Danilo Di Luca

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
meriadoc
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Re: Danilo Di Luca

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non c'erano grosse penali da pagare in caso di positività?


Kruijswijk... il resto è noia

"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
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cauz.
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Re: Danilo Di Luca

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giorgio ricci ha scritto:Sto leggendo il libro. Credo che , viste anche le interviste concesse a Radio 24 e alla pubblicità che cerca , Di Luca voglia vendere e mettere un po' di fieno in cascina. Ha usato gli strumenti a disposizione in modo equilibrato, consigliato da qualcuno, accentrando l'attenzione su se stesso e su chi non ha interesse a difendersi, altrimenti le querele lo abbatterebbero definitivamente. Come avete detto, in Italia i piccoli editori non hanno la forza di accollarsi le spese giudiziarie come in USA.

ieri son incappato in una discussione su facebook sullo stesso argomento.
come giustamente faceva notare qualcuno, oggi in italia i soldi coi libri li fanno solo moccia, la littizzetto e forse papa francesco. difficile pensare che a di luca un'opera del genere renda chissà cosa: un contrattino con piemme (che non è affatto un piccolo editore, ma fa parte del gruppo mondadori) e via. il negozio gli fattura sicuramente di più.

molto più probabile che quest'operazione di luca l'abbia fatta per togliersi un po' di sassolini dalle scarpe.
danilo negli ultimi anni è trattato dal mondo del ciclismo come un appestato. è stato cacciato in malo modo dopo aver dato il suo per anni, talvolta anche mettendoci la faccia. oggi vorrà vendicarsi. non una grande idea, ma questo è il materiale umano di cui disponiamo...

(il tutto, sia chiaro, lo dico senza aver ancora letto nulla di più del primo capitolo)


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Faxnico
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Faxnico »

Montana, Hamilton non è un eroe e mai lo sarà.
Continuare a catalogare i personaggi che popolano ed hanno popolato il ciclismo con una logica binaria - buoni/cattivi - è un'esercizio di ostinazione che francamente ammiro. Ci vogliono certezze mica da poco...
Se me lo permetti, ti suggerirei anche di approfondire ed eventualmente riconsiderare il tipo di rapporti creatisi negli anni tra Armstrong ed i suoi gregari. Il concetto di fedeltà mi sembra fuori luogo di minimo un paio di galassie.
Hamilton pubblica il libro (05/09/2012) quando è appena stata chiusa l'inchiesta federale da un procuratore venduto, la famosa sera del SB.
Neutralizzato Novitzki.
Pedinato e con computer/telefonini sotto controllo.
Minacce fisiche ai ristoranti.
Ecc.
Non era affatto scontato che l'USADA si accollasse una responsabilità tanto sgradevole.
Col macello che con ogni probabilità stava consumandosi ai piani più alti e politici.
Ribadisco il concetto: due palle quadrate.
Può avercele anche un dopato.
La parte più interessante ed istruttiva del libro rimane a mio avviso la prima.
Come lo si diventa...
Lì la figura di Armstrong è irrilevante.

La protezione dell'editore (Random House) mi sembra una chiave di lettura credibile.


Montana Miller
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Montana Miller »

Faxnico ha scritto: Hamilton pubblica il libro (05/09/2012) quando è appena stata chiusa l'inchiesta federale
Ma guarda che la radiazione dell'USADA è di agosto,il libro esce a settembre.Magari è una coincidenza più probabilmente no,anche perché seguiva il fatto che Armstrong avesse deciso di non controbattere,ponendo quindi Hamilton e relativo editore al riparo da noie legali,a prescindere dall'evoluzione dell'inchiesta federale direi che la parte sportiva già fosse sufficiente da quel punto di vista.Altre cose perdonami ma io non l'ho né dette né fatte intendere,ritengo ci vogliano elementi e discriminanti un po' più importanti di affari di doping per etichettare le persone come cattive,ci mancasse.Per il resto penso sia una mia facoltà non avercelo simpatico e considerarlo un furbetto a prescindere,come ho riportato con quell'aneddoto,la cui chiave di lettura mi sembra univoca,chiamala fedeltà,chiamalo vassallaggio...credo cambi poco,tra loro erano già intercorsi determinati episodi e nonostante questo Hamilton aveva ancora quella posizione lì,vuoi per limiti di personalità vuoi per quieto vivere.

Non ho capito bene cosa intendi col dire che la figura di Armstrong sia irrilevante,perchè nello specifico io penso sia l'unica ragione dietro la riabilitazione mediatica di Hamilton,figura altrimenti legata in ultima istanza ad un altro fatto di doping,difficilmente collegabile alle manfrine di Lance.Che poi sia giusto o meno non entro nel merito,ma sulla sua figura pubblica non si può dire che non incida,ritenendolo bruciato intendevo dire che immagino gli fossero già preclusi eventuali ruoli dirigenziali futuri o di opinionista televisivo.Per questo credo che il coraggio l'abbia fatto emergere il non avere più niente da perdere e magari il bisogno di soldi,piuttosto che scrupoli morali e altre baggianate che gli ho sentito dire.
Ultima modifica di Montana Miller il venerdì 29 aprile 2016, 14:28, modificato 1 volta in totale.


Montana Miller
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Montana Miller »

Scusate se è uscito due volte,almeno per il quote potete non farmi i complimenti.


Faxnico
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Faxnico »

Montana Miller ha scritto:
Faxnico ha scritto:Non ho capito bene cosa intendi col dire che la figura di Armstrong sia irrilevante,perchè nello specifico io penso sia l'unica ragione dietro la riabilitazione mediatica di Hamilton,figura altrimenti legata in ultima istanza ad un altro fatto di doping,difficilmente collegabile alle manfrine di Lance.
Ti sbagli di grosso Montana.
Ma l'hai letto il libro?
Armstrong prende possesso in USP tra Vuelta '98 e Tour '99, no?
Hamilton era già lì e già più o meno dopato...
La prima parte del libro parla di come c'è arrivato.
Del cambio di manager, delle pressioni, di Celaya, dei veterani, ecc.
Ribadisco, è quella che ritengo nettamente più istruttiva e per molti versi trasponibile al ciclismo post-Armstrong.
Almeno così la vedo io.


White Mamba
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Re: Danilo Di Luca

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Il libro di Hamilton è quello tradotto in italiano con "La corsa segreta"?


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matteo.conz
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Re: Danilo Di Luca

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nemecsek. ha scritto:Thread illuminante
Faxnico e Castelli interventi sempre preziosi
La superiorità di Armstrong era intellettuale prima che fisica
Nel mare di fregnacce su quegl anni finalmente un poco di luce
Si ma Armstrong post tumore era un genio degli affari! ci sono stati affaristi che hanno fiutato il potenziale di quel affare se fosse andato come sperato e ciò è diverso. Che una buona fetta del merito della riuscita vada a lance, non c'è dubbio.

edit: winter, si The secret race...si trova di straforo? se ho cash mi ptendo un pk dick, con tutto il rispetto per hamilyon


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Montana Miller
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Montana Miller »

Faxnico ha scritto: La prima parte del libro parla di come c'è arrivato.
Nella speranza il quote non mi giochi un altro scherzo,riporto solo questo per non andare avanti all'infinito e ti dico che mi pare semplicemente si parli proprio di cose diverse,io penso che il nome di Armstrong con relative informazioni che Hamilton riporta sia la conditio sine qua che ha reso possibile l'ideazione stessa del libro,che serve di richiamo al lettore occasionale medio di un libro del genere,quello che per intenderci produce i grandi numeri,che poi l'appassionato più preparato di Ciclismo possa apprezzarne anche altre parti credo sia un altro discorso.Stessa cosa per Di Luca e Riccò,senza il sensazionalismo rappresentato dal doping i loro libri avrebbero ricevuto molta meno pubblicità,delle semplici biografie di ciclisti purtroppo sono dell'idea che si vendano poco.


