Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Nicker
Messaggi: 1989
Iscritto il: martedì 14 dicembre 2010, 22:12

Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Nicker »

Percorso

Immagine

Immagine

E' senza dubbio la tappa regina del Giro 2011,e si preannuncia la più spettacolare. Mettere una salita come il Crostis prima dello Zoncolan può causare distacchi enormi! Ma stranamente quello che preoccupa di più i corridori non è la salita ma la discesa del Crostis, o meglio l'accoppiata falsopiano di sterrato in cima al Crostis (la spettacolare Strada Paronamica delle Vette), più la successiva discesa verso Ravascletto molto ripida, tecnica, pericolosa, soprattutto per le pessime condizioni dell'asfalto, che comunque dovrebbe essere risistemato giusto in tempo per il passaggio della corsa.

Il Crostis è da molti indicato come il punto ideale per mettere in difficoltà Contador (penso soprattutto a Nibali), perchè effettivamente se si aspetta lo Zoncolan, lo spagnolo potrebbe staccare tutti senza grossi problemi. Non vorrei che la difficoltà della discesa, sia un deterrente per attaccare sul Crostis. Vedremo...

Comunque ancora non è sicuro che venga affrontato il Crostis! Soprattutto in caso di cattivo tempo! Un altro problema riguarda la transibilità delle ammiraglie sulla Panoramica che è molto stretta... e sono già pronti percorsi alternativi. Certo che come sempre si sono svegliati tardi.
Ecco il link degli articoli dove ho letto le notizie:
http://altofriuli.com/sport/meteo-e-cam ... i-fara.htm
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cron ... ra-1.51489

Personalmente mi piacerebbe veramente tanto vedere il Crostis, quindi spero non ci sia nessun problema.


"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Strong »

ci siamo messi avanti? :D
però se proprio dobbiamo fare il gioco del "cerchiamo la tappa regina" direi che quella del giorno seguente con

- piancavallo
- forcella cibana
- giau
- fedaia
- gardeccia

per un totale di 230km, sia da eleggere all'unanimità.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Avatar utente
barrylyndon
Messaggi: 18492
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 15:20

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da barrylyndon »

Strong ha scritto:ci siamo messi avanti? :D
però se proprio dobbiamo fare il gioco del "cerchiamo la tappa regina" direi che quella del giorno seguente con

- piancavallo
- forcella cibana
- giau
- fedaia
- gardeccia

per un totale di 230km, sia da eleggere all'unanimità.
nel suo insieme forse...come finale non c'e' confronto con l'accoppiata Crostis Zoncolan..sicuramente gli ultmi 50 km di una tappa piu' duri di sempre...


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Sigfrid
Messaggi: 55
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2011, 18:19
Località: Chiampo, Vicenza

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Sigfrid »

Da amici che abitano in zona .....c'e' il forte rischio che il Crostis possa non essere affrontato. Proprio sul giornale locale ho trovato questo articolo :
"Ad oggi la tappa si farà. Ma le incognite sono due. La prima è quella del maltempo. E lì tranne il Padreterno nessuno può farci niente. Se pioverà a valle, lassù nevicherà ed è chiaro che il tracciato verrebbe modificato. E questo si sapeva già quando l'inedita montagna è stata inserita nel programma del Giro 2011.

La seconda incognita, tuttavia, è più pesante e riguarda la transitabilità delle ammiraglie. Sulla Panoramica delle vette ci passa a stento un'auto. Se un'ammiraglia per qualsiasi ragione, magari un motore in panne dopo le "fatiche" della salita del Crostis, si fermasse la corsa si bloccherebbe. Cainero questo l'aveva fatto presente agli organizzatori del Giro già in autunno. Negli ultimi giorni poi, i sopralluoghi effettuati dai gruppi sportivi hanno fatto tornare d'attualità il problema.

Risolvibile? Sì. La soluzione l'ha avvallata pure il team manager della Liquigas-Cannondale Roberto Amadio. Semplice: ogni squadra ha due ammiraglie. La prima salirebbe fino al Crostis e si fermerebbe all'inizio della Panoramica, dove un meccanico con bici e ruota di scorta salirebbe su una moto e seguirebbe l'uomo di classifica. La seconda ammiraglia, invece, a Tualis devierebbe verso Ravascletto "riagganciando" il gruppo al termine della discesa fino ai piedi dello Zoncolan dove è tradizione che gli atleti più forti siano seguiti dalle motociclette.

Passerà questa soluzione? Dipende da molti fattori. In gruppo c'è chi eviterebbe volentieri il Crostis (troppa la paura di compromettere la corsa) e chi invece vede nella salita Carnica un luogo adatto all'impresa. La prossima settimana se ne saprà di più.

Intanto Cainero ha preparato il tracciato di riserva. Sceso dalla Mauria il gruppo scalerebbe il Passo Pura, poi Sauris, Casera Razzo, Val Pesarina e Val Degano. Prima dello Zoncolan poi anche la salita di Tualis. Ma per ora il Crostis resta in pole."

FYI


“If You Dream Alone It’s Just A Dream, If We Dream Together It’s Reality.”
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Strong »

barrylyndon ha scritto:
Strong ha scritto:ci siamo messi avanti? :D
però se proprio dobbiamo fare il gioco del "cerchiamo la tappa regina" direi che quella del giorno seguente con

- piancavallo
- forcella cibana
- giau
- fedaia
- gardeccia

per un totale di 230km, sia da eleggere all'unanimità.
nel suo insieme forse...come finale non c'e' confronto con l'accoppiata Crostis Zoncolan..sicuramente gli ultmi 50 km di una tappa piu' duri di sempre...
ma che discorsi....ovvio! se parliamo di TAPPA regina è ovvio che va vista nell'insieme, altrimenti avremmo parlato di salita regina oppure avremmo parlato degli ultimi 50km di tappa più duri.
Rimango comunque dell'idea che quella del Gardeccia sia di gran lunga anche la tappa più dura del Giro anche se l'arrivo è relativamente semplice


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Nicker
Messaggi: 1989
Iscritto il: martedì 14 dicembre 2010, 22:12

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Nicker »

Io rimango dell'idea che la tappa regina sia quella dello Zoncolan! Bisogna affrontare il Crostis, salita lunga e durissima, poi sterrato in cima da pelle d'oca, poi discesa ripidissima e molto tecnica e poi lo Zoncolan, che è pur sempre la salita che fa i maggiori distacchi!! Cioè io una tappa del genere non l'ho mai vista...
Poi logico che anche la tappa del giorno dopo sarà bellissima e forse complessivamente anche più dura... e comunque starà ai corridori decidere quale sarà la tappa regina!


"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Avatar utente
FofinhoCR7
Messaggi: 91
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 14:20

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da FofinhoCR7 »

Strong ha scritto:
barrylyndon ha scritto:
Strong ha scritto:ci siamo messi avanti? :D
però se proprio dobbiamo fare il gioco del "cerchiamo la tappa regina" direi che quella del giorno seguente con

- piancavallo
- forcella cibana
- giau
- fedaia
- gardeccia

per un totale di 230km, sia da eleggere all'unanimità.
nel suo insieme forse...come finale non c'e' confronto con l'accoppiata Crostis Zoncolan..sicuramente gli ultmi 50 km di una tappa piu' duri di sempre...
ma che discorsi....ovvio! se parliamo di TAPPA regina è ovvio che va vista nell'insieme, altrimenti avremmo parlato di salita regina oppure avremmo parlato degli ultimi 50km di tappa più duri.
Rimango comunque dell'idea che quella del Gardeccia sia di gran lunga anche la tappa più dura del Giro anche se l'arrivo è relativamente semplice
Alla faccia dell'arrivo semplice.... :roll:


CicloSprint
Messaggi: 7656
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:49

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da CicloSprint »

A Angelo Zomegnan, cancellate il Crostis, perchè la discesa è troppo pericolosa e con il ricordo troppo forte di Wouter, c'è il rischio che facendo quella discesa, qualcuno rischia la fine del povero Wouter, togliete il Crostis, per favore....


Avatar utente
Bradipone
Messaggi: 767
Iscritto il: giovedì 13 gennaio 2011, 16:07

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Bradipone »

dopo il crostis non saranno in 200 in gruppo a tutta..


