Meteore

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Mario Rossi
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Re: Meteore

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Concordo appieno con Elia, e infatti dico che nell'elenco ci sono troppe persone diverse. Tu mi citi Seeldrayers, ma lui arrivò nel Giro 2009 15mo, al netto delle squalifiche. È vero la maglia bianca, ma se arrivi 15 già mostri gravi limiti, anche perchè poi gli altri erano tutti anzianotti sulla via del tramonto, a parte forse Basso (Liephimer, Lance, Bruseghin, Sastre, Garzelli non erano di primo pelo). Non credo ci sia mai stato nessuno chr abbia considerato Seeldraters futuro giromane. In questo senso molto più meteora come giromane De Gent per i belgi che Seeldrayers.

Poi, sarà che da anni mi ci batto, ma io credo che in fin dei conti Vansummeren non sia stata una meteora per 3 fattori:
1) è stato l'unico a battere i 2 più forti paveisti degli ultimi 50 anni;
2) ha avuto la sfortuna di correre nel periodo di maggior splendore di una marea di corridori che su quei terreni erano eccezionali ( ricordati che c'erano anche Ballan, Pippo, Flecha, era gregario di Hoste, cioè gente con i maroni belli grossi)
3) era tagliato solo per quella corsa.
Per me Vansummeren non è mai stata una meteora, anche perchè affermare questo significherebbe implicitamente dire che un corridore con 4 top10 nella Roubaix in 5 anni è una meteora. Poi tutti in quel periodo tifavano Cancellara, ma che Vansummeren fosse sempre tra i possibili outsider era cosa nota. Ha la sfiga di essere come Vanendert, che vive solo per la Freccia, sono corridori monocorsa il che li penalizza agli occhi del tifoso medio, che ama i cannibali.
Gli altri la penso come te.


Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

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eliacodogno
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Mario Rossi ha scritto: giovedì 16 aprile 2020, 17:34 Concordo appieno con Elia, e infatti dico che nell'elenco ci sono troppe persone diverse. Tu mi citi Seeldrayers, ma lui arrivò nel Giro 2009 15mo, al netto delle squalifiche. È vero la maglia bianca, ma se arrivi 15 già mostri gravi limiti, anche perchè poi gli altri erano tutti anzianotti sulla via del tramonto, a parte forse Basso (Liephimer, Lance, Bruseghin, Sastre, Garzelli non erano di primo pelo). Non credo ci sia mai stato nessuno chr abbia considerato Seeldraters futuro giromane. In questo senso molto più meteora come giromane De Gent per i belgi che Seeldrayers.

Poi, sarà che da anni mi ci batto, ma io credo che in fin dei conti Vansummeren non sia stata una meteora per 3 fattori:
1) è stato l'unico a battere i 2 più forti paveisti degli ultimi 50 anni;
2) ha avuto la sfortuna di correre nel periodo di maggior splendore di una marea di corridori che su quei terreni erano eccezionali ( ricordati che c'erano anche Ballan, Pippo, Flecha, era gregario di Hoste, cioè gente con i maroni belli grossi)
3) era tagliato solo per quella corsa.
Per me Vansummeren non è mai stata una meteora, anche perchè affermare questo significherebbe implicitamente dire che un corridore con 4 top10 nella Roubaix in 5 anni è una meteora. Poi tutti in quel periodo tifavano Cancellara, ma che Vansummeren fosse sempre tra i possibili outsider era cosa nota. Ha la sfiga di essere come Vanendert, che vive solo per la Freccia, sono corridori monocorsa il che li penalizza agli occhi del tifoso medio, che ama i cannibali.
Gli altri la penso come te.
Nel caso Seeldrayers c'è da dire che quello fu anche uno dei Giri meno impegnativi e quindi non molto indicativo.
Poi esattamente arrivi 15 a un quarto d'ora in virtù di una prestazione abbastanza regolare ma senza picchi degni di nota (io non credo nemmeno abbia delle top 10 nelle singole tappe). Credo che neanche lui abbia pensato in virtù di quella maglia bianca di poter diventare un grande delle gare a tappe.

Tutto sommato lo stesso vale, in modo diverso, per Vansummeren. Ha vinto da outsider ha 30 anni, nel contesto di una carriera buona, ma nessuno, a partire da lui, ha pensato che dalla Roubaix 2011 potesse partire un'era Vansummeren nelle gare del nord.


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Re: Meteore

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Mario Rossi ha scritto: giovedì 16 aprile 2020, 17:34

Poi, sarà che da anni mi ci batto, ma io credo che in fin dei conti Vansummeren non sia stata una meteora per 3 fattori:
1) è stato l'unico a battere i 2 più forti paveisti degli ultimi 50 anni;
Sono d'accordissimo che non sia una meteora. Però non mitizziamolo. Non vinse certo di forza contro i due sopracitati.

