Ivan Basso 2011

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tetzuo
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Re: Ivan Basso 2011

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tetzuo ha scritto:
Slegar ha scritto:Purtroppo ho l'impressione che il Basso del Tour di quest'anno sia lontano parente del Basso visto al Giro 2010. Tutti qua a ricordare lo Zoncolan ma il Basso che l'anno scorso saliva verso l'Aprica a Plateau de Beille avrebbe spianato tutti gli avversari, con gli schleckini in cima alla lista. Speriamo in una inversione di tendenza per le tappe alpine ma ho sempre maggiori dubbi; felice di essere smentito.
ma infatti la mia impressione pre-tour, già scritta in queste pagine, e che oltre a scordarci il basso 2004/'05/'06, avremmo dovuto scordarci anche quello del 2010. Quello di quest'anno è similissimo al basso 2009, quelle delle due top five senza entusiasmare nessuno, tra giro e vuelta. Regolarista, ma che rischia di pagare comunque qualcosa (già lo fa in termini di classifica) da 3/4 corridori; felicissimo di essere smentito, anch'io.
sono stato di manica larga, oggi si è staccato da una dozzina di corridori e faceva una fatica boia con quella gambe ''incatramate''. Gli scatti dello spagnolo, che non sono quelli degli schlecks, hanno dimostrato che il re del giro 2010 è nudo.

Sicuramente qualcosa può ver inciso, la breve salita, il riposo, la media folle che qualcuno potrebbe aver mal digerito, ma oggi secondo me si è tagliato fuori per un podio, un 5° posto è più possibile, ma è dura anche lì


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Rojo
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da Rojo »

Sinceramente mi aspettavo un altro Basso. Pensavo sarebbe stato uno dei 2-3 migliori in salita e invece, a parte Luz Ardiden, è nella mediocrità assoluta. Addirittura sembra peggiorare col passare dei giorni.
È chiaro che, a questo punto, se non scoppiano quelli davanti, non arriva neanche nei 5.


Son d'accordo con chi dice che Ivan è più adatto al cicloalpinismo del Giro mentre Nibali alle salite del Tour. A ruoli invertiti avrebbero fatto meglio, anche se quest'anno era giusto che il varesino provasse a inseguire per l'ultima volta il sogno giallo.


Lo que realmente esta podrido en el ciclismo son sus dirigentes que se vuelven millonarios con nuestro sudor y esfuerzo. (Oscar Pereiro)
mdm52
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da mdm52 »

Rojo ha scritto: Son d'accordo con chi dice che Ivan è più adatto al cicloalpinismo del Giro mentre Nibali alle salite del Tour. A ruoli invertiti avrebbero fatto meglio, anche se quest'anno era giusto che il varesino provasse a inseguire per l'ultima volta il sogno giallo.
Vero. Ma ribadisco quel che dicevo poco fa: visto il modo di correre di Basso in salita, non si può andare al Tour con il solo Sdmytz!


Strong
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Re: Ivan Basso 2011

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farà bene sull'alpe....


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fau
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da fau »

Il problema di basso è che anche se avesse una gamba mostruosa che gli consentisse di tentare l'impresa scattando prima dell ultima salita, in discesa vanificherebbe gli sforzi della salita.
Gli manca una squadra che gli dia la possibilità di fare corsa durissima e sfiancare gli altri, a meno di miracolosi miglioramenti a cronometro o di crisi altrui, non lo riesco proprio a vederlo meglio del settimo posto.


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Leone delle Fiandre
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da Leone delle Fiandre »

Secondo me invece la tappa più indicata alle caratteristiche di Basso è quella di domani con l'Agnello e l'Izoard (sia per il chilometraggio che per l'altimetria), a patto che però la corsa sia dura già da subito e già sull'Izoard ci sia stata la selezione dei migliori, altrimenti sarà processione fino ai -5. Certo, le condizioni attuali della Liquigas, non fanno ben sperare in questo senso, anche se, comunque, anche Conty dovrà cercare di far saltare Voeckler, altrimenti questo la gialla non la molla davvero più, quindi la Saxo qualcosa dovrà fare.
La tappa dell'Alpe per me è invece troppo corta per le caratteristiche di fondista e passista scalatore, per cui difficile che possa fare lì la differenza, anzi forse sarà una frazione in cui dovrà più difendersi dagli scattisti.


Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDY ... re=related

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Strong
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Re: Ivan Basso 2011

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si è difeso anche oggi, mi auguro domani di vedere quel suo sguardo


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fau
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da fau »

mah, ho appena visto l'intervista della gazzetta, sembrava davvero giù, ha detto che oggi in salita non ha fatto ciò che credeva di potere, e quando gli è stato chiesto riguardo un'eventuale impresa ha risposto che con le gambe che aveva oggi non và da nessuna parte.
Ma cosa combinano al centro mapei?!?


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lanzillotta
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Re: Ivan Basso 2011

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può sempre fare un salto da riis..


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MarcoRimini
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Re: Ivan Basso 2011

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Ormai ha poco da perdere, domani o la va o la spacca, se la corsa dura inizia solo sull'ultima salita e' spacciato.
Ottimi alleati potrebbero essere gli Omega che devono fare fuori Cavendish e portarlo fuori tempo massimo.


