Ciclismo africano

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simociclo
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Re: Ciclismo africano

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Seb ha scritto: mercoledì 20 febbraio 2019, 18:33 Lo vogliamo dire? E diciamolo!

Cicloweb seguirà dal vivo il Tour du Rwanda 2019... per quanto possibile cercheremo di soddisfare tutte le vostre domande e curiosità

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peek
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Re: Ciclismo africano

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Seb ha scritto: mercoledì 20 febbraio 2019, 18:33 Lo vogliamo dire? E diciamolo!

Cicloweb seguirà dal vivo il Tour du Rwanda 2019... per quanto possibile cercheremo di soddisfare tutte le vostre domande e curiosità
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peek
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Re: Ciclismo africano

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Sono state pubblicate le composizioni delle squadre cinesi, i due principali eritrei disoccupati (Tekle e Debesay) che si pensava potessero trovare spazio lì non ci sono.

Pare invece che la YUNNAN LVSHAN LANDSCAPE si sia pigliata un eritreo, si tratta di Tesfay e sarebbe un ottimo acquisto perché nelle gare a tappe asiatiche dell'anno scorso vanta due top 5 in classifica generale (Indonesia e Fouzhou). Dico "pare" perché in realtà questa squadra già l'anno scorso aveva due eritrei, i quali tuttavia non hanno disputato una singola corsa e non vorrei perciò che fosse l'ennesimo pasticcio.
Se invece la cosa poi diventa concreta è comunque una buona possibilità per il ragazzo che potrà disputare le corse cinesi il prossimo autunno (prima di allora non credo che questa squadra abbia molte altre attività).


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: giovedì 21 febbraio 2019, 14:34 Sono state pubblicate le composizioni delle squadre cinesi, i due principali eritrei disoccupati (Tekle e Debesay) che si pensava potessero trovare spazio lì non ci sono.

Pare invece che la YUNNAN LVSHAN LANDSCAPE si sia pigliata un eritreo, si tratta di Tesfay e sarebbe un ottimo acquisto perché nelle gare a tappe asiatiche dell'anno scorso vanta due top 5 in classifica generale (Indonesia e Fouzhou). Dico "pare" perché in realtà questa squadra già l'anno scorso aveva due eritrei, i quali tuttavia non hanno disputato una singola corsa e non vorrei perciò che fosse l'ennesimo pasticcio.
Se invece la cosa poi diventa concreta è comunque una buona possibilità per il ragazzo che potrà disputare le corse cinesi il prossimo autunno (prima di allora non credo che questa squadra abbia molte altre attività).
Occhio che le composizioni di molte continental non sono complete e potrebbero essere soggette ad aggiornamenti nei prossimi giorni. Quindi tocca aspettare un altro pò


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henny5
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Re: Ciclismo africano

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Seb ha scritto: mercoledì 20 febbraio 2019, 18:33 Lo vogliamo dire? E diciamolo!

Cicloweb seguirà dal vivo il Tour du Rwanda 2019... per quanto possibile cercheremo di soddisfare tutte le vostre domande e curiosità
Grande. Già che ci sono ne approfitto per avere una curiosità durante il tour du rwanda sul team benediction che riguarda il loro calendario se faranno altre corse africane dopo il tour du rwanda(es. tour du maroc o limpopo) mentre per quanto riguarda il loro calendario europeo se oltre a correre in belgio andranno anche in francia o in italia. Grazie


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Re: Ciclismo africano

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prima tappa del tour du rwanda rocambolesca con avila che ai -100 era in testa poi ha sbagliato impostazione dell'ultima curva di lui,cadendo, coinvolgendo gli eritrei hailu,mulubrhan e kudus che anch'essi sono finiti a terra ed a quel punto i primi a non sbagliare la curva sono stati debesay e fedeli che ha sorpassato l'eritreo ai -50. Tappa caratterizzata dal mal tempo per quasi tutta la tappa ma fortunatamente all'arrivo aveva smesso di piovere.

La tappa di domani nei primi 40 km potrebbe essere interessante con 3 salite di cui l'ultima di 5.5 km al 5.6% che potrebbe formare una fuga sostanziosa che puo' arrivare all'arrivo considerando che la delko ha solo 4 uomini di cui 3 nella top 5 e non credo che tirerà così come l'astana e l'eritrea(come hanno fatto oggi)


peek
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Re: Ciclismo africano

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Questo qui è proprio forte: Ghirmay dopo aver vinto alla tropical si porta a casa anche una tappa al Ruanda.
Non vedo l'ora che qualche squadra lo soffi alla DD.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: giovedì 28 febbraio 2019, 13:02 Questo qui è proprio forte: Ghirmay dopo aver vinto alla tropical si porta a casa anche una tappa al Ruanda.
Non vedo l'ora che qualche squadra lo soffi alla DD.
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henny5
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Re: Ciclismo africano

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è stato un tour du rwanda per gli africani all'insegna dell'attacco soprattutto dopo il tappone da 213 km.i ruandesi ci hanno provato con areruya, i due mugisha e munyaneza ma alla fine non è arrivata la vittoria. buone le prestazioni anche dei keniani con kangangi che è arrivato ottavo nella generale alla sua prima corsa dell'anno vedremo che corse farà con la bike aid in europa(spero di vederlo in croazia ad aprile), buona anche la prestazione del giovane kariuki che fino alla tappa di oggi era in zona top 20 peccato invece per kipkemboi che con la caduta nella seconda tappa ha rovinato qualsiasi velleità per la classifica generale. In crescita i corridori angolani della bai siscasal petro de luanda con araujo che ha centrato una top 10 di tappa e con antonio presente in qualche fuga di tappa. Buon tour du rwanda anche per l'etiope hailemichael in crescita anche se deve migliorare in discesa vedremo cosa potrà fare in italia(particolare al GDVA)nelle corse a tappe ha un buon motore.Discorso a parte per la nazionale eritrea cui mi sono a messo a criticare certe scelte ed invece due vittorie di tappa e 2 corridori nella top 10 con tesfom che dopo il quinto posto alla tropicale conferma il risultato in un percorso opposto come quello ruandese se ai campionati africani(soprattutto nelle crono)mantiene la forma puo' togliersi ulteriori soddisfazioni.
peek ha scritto: giovedì 28 febbraio 2019, 13:02 Questo qui è proprio forte: Ghirmay dopo aver vinto alla tropical si porta a casa anche una tappa al Ruanda.
Non vedo l'ora che qualche squadra lo soffi alla DD.
Non diamo troppe pressioni stiamo pur sempre parlando di un ragazzo di 18 anni. Curioso di vedere cosa farà ad aigle l'impatto con il ciclismo under23 europeo sarà importante ma non aspettiamoci risultati di grande rilievo già in corse come il giro della bretagna o normandia.