Sfruttó al meglio le dinamiche di corsa, ma soprattutto il fatto che era chiarissimo a tutto il gruppo che Cancellara in quel momento non era battibile in uno scontro frontale.
Senza lo Svizzero in gara, sono abbastanza certo che i capitani di giornata se ne sarebbero fregati di difendere la fuga dei compagni davanti. Avrebbero senz'altro provato a giocarsi le loro carte, Hushovd e Ballan in primis.


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Pavè
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Re: Meteore

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nunziol ha scritto: giovedì 16 aprile 2020, 0:03 ....
Vansummeren:Vincitore della Roubaix 2011. Dopo quella una sola vittoria,un piazzamento tra i primi 10 alla Roubaix dell'anno dopo e stop
....
Il buon Vansumemren è stato un onesto mestierante delle corse del nord che ha lui piacevano tantissimo, prima come gregario di Hoste, poi alla Garmin lo era per Husvod, vinse anche il Giro di Polonia quindi piano non andava. Trovò il suo giorno di grande gloria nella Roubaix del 2011 dove centrò la fuga giusta e ebbe la fortuna che tutto il gruppo marcasse Cancellara e quest'ultimo non avesse un team forte a supportarlo. Ricordo l'anno seguente (2012) alla partenza della Strade Bianche nella mini piazza di Gaiole in Chinati, era uno dei più gettonati tra i tifosi e giornalisti. Ha chiuso la carriera per un'aritmia cardiaca che gli ha procurato una grave depressione.


Cancellara, Valverde
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Re: Meteore

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Qualche altro nome

Nordhaug:Sembrava molto ben dotato per le classiche vallonate,ma fece ad alto livello solo il 2012 (vittoria al GP Montreal,sesto posto ai Paesi Baschi)
Goss:Nel 2011 super:Vittoria alla Sanremo,ad un cm dal vincere il mondiale,dall'anno dopo calo. Una tappa al Giro 2012,una alla tirreno 2013 e nient'altro. Si ritira a soli 29 anni
Vanendert:Al Tour 2011 sui Pirenei volava. Ma oltre a quello poco altro. Un podio ad una Freccia e uno ad un Amstel due exploit in mezzo a poco altro
Taaramae: Nel 2011 sfiora la top 10 al Tour,vince su un arrivo in salita alla Vuelta. Si presenta al Tour 2012 tra i principali outsiders e al primo arrivo in salita arriva subito dietro il duo SKY,Evans e Nibali prima di crollare nelle tappe successive. Vince poi una Vuelta a Burgos e una tappa al Giro 2016,ma nel giorno peggiore,cioè nella giornata in cui il siciliano ribalta il Giro e lui viene totalmente dimenticato
Veilleux: Vincitore di una Tre Valli Varesine. Qui spiegazione semplice:Si rititò a 26 anni per proseguire gli studi.


bartoli
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Angelo Lopeboselli


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Re: Meteore

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bartoli ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 0:43 Angelo Lopeboselli
Nessuna vittoria e nessun risultato rilevante da Pro. Poi nel finale di stagione 2003 ha 2 giorni di gloria con terzo posto al Piemonte e soprattutto secondo al lombardia. L'anno dopo si ritira a 27 anni


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eliacodogno
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Re: Meteore

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nunziol ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 0:43 Qualche altro nome

Nordhaug:Sembrava molto ben dotato per le classiche vallonate,ma fece ad alto livello solo il 2012 (vittoria al GP Montreal,sesto posto ai Paesi Baschi)
Goss:Nel 2011 super:Vittoria alla Sanremo,ad un cm dal vincere il mondiale,dall'anno dopo calo. Una tappa al Giro 2012,una alla tirreno 2013 e nient'altro. Si ritira a soli 29 anni
Vanendert:Al Tour 2011 sui Pirenei volava. Ma oltre a quello poco altro. Un podio ad una Freccia e uno ad un Amstel due exploit in mezzo a poco altro
Taaramae: Nel 2011 sfiora la top 10 al Tour,vince su un arrivo in salita alla Vuelta. Si presenta al Tour 2012 tra i principali outsiders e al primo arrivo in salita arriva subito dietro il duo SKY,Evans e Nibali prima di crollare nelle tappe successive. Vince poi una Vuelta a Burgos e una tappa al Giro 2016,ma nel giorno peggiore,cioè nella giornata in cui il siciliano ribalta il Giro e lui viene totalmente dimenticato
Veilleux: Vincitore di una Tre Valli Varesine. Qui spiegazione semplice:Si rititò a 26 anni per proseguire gli studi.
Goss più precoce ma simile a Ciolek, ottima carriera giovanile ma poi di fatto pochi risultati concentrati in un breve periodo storico.
Taaramae lo metterei insieme ai tanti che si pensava potessero fare cose più interessanti (Van den Broeck, Karpets, Gesink, Talansky); forse a livelli un po' più alti anche Van Garderen e soprattutto Kreuziger.