FANTA. 2011: ddv; gpmontreal; emilia. 2012: pa-ni; ddv; 1 t. vuelta. 2013: 1 t. giro. 2014: mi-sa; 1 t. giro. 2015: 1 t. giro; 1 t. tour; Mi-To. 2016: 1 t. giro
Avatar utente
Tranchée d'Arenberg
Messaggi: 26566
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 13:50

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

CicloSprint ha scritto:A Angelo Zomegnan, cancellate il Crostis, perchè la discesa è troppo pericolosa e con il ricordo troppo forte di Wouter, c'è il rischio che facendo quella discesa, qualcuno rischia la fine del povero Wouter, togliete il Crostis, per favore....
per favore smettiamola con queste assurdità.


Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Admin
Messaggi: 14953
Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 22:48

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Admin »

Ho l'impressione che l'opposizione al Crostis e soprattutto alla sua discesa monterà abbastanza nei prossimi giorni. Va così.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Avatar utente
Tranchée d'Arenberg
Messaggi: 26566
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 13:50

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Admin ha scritto:Ho l'impressione che l'opposizione al Crostis e soprattutto alla sua discesa monterà abbastanza nei prossimi giorni. Va così.
Marco, capirò perfettamente i corridori se nei prossimi giorni dovessero opporsi alla discesa del Crostis. Sono i primi ad essere sconvolti dalla tragedia odierna; sono coloro che hanno condiviso tante ore al fianco di Wouter; sono gli stessi uomini che gli stavano affianco mentre lui cadeva e moriva; molti di loro, al di là della maglia che indossano, erano suoi grandissimi amici, come Tyler Farrar. Sono vittime della disgrazia.
Perciò comprenderoç completamente una loro eventuale ostilità nei confronti del Crosto che potrebbe venir su nei prossimi giorni, anche perchè in questo momento è normalissimo che possano essere colpiti da un maggiore senso di paura, visto che la pelle è la loro.

Detto ciò, tutti gli altri (tifosi, giornalisti, forumisti,...) non possono e non devono iniziare a fare questi ragionamenti sul Crostis o sul altre discese considerate pericolose, perchè purtroppo il ciclismo è fatto anche di discese, così come è fatto di volate e di altre situazioni pericolose.
Ciò che è accaduto oggi al povero Weylandt è una immane tragedia che lascia sconvolti e sconfortati tutti. E' stata una tragica fatalità, un'episodio di grandissima sfortuna accaduto in una discesa non facile, ma neanche terribile. Partendo da ragionamenti del genere si dovrebbero evitare 3/4 delle discese che normalmente i corridori affrontano. Quante altre discese hanno la stessa pericolosità del Passo del Bocco? Tante, eppure fortunatamente non accade quasi mai nulla di grave.

Sia chiaro, la sicurezza dei corridori per me viene prima di tutto. Senza dubbio. Ma fare dei ragionamenti così a caldo, a ridosso di una tragedia, spesso può portare a delle decisioni poco razionali, dettate dall'emotività.


Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Admin
Messaggi: 14953
Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 22:48

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Admin »

Perfettamente d'accordo con te, Tranchée.
Mi limitavo a riportare un'impressione, non una convinzione.

La convinzione, mia, è che bisogna cambiare l'approccio al tema della sicurezza per chi va in bici (sia esso ciclista professionista o pedalatore della domenica). Ma ci saranno altri momenti per parlarne.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Avatar utente
Tranchée d'Arenberg
Messaggi: 26566
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 13:50

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Admin ha scritto:Perfettamente d'accordo con te, Tranchée.
Mi limitavo a riportare un'impressione, non una convinzione.

La convinzione, mia, è che bisogna cambiare l'approccio al tema della sicurezza per chi va in bici (sia esso ciclista professionista o pedalatore della domenica). Ma ci saranno altri momenti per parlarne.
ero certo che su questo tema saremmo stati perfettamente d'accordo. :)
prendevo a spunto il tuo post perchè condivito la tua stessa convinzione su quel che purtroppo accadrà nei prossimi giorni...cmq, è vero, parliamone un'altra volta. Questo purtroppo è il momento del dolore...


Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Avatar utente
barrylyndon
Messaggi: 18492
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 15:20

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da barrylyndon »

Strong ha scritto: ma che discorsi....ovvio!
uhmm...spocchiosetto..si potrebbe discutere usando toni meno perentori?


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Strong »

barrylyndon ha scritto:
Strong ha scritto: ma che discorsi....ovvio!
uhmm...spocchiosetto..si potrebbe discutere usando toni meno perentori?
uhmm...permalosetto.. si potrebbe anche leggere con più attenzione prima di rispondere. :D

Le discese dell'appennino credo siano di gran lunga le più pericolose perchè piene di ostacoli a bordo strada.
La San Remo, seguendo questo discorso (che in parte condivido), dovrebbe essere una corsa da abolire o comunque da snaturare.
Le discese dolomitiche hanno la caratteristica di avere spesso delle vie di sfogo laterali e comunque un numero minore di ostacoli a bordo strada (alberi, muri di contenimento, case, cancelli).


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Serpa
Messaggi: 308
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 11:50

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Serpa »

La discesa del crostis si sarebbe fatta se Weylandt non fosse morto?
E se l'Etna eruttasse proprio nel momento del passaggio dei corridori? E' così sicuro salire sull'Etna?
Il discoso di Tranchee sull'emotività mi ricorda quello di chi non vuole più in referedum sul nucleare proprio per lo stesso motivo.
Credo che la sensibilità sul tema della sicurezza sia completamente indipendente dagli avvenimenti.
O la si ha o non la si ha.
Spero e mi auguro che chi chieda di non fare la discesa del Crostis sia mosso indipendentemente dall'avvenimento di ieri.
Il tema sicurezza è molto delicato. Non basta, al limite, non fare la discesa per risolvere tutto.
Secondo me eh.


Avatar utente
barrylyndon
Messaggi: 18492
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 15:20

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da barrylyndon »

Strong ha scritto:
barrylyndon ha scritto:
Strong ha scritto: ma che discorsi....ovvio!
uhmm...spocchiosetto..si potrebbe discutere usando toni meno perentori?
uhmm...permalosetto.. si potrebbe anche leggere con più attenzione prima di rispondere. :D
esattamente.si dovrebbe leggere con piu' attenzione.anche i miei post pero' ;)
in ogni caso la sensazione che si aveva in regione ieri prima dell'immane disgrazia,era che il Crostis non venisse fatto.mi chiedo come mai nessuno si era accorto della ristrettezza della sede stradale all'atto dell'ispezione.ora,mi sembra abbastanza ovvio che, per ragioni prettamente emotive,ma anche di opportunita'(succedesse,Dio non voglia,una disgrazia in quella discesa,non oso immaginare le polemiche),la tappa verra' quasi sicuramente modificata..


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Avatar utente
Plata
Messaggi: 532
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 18:34

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Plata »

Admin ha scritto:Perfettamente d'accordo con te, Tranchée.
Mi limitavo a riportare un'impressione, non una convinzione.

La convinzione, mia, è che bisogna cambiare l'approccio al tema della sicurezza per chi va in bici (sia esso ciclista professionista o pedalatore della domenica). Ma ci saranno altri momenti per parlarne.

Anche io sono daccordo con voi.

La tragedia di ieri mi ha sconvolto. Non pensavo di potermi sentire così male, e invece quei pochi fotogrammi in diretta mi hanno proprio ridotto male. Così, come succede in momenti come questo, arriva il classico momento della riflessione.

Immaginavo che sarebbe venuto fuori l'argomento della sicurezza in alcuna tappe delicate, una su tutte quella del Crostis, appunto.
Il tema sicurezza è molto delicato. Non basta, al limite, non fare la discesa per risolvere tutto.
Ed hai perfettamente ragione Luca, è proprio così. Così come è totalmente condivisibile il discorso sull'emotività che condiziona comportamenti e scelte. Nel breve periodo, però.

Quello che è successo ieri non è imputabile a niente e nessuno. Non è cascato in discesa, ma in un falsopiano a scendere. La strada era bella, ampia. Ha ricevuto tutte le cure necessarie e non è bastato lo stesso. È stato semplicemente molto sfortunato, perchè si può cadere in mille modi diversi, e lui purtroppo lo ha fatto colpendo l'asfalto con l'unica parte della testa che rimane scoperta. Non ci si può far niente in questi casi.

Una situazione di gara quindi lontana da quello che molti chiamano "limite". Perchè sono molte più pericolose le volate ad esempio, gli ultimi km prima di esse, una corsa col pavé mentre piove, una discesa appena umida, ecc... Il concetto di pericolo è ampio e vario, in tutte le cose, e per minimi dettagli una situazione normale si può trasformare in fatale.

