Etna in eruzione: tappa in pericolo
Etna in eruzione: tappa in pericolo
Dopo alcuni giorni di attività stromboliana con diverse esplosioni ed emissione di cenere, da stanotte
l'Etna è in eruzione, con forti boati e fontane di lava altissime ed emissione di cenere verso Catania, visibile anche dal Satellite.
Temo, se il fenomeno non si interrompe oggi stesso, che la tappa di domenica possa essere modificata, o addirittura stravolta.
Tranne che "IDDU" (LUI...il Vulcano) si stia solo preparando per dare spettacolo in onore del Giro...
Ma conoscendo bene le sue bizze, non vorrei che questo sia un pessimo scherzetto, visto che spesso viene interdetto lo
spazio aereo ai vari velivoli, elicotteri in testa.
Questa è un'immagine di stanotte tratta da una webcam puntata sull'Etna,
in cui si nota la forte colata di lava e l'emissione di fumo.
l'Etna è in eruzione, con forti boati e fontane di lava altissime ed emissione di cenere verso Catania, visibile anche dal Satellite.
Temo, se il fenomeno non si interrompe oggi stesso, che la tappa di domenica possa essere modificata, o addirittura stravolta.
Tranne che "IDDU" (LUI...il Vulcano) si stia solo preparando per dare spettacolo in onore del Giro...
Ma conoscendo bene le sue bizze, non vorrei che questo sia un pessimo scherzetto, visto che spesso viene interdetto lo
spazio aereo ai vari velivoli, elicotteri in testa.
Questa è un'immagine di stanotte tratta da una webcam puntata sull'Etna,
in cui si nota la forte colata di lava e l'emissione di fumo.
VINCE....NZO NIBALI Lo Squalo dello Stretto
- Laura Grazioli
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
E ci mancava solo IDDU...
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
non vi preoccupate è il suo modo di salutare la carovana Rosa
Shark Attack
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Mi preoccupa il fatto che abbiano chiuso l'aeroporto di Catania.
Anche se riuscissero a fare la tappa, la carovana avrebbe delle difficoltà a raggiungere Termoli in tempo per un po' di risposo.
Anche se riuscissero a fare la tappa, la carovana avrebbe delle difficoltà a raggiungere Termoli in tempo per un po' di risposo.
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
l'aereoporto di Catania l'hanno già riaperto almeno parzialmente, per il giorno dopo potrebbero, mal che vada, sempre partire da Reggio Calabria o da Palermo...Ottavio ha scritto:Mi preoccupa il fatto che abbiano chiuso l'aeroporto di Catania.
Anche se riuscissero a fare la tappa, la carovana avrebbe delle difficoltà a raggiungere Termoli in tempo per un po' di risposo.
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Io sono di Catania, e vi posso dire che il problema non è nè l'aeroporto che già oggi (o al più tardi domani) sarà riaperto, nè la lava (il magma) che non può arrivare a Rifugio Sapienza (men che meno entro domenica).
Il problema grosso invece è la cenere...che si deposita sulle strade e le rende scivolosissime...tanto per fare un esempio ricordo che una volta per colpa della cenere vulcanica mio padre si è rotto una gamba scivolando praticamente da fermo sulla bici. Oltretutto togliere la cenere lungo tutto il percorso di gara è abbastanza problematico. Poi naturalmente bisogna vedere dove si è depositata la cenere...oggi qui a Catania ci sono quartieri dove c'è la cenere ed altri dove non ce n'è.
Il problema grosso invece è la cenere...che si deposita sulle strade e le rende scivolosissime...tanto per fare un esempio ricordo che una volta per colpa della cenere vulcanica mio padre si è rotto una gamba scivolando praticamente da fermo sulla bici. Oltretutto togliere la cenere lungo tutto il percorso di gara è abbastanza problematico. Poi naturalmente bisogna vedere dove si è depositata la cenere...oggi qui a Catania ci sono quartieri dove c'è la cenere ed altri dove non ce n'è.
Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Ne parlano anche su Cyclingnews: http://www.cyclingnews.com/news/mount-e ... alia-stage
- il Cannibale
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Però sarebbe bello un arrivo di tappa il mezzo alla lava (ci manca solo questo, poi le abbiamo viste tutte!! ).