Morris

Re: Ivan Basso 2011

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La tappa di oggi rappresenta l’ultima possibilità di Basso, di andare sul podio, ed è lui che deve “fare” la corsa. Concordo con Jerrydrake circa la pochezza della Liquigas, sia in termini di scelte di programmazione e sia sulla condotta “anonima” in questo Tour. Ma ormai si è in ballo e si deve, appunto, ballare. In questa Grande Boucle di ciclismo minore, c’è un solo gregario-spalla, ritenuto tale, che può recitare il ruolo di tagliatore di gambe: Sylvester Szmyd. Il polacco, che parla l’italiano meglio di Berlusconi, Di Pietro e Renzi e, per questo, merita compiutamente il nome di Silvestro, è un atleta eccezionale, certo in calo anche evidente, ma quel che gli rimane, può bastare, a patto che il capitano sia almeno il parente povero di quello di un tempo.
Ci troviamo di fronte ad una tappa sufficientemente “bassica”, discretamente lunga e con salite lunghe, da passisti scalatori e non da grimpeur. Di gente come Pantani, Gaul, Bahamontes, Ocana e Fuente, manco l’ombra, c’è solo un Contador, che di questi qui, è solo una copia a toner finito e che non è neppure al meglio, quindi il terreno per sviluppare un piano alla “o la va o la spacca”, che nel DNA de campioni ci deve sempre stare, è possibile.
Come dovrebbero impostare la corsa in grado di far salare il banco, l’Ivan Basso, ed i suoi non certo velocissimi diesse?
Innanzi tutto cercando di piazzare nella fuga iniziale, che ci sarà senz’altro, almeno due (l’ideale sarebbe tre) fra Maciej Paterski, Kristijan Koren, Daniel Oss, Alessandro Vanotti e Paolo Longo Borghini. A circa metà Agnello, subito dopo la Dogana, quando si presume che la fuga iniziale abbia un margine sui sei sette minuti e le pendenze del Colle si attesteranno sul 10%, deve iniziare il forcing di Silvestro. L’obiettivo: ridurre il gruppo dei cosiddetti “big” a non più di venti unità e imporre distacchi già pesanti sugli altri.
Se l’italiano polacco, sarà quello di Luz Ardiden, anche uno o due “big”, potrebbero tremare o dare segni in questa direzione. Silvestro dovrà poi prendere la discesa dell’Agnello, come riposo. Intanto davanti i due o tre Liquigas, poco attivi, dovranno usare i rimanenti due o tre minuti rimanti alla fuga, per continuare ad attendere il loro momento di massimo sforzo che verrà sull’Izoard. Qui, Silvestro, dovrà dare il massimo finché ne avrà, indi proprio i compagni dell’ex fuga (nel frattempo quasi, o completamente assorbita) dovranno spingere a tutta almeno fino all’ingresso della progressione di Basso, quando il Colle sarà in prossimità dei 2000 metri. Saranno circa tre chilometri, fino alla piccola discesa (mezzo km circa), dove Ivan dovrà tirare alla grande, per poi riprendere il forcing fino alla vetta. L’obiettivo: non solo mettere alla frusta gli avversari, ma farne saltare diversi. La discesa dell’Izoard è facile, il preoccupante verrà dopo Briancon, verso il Lautaret, non già per le pendenze, ma per il vento spesso contrario. Qui, Ivan dovrà cercare di rifocillarsi e di non badare ad eventuali scatti che saranno solo velleitari.
Se sarà stato capace di arrivare in questo modo ai piedi del Galibier meno nobile ed “autostradale” per la regolarità di pendenze, vorrà dire che accanto non avrà avversari (pochi, pochissimi) in possesso di scatti freschi, ma sufficientemente “incatramati”, per non subire la sua stessa ultima progressione fino all’arrivo. Magari non vincerà, ma il podio a Parigi lo raggiungerà. Se salterà, potrà almeno dire di averci provato.
Arrivare quarto o decimo, per uno con la sua storia, ha poca importanza: sarebbe sempre un risultato deludente.
Tanto più oggi e con gli avversari "minori" di oggi.


gicarduzzo
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Re: Ivan Basso 2011