Faxnico
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Faxnico »

Si, credo tu abbia ragione in effetti.
Personalmente mi interessa più il contenuto del sensazionalismo per richiamare l'attenzione.
Mi stò sempre più convincendo che il vero dramma del ciclismo, ma immagino dello sport professionistico in generale, è che in fondo in fondo non gliene frega un cavolo a nessuno di capire come funzionano le cose ed eventualmente raccontarle e fare opinione.
Quando si è in questa condizione di isolamento, anche le poche voci fuori dal coro vengono facilmente ridotte al silenzio.
A me cambia nulla, ma per molti corridori è spesso fonte diretta di inevitabili rogne.
Ha ragione DDL: bisognerebbe accettare l'inaccettabile, per cominciare.
Poi capire e tutto il resto.


Belluschi M.
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Re: Danilo Di Luca

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Terminato anch'io la lettura. L'ho divorato.
Chi ha tifato Di Luca (e sono tra questi) lo apprezzerà tantissimo.
L'intensità come speravo è stata alta per tutto il libro e di fatto non ho trovato punti noiosi.
Ripercorre l'intera carriera con tantissimi aneddoti, non solo relativi al doping.
La storia è talmente fluida che pare quasi sia stata inventata. Continui ribaltoni.
Tanta autocelebrazione, ma anche autocritica quando ad esempio ammette di essere riuscito a fare la vita da corridore a tutto tondo in pochissime fasi della carriera. Specialmente nel seguire le tabelle di lavoro.

Di cose scomode ne ha scritte parecchie. Ha spinto fin dove poteva. Personalmente ha confermato l'idea che già avevo del sistema. In primis il fatto che più sei in una squadra forte, meno rischi problemi col doping.

Sulla questione del "non fare nomi".
A prescindere dal rischio querele, a Di Luca non frega / fregava nulla di farli.
Lo ha anche scritto sul finale del libro che non voleva mettere nei casini nessuno.
Non è pentito di nulla in termini di doping e non ce l'ha con il sistema.

L'amico dei colombiani nel suo post dice che Di Luca ha fallito nella vita. Ed è una cagata pazzesca.
Sarebbe come dire che Elvis e Micheal Jackson sono dei falliti perché dopo gli enormi successi avuti sono finiti a crepare a 40 anni per overdose di farmaci.

Di Luca ha avuto una carriera (e vita) ad altissima intensità. Alti e bassi pazzeschi: monumento, grandi giri, baratri del doping, attività imprenditoriali che esplodono e poi implodono, matrimonio felice e poi fallito (quanti divorzi ci sono in Italia? tutti dei coglioni?).

È una vita diversa da quella dell'uomo medio, anche del ciclista medio, ma io non la reputo negativa.
E nemmeno lui credo. Nell'ultimo capitolo del libro pare essere piuttosto sereno.
Ha la sua attività, gioca a calcetto, mangia patatine fritte una volta al giorno, va in bici quando se la sente. Chi lo ammazza?
Avrà sicuramente i suoi problemi, probabilmente economici, ma chi non ne ha.


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matteo.conz
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Re: Danilo Di Luca

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matteo.conz ha scritto: Si ma Armstrong post tumore era un genio degli affari! ci sono stati affaristi che hanno fiutato il potenziale di quel affare se fosse andato come sperato e ciò è diverso. Che una buona fetta del merito della riuscita vada a lance, non c'è dubbio.

edit: winter, si The secret race...si trova di straforo? se ho cash mi ptendo un pk dick, con tutto il rispetto per hamilyon
Volevo scrivere "non era un genio degli affari". Comunque ha ragione faxnico quando parla dell'interesse del pubblico nel capire qualcosa più che la superficie delle cose. Non userei la parola " dramma " ne per il ciclismo ne per lo sport tutto ma non è esagerato usarla rispetto ai grandi temi politici, economici, storici, ecc. Le masse sono totalmente lobotomizzare dai mass-media e sono pochi quelli che cercano approfondimento in generale, magari cercano contenuti e informazione di qualità su un tema per motivi lavorativi o su qualcosa a cui sono appassionati come anche solo cinema o meccanica. Il dramma è che sui grossi temi davvero importanti, la maggioranza sa poco e spesso da una sola fonte magari eccessivamente di parte.
Chi sta sui social con occhio critico lo sa bene: passano dal fare gli esperti tuttologhi dal gossip a questioni di geopolitica come nulla fosse solo perché hanno letto o guardato 3-4 contenuti quando quel tema era trending topic. Questo fenomeno è esploso con la rete ed i populisti hanno terreno fertilissimo creando la percezione delle cose e quindi la realtà: il ciclismo è lo sport più dopato, corrotto e malato? ok, chiuso, questo è diventato un fatto e puoi mostrare statistiche e fatti sui controlli, confronti con altri sport o qualsiasi cosa vuoi ma la percezione non la cambi se non forse solo nel lungo periodo.
Io non sono meglio ma cerco di non fermarmi alla notizia del TG, il problema è riuscirci ragionando prevalentemente con la propria testa e anche se non se n'è consapevoli, sempre più spesso si ragiona "con la testa di altri" e dunque il ciclismo è sporco, lo straniero delinquente, stupratore per definizione, ecc.


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nemecsek.
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Re: Danilo Di Luca

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Uso sostanze psicotrope non è obbligo di postare inanità


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Montana Miller
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Re: Danilo Di Luca

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matteo.conz ha scritto:
matteo.conz ha scritto: Si ma Armstrong post tumore era un genio degli affari! ci sono stati affaristi che hanno fiutato il potenziale di quel affare se fosse andato come sperato e ciò è diverso. Che una buona fetta del merito della riuscita vada a lance, non c'è dubbio.
Volevo scrivere "non era un genio degli affari".
In uno dei documentari di ultima uscita,uno dei vari intervistati in riferimento ai rapporti intercorsi tra Armstrong ed i vari Andreu,Landis e altri,diceva come a lui fosse mancata "intelligenza emotiva" nell'affrontare le situazioni.Come dargli torto,credo sia in questo che l'aver dimostrato limitatezza gli abbia recato problemi,altri comportamenti magari moralmente anche più discutibili,paradossalmente gli hanno nuociuto di meno.


castelli
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Re: Danilo Di Luca

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a far opinione non sono i tecnici del ciclismo ma sono la maggiornanza, i tanti che che seguono il ciclismo in tv nazionale (raitre) e leggono le pagine sportive. da lì traggono nutrimento intellettuale (facendo controvoglia la concessione che il lettore abbia un cervello). lì dei meccanismi di come funziona il doping non frega niente a nessuno. leggono il racconto della stampa che divide tutto tra buoni e cattivi. crescendo ti rendi conto che la divisione è farlocca, e lo è in malafede: il giornale vende un racconto e l'unica cosa a cui stanno attenti gli scribacchini è quello di non pestare i coglioni all'editore e ai suoi cazzi. da qui nasce il caveat di leccare il culo a quello che dice la procura. la procura va leccata di default finché non vengono toccati gli interessi dell'editore. l'espresso pubblica panama papers fino a quando si sparano nei coglioni con rodolfo. da questo momento per l'espresso panama papers è una marca di carta igienica.