Credo che se non smette entro domani la tappa sarà eliminata, o, almeno, molto molto diversa (pultroppo)
Credo che se non smette entro domani la tappa sarà eliminata, o, almeno, molto molto diversa (pultroppo)
"Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare!"
Chissà com'è adesso la Domenica con Lei, dimmelo tu, che puoi sentire i brividi che da, dille che io, che io non l'ho tradita, che io non l'ho dimenticata mai... ed è per questo che ritornerei!
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
io sarei propenso nel caso peggiore, spero vivamente di no, di far arrivare fino ai piedi dell'Etna sul primo versante e poi ritornare nel Messinese arrivando a Portella Mandrazzi (1100m) ma non se sia possibile e ovviamente la tappa perderebbe tutto il suo fascino...è un ipotesi molto azzardata che spero non si realizzi!!!tetzuo ha scritto:esiste un percorso alterntivo? ( )
Shark Attack
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Altro che ciclisti che saltano nei cerchi di fuoco: ciclisti che saltano i fiumi di lava!il Cannibale ha scritto:Però sarebbe bello un arrivo di tappa il mezzo alla lava (ci manca solo questo, poi le abbiamo viste tutte!! ).
Credo che se non smette entro domani la tappa sarà eliminata, o, almeno, molto molto diversa (pultroppo)
Scherzi a parte, da messinese con origini acesi sento questa tappa molto mia, e mi dispiacerà tantissimo non esserci. So già che mi verrà un colpo al cuore a vedere le mie zone attraversate dal giro (tra l'altro la riviera jonica e le falde dell'etna sono zone naturalisticamente e paesaggisticamente meravigliose, spero che questo sia un bello spot a livello internazionale per questi posti), per cui mi auguro che il gigante si dimostri ancora una volta buono e stia tranquillo nei prossimi giorni.
Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Vi posto un articolo odierno di "LaSiciliaWeb" di Catania.
L'eruzione si è conclusa, e il versante interessato è stato quello Sud, mentre i forti venti di Maestrale e Grecale stanno spingendo la
cenere in sospensione nell'atmosfera.
"Il Giro d'Italia non è a rischio"
12/05/2011
ORVIETO (TERNI) - Problemi per la nona tappa del Giro d'Italia di ciclismo, Messina-Etna, in programma domenica prossima, per la presenza di polvere vulcanica sul percorso. "La tappa non è a rischio - assicura il direttore del Giro, Angelo Zomegnan -, il tratto interessato è solo quello degli ultimi quattro chilometri. Ma sul posto sono già al lavoro squadre locali, che stanno ripulendo la strada. Siamo tranquilli".
Qualche timore esiste anche per i voli di trasferimento delle squadre, sempre a causa della polvere vulcanica. Se la situazione dovesse peggiorare, i voli potrebbero essere annullati e le squadre costrette al trasferimento via terra.
Nel frattempo, la direzione del Giro ha accolto la loro richiesta di anticipare di mezz'ora il programma della tappa per consentire ai team di raggiungere Catania per imbarcarsi sui voli charter diretti a Termoli.
Attualmente sulle strade della zona del Rifugio Sapienza, a quota 1.900 metri, in territorio di Nicolosi, ci sono due centimetri di cenere lavica. Accumulata sull'asfalto, è trasportata dal forte vento e quindi non facilmente rimuovibile subito. Le raffiche, però, in caso di sospensione dell'attività stromboliana dell'Etna, potrebbero ripulire le strade inserite nel percorso della gara ciclistica. L'accesso alla zona non è interdetto al traffico, ma la presenza di cenere lavica sull'asfalto diminuisce l'aderenza del fondo stradale.
L'eruzione si è conclusa, e il versante interessato è stato quello Sud, mentre i forti venti di Maestrale e Grecale stanno spingendo la
cenere in sospensione nell'atmosfera.
"Il Giro d'Italia non è a rischio"
12/05/2011
ORVIETO (TERNI) - Problemi per la nona tappa del Giro d'Italia di ciclismo, Messina-Etna, in programma domenica prossima, per la presenza di polvere vulcanica sul percorso. "La tappa non è a rischio - assicura il direttore del Giro, Angelo Zomegnan -, il tratto interessato è solo quello degli ultimi quattro chilometri. Ma sul posto sono già al lavoro squadre locali, che stanno ripulendo la strada. Siamo tranquilli".