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Morris ha scritto:La tappa di oggi rappresenta l’ultima possibilità di Basso, di andare sul podio, ed è lui che deve “fare” la corsa. Concordo con Jerrydrake circa la pochezza della Liquigas, sia in termini di scelte di programmazione e sia sulla condotta “anonima” in questo Tour. Ma ormai si è in ballo e si deve, appunto, ballare. In questa Grande Boucle di ciclismo minore, c’è un solo gregario-spalla, ritenuto tale, che può recitare il ruolo di tagliatore di gambe: Sylvester Szmyd. Il polacco, che parla l’italiano meglio di Berlusconi, Di Pietro e Renzi e, per questo, merita compiutamente il nome di Silvestro, è un atleta eccezionale, certo in calo anche evidente, ma quel che gli rimane, può bastare, a patto che il capitano sia almeno il parente povero di quello di un tempo.
Ci troviamo di fronte ad una tappa sufficientemente “bassica”, discretamente lunga e con salite lunghe, da passisti scalatori e non da grimpeur. Di gente come Pantani, Gaul, Bahamontes, Ocana e Fuente, manco l’ombra, c’è solo un Contador, che di questi qui, è solo una copia a toner finito e che non è neppure al meglio, quindi il terreno per sviluppare un piano alla “o la va o la spacca”, che nel DNA de campioni ci deve sempre stare, è possibile.
Come dovrebbero impostare la corsa in grado di far salare il banco, l’Ivan Basso, ed i suoi non certo velocissimi diesse?
Innanzi tutto cercando di piazzare nella fuga iniziale, che ci sarà senz’altro, almeno due (l’ideale sarebbe tre) fra Maciej Paterski, Kristijan Koren, Daniel Oss, Alessandro Vanotti e Paolo Longo Borghini. A circa metà Agnello, subito dopo la Dogana, quando si presume che la fuga iniziale abbia un margine sui sei sette minuti e le pendenze del Colle si attesteranno sul 10%, deve iniziare il forcing di Silvestro. L’obiettivo: ridurre il gruppo dei cosiddetti “big” a non più di venti unità e imporre distacchi già pesanti sugli altri.
Se l’italiano polacco, sarà quello di Luz Ardiden, anche uno o due “big”, potrebbero tremare o dare segni in questa direzione. Silvestro dovrà poi prendere la discesa dell’Agnello, come riposo. Intanto davanti i due o tre Liquigas, poco attivi, dovranno usare i rimanenti due o tre minuti rimanti alla fuga, per continuare ad attendere il loro momento di massimo sforzo che verrà sull’Izoard. Qui, Silvestro, dovrà dare il massimo finché ne avrà, indi proprio i compagni dell’ex fuga (nel frattempo quasi, o completamente assorbita) dovranno spingere a tutta almeno fino all’ingresso della progressione di Basso, quando il Colle sarà in prossimità dei 2000 metri. Saranno circa tre chilometri, fino alla piccola discesa (mezzo km circa), dove Ivan dovrà tirare alla grande, per poi riprendere il forcing fino alla vetta. L’obiettivo: non solo mettere alla frusta gli avversari, ma farne saltare diversi. La discesa dell’Izoard è facile, il preoccupante verrà dopo Briancon, verso il Lautaret, non già per le pendenze, ma per il vento spesso contrario. Qui, Ivan dovrà cercare di rifocillarsi e di non badare ad eventuali scatti che saranno solo velleitari.
Se sarà stato capace di arrivare in questo modo ai piedi del Galibier meno nobile ed “autostradale” per la regolarità di pendenze, vorrà dire che accanto non avrà avversari (pochi, pochissimi) in possesso di scatti freschi, ma sufficientemente “incatramati”, per non subire la sua stessa ultima progressione fino all’arrivo. Magari non vincerà, ma il podio a Parigi lo raggiungerà. Se salterà, potrà almeno dire di averci provato.
Arrivare quarto o decimo, per uno con la sua storia, ha poca importanza: sarebbe sempre un risultato deludente.
Tanto più oggi e con gli avversari "minori" di oggi.
Era proprio quello che pensavo... o la va o la spacca.
Al limite se salta ci avrà provato, anche se sui Pirenei ha dimostrato di non essere propriamente passivo.


Morris

Re: Ivan Basso 2011

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Come volevasi dimostrare: la fuga interessante come servizio c'è e la Liquigas dorme. Prevedo il Bassino, nemmeno il mezzo Basso. I diesse poi, quelli lasciamoli perdere.....


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cauz.
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Re: Ivan Basso 2011

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Morris ha scritto: Come dovrebbero impostare la corsa in grado di far salare il banco, l’Ivan Basso, ed i suoi non certo velocissimi diesse?
sarebbe un piano ottimo, e neppure troppo difficile da provare (riuscirci e' un altro paio di maniche).
ma, sinceramente, tu ti vedresti mai un corridore come basso provare un'azione del genere?


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Morris

Re: Ivan Basso 2011

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Vedi Cauz, il Basso di oggi no, ma quello del 2006, se si fosse trovato nella medesima posizione di classifica odierna, probabilmente sì. È una questione di mentalità, con magari l’aiuto verso l’autostima che ti può dare l’uomo d’ammiraglia. Un corridore di spessore, un campione a quattro ante, senza scomodare i rari fuoriclasse ci avrebbe provato, anche con le gambe al 60%. Mi chiedo: a Basso il sesto o settimo posto che gli serve? Non sono un suo tifoso e non lo sono mai stato, ho scelto di postare su di lui, perché era il corridore che più di tutti, oggi, doveva fare qualcosa, per il suo passato e per un presente che ne fosse degno figlio.


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Re: Ivan Basso 2011

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Morris ha scritto:Vedi Cauz, il Basso di oggi no, ma quello del 2006, se si fosse trovato nella medesima posizione di classifica odierna, probabilmente sì. È una questione di mentalità, con magari l’aiuto verso l’autostima che ti può dare l’uomo d’ammiraglia. Un corridore di spessore, un campione a quattro ante, senza scomodare i rari fuoriclasse ci avrebbe provato, anche con le gambe al 60%. Mi chiedo: a Basso il sesto o settimo posto che gli serve? Non sono un suo tifoso e non lo sono mai stato, ho scelto di postare su di lui, perché era il corridore che più di tutti, oggi, doveva fare qualcosa, per il suo passato e per un presente che ne fosse degno figlio.
Basso fondamentalmente è un dipendente della Liquigas e una volta che si rende conto di non poter lottare per la vittoria credo che i capi gradiscano almeno portare a casa qualche premio derivate da un piazzamento nei 10 piuttosto che lo 0 assoluto che raccoglierebbe saltando per aria.
Non conosco la distribuzione dei premi ma sicuramente le società italiane hanno bisogno anche di quelli per continuare


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jerrydrake
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da jerrydrake »

Strong ha scritto: Basso fondamentalmente è un dipendente della Liquigas
E allora la Liquigas doveva obbligarlo a correre il Giro e mettere Nibali al Tour


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Re: Ivan Basso 2011

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Morris ha scritto:Vedi Cauz, il Basso di oggi no, ma quello del 2006, se si fosse trovato nella medesima posizione di classifica odierna, probabilmente sì. È una questione di mentalità, con magari l’aiuto verso l’autostima che ti può dare l’uomo d’ammiraglia.
detto cosi', pero', me la stai facendo invece una questione di gambe... perche' il basso dei TdF pre-operacion puerto era famoso per non mettere mai il naso al vento, sempre a ruota anche quando attaccava (perche' cio' che faceva era solo rispondere ad attacchi altrui).
ci starei se mi dicessi del basso neo-professionista.. ma era furore giovanile :)