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Re: Ciclismo africano

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henny5 ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 22:02
peek ha scritto: giovedì 28 febbraio 2019, 13:02 Questo qui è proprio forte: Ghirmay dopo aver vinto alla tropical si porta a casa anche una tappa al Ruanda.
Non vedo l'ora che qualche squadra lo soffi alla DD.
Non diamo troppe pressioni stiamo pur sempre parlando di un ragazzo di 18 anni. Curioso di vedere cosa farà ad aigle l'impatto con il ciclismo under23 europeo sarà importante ma non aspettiamoci risultati di grande rilievo già in corse come il giro della bretagna o normandia.
Io non mi aspetto proprio niente, manco so se correrà in bretagna e normandia. Basta poco che non gli diano il visto o qualche cazzata del genere, non mi faccio più alcuna illusione sulle opportunità europee del ciclismo eritreo. Quel che viene viene.
Rimane il fatto che a 18 anni ha vinto una tappa alla Tropicale e una al Ruanda.

In Eritrea c'è un cambio generazionale, vari sono i giovani interessanti, mentre cala forse definitivamente il sipario sulle carriere professionistiche di Tekle e M. Debesay. Già le possibilità erano poche, avrebbero dovuto mostrare grande brillantezza perché qualche squadra si ricordasse di loro. Non so che cosa sia stato: scarso allenamento, guai fisici, avvilimento e scarsa convinzione, sta di fatto che Tekle è stato anonimo alla Tropicale, M. Debesay disastroso al Ruanda. Questi risultati non invoglieranno nessuna squadra a dar loro un'opportunità.

I giovani spero troveranno qualche opportunità di correre in Europa, almeno da U23, poi si vede cosa possono fare; altrimenti è facile che scompaiano nel nulla come Solomon o Habtom. Mentre uno che sarebbe adattissimo per una squadra asiatica è Sirak Tesfom, sta mostrando solidità e versatilità e nelle corse asiatiche potrebbe vincere tappe e piazzarsi in GC, un po' come Eyob. In Europa non ha mai corso e a 25 anni è ormai troppo tardi, ma con i livelli che ci sono in Asia potrebbe farsi vedere.


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Abruzzese
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Re: Ciclismo africano

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http://www.cicloweb.it/2019/03/04/parte ... CYgVq4ZsHw

Nolan Hoffman, chi si risente !!! Anni fa prometteva bene, tanto che salì anche sul podio ai mondiali su pista nello Scratch (argento nel 2012 dietro Ben Swift) mentre su strada si era fatto notare soprattutto nelle corse asiatiche. Certo, c'è pure da dire che la sospensione per doping avuta nel 2009 non ha facilitato il suo prosieguo di carriera.


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Re: Ciclismo africano

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Pare che domenica a Larciano ci saranno un po' di africani (voglio tranquillizzare il ministro dell'interno: fanno delle gare in bicicletta e poi tornano a casa loro).
L'etiope Beza, il marocchino El Chokri, il ruandese Mugisha e l'eritreo Tesfatsion per la Qhuebeka, il ruandese Areruya per la Delko.
Se non ci saranno i consueti intralci, per Tesfatsion sarà la prima gara in Europa, se la finisce sarà già un successo.


henny5
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Re: Ciclismo africano

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Oggi ci è concluso il tour of good hope che dopo anni che era una corsa dilettantistica quest'anno ha fatto il salto i qualità a corsa .2 . il chilometraggio medio delle tappe in linea molto basso(sotto i 100 km)giustificato da alcune modifiche del percorso avvenute a soli poche settimane dall'inizio della corsa senza la salita che di solito era molto più decisiva rispetto a quella del taalmonument ovvero del franschhoek pass. dal punto di vista agonistico vittoria finale del campione sudafricano under3 pritzen davanti ad oosthuizen. curioso di vedere cosa faranno i due sudafricani insieme a basson che rappresenteranno la nazionale sudafricana al tour de taiwan.
Abruzzese ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 19:19 http://www.cicloweb.it/2019/03/04/parte ... CYgVq4ZsHw
Nolan Hoffman, chi si risente !!! Anni fa prometteva bene, tanto che salì anche sul podio ai mondiali su pista nello Scratch (argento nel 2012 dietro Ben Swift) mentre su strada si era fatto notare soprattutto nelle corse asiatiche. Certo, c'è pure da dire che la sospensione per doping avuta nel 2009 non ha facilitato il suo prosieguo di carriera.
Un nolan hoffman che quest'anno doveva correre con il team vandergroup che però non ha ricevuto dal uci lo status da continental ed ha deciso di fondare insieme altri 2 corridori che dovevano far parte del vandergroup david maree ed steven van heerden il team DNS sport che al tour of good hope si è messo ben in evidenza.


henny5
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Re: Ciclismo africano

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Venerdì sono iniziati i campionati africani con le crono a squadre dominata tra junior e elitè da eritrea ed i padroni di casa etiopi.

Oggi si è svolta la cronometro individuale di 50 km su percorso molto interessante con una salita di circa 18 km al 3%(di cui primi 6 al 4%, ed un tratto di 2 km quasi al 7%) per poi riscendere verso bahir dar con vittoria di de bod davanti ad un ottimo tesfom e a gibbons. la differenza tra il sudafricano e l'eritreo è dovuta alle bici utilizzate con de bod che ha una bmc con il proprio setup mentre tesfom aveva una trek abbastanza in avanti con gli anni :D(anche se pare che la federazione abbia acquistato nuove bici trek da crono).

Martedì si correrà la prova su strada con i sudafricani che rimangono i favoriti con gibbons(ancora non capisco la sua presenza in etiopia,quando lo vedrei bene alla milano sanremo) se nel caso in cui si arrivi in volata è il principale contendente con reguigui che è l'unico che puo' dargli fastidio poi ci sarebbero gli eritrei con mulubrhan e hailu che sono quelli più in forma ma non sono sprinter puri poi c'è anche teshome ma sul suo stato di forma ho dei dubbi se ritornasse ai livelli del 2017 potrebbe dare filo da torcere a gibbons ed reguigui.


henny5
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Re: Ciclismo africano

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Oggi prova su strada con vittoria di mekseb debesay che ha vinto in solitaria dopo una lunga fuga a 2 con azzedine lagab staccando l'algerino a pochi km dall'arrivo, dietro per lo sprint per terzo posto vinto da reguigui davanti a gibbons. Negli U23 vittoria sempre eritrea con mulubrhan davanti all'algerino hamza e terzo il burkinabè daumont che a circa 100 m dal traguardo stava per fare lo scherzetto anche a reguigui e gibbons dato che era riuscito ad evadere dal gruppo per poi essere ripreso nello sprint finale.