Qualche timore esiste anche per i voli di trasferimento delle squadre, sempre a causa della polvere vulcanica. Se la situazione dovesse peggiorare, i voli potrebbero essere annullati e le squadre costrette al trasferimento via terra.
Nel frattempo, la direzione del Giro ha accolto la loro richiesta di anticipare di mezz'ora il programma della tappa per consentire ai team di raggiungere Catania per imbarcarsi sui voli charter diretti a Termoli.
Attualmente sulle strade della zona del Rifugio Sapienza, a quota 1.900 metri, in territorio di Nicolosi, ci sono due centimetri di cenere lavica. Accumulata sull'asfalto, è trasportata dal forte vento e quindi non facilmente rimuovibile subito. Le raffiche, però, in caso di sospensione dell'attività stromboliana dell'Etna, potrebbero ripulire le strade inserite nel percorso della gara ciclistica. L'accesso alla zona non è interdetto al traffico, ma la presenza di cenere lavica sull'asfalto diminuisce l'aderenza del fondo stradale.
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- Camoscio madonita
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
"IDDU" lo conosco molto bene, visto che ci vado da quasi 20 anni a sciare, a attenzione non a 1800 m ma molto più in sù con lo sci escursionistico, ed un paio di volte ha fatto degli scherzetti con delle esplosioni che espandono per una vasta area intorno cenere lavica molto sottile, pericolosa solo per le lamine degli sci (e per le eliche degli aeroplani), ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, è una regolare attività di tipo stromboliana...da qui a parlare di eruzione ne passa: le eruzioni serie sono precedute da sciami sismici che perdurano per molto e molto tempo, in genere.
Non alimentiamo falsi timori: la tappa dell'Etna al 99% si farà
PS: in caso di alternativa ci sarebbero i Nebrodi (Portella della Femmina Morta, che al di là del nome è una salita lunghissima di oltre 30 km e molto bella che svetta a oltre 1500) o ipotesi "fantaciclismo le mie Madonie con la salita alla località sciistica di Piano Battaglia a oltre 1600m di quota, con 30 km di salita a tratti dura e molto suggestiva paesaggistacamente.
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PS: in caso di alternativa ci sarebbero i Nebrodi (Portella della Femmina Morta, che al di là del nome è una salita lunghissima di oltre 30 km e molto bella che svetta a oltre 1500) o ipotesi "fantaciclismo le mie Madonie con la salita alla località sciistica di Piano Battaglia a oltre 1600m di quota, con 30 km di salita a tratti dura e molto suggestiva paesaggistacamente.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Camoscio madonita ha scritto:"IDDU" lo conosco molto bene, visto che ci vado da quasi 20 anni a sciare, a attenzione non a 1800 m ma molto più in sù con lo sci escursionistico, ed un paio di volte ha fatto degli scherzetti con delle esplosioni che espandono per una vasta area intorno cenere lavica molto sottile, pericolosa solo per le lamine degli sci (e per le eliche degli aeroplani), ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, è una regolare attività di tipo stromboliana...da qui a parlare di eruzione ne passa: le eruzioni serie sono precedute da sciami sismici che perdurano per molto e molto tempo, in genere.
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PS: in caso di alternativa ci sarebbero i Nebrodi (Portella della Femmina Morta, che al di là del nome è una salita lunghissima di oltre 30 km e molto bella che svetta a oltre 1500) o ipotesi "fantaciclismo le mie Madonie con la salita alla località sciistica di Piano Battaglia a oltre 1600m di quota, con 30 km di salita a tratti dura e molto suggestiva paesaggistacamente.
Nessun falso timore o allarme.......
Ma è tanta l'attesa qui in Sicilia che non vogliamo che uno "scherzetto" di IDDU, possa mandare gambe all'aria la tappa....
Sia la strada dei Mandrazzi che le Madonie sono bellissime salite........ Ma l'Etna è tutta un'altra cosa!!!
