5° Gavazzi e 6° Belletti.Strong ha scritto:a proposito di Gavazzi che vedo piazzato in 6a posizione (nella tappa di oggi aveva posizionato 3 croci )
ma va tutti i giorni dall'estetista anche durante il giro oppure le sopracciglia se le fa da solo?
Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
è esattamente ciò che credo anch'io.Huck Finn ha scritto: L'impressione che ho avuto io, anche nella tappa di Napoli, è che Viviani, più che di un treno classico, abbia bisogno di qualche compagno che lo porti avanti nelle ultimissime fasi, perchè poi lui possa prendere una 'buona ruota'
è esattamente ciò che mi chiedo anch'io.Strong ha scritto:a proposito di Gavazzi che vedo piazzato in 6a posizione
ma va tutti i giorni dall'estetista anche durante il giro oppure le sopracciglia se le fa da solo?
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Questo è verissimo...Maìno della Spinetta ha scritto:Mi ricordo la frase che sentivamo un miliardo di volte: "Basso deve imparare a correre davanti se no non vincera' mai il Tour". Ora, per paura dei giudizi negativi di non si sa chi, si direbbe "corri pure dietro, se succede qualcosa tiriamo i remi in barca".
Nel caso specifico (anche vista la tradizione consolidata) avrei evitato...oppure no, almeno dal punto di vista dello spettatore
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Gavazzi ha tagliato pericolosamente la strada ad Hunter, quello che l'anno scorso fece Ferrari con Cavendish. Ha ragione Hunter ad essere inc.zzato.
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Stessa identica cosa, per fortuna che non l'ha tirato giù, perchè penso avrebbe fatto ancora più danni, i corridori erano meno allungati.TIC ha scritto:Gavazzi ha tagliato pericolosamente la strada ad Hunter, quello che l'anno scorso fece Ferrari con Cavendish. Ha ragione Hunter ad essere inc.zzato.
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Mi sa che la regia della RAI ha confuso Aru con Kangert, come ha fatto mio babbo per tutta la tappa!
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Admin ha scritto:Ok, posto che non pedalo al Giro e quindi non avrei titoli per commentare non capisco il motivo di non far tirare gli uomini che si avevano a disposizione. Uno io, uno tu, uno l'altro, si mettevano alla frusta gli avversari.Strong ha scritto: vedi admin....un pò tutti avevano la scusa per non tirare
nibali con pochi uomini
Hesjedal in coda con un solo uomo vicino
diciamo che prendere decisioni da casa è un pò più semplice?
Una correzione a me stesso: avevo rimosso la vicenda della Vuelta ricordata da Dietzen, ora che l'ho ricordata qualche dubbio su come si sarebbe comportata la Sky mi è venuto.
ma quindi tu provi stizza per chi "aspetta" e definisci in questo modo chi invece non "aspetta" ?
in pratica non va bene nulla?Admin ha scritto:Comunque a parti invertite non credo che la Sky ne avrebbe approfittato. Suvvia, non sono gli orchi del ciclismo.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Il senso s'è capito...Strong ha scritto:Admin ha scritto:Ok, posto che non pedalo al Giro e quindi non avrei titoli per commentare non capisco il motivo di non far tirare gli uomini che si avevano a disposizione. Uno io, uno tu, uno l'altro, si mettevano alla frusta gli avversari.Strong ha scritto: vedi admin....un pò tutti avevano la scusa per non tirare
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diciamo che prendere decisioni da casa è un pò più semplice?
Una correzione a me stesso: avevo rimosso la vicenda della Vuelta ricordata da Dietzen, ora che l'ho ricordata qualche dubbio su come si sarebbe comportata la Sky mi è venuto.
ma quindi tu provi stizza per chi "aspetta" e definisci in questo modo chi invece non "aspetta" ?
in pratica non va bene nulla?Admin ha scritto:Comunque a parti invertite non credo che la Sky ne avrebbe approfittato. Suvvia, non sono gli orchi del ciclismo.
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
ci mancherebbe....si può commentare ma ho solo voluto sottolinerae il fatto che dal divano è più semplice far finta di prendere decisioniAdmin ha scritto: Ok, posto che non pedalo al Giro e quindi non avrei titoli per commentare non capisco il motivo di non far tirare gli uomini che si avevano a disposizione. Uno io, uno tu, uno l'altro, si mettevano alla frusta gli avversari.
un motivo per non farli tirare è che sfiancare i tuoi uomini per portare a casa qualche decina di secondi, magari anche 1 minuto....oppure nulla perchè vincere il duello a disctanza con quelli che sono dietro non è scontato, può non essere la cosa giusta
anche perchè ti dovesse andar male, non ne esci bene da troppi punti di vista
perdi il duello fisico e quello morale e per di più rischi di farti qualche nemico extra
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
chicchi avrà spaccato la bici con quei pugni...
secondo me era più per la paura di incontrare scinto stasera che per la delusione di per se.
secondo me era più per la paura di incontrare scinto stasera che per la delusione di per se.
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
OT: quella di Cuore Matto si chiama "tachicardia parossistica sopraventricolare", molto meno pericolosa di quella ventricolare, e di origine quasi sempre emotiva. In pratica, soprattutto nei primi anni di carriera, quando Franco era nel vivo di una corsa, poteva essere assalito da una crisi.nfl ha scritto:grazie a te e a strong per la risposta, se non sbaglio, mi pare di aver letto una volta proprio il corridore che hai come nick, soffriva di tachicardia durante le corse, chissà a quanto arrivava la frequenza
Ho letto che si può arrivare persino a 220 bpm, anche per diversi minuti... (fine OT)
Ultima modifica di Bitossi il giovedì 9 maggio 2013, 17:58, modificato 1 volta in totale.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Bel gesto di Cavendish sul podio. Io non sono mai tenero nei suoi confronti, in tanti se ne saranno accorti. Stavolta però mi è sembrato sincero e non "retorico". Bravo!