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Re: Meteore

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eliacodogno ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 9:14 Goss più precoce ma simile a Ciolek, ottima carriera giovanile ma poi di fatto pochi risultati concentrati in un breve periodo storico.
A proposito di Germania mi hai fatto venire in mente Linus Gerdemann; manca forse una Vittoria con la maiuscola, ma è un altro che sembrava sulla rampa di lancio e poi nisba.


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eliacodogno
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Re: Meteore

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34x27 ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 9:20
eliacodogno ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 9:14 Goss più precoce ma simile a Ciolek, ottima carriera giovanile ma poi di fatto pochi risultati concentrati in un breve periodo storico.
A proposito di Germania mi hai fatto venire in mente Linus Gerdemann; manca forse una Vittoria con la maiuscola, ma è un altro che sembrava sulla rampa di lancio e poi nisba.
Era venuto in mente pure a me, ma non l'avevo messo per lo stesso motivo. Però insomma, sfavorito dall'emergere in un periodo molto buio per il ciclismo della sua nazione aveva comunque vinto una bella tappa alpina al Tour e vestito la maglia gialla.
E' certo che ci si attendeva qualcosa e invece progressivamente si è eclissato


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Slegar
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Re: Meteore

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34x27 ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 9:20
eliacodogno ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 9:14 Goss più precoce ma simile a Ciolek, ottima carriera giovanile ma poi di fatto pochi risultati concentrati in un breve periodo storico.
A proposito di Germania mi hai fatto venire in mente Linus Gerdemann; manca forse una Vittoria con la maiuscola, ma è un altro che sembrava sulla rampa di lancio e poi nisba.
Ha vinto l'Agostoni come Jalabert, ti sembra poco.

Uno che poteva fare bene soprattutto al nord dopo la vittoria della Gand ed il 7° al Fiandre era, a mio avviso, Marcus Burghardt, poi ha scelto giustamente il contratto della BMC e si è messo a disposizione dei suoi più quotati capitani.

Per me la meteora più meteora è Grzegorz Gwiazdowski seguito a ruota da Marco Groppo.


fair play? No, Grazie!
Dorico
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Re: Meteore

Messaggio da leggere da Dorico »

Marco Groppo.
Unico risultato degno di nota il Giro 82, nono in classifica e maglia bianca. Poi così come era apparso, sparì letteralmente dalle scene, nel 1983 partecipò a Giro e Tour, ritirandosi in entrambe le occasioni.
Poco dopo si ritirò, la carriera durò pochissimi anni. Ai tempi si diceva che non avesse la testa, che fosse più attratto da donne e auto, poi non so se fossero solo voci....

Nel 1983 poco prima del Giro, comprai un libro di presentazione della corsa, conteneva la descrizione delle tappe, le opinioni degli addetti ai lavori e c'era la presentazione dei protagonisti: Saronni, Moser, Visentini, Baronchelli e tra tutti questi boss c'era anche lui, Marco Groppo. Questo per capire le aspettative che erano riposte su di lui.


kokkelkoren
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Re: Meteore

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Se vogliamo tornare agli anni ottanta allora andrebbe citato anche Stefano Tomasini.
Fu il migliore degli italiani nella tappa da tregenda al Giro '88 e su di lui si appuntavano molte delle speranze del ciclismo nostrano, invece non ottenne praticamente alcun risultato.
Non ho idea dei motivi per cui smise 2 anni dopo.


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nino58
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Re: Meteore

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nunziol ha scritto: giovedì 16 aprile 2020, 0:03 Aru come lo consideriamo?
Uno che ha vinto tappe a Giro, Tour e Vuelta.
Una Vuelta l'ha vinta, al Giro è andato due volte sul podio, al Tour ha fatto top five con maglia gialla.
E' stato pure Campione italiano, per gradire.
Una fugace meteora di sole cinque stagioni.
Per ora.


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Winter
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Re: Meteore

Messaggio da leggere da Winter »

Slegar ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 11:01
Per me la meteora più meteora è Grzegorz Gwiazdowski seguito a ruota da Marco Groppo.
quel gran premio di Zurigo (che rimpianto non aver più quella corsa) resta incredibile
fuga dai primi km..
ripreso dopo 200 km
riesce ancora a vincere
ricordo che sul podio era distrutto..quasi s venne

Altro nome Paride grillo
addirittura ospite ad una presentazione di un giro


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cauz.
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Re: Meteore

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Slegar ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 11:01
Per me la meteora più meteora è Grzegorz Gwiazdowski
mi accodo. anche secondo me è la meteora per eccellenza.
ricordo che, complice il nome difficile, per tutta la diretta faticarono a pronunciarlo in maniera comprensibile.
a un certo punto un Cassani agli esordi decise di accontentarsi di un improbabile VARZOCCHI. :)