Già immagino le riprese Tv e le panoramiche con l'elicottero.
Qui il tempo è splendido e molto mite con 22 gradi, e il forte vento tenderà a calare....
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Quoto tutto!!! Elihu di dove sei? Io purtroppo non potrò essere sull'Etna mi accontenterò della partenzaElihu ha scritto:Camoscio madonita ha scritto:"IDDU" lo conosco molto bene, visto che ci vado da quasi 20 anni a sciare, a attenzione non a 1800 m ma molto più in sù con lo sci escursionistico, ed un paio di volte ha fatto degli scherzetti con delle esplosioni che espandono per una vasta area intorno cenere lavica molto sottile, pericolosa solo per le lamine degli sci (e per le eliche degli aeroplani), ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, è una regolare attività di tipo stromboliana...da qui a parlare di eruzione ne passa: le eruzioni serie sono precedute da sciami sismici che perdurano per molto e molto tempo, in genere.
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PS: in caso di alternativa ci sarebbero i Nebrodi (Portella della Femmina Morta, che al di là del nome è una salita lunghissima di oltre 30 km e molto bella che svetta a oltre 1500) o ipotesi "fantaciclismo le mie Madonie con la salita alla località sciistica di Piano Battaglia a oltre 1600m di quota, con 30 km di salita a tratti dura e molto suggestiva paesaggistacamente.
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Ma è tanta l'attesa qui in Sicilia che non vogliamo che uno "scherzetto" di IDDU, possa mandare gambe all'aria la tappa....
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- Camoscio madonita
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Hai perfettamente ragione...l'Etna è unico...io già immagino il passaggio sulla Foresta Mareneve nella prima salita con quei pini neri alti fino a 40 metri, e poi soprattutto, quegli ultimi 8 km con la strada che è un serpentone in mezzo alla lava di una recente eruzione (1983 quando la lava arrivò quasi alle porte di Nicolosi)...paesaggio surreale quasi alieno, e di un fascino unico. Tra l'altro anche la prima discesa, quella che porta a Zafferana vedrà un lungo serpentone di asfalto in mezzo alla lava, quella emessa nella famosa eruzione del 1992 che minacciò da vicino Zafferana stessa.Elihu ha scritto:Camoscio madonita ha scritto:"IDDU" lo conosco molto bene, visto che ci vado da quasi 20 anni a sciare, a attenzione non a 1800 m ma molto più in sù con lo sci escursionistico, ed un paio di volte ha fatto degli scherzetti con delle esplosioni che espandono per una vasta area intorno cenere lavica molto sottile, pericolosa solo per le lamine degli sci (e per le eliche degli aeroplani), ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, è una regolare attività di tipo stromboliana...da qui a parlare di eruzione ne passa: le eruzioni serie sono precedute da sciami sismici che perdurano per molto e molto tempo, in genere.
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PS: in caso di alternativa ci sarebbero i Nebrodi (Portella della Femmina Morta, che al di là del nome è una salita lunghissima di oltre 30 km e molto bella che svetta a oltre 1500) o ipotesi "fantaciclismo le mie Madonie con la salita alla località sciistica di Piano Battaglia a oltre 1600m di quota, con 30 km di salita a tratti dura e molto suggestiva paesaggistacamente.
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Ma è tanta l'attesa qui in Sicilia che non vogliamo che uno "scherzetto" di IDDU, possa mandare gambe all'aria la tappa....
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Io personalmente non ho alcuna intenzione di alimentare falsi timori e nessuno più di me aspetta con trepidazione la tappa di domenica. Ma le cose vanno dette come stanno realmente: la cenere vulcanica è PERICOLOSA per i ciclisti. Questo è un dato di fatto: la strada diventa molto scivolosa per la cenere, che è peraltro un ostacolo non facile da vedere. In salita il pericolo è molto relativo ovviamente, mentre in discesa diventa decisamente più concreto. Io vivo a Catania da 27 anni, sono un ciclista amatore e so quello che dico.Camoscio madonita ha scritto:"IDDU" lo conosco molto bene, visto che ci vado da quasi 20 anni a sciare, a attenzione non a 1800 m ma molto più in sù con lo sci escursionistico, ed un paio di volte ha fatto degli scherzetti con delle esplosioni che espandono per una vasta area intorno cenere lavica molto sottile, pericolosa solo per le lamine degli sci (e per le eliche degli aeroplani), ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, è una regolare attività di tipo stromboliana...da qui a parlare di eruzione ne passa: le eruzioni serie sono precedute da sciami sismici che perdurano per molto e molto tempo, in genere.
