Chris Froome: la mancanza di stile al potere
- matteo.conz
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
è uscita la puntata nuova di the ride,la metto qui perchè froome pedalando molto in scioltezza ma alzandosi sui pedali a volte magari vi suggerisce qualcosa su questa questione che cmq abbiamo sviscerato. Divertente kelly che cambia cassetta e se ne va alla faggiano.... http://conquertheroad.oakley.com/ride.php
dai rilanciamo la discussione se vi...io scrivero poco per le tappe pechè sto facensdo un corso,peccato ma è na cosa serie e spero mi dia un lavoro se no st'autunno devo proprio andare all'estero...ciao belli!
edit: mi scuso con voi e con froome quando l'altro giorno allo scatto ho detto che schifo,beh insomma mi è venuto di getto ma froome non se lo merita e quando si sbaglia bisogna ammetterlo se si puo...
Lui è un bravo ragazzo ma quando si fa parte di meccanismi...beh dai ci siam capiti
dai rilanciamo la discussione se vi...io scrivero poco per le tappe pechè sto facensdo un corso,peccato ma è na cosa serie e spero mi dia un lavoro se no st'autunno devo proprio andare all'estero...ciao belli!
edit: mi scuso con voi e con froome quando l'altro giorno allo scatto ho detto che schifo,beh insomma mi è venuto di getto ma froome non se lo merita e quando si sbaglia bisogna ammetterlo se si puo...
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Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Sono sempre stato combattuto riguardo a Chris Froome. Istintivamente mi puzzava abbastanza il suo sbucare fuori dal nulla. Un perfetto sconosciuto che diventa il nuovo dominatore del Tour. Poi, mettendo da parte l'istinto, e guardando la cosa da un punto di vista logico, è plausibile che per questioni logistiche, per lui sia stato molto più difficoltoso mettersi in luce e raggiungere il ciclismo che conta.claudiodance ha scritto:...
L’azione fuorisella di Marco era cattiva, intensa, accattivante….in una parola: bella.
Bella.
La frullopatite slogante di Froome no. Chi vorrà pedalare in salita come lui? È sgraziata, incomprensibile, assurda,..in una parola: brutta.
Brutta.
...Ora ha un ciclista forte come un toro, ma che, a vedersi, provoca repulsione.
Repulsione.
Ha duellato con Nibali l'anno scorso e gli ho tifato contro parteggiando per l'Italiano di turno. Ma allora perchè al Tour mi viene istintivamente da tifare Contador che non è italiano e mi è abbastanza indifferente? Perchè al Giro non tifavo così contro Wiggo, nonostante ci fosse Nibali, l'italiano di turno?
Forse perchè i dominatori che vincono sia a crono che in montagna sono noiosi, però anche Indurain era così e non mi faceva lo stesso effetto. Irrazionale.
Forse perchè il suo mulinare mi ricorda Armstrong che è stato l'avversario di Pantani, colui che avrei tanto voluto veder sfidato e sconfitto dal pelato. Colui che ha goduto di coperture all'antidoping mentre il pelato veniva fermato, indagato, additato, inquisito da sette procure. Però Froome non c'entra niente con Lance, men che meno con Marco. Ancora irrazionalità.
Forse perchè va impossibilmente più forte degli altri? Non mi pare proprio. I suoi tempi di scalata non sono tanto impressionanti, e sta correndo contro nessuno. Tolti Evans e Contador in declino, chiunque si piazzerà tra i primi cinque, avrà fatto il suo miglior tour in carriera. Tanti comprimari da quindicesimo posto sbattuti ai piedi del podio causa ricambio generazionale. Sempre irrazionale.
Forse perchè corre nella Sky. La squadra più ambigua del mondo, nel suo palese stato di conflitto d'interessi. Porata ad esempio di pulizia dal presidente UCI alla fine della sua pluriennale campagna per un ciclismo più anglosassone contro i mafiosi latini. Situazione paradossale che spinge ad immaginare consistenti coperture antidoping di cui Froome potrebbe aver goduto. Ma perchè la Sky avrebbe dovuto superdopare (e supercontrattualizzare) proprio il più vistoso tra i ciclisti? Non conveniva prendere un qualsiasi europeo ben mimetizzabile per usarlo da cavia? Anche qui irrazionalità.
