Delusioni Italiane 2011
- Laura Grazioli
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Re: Delusioni Italiane 2011
E i 94 partenti del Campionato Italiano?
(Se qualcuno tira ancora in ballo la regola della FCI mi vien da ridere... al max si trattava di 5/6 corridori in attività in più...)
Ormai anche le squadre professional son piene di corridori stranieri.
Vero sulla mancanza di eurozzi, verissimo. Senza soldi non si va avanti e già le squadre che fanno qualcosa sono solo da elogiare, se si pensa poi che tra i ragazzi si va avanti a volontariato altrimenti non ci sarebbe proprio il ciclismo.
Forse dobbiamo solo sperare che si esca dalla crisi economica... speriamo (e questo un po' per tutti e non solo per il ciclismo).
(Se qualcuno tira ancora in ballo la regola della FCI mi vien da ridere... al max si trattava di 5/6 corridori in attività in più...)
Ormai anche le squadre professional son piene di corridori stranieri.
Vero sulla mancanza di eurozzi, verissimo. Senza soldi non si va avanti e già le squadre che fanno qualcosa sono solo da elogiare, se si pensa poi che tra i ragazzi si va avanti a volontariato altrimenti non ci sarebbe proprio il ciclismo.
Forse dobbiamo solo sperare che si esca dalla crisi economica... speriamo (e questo un po' per tutti e non solo per il ciclismo).
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Delusioni Italiane 2011
per quel che riguarda il giro d'italia 2011, cara Laura, il ciclismo italiano può contare su:
- 5 vittorie di tappa
- 2° e 3° posto nella generale
- maglia verde finale
- 1° posto nella classifica a squadre a punti
- 19 piazzamenti sul podio di tappa
proprio male non mi sembra sia andata, anzi direi che siamo stata sicuramente la nazione protagonista, in casa, ma protagonista
- 5 vittorie di tappa
- 2° e 3° posto nella generale
- maglia verde finale
- 1° posto nella classifica a squadre a punti
- 19 piazzamenti sul podio di tappa
proprio male non mi sembra sia andata, anzi direi che siamo stata sicuramente la nazione protagonista, in casa, ma protagonista
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Delusioni Italiane 2011
forse semplicemente questa è la vera dimensione del ciclismo italiano (che comunque non è da buttare via se si considera che l'Italia se non erro è al secondo posto nel ranking per nazioni dopo la Spagna) e non si poteva mantenere il dominio degli anni 90 quando la concorrenza era molto minore, le nazioni anglosassoni e quelle dell'ex URSS ad esempio avevano un ruolo marginale ed era normale che crescessero più dell'Italia che era già al top, e poi è innegabile anche che l'Italia era la nazione leader per quanto riguarda il doping e ora non lo è più per questioni meramente economiche
Re: Delusioni Italiane 2011
Laura Grazioli ha scritto:E i 94 partenti del Campionato Italiano?
(Se qualcuno tira ancora in ballo la regola della FCI mi vien da ridere... al max si trattava di 5/6 corridori in attività in più...)
Ormai anche le squadre professional son piene di corridori stranieri.
Vero sulla mancanza di eurozzi, verissimo. Senza soldi non si va avanti e già le squadre che fanno qualcosa sono solo da elogiare, se si pensa poi che tra i ragazzi si va avanti a volontariato altrimenti non ci sarebbe proprio il ciclismo.
Forse dobbiamo solo sperare che si esca dalla crisi economica... speriamo (e questo un po' per tutti e non solo per il ciclismo).
sarebbe bello confrontare il numero di partento con quello di altre federazioni
- belgio
- spagna
- USA
- francia
- germania
così per farsi l'idea giusta sui numeri, perchè altrimenti quel "94" che citi tu può essere un numero fine a se stesso
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
- MarcoRimini
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Re: Delusioni Italiane 2011
Pienamente daccordo, ma anche se avessi un marchio con milioni di euro da investire nel ciclismo su quale personaggio italiano punterei per allestirgli intorno una squadra e sperare in un ritorno mediatico? A meno che creare una Inter del ciclismo composta solo da stranieriStrong ha scritto:però se ci sono solo 2 squadre pro tour italiane credo che il motivo sia solo uno. mancano sponsor italiani perchè mancano gli eurozzi
è ovvio che si ti presenti al tour con solo due squadre italiane e 16 uomini non è che puoi sperare che tutti i giorni ci sia qualche ciclista di casa
protagonista come a metà anni 90 quando gli italiani al tour erano il 50% del gruppo
Stiamo raschiando il fondo purtroppo e all'orizzonte veramente c'e' il vuoto. Aspettiamo da anni corridori che ormai non faranno mai il salto di qualita', spero i nomi nuovi mi smentiscano a breve ma la vedo molto dura.