Non alimentiamo falsi timori: la tappa dell'Etna al 99% si farà
Ciò detto, non so in effetti come sia la situazione nelle strade che saranno attraversate dal Giro (potrebbe anche non esserci cenere, visto che come detto a Catania la cenere è caduta solo in alcuni quartieri) nè come si siano attrezzati per rimuoverla...per cui non è mia intenzione creare inutili allarmismi. Dico solo che la situazione va valutata con la dovuta attenzione perchè il pericolo (in astratto) esiste.
Per quanto riguarda la lava, ribadisco che sotto questo aspetto il pericolo certamente non esiste.
- Camoscio madonita
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Chiedo scusa per la superficialità con la quale ho catalogato la cenere vulcanica come pericolosa per le lamine degli sci e per le eliche. In effetti non ho mai fatto un discesa giù dall'Etna in bici da corsa e quindi un amatore come te può dire di più a riguardo.schwoch83 ha scritto:Io personalmente non ho alcuna intenzione di alimentare falsi timori e nessuno più di me aspetta con trepidazione la tappa di domenica. Ma le cose vanno dette come stanno realmente: la cenere vulcanica è PERICOLOSA per i ciclisti. Questo è un dato di fatto: la strada diventa molto scivolosa per la cenere, che è peraltro un ostacolo non facile da vedere. In salita il pericolo è molto relativo ovviamente, mentre in discesa diventa decisamente più concreto. Io vivo a Catania da 27 anni, sono un ciclista amatore e so quello che dico.Camoscio madonita ha scritto:"IDDU" lo conosco molto bene, visto che ci vado da quasi 20 anni a sciare, a attenzione non a 1800 m ma molto più in sù con lo sci escursionistico, ed un paio di volte ha fatto degli scherzetti con delle esplosioni che espandono per una vasta area intorno cenere lavica molto sottile, pericolosa solo per le lamine degli sci (e per le eliche degli aeroplani), ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, è una regolare attività di tipo stromboliana...da qui a parlare di eruzione ne passa: le eruzioni serie sono precedute da sciami sismici che perdurano per molto e molto tempo, in genere.
Non alimentiamo falsi timori: la tappa dell'Etna al 99% si farà
Ciò detto, non so in effetti come sia la situazione nelle strade che saranno attraversate dal Giro (potrebbe anche non esserci cenere, visto che come detto a Catania la cenere è caduta solo in alcuni quartieri) nè come si siano attrezzati per rimuoverla...per cui non è mia intenzione creare inutili allarmismi. Dico solo che la situazione va valutata con la dovuta attenzione perchè il pericolo (in astratto) esiste.
Per quanto riguarda la lava, ribadisco che sotto questo aspetto il pericolo certamente non esiste.
Però essendo tu di Catania, o quanto meno vivendoci sai come sono organizzati bene nella rimozione della cenere dalle strade, e fortunatamente l'attività stromboliana è avvenuta con 3 giorni di anticipo sulla tappa...fosse stata sabato notte, allora si che bisognava quanto meno sacrificare la salita verso Piano Provenzano per la successiva lunga discesa verso zafferana, e forse dover abbassare la quota d'arrivo.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
No figurati...è normale che chi non ha esperienza diretta può sottovalutare i pericoli della cenere vulcanica sulla strada, anche io al tuo posto avrei pensato che era una cosa da nulla...per cui nessun problema, non c'era neanche bisogno che ti scusassi
Allora, per quella che è la mia esperienza, la cenere è pericolosa perchè crea una sorta di patina invisibile sull'asfalto...si rischia di perdere aderenza e scivolare senza avere modo di controllare la bici...per fare un esempio comprensibile a tutti, l'effetto è simile a quando inizia a piovere e si crea quella patina di bagnato sull'asfalto. Il pericolo grosso deriva dalla mancata visione del pericolo, perchè la cenere si confonde con il manto stradale, per cui la strada al ciclista sembra perfetta e invece presenta questa insidia.