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Loopy
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Re: Ivan Basso 2011

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sfogo:
direzione tecnica liquigas=hobbisti

:no: :angry:


...già utente Lu Sbroga.....
Morris

Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da Morris »

Strong ha scritto: Basso fondamentalmente è un dipendente della Liquigas e una volta che si rende conto di non poter lottare per la vittoria credo che i capi gradiscano almeno portare a casa qualche premio derivate da un piazzamento nei 10 piuttosto che lo 0 assoluto che raccoglierebbe saltando per aria.
Non conosco la distribuzione dei premi ma sicuramente le società italiane hanno bisogno anche di quelli per continuare
Basso, e le sue condotte da quando è tornato, dimostrano che è la Liquigas a lui molto dipendente. In ogni caso non è certamente il portafogli il problema di questo sodalizio italiano, ma qualcosa d'altro......nemmeno tanto difficile da individuare....


Morris

Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da Morris »

cauz. ha scritto: detto cosi', pero', me la stai facendo invece una questione di gambe... perche' il basso dei TdF pre-operacion puerto era famoso per non mettere mai il naso al vento, sempre a ruota anche quando attaccava (perche' cio' che faceva era solo rispondere ad attacchi altrui).
ci starei se mi dicessi del basso neo-professionista.. ma era furore giovanile :)
Bèh, nel 2005, al Giro, prima del malanno che lo fece uscire di classifica, attaccò. A Zoldo Alto, dove vinse Savoldelli, ci fece persino vedere il cu.lo staccato dal sellino. Lascia stare i Tour da cancellare: un “Vescovo” come lui, non avrebbe mai provocato l’irritazione del “Padrone”… Nel 2006, il Giro lo vinse attaccando, a suo modo e col suo stile, ma attaccando. Quindi, nel bene e nel male, ci provava, ed i suoi attacchi avevano attorno una regia di squadra con un “ammiraglio” che, per quanto da palpazione suprema di testicoli, come tattico, organizzatore e motivatore, circumnavigava i piloti d’ammiraglia della Liquigas.
Certo, questo Basso non ha le gambe, altrimenti non sarebbe di certo a lottare per un piazzamento extrapodio con Cunego (dal quale è stato staccato in salita solo sul Sammomè nel Giro 2005 per 30”….). Oggi, lo ha dimostrato compiutamente.


superalvi
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da superalvi »

come scritto da qualcuno, luz ardiden a parte, Basso ha fatto un tour alla Mancebo, sempre a ruota qualche cambio, ma mai esposto in prima persona. ad ogni modo non gli vanno addossate tutte le colpe, ma la Liquigas come ho già scritto quest anno sta facendo pena rispetto allo scorso anno sia al giro che al tour i capitani si sono trovati solissimi


Strong
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da Strong »

comunque bravo ivan :clap:
è in crescendo e domani può fare ancora meglio
:italia:


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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da meriadoc »

comunque la tattica descritta da morris e' quella attuata dai leopard.
comunque basso non aveva ne' la squadra ne' le gambe per attuare un certo tipo di tattica


Kruijswijk... il resto è noia

"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da lemond »

meriadoc ha scritto:comunque la tattica descritta da morris e' quella attuata dai leopard.
comunque basso non aveva ne' la squadra ne' le gambe per attuare un certo tipo di tattica
Esatto, come ho scritto altrove, purtroppo siamo più vicini al 2009 che al 2010, anche se io mi ero illuso del contrario. :x


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da casagrande »

Naturaloggi, mente, la delusione è enorme dopo la tappa di oggi, Ivan non può arrivare ottavo in un un Tour, non è il suo livello....
Evidentemente, Ivan ha risentito, soprattutto nella terza settimana, del ritardo nella preparazione dovuto alla maledetta caduta sull'Etna, oppure...... vi sono alttre ragioni..... Ma adesso sarebbe sbagliato tirare la croce addosso ad un corridore vittorioso per due volte al Giro, secondo e terzo in due Tour de France, terzo, appena scontata la squalificai ( considerando le squalifiche di Di Luca e Pellizzotti) al Giro 2oo9, quarto alla Vuelta di due anni fa.

A proposito di Vuelta, ecco fossi al posto dei dirigenti della Liquigas, schierei insieme Ivan e Vincenzo Nibali, per la grande rivincita...


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Re: Ivan Basso 2011

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può smetterla di dire sempre..IO PENSO CHEEE IO PENSO CHEEE..daii belloooo


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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da robot1 »

casagrande ha scritto:Naturaloggi, mente, la delusione è enorme dopo la tappa di oggi, Ivan non può arrivare ottavo in un un Tour, non è il suo livello....
Evidentemente, Ivan ha risentito, soprattutto nella terza settimana, del ritardo nella preparazione dovuto alla maledetta caduta sull'Etna, oppure......

A proposito di Vuelta, ecco fossi al posto dei dirigenti della Liquigas, schierei insieme Ivan e Vincenzo Nibali, per la grande rivincita...
Pienamente d'accordo.
Non penso che questo sia il livello di Ivan post 2009.
Il primo giorno in salita sembrava il migliore, poi è andato via via spegnendosi, al contrario di quello che ci si aspetterebbe da un corridore come lui.
Probabilmente né lui né la squadra conoscevano le reali potenzialità di Ivan, con i problemi avuti in preparazione.
Dispiace che, in un tour in cui si è andati piano, Ivan sia stato al di sotto delle sue possibilità. Quello del giro 2010 avrebbe sicuramente dato soddisfazioni agli italiani.


Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
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Puertorico
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Re: Ivan Basso 2011

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Più ombre che luci nel Tour di Ivan Basso

di Sergio Loi (http://www.cyclingworld.it)

Ottavo posto finale a 7'23”dal vincitore Cadel Evans, il bilancio del Tour de France 2011 è negativo per il nostro Ivan Basso. La preparazione alla corsa francese è stata travagliata, l'incidente occorso sull'Etna si è rivelato più penalizzante del previsto levando giornate di lavoro cruciali in ottica terza settimana di corsa.
Le premesse alla vigilia non lasciavano ben sperare, al Giro del Delfinato, corsa di preparazione per il Tour de France, fatica, si stacca, non riesce proprio a reggere il ritmo dei migliori...
...I più pessimisti parlano di stagione buttata via, mentre i pochi ottimisti confidano nelle doti del corridore varesino, uno dei più meticolosi del gruppo quando si tratta di preparare il grande appuntamento stagionale.
In effetti le prime due settimane di corsa lasciano ben sperare e danno parzialmente ragione agli ottimisti della vigilia, Ivan sui Pirenei non fa sfracelli, ma sembra il più competitivo in salita sia a Luz Ardiden che a Plateau de Beille. La condizione fisica dei suoi principali avversari, Alberto Contador e Andy Schleck lascia ben sperare anche in ottica maglia gialla di Parigi, quasi tutti gli addetti ai lavori lo vedono in uno dei tre gradini del podio sugli Champs Elisées.
Ma dopo i Pirenei, succede qualcosa, il giocattolo si rompe, Ivan promette di far selezione sulle Alpi, ma fatica a mantenere il ritmo dei migliori. Già nella tappa di Gap ci sono le prime avvisaglie, sembra duro, imballato, fatica a stare in un gruppo forte di tutti gli uomini di classifica in una salita di media difficoltà come il Col de Manse. La frittata si compie in discesa, il corridore varesino è rigido, si dimostra il solito “paracarro” quando si tratta di scendere le montagne, i secondi volano, le speranze di podio anche, in quell'occasione ho notato una cosa, la mentalità vincente di Ivan ha iniziato a vacillare, forse in quel preciso momento si è reso conto di non avere la condizione per essere competitivo nei tapponi alpini.
E in effetti le Alpi sono la parte più triste della storia, Ivan Basso in carriera ha sempre dimostrato di avere come punto di forza la terza settimana, i sette giorni che separano i vincenti delle corse a tappe dai piazzati. Il corridore varesino invece, contrariamente alle previsioni si è spento come una candela, negativo nella tappa di Pinerolo, si riprende nel tappone del Col du Galibier con una prestazione all'altezza dei migliori, ma va letteralmente in crisi nella tappa dell'Alpe d'Huez perdendo tutte le speranze di podio e tante certezze sulla sua tenuta atletica.
Vedere Ivan Basso in crisi è un'autentica rarità, proprio lui, il mix di grinta, tenacia, forza, programmazione, ha fallito il suo unico obiettivo stagionale. Molto probabilmente non vincerà mai il Tour de France, però non è detto che non possa salire sul podio in un futuro prossimo, la carta d'identità non è dalla sua parte, molto probabilmente dovrà diminuire i giorni di allenamento e aumentare i giorni di corsa perchè in questo Tour, oltre alla consueta tenuta, Basso ha dimostrato di essere in deficit di esplosività, non creava separazione tra se e gli avversari con la progressione che l'ha reso famoso, in definitiva, ha corso da corridore piazzato.
Un ottavo posto in classifica generale non aggiunge nulla al suo palmares, ricco di due affermazioni al Giro d'Italia e di due podi al Tour de France. Proprio la corsa rosa lo aspetta a braccia aperte, il tris è alla sua portata, deve soltanto crederci.


http://www.cyclingworld.it/it/tour-de-f ... ivan-basso


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Puertorico
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Re: Ivan Basso 2011

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Il Tour lo ha respinto
Ora Basso s'interroga


Era partito per il Tour de France con un obiettivo minimo molto ambizioso, cioè il podio, e al primo arrivo in salita, sui Pirenei, a Luz Ardiden, ci aveva fatto sognare. Non solo le sue ambizioni sembravano legittime, addirittura ci si poteva spingere a "vedere" la maglia gialla. Invece da quel giorno, 12ª tappa, le sue prestazioni non sono più state allo stesso livello. Anzi, invece che crescere sono andate in calo e a Parigi s'è dovuto accontentare dell'8° posto, a 7'23" dal vincitore Cadel Evans, preceduto di una posizione anche da un altro italiano, mento gettonato di lui alla partenza: Damiano Cunego.

Stiamo parlando di Ivan Basso. L'atleta della Liquigas-Cannondale, sapendo benissimo che l'accoppiata nella stessa stagione è quasi impossibile, aveva persino rinunciato - seppur a malincuore - a difendere la maglia rosa conquistata l'anno scorso, suo secondo Giro vinto, per puntare tutta la stagione 2011 sulla Grande Boucle. Una scelta che anche la Gazzetta dello Sport, per quanto dispiaciuta di non poter vedere Ivan dar vita a un entusiasmante testa a testa con Alberto Contador sulle strade della sua corsa più importante, aveva compreso. Il risultato in Francia, al di là del fatto di essere negativo, cambia per forza le prospettive di Basso e, paradossalmente, lo mette al centro di un intrigante movimento di mercato.
Ma che cosa è successo? Perché la spedizione in Francia è stata negativa? Ci sono delle responsabilità? E se sì, di chi sono? Lui che ne pensa? Cerchiamo con un'analisi, non un processo, di capire quello che è accaduto.