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Seb
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Re: Meteore

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Anche per me Gwiazdowski è un perfetto esempio di meteore, ma pari a lui se non anche un poco superiore, c'è anche il mio "idolo" Pecharroman che avevo citato in una pagina precedente: nel giugno 2003 tra Bicicleta Basca e Catalunya (ok, il prestigio delle corse era inferiore a Zurigo ma...) ha distrutto di forza corridori come Heras, Beloki, Casagrande, Basso, Piepoli, Zubeldia; prima e dopo quel mese magico, 0 vittorie e pochi piazzamenti di rilievo.


bartoli
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Re: Meteore

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Seb ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 22:52 Anche per me Gwiazdowski è un perfetto esempio di meteore, ma pari a lui se non anche un poco superiore, c'è anche il mio "idolo" Pecharroman che avevo citato in una pagina precedente: nel giugno 2003 tra Bicicleta Basca e Catalunya (ok, il prestigio delle corse era inferiore a Zurigo ma...) ha distrutto di forza corridori come Heras, Beloki, Casagrande, Basso, Piepoli, Zubeldia; prima e dopo quel mese magico, 0 vittorie e pochi piazzamenti di rilievo.
Su Cycling Manager 4 diventava l'anti Armstrong


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Re: Meteore

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

bartoli ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 0:43 Angelo Lopeboselli
Chi mi hai tirato fuori?!? Completamente (e, aggiungerei, giustamente) rimosso


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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eliacodogno
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Re: Meteore

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bartoli ha scritto: sabato 18 aprile 2020, 14:24
Seb ha scritto: venerdì 17 aprile 2020, 22:52 Anche per me Gwiazdowski è un perfetto esempio di meteore, ma pari a lui se non anche un poco superiore, c'è anche il mio "idolo" Pecharroman che avevo citato in una pagina precedente: nel giugno 2003 tra Bicicleta Basca e Catalunya (ok, il prestigio delle corse era inferiore a Zurigo ma...) ha distrutto di forza corridori come Heras, Beloki, Casagrande, Basso, Piepoli, Zubeldia; prima e dopo quel mese magico, 0 vittorie e pochi piazzamenti di rilievo.
Su Cycling Manager 4 diventava l'anti Armstrong
Be' tra i nomi recenti quasi tutte queste meteore diventano fenomeni nelle varie edizioni di PCM (Gerdemann, Lovkvist, Dekker, ecc ecc)


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Re: Meteore

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Fabrizio Guidi e Melchior Mauri possono essere considerati meteore?


dietzen
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Re: Meteore

Messaggio da leggere da dietzen »

lucks83 ha scritto: sabato 18 aprile 2020, 17:49 Fabrizio Guidi e Melchior Mauri possono essere considerati meteore?
diciamo che dipende sempre da cosa intendiamo per meteore.
guidi e mauri secondo me rientrano più nella casistica dei corridori che hanno avuto una buona carriera e in una stagione (per ragioni varie) hanno trovato l'exploit.


buiaccaro
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Re: Meteore

Messaggio da leggere da buiaccaro »

Agnolutto secondo voi può essere considerato una meteora? Vinse il Giro di Svizzera con una fuga bidone se non sbaglio, e poi poco altro


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Re: Meteore

Messaggio da leggere da eliacodogno »

A proposito di Svizzera, Rubens Bertogliati, dicevano avesse grandi mezzi fisici, e da giovanissimo vinse la prima tappa in linea del TdF bruciando il gruppo.
Poi di fatto una carriera da gregario.


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Re: Meteore

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Wechselberger, passato tardissimo non ricordo perché, anche se De zan l'aveva spiegato. Vinse un Giro di Svizzera nell'88 e si ritirò l'anno dopo.
Pooovich possiamo conduderarlo una meteora, visto che dopo il 2004 non ottenne più risultati di rilievo.
Fons De wolf fu un corridore che non mantenne in pieno le promesse.
Jostein willmann, vinse un Romandia e si piazzó più volte nell'82 per ritirarsi dopo poco. Arrivò secondo nella freccia di Beccia
Meo Venturelli, batté Anquetil a cronometro e poi basta. La meteora per antonomasia


kokkelkoren
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Re: Meteore

Messaggio da leggere da kokkelkoren »

buiaccaro ha scritto: domenica 19 aprile 2020, 20:36 Agnolutto secondo voi può essere considerato una meteora? Vinse il Giro di Svizzera con una fuga bidone se non sbaglio, e poi poco altro
Secondo me no.
Si trovò in una fuga bidone che prese diversi minuti, poi riuscì a reggere perdendo costantemente ma mantenendo un vantaggio residuo.
Era un corridore di basso livello prima e dopo. Si trovò solo nel posto giusto al momento giusto.