Per questo credo che sia francamente inutile discutere adesso se la discesa del Crostis s'ha da fare o meno. Dove c'è più pericolo c'è anche più prudenza in genere, se proprio vogliamo. Ma non è forse più rischioso percorrere una statale all'ora di punta? Bucare un semaforo per non staccare i piedi dagli agganci? Gettarsi quasi senza pensare in uno sprint?

Posso solo dire, da umile pedalatore di ultimo rango, che dopo questa tragedia mi è venuta una gran voglia di prendere la bici e di farmi cullare un po' dalle mie colline. Prendendo tutti i rischi cui ogni volta vado incontro, sempre consapevole. Senza rinnegare tutti quelli che ho fatto e che rifarei. In fondo, qualsiasi cosa si faccia nella vita è un rischio... anche scendere le scale di casa. E non è prendendo l'ascensore che si evita il pericolo, ma se ne va solamente a correrne un altro.


Avatar utente
Rojo
Messaggi: 1548
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 17:34
Località: El imperio en el que nunca se pone el sol

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Rojo »

Le discussioni sulla pericolosità della discesa del Crostis ci sono da quando è stato presentato il Giro, non certo da ieri sera.

Se si afferma che la sicurezza viene prima di tutto, allora bisogna agire di conseguenza. Un conto sono le disgrazie imprevedibili(*), un conto è andarsele a cercare. In nome di cosa, poi? Dello spettacolo?
Forse mischierò cose che non devono essere messe insieme, però a me questa ricerca dell'estremo, fatta in nome dello spettacolo, non piace. La ricerca delle pendenze disumane e così via l'ho sempre trovata perversa; è giocare con la salute altrui.

Se una discesa è un chiaro pericolo, che venga tolta. Se non lo è, rimanga in programma. Poi che la questione sicurezza abbia molti altri aspetti e non si risolve togliendo una discesa, questo è talmente ovvio che dirlo mi sembra un insulto all'intelligenza altrui. Però intanto partire dal buon senso dell'evitare ciò che può essere una chiara fonte di pericolo per l'incolumità altrui, mi pare già un primo passo.
(Parlo in linea generale, non conosco la discesa del Crostis e non so se è così pericolosa come dicono già da tempo).



(*) e mi par di aver capito che ieri è stato uno di quei casi; non ho visto l'incidente e non ho alcuna intenzione di farlo, quindi non posso giudicare; mi fido di quello che dite voi.


Lo que realmente esta podrido en el ciclismo son sus dirigentes que se vuelven millonarios con nuestro sudor y esfuerzo. (Oscar Pereiro)
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Strong »

Rojo ha scritto:Le discussioni sulla pericolosità della discesa del Crostis ci sono da quando è stato presentato il Giro, non certo da ieri sera.

Se si afferma che la sicurezza viene prima di tutto, allora bisogna agire di conseguenza. Un conto sono le disgrazie imprevedibili(*), un conto è andarsele a cercare. In nome di cosa, poi? Dello spettacolo?
Forse mischierò cose che non devono essere messe insieme, però a me questa ricerca dell'estremo, fatta in nome dello spettacolo, non piace. La ricerca delle pendenze disumane e così via l'ho sempre trovata perversa; è giocare con la salute altrui.

Se una discesa è un chiaro pericolo, che venga tolta. Se non lo è, rimanga in programma. Poi che la questione sicurezza abbia molti altri aspetti e non si risolve togliendo una discesa, questo è talmente ovvio che dirlo mi sembra un insulto all'intelligenza altrui. Però intanto partire dal buon senso dell'evitare ciò che può essere una chiara fonte di pericolo per l'incolumità altrui, mi pare già un primo passo.
(Parlo in linea generale, non conosco la discesa del Crostis e non so se è così pericolosa come dicono già da tempo).



(*) e mi par di aver capito che ieri è stato uno di quei casi; non ho visto l'incidente e non ho alcuna intenzione di farlo, quindi non posso giudicare; mi fido di quello che dite voi.

intervento da applaudire.
il dramma di ieri non si è verificato per la pericolosità del tratto di strada ma proprio per il motivo contrario, se temi qualcosa alzi l'attenzione e le difese se invece credi di aver passato il tratto più pericoloso ti rilassi ed incominci a pensare ad altro (si è girato....).
Però come Rojo non condivido la scelta del Giro D'Italia e purtroppo, di molti "appassionati" anche di questo forum, che sembrano fare a gara per proporre agli organizzatori lo sterrato più duro o la discesa più tecnica.
Molto più umano il Tour legato alla tradizione, e quindi anche alla sicurezza, che non vuole fare show sulla pelle dei corridori.
Fare per tanti anni gli stessi percorsi oltre a farli diventare storia del ciclismo contribuisce ad aumentare la sicurezza perchè la maggior parte dei corridori conosce metro su metro di quelle strade.
Se fosse per me tornerei all'antico e farei percorsi prima di tutto con il buon senso e poi lo spettacolo che lo facciano i corridori.
Mi hanno sempre dato fastidio i forumisti che si esaltano per salite al 20% e come dicono loro: "discese tecniche, magari nibali scatta e stacca tutti sulla discesa pericolosa"


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Serpa
Messaggi: 308
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 11:50

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Serpa »

Rojo ha scritto:
(Parlo in linea generale, non conosco la discesa del Crostis e non so se è così pericolosa come dicono già da tempo).
Io ho visto alcune immagini sul sito della gazzetta quando contador andò li a provare la tappa e devo dire che sono rimasto impressionato.
Ci sono dei burroni ai lati e se a dire che è quasi impossibile è uno come contador (ma è un fatto oggettivo a quanto pare) credo ci sia da fidarsi.
Ora, un conto è toglierla in quanto pericolosa in sè, un conto sulla spinta dell'incidente di ieri.
E se la levano si dimostra ancora una volta che era stata messa consapevolmente, solo per lo spettacolo cinico di avere una discesa estrema da affrontare.
Il che a sto punto porta alla malafede. Ma sto mischiando discorsi e smetto.


herbie
Messaggi: 8297
Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da herbie »

non so se le hai mai fatte, ma gli asfalti rattoppati e molto rugosi e irregolari, spesso non rifatti per anni, delle grandi salite Tour, sono tutt'altro che sicuri. Per non parlare dei punti in cui l'asfalto diventa leggermente "morbido" e scivoloso per il caldo estremo.
Non è facendo le salite della tradizione che si evitano i pericoli peggiori, anzi dove la pericolosità è segnalata i corridori stanno molto più attenti e rischia solo chi sa di poterlo fare (anche se spesso il corridore si sopravvaluta). Sono d'accordo che almeno dove i rischi sono evidenti bisognerebbe evitare di correrli, ma con questo criterio la discesa di ieri purtroppo non sarebbe comunque stata evitata.
Eliminare una salita ritenuta pericolosa a questo punto secondo me però vorrebbe dire non aver capito il problema. Il problema è che il ciclista tocca le punte di velocità toccate da un motociclista andando però a finire contro gli ostacoli direttamente con il proprio corpo.
Ho l'impressione che forse nemmeno il casco integrale avrebbe salvato la vita a Wouter, però sarebbe già un passo avanti. Anche l'adozione di altre protezioni per le spalle ma soprattutto le articolazioni e il busto sarebbero un altro passo avanti. Però poi ci dovremmo dimenticare l'elegante sagoma del corridore per vedere dei simil-motociclisti sulle bici. Sono tuttavia convinto che si troverebbero materiali adatti a non soffrire eccessivamente il caldo e il peso sarebbe lo stesso per tutti.
Ma, soprattutto, si salverebbero tanti cicloamatori costringedoli a correre così, loro sono quelli che, per scarsa dimestichezza e per rischi che si prendono praticamente sempre, pagano spesso le conseguenza più pesanti.


