Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
- barrylyndon
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Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
bel filmato,anche se dalla qualita' non eccelsa,su quello che e' stato il Gavia nel Giro 1988...
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Molto peggio del Bondone 1956, perchè venne fatta la discesa....
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
quel giorno fecero altre 4 salite con relative discese, ciascuna sui 15-20 km.....tutte sotto l'acqua gelida se non mi sbaglio....CicloSprint ha scritto:Molto peggio del Bondone 1956, perchè venne fatta la discesa....
- Camoscio madonita
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
A distanza di 26 anni quelle immagini mettono ancora i brividi...quanto hanno rischiato quel giorno.
Ricordo di avere letto un bellissimo ricordo di Giuliani su quella giornata nel 1996 che racconta quella tremenda giornata ai suoi ragazzi (non ricordo di che squadra era ds quell'anno)
Ricordo di avere letto un bellissimo ricordo di Giuliani su quella giornata nel 1996 che racconta quella tremenda giornata ai suoi ragazzi (non ricordo di che squadra era ds quell'anno)
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
- barrylyndon
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
forse era ancora in corsa?Camoscio madonita ha scritto:A distanza di 26 anni quelle immagini mettono ancora i brividi...quanto hanno rischiato quel giorno.
Ricordo di avere letto un bellissimo ricordo di Giuliani su quella giornata nel 1996 che racconta quella tremenda giornata? ai suoi ragazzi (non ricordo di che squadra era ds quell'anno)
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Mmm... la tappa era Chiesa Valmalenco-Bormio, ed era lunga solo 120 km. Quindi credo che prima avessero fatto solo l'Aprica.herbie ha scritto:quel giorno fecero altre 4 salite con relative discese, ciascuna sui 15-20 km.....tutte sotto l'acqua gelida se non mi sbaglio....CicloSprint ha scritto:Molto peggio del Bondone 1956, perchè venne fatta la discesa....
Comunque, in quelle condizioni, il Gavia bastava ed avanzava!
- Maìno della Spinetta
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
credo dicesse il Bondone, col Brocon se non erro prima e la Valsugana dove la gente si ritirò a manciate
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Ah, ecco. Mo' sono capito!Maìno della Spinetta ha scritto:credo dicesse il Bondone, col Brocon se non erro prima e la Valsugana dove la gente si ritirò a manciate
E' che si parlava della tappa del Gavia...
- Maìno della Spinetta
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Quel giorno è indelebile nei miei ricordi, ho avuto tanta paura per quei poveri ragazzi. Arrivavano uno alla volta in cima con negli occhi il terrore, credevano di essere all'inferno.
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Scommetto che c'eri...aria ha scritto:Quel giorno è indelebile nei miei ricordi, ho avuto tanta paura per quei poveri ragazzi. Arrivavano uno alla volta in cima con negli occhi il terrore, credevano di essere all'inferno.
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Purtroppo lavoravo ma ho chiesto il permesso di recarmi in potineria per guardare un pezzo di tappa. L'ora l'ho ricuperata comunque.
- barrylyndon
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
ma era di domenica.se la memoria non mi inganna..
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
La tappa se non ricordo male la vinse Breuking su Hampstean,mentre Van de Velde transito per primo sul Gavia per poi perdersi nel gelo.ricordo la telecronaca di DeZan trasformatasi in radiocronaca per ovvie ragioni.praticamente in diretta solo l'arrivo con le telecamere fisse.Storica
- barrylyndon
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
giusto..clicca sul link..jenaser ha scritto:La tappa se non ricordo male la vinse Breuking su Hampstean,mentre Van de Velde transito per primo sul Gavia per poi perdersi nel gelo.ricordo la telecronaca di DeZan trasformatasi in radiocronaca per ovvie ragioni.praticamente in diretta solo l'arrivo con le telecamere fisse.Storica
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- Tranchée d'Arenberg
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
esattobarrylyndon ha scritto:ma era di domenica.se la memoria non mi inganna..
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Di domenica non si lavorava? Quando ci sono navi in partenza le merci si devono consegnare.