Quando sul Ventoux ha fatto la sua spremuta di pedali, mi son girato dall'altra parte. Eppure quando scatta la maglia gialla, la maglia rosa, o uno dei grandi protagonisti, di solito salto sul divano. Totalmente irrazionale, e non riesco a spiegarmi il perchè. Anzi non ci riuscivo, finchè non ho letto il post di Claudio.
Grazie Claudio
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
La sensazione che mi lascia Froome in ogni accellerazione è che nn siano figlie di una concetrazione tesa, estrema e nervosa, sostanzialmenye muscolare, ma che siano scandite con lucida freddezza, una distensione epidermica che risulta estesticamente leggera ma tozza, proprio perchè pienamente compresa in un elasticitá degli arti inferiori che sicuramente fa intendere l'enorme ricerca di uno stato psicofisico quanto mai prima così ottimale, risparmiandogli (forse) molto più degli altri il dover fare affidamento su quella tensione addominale che è alla base degli sforzi più intensi (ricordo i 1000 piegamenti al giorno con cui Valverde ha cercato di ricreare l'intensitá del ritmo gara).
Ecco spiegato il suo riuscire a mantenere flessibile la parte superiore del busto anche nel momento di compressione nell'attacco ( busto che anche a me sembra piuttosto capiente..)
Possibile?
Si, ma più in corse singole dove la pressione si puó tenere lontano; mi chiedo come fa a mantenere tanto distacco, isolamento e ricerca dell'optimum con cui si approccia da più di 15 tiratissimi giorni del 100° tour.
Altro che i sonnellini di Nibali!
Sará molto indicativo questo repentino ripetersi di giorni massacranti che iniziano domani.
Ecco spiegato il suo riuscire a mantenere flessibile la parte superiore del busto anche nel momento di compressione nell'attacco ( busto che anche a me sembra piuttosto capiente..)
Possibile?
Si, ma più in corse singole dove la pressione si puó tenere lontano; mi chiedo come fa a mantenere tanto distacco, isolamento e ricerca dell'optimum con cui si approccia da più di 15 tiratissimi giorni del 100° tour.
Altro che i sonnellini di Nibali!
Sará molto indicativo questo repentino ripetersi di giorni massacranti che iniziano domani.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
bello, fantastico, grande iniziativa, grande montagna, grande fotografia. Chris fa sempre una buonissima impressione, sembra veramente una bravo ragazzo, c'è poco da dire..matteo.conz ha scritto:è uscita la puntata nuova di the ride,la metto qui perchè froome pedalando molto in scioltezza ma alzandosi sui pedali a volte magari vi suggerisce qualcosa su questa questione che cmq abbiamo sviscerato. Divertente kelly che cambia cassetta e se ne va alla faggiano.... http://conquertheroad.oakley.com/ride.php
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Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
Beppesaronni
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Guardando lo scatto ad altissime frequenze sul ventoux mi è venuto in mente un fondista norvegese northug e la sua volata
Slegar cosa ne pensi?
L allenatore di froome e porte viene dal canottaggio , però conosco poco quella disciplina
Slegar cosa ne pensi?
L allenatore di froome e porte viene dal canottaggio , però conosco poco quella disciplina
- barrylyndon
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
il tempo delle prima tappa pirenaica invece e' stato davvero ottimo..ed anche gli ultimi 10 km del Ventoux,quasi sensazionali..Norman7 ha scritto: I suoi tempi di scalata non sono tanto impressionanti, e sta correndo contro nessuno.
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
I gesti atletici sono diversi però le situazioni sono abbastanza simili: qualità atletiche fuori dal comune, stile inguardabile.Winter ha scritto:Guardando lo scatto ad altissime frequenze sul ventoux mi è venuto in mente un fondista norvegese northug e la sua volata
Slegar cosa ne pensi?