il doping fa vendere più copie del racconto tecnico della gara, la costruzione del personaggio e la sua distruzione fanno fatturato.
se dici che il doping è diffuso e che non esistono figli di puttana al cubo ma solo al quadrato (come dappertutto) fai calare il sipario. ma il lettore non se lo vuole far dire. il lettore vuole prendersi la pausa dal mondo reale e dire che il mondo del ciclismo fa più schifo del mondo dove vive lui. è una finzione. fiction.

poi ci sono gli scemi etici da blog. quelli inglesi ne sono la dimostrazione. su cyclingnews c'è gente malata che pensa di raddrizzare il mondo andando alla ricerca del corridore puro. la purezza si aggira sulla carriera di lemond e giù discussioni infinte alla ricerca della prova doping su lemond. sono dei malati, dei quaccheri da tastiera.

e comunque taglio corto. io preferisco 1000 volte lance armstrong a betsie andreu. mi piacciono le personalità luciferine ( i luciferini hanno intelligenza quindi non conoscono la malvagità degli stupidi, e il loro bruciore etico).


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Manzotino
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Re: Danilo Di Luca

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matteo.conz ha scritto:Le masse sono totalmente lobotomizzare dai mass-media e sono pochi quelli che cercano approfondimento in generale, magari cercano contenuti e informazione di qualità su un tema per motivi lavorativi o su qualcosa a cui sono appassionati come anche solo cinema o meccanica. Il dramma è che sui grossi temi davvero importanti, la maggioranza sa poco e spesso da una sola fonte magari eccessivamente di parte.
Chi sta sui social con occhio critico lo sa bene: passano dal fare gli esperti tuttologhi dal gossip a questioni di geopolitica come nulla fosse solo perché hanno letto o guardato 3-4 contenuti quando quel tema era trending topic. Questo fenomeno è esploso con la rete ed i populisti hanno terreno fertilissimo creando la percezione delle cose e quindi la realtà: il ciclismo è lo sport più dopato, corrotto e malato? ok, chiuso, questo è diventato un fatto e puoi mostrare statistiche e fatti sui controlli, confronti con altri sport o qualsiasi cosa vuoi ma la percezione non la cambi se non forse solo nel lungo periodo.
Io non sono meglio ma cerco di non fermarmi alla notizia del TG, il problema è riuscirci ragionando prevalentemente con la propria testa e anche se non se n'è consapevoli, sempre più spesso si ragiona "con la testa di altri" e dunque il ciclismo è sporco, lo straniero delinquente, stupratore per definizione, ecc.
Una summa di belinate messe in fila l'una sull'altra.
Che ci sta in comune fra queste analisi retrò da intellettuale di sinistra che guarda alle "masse" - una volta coi diseredati poteva andare, oggi è un termine quasi spregevole, che manca di rispetto alle persone - con il libro di Di Luca?
Io mi ritengo un populista e me ne vanto come parte di un popolo e non mi garbano molto queste frustrazioni teorizzate sulla base della presunta superiorità intellettuale della sinistra.
A dire la verità il libro di Di Luca è meglio percepito fra le "masse" estranee al ciclismo, ascoltando il popolo dei bar, che fra i tifosi del ciclismo che vanno in cerca solo delle pippe di doping, e che del contesto complessivo narrato non gliene importa na sega.
Quindi dire che la "la percezione delle cose e quindi la realtà: il ciclismo è lo sport più dopato, corrotto e malato?" non significa nulla ed anzi quando la gente, sì la gente, legge o ha l'occasione di leggere un racconto più chiaro della realtà finisce per comprenderla meglio di coloro che invece già conoscono il ciclismo, degli intellettuali del ciclismo.


meriadoc
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Re: Danilo Di Luca

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Manzotino ha scritto:
matteo.conz ha scritto:Le masse sono totalmente lobotomizzare dai mass-media e sono pochi quelli che cercano approfondimento in generale, magari cercano contenuti e informazione di qualità su un tema per motivi lavorativi o su qualcosa a cui sono appassionati come anche solo cinema o meccanica. Il dramma è che sui grossi temi davvero importanti, la maggioranza sa poco e spesso da una sola fonte magari eccessivamente di parte.
Chi sta sui social con occhio critico lo sa bene: passano dal fare gli esperti tuttologhi dal gossip a questioni di geopolitica come nulla fosse solo perché hanno letto o guardato 3-4 contenuti quando quel tema era trending topic. Questo fenomeno è esploso con la rete ed i populisti hanno terreno fertilissimo creando la percezione delle cose e quindi la realtà: il ciclismo è lo sport più dopato, corrotto e malato? ok, chiuso, questo è diventato un fatto e puoi mostrare statistiche e fatti sui controlli, confronti con altri sport o qualsiasi cosa vuoi ma la percezione non la cambi se non forse solo nel lungo periodo.
Io non sono meglio ma cerco di non fermarmi alla notizia del TG, il problema è riuscirci ragionando prevalentemente con la propria testa e anche se non se n'è consapevoli, sempre più spesso si ragiona "con la testa di altri" e dunque il ciclismo è sporco, lo straniero delinquente, stupratore per definizione, ecc.
Una summa di belinate messe in fila l'una sull'altra.
Che ci sta in comune fra queste analisi retrò da intellettuale di sinistra che guarda alle "masse" - una volta coi diseredati poteva andare, oggi è un termine quasi spregevole, che manca di rispetto alle persone - con il libro di Di Luca?
Io mi ritengo un populista e me ne vanto come parte di un popolo e non mi garbano molto queste frustrazioni teorizzate sulla base della presunta superiorità intellettuale della sinistra.
A dire la verità il libro di Di Luca è meglio percepito fra le "masse" estranee al ciclismo, ascoltando il popolo dei bar, che fra i tifosi del ciclismo che vanno in cerca solo delle pippe di doping, e che del contesto complessivo narrato non gliene importa na sega.
Quindi dire che la "la percezione delle cose e quindi la realtà: il ciclismo è lo sport più dopato, corrotto e malato?" non significa nulla ed anzi quando la gente, sì la gente, legge o ha l'occasione di leggere un racconto più chiaro della realtà finisce per comprenderla meglio di coloro che invece già conoscono il ciclismo, degli intellettuali del ciclismo.

e l'espressione "radical chic"? in genere quando qualcuno rinfaccia "la superiorità intellettuale della sinistra" viene utilizzata


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Manzotino
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Re: Danilo Di Luca

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Cosa ti devo di'
Io la fo semplice, son parte del popolo. :stretta:


Montana Miller
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Montana Miller »

Matteo Conz scrive quasi sempre cose interessanti a prescindere che uno concordi o meno ma sui social network come dargli torto,anzi trovo sia stato pure misurato,alle volte mi pare ci sia un'intera generazione che Aldo Grasso definirebbe tuttologa del niente e nientologa del tutto,gente che deve per forza farti sapere la propria su qualunque argomento,che lo padroneggi o meno.Più che altro non so quanto tutto ciò sia in tema col thread - dove invero come similari tematici dal sangue più nobile forse vale un po' tutto - ma penso anche che i messaggi dopo una certa vadano un po' tarati...mi pare ci sia poco sopra pure un outing del quale non si sentiva troppo il bisogno.Credo sia figlio anche quello dell'orario.