Come dici giustamente tu, per fortuna l'eruzione si è verificata ieri notte, per cui (se l'Etna non si risveglia da qui a domenica) c'è tutto il tempo per organizzare la rimozione della cenere. Da questo punto di vista, dico una cosa: le amministrazioni siciliane si organizzano solo solo se c'è una forte spinta...sennò a noi cittadini tocca aspettare per settimane che il vento se la porti via. Credo però che essendoci l'arrivo del Giro domenica la spinta per sistemare la situazione in tempi rapidi ci sia.
Onestamente non so quanti km del percorso siano stati interessati da questo fenomeno...l'organizzazione dice solo gli ultimi 4 km (quindi un tratto abbastanza breve e per di più in salita), io temo sia qualcuno in più...in ogni caso pare che l'emissione sia avvenuta verso sud, quindi credo (e spero) che la prima salita e buona parte della discesa siano al sicuro.
Allora, per quella che è la mia esperienza, la cenere è pericolosa perchè crea una sorta di patina invisibile sull'asfalto...si rischia di perdere aderenza e scivolare senza avere modo di controllare la bici...per fare un esempio comprensibile a tutti, l'effetto è simile a quando inizia a piovere e si crea quella patina di bagnato sull'asfalto. Il pericolo grosso deriva dalla mancata visione del pericolo, perchè la cenere si confonde con il manto stradale, per cui la strada al ciclista sembra perfetta e invece presenta questa insidia.
Come dici giustamente tu, per fortuna l'eruzione si è verificata ieri notte, per cui (se l'Etna non si risveglia da qui a domenica) c'è tutto il tempo per organizzare la rimozione della cenere. Da questo punto di vista, dico una cosa: le amministrazioni siciliane si organizzano solo solo se c'è una forte spinta...sennò a noi cittadini tocca aspettare per settimane che il vento se la porti via. Credo però che essendoci l'arrivo del Giro domenica la spinta per sistemare la situazione in tempi rapidi ci sia.
Onestamente non so quanti km del percorso siano stati interessati da questo fenomeno...l'organizzazione dice solo gli ultimi 4 km (quindi un tratto abbastanza breve e per di più in salita), io temo sia qualcuno in più...in ogni caso pare che l'emissione sia avvenuta verso sud, quindi credo (e spero) che la prima salita e buona parte della discesa siano al sicuro.
Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
la questione è piuttosto seria: già nel 1930, al primo attraversamento della Sicilia da parte del Giro, il vincitore Luigi Marchisio si beccò un lapillo in un occhio nella terza tappa e si fece tutto il giro bendato.
Nonostante ciò vinse, eh , ma in caso di ulteriori eruzioni in concomitanza con la corsa l'annullamento potrebbe anche starci.
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"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Tra le tante fissazioni di Zomegnan (cronosquadre, cronoscalata, sterrati, salite al 20%) c'è anche questa dei vulcani, visto che dopo il Vesuvio di 2 anni fa quest'anno si scalerà l'Etna. Se il Vesuvio è ormai dormiente da tanto tempo l'Etna invece è una sede d'arrivo molto più rischiosa visto che il vulcano siciliano è abbastanza attivo. Insomma il rischio che potesse avvenire qualcosa del genere andava messo nel conto, magari cercando di pensare ad un percorso alternativo dalle parti di Catania.Subsonico ha scritto:la questione è piuttosto seria: già nel 1930, al primo attraversamento della Sicilia da parte del Giro, il vincitore Luigi Marchisio si beccò un lapillo in un occhio nella terza tappa e si fece tutto il giro bendato.
Nonostante ciò vinse, eh , ma in caso di ulteriori eruzioni in concomitanza con la corsa l'annullamento potrebbe anche starci.
Se veramente l'Etna anche stanotte dovesse emettere ancora cenere e lapilli sarebbe assolutamente il caso di annullare la tappa siciliana evitando cosi ai corridori anche il trasferimento in Sicilia facendoli arrivare direttamente in quel di Termoli. Aspetto che sono sicuro ai ciclisti farebbe immensamente piacere considerato che oltre ad un percorso terribilmente duro saranno costretti ad affrontare anche diversi trasferimenti abbastanza lunghi...
ps: a quanto una cronoscalta a Stromboli?
