Peter Sagan - True cycling star!

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Niи
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Mentre cercavo in rete alcune curiosità su Peter, mi son imbattuto in questo articolo del 2013. In cui il medico Corsetti analizza le prestazioni atletiche di Sagan.
Buona incredibile lettura!

"IMOLA — La sfida ciclistica è inedita: Peter Sagan contro una bici da camera. L’uomo che ha freddato Cavendish sulle strade del Tour e duellato con Cancellara sui muri delle Fiandre oggi gareggia nello studio di un ambulatorio romagnolo. Il 23enne slovacco che molti considerano il nuovo Merckx sale sul pesante e scomodo ergometro medico per sottoporsi allo stesso test che due milioni d’italiani effettuano nella visita d’idoneità sportiva: ogni minuto il rapporto di pedalata s’indurisce e lui deve mantenere un ritmo prefissato (80/90 pedalate al minuto, fino a esaurimento forze) per permettere al medico di capire se il suo cuore è sano. Assistere alla vista di Sagan (che dura un’ora e mezza) è l’occasione per scoprire la fisiologia di un fenomeno che in tre stagioni ha vinto 60 corse.

Roberto Corsetti, medico sociale della Cannondale, il team di Sagan, sa come provocare lo slovacco: «Peter, sono almeno dieci anni che non vedo un professionista superare i 450 watt all’ergometro». Sagan comincia a pedalare, con i fili dell’elettrocardiografo che pendono dal petto. A 250 watt (quando statisticamente nove amatori allenati su dieci gettano la spugna) pare a passeggio sul lungomare, a 300 sbadiglia, solo tra i 350 e i 400 comincia a sudare. Poi si porta gradualmente ai 500 watt del record e li regge facilmente per il minuto prescritto. Quando scende dalla bici proviamo a salirci noi: i pedali non si muovono di un millimetro.

I dati di laboratorio di Sagan mostrano non solo i segni di una classe assoluta ma anche un incrocio di qualità che ne fanno un unicum multisportivo. La sua visita a Imola comincia con la spirometria che valuta la capacità dei polmoni. Sagan «spara» nel tubo di cartone 7,23 litri di aria contro i 5,3 medi dei suoi colleghi. È un valore raggiunto solo da atleti di livello olimpico del canottaggio e del nuoto e fa capire perché, quando scatta, lo slovacco va in apnea più tardi di tutti.

Poi il cuore. Prima del test quello dello slovacco batte 32 colpi al minuto: un numero che in passato faceva clamore ma che oggi non è più considerato significativo. La forza di Sagan è invece l’elasticità del muscolo cardiaco, che tocca i 185 battiti al massimo dello sforzo, poi precipita a 80 in soli due minuti e a 50 a cinque dalla fine della fatica: indice di capacità di recupero del tutto fuori dal comune. Quando Corsetti lo sottopone all’ecodoppler, il sensore svela altri segreti. «Il ventricolo sinistro — spiega il medico — è il trenta per cento più largo della media. Sarebbe il cuore di un cardiopatico se non fosse che le pareti sono molto più spesse del normale: 1,2 centimetri contro 0,8. Un cuore così (tipico degli sciatori di fondo) pompa nell’aorta moltissimo sangue».

Morfologicamente Sagan (unmetro e 82 per 77 chili) non rientra negli standard del velocista ( troppo leggero), del grande passista (troppo basso) o dello scalatore (troppo pesante). La sua unicità è una massa muscolare distribuita anche nella parte alta del corpo, sul busto e nelle braccia e perfino in un collo taurino: muscolatura da triatleta o da sciatore di fondo (il grasso è meno del 7 per cento) che permette allo slovacco di raggiungere potenze elevatissime in tempi brevi e di sostenerle a lungo. Il test fatto su una bici reale non teme confronti: in cinque secondi Sagan passa da zero a 1.580 watt (roba che solo Cavendish) poi ovviamente rallentama riesce a sostenerne 825 per un minuto, pur stordito dall’acido lattico: roba che solo Cancellara. E Merckx? Era un po’ più alto e un po’ più leggero, dicono le cronache. Quel po’ (decisivo nelle corse a tappe) che dovrebbe permettergli di rimanere Merckx anche se Sagan diventasse il nuovo Cannibale. "


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pacho
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Niи ha scritto: (super raccolta di interviste guascone).
ho iniziato sta qua, mi sto pisciando addosso :diavoletto: :diavoletto:


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Lambohbk
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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La prestazione di oggi porta a pensare che sarebbe bello prima o poi vedere Sagan puntare alla Liegi, soprattutto perchè nelle ultime edizioni c'è stata davvero poca battaglia prima del Saint-Nicolas e tutto ciò favorirebbe un corridore come Sagan.

Non so se Sagan punterà mai ad una Liegi, però rimango convinto che nel 2014, qualora l'avesse preparato bene, avrebbe potuto anche fare ottime cose al Giro di Lombardia, che quell'anno fu assurdamente "leggero" rispetto agli standard. Persa quell'occasione, non penso che Sagan vincerà mai un Lombardia e forse mai lo correrà

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Maìno della Spinetta
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Ganda a 60km dal traguardo non è uno scherzo eh...


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Patate
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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C'è da dire però che Sagan ha mostrato grande resistenza in salite lunghe e regolari, penso al Mount Baldy al California che vinse o all'Envalira al Tour di quest'anno, o in altre occasioni per procacciarsi i punti per la maglia verde. Per me nel Lombardia 2014 avrebbe saputo difendersi, con adeguata preparazione.
Il problema può essere appunto quello: il percorso del Lombardia esce veramente tardi e quindi non consente una pianificazione adeguata


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Lambohbk
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Sagan comunque non mi pare un corridore ossessionato dal voler ampliare il palmares, ad esempio sarebbe anche capace di non correre mai la Liegi.
Anche ieri ha vinto perchè Majka ha deciso di lavorare per lui ma Peter non voleva tenere duro perchè riteneva il percorso troppo difficile.