donchisciotte
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da donchisciotte »

Mi manca poco per finirlo ma mi permetto di consigliarlo.
Non pretendendo l'eroismo da nessuno ( se avesse fatto nomi prendeva querele miliardarie e fa bene a non farli e poi chissenefrega dell'ennesimo elenco)), pur non ritenendolo, ovviamente, un capolavoro letterario, secondo me è un libro da leggere.
Cambiare il sistema? Non lo può fare nessuno da solo, nessuno dei vari inquisitori e fustigatori l'ha cambiato, ha confermato che il sistema si salva e gli atleti si puniscono. Come nella vita, Cucchi viene ammazzato e i politici parlano di giustizialismo solo per loro. E il sistema non cambia.
Il sistema è l’economia di mercato, non il ciclista o il Ds o Ferrari.
Ed è imbattibile.
Mi pare un libro molto intelligente.
Penso che il mondo del ciclismo lo insulterà perché non è compiacente, non dice quello che la recita prevede, dice la verità.
Mi sembra straordinario il racconto della sua legge del desiderio, l’essenza dello sport professionistico. Voglio vincere. Mi sembra straordinario ( nessun atleta professionista lo aveva raccontato) quando vede nella madre la sua stessa legge del desiderio.
La cattiveria agonistica è questa, anche se non piace sentirselo dire.
CASTELLI, COME SPESSO ACCADE, GRANDIOSO.
Essere disposti ad andare fino in fondo al proprio desiderio.Non importa la salute, non importa nulla.
Lacan interpretato da Di Luca.
Infatti non si pente, sa che se tornasse indietro lo rifarebbe. E lo dice.
Infrange il luogo comune di quello che si batte il petto ma dice la verità.
Fino a che puoi non doparti va bene, appena arrivi alla competizione vera il doping è come l’allenamento.
Sì, tanti non se la sentono e si fermano ( se vai avanti ti dopi) forse erano brocchi, forse erano campioni: sicuramente erano quelli che non facevano la volata per arrivare diciassettesimo e non diciottesimo ( perfetto questo racconto), la legge del desiderio era meno violenta in loro.
E’ così ovunque, nel professionismo sportivo è al massimo livello.
E tuttavia lo sport professionistico rimane bellissimo, e tuttavia il doping non spiega tutto e tuttavia questi dopati spietati hanno mille qualità.
Su Pantani scrive praticamente il capro espiatorio, dice chiaramente, a differenza di qualcun'altro, che il gruppo lo odiava perché non aveva capito che la popolarità del Panta faceva mangiare tutti e chiama in causa, su Campiglio, Coni e gazzetta.
Nomi non ne fa. Di chi dovrebbe farli? Dei ciclisti? Ancora? Lo dice che si dopavano e si dopano, che cambiano i metodi ma la industria va avanti, lo dice che i DS sanno tutto e fanno gli ipocriti.
Al di sopra non può andare, sopra medici, ciclisti e DS ci sono quelli che non lasciano tracce, quelli sempre assolti e poi lui andava da Santuccione, lo dice che se avesse avuto un medico più potente si sarebbe salvato perché l’Uci lo avrebbe messo a conoscenza dei nuovi metodi.
Parla dei giochi della Mapei a Sydney e ai mondiali, spiega il sistema dell'antidoping e gli interessi di Coni ( Acqua Acetosa) e Uci.
Spiega come si fa e perché a far fuori uno che è diventato scomodo ( perché Santuccione non è nel giro giusto).
Parla della vita del ciclista professionista che è vita malata, non solo per il doping, perché dove c'è l'estremo non c'è salute né mentale né fisica. Il doping è una parte.
A me sembra un libro molto intelligente e sincero, capisco non piaccia al ciclismo perché non recita la parte prevista ma Di Luca è sempre stato intelligente.
Almeno fino a quello che ho letto ( quasi tutto).
E’ commovente che, come tutti noi, ripensando al ragazzo che era, prima di incontrare il sistema, prima dei compromessi attraverso cui tutti passiamo ( chi più pesanti chi meno), provi un dolore fortissimo.
Mi piace il suo amore per il ciclismo, nonostante il ciclismo lo abbia cacciato e non abbia più amici. Mi piace che capisca quanto sia bello il ciclismo nonostante doping, motorini, vendita di corse e quanto siano belle le imprese di alcuni campioni anche dopati.
Mi piace l’assenza di moralismo.
Mi piace perché anch’io la penso così: mi piace il ciclismo anche se so che si dopano, che usano i motorini, che si vendono le corse, perché la bellezza è oltre questo. E’ quella piccola parte di non inferno all’interno dell’inferno. E nel ciclismo ce l’hanno solo i ciclisti e, particolarmente, alcuni campioni, quelli della legge del desiderio.
Gli auguro il meglio nella sua vita futura. Non sono stata una sua tifosa ma ne ho sempre apprezzato il coraggio ( a Sydney, lui, ebbe coraggio).
Ah: il" popolo" orgoglioso della sua ignoranza, è un popolo sconfitto e turlupinato.


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
Montana Miller
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Re: Danilo Di Luca

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Belle e apprezzabili le recensioni e le considerazioni di Don Chisciotte e Belluschi,così come i riassunti di Castelli.Come lo trovo lo leggerò volentieri.


34x27

Re: Danilo Di Luca

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donchisciotte ha scritto: Parla dei giochi della Mapei a Sydney e ai mondiali,
Cioè?


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Maìno della Spinetta
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Re: Danilo Di Luca

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castelli ha scritto: poi ci sono gli scemi etici da blog. quelli inglesi ne sono la dimostrazione. su cyclingnews c'è gente malata che pensa di raddrizzare il mondo andando alla ricerca del corridore puro. la purezza si aggira sulla carriera di lemond e giù discussioni infinte alla ricerca della prova doping su lemond. sono dei malati, dei quaccheri da tastiera.

e comunque taglio corto. io preferisco 1000 volte lance armstrong a betsie andreu. mi piacciono le personalità luciferine ( i luciferini hanno intelligenza quindi non conoscono la malvagità degli stupidi, e il loro bruciore etico).
Lo scarico sul Kindle, Belluschi mi ha convinto (perche' scrivi di meno? Non saro' d'accordo con tutti i tuoi post, ma almeno si discute...).

Capisco il tuo ragionamento Castelli - non c'e' niente di piu' stupido di un'idiota che e' cosi' incrostato di buone intenzioni da non lasciarsi permeare dal quotidiano (Graham Greene, cit.). E condivido il nervoso verso un certo mondo - il puritanesimo che da Plymouth Massachusetts a Travaglio avvelena la nostra societa' e' stucchevole (e mi accodoo ai riferimenti lacaniani di Donchi in questo). Homo sum, nihil humani a me alienum puto, diceva, a ragione, Terenzio. E qui allora rivelo il problema che ho col tuo ragionamento: ho un problema con le personalita' luciferine. piu' che "luciferine" direi "umane", usando Terenzio, e non e' l'umano fatto di divino e diabolico? Il fatto che una morale semplificata sia fastidiosa e ipocrita non vuol dire che si debba essere immorali, ma semplicemente che molti immaginano oggi una morale disumana. Perche' se spingiamo il tuo argomento fino in fondo ci si dovrebbe chiedere: non sono quelli che hanno cambiato le provette a Pantani (piu') abili giocatori nello stesso scacchiere? E via andare...

