Gilberto Simoni

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Deadnature
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Re: Gilberto Simoni

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Alla lista delle recriminazioni più grandi* aggiungerei anche il Giro 2002, che penso avesse ottime chance di vincere. Non è difficile immaginare uno scenario dove Simoni ha in bacheca cinque Giri consecutivi, insomma.

Concordo invece appieno con chi evidenzia la discutibile scelta di trascurare le classiche "da scalatori": almeno un Lombardia credo fosse ampiamente alla sua portata. Sul Tour sono più scettico, mi pare all'epoca ci fossero troppe cronometro per puntarci seriamente: una top 5 era probabilmente alla portata, ma non so quanto avrebbe aggiunto alla sua carriera (magari poi a discapito della preparazione per il Giro).

* Altra delusione, ancorché minore, è Tschopp che lo salta allo sprint sul Gavia per la conquista della Cima Coppi 2010: sarebbe stata l'ultima soddisfazione della carriera, e anche lì invece niente da fare.


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
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galliano
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Re: Gilberto Simoni

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el_condor ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 10:23
Slegar ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 9:26 Per non dimenticare il Tour 2003 dove si era presentato con intenzioni bellicose e sotto sotto quell'anno sperava in un podio; Armstrong non lo batteva di sicuro, ma Ullrich veniva da un 2002 in cui era stato fermo per problemi al ginocchio destro ed era stato scaricato dalla Telekom ed era un'incognita il suo rendimento.

Comunque è vero; a Gibo Simoni in salita nel triennio 2001-2003 pochi potevano rimanere con lui.
io ricordo un Simoni che al Tour non brillava in salita, nemmeno alla Vuelta nonostante due vittorie con fughe lasciate andare perché i fuggiaschi erano fuori classifica..Poi ricordo una cronometro ove pareva avesse il motorino...Cunego comunque gli giocò un brutto scherzo..
Sulla vuelta non sono d'accordo.
Ad inizio Vuelta arrivava spesso non in perfetta condizione, poi col passare delle tappe se la giocava assolutamente coi migliori (per la tappa). Non vorrei che passasse il concetto che alla Vuelta aveva bisogno delle fughe da lontano per vincere, cosa che non corrisponde alla realtà.
Sicuramente è capitato, ma complessivamente era all'altezza dei primi in classifica.
Non a caso spesso era lì con Heras a giocarsi la tappa.
Con un'altra convinzione avrebbe potuto lottare per vincere la classifica finale.
È senza dubbio un rammarico, per lui, non avere nemmeno un podio.


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Slegar
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Re: Gilberto Simoni

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el_condor ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 10:23
Slegar ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 9:26 Per non dimenticare il Tour 2003 dove si era presentato con intenzioni bellicose e sotto sotto quell'anno sperava in un podio; Armstrong non lo batteva di sicuro, ma Ullrich veniva da un 2002 in cui era stato fermo per problemi al ginocchio destro ed era stato scaricato dalla Telekom ed era un'incognita il suo rendimento.

Comunque è vero; a Gibo Simoni in salita nel triennio 2001-2003 pochi potevano rimanere con lui.
io ricordo un Simoni che al Tour non brillava in salita, nemmeno alla Vuelta nonostante due vittorie con fughe lasciate andare perché i fuggiaschi erano fuori classifica..Poi ricordo una cronometro ove pareva avesse il motorino...Cunego comunque gli giocò un brutto scherzo..
Quell'anno Simoni puntò forte sulla doppietta Giro-Tour ed al prologo ebbe un distacco di soli 6" da Armstrong, poi dopo il pasticcio della cronosquadre si rese conto che non aveva le qualità fisiche e psicologiche (ci aggiungo io) per reggere due grandi giri ad alto livello. Già dalla tappa di Morzine, quella del ritiro di Petacchi in maglia verde, capì che non ne aveva e lasciò perdere la classifica generale per preservare le forze per una vittoria di tappa che riuscì ad ottenere.
galliano ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 10:41 Sulla vuelta non sono d'accordo.
Sull'Alto de Abantos nel 2001 spazzolò tutti i migliori; quell'anno puntava al mondiale di Lisbona, per cui usò la Vuelta come preparazione. Poi, a mio avviso; Gibo era troppo "incazzoso" in bicicletta e se qualcosa andava storto consumava troppe energie mentali. L'anno che poteva ottenere un gran risultato alla Vuelta era il 2002, però dopo la squalifica al Giro ha un po' mollato per il resto della stagione. Già dal 2005 non era più lo stesso Gibo di due anni prima.


fair play? No, Grazie!
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Maìno della Spinetta
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Re: Gilberto Simoni

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Deadnature ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 10:24 Altra delusione, ancorché minore, è Tschopp che lo salta allo sprint sul Gavia per la conquista della Cima Coppi 2010: sarebbe stata l'ultima soddisfazione della carriera, e anche lì invece niente da fare.
Anche a me quella dispiacque particolarmente.

Falzes 04 fu una fregatura, ma a metà: Cunego andava più forte di lui, e infatti sull'arrivo secco di Bormio Cunego massacrò Gibo. Il giorno dopo, nella meravigliosa tappa della Presolana (vi ricordate quanta gente sulla salita finale?) , Gibo non andò per la tappa, ma per la generale, attaccando già sul Mortirolo e tirando in fondovalle tra Edolo e Malonno. Damiano strameritò quel Giro.

Al Tour non fece mai nulla di serio, mai visto tappe dove strapazzò gli altri. Uno può finire settimo in generale e fare gruppetto, ma tappe dove fosse nel gruppo di testa e menasse duro alla Basso o Riccò proprio non le ricordo.

Nel Giro 2005 a mio avviso meritava più Rujano che Simoni, per quanto fatto in salita . Se non doveva essere Savo cù, avrei detto Rujano.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Gilberto Simoni

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 11:05 [
Anche a me quella dispiacque particolarmente.

