Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

[cortefranca]

agli Amici forumisti
non è questione di ricciciare una data notizia!
La questione consiste nel capire bene cosa succede, altrimenti davvero si fa solo una "ricicciata" o una "ribollita" visto che usciamo dai mondiali fiorentini.
Un conto é parlare del management di RCS organizzazioni (di cui Acquarone fa parte da pochi mesi), un altro conto è parlare della struttura del Giro d'Italia che include Vegni (direttore dell'organizzazione), che é un dipendente della RCS organizzazioni.
Poi chi arriva primo o secondo sui siti conta poco! Alle 14.50 Spaziociclismo.it ha dato la notizia (una ricicciata).

[marc]

agli Amici forumisti
non è questione di ricciciare una data notizia!
La questione consiste nel capire bene cosa succede, altrimenti davvero si fa solo una "ricicciata" o una "ribollita" visto che usciamo dai mondiali fiorentini.
Un conto é parlare del management di RCS organizzazioni (di cui Acquarone fa parte da pochi mesi), un altro conto è parlare della struttura del Giro d'Italia che include Vegni (direttore dell'organizzazione), che é un dipendente della RCS organizzazioni.
Poi chi arriva primo o secondo sui siti conta poco! Alle 14.50 Spaziociclismo.it ha dato la notizia (una ricicciata).

Sono d'accordo con te

[CicloSprint]

L' ammanco da 13 milioni di euro solo simili ai derivati di Mussari per comparsi Antoveneta ?

[matter1985]

L' ammanco da 13 milioni di euro solo simili ai derivati di Mussari per comparsi Antoveneta ?

Sei te che scovi le notizie spiegacelo

[CicloSprint]

Io ho cosa che devo dire la RCS Sport è indebitata, e nessuno lo sa, ricordate le disorganizzazioni del Gran Piemonte (quest'anno cancellato) ?

E inoltre nel 1999 la RCS Sport guidata dal buon Castellano aveva tantissime corse ed era all' avarguardia, oggi l' hanno distrutta indebitadosi, la ASO ha fatto delle cose per bene e non ha rivali.

La Balocco ha versato solo un milione di euro per sponsorizzare il Giro.

Le città che vogliono il Giro si vedono respinte dalla RCS Sport che vuole più soldi che i comuni in questi tempi non hanno, vedete la fatica negli ultimi due per allestire le tappe al sud. Viggiano ha ottenuto la tappa grazie al petrolio della Val d'Agri.

E per il 2014 avremo un Giro con 10 arrivi in salita (record!!!), forse solo l' arrivo in salita dà soldi e profitto.

E tutto questo ha provocato l' ammanco da 13 milioni di euro.

[matter1985]

Io ho cosa che devo dire la RCS Sport è indebitata, e nessuno lo sa, ricordate le disorganizzazioni del Gran Piemonte (quest'anno cancellato) ?

E inoltre nel 1999 la RCS Sport guidata dal buon Castellano aveva tantissime corse ed era all' avarguardia, oggi l' hanno distrutta indebitadosi, la ASO ha fatto delle cose per bene e non ha rivali.

La Balocco ha versato solo un milione di euro per sponsorizzare il Giro.

Le città che vogliono il Giro si vedono respinte dalla RCS Sport che vuole più soldi che i comuni in questi tempi non hanno, vedete la fatica negli ultimi due per allestire le tappe al sud. Viggiano ha ottenuto la tappa grazie al petrolio della Val d'Agri.

E per il 2014 avremo un Giro con 10 arrivi in salita (record!!!), forse solo l' arrivo in salita dà soldi e profitto.

E tutto questo ha provocato l' ammanco da 13 milioni di euro.

Merci

[Tranchée d'Arenberg]

devo dire che Ciclosprint in questi giorni è veramente scatenato! Un grande

[galliano]

devo dire che Ciclosprint in questi giorni è veramente scatenato! Un grande

La Gabanelli gli fa un baffo.

Ciclosprint, sii serio cribio!!!

CRIBBIO, con 2 B, gnurant

[simociclo]

Io ho cosa che devo dire la RCS Sport è indebitata, e nessuno lo sa, ricordate le disorganizzazioni del Gran Piemonte (quest'anno cancellato) ?

E inoltre nel 1999 la RCS Sport guidata dal buon Castellano aveva tantissime corse ed era all' avarguardia, oggi l' hanno distrutta indebitadosi, la ASO ha fatto delle cose per bene e non ha rivali.

La Balocco ha versato solo un milione di euro per sponsorizzare il Giro.

Le città che vogliono il Giro si vedono respinte dalla RCS Sport che vuole più soldi che i comuni in questi tempi non hanno, vedete la fatica negli ultimi due per allestire le tappe al sud. Viggiano ha ottenuto la tappa grazie al petrolio della Val d'Agri.

E per il 2014 avremo un Giro con 10 arrivi in salita (record!!!), forse solo l' arrivo in salita dà soldi e profitto.

E tutto questo ha provocato l' ammanco da 13 milioni di euro.

Non ho capito nulla, ma sei un grande

[nino58]

Io ho cosa che devo dire la RCS Sport è indebitata, e nessuno lo sa, ricordate le disorganizzazioni del Gran Piemonte (quest'anno cancellato) ?

E inoltre nel 1999 la RCS Sport guidata dal buon Castellano aveva tantissime corse ed era all' avarguardia, oggi l' hanno distrutta indebitadosi, la ASO ha fatto delle cose per bene e non ha rivali.