Comunque me lo compro il libro, il primo capitolo mi e' piaciuto, e come detto da Donchi e' piu' bello leggere di sport con gli occhi di chi ama la vittoria che con quelli di chi dice a un microfono "ringrazio gli sponsor e chi ha creduto in me. Col sacrificio si puo' fare tanto per il proprio Paese".


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Faxnico
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Faxnico »

Belluschi, dacci un taglio però con stò apostrofarmi come "amico dei colombiani" per esprimere il tuo malcelato disprezzo nei loro confronti.
Fatti una corsetta per le tue montagne comasche, se proprio vuoi sfogarti, sù. ;)
Anche perchè io di amici colombiani ne ho pochi.
In compenso ho avuto la fortuna di farmi l'ultima vacanza con un bravo neoprof tuo corregionale e la sua ragazza.
Scherzi del destino... :bll:
Bravissimi ragazzi devo dire, con consapevolezze ed approccio innegabilmente diversi dal passato.
Una rondine non fa' primavera, le apparenze vanno preservate con maggiore oculatezza nel ciclismo 2.0, ecc., figuriamoci se non me ne rendo conto.
Ma non si può notare come ci sia dell'altro.
Il che ha rafforzato, se mai ce ne fosse stato bisogno, la mia convinzione che meriterebbero qualcosa di meglio della totale anarchia in cui versa attualmente stò sport.
Non c'è alcun governo del sistema, alcun equilibrio di potere definito...
Quando lo guardi da una prospettiva macroscopica, te ne rendi conto subito.
Lo leggi persino nei libri di economica sportiva...
I ciclisti ne rimarranno sempre stritolati in un modo o nell'altro.
Non è solo una questione di mercato imho, carissima Donchi.
Io mi ritengo anti-moralista ed anti-idealista non meno Di Luca, se posso permettermi.
Sono stato introdotto a realtà sgradevoli di certi ciclismi lontani e domestici da personaggi che molti qui dentro considererebbero impresentabili.
Ne vado orgoglioso e lo rifarei senza esitazione.
Hanno arricchito sensibilmente la mia conoscenza di certe dinamiche che qui vengono occultate sempre e faticano ad essere colte.
E li rigrazierei pure per questo.
Figuriamoci se volevo che DDL facesse nomi di altri corridori, dai...
Ho solo detto che il suo libro aggiunge poco o niente.
Tra una settimana non ne parlerà più nessuno.
Una delle poche cose che la sua storia potrebbe insegnare, e di cui si dovrebbe collettivamente far tesoro, viene bellamente ignorata.
Si preferisce discutere del Di Luca non pentito (ed ha tutto sommato le sue buone ragioni, chi lo nega), del Di Luca degli alti e bassi, del Di Luca della "vita vissuta", del Di Luca fregato, ecc.
Di Luca a 8 anni (O-T-T-O) viveva già in una bolla da predestinato, frequentava il divino medico-sportivo, gli avevano fatto intraprendere una strada che è senza ritorno in un'ambiente come il ciclismo.
La domanda dovrebbe essere: ma lei, Di Luca, è convinto di aver fatto ciò che ha fatto in totale libertà? Sul lungo periodo poteva intravedere delle alternative?
Cucinarsi un'uovo sodo per la prima volta a 40 anni... sai che vita...
E quando smettono ed escono dalla "grande famiglia" in molti sono dei relitti socialmente non integrati.
Si discutesse almeno di questo, magari potrebbe prendere piede l'idea generale che una parte dei fondi destinati all'antidoping darebbero più risultati se cospicuamente investiti nell'evitare queste situazioni.
Al dilagare di arrivismo e sete di successo oggigiorno non esistono argini possibili, ma di certo si possono instaurare meccanismi per vivere le cose nella loro giusta dimensione.
Con benefici indiretti a cascata su altri piani di proporzioni enormi.
Magari davanti all'evidenza quelli dell'UCI si rassegnano e mollano un po' l'osso, chissà.
Magari in campagna elettorale...
Di certo continuare a raffigurarli come superuomini, superteste, rockstar, ecc. non aiuta.
Il ruolo che assumono nello scacchiere del nostro sport, non ha niente a che vedere con simili definizioni imho.
Scappo a farmi una pedalata.
Buona giornata a tutti. ;)


castelli
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da castelli »

Maìno della Spinetta ha scritto:
castelli ha scritto: poi ci sono gli scemi etici da blog. quelli inglesi ne sono la dimostrazione. su cyclingnews c'è gente malata che pensa di raddrizzare il mondo andando alla ricerca del corridore puro. la purezza si aggira sulla carriera di lemond e giù discussioni infinte alla ricerca della prova doping su lemond. sono dei malati, dei quaccheri da tastiera.

e comunque taglio corto. io preferisco 1000 volte lance armstrong a betsie andreu. mi piacciono le personalità luciferine ( i luciferini hanno intelligenza quindi non conoscono la malvagità degli stupidi, e il loro bruciore etico).
Lo scarico sul Kindle, Belluschi mi ha convinto (perche' scrivi di meno? Non saro' d'accordo con tutti i tuoi post, ma almeno si discute...).

Capisco il tuo ragionamento Castelli - non c'e' niente di piu' stupido di un'idiota che e' cosi' incrostato di buone intenzioni da non lasciarsi permeare dal quotidiano (Graham Greene, cit.). E condivido il nervoso verso un certo mondo - il puritanesimo che da Plymouth Massachusetts a Travaglio avvelena la nostra societa' e' stucchevole (e mi accodoo ai riferimenti lacaniani di Donchi in questo). Homo sum, nihil humani a me alienum puto, diceva, a ragione, Terenzio. E qui allora rivelo il problema che ho col tuo ragionamento: ho un problema con le personalita' luciferine. piu' che "luciferine" direi "umane", usando Terenzio, e non e' l'umano fatto di divino e diabolico? Il fatto che una morale semplificata sia fastidiosa e ipocrita non vuol dire che si debba essere immorali, ma semplicemente che molti immaginano oggi una morale disumana. Perche' se spingiamo il tuo argomento fino in fondo ci si dovrebbe chiedere: non sono quelli che hanno cambiato le provette a Pantani (piu') abili giocatori nello stesso scacchiere? E via andare...