Falzes 04 fu una fregatura, ma a metà: Cunego andava più forte di lui, e infatti sull'arrivo secco di Bormio Cunego massacrò Gibo. Il giorno dopo, nella meravigliosa tappa della Presolana (vi ricordate quanta gente sulla salita finale?) , Gibo non andò per la tappa, ma per la generale, attaccando già sul Mortirolo e tirando in fondovalle tra Edolo e Malonno. Damiano strameritò quel Giro.

Al Tour non fece mai nulla di serio, mai visto tappe dove strapazzò gli altri. Uno può finire settimo in generale e fare gruppetto, ma tappe dove fosse nel gruppo di testa e menasse duro alla Basso o Riccò proprio non le ricordo.

Nel Giro 2005 a mio avviso meritava più Rujano che Simoni, per quanto fatto in salita . Se non doveva essere Savo cù, avrei detto Rujano.
Cunego non fu leale, ricordo ancora le interviste ove diceva il capitano è Simoni, poi lo attaccava.
Fu un giro mediocre, guardare l'ordine di arrivo. La maggior parte del vantaggio Cunego la ottenne con una fuga ove aveva due gregari che lavoravano mentre lui ciucciava le ruote. All'epoca, scrissi che Cunego non avrebbe piu' vinto un grande Giro. Non rubò nulla, si intende ma , come da facile previsione, non rivinse piu' un GT…


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Seb
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Re: Gilberto Simoni

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 11:05 Falzes 04 fu una fregatura, ma a metà: Cunego andava più forte di lui, e infatti sull'arrivo secco di Bormio Cunego massacrò Gibo
Concordo sulla fregatura a metà per Simoni in quel Giro e in particolare la tappa di Falzes. Non tanto da Cunego, ma volendo cercare un "colpevole" forse andrei quasi più su Popovych: magari mi sbaglio, ma mi pare di ricordare che Gibo attaccò per primo e Popovych in maglia rosa e altri uomini di classifica andarono a chiudere subito, magari esagerando un po' ed esponendosi al contropiede di Cunego. Se all'attacco di Simoni gli altri fossero saliti regolari, magari Damiano si sarebbe ritrovato dietro impossibilitato a muoversi per coprire l'azione del compagno di squadra che aveva due gregari davanti (ovviamente con se e ma non si fa la storia)


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Tour de Berghem
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Re: Gilberto Simoni

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galliano ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 10:41
el_condor ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 10:23
Slegar ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 9:26 Per non dimenticare il Tour 2003 dove si era presentato con intenzioni bellicose e sotto sotto quell'anno sperava in un podio; Armstrong non lo batteva di sicuro, ma Ullrich veniva da un 2002 in cui era stato fermo per problemi al ginocchio destro ed era stato scaricato dalla Telekom ed era un'incognita il suo rendimento.

Comunque è vero; a Gibo Simoni in salita nel triennio 2001-2003 pochi potevano rimanere con lui.
io ricordo un Simoni che al Tour non brillava in salita, nemmeno alla Vuelta nonostante due vittorie con fughe lasciate andare perché i fuggiaschi erano fuori classifica..Poi ricordo una cronometro ove pareva avesse il motorino...Cunego comunque gli giocò un brutto scherzo..
Sulla vuelta non sono d'accordo.
Ad inizio Vuelta arrivava spesso non in perfetta condizione, poi col passare delle tappe se la giocava assolutamente coi migliori (per la tappa). Non vorrei che passasse il concetto che alla Vuelta aveva bisogno delle fughe da lontano per vincere, cosa che non corrisponde alla realtà.
Sicuramente è capitato, ma complessivamente era all'altezza dei primi in classifica.
Non a caso spesso era lì con Heras a giocarsi la tappa.
Con un'altra convinzione avrebbe potuto lottare per vincere la classifica finale.
È senza dubbio un rammarico, per lui, non avere nemmeno un podio.
Completamente d'accordo. L'avesse preparata bene una Vuelta poteva averla in bacheca.
Il problema è che in quegli anni (ma anche adesso) agli Italiani e alle squadre Italiane della Vuelta
fregava poco.


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eliacodogno
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Re: Gilberto Simoni

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Secondo me ha avuto grossi limiti caratteriali Gibo.

1) Non ce la faceva a stare zitto e si è fatto un sacco di nemici, anche quando non serviva.
Prendiamo ad esempio la questione con Basso: ricordo che in un intervista persino Chiappucci (quindi non un tipo così diplomatico) disse che aveva fatto una grossa minchiata, che a mettersi contro il vincitore del Giro per una questione del genere non aveva nulla da guadagnare e che avrebbe fatto meglio a fargliela pagare in un'altra occasione.
Anche gli insulti a Cunego dopo Bormio, l'hanno fatto apparire davvero patetico e rosicone, quando secondo me quel Giro l'ha perso soprattutto perché ci è arrivato con un po' di superficialità dopo il dominio dell'anno precedente, sperando di conservare un'ottima condizione per fare bene anche al Tour.
Pure nel Giro 2005 secondo me il mancato apporto di Rujano sul Finestre era legato al fatto che 2 giorni prima sul Tenda il trentino aveva borbottato qualcosa contro il venezuelano perché gli aveva fregato l'abbuono facendo la volata.

2) Anche nei comportamenti in corsa a volte lasciava molto a desiderare: ricordo una volata sul gpm della Madeleine al Tour 2004 contro Virenque... Se c'era qualche possibilità di ottenere collaborazione per la fuga dalla maglia a pois se l'era giocata.

