Peter Sagan - True cycling star!

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GregLemond
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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il_panta ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 16:40
Mario Rossi ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 16:31 Bene, avrebbe il serio rischio di non vincere nessuna tappa con velocisti come i vari Ackermann e Gaviria, che sulla punta di velocità in questo preciso momento sono più forti.

Detto questo ti pongo io una domanda: strive for5 è possibile per Peter se inizia a lavorare solo per questo- come fatto per il record delle verdi- o no? Per me si anche se è complesso
Sul primo punto, sono parzialmente d'accordo, e infatti non mi strappo le vesti se Sagan non partecipa. Alla fine in un GT, se corre per soli 10 giorni, è più o meno un velocista. Certo, dipende dal percorso, se si mette d'accordo con Vegni e gli fanno 2-3 tappe adatte può portarsi a casa due tappe e poi andare a casa. Quest'anno non avrebbe avuto alcun senso.

Riguardo al secondo punto, per il Lombardia la vedo durissima. La Liegi anche è difficile, Ans era perfetta per lui, gente come GVA, Matthews e Gerrans arrivava a giocarsela là. Ora è probabilmente più ardua, ma una vittoria alla Liegi per il suo palmares avrebbe un valore inestimabile, ben oltre un altro Mondiale o Fiandre o Roubaix, perché ne farebbe un campione totale.
Ora per Sagan Liegi è un casino... hai ragione...
Ans era perfetta


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Patate
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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GregLemond ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 17:09
Ora per Sagan Liegi è un casino... hai ragione...
Ans era perfetta
:yes:
Riguardo il Lombardia, l'ultimo "suo" era Bergamo 2014


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Mario Rossi ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 16:31 Detto questo ti pongo io una domanda: strive for5 è possibile per Peter se inizia a lavorare solo per questo- come fatto per il record delle verdi- o no? Per me si anche se è complesso
Per me no. Senza contare l'aleatorietá della Sanremo, per vincere Liegi e soprattutto Lombardia dovrebbe perdere molto peso senza alcuna garanzia tra l'altro (anche il Sagan 2012 avrebbe avuto 0 chance sul muro di Sormano affrontato a ritmo sostenuto come avviene sempre). Con i percorsi del primo decennio degli anni 2000 forse, ma dovrebbe evolversi come corridore seguendo una parabola contraria a quella di Gilbert.
Anche per MVDP e WVA il Lombardia se rimane così è impossibile da vincere


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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il_panta ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 14:39
chinaski89 ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 8:16
il_panta ha scritto: martedì 6 agosto 2019, 22:20

Per vincere nuove corse, mi sembra chiaro che la motivazione sia questa. Tra l'altro io non sono nemmeno convinto che le corse del pavé fossero più adatte a lui di corse come Amstel e Liegi (fino al 2018).
Hai strane convinzioni, nel 2016 aveva lo stesso fisico del 2018 e ha vinto il Fiandre oltre a varie corse sul pavè poi oh se tu e Gaviglio (soprattutto lui in realtà) conoscete Sagan meglio di Sagan, provate a parlarci
Io ho la percezione che tu sottovaluti un po' Sagan, forse da qua nasce l'equivoco. Mi ricordi coloro che pensavano Froome non venisse al Giro perché conscio di non essere adatto a vincerlo, salvo poi vederlo vincere al primo tentativo serio. Ma allora, perché non era mai venuto al Giro? Scelte di calendario, privilegia il Tour. Perché Sagan non punta corse diverse? Non so quale sia la risposta, la mia opinione è che non abbia avuto la fame per mettersi in gioco in corse diverse, accontentandosi di cercare risultati sempre nelle stesse. La tua mi pare, implicitamente, è che non sia sufficientemente adatto a quelle corse.
Qualunque sia la risposta, non capisco il tuo nervosismo e la tua sicumera da cosa derivino.
Il nervosismo deriva dai post di Gaviglio che farebbero alterare un santo quando ci si mette, comunque lo vedi Sagan? Non pare anche a te un po' grossino rispetto ad Ala e Valverde? E rispetto al se stesso giovane? Nonostante ciò 2018 dopo la Roubaix corre l'Amstel ed arriva quarto e poi dopo il Tour va alla Vuelta, quest'anno voleva allungare e farsi anche le Ardenne Liegi compresa, si è ritirato solo perchè era cotto. Perciò scusami, perdonami ma di che parliamo? Veramente Sagan dovrebbe correre il Delfinato al posto dello Svizzera per farvi contenti? O parliamo ancora dei 4-5 Tour "noiosi"?

Davvero non capisco, quello che dite dovrebbe fare lo ha già fatto, se lo rifarà vedremo. Per quanto riguarda la risposta che hai quotato intendevo invece che si può discutere di tutto, ma sul pavè e sui muri del Fiandre ha dimostrato più che non all'Amstel o simili, e risultati e ricordi alla mano direi che è ed era più adatto a quelle corse piuttosto che alle altre.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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chinaski89 ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 17:52 Non pare anche a te un po' grossino rispetto ad Ala e Valverde? E rispetto al se stesso giovane? Nonostante ciò 2018 dopo la Roubaix corre l'Amstel ed arriva quarto e poi dopo il Tour va alla Vuelta, quest'anno voleva allungare e farsi anche le Ardenne Liegi compresa, si è ritirato solo perchè era cotto.
L'Amstel è perfetta per lui a mio avviso, sono d'accordo con te, nonostante gli 80 chili. Perché? Perché è un fenomeno! Per questo la punterei con più insistenza! Io vorrei che facesse tutte le classiche come fa GVA, che pure ha meno possibilità di lui di vincerle: Amstel, Liegi e San Sebastian le dovrebbe correre a mio avviso, tutti gli anni.
Certo, è più pesante di Alaphilippe, Valverde, Dan Martin, ma è in grado di fare risultato in quelle corse, lo ha mostrato tirando fuori prestazioni notevoli in corse anche molto dure. Ti dirò di più, per me può fare bene anche alla Freccia, così come penso che i leggeri Valverde, Alaphilippe e Bettini (un altro che al Fiandre ci provava sempre) potevano (o potranno, nel caso di Alaphilippe) far bene sui muri fiamminghi, pur essendo leggerini. Li vedo come l'altra faccia della medaglia.
Per come vedo io il ciclismo, se Valverde riuscisse a conquistare un podio al Fiandre, varrebbe molto più di una vittoria alla Liegi.
E Valverde per me è un rimpianto, perché ha iniziato troppo tardi. Spero che Sagan inizi prima, tutto qua, perché può provare a fare un processo inverso, dai muri alle cote. Io sono contentissimo di vedere Alaphilippe al Fiandre il prossimo anno, e sono convinto che possa fare una grandissima corsa, anche vincere. I fuoriclasse sono questo, e Sagan è parte della categoria.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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alfiso ha scritto: domenica 7 agosto 2011, 23:07 A parte il fatto che beve la Red Bull (forse una marchetta), non si può dire che non sia un personaggio.
Se resta coi piedi per terra e si fa guidare da gente capace può diventare la cycling-star del decennio.