Comunque me lo compro il libro, il primo capitolo mi e' piaciuto, e come detto da Donchi e' piu' bello leggere di sport con gli occhi di chi ama la vittoria che con quelli di chi dice a un microfono "ringrazio gli sponsor e chi ha creduto in me. Col sacrificio si puo' fare tanto per il proprio Paese".
in ogni paese civile morale e diritto stanno ognuno per conto suo. io ho una morale di luca un'altra e millar un'altra ancora ma tutti e tre potremmo vivere nello stesso paese senza scornarci. chiaramente se lo stato si mette a legiferare su qualunque cosa succeda nel suo territorio quella separazione, che già non è netta di proprio, non c'è più.
il ciclismo pro (pro) è un gioco (contratto) tra adulti dove i contraenti sanno tutto di tutto, anche di salute. già negli anni 70 si sapeva che le pastiglie anfetaminiche facevano male.
ma la bestia umana non ragiona in questo modo ed è orientata a massimizzare nel breve, chi se frega quando avrò sessant'anni. è un ragionamento che non è campato in aria, ha le sue ragioni abbastanza solide: non siamo certi di quello che accadrà, nessuno lo è (tranne davigo forse).
tornando a noi il problema di chi vuole eliminare il doping attraverso un programma ambizioso (troppo ambizioso) è che non fa i conti con la realtà della bestia umana.
so che pantani stava giocando la sua partita con i suoi egoismi, con i suoi interessi di bottega, con la sua moralità obliqua ma so anche che quelli che gli fanno la prova stanno giocando una partita molto più meschina. meschina ed in definitiva abbastanza inutile, se si segue la logica e le sue leggi "inflessibili" visto che di doping nello sport se ne parla tuttora.

è questa inutilità che mi manda in bestia sull'affaire pantani. magari sarebbe finita male in ogni caso, ma è tutto da vedere. certo riconosco in pantani una sicura grandezza sportiva, una certa antitaliantià, l'avversione sistematica a quello sparagninismo che è un tratto distintivo del carattere italico sportivo e non, nostro punto di forza e di debolezza.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
donchisciotte
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da donchisciotte »

Finito il libro, confermo che è un libro da leggere.

Sulla stampa e nelle critiche di alcuni ciclisti passa solo che parla del doping.
Parla di sé, di uno che ha fatto cazz…. ( non il doping, quello era normale farlo), ha buttato soldi, famiglia, non ha fatto il bravo ragazzo che tace, si è fidato di soci sbagliati, ha fatto lo sbruffone ecc. ecc. e lo dice.
E’ la storia di un uomo che ha sbagliato e pagato ( e non parlo del doping). E’ stato radiato, ha perso tutto, dai soldi alla famiglia.
Eppure ai moralisti non basta, deve tacere. Perché? Non perché parla del doping ( di quello tutti sanno tutto, come diceva Pantani) ma perché dice cose su cui è meglio tacere.
Lo attaccano tutti perché non recita la parte del pentito ma di quello che accusa, che cerca di alzare il tiro come può farlo un ciclista, come non fa nessuno che, meglio di lui, potrebbe farlo.
Il silenzio che circonda, nel mondo del ciclismo, la verità che sta uscendo fuori su Campiglio è dovuto al fatto che si teme che esca fuori che non è stata solo la camorra, che il ciclismo c’entra, eccome, che gli interessi della camorra a farlo fuori coincidevano con quelli del potere sportivo. Per questo stanno tutti zitti.
Il libro di Danilo Di Luca lo insultano perché dice altro ( nel suo piccolo, ovvio), oltre al doping, parlasse solo dei ciclisti dopati lo osannerebbero.
Il ciclismo non vuole che si alzi il sipario , tira a campare e spera che non esca altro, perché tutto continui come prima.
Di Luca è uno che ha vissuto brutte situazioni, fragile al punto di cercare un padre in un medico ( basta leggere del suo rapporto con Santuccione), è uno che dice di essersi trovato in tali guai ( anche per i suoi sbagli) da pensare di allargare le braccia , chiudere gli occhi e tentare di cadere facendosi meno male possibile.
Adesso i moralisti feroci lo accusano, come non fossimo tutti nella possibilità di sbagliare, di perdere tutto, di fare cazzat….( per motivi diversi da Di Luca), il ciclismo lo ha abbandonato e gli amici di allora sono spariti.
Qualcuno diceva: chi ride di una cicatrice è perché non è mai stato ferito ( o pensa che non lo sarà mai).
Conefermo: Castelli è un grande.


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
34x27

Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da 34x27 »

Ma quanta profondità; sto libro sembra il perfetto connubio tra arte e coscienza :diavoletto:
Ovviamente non lo comprerò.
Ovviamente per me lui rimane uno dei -purtroppo- tanti; tutti uguali... il solito blablabla


donchisciotte
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da donchisciotte »

Non è un capolavoro letterario, non mi pare di averlo detto.
E' un libro, a mio parere, da leggere. Poi, è ovvio, ognuno fa come gli pare. :bll:


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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Vorrei solo dire che condivido in pieno le lucide e brillanti considerazioni di castelli e Donchisciotte . non avendo nulla da aggiungere dico : :clap: :clap:


el_condor

Re: Danilo Di Luca

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Qualcuno mi spiega perche' hanno tolto un Giro e Un Tour a Contador e non hanno tolto le vittorie a genet come Di Luca, Rijs..Ricordo che Contador e' stato controllato centinaia di volte e gli hanno tolto un Giroe Un Tour (che gli verranno restituiti con buona porbabilità) perche' una volta gli hanno trovato una quantità infinitesima di clenbuterolo (come a molti calciatori messicani...).
A simoni ad esempio cosa hano tolto ? E a Garzelli ?
ciao

el_condor


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Re: Danilo Di Luca

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el_condor ha scritto:Qualcuno mi spiega perche' hanno tolto un Giro e Un Tour a Contador e non hanno tolto le vittorie a genet come Di Luca, Rijs..Ricordo che Contador e' stato controllato centinaia di volte e gli hanno tolto un Giroe Un Tour (che gli verranno restituiti con buona porbabilità) perche' una volta gli hanno trovato una quantità infinitesima di clenbuterolo (come a molti calciatori messicani...).
A simoni ad esempio cosa hano tolto ? E a Garzelli ?
ciao

el_condor
Perche' Contador e' risultato positivo durante quel Tour vinto..e nel Giro 2011 sapeva di correre con la spada di damocle della squalifica.
Di Luca nel 2007, Garzelli nel 2000, Simoni nel 2001 e nel 2003, Rjis nel 1996 non sono stati trovati positivi..
L'unica vera "ingiustizia" se vogliamo, l'ha subita Amstrong...


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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Re: Danilo Di Luca

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el_condor ha scritto:Qualcuno mi spiega perche' hanno tolto un Giro e Un Tour a Contador e non hanno tolto le vittorie a genet come Di Luca, Rijs..Ricordo che Contador e' stato controllato centinaia di volte e gli hanno tolto un Giroe Un Tour (che gli verranno restituiti con buona porbabilità) perche' una volta gli hanno trovato una quantità infinitesima di clenbuterolo (come a molti calciatori messicani...).
A simoni ad esempio cosa hano tolto ? E a Garzelli ?
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el_condor
Mi sembra un po' forzata come considerazione, comunque..


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Re: Danilo Di Luca

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Quei picogrammi di clenbuterolo che peraltro andavano e venivano ce lo possiamo immaginare tutti a cosa realmente siano dovuti...ma in uno stato di diritto spetta all'accusa dimostrare la colpevolezza di un accusato,al quale il giudice altrimenti dovrà infliggere una pena adeguata solo a quel che è stato a appurato.A Contador invece,per un discorso di contaminazione,perchè l'unica cosa dimostrata è questa,hanno dato una squalifica molto dura con una sentenza violentissima basata su una supposizione.Non è giusto oggettivamente,io avrei invalidato il Tour e basta,senza nemmeno un giorno di squalifica aggiuntivo.A Simoni per esempio andò proprio così nel 2002.Armstrong vittima non saprei...forse lo fu Ludo Dierckxsens che nel suo primo Tour vincente andò a casa con ignominia dichiarando (casualmente...) la stessa sostanza per la quale Armstrong fu positivo.