Per lo stesso motivo non considererei meteore corridori che hanno vinto una corsa per circostanze fortunate tipo Knaven.


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Tour de Berghem
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Re: Meteore

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kokkelkoren ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 9:29
buiaccaro ha scritto: domenica 19 aprile 2020, 20:36 Agnolutto secondo voi può essere considerato una meteora? Vinse il Giro di Svizzera con una fuga bidone se non sbaglio, e poi poco altro
Secondo me no.
Si trovò in una fuga bidone che prese diversi minuti, poi riuscì a reggere perdendo costantemente ma mantenendo un vantaggio residuo.
Era un corridore di basso livello prima e dopo. Si trovò solo nel posto giusto al momento giusto.

Per lo stesso motivo non considererei meteore corridori che hanno vinto una corsa per circostanze fortunate tipo Knaven.
Agnolutto ricordo anche che vinse una tappa al Tour 2000 con una fuga da lontano solitaria.
Ricordo che a quel Tour, anche nelle piatte delle prime due settimane dell'era Leblanc arrivavano spesso le fughe, anche nelle tappe piatte perchè
era stata esclusa la Saeco di Cipollini, che di solito era quella che si preoccupava di tenere chiusa la corsa perchè la squadra del secondo velocista più forte (Zabel) era invece costruita attorno a Ullrich.
Agnolutto vinse una tappa piattissima (con arrivo a Tours mi pare) al termine di una lunga fuga solitaria, di quelle che di solito non hanno scampo.
Ultima modifica di Tour de Berghem il lunedì 20 aprile 2020, 10:54, modificato 1 volta in totale.


giorgio ricci
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Re: Meteore

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Corridori come Knaven,, Lamnerts, rené Martens, Guesdon sono onesti e validi professionisti che, sfruttando circostanze favorevoli hanno vinto una gara di prestigio assieme ad altre vittorie meno importanti ed un proficuo lavoro di gregariato.. Non sono assolutamente meteore.


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Beppugrillo
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Re: Meteore

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Il discorso meteore nel ciclismo è fortemente condizionato dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi l'esplosione improvvisa di un corridore ha una semplice spiegazione "farmaceutica". A me viene subito in mente lo spazzacamino Bernhard Kohl ma non c'è nulla di strano in quel caso, come nei casi nostrani di Mauro Santambrogio, Matteo Priamo, Gabriele Bosisio


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nino58
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Re: Meteore

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 9:55 Il discorso meteore nel ciclismo è fortemente condizionato dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi l'esplosione improvvisa di un corridore ha una semplice spiegazione "farmaceutica". A me viene subito in mente lo spazzacamino Bernhard Kohl ma non c'è nulla di strano in quel caso, come nei casi nostrani di Mauro Santambrogio, Matteo Priamo, Gabriele Bosisio
Chi è Gabriele Bosisio ?
Non me lo ricordo.


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Re: Meteore

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nino58 ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 10:34
Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 9:55 Il discorso meteore nel ciclismo è fortemente condizionato dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi l'esplosione improvvisa di un corridore ha una semplice spiegazione "farmaceutica". A me viene subito in mente lo spazzacamino Bernhard Kohl ma non c'è nulla di strano in quel caso, come nei casi nostrani di Mauro Santambrogio, Matteo Priamo, Gabriele Bosisio
Chi è Gabriele Bosisio ?
Non me lo ricordo.
Comparsa di spicco del Giro 2008, vinse la tappa di Pescocostanzo (quella dove Sella perse per una foratura il treno buono e pianse copiosamente). Militava nella LPR e dopo quell'anno di grazia fu beccato per EPO e squalificato

Può darsi che fosse simpaticissimo, ma a pelle l'ho sempre trovato insopportabile :diavoletto:


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Re: Meteore

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 9:55 Il discorso meteore nel ciclismo è fortemente condizionato dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi l'esplosione improvvisa di un corridore ha una semplice spiegazione "farmaceutica". A me viene subito in mente lo spazzacamino Bernhard Kohl ma non c'è nulla di strano in quel caso, come nei casi nostrani di Mauro Santambrogio, Matteo Priamo, Gabriele Bosisio
In effetti la definizione di meteora dovrebbe essere quella di un ciclista che ha vinto, dominando, una o più corse in un lasso di tempo limitato, tanto da far pensare di essere di fonte ad un nuovo fenomeno...ma che poi invece è sparito nel nulla.
Questo può avvenire per 2 motivi: Benzina irregolare o grave infortunio.
Difficile trovare una terza spiegazione.

Non sono invece meteore tutti quei corridori che hanno ottenuto una vittoria in circostanze particolari o fortunate (il ciclismo è uno degli sport dove spesso si può vincere senza essere necessariamente il più forte) ed hanno poi proseguito una onesta carriera da seconda linea.