Re: Delusioni Italiane 2011
In Belgio 126 partenti (100 all'arrivo).
In Francia 167 partenti (65 all'arrivo).
In Germania 128 partenti (81 all'arrivo).
Aggiungo il Lussemburgo con 50 partenti.
In Francia 167 partenti (65 all'arrivo).
In Germania 128 partenti (81 all'arrivo).
Aggiungo il Lussemburgo con 50 partenti.
http://www.pcciclismo.net
FANTACICLISMO CICLOWEB
-Giro-
6 giorni in maglia rosa ('11) - 2 vittorie di tappa ('12-'13)
-Tour-
4 vittorie di tappa ('09-'12)
-Vuelta-
7 vittorie di tappa ('09-'10-'11-'13)
FANTACICLISMO CICLOWEB
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Re: Delusioni Italiane 2011
questi sono stati tra i più vincenti dal 2000 al 2010 a livello internazionaleMarcoRimini ha scritto:Pienamente daccordo, ma anche se avessi un marchio con milioni di euro da investire nel ciclismo su quale personaggio italiano punterei per allestirgli intorno una squadra e sperare in un ritorno mediatico? A meno che creare una Inter del ciclismo composta solo da stranieriStrong ha scritto:però se ci sono solo 2 squadre pro tour italiane credo che il motivo sia solo uno. mancano sponsor italiani perchè mancano gli eurozzi
è ovvio che si ti presenti al tour con solo due squadre italiane e 16 uomini non è che puoi sperare che tutti i giorni ci sia qualche ciclista di casa
protagonista come a metà anni 90 quando gli italiani al tour erano il 50% del gruppo
Stiamo raschiando il fondo purtroppo e all'orizzonte veramente c'e' il vuoto. Aspettiamo da anni corridori che ormai non faranno mai il salto di qualita', spero i nomi nuovi mi smentiscano a breve ma la vedo molto dura.
- pellizotti
- basso
- rebellin
- di luca
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e tutti sono stati fermati per doping.
Questo per dire che tutti i personaggi su cui uno sponsor avrebbe potuto decidere di investire sono stati squalificati e ora non possono più sgarrare.
Ferma Contador alla spagna e vedrai che si trovano in ginocchio anche loro
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
- MarcoRimini
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Re: Delusioni Italiane 2011
Evito sempre di parlare di doping, ma senza girarci intorno, qui non si vince piu' una cippa perche' la federazione italiana e' forse l'unica che lo combatte veramente a fondo, giustamente per carita', ma intanto all'estero se la ridono. Molto triste ma e' cosi'.Strong ha scritto:questi sono stati tra i più vincenti dal 2000 al 2010 a livello internazionaleMarcoRimini ha scritto:Pienamente daccordo, ma anche se avessi un marchio con milioni di euro da investire nel ciclismo su quale personaggio italiano punterei per allestirgli intorno una squadra e sperare in un ritorno mediatico? A meno che creare una Inter del ciclismo composta solo da stranieriStrong ha scritto:però se ci sono solo 2 squadre pro tour italiane credo che il motivo sia solo uno. mancano sponsor italiani perchè mancano gli eurozzi
è ovvio che si ti presenti al tour con solo due squadre italiane e 16 uomini non è che puoi sperare che tutti i giorni ci sia qualche ciclista di casa
protagonista come a metà anni 90 quando gli italiani al tour erano il 50% del gruppo
Stiamo raschiando il fondo purtroppo e all'orizzonte veramente c'e' il vuoto. Aspettiamo da anni corridori che ormai non faranno mai il salto di qualita', spero i nomi nuovi mi smentiscano a breve ma la vedo molto dura.
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e tutti sono stati fermati per doping.
Questo per dire che tutti i personaggi su cui uno sponsor avrebbe potuto decidere di investire sono stati squalificati e ora non possono più sgarrare.
Ferma Contador alla spagna e vedrai che si trovano in ginocchio anche loro
Re: Delusioni Italiane 2011
Che il ciclismo italiano sia in crisi di risultati è pacifico. Non vinciamo una classica dal 2008 (al nord dal 2007) e quest'anno rischiamo seriamente di ripetere il 2009 e non vincere nessun "monumento".
Tutto questo però non mi preoccupa molto. Ci sono stati periodi, anche molto lunghi, nei quali i ciclisti italiani hanno vinto poco: la fine degli anni '50, il periodo a cavallo tra gli anni '60 e '70, i "provincialissimi" anni '80, ecc. e ci sono stati periodi in cui gli italiani hanno vinto "troppo" (pensiamo per esempio alle vittorie in serie della Gewiss-Ballan-Batik-ecc.), che spero non tornino più.