Io credo che nella storia del ciclismo sia specifico, quasi unico, nel senso che ha espresso caratteristiche di assoluto eclettismo.
Non ha ancora una specializzazione, vive alla giornata, vince (per ora) sulle medie salite, facendo anche numeri su passi alpini e discese (tds 2011), vince in volata e compete con velocisti puri. E' un drago in discesa e non teme le situazioni difficili in gruppo grazie alla destrezza innata che ha da vendere.
Vorrei essere smentito, ma non ricordo nessuno così come lui, men che meno agli esordi pro.
Pèter Sagan, vera stella del ciclismo, facile previsione nel 2011 e credo anch'io che non ci sia stato mai (prima di Mathieu) un fenomeno come lui. E nonostante ciò, per me, è un perdente e lo confermo, cercando di spiegarne le ragioni. :dubbio:
Eclettismo: con una bici sa fare tutto e ha praticato anche la B.T.T. ma credo senza aver vinto mai niente e forse, proprio perché l'à fatto solo per divertirsi, il che significa perdere "a priori"
Classiche: in latino il classico è l'eccellente, poiché appartenente alla classe sociale più elevata, ma nella storia vi si è sovrapposta un'idea di tradizione, acquisendo un connotato di identità culturale. Il classico è un esempio storico, una radice di cultura.
Se parliamo di musica classica parliamo certo di musica colta, ma anche di una musica che ha avuto un peso adatto a scavare profondamente l'immaginario collettivo di ogni classe sociale; parlando di libri potremo citare un grande classico: la caratura di quel libro starà nella sua capacità di parlare a chiunque in ogni tempo. In altre parole, classico è ciò che ha un valore tanto alto e schietto che spontaneamente diventa tradizionale, diventa cultura condivisa. E infatti un classico, secondo Calvino, è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
Questo discorso ci porta a dire: che cosa c'entra il mondiale con il classico? Ovvero una stessa corsa può essere vinta dal Bussolotto e da Indurain/Pantani (poi vinse Olano per il gioco di squadra!). E allora lasciamo perdere questo assurdo monumento all'idiozia dell'UCI e andiamo avanti, senza tenerne conto, così come non potremmo mai distinguere le corse per il fatto che qualcuno le ha divise a prescindere dalla storia e dal "palmarès". Per me ormai "Le strade bianche" possiedono quattro quarti di nobiltà, così come Harelbeke; un po' meno la Sanremo, ma lasciamo perdere e principiamo proprio da quest'ultima.
Al di là dei luoghi comuni, alla BeppoConti, che chiunque la può vincere, a me sembra proprio il contrario in presenza di un corridore come il Nostro. Zabel non aveva le qualità da fenomeno, però era adatto a questa corsa e ... Figuriamoci che cosa avrebbe dovuto fare Pèter che ha il fondo, può fare la salita del Poggio senza mani, in discesa è il migliore e in volata, tolti i velocisti che in salita non tengono per niente, pure. :) Un po' meglio di Zabel di certo, direbbe un marziano, e invece ...
Stesso discorso per le altre classiche: mi pare non ce ne sia nessuna (ma mi posso sbagliare) che lui abbia vinto più di una volta, anche se capisco che le pietre comportano tutta una serie di aleatorietà che non sempre si possono sormontare, ma qualcuno ci è riuscito e non perché fosse più adatto o fortunato (credo).
Altra classica facile da interpretare (anche troppo) è la Freccia nuova versione e lui non c'è nemmeno andato vicino a vincerla. Secondo voi non ne aveva le capacità? Io non credo.


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Quindi Sagan è noioso. Spero sia il caldo amici


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Un po' di inesattezze le hai infilate:

Sulle pietre ha vinto 3 Gand, che ok non varranno la Roubaix ma si tratta indiscutibilmente di una classica sulle pietre.

La Freccia proprio no, su un arrivo così pendente può tenere ma non avrà mai la sparata di un Ala o Valverde dei tempi, il primo Sagan forse si quello evoluto dal 2015 in poi direi proprio di no. In ogni caso ci ha provato si, quest'anno. Annata sbagliata per il tentativo a priori.

Sulla Sanremo hai ragione, ma tempo al tempo: ne vincerà anche più di una prima di appendere la bici al chiodo, così come rivincerà più di una classica sulle pietre.

Il mondiale a te farà schifo e puoi pensare ciò che vuoi, ma è senza dubbio una delle classiche più ambite dell'anno, se non proprio la più ambita in assoluto, fosse anche solo perchè ti consente di portare la maglia per una stagione intera; vincendone 3 in 3 anni è entrato nella storia, ed il valore che tu o io possiamo dare all'impresa conta zero: ciò che conta è appunto che lui grazie a quelle tre vittorie è già nella storia di questo sport. Lo sarebbe anche se non avesse vinto nient'altro.

Anche la definizione di perdente non posso condividerla, tu che sei così attento ai significati originari delle parole converrai sicuramente che la parola "perdente" non può essere accostata a Peter.

Le altre discipline le ha praticate durante la trafila giovanile vincendo più volte, da prof è solo andato a Rio.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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rizz23 ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 14:30 Quindi Sagan è noioso. Spero sia il caldo amici
Noioso, non rock e perdente. Ai Tour fa il compitino e manco prova a vincere tappe, inoltre sempre in Francia annoia dal 2014

E se vogliamo tirare fuori discorsi di questa primavera pure finito.

