati questi tre mesi di corse mi sento di escludere totalmente questa possibilità.
A mio parere Froome non potrà più nemmeno salire sul podio di un GT. La squadra non arriva nemmeno ad influire su questo giudizio.


Tornerà Aru a salire sul podio di un Grande Giro?:
NO

L'Aru visto nelle ultime tre stagioni fa fatica a finire un GT, figuriamoci farne uno a tutta le 21 giorni.
Spero vivamente che nella squadra dove andrà, riuscirà a ritrovarsi, per magari essere con costanza tra i primi 10 nelle piccole corse a tappe e in qualche classica italiana.


Tornerà Tom Dumoulin a vincere un Grande Giro?:
SI

La prossima stagione ci farà capire di più.
Il Dumoulin visto alla Vuelta nemmeno lo considero perché era palesemente troppo stanco per affrontare un grande Giro.
Nelle corse precedenti al Tour partiva alla pari con Roglic, dopodiché si è messo al suo servizio in Francia, anche se io lo avrei utilizzato in un'altra maniera, che sarebbe stata più utile al compagno sloveno.
Secondo me non è ancora finito e potrà essere in lotta per i GT per qualche altra stagione.


Tornerà Viviani a essere il velocista più forte del mondo?:
NO

Come detto, la palma di miglior velocista al mondo sta passando molto velocemente fra le mani di svariati uomini jet.
L'aver lasciato la Deceuninck non l'ho ha aiutato, però penso che abbia avuto di suo un'annata storta, dovuta probabilmente al ribaltone del calendario.
Secondo me nel 2021 vincerà almeno una tappa in uno dei tre GT.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Cthulhu
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Re: I grandi quesiti del futuro

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Stylus ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 17:27 Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un mondiale?
La mia risposta su una grande classica è NO. Il Peter Sagan ha fatto vedere un grande numero al Giro d'Italia, sintomo che la classe non si smarrisce, ma ci mancherebbe che non fosse così per un ciclista della caratura di Peter. Il 2020 ha però dimostrato secondo me un'altro passo della parabola discendente che ha lentamente ma inesorabilmente preso: è un Sagan ormai imbolsito, ma ancor peggio della sua forma atletica, con ben poca aggressività e mordente. La dimostrazione secondo me viene dalla decisione di confermare la sua partecipazione al Giro d'Italia a discapito delle classiche, prima ancora che si sapesse venissero annullate per metà (Amstel e Roubaix). Vero che probabilmente era imprigionato da una qualche clausola che gli avrebbe impedito anzitempo di terminare il Giro, ma un Sagan convinto dei suoi mezzi, e soprattutto motivato, avrebbe voluto con tutto se stesso cercare la vittoria nelle sue corse, e soprattutto confrontarsi con le nuove leve. Confronto che letteralmente lo vede inferiore a Van der Poel e Van Aert, che pure nelle loro dichiarazioni, escludono dalla lotta dialettica Sagan. Peter non è più un avversario per loro. E' vero che la classe non si perde, ma è davvero difficile per me immaginare un Peter Sagan vincitore sul terreno di battaglia del duo. Diverso è il discorso mondiale, vuoi perchè vi sono sicuramente ciclisti in forma minore o più raffazzonata, vuoi perché un percorso facile potrebbe sorridergli, e lui da underdog, come normale che sia con una squadra debole come la Slovacchia e come fatto a Bergen, può sempre spuntare dal nulla. Almeno a parole lo vorrei vedere più determinato a cercare questo obiettivo: sarebbe il quarto mondiale, un obiettivo storico, e c'è gente come Gilbert che si sta allungando la carriera alla ricerca della quinta monumento, dal nuovo Sagan, come per tutte le corse, non sento determinazione neppure per raggiungere questo obiettivo.

Tornerà Chris Froome a vincere un grande Giro?
La mia risposta è NO. Mi piacerebbe un sacco, sarebbe qualcosa di struggente, magico e poetico. Ma negli sport moderni c'è sempre meno spazio per la poesia, e lui s'è scelto la squadra sbagliata, perché per un ciclista che faceva della sua dote migliore l'esplosività non averla più servirebbero gregari fortissimi e granitici, e la Israel non lo è. La storia ci insegna che una squadra forte può allungare la carriera, ma per Chris ci vorrebbe un miracolo.