La Balocco ha versato solo un milione di euro per sponsorizzare il Giro.

Le città che vogliono il Giro si vedono respinte dalla RCS Sport che vuole più soldi che i comuni in questi tempi non hanno, vedete la fatica negli ultimi due per allestire le tappe al sud. Viggiano ha ottenuto la tappa grazie al petrolio della Val d'Agri.

E per il 2014 avremo un Giro con 10 arrivi in salita (record!!!), forse solo l' arrivo in salita dà soldi e profitto.

E tutto questo ha provocato l' ammanco da 13 milioni di euro.

Non ho capito nulla, ma sei un grande

Come quell'altro ?

[Admin]

Ciclosprint, sii serio cribio!!!

CRIBBIO, con 2 B, gnurant

Sì, ma l'ho scritto come lo pronuncia un noto frodatore del fisco

[CicloSprint]

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 62545&tp=n

[CicloSprint]

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 62547&tp=n

[CicloSprint]

http://www.ilgiornale.it/news/sport/cic ... 55757.html

[galliano]

CRIBBIO, con 2 B, gnurant

Sì, ma l'ho scritto come lo pronuncia un noto frodatore del fisco

Pardon, non avevo colto la finezza.

Ho letto il tuo articolo sulla presentazione del Giro 2014.
Che dire?
Tutto condivisibile.
Diventa difficile capire il perché di tanta mestizia accompagnata da, come la vogliamo chiamare... incompetenza?
Un piovoso lunedì pomeriggio nella grigia milan autunnale. Manco a stare a studiarla si riesce a fare una scelta peggiore.
In un paese civile il responsabile/i di un simile obrobrio finirebbe sulla strada portandosi via coi cartoni le sue cose.
E non mi si venga a raccontare che era l'unica data buona per avere i campioni, per averli e sfruttarli in questo modo, tanto vale farne a meno e scegliere un orario e una data più consona.

Ma poi stiamo ancora a chiederci come mai i ciclisti di punta preferiscono il tour? La risposta non è nel calendario, nel percorso, nei soldi,...
è in quello che abbiamo visto (o meglio non visto) ieri.
Come dici tu la presentazione del Giro dovrebbe essere un evento da prima serata di RAI 1, roba da prima della Scala e invece quella pochezza.

Come si spiega una simile porcheria? Lo chiedo agli addetti ai lavori. Io non credo ad un disegno autolesionista per affossare il giro. Non ci credo.
Credo invece che per fare prodotti di alto livello ci vogliono professionisti che lavorano a tempo pieno, ci vuole un impegno costante e non ci si può ridurre all'ultimo. Però poi mi dico: ma i professionisti dovrebbero esserci. Ok Acquarone è nelle peste, ma dietro di lui ci sarà uno staff in grado di garantire la continuità, o no?

La RAI - Possibile che abbia qualche responsabilità?
A fronte di una presentazione in prima serata, con tutti i crismi, dubito che la RAI avrebbe negato la diretta, anzi avrebbe avuto tutto l'interesse a coprire e promuovere l'evento.

Non so voi, ma io, in questo caso, non credo alla malafede, credo all'insipienza di chi gestisce il giocattolo.

[Strong]

Non so voi, ma io, in questo caso, non credo alla malafede, credo all'insipienza di chi gestisce il giocattolo.

insipienza storica, però...
nn credo sia giusto parlare solo del presente.

se il tour è la corsa più importante ed ambita al mondo è anche grazie al suo passato

[cauz.]

Ho letto il tuo articolo sulla presentazione del Giro 2014.
Che dire?
Tutto condivisibile.
Diventa difficile capire il perché di tanta mestizia accompagnata da, come la vogliamo chiamare... incompetenza?
Un piovoso lunedì pomeriggio nella grigia milan autunnale. Manco a stare a studiarla si riesce a fare una scelta peggiore.
In un paese civile il responsabile/i di un simile obrobrio finirebbe sulla strada portandosi via coi cartoni le sue cose.
E non mi si venga a raccontare che era l'unica data buona per avere i campioni, per averli e sfruttarli in questo modo, tanto vale farne a meno e scegliere un orario e una data più consona.

Ma poi stiamo ancora a chiederci come mai i ciclisti di punta preferiscono il tour? La risposta non è nel calendario, nel percorso, nei soldi,...
è in quello che abbiamo visto (o meglio non visto) ieri.
Come dici tu la presentazione del Giro dovrebbe essere un evento da prima serata di RAI 1, roba da prima della Scala e invece quella pochezza.

Come si spiega una simile porcheria? Lo chiedo agli addetti ai lavori. Io non credo ad un disegno autolesionista per affossare il giro. Non ci credo.
Credo invece che per fare prodotti di alto livello ci vogliono professionisti che lavorano a tempo pieno, ci vuole un impegno costante e non ci si può ridurre all'ultimo. Però poi mi dico: ma i professionisti dovrebbero esserci. Ok Acquarone è nelle peste, ma dietro di lui ci sarà uno staff in grado di garantire la continuità, o no?

La RAI - Possibile che abbia qualche responsabilità?
A fronte di una presentazione in prima serata, con tutti i crismi, dubito che la RAI avrebbe negato la diretta, anzi avrebbe avuto tutto l'interesse a coprire e promuovere l'evento.