RENDIMENTO — L’opaca prestazione in Francia è stata condizionata dalla caduta di maggio al primo giorno di preparazione sull’Etna. Ma ridurre tutto a questo episodio sarebbe un errore. Ivan al Tour ha evidenziato i limiti che ben si conoscono: scarsa attitudine per le crono, timore nell’affrontare i finali tortuosi e alcuni tipi di discesa specie se sul bagnato, difficoltà a rispondere ai repentini cambi di ritmo in salita. Ma il problema maggiore si è evidenziato in montagna (soprattutto sulle Alpi) dove non solo non è mai stato in grado di fare la differenza, ma ha sofferto. E quando avrebbe dovuto giocarsi la partita magari con un’azione decisa (Galibier e Alpe d’Huez), è rimasto senza gambe. Il punto fermo è che non si può mettere in dubbio l’assoluta professionalità con la quale Ivan, seguito da Paolo Slongo e Andrea Morelli, ha preparato l’appuntamento.


SQUADRA
— La cronosquadre di Les Essarts ha condizionato pesantemente il rendimento e la classifica di Basso. La Liquigas puntava a finire tra le prime 5 a 20-30" dai vincitori. Invece ha chiuso 15ª, a 57" dalla Garmin. Come hanno fatto notare i tecnici biancoverdi, sulla rampa di partenza squadre come la Leopard avevano messo 9 corridori i cui stipendi totali sono uguali a tutto il budget della Liquigas. Ma in quella tappa la formazione di Amadio ha fatto peggio persino della Europcar, team Professional. Eppure 7 uomini erano passisti, scelti per la cronosquadre e per tenere il capitano al riparo dai pericoli prima delle montagne. In salita ha potuto contare solo su Szmyd, grande verso Luz Ardiden e poi sottotono: così Ivan, che ha bisogno di gente che gli scandisca un ritmo elevato per rendere le salite asfissianti ed evitare gli scatti dei rivali, s’è trovato a dover lottare solo.


FUTURO — L’ultimo Tour ha forse messo la parola fine sulle ambizioni di maglia gialla di Basso e non solo perché a novembre compie 34 anni. Dovesse restare in Liquigas, Ivan si troverebbe ad avere a che fare con le giuste ambizioni dello scalpitante Vincenzo Nibali. Il siciliano quest’anno ha ceduto il passo, ma nel 2012 dovrebbe puntare dritto come un treno sulla corsa francese, forte della vittoria nella Vuelta 2010, del 3° posto all’ultimo Giro, ma anche del 7° al Tour 2009. Basso, nel caso, gli potrebbe fare da spalla o da alternativa. Inoltre, la concorrenza nella corsa francese è più forte che mai. A parte Contador (in attesa del verdetto Tas), ci sarebbe da fare i conti con i fratelli Schleck, il giovane Van den Broeck (che quest’anno s’è ritirato per infortunio), l’eterno Evans, il solido Sanchez, gli emergenti Martin e Van Garderen, lo sfortunato Gesink. E il ritorno di Valverde.

MERCATO — Basso ha ancora un anno di contratto con la Liquigas. E al team diretto da Amadio lo lega anche un grande rapporto af- fettivo e di stima professionale col «presidente», Paolo Zani. Ivan non vuole tradire la fiducia che i vertici della società gli hanno concesso nel 2008 al ritorno in gruppo. Però c’è una squadra top che cerca un corridore fortissimo, italiano, per puntare a vincere il Giro 2012: l’identikit perfetto che porta a Basso. La trattativa vera e propria per ora non è ancora cominciata, ma nei prossimi giorni potrebbe decollare. Anche un altro team, la Saxo Bank, potrebbe essere interessato per gli stessi motivi a ingaggiare Ivan. A maggior ragione se il Tas a novembre dovesse fermare Contador. A Riis, che con Basso ha un doppio legame di stima, a quel punto servirebbero ancor di più un leader carismatico e punti per la classifica World Tour.


di Claudio Ghisalberti (http://www.gazzetta.it/premium/plus/Cic ... l?login=ok)


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sceriffo
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Re: Ivan Basso 2011

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come va il libro?


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robot1
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da robot1 »

Non mi pare che alla fine del 2006 i rapporti di Basso con Riis fossero ottimi come dice l'articolo.
Mi pare che Riis scaricò malamente Basso, o ricordo male?
(ovviamente per il motivo che i ds non sanno mai cosa fanno i corridori...)


Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Puertorico ha scritto: ...il giovane Van den Broeck (che quest’anno s’è ritirato per infortunio), l’eterno Evans, il solido Sanchez, gli emergenti Martin e Van Garderen, lo sfortunato Gesink. E il ritorno di Valverde.....


....A Riis, che con Basso ha un doppio legame di stima, a quel punto servirebbero ancor di più un leader carismatico e punti per la classifica World Tour....


di Claudio Ghisalberti (http://www.gazzetta.it/premium/plus/Cic ... l?login=ok)
Ma Ghisalberti si rende conto delle cose che scrive? Van den Broeck è un gran bel corridore che secondo me quest'anno avrebbe sicuramente lottato per il podio se non si fosse fatto male, ma certamente non è così giovane come Ghisalberti dice, visto che è nato il 1° Febbraio 1983, ovvero ha già 28 anni e mezzo. Mah.

Eppoi i rapporti tra Riis e Basso dopo i fatti di Strasburgo non penso che siano così buoni....


