nella discussione si trattano due argomenti :l'Orso ha scritto:a parte che non ho messo in antitesi vittoria con spettacolo, ma far soldi con Ciclismo inteso come sport e non come.... altro...AntiGazza ha scritto:Premessa , del tuo post quoto solo questa parte su cui non sono completamente d'accordo , per quello mi sono permesso di tagliare il resto .
Il ragionamento che fai però per me ha un difetto che ora ti spiego .l'Orso ha scritto: Col "cuore" invece penso che frasi del genere (di Nibali) mi fan sentire ciclisticamente fuori dal tempo, ma ormai ho quasi del tutto rinunciato a credere che il ciclismo torni ad essere uno sport da leggenda, i mangiasoldi l'han distrutto e gli attori/lavoratori che ci sono seguono le direttive che gli vengono date, dopotutto quasi tutti son stati scelti da personaggi a cui interessano principalmente o solamente i dindi.
Al netto di cio, devo dire che, nonostante l'ipocrisia regnante in gruppo, nonostante a volte gli attori non si siano dimostrati molto sensibili riguardo ai "monumenti" del ciclismo, vedo in crescita il livello dello spettacolo, perlomeno quando i percorsi sono vivaci e le salite lunghe e dure fatte seriamente non sono più di.. una
Per le corse di un giorno, ci sono protagonisti più che eccellenti (pure i protagonisti attuali dei GT paiono più portati per le singole giornate), così come per le corse a tappe brevi.
Per i GT, probabilmente i "preparatori" attuali (tolte le doppie bombole di ossigeno usate in passato che semplificavano un po' le cose) non sono in grado di prevedere la complessità di corse a tappe lunghe e variegate , questo non è necessariamente un male per lo spettacolo, manca solo che gli attori prendano il coraggio di rischiare di andare finalmente (e umanamente) in crisi.
Comunque siamo ampliamente OT
Mettiamo come se fossero in antitesi completa due componenti :fare spettacolo e vincere una corsa.Penso che nessun corridore di ogni epoca abbia messo come primo aspetto il fare spettacolo a meno che non si stia parlando di uno a cui appunto della vittoria fregava relativamente.
Però mi sfugge come un qualsiasi organo dirigenziale possa pensare a far soldi cercando di eliminare lo spettacolo a dispetto dei soldi.
Il come lo chiami tu ciclismo da leggenda sicuramente non potrà mai più esistere perché ,a meno di cambi regolamentari radicali , non è per nulla redditizio nel computo di cercare la vittoria.Come ogni sport l'evoluzione porta la specializzazione e la standardizzazione del gesto . Per cui anche se Binda corresse oggi non farebbe altro che quello che fanno i vari Froome , Nibali Schelck e compagnia cantante.
Perchè è la maniera più sicura per vincere.
Oltretutto si rischia meno perchè azioni come quella di Evans che scatta sulla Croix De Fer al tour 2012 hanno una probabilità di riuscita molto bassa , e a lungo andare diminuirà ancora .
Per vari motivi sostanzialmente , per cui alzando il livello della preparazione si alza comunque il livello del gregario più che del campione , il che fa si che le differenze siano meno marcate etc...E poi perchè esistono alcune regole immutabili , tra cui per esempio quella che a ruota si consuma meno e quella che un azione continua e regolare è ad ogni modo + redditizia di una serie continua di scatti.Da qui mi pare ovvio che lo squadrone inizi a diventare troppo determinante.
Io farei attenzione a parlare male di preparatori attuali che sono comunque dei luminari nel loro settore.
A meno ripeto , di seri cambi regolamentari (a cui la maggioranza degli sport ricorre perché è nella natura stessa dello sport la standardizzazione a lungo andare , e la standardizzazione è l'antitesi dello spettacolo ) .
Mi scuso anche io dell'OT.
ti ringrazio per il tuo parere, nonostante non sia d'accordo su quasi nulla per tanti motivi, purtroppo oltre a non essere il TD adatto per questo dibattito ho pure poco tempo per cui mi son solo limitato a sottolineare le cose che secondo me con cui non concordo o non son vere se non alla luce delle strade intraprese negli anni '80
Buon Delfinato, torno al lavoro
1) Far soldi trattando il ciclismo non come sport ma come un prodotto , una merce diciamo .
2) La differenza tra il ciclismo eroico e quello attuale è dovuta a mancato coraggio e a preparazioni dei corridori su "modelli prestativi non inerenti alla realtà" , mettiamola così.
Il che poi porta a vedere il ciclismo interpretato in una determinata maniera piuttosto che in un altra .
Io ho le seguenti opinioni sui due argomenti :
1) Se io fossi un dirigente del ciclismo che pensa solo ai soldi del movimento , che poi sarebbero di riflesso i miei , cercherei di dare la più grande visibilità possibile al ciclismo.
Mi pare che sia palese come introiti pubblicitari/diritti televisivi/pubblicità sui siti di settore dedicati etc.. siano attualmente tra le maggiori fonti di guadagno per uno sport se appunto io , da ipotetico dirigente, pensassi solo al lato economico.
Il che vorrebbe dire che per aumentare il bacino di utenze devo aumentare la spettacolarità del mio prodotto , in modo da cercare di fidelizzare il cliente tramite la creazione di personaggi eroici , al limite(è un iperbole sia chiaro) indurre anche la catastrofe che è sicuramente portatrice di ascolti e di consenso.
RIPETO .. NON FRAINTENDETE .... QUESTO E' PER ME IL PUNTO DI VISTA DI UN DIRIGENTE CHE POTREBBE AVERE NEL MIRINO SOLO L'ASPETTO ECONOMICO.(ed è una cosa che sicuramente io cerco di non osservare)
2)Io sostengo che attualmente manchiamo di spettacolo inteso come impresa dei corridori e battaglia da lontano per il fatto che le percentuali che questi comportamenti tattici portino alla vittoria rasenta la 0 .Ci sono comunque ancora esempi di questo tipo ma a lungo andare diminuiranno sempre più.E non è questione di coraggio , è questione che l'azione eroica è fatta per ottenere una vittoria , e nelle condizioni attuali per vari motivi (tra cui alcuni elencati nel mio post quotato) non è assolutamente conveniente.E tra i motivi che ho riportato uno riguarda proprio l'evoluzione scientifica della preparazione.
Quali sono le vostre opinioni in merito ? Spero di non aver fatto un calderone perchè l'argomento è vastissimo e si presta a mille sfaccettature.