Non so voi, ma io, in questo caso, non credo alla malafede, credo all'insipienza di chi gestisce il giocattolo.

non ho visto nulla della presentazione, ma l'articolo mi sembra chiaro e mi immagino bene lo scenario
(a parte che non era il palazzo del ghiaccio, ma l'ex-palazzo del ghiaccio, che oggi è un luogo per presentazioni, sfilate, congressi e tristezza varia...)

ad ogni modo, il prime time televisivo non ce l'ha nemmeno la presentazione del tour, non esageriamo. anche perchè prima serata su rai1 significherebbe carlo conti che presenta, la de stefano che commenta insieme ai ragazzi di x-factor, minghi e mietta che duettano canzoni su coppi e bartali... insomma, sarebbe ancora più inguardabile.
meglio una prima serata su raisport, un'oretta coincisa con un piccolo show di presentazione, le ricognizioni, qualche filmato d'epoca, qualche ospite ciclista e non solo.
invece nulla di tutto cio'.
vabbè.

[galliano]

Non so voi, ma io, in questo caso, non credo alla malafede, credo all'insipienza di chi gestisce il giocattolo.

insipienza storica, però...
nn credo sia giusto parlare solo del presente.
se il tour è la corsa più importante ed ambita al mondo è anche grazie al suo passato

negli anni ottanta la differenza non era così ampia.
e comunque una presentazione così infima come quella di ieri non la ricordo.
Uè ragazzi stiamo parlando della SECONDA gara a tappe del mondo, mica pizze e fichi, mica il GP di Misano...
Io fossi un dipendente di RCS sport mi vergognerei.
Spero che le strade di RCS e Ciclismo si separino quanto prima, RCS sta dimostrando di non essere AMPIAMENTE all'altezza.
A lasciar fare a loro il Ciclismo in Italia farà la fine dell'atletica.

[Strong]

Non so voi, ma io, in questo caso, non credo alla malafede, credo all'insipienza di chi gestisce il giocattolo.

insipienza storica, però...
nn credo sia giusto parlare solo del presente.
se il tour è la corsa più importante ed ambita al mondo è anche grazie al suo passato

negli anni ottanta la differenza non era così ampia.
e comunque una presentazione così infima come quella di ieri non la ricordo.
Uè ragazzi stiamo parlando della SECONDA gara a tappe del mondo, mica pizze e fichi, mica il GP di Misano...
Io fossi un dipendente di RCS sport mi vergognerei.
Spero che le strade di RCS e Ciclismo si separino quanto prima, RCS sta dimostrando di non essere AMPIAMENTE all'altezza.
A lasciar fare a loro il Ciclismo in Italia farà la fine dell'atletica.

non era così ampia perchè gli italiani, che erano "costretti" a correre il giro, erano tra i più forti al mondo
la grandezza di una corsa la si vede quanto attira gli stranieri più forti al mondo e din questo caso il giro non è quasi mai stato all'altezza del tour

seconda corsa a tappe? ce ne sono 3
ci posizioniamo nel mezzo (nella mediocrità)

[galliano]

ad ogni modo, il prime time televisivo non ce l'ha nemmeno la presentazione del tour, non esageriamo. anche perchè prima serata su rai1 significherebbe carlo conti che presenta, la de stefano che commenta insieme ai ragazzi di x-factor, minghi e mietta che duettano canzoni su coppi e bartali... insomma, sarebbe ancora più inguardabile.
meglio una prima serata su raisport, un'oretta coincisa con un piccolo show di presentazione, le ricognizioni, qualche filmato d'epoca, qualche ospite ciclista e non solo.
invece nulla di tutto cio'.
vabbè.

ma sì, certo, si diceva RAI 1 tanto per esagerare, andrebbe benissimo anche RAI 3, ma comunque non credo che un evento come il GIRO (a saperlo sfruttare bene) si rivolga solo ad un pubblico di sportivi.
Io e te e tutti qui dentro sicuramente preferiremmo uno speciale su Raisport, ma se poi mi metto nei panni di un dirigente RCS o RAI, farei di tutto per dargli una connotazione nazional popolare.
Pure se fossi Di Rocco spingerei in questa direzione.

[Strong]

Ho letto il tuo articolo sulla presentazione del Giro 2014.
Che dire?
Tutto condivisibile.
Diventa difficile capire il perché di tanta mestizia accompagnata da, come la vogliamo chiamare... incompetenza?
Un piovoso lunedì pomeriggio nella grigia milan autunnale. Manco a stare a studiarla si riesce a fare una scelta peggiore.
In un paese civile il responsabile/i di un simile obrobrio finirebbe sulla strada portandosi via coi cartoni le sue cose.
E non mi si venga a raccontare che era l'unica data buona per avere i campioni, per averli e sfruttarli in questo modo, tanto vale farne a meno e scegliere un orario e una data più consona.

Ma poi stiamo ancora a chiederci come mai i ciclisti di punta preferiscono il tour? La risposta non è nel calendario, nel percorso, nei soldi,...
è in quello che abbiamo visto (o meglio non visto) ieri.
Come dici tu la presentazione del Giro dovrebbe essere un evento da prima serata di RAI 1, roba da prima della Scala e invece quella pochezza.

Come si spiega una simile porcheria? Lo chiedo agli addetti ai lavori. Io non credo ad un disegno autolesionista per affossare il giro. Non ci credo.
Credo invece che per fare prodotti di alto livello ci vogliono professionisti che lavorano a tempo pieno, ci vuole un impegno costante e non ci si può ridurre all'ultimo. Però poi mi dico: ma i professionisti dovrebbero esserci. Ok Acquarone è nelle peste, ma dietro di lui ci sarà uno staff in grado di garantire la continuità, o no?