Non c'è niente di preoccupante nel vincere poco per un periodo, se hai Pozzato e Ballan invece di Bettini e Bartoli, non vai lontano. Se al Tour ci sono tre gatti italiani invece di 50, vincerai poche tappe, ecc.
L'importante è che ci sia un movimento numeroso e sano che produca buoni ciclisti, poi la "natura" ci fornirà anche i fuoriclasse.
La cosa preoccupanete è quanto ha scritto Laura: la crisi di "vocazione " dei giovani, la scarsità di soldi delle squadre e degli sponsor, il pressappochismo degli amministratori. Questi aspetti uniti tra loro possono essere devastanti e causare problemi molto a lungo.
L'aspetto meno preoccupante è quello economico. Si spera che questa crisi finisca (magari se la aiutiamo pensionando il vecchio satiro facciamo prima....) e gli sponsor torneranno ad investire aumentando il numero di squadre italiane e di professionisti.
Anche l'apetto delle "vocazioni" non mi sembra gravissimo, perché ogni fine setimana durante le mie uscite vedo un numero di cicloamatori molto alto che hanno figli e nipoti e che "trasmettono il verbo". Le corse in tv hanno sempre un buon risultato (certo senza grandi campioni italiani non si fanno i record) e il ciclismo è allettante anche dal punto di vista economico.
La questione più grave è quella degli amministratori di questo sport: mancanza di professionalità, confusione nell'organizzazione delle corse e del calendario e soprattuto l'aspeto individuato da Laura: la mancanza di una visione complessiva e di una strategia.
Risolvere questo problema mi sembra molto difficile, anche perché si inquadra in un contesto nazionale di infimo ordine. Raramente l'Italia ha avuto una classe dirigente (se così la possiamo chiamare) di tale osceno livello.
Non so individuare le soluzioni, se non iniziando uno spoloquio politico non adatto a questa sede. Spero solo che Cicloweb possa dare una mano in tal senso.
Tutto questo però non mi preoccupa molto. Ci sono stati periodi, anche molto lunghi, nei quali i ciclisti italiani hanno vinto poco: la fine degli anni '50, il periodo a cavallo tra gli anni '60 e '70, i "provincialissimi" anni '80, ecc. e ci sono stati periodi in cui gli italiani hanno vinto "troppo" (pensiamo per esempio alle vittorie in serie della Gewiss-Ballan-Batik-ecc.), che spero non tornino più.
Non c'è niente di preoccupante nel vincere poco per un periodo, se hai Pozzato e Ballan invece di Bettini e Bartoli, non vai lontano. Se al Tour ci sono tre gatti italiani invece di 50, vincerai poche tappe, ecc.
L'importante è che ci sia un movimento numeroso e sano che produca buoni ciclisti, poi la "natura" ci fornirà anche i fuoriclasse.
La cosa preoccupanete è quanto ha scritto Laura: la crisi di "vocazione " dei giovani, la scarsità di soldi delle squadre e degli sponsor, il pressappochismo degli amministratori. Questi aspetti uniti tra loro possono essere devastanti e causare problemi molto a lungo.
L'aspetto meno preoccupante è quello economico. Si spera che questa crisi finisca (magari se la aiutiamo pensionando il vecchio satiro facciamo prima....) e gli sponsor torneranno ad investire aumentando il numero di squadre italiane e di professionisti.
Anche l'apetto delle "vocazioni" non mi sembra gravissimo, perché ogni fine setimana durante le mie uscite vedo un numero di cicloamatori molto alto che hanno figli e nipoti e che "trasmettono il verbo". Le corse in tv hanno sempre un buon risultato (certo senza grandi campioni italiani non si fanno i record) e il ciclismo è allettante anche dal punto di vista economico.
La questione più grave è quella degli amministratori di questo sport: mancanza di professionalità, confusione nell'organizzazione delle corse e del calendario e soprattuto l'aspeto individuato da Laura: la mancanza di una visione complessiva e di una strategia.
Risolvere questo problema mi sembra molto difficile, anche perché si inquadra in un contesto nazionale di infimo ordine. Raramente l'Italia ha avuto una classe dirigente (se così la possiamo chiamare) di tale osceno livello.
Non so individuare le soluzioni, se non iniziando uno spoloquio politico non adatto a questa sede. Spero solo che Cicloweb possa dare una mano in tal senso.
- MarcoRimini
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- Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 15:47
Re: Delusioni Italiane 2011
La "vocazione" infatti e' la parola magica.
Come si stimola in un adolescente? Sta tutto nell'immagine, negli idoli da seguire e imitare, nei potenziali obbiettivi e soddisfazioni che ti puo' dare il ciclismo.