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casagrande
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Re: Ivan Basso 2011

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Un grande corridore e uomo è anche colui che non si arrende, che intende onorare al meglio le gare, gli appuntamenti..... che possono ancora dare un senso importante alla stagione. Ecco è quello che deve fare Ivan, in possesso sicuramente di una discreta condizione fisica, sin dalla San Sebastian di oggi, passando eventualmente per la Vuelta( dove comunque conviene che il capitano sarà Nibali) e per le gare del calendario italiano.
Eppoi, ripeto, l'ottavo posto al Tour non è da considerare "spazzatura" se aggiunta al successo nel Gp Lugano, l'ottimo decimo posto al Lagueglia, i due quarti posti nelle tappe al Tour, il quarto alla Tirreno-Adriatico ad inizio stagione dietro ad..... un certo Cadel Evans

Ivan c'è......


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lemond
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da lemond »

casagrande ha scritto:Un grande corridore e uomo è anche colui che non si arrende, che intende onorare al meglio le gare, gli appuntamenti..... che possono ancora dare un senso importante alla stagione. Ecco è quello che deve fare Ivan, in possesso sicuramente di una discreta condizione fisica, sin dalla San Sebastian di oggi, passando eventualmente per la Vuelta( dove comunque conviene che il capitano sarà Nibali) e per le gare del calendario italiano.
Eppoi, ripeto, l'ottavo posto al Tour non è da considerare "spazzatura" se aggiunta al successo nel Gp Lugano, l'ottimo decimo posto al Lagueglia, i due quarti posti nelle tappe al Tour, il quarto alla Tirreno-Adriatico ad inizio stagione dietro ad..... un certo Cadel Evans

Ivan c'è......

Ivan purtroppo non c'è e, fossi io lui, mi porrei come ultimo obiettivo la stagione 2012. Un campione non può comportarsi come un qualsiasi C... (C. come carneade) :x


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Strong
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da Strong »

massima stima e rispetto per uno dei grandi del ciclismo italiano.
grande persona Ivan (al contrario di molti altri), e soprattutto per questo merita fiducia e sostegno anche nei momenti più difficili.
credo che sappia lui quello che deve fare, lo rivedremo sicuramente nell'elite mondiale al più presto
forse l'unico vero campione che abbiamo in italia


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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lemond
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da lemond »

Strong ha scritto:credo che sappia lui quello che deve fare, lo rivedremo sicuramente nell'elite mondiale al più presto
forse l'unico vero campione che abbiamo in italia
Sulla prima riga, anche se lo spero, non sono d'accordo, sulla seconda invece sì.


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henkmovi
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da henkmovi »

sono convinto che l'anno prossimo sarà tra i primi 5 al giro ma il suo livello è più o meno questo..d'altronde da quando è tornato a parte il giro dell'anno scorso dove ha trionfato aiutato da tante cose(squadra fortissima,nibali frenato,evans malaticcio)non ha incantato.fortunatamente per noi basso non è l'unico campione che abbiamo(o avevamo):nibali considerando anche l'eta gli è superiore e scarponi pur non essendo un fenomeno in salita va più forte e corre tutto l'anno.quindi gli consiglio di non puntare tutto su una corsa ma correre per vincere anche gare come il giro di svizzera o la parigi nizza un pò come ha fatto kloden quest'anno(anche se bisogna dire che a crono basso va proprio piano)


herbie
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da herbie »

io credo che la vera, cruciale questione da porre e che lui stesso dovrebbe porsi con estrema attenzione è se è iniziato un leggero declino fisico nelle prestazioni massimali, fisiologico con l'età, che non pregiudica l'ottenimento di buoni risultati, ma che per l'obiettivo di Giro e Tour diventerebbe un problema.
Se lui non ci crede, e dall'analisi delle situazioni e delle prestazioni fatte trae la conclusione che non sia così, deve però cambiare squadra, perchè rimanendo alla Liquigas chiuderebbe la strada a Nibali o sarebbe costretto a sacrificarsi per lui, perdendo forse l'ultimo anno buono. Con i mille problemini che l'età porta con se, non può permettersi di partire per il Tour con un ruolo non ben definito da conquistare sul campo, soprattutto a causa del suo modo di correre che necessita di una squadra forte e compatta che gli fa la corsa dura. A mio parere la scelta migliore per lui sarebbe la Radioschak, squadra con molti forti corridori da Tour più anziani di lui e che ha un Brajkovic ancora bisognoso di esperienza sui GT da acquisire magari, per un anno, al Giro.
Analizzando le sue prestazioni al Tour, tutto sommato non credo che si possa parlare ancora di "calo fisiologico" nella terza settimana, che sarebbe un importante segnale di "vecchiaia". Le due tappe di Gap e Pinerolo, come percorso erano quanto meglio per mettere in evidenza i suoi difetti sul cambio di ritmo repentino e sulla discesa concitata. Quelli sono i suoi limiti e per me non fanno testo.
Nella unica tappa veramente dura del Tour, ed era il giovedì della terza settimana, (quella dell'Alpe d'Huez era troppo corta per essere definita veramente difficile nonstatnte la partenza a tutta anche per gli uomini di classifica) Basso è venuto fuori molto bene tenendo la ruota del miglior Evans di sempre quando altri forti avversari sono totalmente saltati non per imprudenza, ma tolti di ruota dall'australiano. (a dire la verità lo avevo visto traballare per qualche momento sulla prima "trenata" di Evans del Lautaret, ma visto come è andato dopo direi che si trattava di una impressione sbagliata, non so se qualcun'altro lo aveva notato)
Io credo che abbia avuto problemi di recupero dagli sforzi intensi. Non dimenticherei che anche sui pirenei aveva brillato nella prima tappa, mentre nella terza a Plateau de Beille, per altro nemmeno tirata, era molto meno pronto. Stessa cosa sulle Alpi, prima tappa dura bene, il giorno dopo no, calo reso più drammatico dalla partenza a razzo del Telegraphe che gli ha totalmente rovinato la giornat.
Più che di un calo nella terza settimana io penserei ad una generale appannamento nella reattività fisica, che si è evidenziato anche nella difficoltà a portare velocemente il motore ad alto regime quando la corsa si è accesa a mezz'ora dalla partenza con lo scatto di Contador, ricavando come effetto di bruciarsi la gamba per il resto della tappa.
Anche questo può certamente essere dovuto all'età che avanza, però potrebbe anche essere un effetto di una condizione buona ma non al massimo in un corridore fondista per natura. Il classico momento della preparazione in cui sei forte ma imballato e dove bisogna attendere senza ansie ancora un po' fino a che all'imballamento si sostituisca la brillantezza tipica della condizione massima. Se però in quel momento devi dare tutto gas perchè hai il primo arrivo in salita del Tour rischi di bruciare il motore invece di metterlo a pieno regime...
Di contro a queste considerazioni però rimane quell'impressione generale di indurimento e appannamento che comunque ti lasciano l'idea della "vecchiaia" atletica che avanza....