Serpa
Messaggi: 308
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 11:50

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Serpa »

herbie ha scritto:non so se le hai mai fatte, ma gli asfalti rattoppati e molto rugosi e irregolari, spesso non rifatti per anni, delle grandi salite Tour, sono tutt'altro che sicuri. Per non parlare dei punti in cui l'asfalto diventa leggermente "morbido" e scivoloso per il caldo estremo.
Non è facendo le salite della tradizione che si evitano i pericoli peggiori, anzi dove la pericolosità è segnalata i corridori stanno molto più attenti e rischia solo chi sa di poterlo fare (anche se spesso il corridore si sopravvaluta). Sono d'accordo che almeno dove i rischi sono evidenti bisognerebbe evitare di correrli, ma con questo criterio la discesa di ieri purtroppo non sarebbe comunque stata evitata.
Eliminare una salita ritenuta pericolosa a questo punto secondo me però vorrebbe dire non aver capito il problema. Il problema è che il ciclista tocca le punte di velocità toccate da un motociclista andando però a finire contro gli ostacoli direttamente con il proprio corpo.
Ho l'impressione che forse nemmeno il casco integrale avrebbe salvato la vita a Wouter, però sarebbe già un passo avanti. Anche l'adozione di altre protezioni per le spalle ma soprattutto le articolazioni e il busto sarebbero un altro passo avanti. Però poi ci dovremmo dimenticare l'elegante sagoma del corridore per vedere dei simil-motociclisti sulle bici. Sono tuttavia convinto che si troverebbero materiali adatti a non soffrire eccessivamente il caldo e il peso sarebbe lo stesso per tutti.
Ma, soprattutto, si salverebbero tanti cicloamatori costringedoli a correre così, loro sono quelli che, per scarsa dimestichezza e per rischi che si prendono praticamente sempre, pagano spesso le conseguenza più pesanti.
herbie un conto è la bmx

Immagine
(skateparkarezzo)

e un conto ciclismo su strada... credo sia davvero irrealizzabile tutto il sistema di protezioni che dici tu.


Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Strong »

herbie ha scritto:non so se le hai mai fatte, ma gli asfalti rattoppati e molto rugosi e irregolari, spesso non rifatti per anni, delle grandi salite Tour, sono tutt'altro che sicuri. Per non parlare dei punti in cui l'asfalto diventa leggermente "morbido" e scivoloso per il caldo estremo.
Non è facendo le salite della tradizione che si evitano i pericoli peggiori, anzi dove la pericolosità è segnalata i corridori stanno molto più attenti e rischia solo chi sa di poterlo fare (anche se spesso il corridore si sopravvaluta). Sono d'accordo che almeno dove i rischi sono evidenti bisognerebbe evitare di correrli, ma con questo criterio la discesa di ieri purtroppo non sarebbe comunque stata evitata.
Eliminare una salita ritenuta pericolosa a questo punto secondo me però vorrebbe dire non aver capito il problema. Il problema è che il ciclista tocca le punte di velocità toccate da un motociclista andando però a finire contro gli ostacoli direttamente con il proprio corpo.
Ho l'impressione che forse nemmeno il casco integrale avrebbe salvato la vita a Wouter, però sarebbe già un passo avanti. Anche l'adozione di altre protezioni per le spalle ma soprattutto le articolazioni e il busto sarebbero un altro passo avanti. Però poi ci dovremmo dimenticare l'elegante sagoma del corridore per vedere dei simil-motociclisti sulle bici. Sono tuttavia convinto che si troverebbero materiali adatti a non soffrire eccessivamente il caldo e il peso sarebbe lo stesso per tutti.
Ma, soprattutto, si salverebbero tanti cicloamatori costringedoli a correre così, loro sono quelli che, per scarsa dimestichezza e per rischi che si prendono praticamente sempre, pagano spesso le conseguenza più pesanti.

non le ho mai fatte, ma non è questo il punto.
Non stò dicendo che quelle strade sono meno pericolose, anche perchè le strade sono tutte pericolose (basta pensare al brecciolino), dico solo che spesso la diferenza sta nel modo di tracciare i percorsi.
Se si mettono tante discese/salite inedite si crea tanta attesa mediatica (mi infastidisce molto per esempio quello che è stato fatto per il crostis) e si ha la certezza che la maggior parte dei corridori non conosca nemmeno un metro di quella strada.
Al tour l'asfalto non è perfetto? ci sono anche li i muretti? tutto quello che vuoi, però sono strade che tanti conoscono a memoria.
Purtroppo al Giro, ultimamente, si vedono troppo spesso finali nervosi con discese da fare a tutta negli ultimi 20Km. Così facendo, ovviamente si aumenta lo share perchè si crea l'attesa mediatica, però si aumentano anche i rischi.
Il disegno della tappa spesso fa la differenza ben più di una strada con asfalto nuovo.
Ricordo ancora la protesta di armstrong al Giro, dopo essersi reso conto dei rischi che erano stati fatti correre al gruppo in una discesa molto impegnativa (in quell'occasione anche bagnata).
Se metti una discesa impegnativa devi disegnare la tappa in modo che ci siano solo gruppetti.
Mi piacerebbe che venisse presa in considerazione l'idea di abolire il concetto di "selezione in discesa".....è perchè il cuore del ciclismo è ben altro.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
alfiso

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da alfiso »

Un argomento di discussione da Sporza:

Michel Wuyts (commentatore tv di Sporza)-
Il Giro è diventato sovrumano. "Ogni corridore nella tasca sulla schiena porta un destino, ma l'organizzazione è andata molto fuori strada", dice il commentatore di ciclismo di Sporza. "Wouter Weylandt era un corridore molto dolce."
"Il destino si è accanito ma Wuyts punta il dito contro l'organizzazione."

La discesa era pericolosa, soprattutto in questa fase iniziale del Giro. Vado in vacanza sin dall'infanzia in quella zona. E le strade sono tortuose, sono molto difficili da prevedere.
Era troppo presto in una gara a tappe, tutti i corridori hanno voglia di vincere. La tappa inserita in questa fase del Giro non va bene.
Penso che il Giro - e soprattutto l'organizzatore Zomegnan, che ha avuto il polso pesante nel disegnarlo - siano stati molto criticati. Tutto è andato storto. Ha pianificato una corsa per corridori sovrumani.
Nel Tour ci sono un massimo di tre tipologie di salite, al Giro ce ne sono quattro o cinque distinte.
Wouter era un pilota molto dolce. Non l'ho mai visto di cattivo umore. Era molto orgoglioso del fatto che era stato preso dal Team Leopard Trek, ed era orgoglioso di guidare Fabian Cancellara. Questo lo aveva risollevato.


http://www.sporza.be/cm/sporza/wielrenn ... r_Weylandt

Le affermazioni vanno lette al netto dell'emozione e di qualche eccessivo accento giornalistico, ma alcune osservazioni appaiono ragionevoli.
Non le sposo in toto, ma ascoltarle per il futuro sarà buona cosa.


Avatar utente
Abajia
Messaggi: 849
Iscritto il: domenica 6 febbraio 2011, 17:53
Località: Tortoreto (TE)

Messaggio da leggere da Abajia »

Ma anche no. Wuyts straparla.
Opinione mia, ça va sans dire.


La superstizione porta sfortuna
(5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1983, Raymond Merrill Smullyan)

___

Fantaciclismo Cicloweb - edizione 2011

- Liège - Bastogne - Liège

___

Asso di Fiori
Avatar utente
Camoscio madonita
Messaggi: 3711
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 15:30

Re:

Messaggio da leggere da Camoscio madonita »

Abajia ha scritto:Ma anche no. Wuyts straparla.
Opinione mia, ça va sans dire.
anche a mio modo di vedere. E per tanti motivi: il primo, ed è quasi inutile ritornarci, la pericolosità della discesa...ho visto molto di peggio, e si è trattato di una fatalità! Come prevedere certe cose? Il povero Galvez è morto in pista, dove non ci sono "ostacoli naturali". Il secondo l'inutile paragone tra Tour e Giro: parliamo di realtà orografiche completamente differenti, e pere ragioni di natura geografica/topografica (fortunatamente a mio modo) le salite e le discese italiane sono queste! A meno che non vogliamo fare attraversare le autostrade e le superstrade...


Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
alfiso

Re:

Messaggio da leggere da alfiso »

Abajia ha scritto:Ma anche no. Wuyts straparla.
Opinione mia, ça va sans dire.
In tal caso dico quali sono i punti su cui intravvedo un briciolo di lucidità in Wuyts.
In un Giro con un numero elevato di partenti si potevano prevedere alcune tappe di "allineamento" o di "sfogo" sulla falsariga di quella di Parma.
Il carico fisico e nervoso che graverà sui corridori in questo Giro sarà notevole. Eccessi di durezza, o di ricerca della spettacolarità vi sono, non si possono negare, ed anche il forum in tempi non sospetti li aveva elencati. La sensazione è che Zomegnan per sopperire ai problemi di budget stia cercando la spettacolarità a tutti i costi calcando la mano. Il suo lavoro non è facile in questo momento economico. Intravvedere rischi per la sicurezza in un quadro di questo genere non è una osservazione peregrina, è sostanziale. Poi possiamo parlare di "normale" morte sul lavoro, ruotando cinicamente e statisticamente sul quanto una morte, qualsiasi essa sia, possa essere normale, causata dal destino, ecc.. Mi riferisco all'analisi fatta ieri da Enrico mentana intervistato da SkyTg.
Orbene, nel mondo del lavoro, si parla di fattori di rischio.
Un eccesso di tappe di dura montagna in successione e percorsi tortuosi con discese impegnative sono fattori di rischio.
Un giusto equilibrio in futuro andrà trovato. Fra i Tour (inizio 9 gg monotonia e poi battaglia all'arma bianca per 12 gg) ed un Giro che in venticinque anni è passato dalle salite in autostrada ai sentieri per stambecchi, non penso sia impossibile trovare soluzioni più equilibrate.
Nulla di quanto detto ha a che vedere con la morte di Wout, ma cogliere i segnali del destino per non forzarlo credo sia semplicemente umano.
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.


Nicker
Messaggi: 1989
Iscritto il: martedì 14 dicembre 2010, 22:12

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Nicker »

Credo anch'io che purtroppo il Crostis non verrà più affrontato. Ho detto purtroppo perchè questa scelta sarà causata dall'onda emotiva della tragedia di ieri e non da un bisogno effettivo di sicurezza come invece dovrebbe sempre accadere...

Effettivamente Zomegnan in questi ultimi anni comincia ad essere un po troppo fissato con i percorsi estremi, già per me lo Zoncolan è troppo, non parliamo poi di Plan de Corones...se poi oltre alla salite estreme incomincia a mettere anche delle discese impossibili non ci siamo proprio... Premetto che non conosco per niente la discesa del Crostis, ma non dovrebbe essere così pericolosa... cioè da quello che letto il problema principale rigurdantante la sicurezza erano le pessime condizioni dell'asfalto, le molte buche, le crepe e così via... Però l'organizzazione ha detto che avrebbe riparato in tempo tutti i punti dell'asfalto rovinato. Inoltre l'organizzazione sta installando delle reti di protezione come quelle da sci (che in teoria sono anche meglio dei guard rail) in tutti punti della strada sterrata in falsopiano con di fianco burroni a strapiombo. Con queste condizioni la discesa sarebbe fattibile, considerando che tra due settimane i corridori saranno molto meno e non ci sarà gruppo compatto in cima al Crostis... Però saranno solamente i corridori e il comitato di sicurezza a decidere se farla o meno...

Invece quello che mi ha fatto veramente rimanere perplesso è invece il problema della strettezza della strada Panoramica delle vette (ossia la strada sterrata in falsopiano in cima al crostis)... cioè le ammiraglie ci entrano giuste!?! e se per sbaglio un'auto va in panne si rischia di bloccare la corsa!?! Ma questo è un problema grave!!! Da quello che ha capito per risolvere la situazione bisognerebbe fermare le prime ammiraglie in cima al crostis, poi entrano le moto con la bici di scorta fino a metà discesa, poi da lì fino all'imbocco dello Zoncolan entrano le seconde ammiraglie, poi sullo Zoncolan di nuovo le moto... ho scritto giusto o ho letto male!?! ma è un casino! non si può inserire una strada che comporta tutte queste problematiche... ma poi nessuno ha mai parlato di questo problema fino a qualche giorno fa!


"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Avatar utente
Abajia
Messaggi: 849
Iscritto il: domenica 6 febbraio 2011, 17:53
Località: Tortoreto (TE)

Messaggio da leggere da Abajia »

I Giro colle salite in autostrada erano quelli acchittati per Moser. C'erano pure gli anni con tappe da trecento e oltre chilometri e sette passi dolomitici nel mezzo.
L'accaduto che ha chiamato a sé Weylandt è avvenuto in un tratto di strada con alcune semicurve; non tornanti, non cuve a novanta, né cieche: semicurve. Il ragazzo s'è distratto, penso io a maggior ragione perché non richiamato all'attenzione da un'imminente tortuosità. Poste così le cose, pare quasi che, fosse stataci una curva difficile, Wouter non avrebbe ritenuto opportuno guardare indietro. La ragione non sta neppure nel mezzo: stiamo ragionando dell'ipotesi di negare discese competitive nella prima settimana del Giro, e questo, per me, non ha granché senso. Ne capisco le ragioni, per carità, ma non le condivido. Perché non avrebbe senso assistere a cinque o sei tappe piatte o quasi come esordio. Perché il ciclismo è questo.
Il ciclismo è ciclismo, la morte non è contemplata nell'esercizio, ma può capitare. Certo si potrebbe renderlo "meno ciclistico", ammorbidire le discese, che è quel che si chiede qua, ed infatti si chiede di snaturare questo sport (in senso buono, cioè sotto alcuni aspetti, che si percepiscono come secondari, forse, ma che, secondo me, tali non sono). Io non lo chiedo, beninteso. Io chiedo che il ciclismo resti tale, perché, tendenzialmente, nel ciclismo ci sono sì i pericoli, ci sono le difficoltà, ma si arriva al traguardo.
Il ciclismo deve rimanere tale. Benedetto sia il Crostis, perché è ciclismo.


La superstizione porta sfortuna
(5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1983, Raymond Merrill Smullyan)

___

Fantaciclismo Cicloweb - edizione 2011

- Liège - Bastogne - Liège

___

Asso di Fiori
alfiso

Re:

Messaggio da leggere da alfiso »

Abajia ha scritto:I Giro colle salite in autostrada erano quelli acchittati per Moser. C'erano pure gli anni con tappe da trecento e oltre chilometri e sette passi dolomitici nel mezzo.
L'accaduto che ha chiamato a sé Weylandt è avvenuto in un tratto di strada con alcune semicurve; non tornanti, non cuve a novanta, né cieche: semicurve. Il ragazzo s'è distratto, penso io a maggior ragione perché non richiamato all'attenzione da un'imminente tortuosità. Poste così le cose, pare quasi che, fosse stataci una curva difficile, Wouter non avrebbe ritenuto opportuno guardare indietro. La ragione non sta neppure nel mezzo: stiamo ragionando dell'ipotesi di negare discese competitive nella prima settimana del Giro, e questo, per me, non ha granché senso. Perché non avrebbe senso assistere a cinque o sei tappe piatte o quasi come esordio.
Il ciclismo è ciclismo, la morte non è contemplata nell'esercizio, ma può capitare. Certo si potrebbe renderlo "meno ciclistico", ammorbidire le discese, che è quel che si chiede qua, ed infatti si chiede di snaturare questo sport. Io non lo chiedo, beninteso. Io chiedo che il ciclismo resti tale, perché, tendenzialmente, nel ciclismo ci sono sì i pericoli, ci sono le difficoltà, ma si arriva al traguardo.
Il ciclismo deve rimanere tale. Benedetto sia il Crostis, perché è ciclismo.
Io non propongo di cancellare alcunché. Se il Crostis sarà messo in sicurezza ben venga.
In tempi non sospetti sono già stati molti coloro che hanno avvertito la stonatura. Evidentemente esiste un sentire comune sulla misura e sull'equilibrio che un grande Giro deve avere. In anni recenti abbiamo avuto ottimi tracciati, compresi quelli del Zome.
Ho parlato invece di fattori di rischio.
Le prime tappe con così tanti partenti necessitavano di tappe come quella di Parma o di Livorno (non tappe piatte), con discese non troppo lunghe e tortuose. Tappe di allineamento e di presa di confidenza. Non voglio soffermarmi sul percorso dell'incidente in sé.
Ho individuato un altro fattore di rischio. Ci sono troppe tappe di dura montagna in successione. A mio modo di vedere sono eccessive. Calcare meno la mano in futuro non lo renderà meno ciclistico. Parere personale.