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Però mi pare di ricordare che le immagini del valico non erano andate in onda. Quello che si vede nel filmato in Youtube sono spezzoni registrati da persone con telecamere non collegate in diretta.aria ha scritto:Purtroppo lavoravo ma ho chiesto il permesso di recarmi in potineria per guardare un pezzo di tappa. L'ora l'ho ricuperata comunque.
Forse ti confondi con le scene viste all'arrivo, comunque pochissime, per quel che mi ricordo...
- barrylyndon
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
ah a chi lo dici....aria ha scritto:Di domenica non si lavorava? Quando ci sono navi in partenza le merci si devono consegnare.
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
in realtà le 4 salite furono il Costalunga (con 10 km circa di discesa verso la val di Fassa, seguiti dal fondovalle in discesa fino a Predazzo), il Rolle (discesa interminabile fino a Fiera di Primiera), Gobbera (corta) Brocon (più di 15 km. se non sbaglio, con lìulteriore discesa dalla valsugana su Trento). Tutte se non erro con tempo pessimo....Maìno della Spinetta ha scritto:credo dicesse il Bondone, col Brocon se non erro prima e la Valsugana dove la gente si ritirò a manciate
sempre andando a spanne la tappa del Gavia era infrasettimanale, mi ricordo che avevo da fare i compiti e stavo ad ascoltare come sarebbe andata a finire.
Ultima modifica di herbie il venerdì 17 maggio 2013, 21:24, modificato 1 volta in totale.
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Certo che la vis polemica di Visentini non aveva freni.cavallo di razza con un carattere non da corridore,purtroppo.
- barrylyndon
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
a me pare fosse di domenica..al sabato Rominger vinse a Chiesa Valmalenco..e la domenica ero nella cameretta della mia ex ragazza...ad ascoltare il giro..che vi pensavate???herbie ha scritto:in realtà le 4 salite furono il Costalunga (con 10 km circa di discesa verso la val di Fassa, seguiti dal fondovalle in discesa fino a Predazzo), il Rolle (discesa interminabile fino a Fiera di Primiera), Gobbera (corta) Brocon (più di 15 km. se non sbaglio, con lìulteriore discesa dalla valsugana su Trento). Tutte se non erro con tempo pessimo....Maìno della Spinetta ha scritto:credo dicesse il Bondone, col Brocon se non erro prima e la Valsugana dove la gente si ritirò a manciate
sempre andando a spanne la tappa del Gavia era infrasettimanale, mi ricordo che avevo da fare i compiti e stavo ad ascoltare come sarebbe andata a finire.
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Credo di ricordare che dalle immagini mi venissero i brividi e i direttori in cima al Gavia accogliessero i corridori per coprirli. In tanti si ritirarono, erano in ipotermia.
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Appunto, credi di ricordare. Perché quelle immagini non andarono in onda (voglio dire quelle "in cima al Gavia"). Forse non ricordi che la tappa finiva a Bormio. Lì si videro alcune scene di corridori 'incopertati', ma neppure troppe, per quel che posso ricordare.aria ha scritto:Credo di ricordare che dalle immagini mi venissero i brividi e i direttori in cima al Gavia accogliessero i corridori per coprirli. In tanti si ritirarono, erano in ipotermia.
PS: era domenica, sicuro: http://it.wikipedia.org/wiki/Giro_d'Italia_1988 + calendario perpetuo (del resto, se il Giro finì il 12... )
EDIT: ah, inoltre quel Giro fu terminato da 125 corridori. Quindi ci furono solo 55 ritirati (in tutto il Giro), direi nella media. Anche perché pare assodato che un bel po' di "fuori classifica" la discesa se la fecero in macchina...
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Può darsi che nei miei ricordi si siano accavallate le immagini ripetute anche il giorno dopo. Grazie comunque per le precisazioni
Ponte di Legno Gavia e Bormio è l'itinerario che abbiamo ripetuto poi in seguito. Non ricordo se la salita fosse tutta asfaltata.
Ponte di Legno Gavia e Bormio è l'itinerario che abbiamo ripetuto poi in seguito. Non ricordo se la salita fosse tutta asfaltata.