La RAI - Possibile che abbia qualche responsabilità?
A fronte di una presentazione in prima serata, con tutti i crismi, dubito che la RAI avrebbe negato la diretta, anzi avrebbe avuto tutto l'interesse a coprire e promuovere l'evento.

Non so voi, ma io, in questo caso, non credo alla malafede, credo all'insipienza di chi gestisce il giocattolo.

non ho visto nulla della presentazione, ma l'articolo mi sembra chiaro e mi immagino bene lo scenario
(a parte che non era il palazzo del ghiaccio, ma l'ex-palazzo del ghiaccio, che oggi è un luogo per presentazioni, sfilate, congressi e tristezza varia...)

ad ogni modo, il prime time televisivo non ce l'ha nemmeno la presentazione del tour, non esageriamo. anche perchè prima serata su rai1 significherebbe carlo conti che presenta, la de stefano che commenta insieme ai ragazzi di x-factor, minghi e mietta che duettano canzoni su coppi e bartali... insomma, sarebbe ancora più inguardabile.
meglio una prima serata su raisport, un'oretta coincisa con un piccolo show di presentazione, le ricognizioni, qualche filmato d'epoca, qualche ospite ciclista e non solo.
invece nulla di tutto cio'.
vabbè.

però non ti capisco...
è proprio grazie a tutto questo che il ciclismo in italia è stato tra gli sport più popolari (forse il più popolare in alcuni anni)
è proprio grazie a coppi e bartali che vanno in tv e si esibiscono in duetti canori (pure simpatici), è grazie ad adorni che in occasione di grandi eventi come tour e mondiali va in tv a fare la spalla di affascinanti e famose presentatrici.

ora basta che zanegù faccia mezza canzone da bartoletti che si alzano gli ululati con gli insulti
allo stesso tempo però si chiede a gran voce il ritorno del ciclismo epico....

[cauz.]

però non ti capisco...
è proprio grazie a tutto questo che il ciclismo in italia è stato tra gli sport più popolari (forse il più popolare in alcuni anni)
è proprio grazie a coppi e bartali che vanno in tv e si esibiscono in duetti canori (pure simpatici), è grazie ad adorni che in occasione di grandi eventi come tour e mondiali va in tv a fare la spalla di affascinanti e famose presentatrici.

ora basta che zanegù faccia mezza canzone da bartoletti che si alzano gli ululati con gli insulti

appunto.
c'è una netta differenza tra il ciclismo che va nel nazional-popolare e il nazional-popolare che va nel ciclismo.


ps- e non toccarmi il mio idolo zandegù che è da sempre il punto più alto della programmazione di raisport. altro che toni santagata

[Admin]

No Cauz, secondo me la prima serata su Rai1 ci sta eccome, e senza Carlo Conti o cose simili... naturalmente dovrebbe essere un progetto pluriennale, per diventare un appuntamento fisso (che si sostanzia nel tempo, quindi), non un esperimento da accantonare eventualmente dopo la prima prova.

Non credo che RCS e ciclismo debbano necessariamente separarsi, in fondo abbiamo visto anche cose buone (e quando ciò è accaduto l'abbiamo senz'altro sottolineato: vedi la splendida accoppiata Roma Maxima-Strade Bianche di inizio marzo), ciò significa che se si lavora bene i risultati arrivano. E Acquarone secondo me stava lavorando molto bene, dopo un inizio un po' così, ma purtroppo è andata a finire come sappiamo (almeno per il momento). Ma ciò (l'esito acquaroniano) non vuol dire che non si possano trovare altre professionalità in grado di far bene (o lui stesso, se la sua posizione verrà chiarita in senso positivo, come sotto sotto spero).

Galliano parla di insipienza e coglie nel segno, a mio modesto avviso. Un po' di tempo fa parlavo con un paio di giornalisti di ciclismo (carta stampata) molto in vista e loro si lamentavano della mediocrità generalizzata degli uomini rosa. Il tema non è un pallino dei fissati del web, quindi, ma è percepito nell'ambiente, tanto più percepito quanto più tutti, e dico tutti, si rendono conto dell'importanza, del valore di una cosa come il Giro d'Italia, trattato ieri come nemmeno una batteria di pentole da vendore a un pullman di pensionate.

[Strong]

una volta sulle pratiche dopanti venivano fatti pezzi comici ora gli atleti vengono demonizzati. per me il problema del ciclismo in tv è quello.

ci vuole qualcuno che abbia il coraggio di avvicinare (piano piano con pazienza) il ciclismo al popolo, che faccia operazioni di "simpatia" magari sfruttando qualche bel personaggio (vedi scarponi, ponzi...ma ce ne saranno sicuramente altri) facendosi aiutare da qualche brillante conduttore (fazio, fiorello, la letizzetto ecc ecc).

autori che scrivano qualche brillante pezzo in grado di far capire al popolo che l'atleta che viene preso all'antidoping non è il demonio da prendere a pomodori in faccia che ci sono cose ben peggiori per cui indignarsi che dia quindi il giusto peso agli eventi.

[CicloSprint]

http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -64191.htm

[Basso]

Doppietta mica male nell'edizione odierna della Gazzetta



Ok che nelle tre partite in questione non abbiamo dato il meglio in fase difensiva ma cavoli, 5 gol e rotti presi a partita no eh



Dadaisti, poco da dire

[Basso]

Dopo la (vergognosa) approvazione da parte del Cda di Rcs della vendita della storica sede di via Solferino, la Gazzetta sarà in sciopero nei prossimi due giorni. Ecco la lettera del Cdr della Rosea, tardivamente esplicita a mio avviso.