Tornerà Aru a salire sul podio di un grande Giro?
La mia risposta è No. Credo che la parabola di Aru sia ormai alla fine, e non sarebbe nulla di strano, è piena la storia di ciclisti fortissimi che a 22-23 anni vincevano e a 30 anni erano finiti, valeva per Merckx, figuriamoci se non vale per Aru.


Tornerà Tom Dumoulin a vincere un grande Giro?
Su questa non so rispondere. Il problema è che s'è scelto la squadra sbagliata, e pure gli obiettivi sbagliati, visto che ha corso lo stesso calendario di Roglic. A posteriori abbiamo visto che il Dumoulin 2020 era la controfigura di quello che conoscevamo, ma in una squadra simile con un compagno simile, basta che in una tappa prenda del distacco ed è subito relegato a gregario. E gli anni passano anche per lui, un'altra stagione simile può segnarne la fine. Io non ho ancora capito, è lui che ha scelto di fare da gregario a Roglic o è la squadra che l'ha dirottato sulle stesse corse dello sloveno?

Tornerà Viviani ad essere il velocista più forte del mondo?

La mia risposta è NO. Il mondo delle ruote veloci è un mondo, come abbiamo visto negli ultimi anni, che va veloce, proprio come i corridori che si giocano questo scettro virtuale. E in questo mondo fa molto la differenza.

E voi? cosa rispondete
Tutti no.
Ma manca Nibali.
No anche per lui.


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Abruzzese
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Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da Abruzzese »

Non so perché ma l'impostazione di questo thread mi ha ricordato questo :D :D




Scherzi a parte, su Sagan sono possibilista. Uno che sa tirare fuori ancora numeri come quello di Tortoreto, senza stare a rivangare l'ovvio, può essere capace di tutto ;) .


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
noel
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Iscritto il: martedì 17 aprile 2012, 10:49

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da noel »

Ni per Dumoulin, no per tutti gli altri


jumbo
Messaggi: 9174
Iscritto il: sabato 1 ottobre 2011, 10:42

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da jumbo »

Incerto su Sagan e Dumoulin
Froome no
Aru gli lascio qualche probabilità in più che alla domanda su Froome, ma comunque poche
Viviani no

Comunque che pessimismo, potevi anche proporre qualche domanda un po' più aperta... :old:


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Walter_White
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Iscritto il: mercoledì 23 marzo 2016, 18:01

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da Walter_White »

Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un mondiale?

Per me si. Non sarà più il faro nelle corse del pavé, e comunque alla fine lui è sempre li. La Sanremo invece la escludo così come un mondiale.

Tornerà Chris Froome a vincere un grande Giro?

No secco. Se ce la fa siamo di fronte ad uno dei più grandi miracoli sportivi della storia.

Tornerà Aru a salire sul podio di un grande Giro?

Assolutamente no, corridore finito

Tornerà Tom Dumoulin a vincere un grande Giro?

Il 2021 sarà cruciale, dovessi dire ora, purtroppo più no che sì


Tornerà Viviani ad essere il velocista più forte del mondo?


No. Ha avuto il suo picco, purtroppo giunto 2 anni più tardi del mondiale di Doha.


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
Salvatore77
Messaggi: 6633
Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Nelle gare di un giorno Sagan ha dovuto cedere il ruolo di uomo da battere ad altri, quindi correrà senza essere il farò della corsa.
Secondo me in queste condizioni ha ancora possibilità di vincere.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
giorgio ricci
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Iscritto il: lunedì 9 giugno 2014, 13:44

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

1 Sagan ha possibilità di vincere ancora, ma deve ritrovare la fame agonistica, secondo me un po' spenta.
2 Froome difficilmente ritornera su quei livelli, ma una sua vittoria in una tappa di un GT potrebbe essere un bel modo per congedarsi dal ciclismo.
3 Aru non tornerà ad essere competivo. Non credo abbia più molto spazio tra i pro
4 Dumoulin potrà tornare sul podio in un GT, ma certo dovrà correre da capitano su un percorso favorevole.
Il prossimo Tour, ad esempio potrebbe essere a lui favorevole,, ma non deve tirare per nessuno.
5 Viviani é stato nel lotto dei più forti ma mai il più forte. Quest anno proprio non andava,, ma qualche vittoria nei GT e semiclassiche é ancora alla sua portata.


Manicomic
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Iscritto il: sabato 1 agosto 2020, 18:29

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da Manicomic »

Sagan - Possibile, Sanremo o un mondiale favorevole.