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Re: Danilo Di Luca

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Montana Miller ha scritto:Quei picogrammi di clenbuterolo che peraltro andavano e venivano ce lo possiamo immaginare tutti a cosa realmente siano dovuti...ma in uno stato di diritto spetta all'accusa dimostrare la colpevolezza di un accusato,al quale il giudice altrimenti dovrà infliggere una pena adeguata solo a quel che è stato a appurato.A Contador invece,per un discorso di contaminazione,perchè l'unica cosa dimostrata è questa,hanno dato una squalifica molto dura con una sentenza violentissima basata su una supposizione.Non è giusto oggettivamente,io avrei invalidato il Tour e basta,senza nemmeno un giorno di squalifica aggiuntivo.A Simoni per esempio andò proprio così nel 2002.Armstrong vittima non saprei...forse lo fu Ludo Dierckxsens che nel suo primo Tour vincente andò a casa con ignominia dichiarando (casualmente...) la stessa sostanza per la quale Armstrong fu positivo.
Se uno e' positivo e' positivo..quella sostanza non prevede una quantita' limite.se vien trovata si e' positivi.
Spetta all'accusato dimostrare la contaminazione.
Non il contrario.
Che dopo vi furono sentenze a favore del reo, e' vero.
Forse due anni sono troppi e sono d'accordo.Ma Contador, che ha cercato di tutto per evitarla la squalifica, allungando cosi' i tempi della sentenza, sapeva correndo quel Giro di essere comunque a rischio.

Amstrong vittima di un'ingiustizia, perche' non mi consta che confessioni postume, abbiano provocato l'annullamento delle vittorie di Rjis,Zabel,Ulrich..Ma sappiamo che c'erano di mezzo molti soldini, nel caso del Texano..
Ingiustizia in questo contesto.
E' stato un mafiosetto, arrogante ma alla fine e' uno che ha pagato piu' di quanto il sistema faccia pagare solitamente.


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Re: Danilo Di Luca

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Beh ma è proprio la quantità rinvenuta,infinitesimale come ricordava il Condor,a dimostrare che è solo una contaminazione.Certo la sostanza non prevedeva alcun limite come giustamente riporti,l'ingiustizia oltre alla pena che non condivido,l'attribuivo al contenuto che la sentenza si permise di esprimere.Per me è una roba fuori dal mondo.

E' passato più sottotraccia rispetto ad Armstrong,ma anche i risultati di Ullrich,inseguito dall'UCI anche dopo il ritiro,così come di Leipheimer e altri hanno subito invalidazioni postume,un po' per Operacion Puerto,un po' proprio per quelle stesse confessioni costate la radiazione ad Armstrong a 40 anni suonati quando era già ritirato.Fortuna che molti altri non hanno avuto,tipo tutti quei sospesi per Epo nel 2001,quando coincidenza volle nello stesso periodo Armstrong donò un costoso macchinario all'UCI per incentivare la lotta doping che lui sentiva molto.Dai,il termine vittima per lui è più fuoriluogo che per altri.Comunque sono d'accordo con te nell'attribuire a ragioni "particolari",se vogliamo discrezionali e di "morale" la pena che l'USADA ha applicato ad Armstrong,che però a differenza tua personalmente ritengo invece adeguata per la differente posizione che attibruisco alla sua vicenda rispetto a quella di qualsiasi altro.


el_condor

Re: Danilo Di Luca

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barrylyndon ha scritto:
el_condor ha scritto:Qualcuno mi spiega perche' hanno tolto un Giro e Un Tour a Contador e non hanno tolto le vittorie a genet come Di Luca, Rijs..Ricordo che Contador e' stato controllato centinaia di volte e gli hanno tolto un Giroe Un Tour (che gli verranno restituiti con buona porbabilità) perche' una volta gli hanno trovato una quantità infinitesima di clenbuterolo (come a molti calciatori messicani...).
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Perche' Contador e' risultato positivo durante quel Tour vinto..e nel Giro 2011 sapeva di correre con la spada di damocle della squalifica.
Di Luca nel 2007, Garzelli nel 2000, Simoni nel 2001 e nel 2003, Rjis nel 1996 non sono stati trovati positivi..
L'unica vera "ingiustizia" se vogliamo, l'ha subita Amstrong...


Di LUca e' stato trovato positivo due volte, Garzelli e' stato mandato a casa per una sostanza proibita...
Magari sei un esperto di doping e mi spieghi la differenza tar il caso garzelli e quello Contador..
A parte il fatto che di Luca e' stato trovato positivo e' reo confesso, come Rijs...
Lo sai che un compagno di Contador era stato squalificato per una dose di clenbuterolo e poi dopo pochi mesi riabilitato ?
Per quanto riguarda il doping io ho sempre guardato con sospetto i miracolati..Quelli che vanno piano e, improvvisamenet volano (tipo Santambrogio ad esempio)

ciao

el_condor


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Re: Danilo Di Luca

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Condor non so se ho capito benissimo cosa intendi,passati anni io tendo a rimuovere qualunque cosa,ma mi pare di ricordare bene che ai tempi Contador legittimamente contestò e la lentezza delle procedure dilatorono i tempi della sentenza a dismisura,permettendogli di correre sì ma "Sub judice",cioè soggetto a totale invalidazione dei risultati.Un po' come Valverde nel 2010,che per i fatti occorsi in Operacion Puerto del 2006 lasciò sul campo 1 Romandia legittimo.Quel che nel dibattimento bisogna dimostrare è che sia verosimile l'aver ingerito il clembuterolo in un posto a rischio quale il Messico o l'Asia come nel caso di Rogers,se ti trovi in Francia capisci che diventa più difficile per le leggi comunitarie,poi da lì a parlare di trasfusioni come è stato fatto,ripeto lo ritengo fuori dal mondo.Perchè appunto in uno stato di diritto le cose bisogna dimostrarle,sia l'accusa che la difesa.E il giudice tenerne conto.

La positività di Contador emerse a corsa finita al Tour 2010,un po' come quella di Landis 4 anni prima,quindi a differenza loro un Garzelli fu costretto ad abbandonare il Giro 2002 come Simoni quando questi era ancora in svolgimento.Particolari similitudini non le rammento,se non che pure Garzelli parlò di contaminazione...nel suo caso era un diuretico.Mentre per quanto riguarda il Giro da lui vinto nel 2000,direi che è più che legittimo,così come quello di Di Luca o il primo di Basso.Se retrodatiamo i fatti di doping,presumendo che anche per il passato....non se ne esce vivi secondo me.