Sagan è un corridore che può vincere Sanremo, Fiandre, Roubaix e Liegi, e nel caso di percorso leggero (come ho detto prima, anche se forse non ci sarà più un percorso così) pure il Lombardia però non so se davvero gli interessi. Anche nelle varie interviste sembra far capire che si ritirerà abbastanza giovane.


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nemecsek.
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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lambohbk ha scritto:Anche nelle varie interviste sembra far capire che si ritirerà abbastanza giovane.
Sagan accompagna a grandi qualità tecniche una lucida intelligenza; binomio non sempre scontato nel ciclismo di ieri e di oggi, come ben sappiamo....

:angelo:
:bici: :D


PIU' MANGANELLI

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claudiodance
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

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Niи ha scritto:..Peter, sono almeno dieci anni che non vedo un professionista superare i 450 watt all’ergometro». Sagan comincia a pedalare, con i fili dell’elettrocardiografo che pendono dal petto. A 250 watt (quando statisticamente nove amatori allenati su dieci gettano la spugna) pare a passeggio sul lungomare, a 300 sbadiglia, solo tra i 350 e i 400 comincia a sudare. Poi si porta gradualmente ai 500 watt del record e li regge facilmente per il minuto prescritto. Quando scende dalla bici proviamo a salirci noi: i pedali non si muovono di un millimetro.
I dati di laboratorio di Sagan mostrano non solo i segni di una classe assoluta ma anche un incrocio di qualità che ne fanno un unicum multisportivo. La sua visita a Imola comincia con la spirometria che valuta la capacità dei polmoni. Sagan «spara» nel tubo di cartone 7,23 litri di aria contro i 5,3 medi dei suoi colleghi. È un valore raggiunto solo da atleti di livello olimpico del canottaggio e del nuoto e fa capire perché, quando scatta, lo slovacco va in apnea più tardi di tutti.
Poi il cuore. Prima del test quello dello slovacco batte 32 colpi al minuto: un numero che in passato faceva clamore ma che oggi non è più considerato significativo. La forza di Sagan è invece l’elasticità del muscolo cardiaco, che tocca i 185 battiti al massimo dello sforzo, poi precipita a 80 in soli due minuti e a 50 a cinque dalla fine della fatica: indice di capacità di recupero del tutto fuori dal comune. Quando Corsetti lo sottopone all’ecodoppler, il sensore svela altri segreti. «Il ventricolo sinistro — spiega il medico — è il trenta per cento più largo della media. Sarebbe il cuore di un cardiopatico se non fosse che le pareti sono molto più spesse del normale: 1,2 centimetri contro 0,8. Un cuore così (tipico degli sciatori di fondo) pompa nell’aorta moltissimo sangue».
Morfologicamente Sagan (unmetro e 82 per 77 chili) non rientra negli standard del velocista ( troppo leggero), del grande passista (troppo basso) o dello scalatore (troppo pesante). La sua unicità è una massa muscolare distribuita anche nella parte alta del corpo, sul busto e nelle braccia e perfino in un collo taurino: muscolatura da triatleta o da sciatore di fondo (il grasso è meno del 7 per cento) che permette allo slovacco di raggiungere potenze elevatissime in tempi brevi e di sostenerle a lungo. Il test fatto su una bici reale non teme confronti: in cinque secondi Sagan passa da zero a 1.580 watt (roba che solo Cavendish) poi ovviamente rallentama riesce a sostenerne 825 per un minuto, pur stordito dall’acido lattico: roba che solo Cancellara. E Merckx? Era un po’ più alto e un po’ più leggero, dicono le cronache. Quel po’ (decisivo nelle corse a tappe) che dovrebbe permettergli di rimanere Merckx anche se Sagan diventasse il nuovo Cannibale. "
Beh, molto interessante.
Ecco spiegato molto di questo sbalorditivo campione.
Ricordo che Morris, subito dopo il mondiale in Qatar, ebbe a dirmi in merito alla corsa: "...beh, sai, il Belgio ha fatto il suo, magari potevano attaccare nel finale, mah....ma Sagan adesso è semplicemente il più forte. Il più forte di un bel pezzo!"


...oh, ghè riat Dancelli!
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Niи
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Niи »

Propongo un'altra interessantissima intervista uscita su tuttobici nel 2013 in cui il preparatore sportivo Paolo Slongo parla degli inizi di carriera di Sagan alla Liquigas\Cannondale, offrendo alcuni aneddoti molto interessanti, riguardanti le esultanze, gli allenamenti, il carattere, il rapporto col fratello e le potenzialità in generale.