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Cosa ha fatto ?Tranchée d'Arenberg ha scritto:Bel gesto di Cavendish sul podio. Io non sono mai tenero nei suoi confronti, in tanti se ne saranno accorti. Stavolta però mi è sembrato sincero e non "retorico". Bravo!
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Io ho avuto un attacco il primo febbraio e sono arrivato a 260 (ho dovuto chiamare il 118). Non so se ai suoi tempi era possibile, ma se avesse corso al giorno d'oggi molto probabilmente sarebbe stato possibile risolvere il problema con un piccolo interventoBitossi ha scritto: Ho letto che si può arrivare persino a 220 bpm, anche per diversi minuti... (fine OT)
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
è salito sul podio delle premiazioni senza festeggiamenti e mostrando il numero di gara 108 in memoria di weylandt, della cui scomparsa oggi cade il secondo anniversario.Tour de Berghem ha scritto:Cosa ha fatto ?Tranchée d'Arenberg ha scritto:Bel gesto di Cavendish sul podio. Io non sono mai tenero nei suoi confronti, in tanti se ne saranno accorti. Stavolta però mi è sembrato sincero e non "retorico". Bravo!
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Comunque, ragazzi, si dica ciò che si vuole ma oggi alcuni hanno avuto l'occasione di far fuori Wiggins (o di farlo lavorare di brutto) e non l'hanno sfruttata e questo è un dato inoppugnabile. Occasioni cosi' non capitano tanto di frequente.
E' un dato inoppugnabile che sta solo a significare della paura di alcuni ad affrontare il Sir a viso aperto. Non si parli di fair play bensi' di fifa blu'.
Motivazione ed autostima di Sir Bradley in aumento assieme alla consapevolezza del fatto che i suoi avversari se la fanno sotto. Uno a zero per Wiggins e palla al centro.
E' un dato inoppugnabile che sta solo a significare della paura di alcuni ad affrontare il Sir a viso aperto. Non si parli di fair play bensi' di fifa blu'.
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Vittoria di un campione, da campione. Viviani cresce bene però.
Gibo il migliore!!!!!
Signori non ce ne sono più - Gilberto Simoni ad Aprica 2006
30 Maggio 2010 La fine di un Sogno Magnifico!
Le vere emozioni sono nell'accarezzare una mamma non più autosufficiente e su una sedia rotelle e vedere il sorriso di essa.
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Per me Admin si chiama "Paura"...paura che se non lo metti ko poi ti ritorna il cazzotto indietro che ti stende a te (da qui a fine giro).Admin ha scritto:Ok, posto che non pedalo al Giro e quindi non avrei titoli per commentare non capisco il motivo di non far tirare gli uomini che si avevano a disposizione. Uno io, uno tu, uno l'altro, si mettevano alla frusta gli avversari.Strong ha scritto: vedi admin....un pò tutti avevano la scusa per non tirare
nibali con pochi uomini
Hesjedal in coda con un solo uomo vicino
diciamo che prendere decisioni da casa è un pò più semplice?
Una correzione a me stesso: avevo rimosso la vicenda della Vuelta ricordata da Dietzen, ora che l'ho ricordata qualche dubbio su come si sarebbe comportata la Sky mi è venuto.
Dai, non si puo' criticare sempre gli altri per paure che abbiamo anche noi! A te non e' mi capitato di poter scrivere un articolo pesante, ma ti sei trattenuto?
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Letto ora il tuo commento..mi trovi completamente d'accordoprof ha scritto:Comunque, ragazzi, si dica ciò che si vuole ma oggi alcuni hanno avuto l'occasione di far fuori Wiggins (o di farlo lavorare di brutto) e non l'hanno sfruttata e questo è un dato inoppugnabile. Occasioni cosi' non capitano tanto di frequente.
E' un dato inoppugnabile che sta solo a significare della paura di alcuni ad affrontare il Sir a viso aperto. Non si parli di fair play bensi' di fifa blu'.
Motivazione ed autostima di Sir Bradley in aumento assieme alla consapevolezza del fatto che i suoi avversari se la fanno sotto. Uno a zero per Wiggins e palla al centro.
- Maìno della Spinetta
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
da Cicloweb 2012
Vuelta a España 2012: Molte alleanze, poco fair-play - Valverde cade, Sky non aspetta. Il murciano accusa e cerca alleati
L'immagine del giorno della Vuelta è sicuramente quella di Alejandro Valverde, ancora in maglia rossa e piuttosto alterato, fermo davanti al pullman Sky a discutere con Nicolas Portal, direttore sportivo dei rivali a questa Vuelta dopo esser stato per ben quattro anni gregario di Alejandro. «Non hanno avuto le palle di fermarsi». È questa la pesante accusa lanciata dall'embatido, al quale fa eco Unzue che rincara la dose: «Sono stati loro a provocare la caduta quando hanno accelerato. Dovevano fermarsi perchè non è possibile che non si siano accorti di una caduta di 20 corridori».
Insomma, gli Sky hanno accelerato il passo mentre dietro la Movistar raccoglieva i cocci, sorpresa in gruppo (ben 5 i caduti) nell'incidente. Portal, ovviamente, smentisce questa versione dei fatti. È in ogni caso evidente che non ci sia stata nessuna pietà per il leader della corsa, come raramente si è visto dai tempi di Coppi, Anquetil e degli attacchi al rifornimento.
Ma ve lo immaginate un Armstrong, o un Wiggins, o un Evans in maglia gialla, che cadono nelle fasi calde di una corsa e il gruppo tira dritto come se nulla fosse? No, non ve lo immaginate, anche perché nel caso di Armstrong al Tour 2003 abbiamo la controprova che la corsa mai si sarebbe mossa se il suo boss fosse incappato in una difficoltà.
Valverde invece non è un boss, anzi è un reietto, macchiato da una squalifica per doping e per questo meno degno di rispetto secondo alcuni osservatori. E non ha nemmeno la nomea del corridore che dà spettacolo, anzi va detto che gli viene spesso e volentieri dato del succhiaruote, perciò non riscuote neanche l'approvazione degli appassionati legati al ciclismo d'attacco, come potrebbe essere, chessò, per un Contador.