3) Questi atteggiamenti lo portavano a vivere situazioni sempre sull'orlo dello scontro con quasi tutti, che anziché esaltarlo lo logoravano mentalmente, come ha giustamente scritto qualcuno (a differenza di altri che con le polemiche con gli avversari e la stampa trovano una sorta di cattiveria agonistica per reagire)

4) Non ha mai avuto una squadra estremamente forte da supportare eventuali antipatie esterne (di fatto o ti fai amici in gruppo o hai una squadra fenomenale, oppure certe imprese non le fai... salvo avere un margine imbarazzante sugli avversari, come è avvenuto in certi Giri)

5) Ha avuto sempre una mentalità molto provinciale, legata alle solite corse e poco propensa a testarsi su obiettivi diversi, il che lo ha inevitabilmente limitato (non mi riferisco alla Vuelta, dove qualche risultato l'ha pure ottenuto, ma che non si adattava così tanto ad un fondista come lui... poi il ciclismo spagnolo di quegli anni e in particolare la Vuelta è argomento per l'altra discussione).


In anni recenti a me aveva impressionato positivamente al Giro 2008. Era stato eccellente sulle Dolomiti e soprattutto a crono (aveva preso un distacco molto basso), secondo me fosse stato quello di 4-5 anni prima avrebbe vinto lui, invece in una frazione lunga e dura come quella della Presolana, che l'avrebbe esaltato, lo vide crollare.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Seb
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Re: Gilberto Simoni

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eliacodogno ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 18:56 In anni recenti a me aveva impressionato positivamente al Giro 2008. Era stato eccellente sulle Dolomiti e soprattutto a crono (aveva preso un distacco molto basso), secondo me fosse stato quello di 4-5 anni prima avrebbe vinto lui, invece in una frazione lunga e dura come quella della Presolana, che l'avrebbe esaltato, lo vide crollare.
Non era caduto in quella tappa? :uhm:


Belluschi M.
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Re: Gilberto Simoni

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eliacodogno ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 18:56 Secondo me ha avuto grossi limiti caratteriali Gibo.

1) Non ce la faceva a stare zitto e si è fatto un sacco di nemici, anche quando non serviva.
Prendiamo ad esempio la questione con Basso: ricordo che in un intervista persino Chiappucci (quindi non un tipo così diplomatico) disse che aveva fatto una grossa minchiata, che a mettersi contro il vincitore del Giro per una questione del genere non aveva nulla da guadagnare e che avrebbe fatto meglio a fargliela pagare in un'altra occasione.
In quell'occasione lo sfogo fu più che legittimo (ora 2:42:00 del video
Nella discesa del Mortirolo fu abbastanza evidente che Simoni non affondò il colpo, per poi continuare a collaborare anche dopo alla pari.
Basso in pieno delirio di onnipotenza influenzò l'andamento finale della tappa. Senza accordi Simoni, poteva in sequenza:
1) Fare a 'tomba aperta' la discesa e mettere Basso nella condizione di dover rischiare per tenerlo, o più verosimilmente di staccarsi.
2) Una volta ripreso, mettersi completamente passivo a ruota fino al traguardo senza dare cambi all'avversario, oppure tirare pochissimo. E a quel punto non so se Basso lo avrebbe staccato. Certo, Basso poteva innervorsirsi e smettere di tirare pure lui. Ma a quel punto rientravano anche il Bufalo e Cunego e diventava difficile anche per lui vincere e arrivare con il santino del figlio.

Eccezionale comunque anche il giorno seguente Gibo :champion:
La De Stefano pensava di riconciliare ('So che è andato tutto a posto con Ivan Basso....') e lui ci mise il secondo carico.


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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Diciamo anche che quella tappa il buon gibo la perse per un minutino abbondante e poi ritrattò tutto...
Con quel basso li poteva far poco, se anche forzava in discesa le prendeva poi con gli interessi


nunziol
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Re: Gilberto Simoni

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eliacodogno ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 18:56 Secondo me ha avuto grossi limiti caratteriali Gibo.

1) Non ce la faceva a stare zitto e si è fatto un sacco di nemici, anche quando non serviva.
Prendiamo ad esempio la questione con Basso: ricordo che in un intervista persino Chiappucci (quindi non un tipo così diplomatico) disse che aveva fatto una grossa minchiata, che a mettersi contro il vincitore del Giro per una questione del genere non aveva nulla da guadagnare e che avrebbe fatto meglio a fargliela pagare in un'altra occasione.
Anche gli insulti a Cunego dopo Bormio, l'hanno fatto apparire davvero patetico e rosicone, quando secondo me quel Giro l'ha perso soprattutto perché ci è arrivato con un po' di superficialità dopo il dominio dell'anno precedente, sperando di conservare un'ottima condizione per fare bene anche al Tour.
Pure nel Giro 2005 secondo me il mancato apporto di Rujano sul Finestre era legato al fatto che 2 giorni prima sul Tenda il trentino aveva borbottato qualcosa contro il venezuelano perché gli aveva fregato l'abbuono facendo la volata.

2) Anche nei comportamenti in corsa a volte lasciava molto a desiderare: ricordo una volata sul gpm della Madeleine al Tour 2004 contro Virenque... Se c'era qualche possibilità di ottenere collaborazione per la fuga dalla maglia a pois se l'era giocata.

3) Questi atteggiamenti lo portavano a vivere situazioni sempre sull'orlo dello scontro con quasi tutti, che anziché esaltarlo lo logoravano mentalmente, come ha giustamente scritto qualcuno (a differenza di altri che con le polemiche con gli avversari e la stampa trovano una sorta di cattiveria agonistica per reagire)

4) Non ha mai avuto una squadra estremamente forte da supportare eventuali antipatie esterne (di fatto o ti fai amici in gruppo o hai una squadra fenomenale, oppure certe imprese non le fai... salvo avere un margine imbarazzante sugli avversari, come è avvenuto in certi Giri)

5) Ha avuto sempre una mentalità molto provinciale, legata alle solite corse e poco propensa a testarsi su obiettivi diversi, il che lo ha inevitabilmente limitato (non mi riferisco alla Vuelta, dove qualche risultato l'ha pure ottenuto, ma che non si adattava così tanto ad un fondista come lui... poi il ciclismo spagnolo di quegli anni e in particolare la Vuelta è argomento per l'altra discussione).