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
non sarei così drastico sull'annullamento visto che come sai dietro l'organizzazione di una tappa c'è tanto, tanto lavoro...poi non dimentichiamo il fatto che il giro in Sicilia non viene spesso, e con la tendenza attuale di "settentrionalizzare" i percorsi con le partenze all'estero, sarebbe sempre più tagliata fuori dai nuovi percorsi del Giro. Il mio discorso è di parte naturalmente, e qualcuno potrebbe dire che in Sicilia ci fu la partenza nel 2008...ma ricordo che si tratta della Regione più grande d'Italia in termini di superficie e dove la presenza del Giro è fondamentale per dare slancio ad un movimento quello ciclistico, ahinoi, poco presente a livello professionistico: gli stessi Nibali e Visconti sono dovuti emigrare in eta' adolescenziale in Toscana per poter continuare con il ciclismo.Tranchée d'Arenberg ha scritto:Tra le tante fissazioni di Zomegnan (cronosquadre, cronoscalata, sterrati, salite al 20%) c'è anche questa dei vulcani, visto che dopo il Vesuvio di 2 anni fa quest'anno si scalerà l'Etna. Se il Vesuvio è ormai dormiente da tanto tempo l'Etna invece è una sede d'arrivo molto più rischiosa visto che il vulcano siciliano è abbastanza attivo. Insomma il rischio che potesse avvenire qualcosa del genere andava messo nel conto, magari cercando di pensare ad un percorso alternativo dalle parti di Catania.Subsonico ha scritto:la questione è piuttosto seria: già nel 1930, al primo attraversamento della Sicilia da parte del Giro, il vincitore Luigi Marchisio si beccò un lapillo in un occhio nella terza tappa e si fece tutto il giro bendato.
Nonostante ciò vinse, eh , ma in caso di ulteriori eruzioni in concomitanza con la corsa l'annullamento potrebbe anche starci.
Se veramente l'Etna anche stanotte dovesse emettere ancora cenere e lapilli sarebbe assolutamente il caso di annullare la tappa siciliana evitando cosi ai corridori anche il trasferimento in Sicilia facendoli arrivare direttamente in quel di Termoli. Aspetto che sono sicuro ai ciclisti farebbe immensamente piacere considerato che oltre ad un percorso terribilmente duro saranno costretti ad affrontare anche diversi trasferimenti abbastanza lunghi...
ps: a quanto una cronoscalta a Stromboli?
Poi come ripeto da siciliano sono un pò di parte.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Camoscio, io sono calabrese e la mia terra è ancora più povera di ciclismo rispetto alla tua che negli ultimi anni ha avuto la fortuna di esprimere tanti bei talenti. Quindi capisco perfettamente la tua voglia di giro e la tua delusione per un'eventuale annullamento della tappa. Se l'Etna erutta però non si può mica far arrivare la tappa lassù..Camoscio madonita ha scritto:non sarei così drastico sull'annullamento visto che come sai dietro l'organizzazione di una tappa c'è tanto, tanto lavoro...poi non dimentichiamo il fatto che il giro in Sicilia non viene spesso, e con la tendenza attuale di "settentrionalizzare" i percorsi con le partenze all'estero, sarebbe sempre più tagliata fuori dai nuovi percorsi del Giro. Il mio discorso è di parte naturalmente, e qualcuno potrebbe dire che in Sicilia ci fu la partenza nel 2008...ma ricordo che si tratta della Regione più grande d'Italia in termini di superficie e dove la presenza del Giro è fondamentale per dare slancio ad un movimento quello ciclistico, ahinoi, poco presente a livello professionistico: gli stessi Nibali e Visconti sono dovuti emigrare in eta' adolescenziale in Toscana per poter continuare con il ciclismo.Tranchée d'Arenberg ha scritto:Tra le tante fissazioni di Zomegnan (cronosquadre, cronoscalata, sterrati, salite al 20%) c'è anche questa dei vulcani, visto che dopo il Vesuvio di 2 anni fa quest'anno si scalerà l'Etna. Se il Vesuvio è ormai dormiente da tanto tempo l'Etna invece è una sede d'arrivo molto più rischiosa visto che il vulcano siciliano è abbastanza attivo. Insomma il rischio che potesse avvenire qualcosa del genere andava messo nel conto, magari cercando di pensare ad un percorso alternativo dalle parti di Catania.Subsonico ha scritto:la questione è piuttosto seria: già nel 1930, al primo attraversamento della Sicilia da parte del Giro, il vincitore Luigi Marchisio si beccò un lapillo in un occhio nella terza tappa e si fece tutto il giro bendato.