Discorso a parte invece per quei corridori passati professionisti con grandi speranze, ma la cui carriera si è poi rivelata al di sotto delle aspettative. Per loro propenderei però più per la definizione di 'Promesse Mancate'


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Re: Meteore

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kokkelkoren ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 11:27
Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 9:55 Il discorso meteore nel ciclismo è fortemente condizionato dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi l'esplosione improvvisa di un corridore ha una semplice spiegazione "farmaceutica". A me viene subito in mente lo spazzacamino Bernhard Kohl ma non c'è nulla di strano in quel caso, come nei casi nostrani di Mauro Santambrogio, Matteo Priamo, Gabriele Bosisio
In effetti la definizione di meteora dovrebbe essere quella di un ciclista che ha vinto, dominando, una o più corse in un lasso di tempo limitato, tanto da far pensare di essere di fonte ad un nuovo fenomeno...ma che poi invece è sparito nel nulla.
Questo può avvenire per 2 motivi: Benzina irregolare o grave infortunio.
Difficile trovare una terza spiegazione.
Una terza spiegazione può essere la debolezza mentale.
Per restare ad alti livelli bisogna saper reggere pressioni/aspettative fortissime
e mantenere le motivazioni a livelli massimi.
Alcuni magari riescono a tenere questa tensione per pochi anni, magari solo uno, poi cedono.


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Re: Meteore

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Visto che siamo in epoca di Ardenne, una strana meteora è Jelle Vanendert. Lui è quasi sempre andato bene tra Amstel e Liegi (in realtà molto più Amstel e Fraccia che Liegi) mentre fuori da questa settimana io lo ricordo forte in una sola corsa: il Tour 2011. E un po' i risultati lo confermano: due sole vittorie, mai una top five di tappa in un grande giro tranne quel Tour in cui fece una volta primo e una secondo e in tutta la carriera da professionista solo 8 podi (2 appunto in quel Tour e 3 nella settimana delle Ardenne). In parte specialista, in parte meteora


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Re: Meteore

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[quote="Tour de Berghem" post_id=652786 time=1587378523 user_id=426]
" Benzina irregolare "

Idolo... :D :P :D


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Re: Meteore

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Road Runner ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 13:03
occhio ai quote, perchè non l'ho scritto io


kokkelkoren
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Re: Meteore

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Tour de Berghem ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 12:28
kokkelkoren ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 11:27
Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 9:55 Il discorso meteore nel ciclismo è fortemente condizionato dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi l'esplosione improvvisa di un corridore ha una semplice spiegazione "farmaceutica". A me viene subito in mente lo spazzacamino Bernhard Kohl ma non c'è nulla di strano in quel caso, come nei casi nostrani di Mauro Santambrogio, Matteo Priamo, Gabriele Bosisio
In effetti la definizione di meteora dovrebbe essere quella di un ciclista che ha vinto, dominando, una o più corse in un lasso di tempo limitato, tanto da far pensare di essere di fonte ad un nuovo fenomeno...ma che poi invece è sparito nel nulla.
Questo può avvenire per 2 motivi: Benzina irregolare o grave infortunio.
Difficile trovare una terza spiegazione.
Una terza spiegazione può essere la debolezza mentale.
Per restare ad alti livelli bisogna saper reggere pressioni/aspettative fortissime
e mantenere le motivazioni a livelli massimi.
Alcuni magari riescono a tenere questa tensione per pochi anni, magari solo uno, poi cedono.
Hai in mente dei casi di questo tipo? O dicevi che può essere un motivo, ma senza aver in mente qualcuno in particolare.
Aggiungerei anche l'incapacità di gestire successo e 'soldi facili' che spesso tolgono la voglia di allenarsi ed a continuare la (dura) vita da atleta:
E' quello che succede spesso a russi e colombiani, Rujano docet.


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Re: Meteore

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kokkelkoren ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 14:11
Tour de Berghem ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 12:28
kokkelkoren ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 11:27

In effetti la definizione di meteora dovrebbe essere quella di un ciclista che ha vinto, dominando, una o più corse in un lasso di tempo limitato, tanto da far pensare di essere di fonte ad un nuovo fenomeno...ma che poi invece è sparito nel nulla.
Questo può avvenire per 2 motivi: Benzina irregolare o grave infortunio.
Difficile trovare una terza spiegazione.
Una terza spiegazione può essere la debolezza mentale.
Per restare ad alti livelli bisogna saper reggere pressioni/aspettative fortissime
e mantenere le motivazioni a livelli massimi.
Alcuni magari riescono a tenere questa tensione per pochi anni, magari solo uno, poi cedono.
Hai in mente dei casi di questo tipo? O dicevi che può essere un motivo, ma senza aver in mente qualcuno in particolare.
Aggiungerei anche l'incapacità di gestire successo e 'soldi facili' che spesso tolgono la voglia di allenarsi ed a continuare la (dura) vita da atleta:
E' quello che succede spesso a russi e colombiani, Rujano docet.
Quello di Rujano, è un esempio di quello che pensavo. Mancanza di motivazioni, che non rientra nelle altre due che hai detto.
Mi viene in mente anche un Ivan Quaranta , un altro che non aveva molta voglia di allenarsi ma che nei 2-3 anni che è stato al top
sapeva battere il miglior Cipollini :o
Ultima modifica di Tour de Berghem il lunedì 20 aprile 2020, 14:22, modificato 1 volta in totale.