- barrylyndon
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
beh l'arrivo di Chioccioli e Pagnin(soprattutto) ha un che di drammatico..
nel filmato si vede bene...
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Ricordavo (vagamente) l'arrivo di Chioccioli, perché era la maglia rosa. Quello di Pagnin no, ma sono passati troppi anni. Mi pare non si fosse visto molto di più, in ogni caso. Forse, appunto, nei giorni seguenti.barrylyndon ha scritto:beh l'arrivo di Chioccioli e Pagnin(soprattutto) ha un che di drammatico..
nel filmato si vede bene...
Paradossalmente, ma in fondo neanche poi tanto, quelli messi meglio erano Breukink e Hampsten (eh già, erano stati meno a lungo al freddo ... ).
- matteo.conz
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Queste immagini danno proprio il senso dell'avventura...aria spera di no ma io e altri speriamo che domenica sia una tappa epica!!!
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- matteo.conz
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Ormai che ci siamo metto questra storica tappa
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Herbie si riferiva alla tappa del Bondone, e la altre salite erano Costalunga (stesso versante lungo che attraverseranno quest'anno, ma che più spesso è preso in discesa- come nella Alleghe-Passo dello stelvio del 1975- ), Gobbera, Rolle e brocon.Bitossi ha scritto:Mmm... la tappa era Chiesa Valmalenco-Bormio, ed era lunga solo 120 km. Quindi credo che prima avessero fatto solo l'Aprica.herbie ha scritto:quel giorno fecero altre 4 salite con relative discese, ciascuna sui 15-20 km.....tutte sotto l'acqua gelida se non mi sbaglio....CicloSprint ha scritto:Molto peggio del Bondone 1956, perchè venne fatta la discesa....
Comunque, in quelle condizioni, il Gavia bastava ed avanzava!
P.s per Costalunga e Gobbera ok, ma per gli altri due ho dovuto ricorrere ad un video su Youtube
SUCCESSI AL FANTACICLISMO
2009:Giro di Romagna,una tappa alla Vuelta,vincitore classifica sprinter e 3o alla FantaVuelta
2010:Giro del friuli, 5o in classifica generale finale
2012:Campione italiano e mondiale a cronometro
2013:Una tappa al Giro(Cherasco)
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Quelli messi meglio erano Hampsten e Breukink infatti fecero primo e secondo. Ricordo che in diretta si videro solo gli ultimi km di discesa tra Santa Caterina e Bormio, lungo i quali Breukink raggiunse e saltò Hampsten e andò a vincere la tappa mentre Hampsten prese la maglia rosa.
Giornata drammatica che ci si può solo augurare che non avvenga più, certo fa specie vedere che allora come 2 mesi fa alla Sanremo non si riesca ad avere degli equipaggiamenti adatti a condizioni di questo tipo, che si potrebbero comprare al Decathlon.
Giornata drammatica che ci si può solo augurare che non avvenga più, certo fa specie vedere che allora come 2 mesi fa alla Sanremo non si riesca ad avere degli equipaggiamenti adatti a condizioni di questo tipo, che si potrebbero comprare al Decathlon.
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
io la cosa che ricordo meglio, ma sbaglierò, è il solito -leggendario- maglione di de zan. abbinato a giorgio martino con un giaccone improbabile.
ma forse inverto i due.
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
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Ghiotto a 37.35
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Pozzi a 38.02
Furlan a 38.05
Vandewalle a 39.02
Chesini
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Piasecki a 41.23
Morandi a 42.03
Redant a 43.38
Bottola a 43.49
Cortinovis a 44.55
Saligari a 45.04
Giuliani a 45.52
Allocchio a 46.02
Cesarini a 46.10
Siboni a 46.17
Van Der Velde a 46.49
Brugna a 47.00
Spreafico a 47.10
Elli
Gambirasio a 48.18
Grimani a 48.40
Caroli a 48.46
Maini a 48.55
Strazzer a 49.10
Del Ben a 49.18
Rocchi a 50.54
Boffo a 52.42
Piva a 53.28
fuori tempo massimo Longo, Zen, Cipollini e Petito
Hampsten a 7
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Rabottini segue Gavazzi...sembra quasi una tappa del Giro di quest'anno
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Ci sarebbero anche:piccolo san bernardo ha scritto:Rabottini segue Gavazzi...sembra quasi una tappa del Giro di quest'anno
- Vanotti
- Martinez
- Rodriguez
- Phinney
- Santaromita
(casualmente i Sorensen quest'anno sono a casa)
Poca fantasia nei cognomi ciclistici?