herbie
Messaggi: 8297
Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da herbie »

secondo me parlare della discesa del Crostis ha senso se veramente è di una categoria di pericolosità diversa a tutte le altre, altrimenti bisognerebbe parlare di ogni discesa. Ribadisco che la manutenzione delle strade dei grandi colli francesi è spesso e volentieri molto scadente con asfalti molto rovinati e pieni di buche e brecciolino, ma nessuno si lamenta, il problema non è conoscere la strada, ma cosa si trova sulla strada. Al Giro molto spesso gli asfalti sono appena rifatti e le grandi salite (a parte dove si va molto oltre i 2000, per ovvi motivi dovuti alla neve presente fin quasi al passaggio della corsa) sono tenute bene nel corso degli anni, molto meglio rispetto al Tour, ogni paragone con la corsa francese mi sembra fuori luogo. I percorsi nuovi possono diventare un problema quando si va alla ricerca dell'estremo, ma non quando si "scoprono" salite e abbinamenti di salite accattivanti per chi segue la corsa, francamente lo scadimento di spettacolo del Tour mi sembra dovuto proprio alla monotonia e prevedibilità dei percorsi, oltre che alla regolarità delle salite, e al modo in cui vengono interpretate, ovviamente. La pericolosità non è in questa o quella strada (a parte i casi estremi, mi riservo il giudizio su quella del Crostis che non conosco), perchè sono estremamente pericolose perfino le buche in pianura quando le prendi a 60 all'ora.
Il pericolo è il fatto che il ciclista va contro ogni cosa direttamente con il proprio corpo, mentre la sua velocità, in discesa, è assolutamente paragonabile, ma per lo più anche più sostenuta, a quella di un motociclista, che però porta casco integrale a varie altre protezioni. Per dire, non è possibile provare un casco integrale con la stesso tipo di aerazione di quelli attuali da ciclista?
"ascoltare il destino e non forzargli la mano" significa almeno provare a riflettere su queste cose, piuttosto che sui percorsi che giocoforza saranno sempre pericolosi. All'inizio perchè tutti "premono", alla fine perchè c'è stanchezza ecc.. ecc..


Avatar utente
eliacodogno
Messaggi: 6999
Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 1:27
Località: Segusium

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Admin ha scritto:Ho l'impressione che l'opposizione al Crostis e soprattutto alla sua discesa monterà abbastanza nei prossimi giorni. Va così.
Sul sito della Gazzetta ieri ho letto almeno un paio commenti in cui si auspicava addirittura la sospensione immediata della corsa perchè i percorsi sono troppo pericolosi. Quindi senz'altro l'opposizione al Crostis ci sarà, anche se (come già è stato scritto sicuramente) la discesa sarà dotata di ogni sistema di sicurezza e i corridori la affronteranno con grandissima attenzione. Correlare una tragica fatalità ad un discorso di sicurezza (in giro si sente parlare anche di gruppo troppo numeroso) è fuori luogo. La sicurezza è fondamentale ma a volte non basta.... :(


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
alfiso

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da alfiso »

herbie ha scritto: "ascoltare il destino e non forzargli la mano" significa almeno provare a riflettere su queste cose, piuttosto che sui percorsi che giocoforza saranno sempre pericolosi. All'inizio perchè tutti "premono", alla fine perchè c'è stanchezza ecc.. ecc..
Faccio fatica per mia natura ad accettare la irreversibilità del destino, pur umanamente rispettandone la natura dello stesso. Eventi come questi ci obbligano ad una tensione ideale per ricercare soluzioni migliori.
Quando ero piccolo si usavano i caschetti in cuoio e il pensiero comune era di scherno per i caschi rigidi (io pure!), sino a che un mio compagno di allenamento si è fracassato il casco rigido su un cordolo di una abitazione. Lo abbiamo guardato rotto come un uovo ed assieme siamo scoppiati in una risata isterica, per alleviare il dolore dei testicoli nascosti sotto al diaframma per la paura scampata.
Oggi questi caschi ci sono, tutti si sono abituati e non ne possono fare a meno e molte vite sono state salvate.
Perché escludere che non si possano trovare ulteriori soluzioni in futuro "integrali"? E poi bisogna testare.
Esattamente come avvenuto nel motociclismo. E senza preoccuparsi del ridicolo se la soluzione sarà derivata dalla bmx.
Riduzione del rischio, è semplice.
Come pure cercare di ponderare fra esigenze economiche e tracciati equilibrati. Riduzione dei fattori di rischio, semplicemente.
Gli incidenti ci saranno sempre, eh va bene, questo lo sappiamo tutti.
Ok, oggi ci siamo commossi ed abbiamo visto che la nostra umanità ciclistica è molto meglio di tante altre e di quello che noi stessi pensavamo.
Ma io mi sono davvero stufato di vedere morti, anzi mi sono rotto i coglioni. E' il quarto che vedo in diretta. Non mi diverto più.
Il numero di morti sta aumentando negli ultimi 2 decenni, prendiamone atto. Così non va.
Questa esigenza non può essere confusa per retorica.
Ma quale madre in questi gg manderà il proprio figlio a tesserarsi? Molte diranno: "però sono coraggiosi questi ciclisti!".
Beati coloro che per avere esempio non hanno bisogno di eroi.


Avatar utente
Abajia
Messaggi: 849
Iscritto il: domenica 6 febbraio 2011, 17:53
Località: Tortoreto (TE)

Messaggio da leggere da Abajia »

alfiso ha scritto: Io non propongo di cancellare alcunché. Se il Crostis sarà messo in sicurezza ben venga.
In tempi non sospetti sono già stati molti coloro che hanno avvertito la stonatura. Evidentemente esiste un sentire comune sulla misura e sull'equilibrio che un grande Giro deve avere. In anni recenti abbiamo avuto ottimi tracciati, compresi quelli del Zome.
Ho parlato invece di fattori di rischio.
Le prime tappe con così tanti partenti necessitavano di tappe come quella di Parma o di Livorno (non tappe piatte), con discese non troppo lunghe e tortuose. Tappe di allineamento e di presa di confidenza. Non voglio soffermarmi sul percorso dell'incidente in sé.
Ho individuato un altro fattore di rischio. Ci sono troppe tappe di dura montagna in successione. A mio modo di vedere sono eccessive. Calcare meno la mano in futuro non lo renderà meno ciclistico. Parere personale.
Mettere in sicurezza, sì, sono d'accordo. Il punto è che non vedo obiettività: si palesano giudizi laddove si è trascinati dall'emotività del momento. Non è il caso tuo, alfiso; lo scrivo prendendo spunto dalla tua risposta.
Come scrive herbie, il Crostis non è più pericoloso di tante altre discese che vengono percorse al Tour, per questo non capisco le ragioni dell'avversità. Se quelle discese ci vanno bene, perché non il Crostis? Per quello che è accaduto ieri? Ebbene, la normalità è che quelle discese sono "normalmente ciclistiche"; perché non il Crostis, già così? Il Crostis, c'è da scommettere, verrà messo in sicurezza anche meglio di quanto si veda al Tour e ancora meglio di quanto sarebbe stato messo in sicurezza senza la tragica avventura occorsa ieri, eppure si crede sia opportuno "bypassarlo" bellamente: perché? Chiedo questo: perché? Io penso perché si sia spinti dal "fattore Weylandt", cosa che non è effettivamente un fattore ciclistico. Un fattore ciclistico è la discesa del Crostis, che qualcuno chiede di risparmiare agli atleti in ragione di un fattore extra-ciclistico.
Ecco: il Crostis verrà normalmente affrontato, andrà tutto nella "norma", cioè sarà tutto "ciclistico". Sarà ciclismo. Adesso, infatti, non mi capacito di come ci si faccia occludere la testa.
Se il Giro arriva al Crostis, il Crostis, per definizione, sarà "sicuro". Dunque: di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando della tragedia di Weylandt, dico io; il Crostis cosa c'entra?
Ripeto: sotto quest'aspetto, non ce l'ho con te, alfiso. ;)


La superstizione porta sfortuna
(5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1983, Raymond Merrill Smullyan)

___

Fantaciclismo Cicloweb - edizione 2011

- Liège - Bastogne - Liège

___

Asso di Fiori
Avatar utente
Rojo
Messaggi: 1548
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 17:34
Località: El imperio en el que nunca se pone el sol

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Rojo »

Strong ha scritto:Mi piacerebbe che venisse presa in considerazione l'idea di abolire il concetto di "selezione in discesa".....è perchè il cuore del ciclismo è ben altro.
Su questo non sono assolutamente d'accordo. La discesa fa parte del ciclismo tanto quanto la salita. Sono le due facce della stessa medaglia. Tante corse in passato si sono decise in discesa ed è giusto che continui ad esserci questo fattore. Non scherziamo.