Nonostante ciò vinse, eh , ma in caso di ulteriori eruzioni in concomitanza con la corsa l'annullamento potrebbe anche starci.
Se veramente l'Etna anche stanotte dovesse emettere ancora cenere e lapilli sarebbe assolutamente il caso di annullare la tappa siciliana evitando cosi ai corridori anche il trasferimento in Sicilia facendoli arrivare direttamente in quel di Termoli. Aspetto che sono sicuro ai ciclisti farebbe immensamente piacere considerato che oltre ad un percorso terribilmente duro saranno costretti ad affrontare anche diversi trasferimenti abbastanza lunghi...
ps: a quanto una cronoscalta a Stromboli?
Poi come ripeto da siciliano sono un pò di parte.
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
A sentir gli esperti pare una cosa normale e perfettamente risolvibile...Speriamo bene...
- Camoscio madonita
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Attenzione, dovesse continuare l'attività eruttiva (ma più che la lava il vero problema sarebbe l'emissione di cenere nelle aree circostanti) sono il primo a dire che la tappa va annullata, però proponendo un'alternativa di ripiego sempre in Sicilia...spesso abbiamo assistito a cambi di percorso per motivi di sicurezza (in genere per neve), quindi penso sia operabile anche domenica. Parlando sempre ipoteticamente, sempre che la cosa sia fattibile e che non ci sia rischio alcuno per l'incolumità dei corridori.Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Camoscio, io sono calabrese e la mia terra è ancora più povera di ciclismo rispetto alla tua che negli ultimi anni ha avuto la fortuna di esprimere tanti bei talenti. Quindi capisco perfettamente la tua voglia di giro e la tua delusione per un'eventuale annullamento della tappa. Se l'Etna erutta però non si può mica far arrivare la tappa lassù..
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
Buone notizie: IDDU si è acquietato, non erutta più. Notte tranquilla e alle 6.00 di
stamani l'aeroporto di Catania Fontanarossa è stato riaperto.
Tempo splendido e molto mite con cielo sereno Alle 7.00 ad Acireale (livello del mare)16 gradi
al Rifugio Sapienza (arrivo della tappa) 5 gradi !!!!
Prepariamoci a una delle più belle tappe del Giro 2011.
Sulla sommità del vulcano c'è ancora neve, oltre i 2500 metri....
GELO E FUOCO....
stamani l'aeroporto di Catania Fontanarossa è stato riaperto.
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VINCE....NZO NIBALI Lo Squalo dello Stretto
- Camoscio madonita
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
e Domenica tutti sui tornanti verso il rifugio SapienzaElihu ha scritto:Buone notizie: IDDU si è acquietato, non erutta più. Notte tranquilla e alle 6.00 di
stamani l'aeroporto di Catania Fontanarossa è stato riaperto.
Tempo splendido e molto mite con cielo sereno Alle 7.00 ad Acireale (livello del mare)16 gradi
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anche per chi vedrà dalla TV sarà uno spettacolo splendido...unica pecca le condizione meteo previste per domenica: variabile con possibilità piogge deboli, e neve sopra i 3100 m...quindi all'arrivo farà freschino (7-10°C).
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Re: Etna in eruzione: tappa in pericolo
ma la cenere nell'aria non sarà dannosa per ciclisti e spettatori?
tutti parlano di quella sulla strada, ma penso che il pericolo più grosso sarà quella che verrà sollevata e respirata
tutti parlano di quella sulla strada, ma penso che il pericolo più grosso sarà quella che verrà sollevata e respirata
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.