Domani e venerdì la Gazzetta dello Sport non sarà in edicola e il suo sito dalla mezzanotte di mercoledì non verrà aggiornato. La redazione ha deciso di scioperare di fronte all'ennesimo episodio di mala gestione da parte della proprietà e del management dell'azienda. Ci voleva il ritorno della Fiat come azionista di maggioranza del gruppo Rcs per assistere allo scempio della "svendita" del palazzo storico di via Solferino e di quello di via San Marco a Milano, deliberata mercoledì dal consiglio di amministrazione e comunicata in tardissima ora sperando non facesse troppo rumore.

Un'operazione da 120 milioni di euro, a fronte di una ristrutturazione recente costata 80 milioni e un affitto da versare agli acquirenti che rende alla fine la plusvalenza quasi nulla. Soci e manager continuano così nell'opera di disfacimento di un'importante azienda editoriale dismettendo anche l'ultimo bene immobile in suo possesso, garanzia quantomeno delle liquidazioni dei lavoratori. Con una mano gli azionisti - dopo decenni di dividendi incassati - deliberano l'aumento di capitale (reso necessario solo dai loro pasticci) mentre con l'altra si rimettono in tasca qualcosa. Intanto abbattono senza sosta i costi che non dovrebbero toccare, iniziando dai posti di lavoro (370 persone in cassa integrazione, anticamera del licenziamento, nel settore Periodici e robusti esuberi tra i Quotidiani) per arrivare alle pagine di giornale. Ricette trite, perdenti e di brevissimo respiro.

Errori che partono da lontano ma hanno nomi e cognomi. Dagli Anni 90, quando la stessa Fiat rifila a Rcs la Fabbri decotta facendosela pagare ampiamente (risultato: zavorra di debiti e svariati posti di lavoro in fumo). Per arrivare alla fallimentare operazione spagnola per l'acquisto di Recoletos nel 2007, che definire torbida è poco. Vittorio Colao, ultimo manager indipendente di questa azienda, boccia l'acquisto. E allora cosa fanno gli azionisti? Via Colao e dentro Antonello Perricone, "suggerito" da Luca di Montezemolo. Immediato semaforo verde per la frittata spagnola, con un'azienda già in crisi strapagata 1.100 milioni di euro. Dopo di che, al termine di un lustro di vuoto pneumatico in termini di idee e investimenti, Perricone saluta portandosi via una lautissima e clamorosamente immeritata buonuscita da 3,4 milioni di euro. Dove finisce? A fare l'amministratore delegato di Italo, il treno di Montezemolo e Della Valle...

Subentra un nuovo management che, ovviamente, taglia con la scure e mette insieme un piano triennale che annuncia investimenti multimediali e obiettivi quantomeno ambiziosi. Un anno è già passato e di investimenti non s'è vista nemmeno l'ombra. Si sono invece viste solo mosse finanziarie, parecchio discutibili. Che tristezza. Pensavamo che qui si facessero giornali, non operazioni di acrobazia economica o giochetti per contare nelle stanze del potere. E vi raccomandiamo le banche. Prontissime a finanziare Tronchetti Provera (amico azionista, naturalmente) per riprendersi il controllo della Pirelli con soldi non suoi, ma incapaci di dare fiato al primo gruppo editoriale italiano, salvaguardando la sua indipendenza e garantendo il suo sviluppo.
Infine una riflessione anche per il sindaco Pisapia, che non ha speso una parola sulla vicenda. Come se un privato comprasse la Scala e il primo cittadino di Milano se ne stesse zitto e lontano. Quando tra qualche anno in sala Albertini ci faranno feste in stile Billionaire magari verrà invitato anche lui. Dovrebbe, insieme a tutti gli altri, provare a pensare a quando i giornalisti, seppur pesantemente sollecitati, non se ne andarono da questo edificio in tempo di Guerra. E a quando, durante la Resistenza, tra le rotative si nascondevano le armi per combattere fascisti e nazisti. Forse qualcuno riuscirà a capire perché mettere la storia in mano a un fondo speculativo immobiliare americano è una vergogna.

[CicloSprint]

La Gazzetta sta in Via Solferino dal 1977...

[marc]

mamma mia questa polemica sulla sede storica mi sembra risibile. Ma con tutti i problemi che ha l'editoria al giorno d'oggi si sta dietro alla vendita o meno di un edificio??? Poverini dovranno andare in redazione in periferia, questo sì che è un disagio, mica come i tanti colleghi giornalisti che un lavoro nemmeno ce l'hanno più...

[cauz.]

mamma mia questa polemica sulla sede storica mi sembra risibile. Ma con tutti i problemi che ha l'editoria al giorno d'oggi si sta dietro alla vendita o meno di un edificio??? Poverini dovranno andare in redazione in periferia, questo sì che è un disagio, mica come i tanti colleghi giornalisti che un lavoro nemmeno ce l'hanno più...

ehm, non è esattamente così semplice la situazione... RCS sta tagliando ovunque, soprattutto -ovviamente- sul personale.
questo trasferimento è solo un passaggio della riduzione dei costi dell'organico.
(oltre che un forte gesto simbolico, ma su questo potrei capire la marginalità).