Winter
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Re: Meteore

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giorgio ricci ha scritto: domenica 19 aprile 2020, 21:00 Wechselberger, passato tardissimo non ricordo perché, anche se De zan l'aveva spiegato. Vinse un Giro di Svizzera nell'88 e si ritirò l'anno dopo.
:champion:
mi hai ringiovanito di 30 anni

ho trovato questo
https://www.derstandard.at/story/200010 ... etberufene
usando il traduttore
nel 89.. 123 giorni di corsa.. 45mila km.. distrutto
Non prendeva nulla
Prima era nel prestigioso liceo sportivo di Stams (quello di raich e decine di campioni olimpici) per lo sci
Menisco.. (allora infortunio gravissimo).. non ci servono degli invalidi.. ma dei campioni
decise di lasciar perdere lo sport..
poi a 25 anni in una vacanza in sardegna..(lavorava in banca..) inizia l'amore per la bici
ovviamente lavorando si allena due ore al giorno
1982 vince il giro d'austia
1987 incredibile 3° posto nella 100 km ai mondiali
con materiale e preparazione.. non certo a livello dei piu' forti
A causa di una disputa con la federazione per un bonus.. decise di accettare di passare pro (prima aveva sempre rifiutato.. un lavoro in banca era piu' sicuro)
dopo i 3 anni con i pro è tornato a lavorare in banca

ps ricordi tra gli austriaci anche Zabrobilek
piu' continuo , arrivo' nei 15 anche al tour
Grande impresa alla clasica di San Sebastian
poi l'anno dopo.. passa alla mtb


giorgio ricci
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Re: Meteore

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Grazie ! Ricordavo cha wechselberger aveva una storia. Molti rifiutarono il passaggio ai pro per mantenere il lavoro. Il caso piu emblematico è quello di Vito Di tano,nel cross , ferroviere , che non volle mai lasciare il lavoro preferendo fare una grande carriera tra i puri


pietro
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Re: Meteore

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 13:02 Visto che siamo in epoca di Ardenne, una strana meteora è Jelle Vanendert. Lui è quasi sempre andato bene tra Amstel e Liegi (in realtà molto più Amstel e Fraccia che Liegi) mentre fuori da questa settimana io lo ricordo forte in una sola corsa: il Tour 2011. E un po' i risultati lo confermano: due sole vittorie, mai una top five di tappa in un grande giro tranne quel Tour in cui fece una volta primo e una secondo e in tutta la carriera da professionista solo 8 podi (2 appunto in quel Tour e 3 nella settimana delle Ardenne). In parte specialista, in parte meteora
Per me lui appartiene alla categoria di quei corridori come Vansummeren che andavano forte in un determinato periodo e che fuori da questo non hanno mai brillato se non in poche occasioni con la differenza che gli manca la vittoria nel suo ambito preferito


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Meteore

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pietro ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 14:40
Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 13:02 Visto che siamo in epoca di Ardenne, una strana meteora è Jelle Vanendert. Lui è quasi sempre andato bene tra Amstel e Liegi (in realtà molto più Amstel e Fraccia che Liegi) mentre fuori da questa settimana io lo ricordo forte in una sola corsa: il Tour 2011. E un po' i risultati lo confermano: due sole vittorie, mai una top five di tappa in un grande giro tranne quel Tour in cui fece una volta primo e una secondo e in tutta la carriera da professionista solo 8 podi (2 appunto in quel Tour e 3 nella settimana delle Ardenne). In parte specialista, in parte meteora
Per me lui appartiene alla categoria di quei corridori come Vansummeren che andavano forte in un determinato periodo e che fuori da questo non hanno mai brillato se non in poche occasioni con la differenza che gli manca la vittoria nel suo ambito preferito
Un altro di questi è Leif Hoste. Sempre a podio sulle pietre (ma mai una vittoria).
Fuori da quelle due-tre settimane nullo.
Tipo di corridori che non mi sono mai piaciuti. Amo le corse del nord, non i fondamentalisti delle pietre.


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Re: Meteore

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kokkelkoren ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 11:27
Questo può avvenire per 2 motivi: Benzina irregolare o grave infortunio.
Difficile trovare una terza spiegazione.
Benzina irregolare va bene però se di lì a poco ti beccano e dopo la squalifica non vai più. C'è anche chi è arrivato a certi livelli e poi per motivi vari si è un po' perso.