In anni recenti a me aveva impressionato positivamente al Giro 2008. Era stato eccellente sulle Dolomiti e soprattutto a crono (aveva preso un distacco molto basso), secondo me fosse stato quello di 4-5 anni prima avrebbe vinto lui, invece in una frazione lunga e dura come quella della Presolana, che l'avrebbe esaltato, lo vide crollare.
Questi 2 punti sono interessanti
Le polemiche con Armstrong prima del tour 2003,farsi nemico Armstrong voleva dire farsi nemici tutti i poteri forti del ciclismo mondiale
Il non essersi (e qua lo stimo,non si è dimostrato un ipocrita) unito al ricordo retorico del "Pantani mito,Pantani lo potevamo salvare,Pantani amico del cuore",facendo capire come Pantani gli stesse sulle palle:era il segreto di Fatima che non si potessero vedere,almeno non ha cambiato idea dopo la tragedia a differenza di altri che non lo sopportavano ed improvvisamente sono diventati amici suoi. Ma mettersi contro Pantani voleva dire mettersi contro gran parte dei tifosi

Altro punto
pensavo ad un confronto Basso-Simoni
Vedendo il palmares vedrebbe da dire Simoni (parità di GT vinti,Simoni ha se non erro il record di podi al giro)
Ma quasi tutti rispondono Basso,io compreso:Gibo paga troppo il fatto di non aver fatto legittimato la sua carriera al di fuori del Giro, ne al Tour ne alla Vuelta ne nelle corse di un giorno,di conseguenza è diventato il simbolo dei giro mediocri dei primi anni 2000,cosa che non gli rende giustizia. Basso ha legittimato le sue vittorie con i podi al Tour,qualche risultato buono nelle classiche ed avendolo vinto anche in epoca post Girini
Belluschi M. ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 21:17
eliacodogno ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 18:56 Secondo me ha avuto grossi limiti caratteriali Gibo.

1) Non ce la faceva a stare zitto e si è fatto un sacco di nemici, anche quando non serviva.
Prendiamo ad esempio la questione con Basso: ricordo che in un intervista persino Chiappucci (quindi non un tipo così diplomatico) disse che aveva fatto una grossa minchiata, che a mettersi contro il vincitore del Giro per una questione del genere non aveva nulla da guadagnare e che avrebbe fatto meglio a fargliela pagare in un'altra occasione.
In quell'occasione lo sfogo fu più che legittimo (ora 2:42:00 del video
Nella discesa del Mortirolo fu abbastanza evidente che Simoni non affondò il colpo, per poi continuare a collaborare anche dopo alla pari.
Basso in pieno delirio di onnipotenza influenzò l'andamento finale della tappa.
Senza accordi Simoni, poteva in sequenza:
1) Fare a 'tomba aperta' la discesa e mettere Basso nella condizione di dover rischiare per tenerlo, o più verosimilmente di staccarsi.
2) Una volta ripreso, mettersi completamente passivo a ruota fino al traguardo senza dare cambi all'avversario, oppure tirare pochissimo. E a quel punto non so se Basso lo avrebbe staccato. Certo, Basso poteva innervorsirsi e smettere di tirare pure lui. Ma a quel punto rientravano anche il Bufalo e Cunego e diventava difficile anche per lui vincere e arrivare con il santino del figlio.

Eccezionale comunque anche il giorno seguente Gibo :champion:
La De Stefano pensava di riconciliare ('So che è andato tutto a posto con Ivan Basso....') e lui ci mise il secondo carico.
Vero:In quel periodo Basso era in delirio di onnipotenza. Perchè l'opinione comune era "finita l'era Armstrong inzia l'era Ivan Basso",era di un dominio imbarazzante in quel Giro che seguiva 2 Tour in cui in salita andava sui livelli di Armstrong e se ci avesse creduto lo staccava pure forse oltre che dal Giro 2005 che senza il cagotto avrebbe stravinto,la Rai stava "lavorando" nel costruire il personaggio come nuovo simbolo dello sport italiano come non si vedeva da Pantani,forse più del Cunego 2004 e sui livelli del Nibali di questi anni. Inoltre l'Italia era in pieno periodo calciopoli quindi serviva il personaggio dello sport opposto al calcio da mandare in prima pagina come emblema degli "sport minori" che soffrivano il calcio straripante,ed infatti Basso era diventato un personaggio abbastanza conosciuto anche dall'uomo comune che trovavi per strada,bene o male la maggior parte degli italiani sapeva chi fosse (Poi la quasi contemporaneità tra l'OP e il mondiale di calcio vinto che riportò in alto la popolarità del pallone mandò a puttane questo progetto,anche se comunque Ivan è tuttora abbastanza conosciuto anche da chi non segue il ciclismo). Questo clima fece si che Basso si senti onnipotente,il padre padrone del Giro che si sentiva in diritto di fare ciò che voleva


NB:Non sembra dal post ma io ero e sono sempre stato tifoso di Basso


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nemecsek.
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Re: Gilberto Simoni

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a me sta mania di persecuzione del ciclismo versus calcio mica mi ha mai convinto molto


PIU' MANGANELLI

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el_condor

Re: Gilberto Simoni

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eliacodogno ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 18:56 Secondo me ha avuto grossi limiti caratteriali Gibo.