Froome - No, nemmeno a podio

Aru - No, nemmeno a podio

Doumoulin - Se corre da capitano, magari un giro o una vuelta senza grossi rivali è possibile, probabile un podio.

Viviani - no ma nemmeno nei primi 3


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eliacodogno
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Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 1:27
Località: Segusium

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Manicomic ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 6:26 Sagan - Possibile, Sanremo o un mondiale favorevole.

Froome - No, nemmeno a podio

Aru - No, nemmeno a podio

Doumoulin - Se corre da capitano, magari un giro o una vuelta senza grossi rivali è possibile, probabile un podio.

Viviani - no ma nemmeno nei primi 3
Definitivo, i maggiori dubbi secondo me sono su Dumoulin che qualche anno buono ce l'ha ancora


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
Fedaia
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Iscritto il: sabato 11 giugno 2016, 19:18

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da Fedaia »

SI Sagan (penso principalmente alla Sanremo)
NO Froome (finito)
NO Aru (strafinito)
NI Dumoulin (se correra’ i Gt col tracciato piu’ favorevole senza aver Roglic tra le scatole e’ plausibile, ma ad occhio non capitera’ cosi facilmente...purtroppo e’ passato da una squadra scarsa ad una fortissima.. )
SI Viviani sono convinto che l’anno prossimo andra’ nettamente piu’ forte


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GregLemond
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Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da GregLemond »

Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un mondiale?

Si. Occhio a farlo fuori dai giochi. Sono gli altri in una posizione di dover vincere sempre, ora

Tornerà Chris Froome a vincere un grande Giro?

No purtroppo, incidente troppo grosso

Tornerà Aru a salire sul podio di un grande Giro?

Finito

Tornerà Tom Dumoulin a vincere un grande Giro?

Difficile....


Tornerà Viviani ad essere il velocista più forte del mondo?


No.


pereiro2982
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Iscritto il: lunedì 16 maggio 2016, 15:18

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

NI per sagan e dumoulin
no per tutti gli altri

Certo vedere Sagan meno controllato nelle classiche m'incuriosisce parecchio
poi penso che in piene epoca Cancellara vs Boonen la Roubaix è stata vinta da Vansummeren come si fa ad escludere Sagan da qualsiasi possibilità di portare a casa un'altra classica?

Dumoulin ha beccato l'infortunio pesante proprio nel periodo in cui c'era il vuoto di potere nei Gt che l'avrebbe potuto consacrare


Mario Rossi
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2018, 14:57

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da Mario Rossi »

Sagan e Viviani si. Il primo perchè secondo me con Ala, MVDP e WVA potrà approfittare lui delle situazioni di marcamento, e quindi vincere con la stessa tattica di quando lo facevano perdere. Il secondo perchè non è mai stato IL velocista ma TRA i velocisti, e alla luce dei pochi nuovi fenomeni(non corridori già forti tipo Ewan, ma un potenziale nuovo Cav) che ci sono in giro secondo me qualche tappa la vince ancora. Deve solo ritrovare la gamba, e nell'anno olimpico di solito si esalta.

Aru ni. Cioè se va da Scinto fa la prima scelta giusta. Avrei preferito Savio, ma anche Scinto ha dato nuova vita a Visconti. Deve crederci. Per il 2021, già a rivederlo in top5 in un Lombardia o in un Giro sarebbe una gioia. Deve ritornare a correre con lo spirito giusto. Se va in Quebeka, assolutamente no.

Per gli altri 2 no. Su Chris da tifoso, mentre scrivo questo soffro. Ma età, infortunio e squadra da cimitero di elefanti mi fanno pensare che già tanto se vince qualche tappa. Su Tom mi sono già espresso. Ha voluto andare dai più forti nel momento peggiore, e ora ne paga le conseguenze. In salita sembra lontano un miglio dal corridore resistente, in crono non si è capito se possa ritornare a spingere bene. E poi ci sono Rogla, Kru e potenzialmente Kuss. Se sgarri un'altra volta, vai a rifare il ronzino, e vederlo fare, se fa il Giro, il mulo di Kru sarebbe un pessimo segnale.


Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

Io, 4 febbraio 2022
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GregLemond
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Iscritto il: sabato 6 settembre 2014, 20:00

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da GregLemond »

Ne aggiungo io...