Quello che io contesto è la ricerca dell'estremo, questa volontà di andare oltre i limiti, giocando con la salute altrui, per ricercare lo spettacolo.
Non conosco la discesa del Crostis e non so se è fattibile o meno. Ma anche se fosse nei canoni normali di pericolosità, per me quella tappa è un'esagerazione. Già lo Zoncolan da solo è "oltre", piazzarci prima una salita altrettanto dura e mettere questa tappa in mezzo ad altri due tapponi durissimi è una cosa disumana.
Di questo passo in futuro dobbiamo aspettarci che i ciclisti debbano saltare nei cerchi di fuoco e schivare le puntine buttate sull'asfalto?

Non c'è solo la discesa come fattore di rischio. Anche esagerare con la difficoltà dei percorsi, facendo salire su sentieri per capre, è un pericolo per la salute. Invece che finire in un burrone, ti viene un colpo... o forse ti viene dopo 10 anni quindi ci si fa meno caso, però il risultato sempre quello è.

Abajia ha scritto:Benedetto sia il Crostis, perché è ciclismo.
LOL.
La prendo come una battuta, vah... che è meglio...


Lo que realmente esta podrido en el ciclismo son sus dirigentes que se vuelven millonarios con nuestro sudor y esfuerzo. (Oscar Pereiro)
Avatar utente
Abajia
Messaggi: 849
Iscritto il: domenica 6 febbraio 2011, 17:53
Località: Tortoreto (TE)

Messaggio da leggere da Abajia »

Beh, Lorè, che si preferisca il Finestre al Crostis è un conto. Il Crostis non è la salita di Scanuppia, questo è senza dire. Se poi vogliamo parlare di quanto l'Izoard e la Madeleine siano "ciclismo" e di quanto lo Zoncolan sia "border line", facciamo pure; ma non risolviamo una mezza cippa fratta per quattro. :mrgreen:


La superstizione porta sfortuna
(5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1983, Raymond Merrill Smullyan)

___

Fantaciclismo Cicloweb - edizione 2011

- Liège - Bastogne - Liège

___

Asso di Fiori
alfiso

Re:

Messaggio da leggere da alfiso »

Abajia ha scritto: Se il Giro arriva al Crostis, il Crostis, per definizione, sarà "sicuro". Dunque: di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando della tragedia di Weylandt, dico io; il Crostis cosa c'entra?
Ripeto: sotto quest'aspetto, non ce l'ho con te, alfiso. ;)
Mi è chiarissimo il tuo ragionamento.

Quello che tu hai chiamato fattore Weylandt esiste ed esisterà per tutto questo Giro e molto probabilmente per tutta la stagione, se non oltre.
Farne tesoro può essere un valore, una opportunità da sfruttare con lucidità e senza emotività per migliorare le cose.
Lasciare spazio all'emotività porterebbe solo a gesti plateali, palliativi non risolutivi (es. cancellazione Crostis a prescindere per una ombra di coscienza).
Il percorso del Giro è nato così (anche se non mi piace per gli eccessi descritti) e va portato a compimento con tutta l'attenzione e la tensione ideale possibile per la sicurezza. Anche gli atleti se ne devono fare carico portandosi reciprocamente maggior rispetto (vi invito a sentire a proposito l'intervista online alla Gazza di Ale Petacchi al riguardo dopo Parma sul rispetto fra colleghi). Un eccesso di agonismo ti porta a fare scorrettezze anche impercettibili, di cui dopo il disastro ti penti e ti sei distrutto la vita (penso all'incidente ad Isaac Galvez ed al povero Dimi De Fauw, che era pure Gandese e grande amico di Wout).

Ora tutti sappiamo una cosa (e Zomegnan ci si gioca 20 anni di vita per lo stress): non ci possiamo permettere un'altra fatalità.
Il ciclismo non è una merda di real surviving show. E' un nobile sport.
Questa è la premessa di ogni discorso.

Ps. Il mondo dei Rally negli anni 80 ebbe una successione di lutti e cadde in crisi. Lo stesso avvenne con il motociclismo negli anni 70, riemerse con l'introduzione di strumenti di sicurezza efficaci. La formula uno ebbe una crisi di ascolti dopo le tragedie di Tom Price e di Ayrton Senna.
La gente è cinica magari, ma mai sadica.


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10525
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Michel Wuyts si è ammalato di conformismo, e cerca di dargli una patina di ragionamento con la questione degli sfoghi nei primi giorni. Wuyts cosa dice di Roubaix, Fiandre e soprattutto Amstel? Lo si perdona solo perché sull'emozione di una ingiustizia chi non è abbastanza umile da stare in silenzio davanti alla morte si mette a sbraitare contro un colpevole immaginario: il silenzio sarebbe troppo pesante.

è stata una fatalità, abbiamo visto tutti in che punto è successo l'aggancio col pedale di Weylandt, abbiamo visto la facilità estrema di quel tratto di strada.

Il Crostis adesso diventera la vittima sacrificale del bisogno di sicurezza. Anche se ci sono le reti, anche se ci sono le protezioni. Anche sul Vivione nel 2008 ripararono le rocce con materassi, per dare sicurezza.
Ricordo Savoldelli vincere in picchiata dalla Valcavera nel 1999. Non so se vi ricordate quella discesa, non so se l'avete mai fatta. nessuno all'arrivo si lamentò. Però dopo una fatalità come quella di ieri credo che Zomegnan non se la senta di dire: "ci sono le protezioni", e taglierà comunque il Crostis.
Primo, perché lo chiederanno i corridori, in una sorta di orgoglio di gruppo.
E i corridori sono gli unici dopo ieri che hanno diritto di chiedere una cosa del genere.
E se non lo chiederanno i corridori, che sono uomini veri e sanno che se una discesa è brutta occorre tirare i freni, lo chiederanno i giornalisti, maestri del conformismo.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
alfiso

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da alfiso »

Il conformismo è la scimmia dell'armonia (Ralph Emerson)

Perché non parliamo di armonia ed equilibrio? Perché spesso l'anticonformismo "ammanierato" è a sua volta un conformismo.
Se qualcuno mi dice: "Ok mi spiace per il povero Wout, ma a me il ciclismo piace così e non vedo perché cambiare" lo rispetto.
Anche se non mi trova d'accordo per una virgola.

Io non credo che questo ciclismo mi possa più piacere, è CircoCiclismo, o GladioCiclismo, ovvero un ciclismo sacrificato allo spettacolo ed alla retorica della sofferenza e della morte. C'era anche nella Formula 1 degli anni 50.

Ripeto: armonia ed equilibrio, cose semplici ma raffinate.


herbie
Messaggi: 8297
Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da herbie »

io sono convinto che pensare di agire sui percorsi per diminuire il rischio sia concettualmente fuori strada. Certo, poi ci sono le strade larghe 3 metri, cornicioni a sbalzo sul burrone dove se sbagli mezza curva ti ritrovano 50 metri più in basso. Ovviamente quelle non vanno bene, ma in genere non se ne vedono di strade così (Il Crostis non lo so e mi riservo il giudizio dopo averlo visto). Ogni percorso ha rischi molto alti, basta un comunissimo muro di cemento sul bordo per diventare un rischio mortale se ci vai con la faccia, ma basta anche pensare alla lama sul bordo di ogni semplicissimo guard rail presente su ogni semplicissima discesa (ve li ricordate quegli assurdi cubetti di cemento,8 spigoli vivi ogni 10 metri, a bordo strada sul Porte d'Aspet- ci sono ancora, per la cronaca-? se il povero Fabio fosse finito nel bosco invece che contro uno di quelli non credo che saremmo qui ancora a piangerlo).
Non è questione di percorsi, allora i biker della MTB che dovrebbero dire?