1) Non ce la faceva a stare zitto e si è fatto un sacco di nemici, anche quando non serviva.
Prendiamo ad esempio la questione con Basso: ricordo che in un intervista persino Chiappucci (quindi non un tipo così diplomatico) disse che aveva fatto una grossa minchiata, che a mettersi contro il vincitore del Giro per una questione del genere non aveva nulla da guadagnare e che avrebbe fatto meglio a fargliela pagare in un'altra occasione.
Anche gli insulti a Cunego dopo Bormio, l'hanno fatto apparire davvero patetico e rosicone, quando secondo me quel Giro l'ha perso soprattutto perché ci è arrivato con un po' di superficialità dopo il dominio dell'anno precedente, sperando di conservare un'ottima condizione per fare bene anche al Tour.
Pure nel Giro 2005 secondo me il mancato apporto di Rujano sul Finestre era legato al fatto che 2 giorni prima sul Tenda il trentino aveva borbottato qualcosa contro il venezuelano perché gli aveva fregato l'abbuono facendo la volata.

2) Anche nei comportamenti in corsa a volte lasciava molto a desiderare: ricordo una volata sul gpm della Madeleine al Tour 2004 contro Virenque... Se c'era qualche possibilità di ottenere collaborazione per la fuga dalla maglia a pois se l'era giocata.

3) Questi atteggiamenti lo portavano a vivere situazioni sempre sull'orlo dello scontro con quasi tutti, che anziché esaltarlo lo logoravano mentalmente, come ha giustamente scritto qualcuno (a differenza di altri che con le polemiche con gli avversari e la stampa trovano una sorta di cattiveria agonistica per reagire)

4) Non ha mai avuto una squadra estremamente forte da supportare eventuali antipatie esterne (di fatto o ti fai amici in gruppo o hai una squadra fenomenale, oppure certe imprese non le fai... salvo avere un margine imbarazzante sugli avversari, come è avvenuto in certi Giri)

5) Ha avuto sempre una mentalità molto provinciale, legata alle solite corse e poco propensa a testarsi su obiettivi diversi, il che lo ha inevitabilmente limitato (non mi riferisco alla Vuelta, dove qualche risultato l'ha pure ottenuto, ma che non si adattava così tanto ad un fondista come lui... poi il ciclismo spagnolo di quegli anni e in particolare la Vuelta è argomento per l'altra discussione).


In anni recenti a me aveva impressionato positivamente al Giro 2008. Era stato eccellente sulle Dolomiti e soprattutto a crono (aveva preso un distacco molto basso), secondo me fosse stato quello di 4-5 anni prima avrebbe vinto lui, invece in una frazione lunga e dura come quella della Presolana, che l'avrebbe esaltato, lo vide crollare.
:clap: :clap: :clap: :clap:
analisi esaustiva e perfetta.. Complimenti


el_condor

Re: Gilberto Simoni

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nunziol ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 23:15

Altro punto
pensavo ad un confronto Basso-Simoni
Vedendo il palmares vedrebbe da dire Simoni (parità di GT vinti,Simoni ha se non erro il record di podi al giro)
Ma quasi tutti rispondono Basso,io compreso:Gibo paga troppo il fatto di non aver fatto legittimato la sua carriera al di fuori del Giro, ne al Tour ne alla Vuelta ne nelle corse di un giorno,di conseguenza è diventato il simbolo dei giro mediocri dei primi anni 2000,cosa che non gli rende giustizia. Basso ha legittimato le sue vittorie con i podi al Tour,qualche risultato buono nelle classiche ed avendolo vinto anche in epoca post

NB:Non sembra dal post ma io ero e sono sempre stato tifoso di Basso
:clap: :clap: :clap: :clap:
verissimo..


nunziol
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Re: Gilberto Simoni

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nemecsek. ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 23:47 a me sta mania di persecuzione del ciclismo versus calcio mica mi ha mai convinto molto
Nemmeno a me
Ma vale per ogni sport:Appena si trova un campione in ogni sport parte sempre il paragone con il calcio "il calcio prenda esempio"


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eliacodogno
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Re: Gilberto Simoni

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Belluschi M. ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 21:17 In quell'occasione lo sfogo fu più che legittimo (ora 2:42:00 del video
Nella discesa del Mortirolo fu abbastanza evidente che Simoni non affondò il colpo, per poi continuare a collaborare anche dopo alla pari.
Basso in pieno delirio di onnipotenza influenzò l'andamento finale della tappa. Senza accordi Simoni, poteva in sequenza:
1) Fare a 'tomba aperta' la discesa e mettere Basso nella condizione di dover rischiare per tenerlo, o più verosimilmente di staccarsi.
2) Una volta ripreso, mettersi completamente passivo a ruota fino al traguardo senza dare cambi all'avversario, oppure tirare pochissimo. E a quel punto non so se Basso lo avrebbe staccato. Certo, Basso poteva innervorsirsi e smettere di tirare pure lui. Ma a quel punto rientravano anche il Bufalo e Cunego e diventava difficile anche per lui vincere e arrivare con il santino del figlio.

Eccezionale comunque anche il giorno seguente Gibo :champion:
La De Stefano pensava di riconciliare ('So che è andato tutto a posto con Ivan Basso....') e lui ci mise il secondo carico.
Che avesse ragione ok, si capisce chiaramente dalle reazioni di Basso.
Io credo anche che nella richiesta di soldi ci fosse una richiesta dello sponsor CSC di monetizzare l'ennesima tappa che andava a un Saunier con un CSC secondo... La Thuile, Furcia, San Pellegrino

Detto questo Simoni dice che Basso gliel'avrebbe comunque regalata. Praticamente al di là delle sue alternative, che se vuoi il mio parere l'avrebbero comunque portato a perdere la tappa (perché sul fondovalle/falsopiano verso Aprica Basso andava esattamente il doppio... il modo in cui l'ha staccato calando un dentino è stato imbarazzante) e a cui comunque non fa riferimento, ha reclamato un regalo che gli era stato promesso. Una puntualizzazione quindi inutile che lo fa sottilmente passare per sfigato...
Poi dico che secondo me non ha guadagnato nulla con sta scenata, ci sta che però stare zitto non fosse nella sua natura.