Per quanto si considereranno ancora favoriti per i grandi giri Kru e Landa?


pietro
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2020, 19:32

Re: I grandi quesiti del futuro

Messaggio da leggere da pietro »

Mario Rossi ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 10:18 Sagan e Viviani si. Il primo perchè secondo me con Ala, MVDP e WVA potrà approfittare lui delle situazioni di marcamento, e quindi vincere con la stessa tattica di quando lo facevano perdere. Il secondo perchè non è mai stato IL velocista ma TRA i velocisti, e alla luce dei pochi nuovi fenomeni(non corridori già forti tipo Ewan, ma un potenziale nuovo Cav) che ci sono in giro secondo me qualche tappa la vince ancora. Deve solo ritrovare la gamba, e nell'anno olimpico di solito si esalta.
Il problema per Sagan è che WVA, MVDP e potenzialmente anche Ala, nelle classiche dove potrà combinare qualcosa, non avranno nessuna intenzione di marcarsi, ma saranno delle bestie assetate di vittoria.
L'errore fatto alla Gand dai due crossisti non verrà ripetuto, perché già in passato hanno dimostrato di imparare subito.
Se riuscirà a vincere lo farà perché sarà quantomeno al livello dei sopraccitati, non per favori vari.

Anche io sono convinto che Viviani l'anno prossimo si porterà a casa almeno una tappa, però da questo a essere il miglior velocista del lotto ce ne passa. Ewan e Bennett oltretutto sono più giovani e hanno anche più anni davanti a loro.
Mario Rossi ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 10:18
Aru ni. Cioè se va da Scinto fa la prima scelta giusta. Avrei preferito Savio, ma anche Scinto ha dato nuova vita a Visconti. Deve crederci. Per il 2021, già a rivederlo in top5 in un Lombardia o in un Giro sarebbe una gioia. Deve ritornare a correre con lo spirito giusto. Se va in Quebeka, assolutamente no.

Concordo riguardo il ragionamento sulla squadra, però io sono meno ottimista di te.
Rivederlo in top 5 al Lombardia, o addirittura al Giro (questo mi sento di escluderlo) sarebbe fantastico anche se ci riuscisse una sola volta in tutta il resto della carriera, che per come si è messa, non promette nulla di buono.
Mario Rossi ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 10:18 Su Tom mi sono già espresso. Ha voluto andare dai più forti nel momento peggiore, e ora ne paga le conseguenze. In salita sembra lontano un miglio dal corridore resistente, in crono non si è capito se possa ritornare a spingere bene. E poi ci sono Rogla, Kru e potenzialmente Kuss. Se sgarri un'altra volta, vai a rifare il ronzino, e vederlo fare, se fa il Giro, il mulo di Kru sarebbe un pessimo segnale.
Secondo me la scelta della Jumbo è stata buona per Dumo. Se ha ancora qualcosa di buono da dare, glielo tireranno fuori, altrimenti si metterà al servizio dei capitani, come sarebbe accaduto in qualsiasi altra squadra.

P.S. A Dumoulin che fa il gregario a Kuss non credio neanche se lo vedo :diavoletto:


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: I grandi quesiti del futuro

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GregLemond ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 10:42 Ne aggiungo io...

Per quanto si considereranno ancora favoriti per i grandi giri Kru e Landa?
Landa spero mai, Kru penso per un altro anno, se eviterà di andare al Tour


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: I grandi quesiti del futuro