Una prova su strada che sa' di rivincita sia per debesay,che spero riesca a trovare una squadra per il prosieguo della stagione,che per reguigui ex corridori dimension data. Delusione Sudafrica con i corridori della DD che avevano ambizioni di fare tanti punti uci, per stessa ammissione di dlamini, per la propria squadra WT ed invece si dovranno accontentare di circa 150 punti tra punti a crono e sulla prova su strada. I sudafricani l'hanno gestita male anche se gli eritrei potevano contare su 2 corridori in più poi se in occasioni del genere hanno come direttore sportivo rolf aldag perdere diventa più facile :diavoletto: .

Infine notizia di ciclomercato africano. Dopo clint hendricks entrerà a far parte della protouch anche eddie van heerden che proviene dal teg pro team il quale non è ancora iscritto tra le squadre continental.Non vorrei che anche loro come il team vandergroup gli sia stata negata la licenza continental.


peek
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Re: Ciclismo africano

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Non è un bella annata per i sostenitori del ciclismo africano.

Lo si era capito già dal mercato: contrazione di africani alla DD, ma anche molte continental che negli anni scorsi avevano dato delle opportunità a dei ciclisti africani si sono abbastanza ritirate. La Interpro l'anno scorso aveva due eritrei - anche se uno non ha mai corso - e quest'anno nessuno; la squadra di Basso e Contador aveva un eritreo e non lo ha riconfermato, sebbene avesse fatto buoni risultati. Persino la Bike Aid, una squadra che ha sempre sostenuto il ciclismo africano, quest'anno ha ridimensionato: l'anno scorso aveva tesserato due eritrei, tre kenyani, un ugandese; quest'anno ha confermato soltanto due kenyani e l'ugandese, ma fin'ora non hanno mai corso e anche nelle prossime gare di aprile non è previsto che corrano. L'indonesiana Terengganu ha confermato l'eritreo Eyob, ma siamo ad aprile e non ha ancora corso e il suo nome non è nell'elenco di quelli che disputeranno il Langkawi, dove peraltro l'anno scorso fece molto bene; la boliviana Start Team Gusto l'anno scorso aveva tesserato tre eritrei, scomparsi quest'anno; la continental della DD continua per fortuna a far correre in Europa qualche africano, hanno avuto le loro prime esperienze in queste settimane in Italia.
C'è poi qualche marocchino sparso qua e là, un bravo eritreo che è in una squadra cinese che non corre, mentre Reguigui dovrebbe esordire con la sua nuova squadra in Malesia.

Pensavo che dal punto di vista della presenza - non necessariamente con risultati di alto livello - il ciclismo africano fosse destinato a una lenta, ma continua crescita e invece quest'anno è senz'altro un anno di regresso.
Vedremo i risultati, ma tra i pochi rimasti ad alto livello non è che siano stati confortanti, solo Kudus mi sembra si sia ben inserito nell'Astana e ha portato a casa sia risultati individuali sia un lavoro molto apprezzato al servizio della squadra, un'ottima premessa per uno che ha comunque un contratto che dura soltanto un anno.

Eppure il movimento in Africa continua a crescere, lo si è visto anche nelle corse africane di inizio anno, fuori dall'Africa tuttavia stenta ad affermarsi per mille motivi, alcuni facilmente intuibili.


henny5
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Re: Ciclismo africano

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Peek non essere così negativo, In ambito africano ci sono anche esempi virtuosi.Guarda il team protouch che è una delle poche continental che si puo' permettere di correre in due corse contemporaneamente oggi in marocco mentre domani debutteranno in langkawi mentre a maggio andranno a correre in america poi c'è anche la continental angolana la BAI che quest'anno sarà al via della volta portugal e faranno un calendario portoghese/africano, mentre chi tentenna tra le varie continental africane è la benediction che correrà il tour of limpopo e spero che possa nella seconda parte di stagione a partecipare alle corse nord americane.

Poi c'è il caso del ciclismo eritreo (come hai ribadito con i vari mancanti rinnovi)che nonostante sia il paese con più tradizione ciclistica e con un movimento ciclistico con tanti giovani che emergono ogni anno faticano a livello europeo perchè le opportunità non le hanno(o almeno si dovrà aspettare agosto)o perchè a questi corridori non gli viene rinnovata la fiducia ,cosa di cui hanno bisogno.in poche parole a loro servirebbero un contratto pluriennale per mostrare il loro potenziale .Poi anche la federazione se le cerca se hai un atleta giovane di buon livello come tesfay cosa lo mandi a fare alla yunnan che è una di quelle squadre cinese che non corrono mai durate la stagione dove tra l'altro l'anno scorso c'erano due eritrei che non hanno partecipato ad alcuna gara con la continental cinese :boh: .

Forse parlare di anno di regresso per il ciclismo africano è eccessivo. più che altro si è in una fase di stallo dove stanno emergendo ,a livello africano,una nuova generazione di corridori che fa' sperare in ottica futura.


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Seb
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henny5 ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 19:30 c'è anche la continental angolana la BAI che quest'anno sarà al via della volta portugal e faranno un calendario portoghese/africano
Ho parlato un po' con Rugg in Ruanda, mi limito a dire che non lo prenderei come un esempio di squadra virtuosa :D


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Re: Ciclismo africano

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Seb ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 19:36
henny5 ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 19:30 c'è anche la continental angolana la BAI che quest'anno sarà al via della volta portugal e faranno un calendario portoghese/africano
Ho parlato un po' con Rugg in Ruanda, mi limito a dire che non lo prenderei come un esempio di squadra virtuosa :D
Cioè?


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Re: Ciclismo africano

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Oggi sulle genting highlands protagonista in fuga eyob. d'altronde non aveva alternative se non provarci da lontano dato che non è uno scalatore puro e la salita era troppo dura per uno delle sue caratteristiche(puo' tenere fino a salita con pendenza del 6-7%, mentre in quelle con pendenze tra 9-10% fa' fatica)peccato che insieme a lui si è portato fino a 5 km dall'arrivo gli unici che non potevano collaborare:raileanu che dietro aveva dyball e mccabe che pur essendo il leader aveva dietro swirbul che aveva più possibilità di piazzarsi.alla fine eyob è arrivato a circa 4 minuti da dyball

Buonissima prova anche di main che ha tenuto fino ai 4 km quando sono partiti dyball,pronskiy ed aguirre, sarà arrivato in top 15-20 a circa 3 minuti dal vincitore di tappa.