L allenatore di froome e porte viene dal canottaggio , però conosco poco quella disciplina
Oggi ho avuto una brutta sensazione: Froome al gancio è un ciclista abbastanza composto in bicicletta, per cui più andrà forte in salita più brutto sarà da vedere.
Non sapevo che l'allenatore di Froome e Porte proveniva dal canottaggio, però così si capiscono molte cose sulle prestazioni dell'anglo-keniano. Di canottaggio conosco praticamente niente, però è una specialità che che dura relativamente poco (max 7'?), in cui si è costantemente fuori soglia ed in cui le variazioni di velocità sono da forte a fortissimo; inoltre una buona parte dell'allenamento viene svolto in palestra.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
L avevo notato anche io , quando la testa si piega verso il basso sta bene , dopo poco è il momento dove aumenta le frequenze
Utilizza le alte frequenze come gli scalatori di una volta il rapporto duro
Solo che lui parte dalla prima posizione
In entrambi i casi chi tenta di seguirli salta
Al criterium al romandia ad ax al ventoux stessa tecnica
Utilizza le alte frequenze come gli scalatori di una volta il rapporto duro
Solo che lui parte dalla prima posizione
In entrambi i casi chi tenta di seguirli salta
Al criterium al romandia ad ax al ventoux stessa tecnica
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
identifichi from col berlusca , e' facileNorman7 ha scritto:Sono sempre stato combattuto riguardo a Chris Froome. Istintivamente mi puzzava abbastanza il suo sbucare fuori dal nulla. Un perfetto sconosciuto che diventa il nuovo dominatore del Tour. Poi, mettendo da parte l'istinto, e guardando la cosa da un punto di vista logico, è plausibile che per questioni logistiche, per lui sia stato molto più difficoltoso mettersi in luce e raggiungere il ciclismo che conta.claudiodance ha scritto:...
L’azione fuorisella di Marco era cattiva, intensa, accattivante….in una parola: bella.
Bella.
La frullopatite slogante di Froome no. Chi vorrà pedalare in salita come lui? È sgraziata, incomprensibile, assurda,..in una parola: brutta.
Brutta.
...Ora ha un ciclista forte come un toro, ma che, a vedersi, provoca repulsione.
Repulsione.
Ha duellato con Nibali l'anno scorso e gli ho tifato contro parteggiando per l'Italiano di turno. Ma allora perchè al Tour mi viene istintivamente da tifare Contador che non è italiano e mi è abbastanza indifferente? Perchè al Giro non tifavo così contro Wiggo, nonostante ci fosse Nibali, l'italiano di turno?
Forse perchè i dominatori che vincono sia a crono che in montagna sono noiosi, però anche Indurain era così e non mi faceva lo stesso effetto. Irrazionale.
Forse perchè il suo mulinare mi ricorda Armstrong che è stato l'avversario di Pantani, colui che avrei tanto voluto veder sfidato e sconfitto dal pelato. Colui che ha goduto di coperture all'antidoping mentre il pelato veniva fermato, indagato, additato, inquisito da sette procure. Però Froome non c'entra niente con Lance, men che meno con Marco. Ancora irrazionalità.
Forse perchè va impossibilmente più forte degli altri? Non mi pare proprio. I suoi tempi di scalata non sono tanto impressionanti, e sta correndo contro nessuno. Tolti Evans e Contador in declino, chiunque si piazzerà tra i primi cinque, avrà fatto il suo miglior tour in carriera. Tanti comprimari da quindicesimo posto sbattuti ai piedi del podio causa ricambio generazionale. Sempre irrazionale.
Forse perchè corre nella Sky. La squadra più ambigua del mondo, nel suo palese stato di conflitto d'interessi. Porata ad esempio di pulizia dal presidente UCI alla fine della sua pluriennale campagna per un ciclismo più anglosassone contro i mafiosi latini. Situazione paradossale che spinge ad immaginare consistenti coperture antidoping di cui Froome potrebbe aver goduto. Ma perchè la Sky avrebbe dovuto superdopare (e supercontrattualizzare) proprio il più vistoso tra i ciclisti? Non conveniva prendere un qualsiasi europeo ben mimetizzabile per usarlo da cavia? Anche qui irrazionalità.