"Pugno chiuso e lingua in fuo­ri, applausi, impennate, Hulk, Forrest Gump e an­che un panda. Quando vince (quasi sempre), ma anche le rare volte in cui viene battutto, non si fa che parlare di lui. Peter Sagan con la genuinità dei suoi 23 anni e la forza del fuoriclasse a suon di successi e sketch sta en­trando nel cuore dei tifosi e nella storia del ciclismo. Professionista dal 2010. lo slovacco del team Cannondale vanta 47 vittorie in quattro anni, 8 solo in questa stagione: due tappe al Giro dell’O­man, il GP Camaiore, due tappe alla Tirreno-Adriatico, la Gand-Wevelgem, una tappa a La Panne e la Freccia del Brabante. E siamo solo a maggio. Nu­me­ri da far girare la testa. Cifre altrettanto da capogiro sono quelle che ci ha svelato il suo preparatore Paolo Slon­go, trevigiano classe ’72, direttore sportivo del team italoamericano e tra i primi in assoluto a capire che quel ragazzino nato a Zilina, che si divertiva tra mtb e motori, sarebbe potuto diventare un numero uno, forse il numero uno.
Ricordi il vostro primo incontro?
«Certo. La nostra squadra ha delle persone che ci segnalano talenti in giro per il mondo, il talent scout di Peter è stato Enrico Zanardo. Io lo vidi la prima volta in occasione dei mondiali di ciclocross di Treviso nel 2008 (si classificò 2° tra gli juniores, nello stesso anno fu iridato della mtb, ndr). L’in­verno successivo c’incontrammo a Bratislava, nella sede della sua squadra dell’epoca, per proporgli di venire a correre in Europa tra i dilettanti. Aveva già un buon palmares ma, come nostra abitudine, volevamo testarlo in Italia e conoscerlo meglio prima di investire su di lui. Trovammo un accordo e dando un aiuto al suo team lo portammo per dei periodi in ritiro con la Marchiol, la società di Under 23 con cui eravamo abbinati all’epoca, per permettergli di disputare delle corse nel nostro paese. All’inizio era molto timido, non sapeva una parola di italiano e pochissime di inglese, oggi ricordando quel periodo confida che è stata molto dura per lui. Con il suo modo di fare semplice - so che alcuni lo considerano uno spaccone ma vi assicuro che è un ragazzo normalissimo - e il suo impegno (ora parla molto bene italiano e sta studiando per migliorare in inglese, ndr) si è però integrato al meglio».
Quando hai capito che era un fuoriclasse?
«Dai primi test e dalle prime corse. Tan­te volte le gare dei dilettanti bisogna interpretarle per come si svolgono e non limitarsi a leggere l’ordine d’arrivo. Peter aveva la caratteristica dei bi­ker e dei ciclocrossisti: andava sempre all’attacco, faceva grandi prestazioni sbagliando i tempi ma, a differenza de­gli altri che attaccavano da lontano e alla fine per forza di cose raccoglievano poco lui, riusciva comunque ad arrivare con i primi. Per quanto riguarda le sue qualità fisiche, madre natura gli ha dato davvero tanto. Ha doti indiscusse, che con la pratica del fuoristrada ha allenato “a tutta”. È l’unico corridore che io abbia mai visto in grado di convivere per tanto tempo con dosi di aci­do lattico molto alto nei muscoli. Nor­mal­mente dopo un certo tempo a lattati altissimi, anche gli atleti forti sono costretti a mollare, lui invece riesce a prolungare lo sforzo per quei 10-15” in più che fanno la differenza. Inoltre ha un gran recupero, smaltisce le fatiche in un tempo minore rispetto alla media».
Considerati i suoi dati, potrebbe essere un campione anche di altri sport?
«Sì. Al momento pesa 76 chili ed è alto 183 cm. Ha il cavallo leggermente più basso del normale, quindi ha le gambe più corte e il busto un po’ più lungo, tanto che in bici sembra scomposto an­che se ha una posizione impeccabile. Il suo motore è in grado di produrre 440-450 watt alla soglia alta, vale a dire 5.9 watt pro chilo. Riesce bene in quasi tut­to, quando durante la preparazione svolgiamo attività invernali è evidente che sia portato per lo sci. Lo vedrei bene nella discesa perchè oltre ad avere una struttura fisica imponente è anche parecchio spericolato, non ha paura di nulla. È nato così, gli viene tutto facile, lo possono testimoniare i suoi compagni che per raggiungere i suoi stessi traguardi devono lavorare molto più di lui».
Quale corridore del passato ti ricorda?
«So che è un paragone forte, forse esagerato, ma da come mi è sempre stato raccontato mi viene in mente Eddy Merckx. Peter è giovanissimo e deve dimostrare ancora molto, ma ormai lo conosciamo: è un cannibale. Anche quando gli raccomandiamo di stare tranquillo, come per esempio alla Tre Giorni di La Panne per preservarlo in vista del Fiandre, non si tira mai indietro. Quando vede lo striscione del traguardo pensa solo a fare la corsa. Ha una voglia di vincere innata, è un agonista vero, ci tiene alla gara importante quanto alla corsetta. Ripeto, Merckx è Merckx, ma il palmares di Peter non è quello di un ventitreenne qualunque».
Ti aspettavi che vincesse così presto e così tanto?
«Che avrebbe fatto bene ce lo aspettavamo, ma i risultati che è riuscito a ottenere hanno superato le mie aspettative e quelle di tutta la squadra. Era­va­mo certi fosse un buon corridore, ma immaginavamo avesse bisogno di più tempo per maturare, anche per quanto riguarda la tattica di gara, invece dopo il primo anno ha fatto vedere di essere pronto per lottare con i migliori».
Dà l’idea di correre tantissimo, in realtà ga­reggia quanto i suoi avversari ma si piazza tra i primi ad ogni corsa a cui partecipa.
«È così. Peter non si nasconde mai e le poche volte che non è la punta della squadra, è protagonista per aiutare i compagni (vedi alla Strade Bianche vinta da Moreno Moser, ndr). Il suo programma è simile a quello della scorsa stagione, dopo le classiche ha staccato una settimana e ripreso pian piano in vista del Tour de France. I giorni di corsa non sono esagerati, anzi la nostra filosofia è sempre stata di tutela dei giovani, non li abbiamo mai mandati subito allo sbaraglio nelle grandi corse. Il primo anno che è passato professionista l’abbiamo tenuto a freno, ma ora è decisamente pronto per buttarsi nella mischia».