Speriamo sia il caldo, ma non credo sia soltanto quello :|


MattiaF
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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lemond ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 14:05
alfiso ha scritto: domenica 7 agosto 2011, 23:07 A parte il fatto che beve la Red Bull (forse una marchetta), non si può dire che non sia un personaggio.
Se resta coi piedi per terra e si fa guidare da gente capace può diventare la cycling-star del decennio.


Io credo che nella storia del ciclismo sia specifico, quasi unico, nel senso che ha espresso caratteristiche di assoluto eclettismo.
Non ha ancora una specializzazione, vive alla giornata, vince (per ora) sulle medie salite, facendo anche numeri su passi alpini e discese (tds 2011), vince in volata e compete con velocisti puri. E' un drago in discesa e non teme le situazioni difficili in gruppo grazie alla destrezza innata che ha da vendere.
Vorrei essere smentito, ma non ricordo nessuno così come lui, men che meno agli esordi pro.
Pèter Sagan, vera stella del ciclismo, facile previsione nel 2011 e credo anch'io che non ci sia stato mai (prima di Mathieu) un fenomeno come lui. E nonostante ciò, per me, è un perdente e lo confermo, cercando di spiegarne le ragioni. :dubbio:
Eclettismo: con una bici sa fare tutto e ha praticato anche la B.T.T. ma credo senza aver vinto mai niente e forse, proprio perché l'à fatto solo per divertirsi, il che significa perdere "a priori"
Classiche: in latino il classico è l'eccellente, poiché appartenente alla classe sociale più elevata, ma nella storia vi si è sovrapposta un'idea di tradizione, acquisendo un connotato di identità culturale. Il classico è un esempio storico, una radice di cultura.
Se parliamo di musica classica parliamo certo di musica colta, ma anche di una musica che ha avuto un peso adatto a scavare profondamente l'immaginario collettivo di ogni classe sociale; parlando di libri potremo citare un grande classico: la caratura di quel libro starà nella sua capacità di parlare a chiunque in ogni tempo. In altre parole, classico è ciò che ha un valore tanto alto e schietto che spontaneamente diventa tradizionale, diventa cultura condivisa. E infatti un classico, secondo Calvino, è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
Questo discorso ci porta a dire: che cosa c'entra il mondiale con il classico? Ovvero una stessa corsa può essere vinta dal Bussolotto e da Indurain/Pantani (poi vinse Olano per il gioco di squadra!). E allora lasciamo perdere questo assurdo monumento all'idiozia dell'UCI e andiamo avanti, senza tenerne conto, così come non potremmo mai distinguere le corse per il fatto che qualcuno le ha divise a prescindere dalla storia e dal "palmarès". Per me ormai "Le strade bianche" possiedono quattro quarti di nobiltà, così come Harelbeke; un po' meno la Sanremo, ma lasciamo perdere e principiamo proprio da quest'ultima.
Al di là dei luoghi comuni, alla BeppoConti, che chiunque la può vincere, a me sembra proprio il contrario in presenza di un corridore come il Nostro. Zabel non aveva le qualità da fenomeno, però era adatto a questa corsa e ... Figuriamoci che cosa avrebbe dovuto fare Pèter che ha il fondo, può fare la salita del Poggio senza mani, in discesa è il migliore e in volata, tolti i velocisti che in salita non tengono per niente, pure. :) Un po' meglio di Zabel di certo, direbbe un marziano, e invece ...
Stesso discorso per le altre classiche: mi pare non ce ne sia nessuna (ma mi posso sbagliare) che lui abbia vinto più di una volta, anche se capisco che le pietre comportano tutta una serie di aleatorietà che non sempre si possono sormontare, ma qualcuno ci è riuscito e non perché fosse più adatto o fortunato (credo).
Altra classica facile da interpretare (anche troppo) è la Freccia nuova versione e lui non c'è nemmeno andato vicino a vincerla. Secondo voi non ne aveva le capacità? Io non credo.

Solo un appunto: se non vuoi contare il mondiale per i motivi che hai scritto prima, la Gand Wevelgem però l'ha vinta 3 volte e lì sì ci sono pavè e muri (sebbene meno del Fiandre ovviamente).

A me Sagan non annoia affatto, però mi ha interessato il discorso su Zabel, penso questo sia imputabile all'imprevedibilità dello sport che amiamo, non è una scienza esatta dopo tutto.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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MattiaF ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 14:45
Solo un appunto: se non vuoi contare il mondiale per i motivi che hai scritto prima, la Gand Wevelgem però l'ha vinta 3 volte e lì sì ci sono pavè e muri (sebbene meno del Fiandre ovviamente).

A me Sagan non annoia affatto, però mi ha interessato il discorso su Zabel, penso questo sia imputabile all'imprevedibilità dello sport che amiamo, non è una scienza esatta dopo tutto.
Non rammentavo che aveva vinto tre volte la Gand, chiedo scusa e riconosco quindi che è un po' meno perdente di quanto mi sembrasse. :)
chinaski89 ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 14:39 Un po' di inesattezze le hai infilate:

Il mondiale a te farà schifo e puoi pensare ciò che vuoi, ma è senza dubbio una delle classiche più ambite dell'anno, se non proprio la più ambita in assoluto, fosse anche solo perchè ti consente di portare la maglia per una stagione intera; vincendone 3 in 3 anni è entrato nella storia, ed il valore che tu o io possiamo dare all'impresa conta zero: ciò che conta è appunto che lui grazie a quelle tre vittorie è già nella storia di questo sport. Lo sarebbe anche se non avesse vinto nient'altro.
Oh China non parlavo di ciò che sembra, ma di quel che è e quindi nessuna inesattezza, perché il mondiale, per definizione etimologica non è una classica e quindi non la conto per la definizione *mia* di vincente, le tre Gand invece sì è questa, come ho già riconosciuto sopra, è un'inesattezza.
chinaski89 ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 14:39 Anche la definizione di perdente non posso condividerla, tu che sei così attento ai significati originari delle parole converrai sicuramente che la parola "perdente" non può essere accostata a Peter.
Già in un altro messaggio lo avevo definito (con un ossimoro) un perdente che vince e avevo spiegato il perché, vale a dire, secondo me è un perdente colui che (avendo un talento fenomenale) si accontenta di vincere qualcosa, senza pretendere di "vincere quasi tutto".
chinaski89 ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 14:39 Le altre discipline le ha praticate durante la trafila giovanile vincendo più volte, da prof è solo andato a Rio.
Ti chiedo allora, perché mi sono affacciato solo quest'anno alla B.T.T. è stato campione junior in qualche disciplina? Perché ad es. nella B.T.T. credo che il percorso sia selettivo ovunque, a prescindere dalla (uso una parolaccia!) "location".