Quando sul Ventoux ha fatto la sua spremuta di pedali, mi son girato dall'altra parte. Eppure quando scatta la maglia gialla, la maglia rosa, o uno dei grandi protagonisti, di solito salto sul divano. Totalmente irrazionale, e non riesco a spiegarmi il perchè. Anzi non ci riuscivo, finchè non ho letto il post di Claudio.
Grazie Claudio
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- Iscritto il: lunedì 15 luglio 2013, 22:48
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Northug in salita è ancora più brutto da vedere di Froome. Al contrario però,almeno in salita, non è lui che svernicia gli altri ma si fa sferniciare da ColognaWinter ha scritto:Guardando lo scatto ad altissime frequenze sul ventoux mi è venuto in mente un fondista norvegese northug e la sua volata
Slegar cosa ne pensi?
L allenatore di froome e porte viene dal canottaggio , però conosco poco quella disciplina
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Non semprematteo9502 ha scritto:Northug in salita è ancora più brutto da vedere di Froome. Al contrario però,almeno in salita, non è lui che svernicia gli altri ma si fa sferniciare da ColognaWinter ha scritto:Guardando lo scatto ad altissime frequenze sul ventoux mi è venuto in mente un fondista norvegese northug e la sua volata
Slegar cosa ne pensi?
L allenatore di froome e porte viene dal canottaggio , però conosco poco quella disciplina
Northug nelle gare in linea perde raramente , il Cermis non è un esempio di salita..
cmq io parlavo della sua volata , frulla le braccia in modo incredibile
A proposito di Froome
Stesso albergo di due altri grandi capitani..
Lui a parlare con i dipendenti dell'albergo e a firmare autografi per venti minuti , gli altri , non si son fatti vedere , stile i calciatori
Gia' perche' oltre a essere un ciclista forte è soprattutto una persona molto educata e rispettosa
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
A questo punto dicci anche chi erano gli altriWinter ha scritto: A proposito di Froome
Stesso albergo di due altri grandi capitani..
Lui a parlare con i dipendenti dell'albergo e a firmare autografi per venti minuti , gli altri , non si son fatti vedere , stile i calciatori
Gia' perche' oltre a essere un ciclista forte è soprattutto una persona molto educata e rispettosa
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Balaberde e Contador?robot1 ha scritto:A questo punto dicci anche chi erano gli altriWinter ha scritto: A proposito di Froome
Stesso albergo di due altri grandi capitani..
Lui a parlare con i dipendenti dell'albergo e a firmare autografi per venti minuti , gli altri , non si son fatti vedere , stile i calciatori
Gia' perche' oltre a essere un ciclista forte è soprattutto una persona molto educata e rispettosa
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
Beppesaronni
Remco Evenelimits.
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Beppesaronni
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Uno dei due c'e'
Pero' niente nomi (magari era una giornata particolare)
Pero' niente nomi (magari era una giornata particolare)
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Vabbè Cunego non valeWinter ha scritto:Uno dei due c'e'
Pero' niente nomi (magari era una giornata particolare)
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
una riflessione a mio parere non del tutto condivisibile, ma tutt'altro che banale, uscita oggi su cycle!magazine
http://www.cyclemagazine.it/cycle/2013/ ... i-potenza/
Chris Froome, il figlio di un misuratore di potenza
Di Marco Briata
A prescindere da quello ci diranno in futuro i laboratori sul doping, resta il fatto che Froome ha stravinto il centesimo Tour de France. Con uno stile sicuramente sgraziato, scomposto, ma anche con una superiorità evidente e indiscussa. E allora mi piace provare a capire il significato di questo successo e quello che può rappresentare per il ciclismo. Perché Froome ha aperto un mondo nuovo, non so se migliore, ma sicuramente diverso. Ma di chi è figlio Froome? A quale grande campione del passato assomiglia?
Tutti i grandi campioni erano prima di tutto corridori, nascevano dalla pancia del Gruppo, dalla sua storia, fatta di facce, comportamenti, abitudini, storie di fatti e parole.