Probabilmente i corridori non la pensano in un modo così drastico ma di certo non sono andati per il sottile, e non si parla solo del team Sky. Dopo che i britannici hanno spaccato in quattro il gruppo col loro ritmo forsennato per una decina di chilometri, gli si sono affiancati i Katusha, ben giustificati dalla volontà di approfittare della situazione e portare Joaquim Rodríguez in maglia di leader (e così è stato), ma soprattutto i BMC, i quali han lasciato perplessi il pubblico e probabilmente anche qualcuno in ammiraglia.
A che pro la squadra americana avrebbe dovuto tirare, in una situazione simile? Per promuovere il mediocre capitano Morabito, finito ieri a 50" da Valverde e che, se tutto va bene, può puntare a un decimo posto nella Vuelta? Decisamente poco credibile. Il discorso della vittoria di tappa è anche da scartare, visto l'enorme vantaggio che la fuga aveva irrimediabilmente guadagnato. E non si parli di soldi, per carità: non siamo certo al Giro del Campanile, dove una squadra dilettantistica italiana di grido promette soldi a formazioni est europee per tirare (e comunque la BMC non sembra proprio la squadra che ha bisogno di arrotondare, anzi, è spesso passata per la formazione col budget maggiore). Allora cosa ha spinto gli uomini di Lelangue ad appoggiare l'azione Sky?
Non sarebbe da escludere un gentleman's agreement alla base di tutto ciò, che spinge le due formazioni a scambiarsi aiuto anche quando gli interessi non coincidono pienamente. Uno scambio di favori, insomma: bisogna pur sempre ricordarsi che al Tour de France, nella tappa di Foix (quella nota per i chiodi sparsi sull'asfalto) furono gli uomini di Brailsford a far fermare tutti quando Evans forò in cima al Mur de Péguére, prima ancora che ci si fosse resi conto che la situazione impedisse il regolare svolgimento della prova.
Viene dunque rivisto sotto un'altra ottica il fair-play della Sky in quella giornata, che oggi appare tremendamente peloso e personale, e sarà il caso che Froome e soci si aspettino agguati in futuro, quando la situazione volgerà a loro svantaggio. In tutto questo schema Contador sembra volersi collocare da battitore libero: né dalla parte di Valverde né dalla parte dei rivali, ma dalla sua. Non ha messo nessuno a tirare in pianura (e d'altronde alcuni suoi uomini, tra i quali il prezioso Majka, erano rimasti attardati), ma si è affidato a Navarro per un attacco sulle rampe di Valdezcarray, quando Valverde sembrava esser riuscito ad avvicinarsi a sufficenza al plotone.
Persino in Movistar non si capisce bene chi sia dalla parte di Valverde e chi no: Beñat Intxausti, che era vicino alla conquista della maglia rossa (ma probabilmente non ne aveva a sufficenza per stare coi migliori in salita), si è dovuto fermare per aspettarlo, mentre Juanjo Cobo, pur non brillante ieri, è rimasto comodamente nella pancia del gruppo, convinto di poter dire la sua anche quest'anno. Cobo che non ha dato impressione di essersi integrato nella Movistar neanche questa volta; potrebbe essere un prezioso alleato per Valverde, ma il suo correre è da isolato.
Nei prossimi giorni magari ci smentirà, vedremo. In tutto questo marasma, Valverde dovrà trovarsi nuovi amici: gli unici che ha avuto oggi son stati i compagni di sventura, ovvero Eros Capecchi, finito a terra con tutta la Liquigas, e il Vacansoleil Rob Ruijgh, che ha dato un po' di cambi in salita. La Vuelta non è assolutamente terminata per lui ed oggi ha decisamente limitato quelli che potevano essere i reali danni, ma a questo punto toccherà ad Alejandro attaccare e senza compagni non sarà facile. Guardando in casa, l'aiuto potrebbe arrivare dall'Euskaltel, vero fiasco nella giornata odierna dove partivano da casa loro: nessuno dei baschi ha finito nel gruppo dei migliori ed Antón ha perso 30", ma tutto sta nelle reali capacità del basco e nella sua presunta volontà di riscatto.
Nicola Stufano
Vuelta a España 2012: Molte alleanze, poco fair-play - Valverde cade, Sky non aspetta. Il murciano accusa e cerca alleati
L'immagine del giorno della Vuelta è sicuramente quella di Alejandro Valverde, ancora in maglia rossa e piuttosto alterato, fermo davanti al pullman Sky a discutere con Nicolas Portal, direttore sportivo dei rivali a questa Vuelta dopo esser stato per ben quattro anni gregario di Alejandro. «Non hanno avuto le palle di fermarsi». È questa la pesante accusa lanciata dall'embatido, al quale fa eco Unzue che rincara la dose: «Sono stati loro a provocare la caduta quando hanno accelerato. Dovevano fermarsi perchè non è possibile che non si siano accorti di una caduta di 20 corridori».
Insomma, gli Sky hanno accelerato il passo mentre dietro la Movistar raccoglieva i cocci, sorpresa in gruppo (ben 5 i caduti) nell'incidente. Portal, ovviamente, smentisce questa versione dei fatti. È in ogni caso evidente che non ci sia stata nessuna pietà per il leader della corsa, come raramente si è visto dai tempi di Coppi, Anquetil e degli attacchi al rifornimento.
Ma ve lo immaginate un Armstrong, o un Wiggins, o un Evans in maglia gialla, che cadono nelle fasi calde di una corsa e il gruppo tira dritto come se nulla fosse? No, non ve lo immaginate, anche perché nel caso di Armstrong al Tour 2003 abbiamo la controprova che la corsa mai si sarebbe mossa se il suo boss fosse incappato in una difficoltà.