Consideriamo che lo sport professionistico, a differenza di un lavoro normale, che d'altronde si svolge anche su un periodo considerevolmente più lungo, ti impone una disciplina mentale molto pesante, che non tutti sono in grado di mantenere con continuità (anche i campioni, salvo rarissimi esempi vivono periodi gloriosi inframmezzati da annate incolori).


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Meteore

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kokkelkoren ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 14:11
Tour de Berghem ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 12:28
kokkelkoren ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 11:27

In effetti la definizione di meteora dovrebbe essere quella di un ciclista che ha vinto, dominando, una o più corse in un lasso di tempo limitato, tanto da far pensare di essere di fonte ad un nuovo fenomeno...ma che poi invece è sparito nel nulla.
Questo può avvenire per 2 motivi: Benzina irregolare o grave infortunio.
Difficile trovare una terza spiegazione.
Una terza spiegazione può essere la debolezza mentale.
Per restare ad alti livelli bisogna saper reggere pressioni/aspettative fortissime
e mantenere le motivazioni a livelli massimi.
Alcuni magari riescono a tenere questa tensione per pochi anni, magari solo uno, poi cedono.
Hai in mente dei casi di questo tipo? O dicevi che può essere un motivo, ma senza aver in mente qualcuno in particolare.
Aggiungerei anche l'incapacità di gestire successo e 'soldi facili' che spesso tolgono la voglia di allenarsi ed a continuare la (dura) vita da atleta:
E' quello che succede spesso a russi e colombiani, Rujano docet.
Ai tempi in cui commentava in Rai commentando una corsa in cui c'era Popovych, Savoldelli spiegò che quando corsero insieme alla Discovery confrontarono i giri 2004 e 2005,con l'ucraino che gli disse che in quel giro, perso quando ad un certo punto sembrava il favorito, crollò anche per la pressione. E li capi che non avrebbe potuto fare il capitano o la carriera che si pensava potesse fare dopo aver vinto tutto da dilettante proprio per la sua incapacità di gestirla, preferendo una buona carriera da gregario con qualche soddisfazione una tantum


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Re: Meteore

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andy schleck come si può considerare?


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2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
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Re: Meteore

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Luca90 ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 17:49 andy schleck come si può considerare?
Non sicuramente una meteora....ma un top rider che ha dovuto concludere anzitempo la carriera per problemi fisici


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Re: Meteore

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Tour de Berghem ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 17:55
Luca90 ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 17:49 andy schleck come si può considerare?
Non sicuramente una meteora....ma un top rider che ha dovuto concludere anzitempo la carriera per problemi fisici
io lo adoravo... ho iniziato a seguire il ciclismo grazie a lui e a nibali in quegli anni 2009/2010... nel suo caso anche la testa ha fatto la differenza in negativo... aveva un talento e una classe immensa...


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Re: Meteore

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Tour de Berghem ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 17:55
Luca90 ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 17:49 andy schleck come si può considerare?
Non sicuramente una meteora....ma un top rider che ha dovuto concludere anzitempo la carriera per problemi fisici
Mi pare che comunque, complici anche gli infortuni, abbia mollato con la testa. Teniamo anche presente che di fronte all'occasione di un Tour con un Contador battibile è arrivato per l'ennesima volta secondo... Niente da dire sulla prestazione di Evans, ma credo che ripetendo prestazioni all'altezza del biennio precedente avrebbe potuto vincere.
Credo che psicologicamente, anche se può sembrare paradossale, non gli fece bene ereditare la maglia gialla del Tour 2010...

Comunque concordo, 5 anni ad altissimi livelli, decisamente non una meteora.


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Re: Meteore

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pietro ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 14:40
Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 aprile 2020, 13:02 Visto che siamo in epoca di Ardenne, una strana meteora è Jelle Vanendert. Lui è quasi sempre andato bene tra Amstel e Liegi (in realtà molto più Amstel e Fraccia che Liegi) mentre fuori da questa settimana io lo ricordo forte in una sola corsa: il Tour 2011. E un po' i risultati lo confermano: due sole vittorie, mai una top five di tappa in un grande giro tranne quel Tour in cui fece una volta primo e una secondo e in tutta la carriera da professionista solo 8 podi (2 appunto in quel Tour e 3 nella settimana delle Ardenne). In parte specialista, in parte meteora
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Concordo, anche perchè periodicamente ha fatto bene sulle Ardenne, non solo per una stagione, una sorta di Gasparotto che non ce l'ha fatta a vincere :D
Più che una meteora era limitato.


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Re: Meteore

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Senza particolari acuti, una meteora è Martijn Maaskant, passato pro nel 2008 e subito 4° alla Roubaix, nel 2009 4° al Fiandre, da lì praticamente il nulla (un settimo alla Omloop e tantissimi DNF) fino al ritiro a fine 2014


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