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Segnalo questa splendida canzone degli Offlaga Disco Pax, Tulipani:
Johan parcheggiò la bicicletta contro il parapetto ed entrò nella roulotte in braghe corte, perchè fuori nevicava l'universo nonostante fosse giugno. Batteva i denti irrigidito mentre i suoi due nuovi amici rimasero stupiti dalla visita a sorpresa. Gli offrirono un the caldo damandandogli perchè in quella discesa, durante la bufera, il ghiaccio e la paura, non si fosse ben coperto. L'olandese in bicicletta rispose col suo accento gutturale parole incomprensibili e finito lo spavento si riaffacciò alla strada, mentre altri sventurati su due ruote scendevano prudenti quei tornanti in mezzo alla tormenta protetti dal moncler. Lui restò ancora un poco a godersi il tepore improvvisato e dopo un paio di bestemmie protestanti tornò in sella al suo cavallo verso la valle che incombeva. Eppure un quarto d'ora prima Johan era solo lassù in cima.
Staccò tutti lungo il Gavia pedalando su un viscido sterrato mentre intorno era come se l'inverno in Val Camonica non fosse mai finito. Raggiunse quel passo a quota siderale mentre i fiocchi sulla testa evaporavano al contatto della pelle incandescente e arrivato fino a lì continuò a far finta che il freddo non ci fosse. Tirò dritto come se Bormio stesse nei dintorni e non quaranta chilometri più in basso.
In quella roulotte ci finì con un principio di assideramento tre minuti dopo, che a scender dopo tutto quello sforzo sudato e bagnatissimo a cinque gradi sotto zero indossando solamente una maglia ciclamino ci vuole del coraggio e una certa dose d'impazienza.
Ci arrivò da stoccafisso, a Bormio, l'olandese Van der Velde. Quasi morto e con quarantasette minuti di ritardo.
Ma di quel traguardo si ricordano certo più di lui che dell'altro tulipano che giunse primo in quella tappa disgraziata o dell'americano che vinse poi il Giro d'Italia la cui cima Coppi era un pò troppo congelata.
Quel metro di neve sulle Lepontine Retiche, affrontato con una bicicletta al posto della slitta, vale quanto l'alpinismo estremo senza bombole d'ossigeno tra le inviolate vette del Pamir.
Johan parcheggiò la bicicletta contro il parapetto ed entrò nella roulotte in braghe corte, perchè fuori nevicava l'universo nonostante fosse giugno. Batteva i denti irrigidito mentre i suoi due nuovi amici rimasero stupiti dalla visita a sorpresa. Gli offrirono un the caldo damandandogli perchè in quella discesa, durante la bufera, il ghiaccio e la paura, non si fosse ben coperto. L'olandese in bicicletta rispose col suo accento gutturale parole incomprensibili e finito lo spavento si riaffacciò alla strada, mentre altri sventurati su due ruote scendevano prudenti quei tornanti in mezzo alla tormenta protetti dal moncler. Lui restò ancora un poco a godersi il tepore improvvisato e dopo un paio di bestemmie protestanti tornò in sella al suo cavallo verso la valle che incombeva. Eppure un quarto d'ora prima Johan era solo lassù in cima.
Staccò tutti lungo il Gavia pedalando su un viscido sterrato mentre intorno era come se l'inverno in Val Camonica non fosse mai finito. Raggiunse quel passo a quota siderale mentre i fiocchi sulla testa evaporavano al contatto della pelle incandescente e arrivato fino a lì continuò a far finta che il freddo non ci fosse. Tirò dritto come se Bormio stesse nei dintorni e non quaranta chilometri più in basso.
