Ciao a tutti
vi seguo dal 2009 (!) ma sono davvero scarso coi forum, scrivo poco e quando lo faccio posto dei mattoni incomprensibili, però non potevo rimandare oltre l'iscrizione. Apprezzo la competenza e spesso anche la bella forma degli interventi sul forum di Cicloweb, davvero poco comune su Internet.
Ventotto anni, di Genova ma vivo in Australia per lavoro (sono dottorando in Ecologia e Conservazione, mi occupo di processi decisionali). Forse per questo sento molto la rivalità tra europei "continentali" e anglosassoni in generale, acuita da quando un mio collega locale ha detto che "la Roubaix fa schifo e per divertirsi bisogna aspettare gli sprint di gruppo al Tour".
Seguo molto il ciclismo anche se ho iniziato da poco a praticarlo, ho giocato a rugby per anni ma ora ho smesso e solo da pochi mesi ho comprato la bici da corsa, esco tre-quattro volte a settimana tra strada e pista e mi piace parecchio.
Il mio primo ricordo del ciclismo da spettatore è il bis mondiale del 1992 del grande Gianni Bugno. Negli anni ho amato il genio tattico del Falco Savoldelli e le bizze del fumantino Gibo Simoni; in attività mi piacciono Damiano Cunego perché mi fa divertire e (spesso) arrabbiare, Vincenzo Nibali perché è generoso, Fabian Cancellara perché è un eroe d'altri tempi; ho imparato ad apprezzare Samuel Sanchez perchè ho sposato un'asturiana, Cadel Evans perché è un australiano d'Italia e Alberto Contador perché i suoi attacchi sono veleno "en danseuse".
Amo soprattutto le classiche, la mia gara preferita è il Giro delle Fiandre seguito dal Lombardia (sta salendo prepotentemente anche la Strade Bianche), la mia salita preferita è il Colle delle Finestre. Da appassionato di storia mi piace il lato povero ed epico del ciclismo e sento forte il suo ruolo nella cultura europea del '900.
Direi che è tutto, ci risentiamo fra tre anni!