Ci sono sempre stati campioni più grintosi, combattenti, cagnacci (Bartali, Hinault, Magni, Chiappucci), altri più calcolatori, regolari, serafici (Anquetil, Indurain, Bugno, Moser), altri istintivi e rapaci (Saronni, Bettini, Amstrong) ancora fuori serie come Coppi, Merckx. Ma tutti nascevano da lì, dal gruppo. E di quel gruppo e delle sue strategie facevano parte. I primi americani o gli australiani (Lemond, Amstrong, Evans) hanno dovuto fare una lunga gavetta per apprendere e digerire la corsa e le sue dinamiche, il gruppo e le sue cattiverie.
Il loro problema non era la forza fisica, ma come scatenarla in corse difficile da addomesticare, su un gruppo spesso troppo furbo. Amstrong era molto più potente e forte di Argentin, ma il nostro Argentin lo aveva quasi confinato ai bordi delle corse grazie al suo carisma e alla sua capacità di reggere le sorti del plotone.
Froome invece no. Froome è il primo campione che potrebbe correre le stesse gare anche da solo. Nel bene e nel male lui non nasce dal Gruppo, non è un tattico, non segue troppo le strategie. La squadra c’è e conta ma solo in quanto parte del suo disegno teso a fare un certo numero di watt in un certo momento del percorso. La squadra non serve più per allungare, andare a chiudere, rinforzare il ritmo, ma solo perché in un certo momento è meglio stare a 250 watt e allora ci si riesce solo da coperti. Froome in salita non scatta, accelera perché sa di dovere far salire i watt fino a una certa soglia ben definita. Froome non si arrabbia se un avversario scatta, perché non lo vede, è troppo intento a guarda il contagiri dei suoi watt e sa benissimo che a una certa potenza nessuno può scattare davanti.
Per Froome le gare sono tutte con e contro il suo misuratore di potenza: sa che per vincere deve fare un certo TSS (è un dato che esprime lo sforzo medio di un allenamento) e per raggiungerlo sa come si fa, lo ha già provato altre volte in allenamento. In salita gli avversari ci sono, ma più che gli avversari contano i dati per capire se si sta andando bene, per rafforzare l’animo e aprire il sorriso se sono come previsti, per abbattersi se è giornata no e i numeri restano fissi sul fondo.
Tutto questo per dire che Froome è il primo campione Figlio di un Misuratore di potenza e di tutto quello che vuol dire correre e allenarsi con e contro quello che gli americani chiamano un powermeter… Vuol dire sacrifcio, sincerità con lo strumento, solitudine, precisione, ma anche intelligenza per interpretare e leggere i dati.
Ecco perché Froome pedala ingobbito, perché da anni è abituato a guarda il computerino, più che gli altri, più del paesaggio, più del gruppo. Contano solo quei maledetti dati, in una gara che è più simile a un’esercitazione contro un videogame che a una gara di ciclismo.
Allora il ciclismo perde il suo aspetto più romantico? Allora viva Contador che ha dimostrato che anche in pianura i watt non contano nulla, prima vengono sempre l’uomo, il gruppo e la sua capacità di leggere eventi atmosferici e avversati? Allora viva Quintana che dice che lui non ha bisogno di dati, perché lui sa quando finisce la benzina, perché lo sente dentro cosa vuole il suo corpo, un po’ come suo papà misurava la benzina dell’auto con un vecchio bastone di legno. Allora meglio Sagan, tutto istinto e tecnica?