E oggi in Italia manca tutto:
L'immagine e' quella di uno sport antico, vecchio, fatto di sacrifici e vita monastica, dove il ciclista diventa quasi un martire condannato a una vita triste. La soluzione e' ricorrere al doping per andare al pari di sacrifico di altri sport e tanto prima o poi ti beccano. Stimolante? E' tutto da rifare diceva qualcuno.....Serve una rinfrescata all'immagine e alla credibilita'.
All'estero, specie nel nord europa l'immagine del ciclista e' invece quella di una star, di un ragazzo normale che ha i suoi spazi per il divertimento adatto alla sua eta'. Corridori invitati a programmi musicali per giovani, interventi radiofonici, ad Hoogerland ad esempio hanno fatto anche un pezzo da discoteca che ballano tutti L'immagine di Tom Boonen in Belgio e' un chiaro esempio. Poi e' chiaro che i sacrifici siano indispensabili, ma che ripaghino con soddisfazioni che stimolino un giovane a conquistarle.
Idoli da seguire?
I ciclisti sono praticamemte assenti da qualsiasi apparizione mediatica al di fuori delle gare, non creano interesse non fanno personaggio e non arrivano nelle case di chi non segue il ciclismo. Come puoi creare nuovi proseliti all'attivita' ciclistica se una fascia di eta' dai 20 anni in giu', al 90% non riconoscerebbe, mettendogli le foto sotto gli occhi, i 5 corridori piu' importanti italiani?
Sto apprezzando i timidi tentativi di Bulbarelli di ringiovanire un po' l'immagine e il modo di proporre il ciclismo, la storia e i valori del ciclismo sono sacri per carita', ma avviciniamo i giovani con stimoli odierni, facendogli capire che il doping non serve e per fare il ciclista servono le palle. Questo e' uno sport da guerrieri che la gente ama seguire, ma guerrieri moderni supportati da un contorno al passo con i tempi che purtroppo ora non c'e'.
Come si stimola in un adolescente? Sta tutto nell'immagine, negli idoli da seguire e imitare, nei potenziali obbiettivi e soddisfazioni che ti puo' dare il ciclismo.
E oggi in Italia manca tutto:
L'immagine e' quella di uno sport antico, vecchio, fatto di sacrifici e vita monastica, dove il ciclista diventa quasi un martire condannato a una vita triste. La soluzione e' ricorrere al doping per andare al pari di sacrifico di altri sport e tanto prima o poi ti beccano. Stimolante? E' tutto da rifare diceva qualcuno.....Serve una rinfrescata all'immagine e alla credibilita'.
All'estero, specie nel nord europa l'immagine del ciclista e' invece quella di una star, di un ragazzo normale che ha i suoi spazi per il divertimento adatto alla sua eta'. Corridori invitati a programmi musicali per giovani, interventi radiofonici, ad Hoogerland ad esempio hanno fatto anche un pezzo da discoteca che ballano tutti L'immagine di Tom Boonen in Belgio e' un chiaro esempio. Poi e' chiaro che i sacrifici siano indispensabili, ma che ripaghino con soddisfazioni che stimolino un giovane a conquistarle.
Idoli da seguire?
I ciclisti sono praticamemte assenti da qualsiasi apparizione mediatica al di fuori delle gare, non creano interesse non fanno personaggio e non arrivano nelle case di chi non segue il ciclismo. Come puoi creare nuovi proseliti all'attivita' ciclistica se una fascia di eta' dai 20 anni in giu', al 90% non riconoscerebbe, mettendogli le foto sotto gli occhi, i 5 corridori piu' importanti italiani?
Sto apprezzando i timidi tentativi di Bulbarelli di ringiovanire un po' l'immagine e il modo di proporre il ciclismo, la storia e i valori del ciclismo sono sacri per carita', ma avviciniamo i giovani con stimoli odierni, facendogli capire che il doping non serve e per fare il ciclista servono le palle. Questo e' uno sport da guerrieri che la gente ama seguire, ma guerrieri moderni supportati da un contorno al passo con i tempi che purtroppo ora non c'e'.