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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GregLemond ha scritto: martedì 6 agosto 2019, 13:11 E' anche vero, pero...
E vado anche io di confronti:

All' eta di MVDP Sagan era gia affermato... con tappe a tour, classiche, vuelta....Piazzamenti nelle Monumento...
All' eta di WVA si vesti d' iride.


4/5 anni dopo... siamo a tirare le fila di una carriera che, viste le premesse, puo ritenersi (???) poco florida...

Aspettiamo anche questi 2 giovani...
Ma infatti Sagan è un’altra categoria. Poi che non ha vinto come si sperava è ovvio ma tre mondiali(da solo) sono tanta roba


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Abruzzese
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Abruzzese ha scritto: lunedì 5 agosto 2019, 15:04 La MTB è un qualcosa che va ben oltre un semplice invaghirsi per Mathieu Van Der Poel o chicchessia, come per qualsivoglia considerazione su Sagan. Per capirci qualcosa per davvero servono adeguate competenze, altrimenti si rischia di fare disamine estremamente parziali e fallaci.
Mi sa che questo concetto non è stato adeguatamente compreso. Perché se si ha l'ardire di parlare senza sapere o è ostinata presunzione oppure, come dice giustamente il buon Rizz, è probabilmente colpa del caldo.


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Comunque lemond è stato oro da junior sia ai mondiali sia agli europei di MTB, mentre argento nel ciclocross credo sempre da junior e nello stesso anno


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Abruzzese ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 18:14
Abruzzese ha scritto: lunedì 5 agosto 2019, 15:04 La MTB è un qualcosa che va ben oltre un semplice invaghirsi per Mathieu Van Der Poel o chicchessia, come per qualsivoglia considerazione su Sagan. Per capirci qualcosa per davvero servono adeguate competenze, altrimenti si rischia di fare disamine estremamente parziali e fallaci.
Mi sa che questo concetto non è stato adeguatamente compreso. Perché se si ha l'ardire di parlare senza sapere o è ostinata presunzione oppure, come dice giustamente il buon Rizz, è probabilmente colpa del caldo.
questa non l'ho capita...la MTB la puoi osservare (ed ha un potenziale di spettacolo superiore alla strada secondo me, facendo corse a tappe, ad esempio...) e la puoi praticare, come il ciclismo su strada.
Ma che ad oggi il prestigio, il livello tecnico e di concorrenza anche di una sola classica su strada, tipo l'Amstel, sia molto differente da quello anche di un mondiale di MTB, mi pare fuori discussione.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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herbie ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 21:24
Abruzzese ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 18:14
Abruzzese ha scritto: lunedì 5 agosto 2019, 15:04 La MTB è un qualcosa che va ben oltre un semplice invaghirsi per Mathieu Van Der Poel o chicchessia, come per qualsivoglia considerazione su Sagan. Per capirci qualcosa per davvero servono adeguate competenze, altrimenti si rischia di fare disamine estremamente parziali e fallaci.
Mi sa che questo concetto non è stato adeguatamente compreso. Perché se si ha l'ardire di parlare senza sapere o è ostinata presunzione oppure, come dice giustamente il buon Rizz, è probabilmente colpa del caldo.
questa non l'ho capita...la MTB la puoi osservare (ed ha un potenziale di spettacolo superiore alla strada secondo me, facendo corse a tappe, ad esempio...) e la puoi praticare, come il ciclismo su strada.
Ma che ad oggi il prestigio, il livello tecnico e di concorrenza anche di una sola classica su strada, tipo l'Amstel, sia molto differente da quello anche di un mondiale di MTB, mi pare fuori discussione.
Matteo mi sa che ti devi rileggere bene tutta la discussione, soprattutto i messaggi in cui si fa cenno alla MTB e i confronti con Van Der Poel. Altrimenti passa il concetto che può discutere di certe cose anche chi non sa com'è fatto un triciclo, non solo una Mountain Bike.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Walter_White ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 17:33
Mario Rossi ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 16:31 Detto questo ti pongo io una domanda: strive for5 è possibile per Peter se inizia a lavorare solo per questo- come fatto per il record delle verdi- o no? Per me si anche se è complesso
Per me no. Senza contare l'aleatorietá della Sanremo, per vincere Liegi e soprattutto Lombardia dovrebbe perdere molto peso senza alcuna garanzia tra l'altro (anche il Sagan 2012 avrebbe avuto 0 chance sul muro di Sormano affrontato a ritmo sostenuto come avviene sempre). Con i percorsi del primo decennio degli anni 2000 forse, ma dovrebbe evolversi come corridore seguendo una parabola contraria a quella di Gilbert.
Anche per MVDP e WVA il Lombardia se rimane così è impossibile da vincere
ma io penso che con la carriera fatta da Sagan fino ad oggi, gli manchino solo 2 o 3 Sanremo, cosa non da poco, e stop. Non ha altre corse da vincere e fa bene a fare la stagione che fa.

Però fossi in lui non correrei altro che per la Sanremo, non esiste che uno con le sue caratteristiche chiuda la carriera senza la Sanremo. Deve staccare prima e iniziare a prepararla ad ottobre, come fece Cipollini a suo tempo (a parte che lui già per conto suo in agosto andava al mare...).