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Stylus ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 17:27 Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un mondiale?
La mia risposta è "sì, se prenderà atto che non è più uno sprinter".
Il Sagan di oggi può vincere sprint solo contro avversari modesti, ma nelle corse WT di alto livello troverà sempre il Demare di turno che gli si piazza davanti.
La condizione invece è ancora sempre valida, e lo si è visto nella tappa dei muri al Giro.
Per questo motivo deve ancor più completare la sua metamorfosi in passista veloce, e smetterla di sfinire la squadra in tappe in cui comunque partirebbe battuto in volata.
Se ci pensate, anche Boonen nacque sprinter da volate di gruppo e poi negli ultimi anni di carriera manco ci provava più, la sua ultima vittoria in volata in un GT resta a 28 anni (Vuelta 2008), eppure ha fatto in tempo ancora a vincere un Fiandre e una Roubaix (2012, 32 anni).
Stylus ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 17:27 Tornerà Chris Froome a vincere un grande Giro?
Impossibile, e lo scrivo a costo di finire in qualche firma se si avvererà il contrario.
Corridori sostanzialmente integri fisicamente hanno smesso di vincere GT ben prima dei 36 anni del Froome 2021, togliamo quel outlier americano del 2013. L'ultimo GT vinto da Froome resterà il Giro d'Italia 2018.
Stylus ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 17:27 Tornerà Aru a salire sul podio di un grande Giro?
No, i problemi fisici non lo lasceranno mai in pace per 3 settimane di fila e lo scoramento dovuto a ciò farà il resto.
Qualche vittoria singola, di tappa o in corse molto dure (Milano-Torino, Giro dell'Emilia...), è ancora alla portata di Fabio.
Nei GT dovrebbe provare a riciclarsi come gregario di lusso o non stare in classifica.
Stylus ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 17:27 Tornerà Tom Dumoulin a vincere un grande Giro?
Sì, questo 2020 fa davvero poco testo per diversi motivi.
Ma lasci la Jumbo prima possibile e, a costo di rimetterci qualche centinaia di k€, vada dove è al centro del progetto.
Stylus ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 17:27
Tornerà Viviani ad essere il velocista più forte del mondo?
Non so se lo è mai stato, ricordiamoci che ha vinto una sola tappa al Tour.
Tornerà il Viviani che conoscevamo, quest'anno ha sbagliato la preparazione e forse si è gestito male durante il lockdown.


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Re: I grandi quesiti del futuro

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pietro ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 10:52
Mario Rossi ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 10:18 Sagan e Viviani si. Il primo perchè secondo me con Ala, MVDP e WVA potrà approfittare lui delle situazioni di marcamento, e quindi vincere con la stessa tattica di quando lo facevano perdere. Il secondo perchè non è mai stato IL velocista ma TRA i velocisti, e alla luce dei pochi nuovi fenomeni(non corridori già forti tipo Ewan, ma un potenziale nuovo Cav) che ci sono in giro secondo me qualche tappa la vince ancora. Deve solo ritrovare la gamba, e nell'anno olimpico di solito si esalta.
Il problema per Sagan è che WVA, MVDP e potenzialmente anche Ala, nelle classiche dove potrà combinare qualcosa, non avranno nessuna intenzione di marcarsi, ma saranno delle bestie assetate di vittoria.
L'errore fatto alla Gand dai due crossisti non verrà ripetuto, perché già in passato hanno dimostrato di imparare subito.
Se riuscirà a vincere lo farà perché sarà quantomeno al livello dei sopraccitati, non per favori vari.

Anche io sono convinto che Viviani l'anno prossimo si porterà a casa almeno una tappa, però da questo a essere il miglior velocista del lotto ce ne passa. Ewan e Bennett oltretutto sono più giovani e hanno anche più anni davanti a loro.
Mario Rossi ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 10:18
Aru ni. Cioè se va da Scinto fa la prima scelta giusta. Avrei preferito Savio, ma anche Scinto ha dato nuova vita a Visconti. Deve crederci. Per il 2021, già a rivederlo in top5 in un Lombardia o in un Giro sarebbe una gioia. Deve ritornare a correre con lo spirito giusto. Se va in Quebeka, assolutamente no.

Concordo riguardo il ragionamento sulla squadra, però io sono meno ottimista di te.
Rivederlo in top 5 al Lombardia, o addirittura al Giro (questo mi sento di escluderlo) sarebbe fantastico anche se ci riuscisse una sola volta in tutta il resto della carriera, che per come si è messa, non promette nulla di buono.
Mario Rossi ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 10:18 Su Tom mi sono già espresso. Ha voluto andare dai più forti nel momento peggiore, e ora ne paga le conseguenze. In salita sembra lontano un miglio dal corridore resistente, in crono non si è capito se possa ritornare a spingere bene. E poi ci sono Rogla, Kru e potenzialmente Kuss. Se sgarri un'altra volta, vai a rifare il ronzino, e vederlo fare, se fa il Giro, il mulo di Kru sarebbe un pessimo segnale.
Secondo me la scelta della Jumbo è stata buona per Dumo. Se ha ancora qualcosa di buono da dare, glielo tireranno fuori, altrimenti si metterà al servizio dei capitani, come sarebbe accaduto in qualsiasi altra squadra.