[CicloSprint]

E pensare che questa sede di Via Solferino ha due grandi sale come la Sala Montanelli e la Sala Buzzati.

[marc]

mamma mia questa polemica sulla sede storica mi sembra risibile. Ma con tutti i problemi che ha l'editoria al giorno d'oggi si sta dietro alla vendita o meno di un edificio??? Poverini dovranno andare in redazione in periferia, questo sì che è un disagio, mica come i tanti colleghi giornalisti che un lavoro nemmeno ce l'hanno più...

ehm, non è esattamente così semplice la situazione... RCS sta tagliando ovunque, soprattutto -ovviamente- sul personale.
questo trasferimento è solo un passaggio della riduzione dei costi dell'organico.
(oltre che un forte gesto simbolico, ma su questo potrei capire la marginalità).

Appunto, ma la vicenda della sede non sembra così marginale se diventa il pretesto per 2 giorni di sciopero, un'enormità. I periodici Rcs evidentemente erano sovradimensionati e progettualmente troppo ambiziosi per il ritorno anche in termini pubblicitari. Mentre sul taglio degli organici a Corriere e Gazzetta mi permetto di dire che si tratterà di comodissimi prepensionamenti di gente che prende stipendioni completamente fuori mercato, e che ora potrà godersi una pensione lautamente retribuita. Per i dipendenti dei periodici non so, ma ti assicuro che per i tagli ai quotidiani non ci sarà nessun dramma sociale. E poi ciclisticamente parlando, la Gazza è una vita ormai che dedica al ciclismo 1 articolo e mezzo al giorno, in piena stagione e quando va bene

[cauz.]

Appunto, ma la vicenda della sede non sembra così marginale se diventa il pretesto per 2 giorni di sciopero, un'enormità. I periodici Rcs evidentemente erano sovradimensionati e progettualmente troppo ambiziosi per il ritorno anche in termini pubblicitari. Mentre sul taglio degli organici a Corriere e Gazzetta mi permetto di dire che si tratterà di comodissimi prepensionamenti di gente che prende stipendioni completamente fuori mercato, e che ora potrà godersi una pensione lautamente retribuita. Per i dipendenti dei periodici non so, ma ti assicuro che per i tagli ai quotidiani non ci sarà nessun dramma sociale. E poi ciclisticamente parlando, la Gazza è una vita ormai che dedica al ciclismo 1 articolo e mezzo al giorno, in piena stagione e quando va bene

pretesto è il termine esatto, nel senso che da questo si riesce ad allargare lo sciopero, per cui ben venga.

poi, per quanto mi riguarda io ad RCS auguro una sola cosa: il fallimento.
pero' posso capire che i lavoratori non la vivano con cotanta leggerezza questa prospettiva.
il buco di RCS periodici è frutto di una serie di acquisizioni che definire azzardate e' dir poco, il tutto fatto sulla pelle dei redattori.
per quanto riguarda i quotidiani prima ancora dei prepensionamenti (che coinvolgono sia chi prende stipendioni fuori mercato sia chi prende stipendi minimi, anzi... sarei curioso di vedere la distribuzione dei prepensionamenti) vengono i mancati rinnovi contrattuali o le trattative al ribasso.

[Admin]

l'ultimo bene immobile in suo possesso, garanzia quantomeno delle liquidazioni dei lavoratori

Al di là del romanticismo e della sede storica, la questione centrale è questa: tutt'altro che risibile o teorica. Sossoldi.

[marc]

Appunto, ma la vicenda della sede non sembra così marginale se diventa il pretesto per 2 giorni di sciopero, un'enormità. I periodici Rcs evidentemente erano sovradimensionati e progettualmente troppo ambiziosi per il ritorno anche in termini pubblicitari. Mentre sul taglio degli organici a Corriere e Gazzetta mi permetto di dire che si tratterà di comodissimi prepensionamenti di gente che prende stipendioni completamente fuori mercato, e che ora potrà godersi una pensione lautamente retribuita. Per i dipendenti dei periodici non so, ma ti assicuro che per i tagli ai quotidiani non ci sarà nessun dramma sociale. E poi ciclisticamente parlando, la Gazza è una vita ormai che dedica al ciclismo 1 articolo e mezzo al giorno, in piena stagione e quando va bene

pretesto è il termine esatto, nel senso che da questo si riesce ad allargare lo sciopero, per cui ben venga.

poi, per quanto mi riguarda io ad RCS auguro una sola cosa: il fallimento.
pero' posso capire che i lavoratori non la vivano con cotanta leggerezza questa prospettiva.
il buco di RCS periodici è frutto di una serie di acquisizioni che definire azzardate e' dir poco, il tutto fatto sulla pelle dei redattori.
per quanto riguarda i quotidiani prima ancora dei prepensionamenti (che coinvolgono sia chi prende stipendioni fuori mercato sia chi prende stipendi minimi, anzi... sarei curioso di vedere la distribuzione dei prepensionamenti) vengono i mancati rinnovi contrattuali o le trattative al ribasso.