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Abruzzese ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 21:28
herbie ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 21:24
Abruzzese ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 18:14

Mi sa che questo concetto non è stato adeguatamente compreso. Perché se si ha l'ardire di parlare senza sapere o è ostinata presunzione oppure, come dice giustamente il buon Rizz, è probabilmente colpa del caldo.
questa non l'ho capita...la MTB la puoi osservare (ed ha un potenziale di spettacolo superiore alla strada secondo me, facendo corse a tappe, ad esempio...) e la puoi praticare, come il ciclismo su strada.
Ma che ad oggi il prestigio, il livello tecnico e di concorrenza anche di una sola classica su strada, tipo l'Amstel, sia molto differente da quello anche di un mondiale di MTB, mi pare fuori discussione.
Matteo mi sa che ti devi rileggere bene tutta la discussione, soprattutto i messaggi in cui si fa cenno alla MTB e i confronti con Van Der Poel. Altrimenti passa il concetto che può discutere di certe cose anche chi non sa com'è fatto un triciclo, non solo una Mountain Bike.
ho riletto un po' indietro, ma ancora mi sfugge il nesso...sono desolato... :boh:


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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herbie ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 23:30
Abruzzese ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 21:28
herbie ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 21:24

questa non l'ho capita...la MTB la puoi osservare (ed ha un potenziale di spettacolo superiore alla strada secondo me, facendo corse a tappe, ad esempio...) e la puoi praticare, come il ciclismo su strada.
Ma che ad oggi il prestigio, il livello tecnico e di concorrenza anche di una sola classica su strada, tipo l'Amstel, sia molto differente da quello anche di un mondiale di MTB, mi pare fuori discussione.
Matteo mi sa che ti devi rileggere bene tutta la discussione, soprattutto i messaggi in cui si fa cenno alla MTB e i confronti con Van Der Poel. Altrimenti passa il concetto che può discutere di certe cose anche chi non sa com'è fatto un triciclo, non solo una Mountain Bike.
ho riletto un po' indietro, ma ancora mi sfugge il nesso...sono desolato... :boh:
Vedo di rispiegarmi: quello che volevo intendere è che non si può avere conoscenza accurata e approfondita della MTB solo perché si sta vedendo correre Van Der Poel, né tantomeno usare Mathieu per criticare Sagan in merito alla MTB se di Peter non si conosce nulla dei suoi trascorsi nel fuoristrada, se non si sa che Sagan ha scelto di non continuare quel tipo di attività (cosa che ovviamente non dà certezze su quel che Peter avrebbe potuto vincere nel fuoristrada. Perché quando, già adesso, si dice: "Van Der Poel dovrebbe correre di più su strada" oppure "Ah, chissà come sarebbe finita con Van Der Poel", allo stesso modo si dovrebbe dire "Eh chissà quanti mondiali di MTB avrebbe vinto Sagan se avesse continuato a praticarla". Stesso dicasi per il ciclocross, non possiamo sapere quante vittorie prestigiose avrebbe ottenuto se si fosse dedicato a quell'attività). Ergo, se della Mountain Bike si sa poco o niente perché le gare si seguono solo in funzione di Van Der Poel, né si presta attenzione alla descrizione dell'esperienza olimpica di Sagan, nel bel mezzo della sua carriera da stradista, in cui la sua gara venne compromessa da episodi che nel fuoristrada sono dietro l'angolo per tutti, non si può avere una visione imparziale, né si è in grado di argomentare in maniera soddisfacente da questo punto di vista.

Di solito buona norma vorrebbe che quando non si sappia una cosa si legga, si guardino gare, si studi e solo a quel punto, quando si possiede una sufficiente conoscenza, si possa esprimere un parere adeguato sull'argomento. Altrimenti si sta zitti e si ascolta chi ne sa di più. Io stesso ho più volte ribadito che sulla MTB non sono ferrato come sulle altre discipline perché purtroppo non riesco a seguirla nella misura in cui vorrei ma comunque almeno le basi le conosco. Qui invece si fanno commenti e sentenze senza sapere praticamente nulla di questa disciplina, col risultato che la realtà dei fatti che ne esce fuori risulta completamente distorta.

Spero che questa spiegazione sia stata chiara su ciò che intendevo dire riguardo la MTB, che si tratti di Mathieu, Sagan o chiunque altro.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Abruzzese ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 3:07 Qui invece si fanno commenti e sentenze senza sapere praticamente nulla di questa disciplina, col risultato che la realtà dei fatti che ne esce fuori risulta completamente distorta.
Spero che questa spiegazione sia stata chiara su ciò che intendevo dire riguardo la MTB, che si tratti di Mathieu, Sagan o chiunque altro.
Non troppo, perché di sentenze sulla B.T.T. non ne ho lette. Per parte mia ho solo scritto che di solito i mondiali di questa disciplina sono comunque duri, nonostante si svolgano in posti diversi e quindi anche più veritieri rispetto agli analoghi della strada, in cui i percorsi ... :grr: E poi ho chiesto la carriera di Sagan nella disciplina. Altro non dato.

P.S. In compenso mi sembra che qualcuno faccia proprio un aforisma di Hegel "Esiste il noto e il conosciuto e compito suo è appunto il rendere conosciuto quello che per la gente comune è soltanto noto!" :clap:
Ultima modifica di lemond il venerdì 9 agosto 2019, 9:52, modificato 1 volta in totale.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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lemond ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 8:52
Abruzzese ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 3:07 Qui invece si fanno commenti e sentenze senza sapere praticamente nulla di questa disciplina, col risultato che la realtà dei fatti che ne esce fuori risulta completamente distorta.
Spero che questa spiegazione sia stata chiara su ciò che intendevo dire riguardo la MTB, che si tratti di Mathieu, Sagan o chiunque altro.
Non troppo, perché di sentenze sulla B.T.T. non ne ho lette. Per parte mia ho solo scritto che di solito i mondiali di questa disciplina sono comunque duri, nonostante si svolgano in posti diversi e quindi anche più veritieri rispetto agli analoghi della strada, in cui i percorsi ... :grr: E poi ho chiesto la carriera di Sagan nella disciplina. Altro non dato.
Sui risultati da junior in MTB ti ho risposto io più su


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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chinaski89 ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 9:01
lemond ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 8:52
Abruzzese ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 3:07 Qui invece si fanno commenti e sentenze senza sapere praticamente nulla di questa disciplina, col risultato che la realtà dei fatti che ne esce fuori risulta completamente distorta.
Spero che questa spiegazione sia stata chiara su ciò che intendevo dire riguardo la MTB, che si tratti di Mathieu, Sagan o chiunque altro.
Non troppo, perché di sentenze sulla B.T.T. non ne ho lette. Per parte mia ho solo scritto che di solito i mondiali di questa disciplina sono comunque duri, nonostante si svolgano in posti diversi e quindi anche più veritieri rispetto agli analoghi della strada, in cui i percorsi ... :grr: E poi ho chiesto la carriera di Sagan nella disciplina. Altro non dato.
Sui risultati da junior in MTB ti ho risposto io più su
Infatti avevo letto e ti ringrazio. La cosa che mi piace più di te è che sei sempre puntuale. :cincin:


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Ieri, seguendo la seconda tappa della corsa in Norvegia, sentii il commentatore tecnico (Marco non so il cognome) raccontare un aneddoto a proposito del Bassino che rappresenta proprio il paradigma dell'essere *vincente* a prescindere poi dal numero di corse nelle quali si arriverà primo. L'anno scorso, non so in quale corsa a tappe (quest'ultime erano quattro) lui ne aveva vinte tre, oltre alla classifica generale, ma era arrabbiatissimo per quella dove era arrivato secondo. :crazy:


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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lemond ha scritto: sabato 17 agosto 2019, 11:49 Ieri, seguendo la seconda tappa della corsa in Norvegia, sentii il commentatore tecnico (Marco non so il cognome) raccontare un aneddoto a proposito del Bassino che rappresenta proprio il paradigma dell'essere *vincente* a prescindere poi dal numero di corse nelle quali si arriverà primo. L'anno scorso, non so in quale corsa a tappe (quest'ultime erano quattro) lui ne aveva vinte tre, oltre alla classifica generale, ma era arrabbiatissimo per quella dove era arrivato secondo. :crazy:
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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herbie ha scritto: giovedì 8 agosto 2019, 23:29 ma io penso che con la carriera fatta da Sagan fino ad oggi, gli manchino solo 2 o 3 Sanremo, cosa non da poco, e stop. Non ha altre corse da vincere e fa bene a fare la stagione che fa.

Però fossi in lui non correrei altro che per la Sanremo, non esiste che uno con le sue caratteristiche chiuda la carriera senza la Sanremo. Deve staccare prima e iniziare a prepararla ad ottobre, come fece Cipollini a suo tempo (a parte che lui già per conto suo in agosto andava al mare...).
Concordo sulla Sanremo, quando Peter si è affacciato sulla scena credevo avrebbe riscritto il record di Merckx, e invece...
Certo correre per la Sanremo decisamente non vuol dire fare la stagione che fa, vuol dire cambiarla sensibilmente (senza pazzie tipo fare classifica nei GT ovviamente), ma chiaramente vuol dire alleggerire l'impegno sul pavé e magari se deve fare come Cipollini rinunciare al TdF, o comunque ritirarsi per finti malanni a metà gara :diavoletto:

Sul fatto che corra sempre la stessa stagione (e sul fatto che questo venga giudicato negativamente) secondo me incidono alcuni fattori:
1) Se la tua primavera è prevalentemente pavé (e sei ritenuto un fenomeno ovviamente) devi portarne a casa tante tante di quelle gare.
Ovvio che nessuno ha mai più di tanto criticato Boonen se negli ultimi anni correva sul pavé e più o meno basta (ricordiamo il 2012 in cui vinse tutto lassù e non partecipò nemmeno a un GT). Sinceramente ho sempre avuto invece l'impressione che Tommeke avrebbe potuto combinare qualcosina in più alla Sanremo, ma che della Classicissima gli interessasse nulla (o comunque qualcosina meno che di un Gp Escaut).
Lo stesso Cancellara, quando ha cominciato a vincere continuativamente sulle pietre ha un po' mollato le cronometro ad esempio, ma questa specializzazione spinta non è mai stata più di tanto discussa.
Se però non metti a segno una serie di vittorie paragonabile a quelle di questi giganti, pur mettendo a segno imprese di quel livello qualcuno si chiederà se vale la pena di puntare tutto sul pavé.
2) Sagan è stato uno dei primi corridori "moderni" accompagnato da una nomea di polivalente dopo qualche anno in cui la specializzazione sembrava quasi una via obbligata. Infatti la sua primavera del 2012 (quando onestamente non sapevamo di preciso cosa sarebbe potuto diventare) ottenne risultati simili in gare abbastanza diverse. Poi lo sviluppo fisico e forse una preferenza personale lo ha portato a privilegiare le pietre. Ciò non toglie che molti lo vogliano protagonista anche su terreni dove si è già dimostrato competitivo (in fondo sarebbe una forzatura meno grande che non vedere Cancellara puntare al Mondiale di Mendrisio, no?)

Da queste considerazioni secondo me discende la voglia di vedere Peter schierarsi su fronti un pochino diversi, rispetto agli scenari che calca abitualmente.
Un po' quello che forse ha portato un Nibali, fortissimo ma non dominante nelle gare a tappe, a provare per esempio una Sanremo. Evidentemente se lo Squalo avesse indirizzato la propria preparazione su altro avrebbe vinto di più (che so, 5 o 6 Tirreno Adriatico magari), e si sarebbe risparmiato le critiche di chi vedeva come patetici i suoi tentativi, però credo che la Classicissima valga tutto ciò che eventualmente ha potuto lasciare per strada.

Comunque senza giudicare se il calendario di Sagan sia noioso o meno (alla fine questo aspetto impatta su di lui eventualmente, lo spettatore penso sia contento di vederlo ogni anno al via del Fiandre... in quanto alle maglie verdi le ignoro oggi come ai tempi di Zabel, precedente detentore di questo primato) penso non sia una bestemmia pensare di cambiare qualcosa.
Arrivato a 30 anni Bettini aveva rivisitato completamente l'impostazione delle sue stagioni ciclistiche: certo, era mutato di molto il contesto (niente più CdM anzitutto), però questa cosa lo portò a vincere molto e anche abbastanza lontano da quelli che erano i suoi abituali terreni di caccia.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Sempre uno spasso :D :D :D :



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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Abruzzese ha scritto: lunedì 19 agosto 2019, 20:46 Sempre uno spasso :D :D :D :

Peter rimane un idolo...ma perché in italiano?
I mean, questa è solo per noi?...e perché allora è sottotitolata inglese..?


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Abruzzese ha scritto: lunedì 19 agosto 2019, 20:46 Sempre uno spasso :D :D :D :

Sagan imita Sagan :clap:


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Nella vita si fanno delle scelte. Ma il talento, quello non te lo regala un cazzo di nessuno.