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Re: Ciclismo africano

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Con un giorno di ritardo, non posso fare che i :clap: per areruya che è arrivato a roubaix fuori tempo massimo ma alla fine è arrivato al velodromo. Inizialmente ero scettico sulla sua presenza alla roubaix però dato la sua corporatura e l'abitudine al pavè(anche se il muro di kigali lo si puo' paragonare con il koppenberg ma non al carrefour o alla foresta di arenberg)poteva sopravvivere alla sua prima corsa WT. Spero,per lui, che questo rappresenti un punto di partenza perchè il talento c'è.

Domani debutto in dimension data per de bod che dopo una prima parte di stagione travagliata da problemi con il visto parteciperà al giro di turchia. curioso di vedere cosa potrà fare nelle 2 tappe che sono adatte ai finisseur. Da chi mi aspetto un ottima prestazione in turchia è kudus che,credo, sarà il capitano dell'astana e con l'arrivo in salita di kartepe che gli si addice alla perfezione.


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Re: Ciclismo africano

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henny5 ha scritto: lunedì 15 aprile 2019, 20:37 Con un giorno di ritardo, non posso fare che i :clap: per areruya che è arrivato a roubaix fuori tempo massimo ma alla fine è arrivato al velodromo. Inizialmente ero scettico sulla sua presenza alla roubaix però dato la sua corporatura e l'abitudine al pavè(anche se il muro di kigali lo si puo' paragonare con il koppenberg ma non al carrefour o alla foresta di arenberg)poteva sopravvivere alla sua prima corsa WT. Spero,per lui, che questo rappresenti un punto di partenza perchè il talento c'è.

Domani debutto in dimension data per de bod che dopo una prima parte di stagione travagliata da problemi con il visto parteciperà al giro di turchia. curioso di vedere cosa potrà fare nelle 2 tappe che sono adatte ai finisseur. Da chi mi aspetto un ottima prestazione in turchia è kudus che,credo, sarà il capitano dell'astana e con l'arrivo in salita di kartepe che gli si addice alla perfezione.
Si sa di quanto è arrivato fuori tempo massimo? L'applauso ci sta tutto, ma per la valutazione tecnica un conto è arrivare 3-5 minuti fuori tempo massimo, un conto è semplicemente decidere di arrivare comunque anche con un'ora di ritardo.
Fin qui l'impatto di Areruya con il ciclismo europeo non si può dire sia stato positivo, in europa non ha ottenuto piazzamenti di rilievo, un paio di settimane fa in Francia era anche entrato in una fuga che poi è a sorpresa arrivata al traguardo, ma si è staccato subito appena gli altri hanno forzato.


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Re: Ciclismo africano

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henny5 ha scritto: venerdì 5 aprile 2019, 19:30 Peek non essere così negativo, In ambito africano ci sono anche esempi virtuosi.Guarda il team protouch che è una delle poche continental che si puo' permettere di correre in due corse contemporaneamente oggi in marocco mentre domani debutteranno in langkawi mentre a maggio andranno a correre in america poi c'è anche la continental angolana la BAI che quest'anno sarà al via della volta portugal e faranno un calendario portoghese/africano, mentre chi tentenna tra le varie continental africane è la benediction che correrà il tour of limpopo e spero che possa nella seconda parte di stagione a partecipare alle corse nord americane.

Poi c'è il caso del ciclismo eritreo (come hai ribadito con i vari mancanti rinnovi)che nonostante sia il paese con più tradizione ciclistica e con un movimento ciclistico con tanti giovani che emergono ogni anno faticano a livello europeo perchè le opportunità non le hanno(o almeno si dovrà aspettare agosto)o perchè a questi corridori non gli viene rinnovata la fiducia ,cosa di cui hanno bisogno.in poche parole a loro servirebbero un contratto pluriennale per mostrare il loro potenziale .Poi anche la federazione se le cerca se hai un atleta giovane di buon livello come tesfay cosa lo mandi a fare alla yunnan che è una di quelle squadre cinese che non corrono mai durate la stagione dove tra l'altro l'anno scorso c'erano due eritrei che non hanno partecipato ad alcuna gara con la continental cinese :boh: .

Forse parlare di anno di regresso per il ciclismo africano è eccessivo. più che altro si è in una fase di stallo dove stanno emergendo ,a livello africano,una nuova generazione di corridori che fa' sperare in ottica futura.
Diciamo che ci sono due aspetti diversi: quello che si muove in Africa a livello continentale - e qui indubbiamente è come dici tu - e la crescita del ciclismo africano a livello internazionale. Io mi riferivo a quest'ultimo aspetto.
Lascia stare il Sud Africa che gode di una situazione del tutto particolare, intendo dire che è l'unico paese africano nel quale se un giovane è di buone speranze e si impegna lo spazio per dimostrare di cosa è capace lo trova.

Se metti da parte il Sud Africa, l'affermazione internazionale del ciclismo africano può venire, al momento, solo da alcuni paesi:

Marocco e Algeria, dove però non stanno emergendo grandi figure, in Marocco c'è stato poi il casino con la federazione l'anno scorso e in generale mi sembrano più interessati a investire sulla pista;

Ruanda, qui l'unico che è riuscito a venire in Europa con un contratto vero è Areruya, non so però quanto sia destinato a rimanerci, lui fa dichiarazioni spavalde - e alquanto avventate - sul fatto che la sua squadra, visto che è riuscito ad arrivare a Roubaix solo con 40 minuti di ritardo, gli rinnoverà il contratto, ma il problema è che quest'anno il suo miglior risultato è il 66esimo posto alla Paris-Camembert; insomma, c'è da augurarsi che nella seconda parte della stagione dia qualche prova più convincente, altrimenti temo che la sua carriera nel ciclismo internazionale si fermi qui; altri giovani emergenti di livello internazionale in Ruanda non ne vedo;

Etiopia, è un posto strano, hanno sicuramente un uomo come Grmay che è una garanzia, ha un contratto fino al 2020 e si è dimostrato corridore solido e affidabile, potrebbe avere una lunga carriera nel professionismo; dopo di lui ci sono state varie meteore, ma niente che abbia mostrato continuità, pare che Mulu abbia grandi potenzialità in salita, vedremo, è solo alle sue prime gare europee, di sicuro il fatto di essere nella continentale Qhuebeka gli offre le migliori opportunità per affermarsi;

Kenya, qui qualcuno che ha delle potenzialità ci sarebbe, ma sono scomparsi sia Kipkemboi che Kangangi, risultano tesserati per la Bike Aid, ma non hanno fatto una singola corsa, la Bike Aid sembra essersi ritirata dall'impegno africano, ci deve essere stato un cambio di indirizzo e vogliono fare una continental tedesca; è una grave perdita perché in questa continental sono stati molti gli africani che hanno trovato spazio;

