el_condor ha scritto:
Hai scritto una serie i bugie e sciocchezze inaudite..
Nibali piu' coraggioso di Contador
Yates (non ti sei nemmeno accorto che e' saltato per il ritmo troppo elevato..)
Poi Atapuma etc..
Io posso anche discutere anche con chi non e' un genio, per usare un eufemismo, ma con chi e' disonesto intellettualmente no..
Gaviglio 1.Contador e' finito
Gaviglio due (dopo che Albertoi ha messo tutti in fila su una saliat dura): va bene sulle salite dure ma ha il cagotto su quelle lunghe..
Gaviglio3..Pandera e Sierra Nevada ???
A differenza di altri non sei maleducato ma in quanto a cambiare le carte in tavola non sei secondo a nessuno. Giocare con chi cerca di imbrogliare non mi interessa. Ho altro da fare.
Adios
el_condor
P.S. in base a quello che hai scritto in passato Contador doveva essere a un'ora o piu' !!!
Se le mie sono sciocchezze inaudite, che dovrei dire di chi estrapola 1 km di salita all'interno di una cronometro per ricavarne "indicatori che non sbagliano"?
Sul perché l'attacco di Nibali sia stato più coraggioso dei tanti di Contador ti hanno già risposto altri, e non aggiungo altro se non ribadire che è semplicemente una questione della posta che viene messa in ballo decidendo di muoversi: piuttosto elevata per Nibali, che è comodamente secondo, decisamente trascurabile per Contador, che non ha nulla da perdere data la sua classifica.
E a proposito appunto delle possibilità del Nostro di qui a Madrid, confermo quanto scritto in questo thread durante la prima settimana di Vuelta:
Marco Gaviglio ha scritto:[
la mia previsione su Contador di qui a fine Vuelta? patirà sempre le tappe con più salite lunghe o cmq con più salite dure se proverà a tenere il ritmo dei migliori (ma magari, in alcune di queste, proverà ad attaccare da lontano e magari riuscirà anche a strappare una tappa), proverà ancora a dare qualche zampata sugli arrivi secchi, mai e poi mai riuscirà a rimontare in classifica al punto di salire sul podio.
Nel caso, sono pronto ad offrirti una cena
La cena è sempre in piedi, Condor
Anche perché per quanto abbia spesso attaccato sulle salite dure, non mi pare abbia poi finalizzato recuperando terrendo a Froome o a Nibali (quindi, per quanto meno di quanto da me previsto, le salite lunghe alla resa dei conti le ha cmq patite), e soprattutto non accetto il tuo teorema secondo cui quei 2'30" persi ad Andorra non vanno presi in considerazione perché frutto di una giornata storta: sarà stata senz'altro tale, con il senno di poi, ma intanto chissà come mai, quando Contador era il corridore più forte al mondo, di giornate storte non ne aveva mai, così come oggi non ce ne ha Froome, di giornate così storte come quella di Andorra. E guarda che lo stesso discorso vale per le cadute: Contador, praticamente, mai caduto fino al Tour 2014, ad eccezione del Mur de Bretagne nel 2011. Dal Tour di tre anni fa, invece, compreso il Giro vinto nel 2015, non c'è stato GT in cui il Nostro non sia incappato in almeno una caduta grave, e quest'anno poi l'intera stagione ne è stata costellata.
Solo sfiga o una fisiologica perdita di "manico", dovuta al fatto che oggi, per restare coi migliori, il Nostro magari faccia più fatica e quindi sia meno lucido, o ancora più semplicemente ha perso la dimestichezza che aveva un tempo? Cadute e malanni fanno parte del gioco e la loro maggiore o minore frequenza non può dipendere solo dalla sfiga: e guarda che vale tanto per il cagotto di Contador come per la bronchite di Aru. Chissà come mai non ho mai sentito un corridore in maglia rosa, gialla o roja dire a fine tappa "oggi è andata benissimo perché sono riuscito a mantenere il mio vantaggio inalterato nonostante il cagotto", mentre praticamente ad ogni tappa importante di ogni grande e piccola gara a tappe c'è l'elenco di corridori battuti che giustificano la loro controprestazione dicendo che hanno avuto mal di pancia, mal di testa, mal di gola, papille gustative interrotte o che il gomito gli ha fatto contatto col piede (cit.)
[Senza contare che, se volessimo, potremmo riscrivere la storia del ciclismo al netto delle "giornate storte": Bartali senza la giornata sorta sulla Scoffera avrebbe vinto il Giro '40 al posto di Coppi, Koblet senza la giornata storta sullo Stelvio avrebbe vinto il Giro '53 sempre al posto di Fausto, Nencini senza la giornata storta di San Pellegrino avrebbe vinto il Giro '55 al posto di Magni, Fornara senza la giornata sorta del Bondone avrebbe vinto il Giro del '56 al posto di Gaul, Rivière senza la giornata storta sul Col de Perjuret avrebbe vinto il Tour '60 al posto di Nencini, Ocaña il Tour '71 al posto di Merckx senza la giornata sorta sul Col de Mente, e se vuoi continuo... ah sì: senza la giornata storta di Fuente Dé Purito avrebbe vinto la Vuelta 2012 al posto di Contador, ma ancora prima Schleck avrebbe vinto il Tour 2010 senza la giornata storta del Port de Balés!
]
Dopododiché, non ho nessun problema a fare ammenda quando vengo smentito dai fatti, senza appellarmi a improbabili record di scalata per supportare la mia tesi a oltranza. Questo, ad esempio, quanto scritto appena ieri:
Marco Gaviglio ha scritto:
Ma veniamo all'oggi (scrivo solo ora perché solo ora ho visto la tappa): con il senno di poi riconosco tranquillamente che Andorra è stata un episodio e che il valore di questo Contador é paragonabile, ad essere generosi, a quello di un Kelderman o uno Zakarin: senza quella giornata storta potrebbe quindi essere qui a giocarsi un podio, il che a 35 anni sarebbe un risultato eccezionale.
Ma mai nella vita questo Contador avrebbe potuto vincere la Vuelta, anche senza il problema di Andorra, e mai nella vita questo Contador salirà sul podio.
E ora aggiungo, altrettanto tranquillamente, che per come sta interpretando la Vuelta, Contador sta nobilitando il proprio finale di carriera, perché cmq è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Questo, ribadisco, non implica che abbia chissà quali probabilità di salire sul podio (perché ora che ci si è avvicinato dubito che avrà la libertà per inventarsi azioni come quelle di Sagunt o di Antequera: credi che la Sunweb di Kelderman o la Katusha di Zakarin lo lasceranno andare indisturbato?) né tantomeno significa che faccia male a ritirarsi lo stesso fra una settimana.
ANZI: bravo Contador ad essersi reso protagonista di un dignitosissimo ultimo atto di carriera: ragione in più per appendere la bici al chiodo senza rischiare di esporsi, al prossimo Giro, ad una "brutta figura"* come quella rimediata al Tour.
* brutta figura, ovviamente, sempre in relazione al valore immenso del corridore di cui parliamo: mentre un Talansky (giusto per citare un altro corridore che decide di ritirarsi, ma a soli 29 anni, ed è notizia di oggi) ci avrebbe messo la firma per un nono posto al Tour, dal quale senz'altro avrebbe tratto motivo di rilancio per la propria carriera.