Ma se proprio vogliamo parlare di percorsi....
il rischo è proporzionale alla velocità a cui avviene la caduta. La gravità della caduta di Wouter è dovuta al fatto che era in un tratto praticamente rettilineo, dove presumibilmente si andava sui 70 -80 all'ora. Molto diverso è cadere in curva dove invece stai già rallentando e gli impatti avvengono a velocità intorno ai 30-50.
Sono molto più "sicure" le discese piene di curve, soprattutto tornanti dove tra uno e l'altro non fai in tempo a raggiungere velocità importanti.
Il rischio vero è dove la pendenza, la larghezza della strada, e soprattutto lunghi rettilinei ti portano in fretta a velocità elevate. Non sono quelle certo le discese "selettive". Sul dritto vanno molto forte tutti. Direste che è pericolosa la discesa di Malga Ciapela? Per me sono quelle strade i veri rischi, altro che le stradine tutte a curve: due corsie larghe, pendenza elevata, poche semicurve e rettilineo...basta una buca, una macchia d'olio, un imprevisto di qualunque genere e ai 100 all'ora sulla bici decolli immediatamente. Se cadi sul tornante ai 40 all'ora molto difficilmente le conseguenze saranno gravi.
Sono finiti giù nel bosco a memoria mia Bruyneel sul Cormet de Roselend, Schleck nel Malcantone, Horrillo sul Culmine San Pietro, Augustyn sulla scarpata della Bonette, qualcun altro mi sfugge, ma sono ancora tutti qui...una parte di miracolo c'è anche in tutti questi casi, ma è anche vero che fuori strada gli impatti con un po' di fortuna vengono attutiti, diversifcati. Ma chi è andato contro un ostacolo fermo a bordo strada ad alta velocità lo stiamo piangendo. Quello è il pericolo, velocità molto alte favorite dai tratti rettilinei (anche la larghezza delle strada fa la sua parte) e ostacoli ai bordo strada, e questi non si possono proprio evitare da nessuna parte.
Piuttosto, ripeto, rifletterei su come sarebbero andate le cose con il casco integrale e magari un bustino protettivo dell'addome e della schiena.... non si potrebbero studiare soluzioni tollerabili per il caldo estremo e compatibili con le posizioni sulla bici? Il peso sarebbe uguale per tutti, ovviamente...


alfiso

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da alfiso »

Io credo che la lucidità venga meno in presenza di eccessiva fatica. Il recupero nell'ultima settimana sarà difficoltoso. A memoria non ricordo un grande Giro con una sfilza così concentrata di fatiche negli ultimi 7 giorni. Questa è la mia critica al percorso.
Condivido in pieno invece il ragionamento sulla ricerca di nuove protezioni di Herbie.

Venendo invece al Crostis linko alcuni materiali per l'analisi e le valutazioni:
Panoramica delle vette:
HD estivo agosto:
1)
2)
3)
con neve in primavera:


Monte Crostis:


Immagine


Avatar utente
Leone delle Fiandre
Messaggi: 435
Iscritto il: martedì 12 aprile 2011, 10:25

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Leone delle Fiandre »

Condivido in toto le parole di Rojo/Lore


Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDY ... re=related

FANTACICLISMO DI CICLOWEB 2012
1° De Ronde van Vlaanderen
1° Clásica San Sebastián.
herbie
Messaggi: 8297
Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da herbie »

la tappa del Crostis è dura, ma a memoria ricordo giri molto più duri di questi. Mancavano le pendenze estreme, ma i dislivelli erano peggiori e le sequenze di tappe dure assai peggiori. Teniamo anche presente che oggi ci sono un paio di kg. in meno sulla bici e rapporti generalmente più agili rispetto anche solo agli anni 90.
Sulla lucidità necessaria che viene a mancare con la fatica: quella è dovuta all'appannamento del fuori soglia prolungato, cosa cui si va incontro anche con una sola salita fatta molto forte...è, come i pericoli e le buche, presente sempre...non è questione di percorsi più o meno duri. Una buona parte dei corridori sono sempre un po' appannati all'inizio di qualunque discesa.

Teniamo presente anche che più sono dure le tappe meno folti sono i gruppi e minori sono i rischi in discesa.

Dai filmati sembra veramente un cornicione che non permette errori la Panoramica delle Vette...mah...non è una "normale" strada di montagna.
La salita però se verrà tolta a mio parere va sostituita se possibile con un'altra equivalente, se si hanno a cuore gli equilibri strategici del Giro...altrimenti...pazienza.


alfiso

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da alfiso »

Ho la sensazione, dal silenzio e dalla replica di Leone, che le immagini postate abbiano creato una certa impressione.
Avere dubbi e paure è "sacrosantamente" umano. Questo tracciato del Giro, modestamente a mio avviso, non lo è.
E' andato oltre.

La verità è che è sempre più difficile avere comuni e comunità locali disposte a pagare per tappe interlocutorie, anche in ragione del famigerato (e passato sotto silenzio) DL 78/2010 che non permette più ai Comuni di sponsorizzare e patrocinare onerosamente iniziative sportive e culturali nel quadro del Patto di Stabilità.
Leggere per credere:
http://www.valdimagranews.it/index.php? ... &Itemid=19
http://iltirreno.gelocal.it/cecina/cron ... ti-3449337
Questo porterà alla morte di molte gare locali ed iniziative culturali.

Per questa ragione le organizzazioni delle tappe passeranno in futuro sempre più agli enti turistici (le comunità montane sembrano cavarsela nella normativa attuale).
Nel comune di 10.000 abitanti dei miei genitori la giunta è stata costretta ad un avanzo di ben 500.000 euro e nel contempo ha tagliato una gara ciclistica che si correva da 35 anni, il presepe vivente e varie mostre.
Tornando al Crostis, nei prossimi anni (in assenza di un aggiustamento del folle quadro normativo) il buon Zomegnan dipenderà sempre più e soltanto dai comitati locali (al 90% di aree montane), gli unici disposti a sborsare bene in cambio di alti tassi di spettacolarità (= maggior pericolo).
Difficile salvare i budget.


Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Strong »

dopo aver visto i video sono sempre più convinto del fatto che è da pazzi disegnare un percorso del genere e sia da pazzi dire che il ciclismo è questo ed è normale che si affrontino questi percorsi.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Avatar utente
Leone delle Fiandre
Messaggi: 435
Iscritto il: martedì 12 aprile 2011, 10:25

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Leone delle Fiandre »

Non ho guardato le immagini che hai postato, quindi non è una questione di impressione.
Condivido le parole di Lore a livello di discorso generale: certe scelte hanno poco a che vedere col ciclismo su strada e con la tradizione del Giro.
I ciclisti sono animali da soma, a prescindere dal discorso Crostis, che non conosco nè come salita nè come discesa.


Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDY ... re=related

FANTACICLISMO DI CICLOWEB 2012
1° De Ronde van Vlaanderen
1° Clásica San Sebastián.
alfiso

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da alfiso »

herbie ha scritto:la tappa del Crostis è dura, ma a memoria ricordo giri molto più duri di questi. Mancavano le pendenze estreme, ma i dislivelli erano peggiori e le sequenze di tappe dure assai peggiori. Teniamo anche presente che oggi ci sono un paio di kg. in meno sulla bici e rapporti generalmente più agili rispetto anche solo agli anni 90.
Dai filmati sembra veramente un cornicione che non permette errori la Panoramica delle Vette...mah...non è una "normale" strada di montagna.
La salita però se verrà tolta a mio parere va sostituita se possibile con un'altra equivalente, se si hanno a cuore gli equilibri strategici del Giro...altrimenti...pazienza.
Herbie mi sono guardato tutte le altimetrie generali dal 1958, parlo con cognizione di causa e non per sensazioni.
Non abbiamo mai avuto una successione così micidiale:
3 alta montagna - riposo - cronoscalata - 1 alta montagna - 1 media montagna - 2 alta montagna - cronometro
Oltre ciò aggiungici il tuo discorso sulle pendenze, mentre non rilevo grandi variazioni nei dislivelli.


Avatar utente
Rojo
Messaggi: 1548
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 17:34
Località: El imperio en el que nunca se pone el sol

Re: Giro 2011 - 14a tappa: Lienz - Monte Zoncolan (210 km)

Messaggio da leggere da Rojo »

A quanto scritto da alfiso, aggiungo che nei primi 10 giorni ci sono altre 4 tappe che possono influenzare la generale (apparte la cronosquadre), c'è un solo effettivo giorno di riposo (l'altro è di trasferimento), e appunto i trasferimenti dalle sedi di arrivo alle sedi di partenza sono spesso allucinanti (come consuetudine da qualche anno ormai).

Questo Giro è troppo. Non solo la tappa dello Zoncolan è disumana. Ma queste sono opinioni, per carità...


Lo que realmente esta podrido en el ciclismo son sus dirigentes que se vuelven millonarios con nuestro sudor y esfuerzo. (Oscar Pereiro)
Rispondi