Che tipo di lavoro svolgi con lui?
«Peter è arrivato in Italia che si allenava a sensazione, con noi già tra i dilettanti e a seguire nella massima categoria ha cercato un equilibrio tra le sensazioni, fondamentali, e i numeri che otteniamo dal cardiofrequenzimetro e dall’srm (misuratore di potenza, ndr). Io mi limito a fargli fare le cose giuste nel periodo giusto, soprattutto durante l’inverno. Nonostante sappia che è un ragazzo con i piedi per terra, con i giovani che ottengono così tanto successo in poco tempo ho sempre un po’ paura manchino loro gli stimoli per al­lenarsi come si deve. In realtà Peter ha trascorso solo una breve vacanza in Au­stralia e da metà novembre a gennaio si è rimesso in carreggiata. Pa­le­stra, bici da strada e mtb, con carichi di lavoro crescenti per costruire la forma in maniera progressiva, unico modo perché sia anche duratura, e raggiungere un buon livello a cavallo della Tir­re­no-Adriatico e della Milano-Sanremo. Lavorare con lui è davvero facile, non solo perché è un fuoriclasse a cui serve poco per trovare la condizione, ma perché è un professionista serio, umile e rispettoso, che sa il fatto suo ma è di­sponibile ad ascoltare e apprendere da chi si fida».
Lui ha imparato il veneto, tu come te la cavi con lo slovacco?
«Non so neanche una parola, è troppo difficile (ride, ndr). Tra di noi parliamo in italiano, ma avendo lui vissuto in Veneto fino a poco tempo fa (quest’inverno è tornato a vivere in Slovacchia, ndr) qualche parola in dialetto ogni tanto gli scappa. La squadra anche se è sempre più americana rimane forte di italiani quindi la lingua che continua a farla da padrona è la nostra».
Le tue tabelle di lavoro vengono descritte co­me molto impegnative.
«Suppongo non lo siano nè più nè me­no di quelle dei miei colleghi. In ritiro però ci divertiamo anche parecchio, una mia caratteristica è di riuscire a far fare ai ragazzi quello che si deve senza farlo pesare loro troppo. Non mi riferisco tanto a atleti inquadrati e precisi come può essere Ivan Basso, ma a giovani come qualche anno fa Nibali e oggi lo stesso Sagan. Se si ride e ci si diverte l’allenamento appare meno faticoso e passa più in fretta».
A proposito di battute, spiegaci da dove nasce il tuo soprannome: Panda.
«È merito o colpa di mia moglie che dopo aver visto il cartone animato mi ha associato a Kung Fu Panda, il pan­da imbranato che vuole imparare le arti marziali, un po’ per la storia e un po’ per la mia stazza (ride, ndr). Quando i ragazzi l’hanno scoperto hanno iniziato a chiamarmi così e Peter, che è davvero un giocherellone, ha trovato su youtube dei video legati a una marca egiziana di latticini che si chiama appunto Pan­da e si è messo a rigirare questi spot. Sono sketch nei quali viene pubblicizzato una volta il latte, una volta le mozzarelle, un’altra volta un formaggio in diverse situazioni (in ufficio, al su­per­mercato, al parco, in ospedale) e quando il personaggio della scenetta dice che non ha voglia del determinato prodotto dal nulla appare questo panda arrabbiato (Never say no to Panda è il claim di questa simpatica campagna pubblicitaria, ndr). Delle esibizioni da morir dal ridere!»
La sua goliardata sul podio del Fiandre ha fatto molto discutere.
«Lo so, in tanti l’hanno bollato come un gesto sessista e anche noi abbiamo ripreso Peter perché non può permettersi scivolate del genere. Ha capito lui stesso di aver commesso un errore e si è scusato pubblicamente con Maya (la miss a cui aveva toccato il lato B strizzando l’occhio ai fotografi, ndr), non ricapiterà più. Peter è un ragazzotto, un bonaccione, per questo gli piace da­re spettacolo. Se al traguardo imita For­rest Gump o impenna è perché tra ragazzi si scherza, si fanno scommesse, ci si stuzzica dicendo “la prossima vol­ta che vinci facciamo questo o quello”. Per esempio al suo primo successo di tappa al Tour mettendosi le mani ai fianchi aveva provato a imitare il panda per me, se ne sono accorti in pochi ma obiettivamente non è semplice rappresentare un animale di questo tipo (scherza, ndr) e a seguire ha fatto il galletto perché gliel’aveva suggerito Vincen­zo (Nibali, ndr). Peter a volte crea involontariamente o inconsciamente un evento da un semplice gioco con i compagni, solo per ridere e non per mancare di rispetto agli avversari. Sul podio del Fiandre ha esagerato e se ne è reso conto, ma posso assicurarvi che non ha compiuto quel gesto con malizia e ha sbagliato a non pensare alle conseguenze di una stupidata fatta con leggerezza, che però può risultare offensiva. Non so la gente che opinione abbia di lui, ma conoscendolo posso garantire che è rimasto il ragazzo semplice che avevo conosciuto a Bratislava, non è cambiato nonostante il successo e i soldi. È sempre solare, non si è montato la testa ed è generoso come pochi».
Cosa gli hai insegnato e cosa deve imparare ancora?
«Ha imparato tanto, è intelligente e at­tento, consapevole che lo staff che ha a disposizione è al suo servizio e opera per il suo bene. Quando era più piccolo, trascurava un po’ l’alimentazione, oggi magari sbaglia ancora qualcosina in gara ma sono piccolezze che a un ragazzo di 23 anni devono essere concesse. Alle classiche, per l’età e l’esperienza che ha, si è superato, in fondo è solo due anni che si testa in corse così prestigiose ed è normale che non abbia l’esperienza di corridori più navigati co­me Cancellara o Boonen. Ora gli vie­ne tutto facile, ma in futuro siamo consapevoli che dovremo curare tutto an­cora più nel dettagio, dagli allenamenti alla dieta».