In quella roulotte ci finì con un principio di assideramento tre minuti dopo, che a scender dopo tutto quello sforzo sudato e bagnatissimo a cinque gradi sotto zero indossando solamente una maglia ciclamino ci vuole del coraggio e una certa dose d'impazienza.
Ci arrivò da stoccafisso, a Bormio, l'olandese Van der Velde. Quasi morto e con quarantasette minuti di ritardo.
Ma di quel traguardo si ricordano certo più di lui che dell'altro tulipano che giunse primo in quella tappa disgraziata o dell'americano che vinse poi il Giro d'Italia la cui cima Coppi era un pò troppo congelata.
Quel metro di neve sulle Lepontine Retiche, affrontato con una bicicletta al posto della slitta, vale quanto l'alpinismo estremo senza bombole d'ossigeno tra le inviolate vette del Pamir.
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
L'hai scritto tu, non io....Bitossi ha scritto:
Poca fantasia nei cognomi ciclistici?
SUCCESSI AL FANTACICLISMO
2009:Giro di Romagna,una tappa alla Vuelta,vincitore classifica sprinter e 3o alla FantaVuelta
2010:Giro del friuli, 5o in classifica generale finale
2012:Campione italiano e mondiale a cronometro
2013:Una tappa al Giro(Cherasco)
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2013:Una tappa al Giro(Cherasco)
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Era domenica! Al mattino avevo fatto le Dieci Colli praticamente tutta sotto la pioggia... partenti appena una cinquantina, in pratica la feci tutta insieme ad un amico... mi sentii anche io un piccolo eroe del gavia quel giorno!
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Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
c'è anche il video con immagini originali:jerrydrake ha scritto:Segnalo questa splendida canzone degli Offlaga Disco Pax, Tulipani:
Johan parcheggiò la bicicletta contro il parapetto ed entrò nella roulotte in braghe corte, perchè fuori nevicava l'universo nonostante fosse giugno. Batteva i denti irrigidito mentre i suoi due nuovi amici rimasero stupiti dalla visita a sorpresa. Gli offrirono un the caldo damandandogli perchè in quella discesa, durante la bufera, il ghiaccio e la paura, non si fosse ben coperto. L'olandese in bicicletta rispose col suo accento gutturale parole incomprensibili e finito lo spavento si riaffacciò alla strada, mentre altri sventurati su due ruote scendevano prudenti quei tornanti in mezzo alla tormenta protetti dal moncler. Lui restò ancora un poco a godersi il tepore improvvisato e dopo un paio di bestemmie protestanti tornò in sella al suo cavallo verso la valle che incombeva. Eppure un quarto d'ora prima Johan era solo lassù in cima.
Staccò tutti lungo il Gavia pedalando su un viscido sterrato mentre intorno era come se l'inverno in Val Camonica non fosse mai finito. Raggiunse quel passo a quota siderale mentre i fiocchi sulla testa evaporavano al contatto della pelle incandescente e arrivato fino a lì continuò a far finta che il freddo non ci fosse. Tirò dritto come se Bormio stesse nei dintorni e non quaranta chilometri più in basso.
In quella roulotte ci finì con un principio di assideramento tre minuti dopo, che a scender dopo tutto quello sforzo sudato e bagnatissimo a cinque gradi sotto zero indossando solamente una maglia ciclamino ci vuole del coraggio e una certa dose d'impazienza.
Ci arrivò da stoccafisso, a Bormio, l'olandese Van der Velde. Quasi morto e con quarantasette minuti di ritardo.
Ma di quel traguardo si ricordano certo più di lui che dell'altro tulipano che giunse primo in quella tappa disgraziata o dell'americano che vinse poi il Giro d'Italia la cui cima Coppi era un pò troppo congelata.
Quel metro di neve sulle Lepontine Retiche, affrontato con una bicicletta al posto della slitta, vale quanto l'alpinismo estremo senza bombole d'ossigeno tra le inviolate vette del Pamir.
Re: Gavia.5 giugno 1988.per non dimenticare..
Mi viene fuori This video is private.barrylyndon ha scritto:bel filmato,anche se dalla qualita' non eccelsa,su quello che e' stato il Gavia nel Giro 1988...