Eritrea, è l'unico paese - eccettuato il Sud Africa, come dicevo - nel quale c'è un alto numero di potenziali professionisti, ma non sapremo mai se sarebbero stati tali; gli esempi sono moltissimi, prendi un Solomon, chi lo sa se sarebbe stato in grado di correre in Europa. Sicuramente nelle corse africane aveva mostrato potenzialità notevoli, ma ha smesso di correre già da U23; Habtom, Basso-Contador lo prendono nel 2018, arriva terzo al giro di Antalya, ha appena vent'anni, l'anno dopo lo smollano in Eritrea, chi può dire cosa avrebbe potuto fare? Uno come M.Debesay ha certamente fatto un 2018 deludente, anche a causa di una severa caduta, ma nel 2017 aveva comunque vinto a Cameron Highlands, sfiorato una tappa al giro dell'Austria, fatto decimo al Guangxi, insomma, una professional se la meriterebbe tutta; i giovani eritrei avevano spazio in alcune continental che si sono completamente ritirate: Bike Aid, Interpro, Team Gusto, Kometa ... l'anno scorso gli eritrei tesserati per team Uci erano 17, quest'anno sono 7, di cui uno con una squadra iraniana che non corre, è una vera e propria ecatombe che toglie dalla visibilità internazionale il paese che ha sicuramente i maggiori talenti a livello giovanile; l'anno scorso poi la Eritel era anche riuscita a fare delle corse fuori continente, con buoni risultati che hanno consentito a Tesfatsion di mettersi in mostra e avere il contratto con la continental Qhubeka quest'anno devono avere finito i soldi perché non si sono mai visti.

Il quadro mi sembra questo, un anno di deciso regresso rispetto a un trend che negli anni scorsi era stato sempre, moderatamente, positivo.
La buona notizia è che adesso che ha licenziato un po' di eritrei la DD vola nei ranking come non mai. Evidentemente era quello il loro problema, senza eritrei sono diventati una squadra fortissimi.


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Peek, sulle situazioni delle varie nazionali africani fino ad adesso mi trovo d'accordo su quello che hai scritto. Peccato soprattutto per i keniani,che avendo una partnership con la bike aid,hanno corso fino ad adesso solamente il tour du rwanda con la nazionale. Tra l'altro in questo fine settimana la bike aid ha corso in turchia al tour of mersin con un percorso adatto ai corridori africani in cui la squadra tedesca poteva benissimo schierarli dato che di problemi di visto per gli africani in turchia non gli hanno avuti ed invece hanno deciso di mettere una squadra completamente europea. Aspettare di vedere i 3 corridori africani in europa a giugno alla route d'occitanie con atleti di alto livello facendo solo una corsa ad inizio stagione è semplicemente da matti..mah :boh:

Parlando sempre del tour of mersin, buone le prestazioni dei marocchini ait el abdia quarto nella generale mentre haddi è arrivato terzo nella tappa regina della corsa turca. Debutto in maglia vib sports anche per l'algerino lagab(20esimo nella generale) e del tunisino chtioui che se tornerà ai livelli in cui era all'acqua e sapone o all'europcar potrebbe dare delle belle soddisfazioni alla squadra del bahrein. l'unica perplessità di questa squadra è il calendario di cui non sa nulla per le prossime corse.

In ottica under 23, settimana prossima in francia si svolgerà L'etoile d'or corsa valida per la nation cup in cui si vedranno tanti atleti africani. ci saranno due nazionali africani con le mauritius che potrà contare su lagane ed mayer ed il marocco con capitano chokri mentre nel WCC, se la startlist sarà confermata,ci saranno i due eritrei mulubrhan e hailu che hanno già debuttato da circa 3 settimane con la formazione uci con in particolare mulubrhan che si è messo in mostra al tour de saone et loire.


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M. Debesay torna alla Bike Aid :clap: :clap: :clap:
La Bike Aid ha messo sotto contratto anche l'etiope Weldu, se la meritava questo ragazzo una chance, dopo il quinto posto al Val d'Aosta dell'anno scorso.
Nel comunicato che annuncia l'ingaggio si dice esplicitamente che la DD non gli ha rinnovato il contratto perché si era stufata dei dinieghi ai visti di entrata nei vari paesi che discriminano i corridori africani, in particolare eritrei.
Sono molto contento che la Bike Aid torni a investire sugli africani, nonostante tutte le difficoltà.

Pare che Ghebreigzabhier correrà il suo primo giro d'Italia.


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peek ha scritto: sabato 4 maggio 2019, 19:44 M. Debesay torna alla Bike Aid :clap: :clap: :clap:
La Bike Aid ha messo sotto contratto anche l'etiope Weldu, se la meritava questo ragazzo una chance, dopo il quinto posto al Val d'Aosta dell'anno scorso.
Contento che debesay e weldu siano riusciti a trovare una squadra. Dovrebbero debuttare a giugno debesay forse alla rund um koln mentre per weldu dato le sue caratteristiche da scalatore puro non mi sorprenderebbe vederlo alla route d'occitanie. Ho dei dubbi sul calendario della bike aid da luglio in poi. Spero che ci siano al tour of qinghai lake poi sul resto non si sa' ma è normale dato che si tratta di una squadra continental, anche se negli anni passati la bike aid di solito ad inizio anno presentavano un calendario predefinito delle corse che avrebbero fatto.
peek ha scritto: sabato 4 maggio 2019, 19:44Pare che Ghebreigzabhier correrà il suo primo giro d'Italia.
Credo che quest'anno vedendo quanto ha corso fino ad adesso farà l'accoppiata giro-vuelta.Non me lo sarei aspettato che avrebbe fatto il giro dopo l'inizio di stagione un'po in difficoltà poi ai paesi baschi ha dato alcuni buoni segnali soprattutto nella cronometro anche se non era ancora in una buona condizione(per sua stessa ammissione). sarà un giro all'Insegna dell'incognita per gebre, proverà sicuramente a vincere una tappa anche se si sa' al giro che le fughe difficilmente arrivano rispetto al tour e soprattutto alla vuelta. Per la DD ci sarà anche gibbons che ad aprile in turchia mi è sembrato in calo di condizione rispetto all'ottimo inizio di stagione speriamo che al giro ritrovi una buona condizione anche se temo che lavorerà per nizzolo nelle volate.


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Oggi ottimo secondo posto del marocchino chokri al Gp industrie del marmo su un percorso tosto. Un podio molto importante per il marocchino che in questi primi mesi si è messo soprattutto a disposizione dei compagni italiani nelle fasi finali di tappa ed soprattutto in vista di una possibile convocazione al giro U23.