Certo curioso che il Mortirolo non gli abbia mai portato bene: 2004 non riesce a ribaltare la corsa, 2006 già detto, 2008 tenta di riscattare la crisi del giorno prima ma c'è Sella che va come una moto.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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eliacodogno
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Re: Gilberto Simoni

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nunziol ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 23:15 Questi 2 punti sono interessanti
Le polemiche con Armstrong prima del tour 2003,farsi nemico Armstrong voleva dire farsi nemici tutti i poteri forti del ciclismo mondiale
Il non essersi (e qua lo stimo,non si è dimostrato un ipocrita) unito al ricordo retorico del "Pantani mito,Pantani lo potevamo salvare,Pantani amico del cuore",facendo capire come Pantani gli stesse sulle palle:era il segreto di Fatima che non si potessero vedere,almeno non ha cambiato idea dopo la tragedia a differenza di altri che non lo sopportavano ed improvvisamente sono diventati amici suoi. Ma mettersi contro Pantani voleva dire mettersi contro gran parte dei tifosi
Su Armstrong ricordo che Gibo fu tra i pochi in gruppo (anche Bettini e qualche altro fra italiani e francesi) ad andare a parlare con Simeoni dopo la fuga con Lance e gli insulti generalizzati. Anche lì sicuramente possiamo dire che il poco che ha ottenuto alla grande Boucle, con il texano che faceva bello e cattivo tempo, l'ha pienamente meritato. Viene da chiedersi se qualcosa in più avrebbe potuto ottenerlo tenendo a freno la lingua.
Su Pantani apprezzabile la franchezza e la coerenza, ma anche qui ancora più inutile nel mettersi contro uno che tanto non c'è più (ricordo anche una battuta abbastanza macabra fatta a Contador dopo la tappa di Campiglio al Giro 2015).
nunziol ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 23:15 Vero:In quel periodo Basso era in delirio di onnipotenza. Perchè l'opinione comune era "finita l'era Armstrong inzia l'era Ivan Basso",era di un dominio imbarazzante in quel Giro che seguiva 2 Tour in cui in salita andava sui livelli di Armstrong e se ci avesse creduto lo staccava pure forse oltre che dal Giro 2005 che senza il cagotto avrebbe stravinto,la Rai stava "lavorando" nel costruire il personaggio come nuovo simbolo dello sport italiano come non si vedeva da Pantani,forse più del Cunego 2004 e sui livelli del Nibali di questi anni. Inoltre l'Italia era in pieno periodo calciopoli quindi serviva il personaggio dello sport opposto al calcio da mandare in prima pagina come emblema degli "sport minori" che soffrivano il calcio straripante,ed infatti Basso era diventato un personaggio abbastanza conosciuto anche dall'uomo comune che trovavi per strada,bene o male la maggior parte degli italiani sapeva chi fosse (Poi la quasi contemporaneità tra l'OP e il mondiale di calcio vinto che riportò in alto la popolarità del pallone mandò a puttane questo progetto,anche se comunque Ivan è tuttora abbastanza conosciuto anche da chi non segue il ciclismo). Questo clima fece si che Basso si senti onnipotente,il padre padrone del Giro che si sentiva in diritto di fare ciò che voleva


NB:Non sembra dal post ma io ero e sono sempre stato tifoso di Basso
Non credo che Calciopoli abbia affossato il pallone (né che l'avrebbe fatto senza la vittoria mondiale).
Comunque la rivalità Basso-Cunego fu molto pompata nel biennio 2005-06 e alla vittoria di Ivan seguì un dvd o qualcosa del genere uscito con la Gazza (ricordo lo stesso per il Giro 2004... ho ancora sia la VHS che il volumetto... Cunego, tra Coppi e Jim Morrison o qualcosa del genere... aveva delle bellissime foto peraltro).

Comunque sì, sono stati i 2 che in assoluto hanno avuto il maggiore pompaggio mediatico nel dopo Pantani (direi più di Nibali, che poi ad alti livelli sta durando di più)


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Kwaremont
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Re: Gilberto Simoni

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Sicuramente con un carattere diverso, Simoni avrebbe potuto vincere molto di più.
Viene però il dubbio che forse fosse così bravo e tenace in montagna, anche grazie a quello...

Personalmente non l'ho mai amato, però nel giro vinto da Cunego tifavo per lui.


giorgio ricci
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Re: Gilberto Simoni

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A me era antipatico, l'ho conosciuto di persona e mi è parso schietto,, sincero e pure ben educato.
É chiaro che correndo bisogna tirare fuori la grinta. Io sul lavoro sclero e sono abbastanza rompicoglioni, fuori cambio completamente.


mattia_95
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Re: Gilberto Simoni

Messaggio da leggere da mattia_95 »

Oggi Gibo è stato ospite nella puntata de La Repubblica delle Biciclette:



Imperdibile la clip di quando lo scorso novembre ha cantato all’Ariston di Sanremo. :)

E poi è stata fantastica la sua risposta alla domanda: “cosa ne pensi delle radioline nel ciclismo?” E lui: “quando devono servire, non funzionano mai. E questo accade soprattutto nei finali di corsa” Chissà a chi si stava rivolgendo :diavoletto:


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Re: Gilberto Simoni

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giorgio ricci ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 15:35 A me era antipatico, l'ho conosciuto di persona e mi è parso schietto,, sincero e pure ben educato.
É chiaro che correndo bisogna tirare fuori la grinta. Io sul lavoro sclero e sono abbastanza rompicoglioni, fuori cambio completamente.
Stessa identica mia impressione, quando ero giovane e lui correva mi stava antipatico da morire. Al Giro d'Italia tifavo per tutti quelli che correvano contro di lui. Pantani, Gotti, Savoldelli, Garzelli, Cunego, Basso, tifavo per qualunque italiano in quei Giri ma non per lui. Con il senno di poi e con il passare dei miei anni invece l'ho rivalutato tantissimo. Anche quando lo sento in qualche intervista (sia dell'epoca che attuale) mi sta sempre più simpatico. Una persona vera e genuina di quelle che ho imparato ad apprezzare solo crescendo purtroppo.


