1) Finora il migliore di tutti è stato senz'altro Thor Hushovd. Ha vinto due tappe difficili, ha indossato maglia gialla e a pois, oltre all'iride che già gli appartiene; ha trascinato la Garmin alla vittoria nella cronosquadre e si è sempre messo a disposizione nelle volate di Farrar. Acume tattico, esperienza e fisico sono dalla sua parte. Inoltre è generoso e umile, doti rare per un atleta del suo livello. Gli do un 10 che credo si meriti tutto, anche a fine Tour, forse addirittura più del vincitore stesso del Tour.
2) Do' un bel 9 a Boasson Hagen. Anche per lui due vittorie di tappa. Una in una volata ristretta, l'altra dopo una fuga con allungo in salita. Ricalca fedelmente le caratteristiche generali per essere il nuovo Hushovd.
3) Johnny Hoogerland. Un mito dei nostri tempi. Ci ha fatto tifare, ridere, pensare, dubitare, preoccupare ma soprattutto amare il ciclismo. Se quel pirata non l'avesse falciato, a lui e a Flecha, forse una tappa l'avrebbe vinta. Crediamoci ancora. Go Johnny go. Voto 8.
4) Philippe Gilbert. Ha iniziato il Tour come voleva, con la vittoria della prima tappa. Ha dimostrato la sua solidità e il fatto che in certi arrivi è sempre presente. Magari se col tempo riuscirà a tenere meglio le salite più dure, la maglia verde potrà essere alla sua portata.Voto 7.5.
5) Cadel Evans. Costante per tutto il Tour, finora. Non mi è mai sembrato in difficoltà. Ha controllato gli altri uomini di classifica senza mai scomporsi più di tanto. In questo momento lo vedo favorito su Contador per la maglia gialla. Gli basta stargli a ruota. Voto 8.5.
6) Alberto Contador. Voto 6, scaturito dalla prima parte di Tour, distratto e cadente (voto 4) e dalla seconda parte, in cui ha dimostrato di essere forte, ma forse non ancora il più forte (voto 8). Vediamo se darà l'accelerazione definitiva sulle Alpi.
7) Ivan Basso. Il solito Basso. Pavido o incapace (vedete voi) in discesa; diesel in salita. Temo scarso nella crono di Grenoble. A volte distratto. Ma forse un piazzamento nei 5 potrebbe essere alla sua portata. Voto 6.5.
8) Damiano Cunego. Confesso che a inizio Tour non gli davo alcuna speranza per la classifica generale, dopo gli sforzi profusi nel Giro di Svizzera, e credo che molti nel forum la pensassero come me. Mi (ci) ha fatto cambiare idea con buone prestazioni sui Pirenei e una presenza attenta e costante nei primi posti del gruppo. Si piazzerà tranquilamente nei primi dieci. Forse per lui è iniziata una nuova stagione. Voto 7.
9) Samuel Sanchez. Il primo a muoversi sui Pirenei. Anche lui ha dimostrato finora costanza di rendimento e sagacia tattica. Paga la disastrosa cronosquadre ma nei due tapponi alpini potrebbe veramente sorprendere tutti. Voto 8.
10) Thomas Voeckler. Uno dei tanti 'porta-maglia gialla seriali' del Tour, più o meno come Nocentini lo scorso anno o lui stesso nel 2004. Un ciclista comunque che sa il fatto suo e che interpreta al meglio la sua professione. Sulle Alpi si arrenderà, ma gli dobbiamo certamente un applauso. Voto 7.
11) Frank Schleck. Aveva le sembianze di ciclista prima che suo fratello entrasse nei professionisti, e poco oltre. Adesso fa la balia, quando corre insieme a lui. Non ha ancora la più pallida idea di cosa dovrà fare sulle Alpi, se non proteggere il fratello (non si sa bene da cosa). Voto 5.5 di stima.
12) Andy Schleck. Avrebbe fatto la fortuna di Freud. Anche Indurain aveva un fratello ciclista; anche Jalabert aveva un fratello ciclista. Anche io ho un fratello (padoaschioppa

E per tutti i caduti nobili, da Gesink a Wiggins, da Vinokourov a Van den Broeck alla Radioshasck (quasi) tutta, un saluto e un incoraggiamento di pronta guarigione.