Tra tre giorni incomincerà in sudafrica il tour de limpopo corsa uci .2 . percorso e salite interessanti con possibilità di attacchi da lontano.ci saranno 4 squadre continental con la DDC che avrà probabilmente come capitano battistella e perchè no anche mugisha(se in buona condizione) per la protouch il capitano sarà main da non sottovalutare per la squadra sudafricana anche julius in ottica generale. Seconda corsa stagionale per la benediction che schiererà una squadra giovane con ben 2 del 2000 con capitano munyaneza con curiosità di vedere cosa potrà fare manizabayo


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Una squadra filippina - la 7 Eleven Cliqq - air21 by Roadbike Philippines - pare abbia preso un paio di eritrei. Daniel Habtemichael, vincitore di una tappa al tour de l'espoir africano dell'anno scorso e nient'altro di significativo, e Natnael Mebrahtom, anche lui una tappa quest'anno nella stessa corsa. Il primo un po' più veloce, il secondo più da salita, anche se queste classificazioni per il ciclismo africano lasciano il tempo che trovano.
E' una squadra che un qualche calendario asiatico lo fa, meglio insomma della cinese che aveva preso Tesfay, ma che nel frattempo è già fallita prima di disputare neanche una corsa. Che poi vengano impiegati sul serio è tutto da vedere, in giugno c'è il giro delle Filippine e capiremo.

Nel frattempo i due giovani eritrei che stanno a Aigle cominciano ad ambientarsi. In una corsa in Spagna Ghirmay ha fatto un podio di tappa ed era secondo in classifica generale quando si è ritirato causa caduta. Mulubrhan è arrivato secondo al giro di Berna, corsa dilettantistica, ma di una qualche tradizione. Corsa che ha un'altra particolarità: è la terza volta che un eritreo arriva secondo, lo fece Tekle nel 2010 e Berhane nel 2011.


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peek ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 16:00 Una squadra filippina - la 7 Eleven Cliqq - air21 by Roadbike Philippines - pare abbia preso un paio di eritrei. Daniel Habtemichael, vincitore di una tappa al tour de l'espoir africano dell'anno scorso e nient'altro di significativo, e Natnael Mebrahtom, anche lui una tappa quest'anno nella stessa corsa.
valli a capire questi trasferimenti.comunque sempre meglio che rimanere in eritrea.hanno debuttato oggi alla pruride ph e subito alla prima tappa di media montagna habtemicheal terzo a 10 secondi e mebrahtom sesto a 28 secondi. credo che i due eritrei lavoreranno per la tappa che prevede l'arrivo in salita per il corridore di casa felipe.

Sempre in asia, ma in giappone grande tappa di eyob ,arrivato secondo,al monte fuji.Non me lo aspettavo dato la difficoltà della salita(11 km al 10%)considerando le sue caratteristiche ma è stato bravissimo attaccando per primo ai -9 alla fine insieme a sunderland che non ha tirato fino a quando è arrivato il suo compagno di squadra harper che ha attaccato ai -6 riuscendo poi a guadagnare quei 25-30 secondi fino alla linea del traguardo.Adesso l'eritreo è terzo in classifica a 46 secondi da harper e ad uno dallo spagnolo prades e già domani con la tappa che si svolgerà intorno ad izu puo' essere decisiva per il podio al giro del Giappone.


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henny5 ha scritto: venerdì 24 maggio 2019, 21:44 Sempre in asia, ma in giappone grande tappa di eyob ,arrivato secondo,al monte fuji.Non me lo aspettavo dato la difficoltà della salita(11 km al 10%)considerando le sue caratteristiche ma è stato bravissimo attaccando per primo ai -9 alla fine insieme a sunderland che non ha tirato fino a quando è arrivato il suo compagno di squadra harper che ha attaccato ai -6 riuscendo poi a guadagnare quei 25-30 secondi fino alla linea del traguardo.Adesso l'eritreo è terzo in classifica a 46 secondi da harper e ad uno dallo spagnolo prades e già domani con la tappa che si svolgerà intorno ad izu puo' essere decisiva per il podio al giro del Giappone.
Oggi vedo che non è arrivato al traguardo. E' caduto? Peccato perché era anche terzo nella classifica generale e poteva portare a casa anche un po' di punticini per l'Eritrea.


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peek ha scritto: sabato 25 maggio 2019, 19:10
henny5 ha scritto: venerdì 24 maggio 2019, 21:44 Sempre in asia, ma in giappone grande tappa di eyob ,arrivato secondo,al monte fuji.Non me lo aspettavo dato la difficoltà della salita(11 km al 10%)considerando le sue caratteristiche ma è stato bravissimo attaccando per primo ai -9 alla fine insieme a sunderland che non ha tirato fino a quando è arrivato il suo compagno di squadra harper che ha attaccato ai -6 riuscendo poi a guadagnare quei 25-30 secondi fino alla linea del traguardo.Adesso l'eritreo è terzo in classifica a 46 secondi da harper e ad uno dallo spagnolo prades e già domani con la tappa che si svolgerà intorno ad izu puo' essere decisiva per il podio al giro del Giappone.
Oggi vedo che non è arrivato al traguardo. E' caduto? Peccato perché era anche terzo nella classifica generale e poteva portare a casa anche un po' di punticini per l'Eritrea.
si è caduto a circa 50 km dall'arrivo della penultima tappa.

Intanto al tour of taiyuan ci sono tanti corridori africani. per la bike aid sicuramente weldu e debesay mentre non so' se stanno correndo per la nazionale eritrea ci sono tesfom,tesfay,debretsion e M.habtom.prestazioni fino ad adesso al di sotto alle aspettative con il migliore in classifica generale habtom a più di 18 minuti


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Oggi al giro si è visto un ottimo gebre. Protagonista da subito nella prima salita su cima campo poi sul manghen ha cercato di tenere duro nel gruppo dietro a masnada poi sul tratto in pianura tra il manghen e l'inizio del rolle ha trovato il momento giusto insieme a dunbar e kangert a raggiungere bilbao e nieve che erano davanti di 20-30 secondi. Infine sul croce d'aune all'inizio è stato passivo cercando di gestire le energie poi all'ultimo ci ha provato da solo(è in quel momento stavo sognando in grande :D ) poi anche sul monte avena ci ha provato ai -5(troppo generoso qui) e poi ai -4 è finita la benzina, arrivando sul traguardo 17esimo a 1'19 da bilbao. Dato che siamo a fine giro si poi tirare le somme in casa dimension data(per quanto gli africani,2): Gibbons, ha corso prevalentemente per nizzolo poi avuto anche la possibilità di essere co-capitano inaspettatamente ad es. nella tappa di terracina e novi ligure o capitano con tanto di squadra che tira per quasi tutta la passa(santa maria di sala) arrivando sempre in top 10. gli manca sempre quel salto di qualità,che speravo e vedendo i risultati ad inizio stagione mi sarei aspettato, per essere li tra i migliori. Invece per gebre, storia diversa fino al catalunya sembrava essere l'ombra di quello visto nel 2018 poi nei paesi baschi si è visto in leggera crescita ma come avevo scritto prima del giro la sua condizione fisica era un'incognita. Nelle prime due settimane non si è praticamente visto tranne che a courmayeur uando era arrivato con la maglia rosa polanc e a bergamo dove ha tenuto nel gruppo della maglia rosa fino al civiglio fino ad arrivare ad oggi. Speriamo che nella seconda parte di stagione la sua condizione possa crescere ulteriormente.