Concordo con te che nelle aziende in crisi i primi a saltare saranno i poveri contratti a termine. Però non ho idea di quanti siano i giornalisti precari nei quotidiani Rcs, per precari non intendo quelli "pagati a pezzo" (i collaboratori) che per vivere fanno già altro, intendo i dipendenti con contratto a termine. So però che i prepensionamenti riguardano stipendi alti per un semplice motivo: i vecchi contratti giornalistici, quelli firmati fino agli anni Novanta, sono in ogni caso molto vantaggiosi dal punto di vista economico. Forse non tutti stipendioni. Ma quasi, visti con i parametri di adesso. Credo che nei quotidiani Rcs non esista un redattore o un corrispondente 55enne-60enne che non abbia un corposo stipendio. A cui corrisponde una corposa pensione che noi giovincelli non vedremo mai

[CicloSprint]

E l' ammonco di Rcs Sport che è costato caro a Acquarone ?

[Admin]

Attendevamo impazienti il tuo editoriale sulla vicenda, mitico CicloSprint!!!

[matter1985]

E l' ammonco di Rcs Sport che è costato caro a Acquarone ?

Dici che bisogna iniziare a tagliare le mani a chi ha rubato??

[Admin]

Comunque si muove la magistratura: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... os/769775/

[CicloSprint]

Comunque si muove la magistratura: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... os/769775/

Arriveranno gli arresti ?

[Maìno della Spinetta]

l'ultimo bene immobile in suo possesso, garanzia quantomeno delle liquidazioni dei lavoratori

Al di là del romanticismo e della sede storica, la questione centrale è questa: tutt'altro che risibile o teorica. Sossoldi.

non sapevo che la sede in via Solferino è tale dal 1977,
Ciclosprint memoria storica.
Concordo con Admin. L'unica frase che mi ha colpito del comunicato è questa,
l'esperienza recente di Detroit insegna, se si investono i risparmi dei fondi pensione, e ci si brucia le garanzie, si è fatta la pelle a tutti quelli che forza per trovarsi un nuovo lavoro non ce l'hanno. è da criminali, da galera.

[CicloSprint]

Da "IL FATTO QUOTIDIANO" di oggi

[CicloSprint]

Oggi è tornata in edicola la Gazza, ecco il comunicato sindacale...



un commento ?

[CicloSprint]

Petizione per trattenere il Corriere e la Gazzetta in Via Solferino...

https://www.change.org/it/petizioni/cor ... pORATzEpDx

[pitoro]

La capacità di rendersi ridicoli non ha limiti. Milioni di disoccupati e questi fanno casino per la sede

[CicloSprint]

E la procura indaga...

http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -66222.htm

[CicloSprint]

08:03 13/11/2013

Rcs: presidio dei giornalisti di Corriere e Gazzetta contro vendita sede
Questa mattina previsto Cda su trimestrale e immobili Milano, 13 nov - I dipendenti del Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, quotidiani controllati dal gruppo Rcs, presidieranno nel primo pomeriggio la sede centrale di via Solferino in segno di protesta contro la vendita dell'immobile. "Oggi si riunira' il consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup che potrebbe ratificare il contratto di cessione della sede storica di via Solferino-San Marco al fondo americano Blackstone I si legge nel comunicato diffuso in tarda serata e pubblicato oggi sul Corriere -. Un'operazione di svendita che rappresenta un colpo alla solidita' patrimoniale di Rcs Mediagroup. I Comitati di redazione del Corriere e della Gazzetta dello Sport, insieme con i poligrafici rappresentati dalla Rsu, organizzano per oggi alle 14,30, un presidio di protesta con i dipendenti davanti alla sede di via Solferino 28, a Milano". Il comunicato lancia altresi' un appello: "Chiediamo agli azionisti di Rcs Mediagroup (Fiat, Mediobanca, Banca IntesaSanpaolo, Pesenti, Pirelli, Della Valle, Famiglia Rotelli, Cairo, Unipol) e al consiglio di amministrazione di bloccare la svendita di un patrimonio da custodire con cura e da tramandare alle nuove generazioni. Non da consegnare alla finanza speculativa". Tmm 13-11-13 08:03:50 (0042) 5

da http://www.corriere.it/notizie-ultima-o ... 2717.shtml

[CicloSprint]

l’accordo con il fondo usa blackstone

Rcs, firmata la vendita della sede del Corriere
Trenta milioni di euro per la parte storica

Previsto un contratto di affitto di 9 anni per circa 2 milioni l’anno

Rcs mediagroup (editore che pubblica il Corriere della Sera) comunica - a seguito di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre scorso - di aver firmato in data odierna il contratto preliminare di cessione del comparto immobiliare di via San Marco e via Solferino con Blackstone Real Estate Partners Europe IV, per un valore complessivo di 120 milioni di euro.

LE TRE PORZIONI - Il suddetto comparto immobiliare, che oggi è rappresentato da un’unica scheda catastale, verrà suddiviso in tre porzioni che rappresenteranno tre blocchi distinti: blocco 1 (edificio storico sede del Corriere della Sera in via Solferino), blocco 2 (area sita su via Moscova e via San Marco), blocco 3 (area su via Balzan). Il valore totale della compravendita di 120 milioni è così suddiviso: 30 milioni di euro per il blocco 1 (sottoposto a vincolo come sotto precisato); 66 milioni di per il Blocco 2; 24 milioni per il blocco 3. Tale valorizzazione risulta sostanzialmente in linea con la valutazione di un primario advisor immobiliare di Rcs. È stato inoltre firmato un contratto preliminare di affitto tra Rcs e Blackstone, che prevede la successiva stipula di contratti a valori di mercato con decorrenza dall’esecuzione delle vendite e durate differenziate per i diversi blocchi.