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nino58
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Re: Gilberto Simoni

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giorgio ricci ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 15:35 Io sul lavoro sclero e sono abbastanza rompicoglioni, fuori cambio completamente.
Chiederemo ai tuoi amici del bar. :D


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nurseryman
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Re: Gilberto Simoni

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in realtà nel giro di Cunego, Gibo non può avere grandi recriminazioni.
quando Cunego scattò sul furcia, Gibo se avesse avuto le gambe l'avrebbe seguito. Il russo aveva le gambe in croce e c'erano due saeco davanti.
anche nel giro di Savoldelli trovò la condizione solo nelle ultime tappe. infatti l'arrivo a Livigno con lo Selvio passò con un nulla di fatto e a pecol valzoldana con il Duran in mezzo perse anche la tappa dal falco.
Penso che l'unico grande rimpianto di Gibo sia LISBONA. ma non per colpa sua.


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giorgio ricci
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Re: Gilberto Simoni

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Su Lisbona ho l'"impressione che l:" avrebbero ripreso, forse all'"ultimo km ma non sarebbe arrivato.


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nino58
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Re: Gilberto Simoni

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giorgio ricci ha scritto: sabato 6 giugno 2020, 22:14 Su Lisbona ho l'"impressione che l:" avrebbero ripreso, forse all'"ultimo km ma non sarebbe arrivato.
Se gli italiani avessero corso da stopper (e in gruppo ce n'erano parecchi) assolutamente no.


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barrylyndon
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Re: Gilberto Simoni

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nino58 ha scritto: domenica 7 giugno 2020, 12:04
giorgio ricci ha scritto: sabato 6 giugno 2020, 22:14 Su Lisbona ho l'"impressione che l:" avrebbero ripreso, forse all'"ultimo km ma non sarebbe arrivato.
Se gli italiani avessero corso da stopper (e in gruppo ce n'erano parecchi) assolutamente no.
C'erano troppi dietro e troppi con l'interesse di arrivare allo sprint..bastavano 500 metri di Urlich a tutta,ricordiamoci che c'era un certo Zabel dietro, e Simoni sarebbe stato risucchiato senza se e senza ma..anche senza quella scelleratezza di Lanfranchi.
Sai se davanti ci fosse stato il Nibali della Sanremo avrei dato qualche possibilita' ma l'azione di SImoni si era appesantita vistosamente.


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nurseryman
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Re: Gilberto Simoni

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l'azione di Lanfranchi si inserì in un momento di rilassamento del gruppo e recuperò 3/4 sec a gilberto.
Senza quella azione i 3/ 4 secondi poteva guadagnarli poi con molti italiani davanti per disturbare l'azione degli inseguitori a pochissimo dall'arrivo non era scontato che riuscissero a riprenderlo. Non sapremo mai con certezza come sarebbe andata però penso che la nazionale avere una maglia arcobaleno in più in bacheca.
Inteso che è solo un opinione di un tifoso di Gibo
:cincin:


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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Gli italiani erano perfetti a stoppare...

Se Lanfranchi sta fermo, in un km e mezzo simoni arriva a 25/30" e la corsa è finita.


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barrylyndon
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Re: Gilberto Simoni

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Non c'era alcuna rilassatezza c'era uno spagnolo che stava tirando...se volete credere alla favolette credete pure.
Io sono straconvinto che Simoni sarebbe stato ripreso senza troppi problemi.
Diverso sarebbe stato con un quartetto,quintetto ad inseguire..
Ma c'erano 50 dietro con squadre che potevano organizzare un inseguimento in poche centinaia di metri.
E Simoni di certo non era un passista ed era visivamente appesantito.
Resta il mistero di quell'azione di Lanfranchi..


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nikybo85
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Re: Gilberto Simoni

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Evvaiiii il mondiale di Lisbona :D :D
Ormai rischiava di esser più discusso il Tour 2014 :crazy:


giorgio ricci
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Re: Gilberto Simoni

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Il mondiale di Lisbona è come la volata di Valkenburg 79 o Renaix 88, argomento perenne di discussione.
OT, Battaglin il mondiale non lo vinceva ma faceva secondo. Mentre Criquielion non saprei. So solo che Fendriest le volate ristrette le perdeva sempre.


Pirata81

Re: Gilberto Simoni

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nikybo85 ha scritto: lunedì 8 giugno 2020, 0:02 Evvaiiii il mondiale di Lisbona :D :D
Ormai rischiava di esser più discusso il Tour 2014 :crazy:
Simoni vincente a Lisbona è una leggenda metropolitana.
La Germania o la Spagna l'avrebbero ripreso comunque nonostante la carognata di Lanfranchi.