Valverde invece non è un boss, anzi è un reietto, macchiato da una squalifica per doping e per questo meno degno di rispetto secondo alcuni osservatori. E non ha nemmeno la nomea del corridore che dà spettacolo, anzi va detto che gli viene spesso e volentieri dato del succhiaruote, perciò non riscuote neanche l'approvazione degli appassionati legati al ciclismo d'attacco, come potrebbe essere, chessò, per un Contador.
Probabilmente i corridori non la pensano in un modo così drastico ma di certo non sono andati per il sottile, e non si parla solo del team Sky. Dopo che i britannici hanno spaccato in quattro il gruppo col loro ritmo forsennato per una decina di chilometri, gli si sono affiancati i Katusha, ben giustificati dalla volontà di approfittare della situazione e portare Joaquim Rodríguez in maglia di leader (e così è stato), ma soprattutto i BMC, i quali han lasciato perplessi il pubblico e probabilmente anche qualcuno in ammiraglia.
A che pro la squadra americana avrebbe dovuto tirare, in una situazione simile? Per promuovere il mediocre capitano Morabito, finito ieri a 50" da Valverde e che, se tutto va bene, può puntare a un decimo posto nella Vuelta? Decisamente poco credibile. Il discorso della vittoria di tappa è anche da scartare, visto l'enorme vantaggio che la fuga aveva irrimediabilmente guadagnato. E non si parli di soldi, per carità: non siamo certo al Giro del Campanile, dove una squadra dilettantistica italiana di grido promette soldi a formazioni est europee per tirare (e comunque la BMC non sembra proprio la squadra che ha bisogno di arrotondare, anzi, è spesso passata per la formazione col budget maggiore). Allora cosa ha spinto gli uomini di Lelangue ad appoggiare l'azione Sky?
Non sarebbe da escludere un gentleman's agreement alla base di tutto ciò, che spinge le due formazioni a scambiarsi aiuto anche quando gli interessi non coincidono pienamente. Uno scambio di favori, insomma: bisogna pur sempre ricordarsi che al Tour de France, nella tappa di Foix (quella nota per i chiodi sparsi sull'asfalto) furono gli uomini di Brailsford a far fermare tutti quando Evans forò in cima al Mur de Péguére, prima ancora che ci si fosse resi conto che la situazione impedisse il regolare svolgimento della prova.
Viene dunque rivisto sotto un'altra ottica il fair-play della Sky in quella giornata, che oggi appare tremendamente peloso e personale, e sarà il caso che Froome e soci si aspettino agguati in futuro, quando la situazione volgerà a loro svantaggio. In tutto questo schema Contador sembra volersi collocare da battitore libero: né dalla parte di Valverde né dalla parte dei rivali, ma dalla sua. Non ha messo nessuno a tirare in pianura (e d'altronde alcuni suoi uomini, tra i quali il prezioso Majka, erano rimasti attardati), ma si è affidato a Navarro per un attacco sulle rampe di Valdezcarray, quando Valverde sembrava esser riuscito ad avvicinarsi a sufficenza al plotone.
Persino in Movistar non si capisce bene chi sia dalla parte di Valverde e chi no: Beñat Intxausti, che era vicino alla conquista della maglia rossa (ma probabilmente non ne aveva a sufficenza per stare coi migliori in salita), si è dovuto fermare per aspettarlo, mentre Juanjo Cobo, pur non brillante ieri, è rimasto comodamente nella pancia del gruppo, convinto di poter dire la sua anche quest'anno. Cobo che non ha dato impressione di essersi integrato nella Movistar neanche questa volta; potrebbe essere un prezioso alleato per Valverde, ma il suo correre è da isolato.
Nei prossimi giorni magari ci smentirà, vedremo. In tutto questo marasma, Valverde dovrà trovarsi nuovi amici: gli unici che ha avuto oggi son stati i compagni di sventura, ovvero Eros Capecchi, finito a terra con tutta la Liquigas, e il Vacansoleil Rob Ruijgh, che ha dato un po' di cambi in salita. La Vuelta non è assolutamente terminata per lui ed oggi ha decisamente limitato quelli che potevano essere i reali danni, ma a questo punto toccherà ad Alejandro attaccare e senza compagni non sarà facile. Guardando in casa, l'aiuto potrebbe arrivare dall'Euskaltel, vero fiasco nella giornata odierna dove partivano da casa loro: nessuno dei baschi ha finito nel gruppo dei migliori ed Antón ha perso 30", ma tutto sta nelle reali capacità del basco e nella sua presunta volontà di riscatto.
Nicola Stufano
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
nervosetto... con chi ce l'ha? Con sé stesso? Con l'ennesimo problema al cambio (ma quanti ne ha, uno al giorno?)+
Sentirà la tappa di domani
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
comunque ho visto che dietro girava anche wiggo pur avendo a disposizione puccio, zandio, pate
e dietro nibali aveva 4 compagni (tra cui aru)
p.s.
certo che accusare nibali di non aver avuto il coraggio di mettersi a tirare ce ne vuole....
aveva mezza squadra dietro con l'unico compagno ancora in classifica che indossa la maglia bianca
e dietro nibali aveva 4 compagni (tra cui aru)
p.s.
certo che accusare nibali di non aver avuto il coraggio di mettersi a tirare ce ne vuole....
aveva mezza squadra dietro con l'unico compagno ancora in classifica che indossa la maglia bianca
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
una buona notizia per i nerazzurri (non quelli di basso e winter) potrebbe arrivare da cataldo che oggi ha chiuso in gruppo. Starà recuperando dai problemi dell'altro giorno? La tappa di oggi avrà sicuramente aiutato.
mentre continua il calvario di Brambilla 195° a 6'40''
fra i ritardatari vedo Rubiano Chavez a Lastras addirittura ultimo, ma sono caduti? hanno avuto dei problemi?
O semplicemente remi in barca pronti per domani?
mentre continua il calvario di Brambilla 195° a 6'40''
fra i ritardatari vedo Rubiano Chavez a Lastras addirittura ultimo, ma sono caduti? hanno avuto dei problemi?
O semplicemente remi in barca pronti per domani?