P.S.: il "cameraman" è Daniel Oss con la sua go-pro ;)


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Abruzzese ha scritto: sabato 31 agosto 2019, 6:21 Nella vita si fanno delle scelte. Ma il talento, quello non te lo regala un cazzo di nessuno.




P.S.: il "cameraman" è Daniel Oss con la sua go-pro ;)
Quindi ragione finita per Peterone?


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Visto anch'io..assieme ad un altro video del genere...è un allenamento o la Specialized ha bisogno di vendere più MTB? :D
Sorpreso che Oss riesca a seguirlo


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Abruzzese ha scritto: sabato 31 agosto 2019, 6:21 Nella vita si fanno delle scelte. Ma il talento, quello non te lo regala un cazzo di nessuno.




P.S.: il "cameraman" è Daniel Oss con la sua go-pro ;)
anche quello davanti mena


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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nikybo85 ha scritto: sabato 31 agosto 2019, 9:49 Visto anch'io..assieme ad un altro video del genere...è un allenamento o la Specialized ha bisogno di vendere più MTB? :D
Sorpreso che Oss riesca a seguirlo
Oss riesce a seguirlo perchè Sagan è costretto a frenare :D


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Occasione buttata. ''Pensavo gli avremmo ripresi'' ha dichiarato, quando era chiaro a tutti che su questo icrcuito un gruppetto di cinque persone era irrecuperabile. Peccato, mi pare avesse una grande gamba.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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PedalatorePigro ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 23:32 Occasione buttata. ''Pensavo gli avremmo ripresi'' ha dichiarato, quando era chiaro a tutti che su questo icrcuito un gruppetto di cinque persone era irrecuperabile. Peccato, mi pare avesse una grande gamba.
Beh aveva detto che non aveva nemmeno fatto ricognizioni sul percorso


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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PedalatorePigro ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 23:32 Occasione buttata. ''Pensavo gli avremmo ripresi'' ha dichiarato, quando era chiaro a tutti che su questo icrcuito un gruppetto di cinque persone era irrecuperabile. Peccato, mi pare avesse una grande gamba.
Poi anche data la squadra Sagan ai mondiali corre così. Ne ha vinti 2 standosene coperto fino allo sprint, stavolta è andata male.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Walter_White ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 6:48
PedalatorePigro ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 23:32 Occasione buttata. ''Pensavo gli avremmo ripresi'' ha dichiarato, quando era chiaro a tutti che su questo icrcuito un gruppetto di cinque persone era irrecuperabile. Peccato, mi pare avesse una grande gamba.
Beh aveva detto che non aveva nemmeno fatto ricognizioni sul percorso
Quello non lo fa mai, il percorso quando è scattato MVDP lo conosceva, pensava li avrebbero tenuti lì e di sparare tutto l'ultimo giro, gli è andata male peccato


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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PedalatorePigro ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 23:32 Occasione buttata. ''Pensavo gli avremmo ripresi'' ha dichiarato, quando era chiaro a tutti che su questo icrcuito un gruppetto di cinque persone era irrecuperabile. Peccato, mi pare avesse una grande gamba.
Averne ne aveva.
Però è chiaro che, senza squadra, una volta (tre) ti va bene e una no.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Oggi non sono dell'umore giusto per rispondervi, perché ho subito la più grande delusione ciclistica della vita, senza poter incolpare nemmeno la fortuna! :grr: :muro: :grr: :muro: :grr: :muro:
Ma quale gamba volete che avesse il Vostro? Quando parte il primo favorito e lo seguono Trentin e Ala, mentre lui sta fermo, significa che cosa? L'alternativa è una sola
a) non poteva
b) è scemo, cosa che escludo, perché fa i suoi difetti questo non rientra di certo. ;)


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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chinaski89 ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 7:57
Walter_White ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 6:48
PedalatorePigro ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 23:32 Occasione buttata. ''Pensavo gli avremmo ripresi'' ha dichiarato, quando era chiaro a tutti che su questo icrcuito un gruppetto di cinque persone era irrecuperabile. Peccato, mi pare avesse una grande gamba.
Beh aveva detto che non aveva nemmeno fatto ricognizioni sul percorso
Quello non lo fa mai, il percorso quando è scattato MVDP lo conosceva, pensava li avrebbero tenuti lì e di sparare tutto l'ultimo giro, gli è andata male peccato
Ma infatti ha sbagliato completamente, doveva fare solo una cosa, marcare MVDP. Quando l'olandese ha attaccato era anche troppo indietro


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Con il senno di poi è sempre facile parlare, ma... se davvero aveva le gambe, lasciar andare Van Der Poel è stata una fesseria. Ormai in gruppo dovrebbero saperlo tutti che le azioni promosse dall'Olandese hanno una probabilità molto alta di andare in porto. In quel tipo di circuito, poi, con quelle condizioni climatiche, a 35 km dall'arrivo...
Peccato, perché in un modo o nell'altro capita spesso che si faccia fregare per delle "disattenzioni".


Ecco la mia presentazione. :carta:
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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vi prego, raccontatemi ancora di quanto è rock il "ragionier" Sagan!

ieri è stata la degna conclusione ad una stagione da ragioniere, senza nulla togliere allo spettacolo regalato in passato (ma via via sempre di meno nelle ultime stagioni). Perché se diamo retta alle sue parole, ha scelto di non seguire Van der Poel e di succhiare le ruote di Belgio e Francia nella speranza che lo riportassero sotto: parole sue, degne di un Van Avermaet qualsiasi, no?

Quando era chiaro, vedendo come erano andate le gare delle altre categorie, come era il percorso e soprattutto considerato il meteo, che la corsa si sarebbe potuta decidere ben prima dell'ultimo giro.

Bah!

E chiudo: corridore fortissimo, sicuramente non nel suo anno migliore, sicuramente tutt'altro che spettacolare, almeno negli ultimi tempi.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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nino58 ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 8:44
PedalatorePigro ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 23:32 Occasione buttata. ''Pensavo gli avremmo ripresi'' ha dichiarato, quando era chiaro a tutti che su questo icrcuito un gruppetto di cinque persone era irrecuperabile. Peccato, mi pare avesse una grande gamba.
Averne ne aveva.
Però è chiaro che, senza squadra, una volta (tre) ti va bene e una no.
A correre soli, prima o poi ci rimetti qualcosa. Ahimè, lui ieri ha puntato sul Belgio e/o sulla Francia. Senza quel tempaccio che ha distrutto il gruppo, probabilmente sarebbe andata diversamente. Diciamo pure che ha sbagliato scelta, ma in quel frangente non era così facile prendere decisioni.