Forse sì, ma intanto Froome ha vinto il Tour del centenario, mica poca roba. E lo ha fatto da uomo-macchina sfruttando al massimo la tecnologia, in un modo sicuramente meno romantico, fregandosene delle dicerie del gruppo, dei giornalisti e dello scarso amore dei tifosi. Sarà quindi un ciclismo più povero, freddo, schematico? Io non ne sono così sicuro, cosa c’è poi di più romantico, quasi sublime, dell’uomo che si allena, solo, contro le serie storiche della propria potenza e contro se stesso. Ogni giorno con tenacia, resistenza, adattando il proprio corpo ai quei watt, cercando di migliorarsi in continuazione. Perché la verità è che un powermeter è una strada verso il miglioramento, ma è anche uno strumento orrendamente sincero, dove non contano interpretazioni e stati d’animo. E poi richiede anche intelligenza, richiede di sapere usare un computer, di conoscere matematica e qualche base di statistica. Siamo sicuri che non sia meglio un campione del genere, più autonomo, consapevole, magari anche secchione? Forse non sarebbe meglio che anche il ciclismo italiano si facesse più umile e ripartisse da qui, da quello che gli stranieri hanno portato nella nostra tradizione. Il futuro non starà nel chiudersi nel proprio passato, ma solo nel sapersi adattare a quello che il mondo ci sta facendo vedere come un’opportunità. Sì, è sicuramente una strada difficile, ma il mondo globalizzato è più difficile per tutti, per tutti i mestieri. L’alternativa è continuare a guardarsi allo specchio, ripetendo come una scatola vuota che i tempi di una volta erano migliori.
Un mio amico dice sempre che sono pazzo a usare un powermeter, che è un oggetto alienante. Io lo uso poche ore al giorno, chissà quanto deve essere stato alienante per Froome, che ha passato più tempo con lui che con tutti gli altri per arrivare sul podio, a Parigi. E allora capisci anche la sua dieta, perché il dato vero non è quello dei watt in valore assoluto, ma sempre rapportati al suo peso sulla bilancia. E’ un rapporto, Sembra freddo, ma se il denominatore cresce e il rapporto scende, poi come si fa a vincere la sfida quotidiana? E poi, quanta solitudine e quanta tenacia! Si perdono riti e abitudini, voglia di stare insieme, soste al bar, parole e tanti discorsi. Il mio amico dice che fanno bene alla testa. Ma se poi Froome fosse diventato Froome solo perché ha deciso di nascere nella provetta di un misuratore di potenza e non nelle comode certezze consolatorie del gruppo, nelle sue abitudini, nelle sue battute e nei suoi soliti personaggi. In fondo sentendolo parlare davanti ai giornalisti, anche la sua testa non mi sembra poi così male, forse certi riti fanno bene solo alle convinzioni di chi non ha tanta voglia di vedere altro che se stesso…
http://www.cyclemagazine.it/cycle/2013/ ... i-potenza/
Chris Froome, il figlio di un misuratore di potenza
Di Marco Briata
A prescindere da quello ci diranno in futuro i laboratori sul doping, resta il fatto che Froome ha stravinto il centesimo Tour de France. Con uno stile sicuramente sgraziato, scomposto, ma anche con una superiorità evidente e indiscussa. E allora mi piace provare a capire il significato di questo successo e quello che può rappresentare per il ciclismo. Perché Froome ha aperto un mondo nuovo, non so se migliore, ma sicuramente diverso. Ma di chi è figlio Froome? A quale grande campione del passato assomiglia?
Tutti i grandi campioni erano prima di tutto corridori, nascevano dalla pancia del Gruppo, dalla sua storia, fatta di facce, comportamenti, abitudini, storie di fatti e parole.
Ci sono sempre stati campioni più grintosi, combattenti, cagnacci (Bartali, Hinault, Magni, Chiappucci), altri più calcolatori, regolari, serafici (Anquetil, Indurain, Bugno, Moser), altri istintivi e rapaci (Saronni, Bettini, Amstrong) ancora fuori serie come Coppi, Merckx. Ma tutti nascevano da lì, dal gruppo. E di quel gruppo e delle sue strategie facevano parte. I primi americani o gli australiani (Lemond, Amstrong, Evans) hanno dovuto fare una lunga gavetta per apprendere e digerire la corsa e le sue dinamiche, il gruppo e le sue cattiverie.
Il loro problema non era la forza fisica, ma come scatenarla in corse difficile da addomesticare, su un gruppo spesso troppo furbo. Amstrong era molto più potente e forte di Argentin, ma il nostro Argentin lo aveva quasi confinato ai bordi delle corse grazie al suo carisma e alla sua capacità di reggere le sorti del plotone.