Spiegaci la sua preparazione.
«Il grosso del lavoro è stato macinato in inverno. Si è allenato in palestra, in bici, nel primo periodo soprattutto con quella da mtb, dopo ha fatto tante camminate in montagna e alla mattina a digiuno per “svegliare” il metabolismo. A casa ho scoperto che si è dilettato un po’ con gli sci, anche se da contratto non dovrebbe perché rischia di infortunarsi, ma in generale abbiamo lavorato sulla forza. Siamo stati attenti a non aumentare la massa, mantenendo peso e muscoli. Oggi Peter pesa sui 75 chili, Cancellara sarà sugli 80-82 kg quindi se su una côte sviluppano gli stessi watt pro chilo, in pianura è normale Fabian abbia una marcia in più di lui. Questo particolare in corse come il Fiandre o la Roubaix fa la differenza, ma non possiamo stravolgere il fisico di un ragazzo così giovane e ancora tutto da scoprire. Chissà, tra un paio di anni potrebbe rivelarsi adatto anche alle corse a tappe. Io a oggi non escludo che in futuro possa ambire alla classifica generale dei Grandi Giri, è un’incognita».
I suoi pregi?
«Oltre alle qualità fisiche di cui abbiamo già detto, in gara riesce a essere molto freddo e sbaglia davvero poco. È bravo a leggere la corsa e difficilmente si fa prendere in castagna, quando sta bene anche se gli corrono tutti contro vince, ciò significa che oltre a essere forte sa muoversi bene in corsa».
Avrà anche un punto debole o no?
«Sinceramente, faccio fatica a trovarlo. Ci fosse, comunque non te lo direi, se no potrebbe essere usato contro di noi. A parte gli scherzi, non me ne viene in mente neanche uno».
Che ragazzo è nella vita di tutti i giorni?
«Molto divertente e simpatico, ama scherzare, ma sa che per il suo lavoro anche l’immagine è importante quindi, per fare un esempio, si dà da fare per imparare le lingue straniere. Ha un rapporto davvero speciale con il fratello maggiore Juraj, che corre anche lui in Cannondale ed è stato il vero scopritore di Peter. È grazie a lui, che ha iniziato per primo tra i due a correre in bici, che Peter è diventato un ciclista. Juraj, oltre ad onorare il suo lavoro ed es­sere un buon corridore, è fondamentale per Peter. Se Peter è istintivo e in senso buono è un po’ pazzo, il fratello nella coppia è la parte razionale e ri­flessiva, che quando serve è in grado di placarlo. Per dirne un’altra, entrambi sanno cucinare ma se in casa sono as­sieme Juraj è molto attento a cosa mettere in tavola, è un metodico in stile Basso, mentre Peter si concede più li­bertà e cede a qualche cibo non proprio dietetico. Diciamo che Juraj riesce a tenerlo in riga e gli dà l’equilibrio fondamentale per arrivare al top».
Per non fargli saltare le tappe è fondamentale il tuo lavoro e quello degli altri tecnici della Cannondale.
«Sì, il nostro ruolo principale è di aiutarlo a stare concentrato perché, anche se sei Sagan, in uno sport duro come il ciclismo se trascuri anche un solo piccolo dettaglio alla fine non vinci. È vero che il nostro presidente Zani per la scommessa persa al Tour gli ha regalato la sua Porsche, ma è altrettanto vero che Peter guadagna più che in passato ed è corteggiato da tutte le so­cietà (Sagan sarà da contratto legato alla Cannondale almeno fino al 2014, ndr), ma è un corridore che in gara come gli altri deve pedalare per 300 km magari sotto l’acqua e, nonostante il talento, per emergere deve rispettare le regole di questo sport e vivere da atleta. Per questo gli ricordiamo che ha questa dote e deve sfruttarla rimanendo umile, poi avrà tempo per godersi la bella vita. Nel nostro team Peter si tro­va bene, sa di essere capitato nell’ambiente giusto per crescere gradualmente e senza pressioni. C’è anche il det­to... Se uno cambia strada sa quello che perde ma non quello che trova. Ormai sappiamo gestirlo, spronarlo e lo trattiamo come un ragazzo normale e non come un campione già affermato a cui si deve dire sempre sì. La nostra linea si sta dimostrando vincente, molto più di quella di formazioni con budget milionari».
I suoi prossimi obiettivi?
«Dopo la Freccia Vallone ha effettuato una settimana di stop, per staccare un pochino sia a livello fisico che mentale, quindi ha ripreso ad allenarsi a casa per una decina di giorni e nel corso di questo mese prenderà parte al ritiro di San Pellegrino con il resto della squadra. Nel mirino metterà Tour of Ca­lifornia e Tour de France. Il grande traguardo sia per lui che per la squadra è andare a caccia di tappe in Francia e conquistare nuovamente la maglia verde. La prima parte della stagione è andata bene, cercheremo di fare del nostro meglio anche nella seconda. Dopo la Grande Boucle, a differenza degli anni scorsi, imposteremo un programma per arrivare preparati anche al mondiale. Dicono che sia duro, ma non sarebbe la prima volta che chi fa i so­pralluoghi del percorso iridato sbaglia. Secondo me la sfida toscana è adatta a atleti come Peter e Joaquim Rodriguez che sono veloci e sopportano bene le salite brevi».
Dove può arrivare questo fuoriclasse?
«Ha senz’altro margini di crescita, sia a livello fisico che di esperienza. Col passare degli anni i suoi valori di soglia non cambieranno, ma lo si vede anche a occhio nudo nel peso può “limare” non poco. Pensate che ogni chilo in meno sono 7-8 watt guadagnati. Peter è magro, ma in questo senso può fare un ulteriore salto di livello. Se me lo immagino tra qualche anno lo vedo come un corridore di riferimento per le grandi classiche, tipo Boonen e Can­cel­lara oggi, ma considerato che va forte su tutti i terreni potrà ambire anche a molto altro. Sappiamo già ora che è un atleta completo, in base a come maturerà scopriremo se sarà in grado di conquistare solo brevi corse a tappe o anche le gare di tre settimane. Il suo futuro è una grande scommessa».
Il Panda, intanto, è già pronto a puntare tutto su di lui".