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
No, anche per questo ho tre querele pendenti... (e ho perso il posto al Tempo)Fiammingo ha scritto: A te non e' mi capitato di poter scrivere un articolo pesante, ma ti sei trattenuto?
Strong, Nibali corre per vincere il Giro o per far vincere la maglia bianca ad Aru?
Guarda già così com'è arrivato infuriato Wiggo al traguardo. Lo facevi lavorare 20 km in più, domani lo attaccavi, e questo rischiava di partirti di testa ancor prima di Saltara
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
mah oggi hanno perso una grande occasione per mettere in crisi il Sir,va bene che dopo Saltara ci sono le montagne o son tutti così sicuri di staccarlo pesantemente o hanno tutti una paura matta della SKY.Mi ricordo il Passage du Gois nel tour 99 nessuno dei 70 davanti aspettò Zulle e gli altri,la once di Saiz attaccò a fondo e gli fece perdere 6 minuti(sui 7 e qualcosa totali che lo svizzero buscò dal Texano a fine tour)
#JeSuisNizzolo
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Maìno della Spinetta ha scritto:da Cicloweb 2012
Vuelta a España 2012: Molte alleanze, poco fair-play - Valverde cade, Sky non aspetta. Il murciano accusa e cerca alleati
Una delle più grosse infamie commesse ai nostri giorni, anche se non solo dalla Sky.
Dalla prima pagina di F. Sulas
Qui non siamo in presenza di una dimostrazione per assurdo (tipica in matematica), ma Francesco sta solo confrontando *pere con mele* che sono frutti entrambi, ma non proprio uguali. Altrimenti, se così fosse, si potrebbe proseguire il ragionamento sostenendo che se qualcuno cade a cento metri dall'arrivo, gli altri fanno retro marcia e la volata ricomincia da capo.Qui però siamo di fronte ad una caduta generale (quindi un episodio ordinario, nell'arco delle tre settimane), a chi è davanti per merito suo ed a coloro che, per sfortuna o poca accortezza, si trovano bloccati. Eppure il giovane ma già ben ammaestrato Fabio Aru rivelerà a fine gara che «nessuno vuole guadagnare per le sfortune altrui». Contenti voi...
Per estremizzare: se seguiamo questo strano e distorto fair-play possiamo dire che ieri il buon Canola abbia cercato la vittoria in modo disonorevole, sfruttando una caduta (d'accordo, all'ultimo chilometro) ed involandosi. E del fair-play di Degenkolb, sempre in quel di Matera, ne vogliamo parlare? Il tedesco della Argos non solo evita il compagno di squadra caduto (Luka Mezgec) ma - sfacciato! - colma il gap su Canola e va a vincere mentre tutti gli altri sono rallentati dalle cadute o doloranti. Siamo all'estremo ma applicando lo stesso metro usato oggi Canola, Degenkolb e compagnia, una volta sentito ruzzolare a terra Mezgec, avrebbero dovuto rialzarsi ed aspettare. Come no.
Dalla prima pagina di F. Sulas
Leggenda metropolitana, vera solo per la seconda parte e cioè la vendetta degli Omega per un fatto che non si era mai verificato. I Movistar erano in testa solo per assicurare una discesa tranquilla all'Imbatido che in tale settore non è uno specialista e se qualcuno vuole la prova, basta che vada a guardarsi il video della tappa, dove il distacco di De Gent, che era in fuga dalla mattina, non diminuisce nella discesa.Per dire, alla Parigi-Nizza 2012 Levi Leipheimer cadde alla penultima tappa ed il suo rivale per il podio, Alejandro Valverde, cosa fece? Chiese a tutti di aspettare? Può darsi, eppure le cronache raccontano di una Movistar messa a tirare a tutta sulla via di Nizza, di un Leipheimer costretto a rincorrere e caduto altre due volte, vista la poca lucidità (così uscirà di classifica). Che poi gli Omega l'abbiano fatta pagare a Valverde già all'immediata Volta a Catalunya, quando il murciano cadde ad un rifornimento e gli uomini di Leipheimer tirarono il collo al gruppo, è solo una conseguenza prevedibile dell'azione fatta a Nizza.
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Nibali corre per vincere da signore, non da mezzo uomo o quaqquaraqqua. La vittoria del Bagnino al Tour contro Andy grida ancora vendetta, per non parlare poi di un presunto cAMPIONE di anni fa. Ma lì ci sarebbe stato da invocare il mcodice penale.Admin ha scritto: Nibali corre per vincere il Giro o per far vincere la maglia bianca ad Aru?
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Mi sa che hai invertito qualcosalemond ha scritto:La vittoria del Bagnino al Tour contro Andy grida ancora vendetta
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
No, perché per me il doping non esiste e quindi non riscrivo le classifiche.eliacodogno ha scritto:Mi sa che hai invertito qualcosalemond ha scritto:La vittoria del Bagnino al Tour contro Andy grida ancora vendetta
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Alla faccia della libertà di stampa e di pensiero !Admin ha scritto:No, anche per questo ho tre querele pendenti... (e ho perso il posto al Tempo)Fiammingo ha scritto: A te non e' mi capitato di poter scrivere un articolo pesante, ma ti sei trattenuto?
Io spero che costoro che ti hanno querelato si rendano conto della sciocchezza che hanno fatto o che, comunque, un giudice glielo faccia capire. A naso non mi sembra che, nel merito, vi siano elementi per far vincere loro la causa e spero vivamente si rendano conto del tempo che fanno perdere ai tribunali con queste stupidaggini (di solito i magistrati, giustamente, s'incazzano anche un pochino). Coraggio, Marco, oggi si vive tutti un po' sotto l'ira delle istituzioni e dello stato (un tempo si viveva sotto l'ira dell'imperatore, non è cambiato granchè). Per il momento cerchiamo di goderci questo Giro e vedrai che, piano piano, tutto si sgonfierà. Sarei molto meravigliato se cosi' non fosse.