I CONTRATTI - Rcs, che conferma che la firma dei contratti definitivi avverrà entro fine anno, informa che l’efficacia del contratto di vendita relativo al Blocco 1 sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio del diritto di prelazione da parte delle autorità competenti, con riferimento al vincolo apposto sull’edificio storico dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, su richiesta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano.

LA CAPARRA - La sottoscrizione del contratto preliminare di vendita prevede a titolo di caparra confirmatoria un importo del 10% del corrispettivo totale. Alla stipula dei contratti definitivi di vendita verranno incassati 90 milioni di Euro (relativi al blocco 2 e blocco 3); il residuo prezzo, relativo al Blocco 1, sarà incassato - per 18 milioni - all’avverarsi della condizione sospensiva e - per 12 milioni di Euro - entro il 31 ottobre 2014. Quest’ultimo importo sarà assistito da garanzia bancaria a prima richiesta. L’accordo include un impegno a non vendere a terzi, per almeno 12 mesi dal perfezionamento della vendita, l’intero comparto immobiliare nè singoli blocchi dello stesso; inoltre Rcs manterrà un diritto di prima offerta sul Blocco 1, qualora l’immobile venga messo in vendita, diritto valido per tutto il periodo di utilizzo di questo immobile da parte del gruppo Rcs.

13 novembre 2013








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da http://www.corriere.it/economia/13_nove ... 218a.shtml

[CicloSprint]

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Corriere della Sera, via libera condizionato a vendita sede storica

Via Solferino ceduta per 30 milioni, con efficacia condizionata al mancato esercizio del diritto di prelazione delle autorità competenti, in riferimento al vincolo dei Beni culturali

Nonostante le proteste e i dubbi sollevati sui conflitti d’interesse degli azionisti, Rcs Mediagroup ha siglato i contratti di vendita al fondo Blackstone dell’immobile che ospita la sede di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport nelle vie Solferino e San Marco a Milano per 120 milioni di euro. In particolare la parte che ospita la sede del Corsera viene ceduta per 30 milioni, con efficacia condizionata al mancato esercizio del diritto di prelazione delle autorità competenti, con riferimento al vincolo dei Beni culturali esistente. Su questo blocco di vendita è previsto un contratto di affitto di 9 anni per circa 2 milioni l’anno.

Il secondo blocco della vendita riguarda l’area sita su via Moscova e via San Marco, per un valore di 66 milioni e un costo di affitto previsto a 6,1 milioni, con un contratto di sei anni. Questa porzione della vendita rappresenta il 62% della superficie complessiva ceduta. Il terzo blocco riguarda infine la parte dell’immobile sita in via Balzan, che viene valutata 24 milioni di euro e su cui è previsto un contratto di affitto per 9 anni di 1,7 milioni di euro, cui si somma il costo di affitto dei posti auto per 510mila euro.

Sia sulla sede del Corriere e sia su quella in Balzan, Rcs ha facoltà di rinnovo dei contratti di affitto per altri 6 anni. I due canoni di affitto, poi, verranno aumentati complessivamente di 120mila euro a decorrere dal quarto anno. Per l’affitto del blocco in San Marco, invece, Rcs avrà facoltà di recesso alla fine del secondo anno. La firma dei contratti definitivi di vendita avverrà per ogni singolo blocco ed è prevista entro il 31 dicembre. La sottoscrizione del contratto preliminare di vendita prevede a titolo di caparra confirmatoria un importo del 10% del corrispettivo totale. Alla stipula dei contratti definitivi di vendita verranno incassati 90 milioni di euro (relativi al Blocco 2 e Blocco 3); il residuo prezzo, relativo al Blocco 1, sarà incassato – per 18 milioni – all’avverarsi della condizione sospensiva e – per 12 milioni di Euro – entro il 31 ottobre 2014.

Quest’ultimo importo sarà assistito da garanzia bancaria a prima richiesta. L’accordo include un impegno a non vendere a terzi, per almeno dodici mesi dal perfezionamento della vendita, l’intero comparto immobiliare né singoli blocchi. Rcs avrà invece un diritto di prima offerta sul blocco relativo alla sede del Corriere, se verrà posto in vendita, per tutto il periodo di utilizzo da parte del gruppo.

L’annuncio è arrivato a poche ore dall’approvazione dei conti della casa editrice. Che hanno evidenziato perdite per 175,3 milioni di euro, che si confrontano col rosso di 380,5 milioni dell’anno prima. I ricavi sono stati di 965,4 milioni, contro i 1.119,4 milioni del 2012 e l’indebitamento netto, complice l’utilizzo degli incassi della ricapitalizzazione di luglio, è calato a 547,4 milioni di euro dagli 845,8 milioni a fine 2012. Dopo la copertura anche delle perdite a fine maggio, per circa 78 milioni di euro (107 milioni a livello consolidato), decisa in assemblea, la capogruppo al 30 settembre, tenuto conto delle riserve, “non evidenzia la fattispecie prevista dall’art. 2446 del codice civile” che prevede la copertura delle perdite.

In rosso anche i quotidiani che soltanto a livello di margine hanno registrato un dato negativo per 22,5 milioni (contro i +39 milioni un anno prima) con i ricavi che sono scesi del 14,8% a 365,5 milioni (-14,8%). Da segnalare che a fine settembre l’organico medio del gruppo Rcs si è ridotto di 960 unità rispetto all’anno prima e ora il gruppo occupa 4.780 persone. Al netto delle attività dismesse e degli organici relativi alla cassa integrazione l’organico è di 4.134 persone (4.591 nel 2012).


da http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... de/776796/