Re: Delusioni Italiane 2011
a parte che ho delle forti perplessita' sul considerare almeno meta' di quelli elencati "tra i piu' vicenti a livello internazionale" (pellizotti? garzelli? basso?)... deve essermi sfuggito qualcosa se si parla di un garzelli fermato per doping. quando?Strong ha scritto: questi sono stati tra i più vincenti dal 2000 al 2010 a livello internazionale
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Re: Delusioni Italiane 2011
nel 2002cauz. ha scritto:a parte che ho delle forti perplessita' sul considerare almeno meta' di quelli elencati "tra i piu' vicenti a livello internazionale" (pellizotti? garzelli? basso?)... deve essermi sfuggito qualcosa se si parla di un garzelli fermato per doping. quando?Strong ha scritto: questi sono stati tra i più vincenti dal 2000 al 2010 a livello internazionale
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Re: Delusioni Italiane 2011
2002, positivo al Probenecidcauz. ha scritto:a parte che ho delle forti perplessita' sul considerare almeno meta' di quelli elencati "tra i piu' vicenti a livello internazionale" (pellizotti? garzelli? basso?)... deve essermi sfuggito qualcosa se si parla di un garzelli fermato per doping. quando?Strong ha scritto: questi sono stati tra i più vincenti dal 2000 al 2010 a livello internazionale
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Re: Delusioni Italiane 2011
Certamente, il nostro ciclismo ha più che mai bisogno di grandi risultati, in quest'ottica davvero obbiamo sperare in Ivan Basso, le sue performances al Tour possono anche riavvicinare i tifosi al ciclismo. Il problema più grave è sicuramente legato alle gare di un giorno, dove, ad esempio, pozzato, ballan e cunego non possono essere quelli della prima parte di stagione, devono fare molto di più. Nel frattempo..... un solo grido: forza Bassoooo
Re: Delusioni Italiane 2011
ora ricordo, venne fuori durante il giro d'italia. un giro di cui non vidi nemmeno un metro perche' ero all'estero.eliacodogno ha scritto: 2002, positivo al Probenecid
grazie.
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Re: Delusioni Italiane 2011
la crisi economica pero' sta mettendo in bicicletta molta piu' gente, questo non si puo' ignorare.Laura Grazioli ha scritto: Vero sulla mancanza di eurozzi, verissimo. Senza soldi non si va avanti e già le squadre che fanno qualcosa sono solo da elogiare, se si pensa poi che tra i ragazzi si va avanti a volontariato altrimenti non ci sarebbe proprio il ciclismo.
Forse dobbiamo solo sperare che si esca dalla crisi economica... speriamo (e questo un po' per tutti e non solo per il ciclismo).
se e' vero che tra gli adolescenti ci sara' una grande crisi di vocazione, io segnalo invece un'esplosione tra gli adulti. sempre piu' persone che salgono in bici, che trovano la voglia di faticare... gran fondo che chiudono le iscrizioni per "quorum raggiunto" con mesi di anticipo... ciclisti circolanti nelle citta' in costate aumento.
e testimonio anche cio' che vedo con i miei occhi: il negozio di bici a cui do' una mano che e' pieno ininterrottamente tutto il giorno, la costante crescita di partecipanti alle garette auto-organizzati ed anche alle uscite domenicali o alle serate al velodromo, una nuova attenzione alla tecnica che non si vedeva da tempo...
ovviamente non verra' dai 30-40enni il futuro del ciclismo italiano, pero' osservo come la fascinazione non provenga soltanto dai campioni. non succede con gli adulti, e non succedera' per forza nemmeno tra i giovani. la fascinazione avviene creando una nuova cultura della bicicletta.
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Re: Delusioni Italiane 2011
oppure in un chris horner italiano.Coppel ha scritto:Se i 30-40enni ora tornano in sella, dobbiamo puntare ai loro figli
Re: Delusioni Italiane 2011
Il problema è che parliamo di crisi economica ma non c'è ancora la fame, quella vera, quella che ti costringe a usare il premio gara per mangiare, ovviamente sto parlando di ciclismo giovanile e non dei prof. Che stimoli può avere un ragazzo che ogni anno compra l'Iphone nuovo con la facilità con cui si compra un panino al bar? Che chiede le alto profilo perché vanno forte e dopo una settimana già ci corre ma di vincere non se ne parla? E che con che tranquillità uno può correre la domenica se a casa gli fanno il lavaggio del cervello, perchè hai vinto ma dovevi fare così, perché non vinci a causa dei tuoi stupidi compagni e di quell'idiota del tuo allenatore. Purtroppo siamo un paese di allenatori e molti di questi sanno solo fare danni, il peggio è che in quest'ultima categoria ci entrano i genitori...
Re: Delusioni Italiane 2011
Prima delusione italiana dell'anno:
http://www.cicloweb.it/news/2011/07/13/ ... rmati.html
.... A questi corridori, se ne aggiungeranno altri sette per arrivare a un organico di sedici atleti: questo vuol dire che per il prossimo anno l'Androni sicuramente rimarrà una Professional. Sono sempre stato convinto che questo, per la squadra di Savio, era l'anno giusto per provare ad ottenere la licenza World Tour per la prossima stagione. Se manca la voglia di rischiare e di bussare in altre porte è evidente che gli euros per una squadra di alto livello non si troveranno mai.