Vi è poi da considerare che, per accedere oggi allo stato di VIP, qualche condanna ed un po' di galera sono assolutamente un prerequisito irrinunciabile. Purtroppo per te, temo che dovrai proprio perdere questa opportunità ...
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Francamente sono stanco anche io di questo presunto "fairplay"; questo volemosebenismo ha rotto anche me!!! Certo i media devono trovare sempre qualcosa di cui parlare e scrivere per cui un eventuale attacco a Wiggins sarebbe stato argomento di dibattito e di "offese". La storia del ciclismo invocata anche dall'inglese(in riferimento alle imprese al giro)racconta episodi anche peggiori dell'eventuale attacco che avrebbe subito oggi. Serve più "cattiveria agonistica", se si ha la possibilità in questo ciclismo dei km limitati, delle bici spaziali, delle tecnologie di allenamento fantascientifiche, della scienza medica applicata( anche senza fare riferimento al doping) ma quando riesci a distaccare uno che a crono ti da diversi minuti?? Dove li recuperi? Solo sulle montagne?? Rimango perplesso.....
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
io al fanta non l'ho messo nei 5, magari all'astana farebbe comodo portare a casa almeno la maglia biancaAdmin ha scritto: Strong, Nibali corre per vincere il Giro o per far vincere la maglia bianca ad Aru?
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Boh, non entro neanche nelle contorsioni buonistiche di chi crede che lo sport si pratichi tra inchini e scappellamenti. Io dico che (e lo pensa di certo anche Wiggins) se qualcuno avesse avuto fegato, ieri, ci avrebbe dato dentro. La verità, amara quanto si vuole ma verità, è che cercano tutti, su ordine dei propri direttori sportivi, di salvare il piazzamento ed hanno una paura boia di farsi dei nemici.
Non sono affatto stupito: che ci aspettiamo da un branco di cosiddetti "dirigenti" che, nella stragrande maggioranza dei casi, possiede meno acume e senso tattico dei propri corridori ? Il corridore (parlo ovviamente dei capitani) vive la corsa, conosce se' stesso e conosce i propri avversari; chi meglio di lui è capace di giudicare e prendere decisioni immediate che siano anche quelle giuste ? Pensate voi che i Lemond, Hinault, Merckx, Gimondi stesso, per non parlare di Pantani e quant'altri dessero retta ai propri ds ? Ma quando mai ...
Oggi si vive in tempo di radioline e di dominio dei ds, con i bei risultati che vediamo. A loro interessa il piazzamento che, date certe condizioni è sempre assicurato, piuttosto che una vittoria incerta. Ce li vedete gli Scarponi, gli Hesjedal, fors'anche lo stesso Nibali (gli concedo il beneficio del dubbio) a gettare il guanto della sfida, che non sia nell'ultimo km della salita dov'è il traguardo ? Il campione era campione anche perchè possedeva personalità, che faceva valere non solo sui propri compagni di squadra ma, soprattutto, sul suo direttore sportivo perchè in corsa, c'è lui, e non il ds.
La corsa è quasi sempre decisa da scelte prese nell'immediato, con la prontezza dei propri riflessi e delle proprie sensazioni: se si deve passare attraverso l'elaborazione di un ds, magari un po' ... tardo di comprendonio, addio, l'occasione è andata e la gara si addormenta.
Il resto, buonismo e non buonismo ... tutte cazzate. Ieri, i ds, se la sono fatta addosso perchè a loro non interessa vincere: se vince Wiggo è nell'ordine naturale delle cose ed allora tanto vale assicurarsi il piazzamento. Compris ?
Non sono affatto stupito: che ci aspettiamo da un branco di cosiddetti "dirigenti" che, nella stragrande maggioranza dei casi, possiede meno acume e senso tattico dei propri corridori ? Il corridore (parlo ovviamente dei capitani) vive la corsa, conosce se' stesso e conosce i propri avversari; chi meglio di lui è capace di giudicare e prendere decisioni immediate che siano anche quelle giuste ? Pensate voi che i Lemond, Hinault, Merckx, Gimondi stesso, per non parlare di Pantani e quant'altri dessero retta ai propri ds ? Ma quando mai ...
Oggi si vive in tempo di radioline e di dominio dei ds, con i bei risultati che vediamo. A loro interessa il piazzamento che, date certe condizioni è sempre assicurato, piuttosto che una vittoria incerta. Ce li vedete gli Scarponi, gli Hesjedal, fors'anche lo stesso Nibali (gli concedo il beneficio del dubbio) a gettare il guanto della sfida, che non sia nell'ultimo km della salita dov'è il traguardo ? Il campione era campione anche perchè possedeva personalità, che faceva valere non solo sui propri compagni di squadra ma, soprattutto, sul suo direttore sportivo perchè in corsa, c'è lui, e non il ds.
La corsa è quasi sempre decisa da scelte prese nell'immediato, con la prontezza dei propri riflessi e delle proprie sensazioni: se si deve passare attraverso l'elaborazione di un ds, magari un po' ... tardo di comprendonio, addio, l'occasione è andata e la gara si addormenta.
Il resto, buonismo e non buonismo ... tutte cazzate. Ieri, i ds, se la sono fatta addosso perchè a loro non interessa vincere: se vince Wiggo è nell'ordine naturale delle cose ed allora tanto vale assicurarsi il piazzamento. Compris ?
- barrylyndon
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
non ne farei una questione filosofica o di paura,orrore,raccapriccio e rassegnazione.
ieri e' andata cosi' perche' si e' ritenuto opportuno farla andare in questa maniera.
altre volte e' successa la stessa cosa, altre il gruppo non ha aspettato.
personalmente non riesco a prendere una posizione anche perche' non ho visto l'accaduto.
diciamo solo che per la mia mentalita',quando ancora seguivo il Milan ed il calcio, non ero soddisfatto quando la mia squadra del cuore vinceva al 90 mo su un rigore dubbio dopo una partitaccia.
vincere il giro per una caduta in una tappa di pianura....mah..non so...
ieri e' andata cosi' perche' si e' ritenuto opportuno farla andare in questa maniera.
altre volte e' successa la stessa cosa, altre il gruppo non ha aspettato.
personalmente non riesco a prendere una posizione anche perche' non ho visto l'accaduto.
diciamo solo che per la mia mentalita',quando ancora seguivo il Milan ed il calcio, non ero soddisfatto quando la mia squadra del cuore vinceva al 90 mo su un rigore dubbio dopo una partitaccia.
vincere il giro per una caduta in una tappa di pianura....mah..non so...