Froome invece no. Froome è il primo campione che potrebbe correre le stesse gare anche da solo. Nel bene e nel male lui non nasce dal Gruppo, non è un tattico, non segue troppo le strategie. La squadra c’è e conta ma solo in quanto parte del suo disegno teso a fare un certo numero di watt in un certo momento del percorso. La squadra non serve più per allungare, andare a chiudere, rinforzare il ritmo, ma solo perché in un certo momento è meglio stare a 250 watt e allora ci si riesce solo da coperti. Froome in salita non scatta, accelera perché sa di dovere far salire i watt fino a una certa soglia ben definita. Froome non si arrabbia se un avversario scatta, perché non lo vede, è troppo intento a guarda il contagiri dei suoi watt e sa benissimo che a una certa potenza nessuno può scattare davanti.
Per Froome le gare sono tutte con e contro il suo misuratore di potenza: sa che per vincere deve fare un certo TSS (è un dato che esprime lo sforzo medio di un allenamento) e per raggiungerlo sa come si fa, lo ha già provato altre volte in allenamento. In salita gli avversari ci sono, ma più che gli avversari contano i dati per capire se si sta andando bene, per rafforzare l’animo e aprire il sorriso se sono come previsti, per abbattersi se è giornata no e i numeri restano fissi sul fondo.
Tutto questo per dire che Froome è il primo campione Figlio di un Misuratore di potenza e di tutto quello che vuol dire correre e allenarsi con e contro quello che gli americani chiamano un powermeter… Vuol dire sacrifcio, sincerità con lo strumento, solitudine, precisione, ma anche intelligenza per interpretare e leggere i dati.
Ecco perché Froome pedala ingobbito, perché da anni è abituato a guarda il computerino, più che gli altri, più del paesaggio, più del gruppo. Contano solo quei maledetti dati, in una gara che è più simile a un’esercitazione contro un videogame che a una gara di ciclismo.
Allora il ciclismo perde il suo aspetto più romantico? Allora viva Contador che ha dimostrato che anche in pianura i watt non contano nulla, prima vengono sempre l’uomo, il gruppo e la sua capacità di leggere eventi atmosferici e avversati? Allora viva Quintana che dice che lui non ha bisogno di dati, perché lui sa quando finisce la benzina, perché lo sente dentro cosa vuole il suo corpo, un po’ come suo papà misurava la benzina dell’auto con un vecchio bastone di legno. Allora meglio Sagan, tutto istinto e tecnica?
Forse sì, ma intanto Froome ha vinto il Tour del centenario, mica poca roba. E lo ha fatto da uomo-macchina sfruttando al massimo la tecnologia, in un modo sicuramente meno romantico, fregandosene delle dicerie del gruppo, dei giornalisti e dello scarso amore dei tifosi. Sarà quindi un ciclismo più povero, freddo, schematico? Io non ne sono così sicuro, cosa c’è poi di più romantico, quasi sublime, dell’uomo che si allena, solo, contro le serie storiche della propria potenza e contro se stesso. Ogni giorno con tenacia, resistenza, adattando il proprio corpo ai quei watt, cercando di migliorarsi in continuazione. Perché la verità è che un powermeter è una strada verso il miglioramento, ma è anche uno strumento orrendamente sincero, dove non contano interpretazioni e stati d’animo. E poi richiede anche intelligenza, richiede di sapere usare un computer, di conoscere matematica e qualche base di statistica. Siamo sicuri che non sia meglio un campione del genere, più autonomo, consapevole, magari anche secchione? Forse non sarebbe meglio che anche il ciclismo italiano si facesse più umile e ripartisse da qui, da quello che gli stranieri hanno portato nella nostra tradizione. Il futuro non starà nel chiudersi nel proprio passato, ma solo nel sapersi adattare a quello che il mondo ci sta facendo vedere come un’opportunità. Sì, è sicuramente una strada difficile, ma il mondo globalizzato è più difficile per tutti, per tutti i mestieri. L’alternativa è continuare a guardarsi allo specchio, ripetendo come una scatola vuota che i tempi di una volta erano migliori.