Sono sicuro però che ne aveva.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Tra le sue dichiarazioni e quelle di GVA ci sarebbe da piangere onestamente.
Che poi Van Avermaet non ne aveva nemmeno, lui invece ha sbagliato completamente dal punto di vista tattico quindi pure peggio.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 10:32
nino58 ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 8:44
PedalatorePigro ha scritto: domenica 29 settembre 2019, 23:32 Occasione buttata. ''Pensavo gli avremmo ripresi'' ha dichiarato, quando era chiaro a tutti che su questo icrcuito un gruppetto di cinque persone era irrecuperabile. Peccato, mi pare avesse una grande gamba.
Averne ne aveva.
Però è chiaro che, senza squadra, una volta (tre) ti va bene e una no.
A correre soli, prima o poi ci rimetti qualcosa. Ahimè, lui ieri ha puntato sul Belgio e/o sulla Francia. Senza quel tempaccio che ha distrutto il gruppo, probabilmente sarebbe andata diversamente. Diciamo pure che ha sbagliato scelta, ma in quel frangente non era così facile prendere decisioni.

Sono sicuro però che ne aveva.
La penso come te, ha sbagliato una scelta tattica riponendo troppa fiducia nel Belgio, ma i belgi, nonostante i grandi nomi e le intenzioni di inseguire compatti, non avevano gambe per riprendere i primi. Errore di valutazione. Ha vinto tre mondiali correndo perfettamente, ieri la sua scelta non ha pagato. Non è un disastro.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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udra ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 10:39 Tra le sue dichiarazioni e quelle di GVA ci sarebbe da piangere onestamente.
Che poi Van Avermaet non ne aveva nemmeno, lui invece ha sbagliato completamente dal punto di vista tattico quindi pure peggio.
Beh, si tratta di scelte da fare in pochi secondi. E' un attimo decidere di seguire chi sta scattando o aspettare. Col senno di poi è stata una scelta sbagliata, ma quando corri solo, può capitare. Se si chiamasse Pietro Sagani e fosse italiano, probabilmente ieri sarebbe finita in un altro modo.
il_panta ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 10:40
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 10:32
nino58 ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 8:44

Averne ne aveva.
Però è chiaro che, senza squadra, una volta (tre) ti va bene e una no.
A correre soli, prima o poi ci rimetti qualcosa. Ahimè, lui ieri ha puntato sul Belgio e/o sulla Francia. Senza quel tempaccio che ha distrutto il gruppo, probabilmente sarebbe andata diversamente. Diciamo pure che ha sbagliato scelta, ma in quel frangente non era così facile prendere decisioni.

Sono sicuro però che ne aveva.
La penso come te, ha sbagliato una scelta tattica riponendo troppa fiducia nel Belgio, ma i belgi, nonostante i grandi nomi e le intenzioni di inseguire compatti, non avevano gambe per riprendere i primi. Errore di valutazione. Ha vinto tre mondiali correndo perfettamente, ieri la sua scelta non ha pagato. Non è un disastro.
Esatto, non un disastro.


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Marco Gaviglio
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 10:48 Beh, si tratta di scelte da fare in pochi secondi. E' un attimo decidere di seguire chi sta scattando o aspettare.
questo è vero in generale ma.... non è che siano arrivati da soli Pedersen e Kung, due che non potevi prevedere arrivassero, per cui hai fatto bene a stare a ruota. Sagan s'è perso Van der Poel, e l'attacco di Van der Poel - più o meno da quella distanza e in quel punto - era annunciato da mesi. Per cui nulla da dire ad esempio ad Alaphilippe, che ha provato a seguirlo ma semplicemente s'è piantato, mentre Sagan, se davvero ha scelto deliberatamente di non seguirlo, ha commesso un clamoroso errore di lettura della corsa, dai ;)


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Marco Gaviglio ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 11:20
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 30 settembre 2019, 10:48 Beh, si tratta di scelte da fare in pochi secondi. E' un attimo decidere di seguire chi sta scattando o aspettare.
questo è vero in generale ma.... non è che siano arrivati da soli Pedersen e Kung, due che non potevi prevedere arrivassero, per cui hai fatto bene a stare a ruota. Sagan s'è perso Van der Poel, e l'attacco di Van der Poel - più o meno da quella distanza e in quel punto - era annunciato da mesi. Per cui nulla da dire ad esempio ad Alaphilippe, che ha provato a seguirlo ma semplicemente s'è piantato, mentre Sagan, se davvero ha scelto deliberatamente di non seguirlo, ha commesso un clamoroso errore di lettura della corsa, dai ;)
Ha sbagliato. Nessun dubbio.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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È incredibile come certi utenti si ostinino a criticare Sagan, che seppur con scelte tattiche non condivisibili è arrivato 5, e invece lodino VDP. Io capisco che ragazzo è forte ma in questo sito c'è la Mathieu mania. L'unico da criticare ieri per me è proprio l'olandese. Sagan non è da lodare, ha sbagliato, ma ha corso come negli altri mondiali vinti. Purtroppo è nota la sua impossibilità di tenere chiusa la corsa. Io, sinceramente, avrei voluto vedere i 2 corridori invertiti di squadra. Avrei scommesso oro sull'oro di Peter.


Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

Io, 4 febbraio 2022
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udra
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Non è che se una tattica funziona in una gara deve andare bene in tutte le altre.
Richmond e Bergen rendevano impossibile un'azione da lontano quindi stare coperti era la mossa corretta, tralascio Doha per ovvi motivi.
Quella di ieri era corsa da interpretare in tutt'altro modo, e lui non l'ha fatto pur dimostrando di averne per potersela giocare.
O sapeva di non poter tenere in un'azione prolungata e di poter sparare un solo colpo (vedi Sanremo e Roubaix), oppure scelta incomprensibile aldilà del correre da solo o meno.


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