http://www.cicloweb.it/news/2011/07/13/ ... rmati.html
.... A questi corridori, se ne aggiungeranno altri sette per arrivare a un organico di sedici atleti: questo vuol dire che per il prossimo anno l'Androni sicuramente rimarrà una Professional. Sono sempre stato convinto che questo, per la squadra di Savio, era l'anno giusto per provare ad ottenere la licenza World Tour per la prossima stagione. Se manca la voglia di rischiare e di bussare in altre porte è evidente che gli euros per una squadra di alto livello non si troveranno mai.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
- Tranchée d'Arenberg
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- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 13:50
Re: Delusioni Italiane 2011
Appena ho letto la notizia ho pensato esattaemente alla stessa cosa. Evidentemente a Gianni Savio piace questa dimensione e non vuole rischiare il grande salto anche perchè con tutto quello che ha fatto di buono nei suoi tanti anni di ciclismo avrebbe tutto il diritto di farsi avanti per allestire una formazione di alto livello. E invece a quanto pare l'anno prossimi si ridimensionerà a ancora, passando dagli attuali 18 corridori a 16 (minimo per un professional).Slegar ha scritto:Prima delusione italiana dell'anno:
http://www.cicloweb.it/news/2011/07/13/ ... rmati.html
.... A questi corridori, se ne aggiungeranno altri sette per arrivare a un organico di sedici atleti: questo vuol dire che per il prossimo anno l'Androni sicuramente rimarrà una Professional. Sono sempre stato convinto che questo, per la squadra di Savio, era l'anno giusto per provare ad ottenere la licenza World Tour per la prossima stagione. Se manca la voglia di rischiare e di bussare in altre porte è evidente che gli euros per una squadra di alto livello non si troveranno mai.
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Re: Delusioni Italiane 2011
Vincente in Danimarca su Breschel, Bennati e Freire..inizia a lasciarsi dietro anche qualche bel nome!MarcoRimini ha scritto:Vittoria prestigiosa con un ordine di arrivo regaleCelun ha scritto:oggi, nella lontana Cina, ha vinto la sua prima corsa da professionista.TIC ha scritto: 1) Sacha Modolo
http://www.cicloweb.it/node/625180
Re: Delusioni Italiane 2011
Savio cura il suo orticello, nel senso che ai suoi sponsor basta l'attività che svolge adesso. Di trovare sponsor che gli permettano di fare il salto di qualità non se ne parla, dopotutto se Lampre e Liquigas come secondo nome hanno due aziende estere ci sarà pure un motivo...Tranchée d'Arenberg ha scritto:Evidentemente a Gianni Savio piace questa dimensione e non vuole rischiare il grande salto anche perchè con tutto quello che ha fatto di buono nei suoi tanti anni di ciclismo avrebbe tutto il diritto di farsi avanti per allestire una formazione di alto livello. E invece a quanto pare l'anno prossimi si ridimensionerà a ancora, passando dagli attuali 18 corridori a 16 (minimo per un professional).
Re: Delusioni Italiane 2011
Ok, Ok, si e' sbloccato finalmente. Sono il primo suo tifoso.Celun ha scritto: Vincente in Danimarca su Breschel, Bennati e Freire..inizia a lasciarsi dietro anche qualche bel nome!
Re: Delusioni Italiane 2011
passano le corse dell'estate, le "sue" corse, e lui continua ad essere inesistente.
la delusione italiana dell'anno si fa sempre piu' francesco ginanni, e davvero non riesco ad immaginare come possa raddrizzare la sua situazione.
la delusione italiana dell'anno si fa sempre piu' francesco ginanni, e davvero non riesco ad immaginare come possa raddrizzare la sua situazione.
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Re: Delusioni Italiane 2011
D'accordo.Una delle maggiori delusioni.Camoscio madonita ha scritto:Se toppa al Tour (e per toppare intendo non finire sul podio) penso che la più grossa delusione dell'anno sia Ivan Basso. Naturalmente gli auguro l'esatto contrario.
Tour: due quarti posti di tappa e ottavo nella finale.
Dopo tour: 34esimo a San Sebastiam, 24esimo a Camaiore.
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Re: Delusioni Italiane 2011
Sicuramente, e per il sottoscritto è un rammarico affermarlo, la delusione maggiore sin qui è rappresentata da Pippo Pozzato, tra prestazioni incolore soprattutto alle classiche del nord , sfortuna ed infortuni. Il "vero" Pozzato non può essere quello del quarantesimo posto al Fiandre, dopo aver letteralmente mollato sul Grammont...... ma quello del quarto posto alla Sanremo, dove si è visto un corridore lottare con grinta e caparbietà sino all'ultimo e per la vittoria, al cospetto di campioni come Cancellara e Gilbert, La rabbia cova in me maggiormente quando vedo vincere in ogni gara Gilbert e, quanto a determinazione ed impegno, Pippo dovrebbe proprio prendere esempio dal belga, anche se la classe e le caratteristiche sono abbastanza diverse. Ora pozzato deve assolutamente dare un segnale perchè può essere ancora importante per il mondiale di Copenaghen, ddove il miglior Pozzato può anche giocarsela in un arrivo con uno strappo al 6% e dunque fare la seconda punta dietro Bennati, con Viviani, Gatto outsiders,
Re: Delusioni Italiane 2011
Confermo la mia delusione per Sacha Modolo, non tanto per l'annata che sta volgendo al buono (molto buono, 5 vittorie nell'ultimo mese), ma per la sua (non ufficiale) decisione di rinnovare per due anni con la CSF.