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
- jerrydrake
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Io confido corra per far vincere la Rosa a WunderbAru!Admin ha scritto:Nibali corre per vincere il Giro o per far vincere la maglia bianca ad Aru?
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Io quando si parla di mAGISTRATURA purtroppo non mi meraviglio di niente, vedi ad es.prof ha scritto:Alla faccia della libertà di stampa e di pensiero !Admin ha scritto:No, anche per questo ho tre querele pendenti... (e ho perso il posto al Tempo)Fiammingo ha scritto: A te non e' mi capitato di poter scrivere un articolo pesante, ma ti sei trattenuto?
Io spero che costoro che ti hanno querelato si rendano conto della sciocchezza che hanno fatto o che, comunque, un giudice glielo faccia capire. A naso non mi sembra che, nel merito, vi siano elementi per far vincere loro la causa e spero vivamente si rendano conto del tempo che fanno perdere ai tribunali con queste stupidaggini (di solito i magistrati, giustamente, s'incazzano anche un pochino). Coraggio, Marco, oggi si vive tutti un po' sotto l'ira delle istituzioni e dello stato (un tempo si viveva sotto l'ira dell'imperatore, non è cambiato granchè). Per il momento cerchiamo di goderci questo Giro e vedrai che, piano piano, tutto si sgonfierà. Sarei molto meravigliato se cosi' non fosse.
Vi è poi da considerare che, per accedere oggi allo stato di VIP, qualche condanna ed un po' di galera sono assolutamente un prerequisito irrinunciabile. Purtroppo per te, temo che dovrai proprio perdere questa opportunità ...
09.05.2013 Riccardo Pacifici e Valter Vecellio condannati a saldare il conto di Erich Priebke
ecco come funziona la legge italiana
Testata: Informazione Corretta
Data: 09 maggio 2013
Pagina: 1
Autore: IC Redazione
Titolo: «»
Un altro triste capitolo sulla storia dell'andamento giudiziario in Italia.
Riccardo Pacifici e Valter Vecellio, denunciati da Erich Priebke, non solo hanno dovuto dimostrare in tribunale la loro innocenza, ora dovranno anche pagare le spese legali nonostante sia Priebke ad aver perso la causa.
Il fatto che Priebke sia nullatenente (tutto da verificare, come sottolinea più avanti Riccardo Pacifici) non cambia le cose. Urge una revisione della legge italiana a tal proposito.
Erich Priebke
Sono risultati innocenti rispetto alle accuse di sequestro di persona e ingiurie nei confronti di Erich Priebke, boia delle Fosse Ardeatine, ma dovranno pagare le spese perchè il capitano delle Ss all'ergastolo risulta nullatenente. A ricevere la cartella esattoriale sono stati il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici e il giornalista del Tg2 Valter Vecellio, entrambi accusati da Priebke di sequestro di persona e ingiurie. A denunciare la vicenda è stato Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo 21.
Anche se naturalmente spero che in questo caso abbia ragione tu.
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Admin ha scritto: ...
Strong, Nibali corre per vincere il Giro o per far vincere la maglia bianca ad Aru?
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Non necessariamente in riferimento a ieri, ma nel complesso sono d'accordo. Infatti temo che a Saltara Wiggins blinderà il Giro e se le cose si riapriranno sarà per un suo cedimento...e in montagna si lotterà tanto ai -n (numero compreso fra 0,1 e 3 km) per spuntare il piazzamento...prof ha scritto:Il resto, buonismo e non buonismo ... tutte cazzate. Ieri, i ds, se la sono fatta addosso perchè a loro non interessa vincere: se vince Wiggo è nell'ordine naturale delle cose ed allora tanto vale assicurarsi il piazzamento. Compris ?
Inutile dire che spero vivamente di sbagliarmi e sarei contento di essere smentito.
Questo potrebbe essere l'unico vero elemento di ottimismo per NibaliStrong ha scritto:io al fanta non l'ho messo nei 5, magari all'astana farebbe comodo portare a casa almeno la maglia bianca
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Nibali non e' tipo da scattino ai -300 metri,Elia...dopo bisognera' vedere il suo stato di forma..
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
tutta gente con i controcoglioni e spalle belle largheprof ha scritto: Pensate voi che i Lemond, Hinault, Merckx, Gimondi stesso, per non parlare di Pantani e quant'altri dessero retta ai propri ds ? Ma quando mai ...
hai omesso l'ultimo di questa stirpe inordine di tempo - Armstrong che ha dimostrato di avere grande personalità al pari dei miti che hai citato tu.
(ed aggiungere anche Di Luca che in termini di personalità non scherza)
Ovvio che se ora i protaginisti sono i vari Nibali, Valverde, Gilbert, JRO il confronto non regge
Si salva gente come Wiggo, Sagan, Cav
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Strong ha scritto: [...] Armstrong che ha dimostrato di avere grande personalità al pari dei miti che hai citato tu.
[...] Si salva gente come Wiggo, Sagan, Cav
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Io ci metterei anche che nemmeno Evans e Hesjedal lo sono, anzi sono tipi abbastanza "arrembanti". Poi, soprattutto il primo, credo che ormai di un quarto o di un settimo posto al giro non se ne faccia davvero nulla, per me ci prova, anche se non ha le gambe, e il terreno c'è. Ragionamento che forse vale anche per Samuel Sanchez. Di gente che penserà solo al piazzamento tra i grandi vedo solo i Blanco e probabilmente Scarponi.barrylyndon ha scritto:Nibali non e' tipo da scattino ai -300 metri,Elia...dopo bisognera' vedere il suo stato di forma..