P.S. A Dumoulin che fa il gregario a Kuss non credio neanche se lo vedo :diavoletto:
Riguardo ai crossisti pero, son convinto di una cosa...
Senza "la moto"... prendevano uno schiaffo sui denti da Alaphilippe che avrebbe creato ben piu di un dubbio...

E, per quanto entrambi mi piacciano, occhio che questa è una stagione particolare..


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Su Dumoulin: non penso sia andato in Jumbo per guadagnare più soldi, visto che in era pre Covid la squadra olandese non era certo fra le più ricche.

Su Wout e Mathieu: sinceramente credo che Ala avrebbe reso la gara più spettacolare attaccando sul Kruisberg e sul Paterberg ma che non sarebbe riuscito a staccarli.

Comunque visto che spesso si parla di stagione strana e poco attendibile, vado controcorrente.
Secondo me ci sono stati dei casi in cui il calendario rivoluzionato ha influenzato in negativo (vedi Viviani)e altri attraverso i quali non possiamo trarre nessuna conclusione (Bernal, Dumoulin). In questi ultimi però la stagione breve non c'entra nulla e le ragioni di queste debacle sono da cercare altrove.
A mio modo di vedere questo 2020 ci ha rivelato gran parte dei protagonisti del prossimo decennio e le gerarchie rimarranno quelle anche nei prossimi anni


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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cassius ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 11:41
Stylus ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 17:27 Tornerà Sagan a vincere una classica monumento o un mondiale?
La mia risposta è "sì, se prenderà atto che non è più uno sprinter".
Il Sagan di oggi può vincere sprint solo contro avversari modesti, ma nelle corse WT di alto livello troverà sempre il Demare di turno che gli si piazza davanti.
La condizione invece è ancora sempre valida, e lo si è visto nella tappa dei muri al Giro.
Per questo motivo deve ancor più completare la sua metamorfosi in passista veloce, e smetterla di sfinire la squadra in tappe in cui comunque partirebbe battuto in volata.
Se ci pensate, anche Boonen nacque sprinter da volate di gruppo e poi negli ultimi anni di carriera manco ci provava più, la sua ultima vittoria in volata in un GT resta a 28 anni (Vuelta 2008), eppure ha fatto in tempo ancora a vincere un Fiandre e una Roubaix (2012, 32 anni).
Io non sono così pessimista, quest'anno Sagan non ha perso gli sprint con avversari modesti, non avrà più lo spunto del suo periodo da velocista quasi puro (2015-2018) però è ancora temibile in volata di gruppo anche solo per la sua capacità unica di trovare sempre la posizione migliore per sprintare, se si parla poi di finale di una classica del Nord può partire battuto in partenza solo contro Van Aert e Van Der Poel (per l'olandese se non si tratta di una volata affollata) e forse Kristoff e Pedersen; con Demare, Ewan, Bennet, Ackermann alla Sanremo solo in caso di volatona; per il resto ha ancora le carte in regola per misurarsi con tutti.
Se ci pensate, anche Boonen nacque sprinter da volate di gruppo e poi negli ultimi anni di carriera manco ci provava più, la sua ultima vittoria in volata in un GT resta a 28 anni (Vuelta 2008), eppure ha fatto in tempo ancora a vincere un Fiandre e una Roubaix (2012, 32 anni).
Forse per questo Pozzato si era persuaso di poterlo battere in volata :diavoletto:


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Re: I grandi quesiti del futuro

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pietro ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 12:09 Su Dumoulin: non penso sia andato in Jumbo per guadagnare più soldi, visto che in era pre Covid la squadra olandese non era certo fra le più ricche.

Su Wout e Mathieu: sinceramente credo che Ala avrebbe reso la gara più spettacolare attaccando sul Kruisberg e sul Paterberg ma che non sarebbe riuscito a staccarli.

Comunque visto che spesso si parla di stagione strana e poco attendibile, vado controcorrente.
Secondo me ci sono stati dei casi in cui il calendario rivoluzionato ha influenzato in negativo (vedi Viviani)e altri attraverso i quali non possiamo trarre nessuna conclusione (Bernal, Dumoulin). In questi ultimi però la stagione breve non c'entra nulla e le ragioni di queste debacle sono da cercare altrove.
A mio modo di vedere questo 2020 ci ha rivelato gran parte dei protagonisti del prossimo decennio e le gerarchie rimarranno quelle anche nei prossimi anni
Assolutamente.
Pero immagino che sara difficile vedere WVA 20 al tour, ecco...


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