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barrylyndon
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da barrylyndon »

Infatti Condor, non c'e' molta differenza tra Di Luca, Garzelli, Simoni e Contador..
Di luca trovato positivo nel 2009, squalifcato e tolto il risultato di quel Giro..ma quello del 2007 non gli e'stato tolto
Garzelli, trovato positivo al Giro 2002, quando era in rosa, escluso dalla corsa, ma il suo giro 2000 non gli e' stato tolto.
Simoni, trovato positivo al Giro 2002, escluso dalla corsa, ma il Giro 2001 gli e' rimasto nel palmares.
Contador trovato positivo al Tour 2010, tolta quella vittoria, ma gli sono rimaste le precedenti vittorie a Tour, Giro e Vuelta..
Dopo, possiamo discutere su come si sia gestito il dopo, ma c'e' anche la responsabilita di Contador, se vogliamo..che ha voluto che la vicenda si trascinasse per mesi.
Certo, anche per me Contador e' il vincitore morale del giro 2011, agonisticamente parlando.
Ma l'ha corso ben sapendo del rischio ..
Quanto alla sostanza, sappiamo benissimo che essa ha generato sentenze in netto contrasto tra loro..
Ma l'infinitesima quantita' non e' consentita comunque..
E non sta in piedi quello che dice Montana..
Se nello scaffale manca un panettone e ti trovo fuori dal supermercato con un panettone senza che tu abbia lo scontrino, e' tua premura dimostrare che l'hai comprato..
Lui e' stato trovato con una sostanza proibita nel corpo, sei tu che dovrai dimostrare di averla assunta per contaminazione..Io ti ho trovato una cosa che tu non dovevi avere...cos'altro devo provare?


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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da dietzen »

barrylyndon ha scritto: Se nello scaffale manca un panettone e ti trovo fuori dal supermercato con un panettone senza che tu abbia lo scontrino, e' tua premura dimostrare che l'hai comprato..
Lui e' stato trovato con una sostanza proibita nel corpo, sei tu che dovrai dimostrare di averla assunta per contaminazione..Io ti ho trovato una cosa che tu non dovevi avere...cos'altro devo provare?
in ogni caso nella giustizia sportiva l'onere della prova è sempre a carico dell'imputato.


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Re: Danilo Di Luca

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barrylyndon ha scritto: Se nello scaffale manca un panettone e ti trovo fuori dal supermercato con un panettone senza che tu abbia lo scontrino, e' tua premura dimostrare che l'hai comprato..
Lui e' stato trovato con una sostanza proibita nel corpo, sei tu che dovrai dimostrare di averla assunta per contaminazione..Io ti ho trovato una cosa che tu non dovevi avere...cos'altro devo provare?
Beh ma tu per un furto di un panettone alla fin fine mi dai la stessa pena di Gordon Gekko...2 anni di squalifica li dai per doping pesante,i picogrammi di clenbuterolo non possono valere altrettanto,perchè se il punto fosse proprio il solo uso come dici te a Rogers non avrebbero accettato di non dare 1 singolo giorno.Non sono un esperto ma se non fosse un discorso di contaminazione,ma Contador avesse ricercato un discorso anabolizzante,sono dell'idea che non ne avrebbero rinvenuto così poco.Poi sì uno è responsabile di tutto quello che gli entra in corpo,però sono dell'idea che una semplice invalidazione di quel Tour fosse una pena sufficiente.


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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Luca90 »

beh fermi tutti: nessuno dice che nel sangue di contador furono trovati pezzi microscopici di plastica che confermano la non contaminazione???


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
Montana Miller
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Montana Miller »

Luca90 ha scritto:beh fermi tutti: nessuno dice che nel sangue di contador furono trovati pezzi microscopici di plastica che confermano la non contaminazione???
Quello dimostra solo di aver fatto una flebo nell'arco della vita,contenente anche solo acqua.


castelli
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da castelli »

magari l'avranno avvertito in precedenza e quello ha tirato dritto. perché il fatto che abbiano preso anche rogers dice che probabilmente la sostanza viene usata. altrimenti se c'è contaminazione per rogers c'è anche per conta. al netto dei flatati che per rogers non furono presi in considerazione. almeno per quel poco che ne so.
il retropensiero è che avendo trovato conta col clen sapevano che agivano in zona grigia.
probabilmente hanno voluto dare uno schiaffetto bonario al testardo contador.
voglio dire: se ti trovano col cera ti stroncano la carriera. se ti trovano col clen ne puoi uscire. ma è un retropensiero.

anche indurain fu positivo a quella sostanza.


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Re: Danilo Di Luca

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Luca90 ha scritto:beh fermi tutti: nessuno dice che nel sangue di contador furono trovati pezzi microscopici di plastica che confermano la non contaminazione???
bè, se uno avesse dei pezzi per quanto microscopici di plastica nel sangue non credo resterebbe vivo a lungo... :hippy:

comunque ho capito che ti riferisci ai plasticizers, residui plastici che si trovano nelle urine. in realtà è sempre stata una notizia più giornalistica che altro, visto che non è una sostanza che ufficialmente viene ricercata (ma i vari enti antidoping fanno sempre anche test ufficiosi, proprio per monitorare nuove sostanze o tecniche), e allora come oggi, nonostante siano passati sei anni, non esiste un test valido in merito. nel senso che nessuno è in grado di distinguere se i residui plastici vengano da sacche per trasfusioni o dalla borraccia o dalla carta di una barretta.


Montana Miller
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Re: Danilo Di Luca

Messaggio da leggere da Montana Miller »

Dietzen a me pare di ricordare che nella motivazione della sentenza questa storia la utilizzarono i giudicanti,poi i giornalisti ci ricamano su come disse qualcuno.Comunque una sostanza vietata ha una logica assumerla nella misura in cui ti garantisce un'azione anabolizzante,con i picogrammi si va poco lontano.In sede di dibattimento si deve essere in grado di dimostrare la propria versione dei fatti e Contador come sappiamo fece riferimento a una bistecca,qualcuno ci ha riso su ma chi ha minima esperienza giudiziaria sa che una versione la doveva fornire per forza,ma a mio parere non aveva la più pallida idea di dove e quando realmente avesse ingerito la sostanza.Poi qua qualcuno è abituato a credere che gli unici imbroglioni al mondo siano i corridori,non escluderei che nonostante le leggi comunitarie gli allevatori non facciano comunque come li pare,almeno alcuni.Un po' come nel Ciclismo,mica sempre si viene scoperti.Fermo restando il fatto che il valore saliva,scendeva,risaliva e se ne andava non può che essere dovuto a...ma questo è un qualcosa in più del semplice rinvenimento del clenbuterolo e accusa e giudicante dovevano dimostrarlo non presumerlo.


Luca90
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Re: Danilo Di Luca

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intanto le iene e di luca sono stati denunciati...


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Re: Danilo Di Luca

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Ragazzi, questo thread ha per oggetto "Danilo Di Luca". Ogni approfondimento sulla vicenda Contador-doping, continuate a farlo cortesemente nella sezione giusta.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
dietzen
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Re: Danilo Di Luca

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Montana Miller ha scritto:Dietzen a me pare di ricordare che nella motivazione della sentenza questa storia la utilizzarono i giudicanti,poi i giornalisti ci ricamano su come disse qualcuno.
no, sono sicuro che la questione dei plasticizers non sia mai finita in nessun ambito ufficiale, né nel caso contador né in altri.
oh poi magari invece sono io che ricordo male, ormai c'ho un'età e la memoria perde colpi... :D


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Visconte85
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Re: Danilo Di Luca

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Luca90 ha scritto:intanto le iene e di luca sono stati denunciati...
da chi?


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Denb
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Re: Danilo Di Luca

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Visconte85 ha scritto:
Luca90 ha scritto:intanto le iene e di luca sono stati denunciati...
da chi?
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http://www.accpi.it/di-luca-gasparre-e- ... corridori/


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