Intanto in giappone al tour de kumano c'è un reguigui che nonostante la tappa di oggi non fosse adatta alle sue caratteristiche è arrivato nel gruppo del leader della classifica generale ed ora è terzo nella generale con la possibilità di giocarsi domani tappa e forse secondo posto in classifica.


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Termina la carriera di Valens Ndayisenga


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Seb ha scritto: lunedì 17 giugno 2019, 16:28 Termina la carriera di Valens Ndayisenga
valli a capire i ruandesi. forse un opportunità nella continental ruandese benediction poteva averla ma hanno altre scelte puntando su una squadra giovane.

Settimana scorsa è terminato il giro di corea con un youcef reguigui che si è messo in grande mostra pur non vincendo una tappa(ormai ci sta' facendo l'abitudine)è arrivato secondo nelle prime 2 tappe e quarto nella generale.

Al giro under, ieri si è visto un ottimo chokri nella tappa con le strade bianche arrivando ottavo.una chance puo' averla nella tappa di levico termine ma sa' di tappa per fuga e poi bisogna arrivarci alla settima tappa


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Notizie di tekle?
Possibilità di corse con la nazionale?
Si sta allenando?


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Teklehaimanot e Okubamariam hanno trovato un ingaggio in Martinica per fare alcune gare locali fino al 31 agosto, se il loro club sarà invitato potrebbero partecipare al Tour de la Guadeloupe nella prima metà di agosto


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Cosa ci dicono i nostri esperti di ciclismo africano a proposito della vittoria del giovanissimo Negasi Abreha (nato nel settembre 2000) nel campionato nazionale etiope? :)


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Re: Ciclismo africano

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Abruzzese ha scritto: sabato 29 giugno 2019, 18:29 Cosa ci dicono i nostri esperti di ciclismo africano a proposito della vittoria del giovanissimo Negasi Abreha (nato nel settembre 2000) nel campionato nazionale etiope? :)
Da dire innanzitutto che il percorso del campionato etiope era piatto e questo ha agevolato il fatto che grmay non vincesse in solitaria. su Abreha so solamente che sia l'anno scorso che quest'anno ha fatto un periodo da stagista al world cycling center in sudafrica, ha caratteristiche da passista. sarebbe stato più interessante se fosse andato ad aigle come hanno fatto nel 2018 beza ed ebrahim ma si tratta di un primo anno U23. Peccato che non ci fossero i due corridori della DDC beza ed hailemichael che non avrebbero chance sia nella prova a crono che in linea ma sarebbe stato utile tornare a casa per fare un periodo di altura(tra i 2500-3000 metri)prima del valle d'aosta.

In eritrea vittoria in solitaria di berhane sul classico circuito ad asmara caratterizzato da una salitella (500 metri al 7%). prova resa più tosta del solito con la presenza della poggia, secondo posto e primo da U23 per un ottimo tesfatsion terzo posto per robel tewelde, sempre costante ai campionati nazionali ed quarto posto per hager andemariam classe 2000 che l'anno scorso insieme ad hailu ha disputato i campionati africani junior(arrivando quarto)le olimpiadi giovanili a buenos aires


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Seb ha scritto: martedì 25 giugno 2019, 14:45 Teklehaimanot e Okubamariam hanno trovato un ingaggio in Martinica per fare alcune gare locali fino al 31 agosto, se il loro club sarà invitato potrebbero partecipare al Tour de la Guadeloupe nella prima metà di agosto
Sì, ho visto. Questa è una bella cosa perché almeno rimane un po' nell'ambiente. Come corridore prof. in effetti stava mostrando un precoce declino, ma ritirarsi in Eritrea senza nessuna attività esterna sarebbe stato piuttosto triste.
Hanno disputato già il Gran Premio dei cimarroni, Okubamariam è arrivato secondo in una tappa, Tekle ha vinto la crono e si è piazzato terzo nella generale.


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Vedo che la Bike Aid ha preso un altro eritreo, Sirak Tesfom.
Ottima scelta è un corridore solido, negli ultimi campionati eritrei a crono è arrivato secondo dietro a Gebre e davanti a Kudus. Anche ai campionati africani di quest'anno era arrivato secondo, dietro a De Bod, davanti a Gibbons.
Tiene bene anche nelle salite medie o negli strappi.

Speriamo che la Bike Aid riesca a fare un po' di corse perché quest'anno non hanno avuto l'invito al Sibiu, dovrebbero essere al via del Tour of Qinghai Lake, speriamo che schierino qualche africano che lì dovrebbero avere anche meno problemi di visto.


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Basso, ma perché nella nuova continental del Bahrein non prendono anche un po' di eritrei, che ci sarebbe abbondanza. Anche perché scoprire il talento del Bahrein mi sembra un'impresa un po' improbabile, benché nobilissima.