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toro
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Re: Ivan Basso 2011

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herbie ha scritto: Io credo che abbia avuto problemi di recupero dagli sforzi intensi.
Non è un problema da poco per un ciclista che voglia fare podio in un GT come obiettivo minimo.


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Re: Ivan Basso 2011

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toro ha scritto:
herbie ha scritto: Io credo che abbia avuto problemi di recupero dagli sforzi intensi.
Non è un problema da poco per un ciclista che voglia fare podio in un GT come obiettivo minimo.
già, però in uno che ha sempre dato prova del contrario potrebbe anche trattarsi di un problema momentaneo, tipo un'allergia imprevista che ti rovina il sonno (so che si porta un cuscino anallergico, vuol dire che ha già avuto fastidi del genere....) oppure un problemino fisico che ti fa digerire male senza fare altri danni...
certo che può benissimo anche essere l'età che avanza purtroppo...
non mi convinceva l'analisi dichiarante il calo nell'ultima settimana, perchè un corridore che ne soffre veramente non cava quella prestazione il giovedì nella tappa più dura, quel giorno affonda.


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Re: Ivan Basso 2011

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herbie ha scritto: Di contro a queste considerazioni però rimane quell'impressione generale di indurimento e appannamento che comunque ti lasciano l'idea della "vecchiaia" atletica che avanza....
analisi ineccepibile.
io credo che il livello di basso sia quello del tour, di piu' e' difficile che ottenga se non in condizioni di grazia (in positivo per lui, in negativo per gli avversari, vedi giro 2010).
ne tragga da cio' le sue conclusioni. credo che un finale di carriera "alla kloden", puntando su corse piu' brevi e con meno concorrenza, ed agendo eventualmente da "battitore libero" in una corsa come il giro, meno battagliata che in francia, sia il suo obiettivo piu' realistico. vedremo se insistera' invece con la convinzione di potersela giocare con i migliori al tour, rinunciando al resto del calendario. se cosi' fara', temo che il declino sara' rapido, e forse anche un po' triste.


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Re: Ivan Basso 2011

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cauz. ha scritto:
herbie ha scritto: Di contro a queste considerazioni però rimane quell'impressione generale di indurimento e appannamento che comunque ti lasciano l'idea della "vecchiaia" atletica che avanza....
analisi ineccepibile.
io credo che il livello di basso sia quello del tour, di piu' e' difficile che ottenga se non in condizioni di grazia (in positivo per lui, in negativo per gli avversari, vedi giro 2010).
ne tragga da cio' le sue conclusioni. credo che un finale di carriera "alla kloden", puntando su corse piu' brevi e con meno concorrenza, ed agendo eventualmente da "battitore libero" in una corsa come il giro, meno battagliata che in francia, sia il suo obiettivo piu' realistico. vedremo se insistera' invece con la convinzione di potersela giocare con i migliori al tour, rinunciando al resto del calendario. se cosi' fara', temo che il declino sara' rapido, e forse anche un po' triste.
Se il livello di Basso è quello del Tour ... è finita, perché, a differenza di Kloden, è il peggiore (di gran lunga) dei "grandi" a cronometro e quindi tutte le corse di una settimana che hanno una tappa del genere, gli sono precluse. :x


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herbie
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da herbie »

il rendimento massimale dell'atleta Ivan Basso è molto superiore a quello visto in questo Tour, si è intravisto in qualche occasione, secondo me anche dopo la squalifica. Volevo solo dire che il problema attuale è capire se è incominciato un leggero calo fisiologico delle prestazioni al top della condizione dovuto all'età oppure no. Secondo me ci sono elementi a favore dell'una e dell'altra tesi.
Però se Basso crede che le cose non stiano così secondo me farebbe bene a tentare con un'altra squadra. Pro Tour, ovviamente, altrimenti siamo punto e a capo.


HOTDOG
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Re: Ivan Basso 2011

Messaggio da leggere da HOTDOG »

e al di là delle cronometro nelle corse di una settimana Basso non trova i tapponi di montagna di 220 km di cui 60 di salita e non può fare la differenza


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Puertorico
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Re: Ivan Basso 2011

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Giro di Padania 2011 - 4°tappa - Noceto (Pr) - S. Valentino di Brentonico (Tn)

http://www.youtube.com/watch?v=Bi52pdmRvUk&NR=1


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