Caro Sacha, sei un 1987, e per altri due anni resti in una Professional ? E che vuoi diventare, l'erede di Visconti o di Figueras ?
Eppure le offerte di Pro tour sembra non gli manchino.
Caro Sacha, sei un 1987, e per altri due anni resti in una Professional ? E che vuoi diventare, l'erede di Visconti o di Figueras ?
Eppure le offerte di Pro tour sembra non gli manchino.
Re: Delusioni Italiane 2011
bè, però nonostante le ultime vittorie deve ancora confermarsi ad alti livelli, l'exploit dell'inizio 2010 mi sembra sia rimasto un po' isolato, almeno a quei livelli. in una protour, se non arrivassero subito buoni risultati, rischierebbe di essere messo in secondo piano, finendo magari a fare l'apripista a qualche altro velocista oppure correndo le gare meno importanti, alla chicchi diciamo. in due anni alla colnago avrà l'occasione di correre da leader e provare a fare il salto di qualità.TIC ha scritto:Confermo la mia delusione per Sacha Modolo, non tanto per l'annata che sta volgendo al buono (molto buono, 5 vittorie nell'ultimo mese), ma per la sua (non ufficiale) decisione di rinnovare per due anni con la CSF.
Caro Sacha, sei un 1987, e per altri due anni resti in una Professional ? E che vuoi diventare, l'erede di Visconti o di Figueras ?
Eppure le offerte di Pro tour sembra non gli manchino.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Delusioni Italiane 2011
per i giovani italiani adatti alle corse di un giorno, come Modolo, c'è sempre questo solito problema. A correre in una PT si rischia di dover fare da gregario a qualcuno dei capitani più esperti e maturi. Restarando in una professional come la Colnago invece si ha la garanzia di correre da capitano, restando però fuori da tanti appuntamenti fondamentali, saltando proprio quelle gare che dovrebbero essere le più importanti nella crescita del corridore.dietzen ha scritto:bè, però nonostante le ultime vittorie deve ancora confermarsi ad alti livelli, l'exploit dell'inizio 2010 mi sembra sia rimasto un po' isolato, almeno a quei livelli. in una protour, se non arrivassero subito buoni risultati, rischierebbe di essere messo in secondo piano, finendo magari a fare l'apripista a qualche altro velocista oppure correndo le gare meno importanti, alla chicchi diciamo. in due anni alla colnago avrà l'occasione di correre da leader e provare a fare il salto di qualità.TIC ha scritto:Confermo la mia delusione per Sacha Modolo, non tanto per l'annata che sta volgendo al buono (molto buono, 5 vittorie nell'ultimo mese), ma per la sua (non ufficiale) decisione di rinnovare per due anni con la CSF.
Caro Sacha, sei un 1987, e per altri due anni resti in una Professional ? E che vuoi diventare, l'erede di Visconti o di Figueras ?
Eppure le offerte di Pro tour sembra non gli manchino.
Secondo me Modolo, se ne ha l'opportunità, cosi come il suo compagno Belletti, deve andare a correre in una squadra WT. Sarebbe rischioso, ma prima o poi questo salto di qualità bisogna farlo e l'anno prossimo, a 25 anni, credo che sia il momento giusto. Altrimenti si rischia veramente di fare la fine del Visconti di turno.
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Re: Delusioni Italiane 2011
concordo. capisco che è un rischio, ma per tornare indietro (cioè fare il capitano in una professional italiana) si fa sempre in tempo. per andare in una pro tour ed avere ambizioni da capitano di tempo ne rimane meno. Poi, nel caso specifico, credo che ancora un anno alla colnago non sia un dramma, visto che in fin dei conti potrà correre tirreno, sanremo e giro. però che sia un anno e che non diventino due, tre, quattro ecc.Tranchée d'Arenberg ha scritto:per i giovani italiani adatti alle corse di un giorno, come Modolo, c'è sempre questo solito problema. A correre in una PT si rischia di dover fare da gregario a qualcuno dei capitani più esperti e maturi. Restarando in una professional come la Colnago invece si ha la garanzia di correre da capitano, restando però fuori da tanti appuntamenti fondamentali, saltando proprio quelle gare che dovrebbero essere le più importanti nella crescita del corridore.dietzen ha scritto:bè, però nonostante le ultime vittorie deve ancora confermarsi ad alti livelli, l'exploit dell'inizio 2010 mi sembra sia rimasto un po' isolato, almeno a quei livelli. in una protour, se non arrivassero subito buoni risultati, rischierebbe di essere messo in secondo piano, finendo magari a fare l'apripista a qualche altro velocista oppure correndo le gare meno importanti, alla chicchi diciamo. in due anni alla colnago avrà l'occasione di correre da leader e provare a fare il salto di qualità.TIC ha scritto:Confermo la mia delusione per Sacha Modolo, non tanto per l'annata che sta volgendo al buono (molto buono, 5 vittorie nell'ultimo mese), ma per la sua (non ufficiale) decisione di rinnovare per due anni con la CSF.