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Re: Ciclismo africano

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peek ha scritto: mercoledì 3 luglio 2019, 12:56
Seb ha scritto: martedì 25 giugno 2019, 14:45 Teklehaimanot e Okubamariam hanno trovato un ingaggio in Martinica per fare alcune gare locali fino al 31 agosto, se il loro club sarà invitato potrebbero partecipare al Tour de la Guadeloupe nella prima metà di agosto
Sì, ho visto. Questa è una bella cosa perché almeno rimane un po' nell'ambiente. Come corridore prof. in effetti stava mostrando un precoce declino, ma ritirarsi in Eritrea senza nessuna attività esterna sarebbe stato piuttosto triste.
Hanno disputato già il Gran Premio dei cimarroni, Okubamariam è arrivato secondo in una tappa, Tekle ha vinto la crono e si è piazzato terzo nella generale.
ma secondo voi con dei buoni risultati, magari al Tour de Guadaupe che è di un livello leggermente superiore (tutto relativo ovviamente) al resto delle competizioni, si può sperare in un ritorno in una squdra uci per il 2019? mi pare difficile in una professional, ma magari in una continental seria qualcosa si apre


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peek ha scritto: mercoledì 3 luglio 2019, 13:15 Vedo che la Bike Aid ha preso un altro eritreo, Sirak Tesfom.
Ottima scelta è un corridore solido, negli ultimi campionati eritrei a crono è arrivato secondo dietro a Gebre e davanti a Kudus. Anche ai campionati africani di quest'anno era arrivato secondo, dietro a De Bod, davanti a Gibbons.
Tiene bene anche nelle salite medie o negli strappi.Speriamo che la Bike Aid riesca a fare un po' di corse perché quest'anno non hanno avuto l'invito al Sibiu, dovrebbero essere al via del Tour of Qinghai Lake, speriamo che schierino qualche africano che lì dovrebbero avere anche meno problemi di visto.
Vedendo le caratteristiche del qinghai lake con due cronometro di circa 40 km ciascuna la logica direbbe che forse lo vedremo già a metà luglio con la bike aid. io spero che alla corsa cinese partecipino anche i keniani kangangi e kipkemboi che non gareggiano dal ruanda ed kagimu che non ha ancora debuttato in stagione(in quest'ultimo caso la vedo dura).
peek ha scritto: mercoledì 3 luglio 2019, 13:21 Basso, ma perché nella nuova continental del Bahrein non prendono anche un po' di eritrei, che ci sarebbe abbondanza. Anche perché scoprire il talento del Bahrein mi sembra un'impresa un po' improbabile, benché nobilissima.
Ma io credo che la bahrein farà una continental con il minimo indispensabile 9-10 atleti di cui circa la metà saranno di casa il resto forse proveranno forse da kuwait, UAE, cina e taiwan, la presenza di africani non la escluderei ma difficile da realizzare considerando gli obiettivi che la bahrein cycling academy si pone.
simociclo ha scritto: mercoledì 3 luglio 2019, 14:59
peek ha scritto: mercoledì 3 luglio 2019, 12:56
Seb ha scritto: martedì 25 giugno 2019, 14:45 Teklehaimanot e Okubamariam hanno trovato un ingaggio in Martinica per fare alcune gare locali fino al 31 agosto, se il loro club sarà invitato potrebbero partecipare al Tour de la Guadeloupe nella prima metà di agosto
Sì, ho visto. Questa è una bella cosa perché almeno rimane un po' nell'ambiente. Come corridore prof. in effetti stava mostrando un precoce declino, ma ritirarsi in Eritrea senza nessuna attività esterna sarebbe stato piuttosto triste.
Hanno disputato già il Gran Premio dei cimarroni, Okubamariam è arrivato secondo in una tappa, Tekle ha vinto la crono e si è piazzato terzo nella generale.
ma secondo voi con dei buoni risultati, magari al Tour de Guadaupe che è di un livello leggermente superiore (tutto relativo ovviamente) al resto delle competizioni, si può sperare in un ritorno in una squdra uci per il 2019? mi pare difficile in una professional, ma magari in una continental seria qualcosa si apre
Forse si potrebbe aprire uno spiraglio quantomeno per una continental. L'anno scorso prima di approdare alla cofidis l'interpro ci aveva provato a prendere tekle, forse se la squadra giapponese potesse riproporre l'offerta per il 2020, nel caso in cui ci fosse un aumento di budget da parte dei giapponesi(si parla da qualche anno di un possibile passaggio a squadra professional, ma non ci credo) tekle forse l'accetterebbe.


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Concordo su Tekle, una continental asiatica non la escluderei, una europea mi sembra molto improbabile.
Forse lui non ha accettato l'anno scorso perché sperava in qualcosa di meglio, ma quest'anno credo che la prenderebbe.
Speriamo facciano il ragionamento che ha fatto la squadra martinicana che ha preso anche Okubamariam perché così sono in compagnia.


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Re: Ciclismo africano

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oggi sul grossglockner si è visto un gran stefan de bod. su una salitaccia del genere giocarsela fino ai 2 km dall'arrivo non me lo sarei aspettato, notevoli due momenti quando ad un certo punto della salita ai - 7 circa ,quando davanti a lui c'era un gruppetto di 7 corridori con il suo passo costante senza scatti è riuscito da solo trascinandosi gebre a riportarsi sulla testa ed ai -4 quando da solo si è riportato sul quartetto di testa.Poi ottavo posto per gebre da cui mi sarei aspettato qualcosa in più da lui, una condotta sulla salita sul grossglockner molto passiva non l'ho mai visto attaccare anche se c'è da dire che davanti a lui da metà in salita in poi c'era sempre un suo compagno di squadra in testa al gruppo.


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henny5 ha scritto: mercoledì 10 luglio 2019, 21:36 Poi ottavo posto per gebre da cui mi sarei aspettato qualcosa in più da lui, una condotta sulla salita sul grossglockner molto passiva non l'ho mai visto attaccare anche se c'è da dire che davanti a lui da metà in salita in poi c'era sempre un suo compagno di squadra in testa al gruppo.
E' andato meglio due giorni dopo sul Kitzbüheler Horn facendo terzo, dietro a Vlasov e Schelling. Secondo me sul grossglockner aveva fatto la cazzata - tipica degli eritrei - di arrivare a inizio salita in posizione arretrata, poi risalire è uno sforzo che puoi pagare quando ci sono delle accelerazioni. Ci può anche stare poi che sia in crescendo dato che era la prima gara - a parte i campionati eritrei - dopo il giro d'Italia.

Henny, ma perché Areruya non corre più? L'ultima gara in Europa con la sua squadra risale ad aprile.
Con gli africani c'è sempre qualche complicazione ...


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qualcuno sa come prosegue l'attivitù di Tekle in Martinica?


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simociclo ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 16:30 qualcuno sa come prosegue l'attivitù di Tekle in Martinica?
Oggi nona ultima tappa del Tour de Martinique, ieri Tekle ha fatto quinto nella semitappa a cronometro (miglior piazzamento per lui nella seconda): nella generale è 21° a 44', due posti avanti a Okubamariam, ma in squadra hanno la maglia di leader con Edwin Becerra


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Seb ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 16:54
simociclo ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 16:30 qualcuno sa come prosegue l'attivitù di Tekle in Martinica?
Oggi nona ultima tappa del Tour de Martinique, ieri Tekle ha fatto quinto nella semitappa a cronometro (miglior piazzamento per lui nella seconda): nella generale è 21° a 44', due posti avanti a Okubamariam, ma in squadra hanno la maglia di leader con Edwin Becerra
Grazie


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