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nino58
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da nino58 »

Intervista con rizz a fine tappa.
- C'è stato un problema con l'attraversamento di un cane ?
- No, io ero contromano, loro sulle strisce, avevano ragione loro.
Ve li vedete Moser o Saronni rispondere così ?


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Pat McQuaid

Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Pat McQuaid »

Bellissimo il gesto di Sagan, che ha regalato a Mirco Maestri la sua maglia rossa con una simpatica dedica.


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pacho
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da pacho »

nino58 ha scritto:Intervista con rizz a fine tappa.
- C'è stato un problema con l'attraversamento di un cane ?
- No, io ero contromano, loro sulle strisce, avevano ragione loro.
Ve li vedete Moser o Saronni rispondere così ?
no, non ci credo :diavoletto:
dai e' simpaticissimo :champion:


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Visconte85
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Visconte85 »

nino58 ha scritto:Intervista con rizz a fine tappa.
- C'è stato un problema con l'attraversamento di un cane ?
- No, io ero contromano, loro sulle strisce, avevano ragione loro.
Ve li vedete Moser o Saronni rispondere così ?
Sagan simpaticissimo,
ma la signora col cane che taglia la strada a Sagan :muro: :muro: :muro:


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nino58
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da nino58 »

Riguardando la scena più volte, mi pare che la signora non si sia neppure accorta che il ciclista ha cambiato strada a causa sua.
Le staffette dov'erano ?


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Bomby
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Bomby »

Per gli altri ciclisti la staffetta era avanti 100-150 m, penso per non creare scie o altro.

Molto più probabilmente era la signora che era rintronata: cavolo, non c'è traffico, ma ci sono continuamente moto della polizia che girano per il paese, seguite da ciclisti con caschi strambi e tute colorate seguiti da macchine anch'esse variamente pittate, per non contare il continuo rumore dell'elicottero. E poi c'è della gente per strada che guarda tutto questo. Se è vero come è vero che 2+2 fa 4, significa che quantomeno qualcosa di strano sta accadendo, non ti fai qualche domanda? In tanti anni non hai mai sentito parlare di corse in bicicletta? Oltretutto sono decenni che in questo periodo nel tuo paesello si svolge una corsa ciclistica, dovresti saperlo.
Fortuna che nessuno s'è fatto male, via.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Bomby ha scritto:Per gli altri ciclisti la staffetta era avanti 100-150 m, penso per non creare scie o altro.

Molto più probabilmente era la signora che era rintronata: cavolo, non c'è traffico, ma ci sono continuamente moto della polizia che girano per il paese, seguite da ciclisti con caschi strambi e tute colorate seguiti da macchine anch'esse variamente pittate, per non contare il continuo rumore dell'elicottero. E poi c'è della gente per strada che guarda tutto questo. Se è vero come è vero che 2+2 fa 4, significa che quantomeno qualcosa di strano sta accadendo, non ti fai qualche domanda? In tanti anni non hai mai sentito parlare di corse in bicicletta? Oltretutto sono decenni che in questo periodo nel tuo paesello si svolge una corsa ciclistica, dovresti saperlo.
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giorgio ricci
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Gran personaggio oltre che campione . Per me come caratteristiche è come Se vlaemink. Ma come simpatia è un fenomeno unico


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TIC
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da TIC »

Pozzato : "Sagan e' il piu' forte corridore di tutti i tempi"
http://www.cyclingnews.com/news/pozzato ... -all-time/


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Maìno della Spinetta
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Per potere volare non devi stare in un aereo, ma coi piedi per terra. Grande peterone....


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Salvatore77
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Spero che Sagan oggi riesca a fare la differenza sul Poggio. Restare in gruppo con gli altri velocisti rappresenta un bel rischio.


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robot1
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da robot1 »

Per fortuna che esiste Sagan.


Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
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Walter_White
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Walter_White »

Salvatore77 ha scritto:Spero che Sagan oggi riesca a fare la differenza sul Poggio. Restare in gruppo con gli altri velocisti rappresenta un bel rischio.
L'ha fatta, ma i liegisti erano in agguato


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ucci90
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da ucci90 »

Contare i successi per pesarne la carriera sarà quantomai riduttivo. Di in altra categoria, troppo forte per vincere.


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Lambohbk
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Lambohbk »

Sagan è uno che vince molto ma allo stesso tempo è anche uno che perde molto, questo è uno dei motivi per cui è così amato. Dall'anno scorso ho iniziato a tifarlo abbastanza spesso, proprio per questo.


FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
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FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
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Visconte85
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Visconte85 »

è un delitto se non partecipa alla Liegi.

Solo applausi per la gara che ha fatto oggi
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:


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Salvatore77
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Walter_White ha scritto:
Salvatore77 ha scritto:Spero che Sagan oggi riesca a fare la differenza sul Poggio. Restare in gruppo con gli altri velocisti rappresenta un bel rischio.
L'ha fatta, ma i liegisti erano in agguato
Ha comunque fatto bene. :clap:


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chinaski89
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Raramente sono stato tanto deluso per un risultato, ci sono rimasto malissimo davvero. Onore a mr K che è stato fortissimo e molto furbo ma grazie di esistere Sagan :champion: :champion: :champion: ed ora al nord voglio la doppietta :clap:


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tetzuo
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da tetzuo »

chinaski89 ha scritto:Raramente sono stato tanto deluso per un risultato, ci sono rimasto malissimo davvero. Onore a mr K che è stato fortissimo e molto furbo ma grazie di esistere Sagan :champion: :champion: :champion: ed ora al nord voglio la doppietta :clap:
la roubaix è difficilissima per ovvi motivi a meno che non porti via un gruppetto di pochi già lontano dal traguardo.

ma questa gamba gli può regalare il bis al fiandre.


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chinaski89
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Beh chiaro le mie sono speranze da tifoso sfegatato :D ma tra le due preferirei vederlo trionfare nel velodromo


CicloSprint
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da CicloSprint »

Ora Sagan proverà a fare il bis al Fiandre e poi vincere la Roubaix (primo iridato 35 anni dopo Hinault) ?


Filarete
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Filarete »

Un vero fenomeno! Raccoglierà sempre meno di quanto avrà meritato ma il palmares non è tutto!