- eliacodogno
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Lo spero...sono rimasto "scottato" dal Giro dell'anno scorso, ma ammetto che il parterre è di un altro livellobarrylyndon ha scritto:Nibali non e' tipo da scattino ai -300 metri,Elia...dopo bisognera' vedere il suo stato di forma..
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Di questo parlano in pochi... boh chissà! Certo la crono-squadre è andata (molto) male, se però ha gamba è uno che domani può dire la sua, e se tiene in montagna nella 3^ settimana...Tatranky ha scritto: Samuel Sanchez.
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Beh, certo, Armstrong è sempre stato lui il vero ds, giustamente e su questo non ci piove. La sua personalità era talmente forte da soggiogare tutti gli altri. E' un dato di fatto.Strong ha scritto: ...
hai omesso l'ultimo di questa stirpe inordine di tempo - Armstrong che ha dimostrato di avere grande personalità al pari dei miti che hai citato tu.
(ed aggiungere anche Di Luca che in termini di personalità non scherza)
Ovvio che se ora i protaginisti sono i vari Nibali, Valverde, Gilbert, JRO il confronto non regge
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La seconda parte della tua frase mi induce a qualche considerazione ulteriore. Secondo me assistiamo un po' ad una sorta di effetto feedback: i corridori, deresponsabilizzati via radio dallo strapotere dei ds, tendono quasi naturalmente a delegare i loro comportamenti in corsa e non pensano neanche piu' lontanamente di fidarsi di sè stessi. Questo fa molto comodo ai ds stessi, che vedono cosi' incrementarsi il loro potere e, di conseguenza, il loro conticino in banca. E' un effetto perverso che sta uccidendo il ciclismo: come fai ad essere, a diventare un campione se vieni espropriato delle qualità piu' caratterizzanti lo status di campione; la tua visione strategica e tattica della corsa, la tua intelligenza, la tua capacità di reazione nelle situazioni complicate ?
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
prof ha scritto:Beh, certo, Armstrong è sempre stato lui il vero ds, giustamente e su questo non ci piove. La sua personalità era talmente forte da soggiogare tutti gli altri. E' un dato di fatto.Strong ha scritto: ...
hai omesso l'ultimo di questa stirpe inordine di tempo - Armstrong che ha dimostrato di avere grande personalità al pari dei miti che hai citato tu.
(ed aggiungere anche Di Luca che in termini di personalità non scherza)
Ovvio che se ora i protaginisti sono i vari Nibali, Valverde, Gilbert, JRO il confronto non regge
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La seconda parte della tua frase mi induce a qualche considerazione ulteriore. Secondo me assistiamo un po' ad una sorta di effetto feedback: i corridori, deresponsabilizzati via radio dallo strapotere dei ds, tendono quasi naturalmente a delegare i loro comportamenti in corsa e non pensano neanche piu' lontanamente di fidarsi di sè stessi. Questo fa molto comodo ai ds stessi, che vedono cosi' incrementarsi il loro potere e, di conseguenza, il loro conticino in banca. E' un effetto perverso che sta uccidendo il ciclismo: come fai ad essere, a diventare un campione se vieni espropriato delle qualità piu' caratterizzanti lo status di campione; la tua visione strategica e tattica della corsa, la tua intelligenza, la tua capacità di reazione nelle situazioni complicate ?
ora, io non conosco il mondo dei ds (faccioo fatica a seguire gli atleti) però immagino che i ds di oggi siano gli atleti di allora.
In quegi anni i ciclisti, ma forse più in generale le persone, avevano doti caratteriali che la maggior parte delle giovani leve di oggi non hanno potuto sviluppare.
Ovvio che se uno come nibali (che io reputo troppo bambinone) si trova in ammiraglia ds con spiccata personalità tenderà più alla sottomissione che alla ribellione e di conseguenza farà la figura del cagnolino addomesticato
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
A chi lo dici ! Pure io spero di sbagliarmi ma è un dato di fatto che da troppo tempo si corre cosi'.eliacodogno ha scritto:Non necessariamente in riferimento a ieri, ma nel complesso sono d'accordo. Infatti temo che a Saltara Wiggins blinderà il Giro e se le cose si riapriranno sarà per un suo cedimento...e in montagna si lotterà tanto ai -n (numero compreso fra 0,1 e 3 km) per spuntare il piazzamento...prof ha scritto:Il resto, buonismo e non buonismo ... tutte cazzate. Ieri, i ds, se la sono fatta addosso perchè a loro non interessa vincere: se vince Wiggo è nell'ordine naturale delle cose ed allora tanto vale assicurarsi il piazzamento. Compris ?
Inutile dire che spero vivamente di sbagliarmi e sarei contento di essere smentito.
...
L'interesse dei ds (e spesso delle squadre) è troppo in contrasto con l'interesse del ciclismo e degli appassionati, effettivi e potenziali. Se poi ci mettiamo che i ds hanno quelle belle teste fini che noi tutti vediamo ...
Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Sulla querelle " DS che comandano-DS che si fanno comandare" personalmente mi sento di abbracciare esclusivamente la linea Binda : "Ghe vòren i garùn".
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Giro 2013: 6a tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
Sì, il corridore telecomandato dall'ammiraglia è però l'impressione che emerge nettamente anche dalle tattiche Sky, motivo per cui non vedo in particolare Wiggins come esempio di personalità o corridore che si distacca dalla massa.Strong ha scritto:Ovvio che se uno come nibali (che io reputo troppo bambinone) si trova in ammiraglia ds con spiccata personalità tenderà più alla sottomissione che alla ribellione e di conseguenza farà la figura del cagnolino addomesticato
Concordo invece sul giudizio a Sagan, anche se direi che i massimi esempi di personalità e indipendenza interpretativa possano essere ad oggi Cancellara e Boonen (poi andando su un livello inferiore Voeckler e qualche altro)
Comunque per avere la controprova basta guardare lo sviluppo delle gare che si svolgono senza radioline...
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