Caro Sacha, sei un 1987, e per altri due anni resti in una Professional ? E che vuoi diventare, l'erede di Visconti o di Figueras ?
Eppure le offerte di Pro tour sembra non gli manchino.
Secondo me Modolo, se ne ha l'opportunità, cosi come il suo compagno Belletti, deve andare a correre in una squadra WT. Sarebbe rischioso, ma prima o poi questo salto di qualità bisogna farlo e l'anno prossimo, a 25 anni, credo che sia il momento giusto. Altrimenti si rischia veramente di fare la fine del Visconti di turno.
La soluzione migliore sarebbe andare in una pro-tour in cui ci sia al massimo un altro velocista forte (con il moltiplicarsi di gare wt in due te le puoi spartire), ma non ce ne sono molte mi pare.... forse la vacansoleil, che avrà il solo van hummel, salvo colpi di mercato, o anche l'Astana, che però penso si attrezzerà nei prossimi mesi
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Re: Delusioni Italiane 2011
Ma, basta restare in Italia: la Liquigas. L'anno prossimo l'unico velocista sarà Viviani, visto che Guarnieri dovrebbe andare all'Astana. Tra l'altro sia Viviani che Guarnieri fanno pista e non corrono tantissimo su strada. Una squadra come la Liquigas potrebbe dare a Modolo l'opportunità di misurarsi nelle classiche del nord, alle quali potrebbe essere molto adatto. Ma se questo si fa altri due anni alla Colnago, non potrà correre una classica del nord prima dei 27 anni, un pò tardi...simociclo ha scritto:
La soluzione migliore sarebbe andare in una pro-tour in cui ci sia al massimo un altro velocista forte (con il moltiilicarsi di gare wt in due te le puoi spartire), ma non ce ne sono molte mi pare.... (forse la vacansoleil, che avrà il solo van hummel)
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Re: Delusioni Italiane 2011
A proposito di questo si sa qualcosa del futuro di Nibali? Qualche giorno fa avevo letto qui di una sua possibile partenza... A questo punto la delusione italiana dell'anno (questo e il prossimo) rischia di essere proprio la Liquigas...Tranchée d'Arenberg ha scritto:Ma, basta restare in Italia: la Liquigas. L'anno prossimo l'unico velocista sarà Viviani, visto che Guarnieri dovrebbe andare all'Astana. Tra l'altro sia Viviani che Guarnieri fanno pista e non corrono tantissimo su strada.
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Delusioni Italiane 2011
i dirigenti devono assolutamente essere grati a Sagan che salva la baracca verde-blu. Senza le sue 11 vittorie stagionalii (diverse delle quali pesanti) l'annata della squadra di Amadio e Zanatta sarebbe abbastanza fallimentare. Certo, c'è ancora da difendere il titolo alla Vuelta e un'eventuale bis di Nibali renderebbe comunque buona la stagione della Liquigas. Finora però le cose non sono andate molto bene in particolare a causa del Tour decisamente negativo su cui la squadra, almeno stando alle dichiarazioni della vigilia, puntava tanto.eliacodogno ha scritto:A proposito di questo si sa qualcosa del futuro di Nibali? Qualche giorno fa avevo letto qui di una sua possibile partenza... A questo punto la delusione italiana dell'anno (questo e il prossimo) rischia di essere proprio la Liquigas...Tranchée d'Arenberg ha scritto:Ma, basta restare in Italia: la Liquigas. L'anno prossimo l'unico velocista sarà Viviani, visto che Guarnieri dovrebbe andare all'Astana. Tra l'altro sia Viviani che Guarnieri fanno pista e non corrono tantissimo su strada.
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Re: Delusioni Italiane 2011
In casa Androni, oltre a Ginanni, anche Chiarini sta facendo una stagione sottotono.
dopo un discreto nono posto in turchia ad Aprile, un estate abbastanza anonima fino ad ora.
Lo scorsa anno invece vinceva il Matteoti con autorita'..
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