Strong
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Strong »

belle le scuse subito dopo il traguardo e molto bella l'intervista a caldo rilasciata a de luca
bravo Sagan


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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sceriffo
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da sceriffo »

Strong ha scritto:belle le scuse subito dopo il traguardo e molto bella l'intervista a caldo rilasciata a de luca
bravo Sagan
ho l'impressione che in questo momento Peterone prediliga De Luca a Rizz


Strong
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Strong »

sceriffo ha scritto:
Strong ha scritto:belle le scuse subito dopo il traguardo e molto bella l'intervista a caldo rilasciata a de luca
bravo Sagan
ho l'impressione che in questo momento Peterone prediliga De Luca a Rizz
evidenza lampante tra i contenuti nulli delle interviste del nuovo inviato a quello che de luca gli ha "tirato fuori" sabato.

per me sagan un pò ci fa nel senso che vuol dare l'impressione di essere poco toccato dall'esito delle corse
ma da buon vincente gli da molta noia non portare a casa la sanremo. (ed è giusto che sia così!!)
comunque ieri mi è piaciuto in corsa (ovviamente), pochi metri dopo il raguardo (con scuse e complimenti a K) e nell'intervista con de luca dove pur mantenendo
la sua indole simpatica e scherzosa ha comunuque comunicato in modo ottimale. :clap:
questo a dimostrare che si può essere simpatici ed unici senza trascendere in gesti burini o in atteggiamenti poco rispettosi


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Scattista
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Scattista »

ma che Sagan piace alle donne non lo ha ancora detto nessuno??
La mia ragazza ne è innamorata! Io pure, ma solo ciclisticamente.


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Admin
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Admin »

Scattista ha scritto:Io pure, ma solo ciclisticamente.
Dilla tutta, siamo di larghe vedute qui! ;) :D

PS: Sagan è davvero figo. Trala io sto in un gruppo w.a. di suoi tifosi che si sono autoribattezzati "Sagansessuali"... tacerò le identità degli adepti, alcuni sono noti anche qui. :diavoletto:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
claudiodance
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da claudiodance »

Admin ha scritto:
Scattista ha scritto:Io pure, ma solo ciclisticamente.
Dilla tutta, siamo di larghe vedute qui! ;) :D

PS: Sagan è davvero figo. Trala io sto in un gruppo w.a. di suoi tifosi che si sono autoribattezzati "Sagansessuali"... tacerò le identità degli adepti, alcuni sono noti anche qui. :diavoletto:
Gente che capisce di ciclismo, di bellezza e di kit molto ganzi.
:bll:


...oh, ghè riat Dancelli!
claudiodance
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da claudiodance »

“Sagansexuality, is the new black”.
È stato letto sui tornanti del Poggio, sabato.
Davvero.


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Admin
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Admin »

:champion:


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sceriffo
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da sceriffo »

Mi pare più grosso rispetto allo scorso anno. Almeno 2/3 kg


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Scattista
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Scattista »

sceriffo ha scritto:Mi pare più grosso rispetto allo scorso anno. Almeno 2/3 kg
la Roubaix è sua! :)


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chinaski89
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Scattista ha scritto:
sceriffo ha scritto:Mi pare più grosso rispetto allo scorso anno. Almeno 2/3 kg
la Roubaix è sua! :)
Ssssshhhhh non portare sfiga :diavoletto: :D certe cose non si dicono :cincin: speriamo in silenzio :D

Una curiosità, a quante vittorie è in carriera?


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Niи
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Niи »

Ripondo a Lemond che ha detto che Sagan è uno che nelle classiche non è un vincente o che ha vinto poco rispetto alla sua "fama".
Lasciamo stare solo le classiche monumento e allarghiamo il cerchio anche a "tutte" le classiche per capire cosa Sagan ha fatto fin'ora nella sua carriera a partire dal 2010 quando aveva 20 anni per arrivare ai 27 odierni (In ordine crescente di risultati):

Primavera Italiana
- Strade Bianche: 2,2,4,26,31,ritiro. (Una vittoria regalata letteralmente a Moreno Moser)
- Milano San Remo: 2,2,4,4,10,12,17.

Primavera classiche del Nord
- Omloop Het Nieuwsblad: 2,2,66.
- Kuurne-Bruxelles-Kuurne: 1,7, rit.
- E3 Harelbeke: 1,2,2,14,30,108.
- Gent - Wevelgem: 1,1,2,3,3,10,49.
- Giro delle Fiandre: 1,2,4,5,16,rit.
- Parigi- Roubaix: 6,11,23,86,rit.
- De Brabantse Pijl: 1,rit.
- Freccia Vallone: 12
- Amstel Gold Race: 3, 36,97

Classiche Canadesi:
- Grand Prix Cycliste de Montreal: 1,2,2,12.
- Grand Prix Cycliste de Quebec: 1,10,19,26.

Campionato del Mondo: 1,1,6,12,14,43,rit.

Vittorie: 10. (2 mondiali, 1 monumento, 7 classiche).
Secondi posti: 12 (3 monumento, 9 classiche)
Terzi: 3 (3 classiche).
Podi: 25
Piazzamenti nei primi dieci: 36.


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Scattista
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Scattista »

cari amici Sagansessuali..
dopo questo Fiandre è l'ora di fare un pò il punto della situazione. Io il buon Peterone lo vedo un pò in cortocircuito, soprattutto mentale.
La gamba a mio avviso c'è. C'era anche oggi. In questa campagna di classiche del Nord secondo me aveva una condizione fisica sufficiente a dare spettacolo e a proiettarsi nella leggenda, magari vincendo il secondo Fiandre back to back.
Speriamo che si rilassi un pò, e speriamo in una sorpresa a Roubaix. ALmeno, per una volta, potrebbe anche partire senza il peso del favorito addosso!