Admin
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Re: Gilberto Simoni

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nikybo85 ha scritto: lunedì 8 giugno 2020, 0:02 Evvaiiii il mondiale di Lisbona :D :D
Ormai rischiava di esser più discusso il Tour 2014 :crazy:
In effetti mi pareva assai strano che dopo ben tre mesi di stop alle gare non fosse ancora saltato fuori Lisbona 2001! :diavoletto: :diavoletto: :cincin:


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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Senza Lisbona 2001 e il tour 2014 il lockdown ci avrebbe uccisi


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Re: Gilberto Simoni

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GregLemond ha scritto: mercoledì 10 giugno 2020, 13:35 Senza Lisbona 2001 e il tour 2014 il lockdown ci avrebbe uccisi
ma se lanfranchi non avesse tirato il lockdown ci sarebbe stato lo stesso? :sherlock:


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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cauz. ha scritto: giovedì 11 giugno 2020, 13:37
GregLemond ha scritto: mercoledì 10 giugno 2020, 13:35 Senza Lisbona 2001 e il tour 2014 il lockdown ci avrebbe uccisi
ma se lanfranchi non avesse tirato il lockdown ci sarebbe stato lo stesso? :sherlock:
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Kwaremont
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Re: Gilberto Simoni

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cauz. ha scritto: giovedì 11 giugno 2020, 13:37
GregLemond ha scritto: mercoledì 10 giugno 2020, 13:35 Senza Lisbona 2001 e il tour 2014 il lockdown ci avrebbe uccisi
ma se lanfranchi non avesse tirato il lockdown ci sarebbe stato lo stesso? :sherlock:
Sicuramente Nibali non sarebbe caduto a Rio e Ballan avrebbe tirato la volata a Cunego a Varese.


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galliano
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Re: Gilberto Simoni

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giorgio ricci ha scritto: lunedì 8 giugno 2020, 0:11 Il mondiale di Lisbona è come la volata di Valkenburg 79 o Renaix 88, argomento perenne di discussione.
OT, Battaglin il mondiale non lo vinceva ma faceva secondo. Mentre Criquielion non saprei. So solo che Fendriest le volate ristrette le perdeva sempre.
Fondriest non era per nulla fermo ed era un ottimo puncheur.
In una volata più ampia avrebbe battuto 99 volte su 100 Bauer e Criquielion ma hai assolutamente ragione che perdeva spesso le volate molto ristrette.
Ho l'impressione che difettasse un po' di fondo visto che queste sconfitte sono arrivate tutte in corse molto lunghe.


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Re: Gilberto Simoni

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barrylyndon ha scritto: domenica 7 giugno 2020, 17:42 Non c'era alcuna rilassatezza c'era uno spagnolo che stava tirando...se volete credere alla favolette credete pure.
Io sono straconvinto che Simoni sarebbe stato ripreso senza troppi problemi.
Diverso sarebbe stato con un quartetto,quintetto ad inseguire..
Ma c'erano 50 dietro con squadre che potevano organizzare un inseguimento in poche centinaia di metri.
E Simoni di certo non era un passista ed era visivamente appesantito.
Resta il mistero di quell'azione di Lanfranchi..
ma ora a quasi 20 anni di distanza e gli eventi sono diventati storia si sa se Lanfranchi parlò con qualcuno della Mapei prima dell'allungo ???


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Re: Gilberto Simoni

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 11:05
Deadnature ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 10:24 Altra delusione, ancorché minore, è Tschopp che lo salta allo sprint sul Gavia per la conquista della Cima Coppi 2010: sarebbe stata l'ultima soddisfazione della carriera, e anche lì invece niente da fare.
Anche a me quella dispiacque particolarmente.

Falzes 04 fu una fregatura, ma a metà: Cunego andava più forte di lui, e infatti sull'arrivo secco di Bormio Cunego massacrò Gibo. Il giorno dopo, nella meravigliosa tappa della Presolana (vi ricordate quanta gente sulla salita finale?) , Gibo non andò per la tappa, ma per la generale, attaccando già sul Mortirolo e tirando in fondovalle tra Edolo e Malonno. Damiano strameritò quel Giro.

Al Tour non fece mai nulla di serio, mai visto tappe dove strapazzò gli altri. Uno può finire settimo in generale e fare gruppetto, ma tappe dove fosse nel gruppo di testa e menasse duro alla Basso o Riccò proprio non le ricordo.

Nel Giro 2005 a mio avviso meritava più Rujano che Simoni, per quanto fatto in salita . Se non doveva essere Savo cù, avrei detto Rujano.
il mitico Francani ha caricato la tappa della Presolana in integrale,
fu uno degli arrivi più incasinati che io ricordi, straripante


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Brogno
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Re: Gilberto Simoni

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Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 12 luglio 2020, 20:37 il mitico Francani ha caricato la tappa della Presolana in integrale,
fu uno degli arrivi più incasinati che io ricordi, straripante
"Pubblico correttissimo"
..ho visto nell'ordine..una manata che per poco non faceva cadere Valjavec, almeno una ventina di manate a Cunego e Simoni. Tifosi che corrono in mezzo alla strada intralciando le moto e con il rischio di cadere addosso ai corridori, una serie di manate a Cunego che infatti ad un certa si gira anche verso il tifoso..
Correttissimo proprio..


Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)

Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo

Beppesaronni
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Re: Gilberto Simoni

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Brogno ha scritto: domenica 12 luglio 2020, 21:23
Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 12 luglio 2020, 20:37 il mitico Francani ha caricato la tappa della Presolana in integrale,
fu uno degli arrivi più incasinati che io ricordi, straripante
"Pubblico correttissimo"
..ho visto nell'ordine..una manata che per poco non faceva cadere Valjavec, almeno una ventina di manate a Cunego e Simoni. Tifosi che corrono in mezzo alla strada intralciando le moto e con il rischio di cadere addosso ai corridori, una serie di manate a Cunego che infatti ad un certa si gira anche verso il tifoso..
Correttissimo proprio..
tappa bellissima
breve si ma con due salitoni come mortirolo e vivione
ho sempre sognato una merano-presolana come tappa da fine giro :unzunz:


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