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Walter_White
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Walter_White »

Scattista ha scritto:cari amici Sagansessuali..
dopo questo Fiandre è l'ora di fare un pò il punto della situazione. Io il buon Peterone lo vedo un pò in cortocircuito, soprattutto mentale.
La gamba a mio avviso c'è. C'era anche oggi. In questa campagna di classiche del Nord secondo me aveva una condizione fisica sufficiente a dare spettacolo e a proiettarsi nella leggenda, magari vincendo il secondo Fiandre back to back.
Speriamo che si rilassi un pò, e speriamo in una sorpresa a Roubaix. ALmeno, per una volta, potrebbe anche partire senza il peso del favorito addosso!
Alla Roubaix non parte di sicuro da favorito...una sola top 10 nelle sue 5 apparizioni....in prima linea ci sono Degenkolb, GVA e Boonen alla Regina delle Classiche.
Comunque per il resto del commento, quoto quello da te scritto.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Io per la Roubaix un po ci credo. Se la caduta non lascia strascichi per me può vincerla. Anche se non mi dispiacerebbe vedere Boonen a braccia alzate dopo lo scorso anno


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Niи
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Niи »

chinaski89 ha scritto:Io per la Roubaix un po ci credo. Se la caduta non lascia strascichi per me può vincerla. Anche se non mi dispiacerebbe vedere Boonen a braccia alzate dopo lo scorso anno
Concordo. Penso sia maturo per un podio come minimo. Lo scorso anno, fece undicesimo, dopo aver inseguito per 80 km i buoi scappati. Due anni fa se non sbaglio, bucò proprio nei km finali. Tre anni fa, quando vinse Terpstra, arrivò col gruppetto che si giocò il secondo posto, ma arrivò veramente cotto. Se non ricordo male, ebbe anche problemi intestinali, tanto che si fermò a bordo strada per un bisognino grosso, poco prima della foresta.
Al momento, la forma fisica, secondo me è migliore che quella dello scorso anno. Dovrà sicuramente stare attento e guardare da vicino la ruota di Boonen nell'imbocco della foresta di aremberg.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da herbie »

Niи ha scritto:
chinaski89 ha scritto:Io per la Roubaix un po ci credo. Se la caduta non lascia strascichi per me può vincerla. Anche se non mi dispiacerebbe vedere Boonen a braccia alzate dopo lo scorso anno
Al momento, la forma fisica, secondo me è migliore che quella dello scorso anno. Dovrà sicuramente stare attento e guardare da vicino la ruota di Boonen nell'imbocco della foresta di aremberg.
secondo me la condizione fisica invece è un po' in calo. E' questo il grande "peccato" di aver regalato in quel modo la Sanremo, dove era veramente al massimo. E mettiamoci anche la Gand.
Forse però il fatto che quest'anno anche a me continui a dare la sensazione di essere leggermente meno magro delle altre, potrebbe tornare molto utile per la Roubaix, dove ovviamente i chili in più contano, ma a proprio favore.
Magari poi è solo una sensazione.


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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Fabruz »

herbie ha scritto:
Niи ha scritto:
chinaski89 ha scritto:Io per la Roubaix un po ci credo. Se la caduta non lascia strascichi per me può vincerla. Anche se non mi dispiacerebbe vedere Boonen a braccia alzate dopo lo scorso anno
Al momento, la forma fisica, secondo me è migliore che quella dello scorso anno. Dovrà sicuramente stare attento e guardare da vicino la ruota di Boonen nell'imbocco della foresta di aremberg.
secondo me la condizione fisica invece è un po' in calo. E' questo il grande "peccato" di aver regalato in quel modo la Sanremo, dove era veramente al massimo. E mettiamoci anche la Gand.
Forse però il fatto che quest'anno anche a me continui a dare la sensazione di essere leggermente meno magro delle altre, potrebbe tornare molto utile per la Roubaix, dove ovviamente i chili in più contano, ma a proprio favore.
Magari poi è solo una sensazione.
Il problema è che alla Roubaix non si può permettere di dormire come ieri sul Muur. In una gara senza salite rientrare è molto più difficile.
Senza contare che ieri ha potuto beneficiare dell'aiuto della BMC che ha giustamente riportato sotto Van Avermaet, altrimenti sarebbe stato fuori comunque.
Ad ogni modo domenica si tifa per lui, con la speranza che faccia lo sforzo di allungare anche di una o due settimane


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Niи
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Re: Peter Sagan - True cycling star!

Messaggio da leggere da Niи »

herbie ha scritto: secondo me la condizione fisica invece è un po' in calo. E' questo il grande "peccato" di aver regalato in quel modo la Sanremo, dove era veramente al massimo. E mettiamoci anche la Gand.
Forse però il fatto che quest'anno anche a me continui a dare la sensazione di essere leggermente meno magro delle altre, potrebbe tornare molto utile per la Roubaix, dove ovviamente i chili in più contano, ma a proprio favore.
Magari poi è solo una sensazione.
Anche a me sembra più torello rispetto allo scorso anno e questo potrebbe effettivamente tornare utile nelle sgasate sul pavé e negli sprint di gruppo. La condizione mi sembra migliore perché al momento in quasi tutte le corse che ha partecipato mi ha dato la sensazione di essere nettamente il più forte, nonostante abbia concretizzato poco, meriti e demeriti inclusi. Lo scorso anno al Fiandre tutti abbiamo temuto fosse uscito in avanscoperta troppo presto, come per sfuggire al duello diretto con Cancellara. E nonostante la bellissima azione sul paterberg, Cancellara da dietro non gli arrivò cosi lontano. Quest'anno mi da la sensazione che il suo livello sia, come base, più alto. La differenza è che quest'anno per vincere debba faticare un po' di più per motivi tattici e di dinamiche interne ai suoi avversari. Se dovesse andar male la Roubaix, son abbastanza fiducioso sul fatto che possa allungare la stagione anche sulle Ardenne, con ottimi risultati.


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