Un mio amico dice sempre che sono pazzo a usare un powermeter, che è un oggetto alienante. Io lo uso poche ore al giorno, chissà quanto deve essere stato alienante per Froome, che ha passato più tempo con lui che con tutti gli altri per arrivare sul podio, a Parigi. E allora capisci anche la sua dieta, perché il dato vero non è quello dei watt in valore assoluto, ma sempre rapportati al suo peso sulla bilancia. E’ un rapporto, Sembra freddo, ma se il denominatore cresce e il rapporto scende, poi come si fa a vincere la sfida quotidiana? E poi, quanta solitudine e quanta tenacia! Si perdono riti e abitudini, voglia di stare insieme, soste al bar, parole e tanti discorsi. Il mio amico dice che fanno bene alla testa. Ma se poi Froome fosse diventato Froome solo perché ha deciso di nascere nella provetta di un misuratore di potenza e non nelle comode certezze consolatorie del gruppo, nelle sue abitudini, nelle sue battute e nei suoi soliti personaggi. In fondo sentendolo parlare davanti ai giornalisti, anche la sua testa non mi sembra poi così male, forse certi riti fanno bene solo alle convinzioni di chi non ha tanta voglia di vedere altro che se stesso…
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
E intanto gli stanno facendo vincere ogni sera un Criterium, con relative premiazioni e bevute di birra finali che lo mettono in imbarazzo
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
azz, ecco perche Wiggins non si è fatto sentire, gli stava organizzando la "festa" post TourPat McQuaid ha scritto:E intanto gli stanno facendo vincere ogni sera un Criterium, con relative premiazioni e bevute di birra finali che lo mettono in imbarazzo
Fanta cicloweb 2015:
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
cauz. ha scritto:una riflessione a mio parere non del tutto condivisibile, ma tutt'altro che banale, uscita oggi su cycle!magazine
http://www.cyclemagazine.it/cycle/2013/ ... i-potenza/
....
Ma se poi Froome fosse diventato Froome solo perché ha deciso di nascere nella provetta di un misuratore di potenza e non nelle comode certezze consolatorie del gruppo, nelle sue abitudini, nelle sue battute e nei suoi soliti personaggi. In fondo sentendolo parlare davanti ai giornalisti, anche la sua testa non mi sembra poi così male, forse certi riti fanno bene solo alle convinzioni di chi non ha tanta voglia di vedere altro che se stesso…
....
Questa frase mi piace molto...esce fuori dal solco....
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Una curiosità: qualcuno ha calcolato quanti soldi si è portato a casa Froome con la vittoria del Tour + tappe, piazzamenti ecc? Grazie.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
intendi i "premi"?34x27 ha scritto:Una curiosità: qualcuno ha calcolato quanti soldi si è portato a casa Froome con la vittoria del Tour + tappe, piazzamenti ecc? Grazie.
Perchè quelli solitamente si dividono con la squadra, poi non so.. (si parlava di oltre 500mila euro)
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Piuttosto interessanti le riflessioni.cauz. ha scritto:una riflessione a mio parere non del tutto condivisibile, ma tutt'altro che banale, uscita oggi su cycle!magazine
http://www.cyclemagazine.it/cycle/2013/ ... i-potenza/
Chris Froome, il figlio di un misuratore di potenza
Di Marco Briata
A prescindere da quello ci diranno in futuro i laboratori sul doping, resta il fatto che Froome ha stravinto il centesimo Tour de France. .....
Ci sono sempre stati campioni più grintosi, combattenti, cagnacci (Bartali, Hinault, Magni, Chiappucci), altri più calcolatori, regolari, serafici (Anquetil, Indurain, Bugno, Moser), altri istintivi e rapaci (Saronni, Bettini, Amstrong) ancora fuori serie come Coppi, Merckx. Ma tutti nascevano da lì, dal gruppo. E di quel gruppo e delle sue strategie facevano parte. I primi americani o gli australiani (Lemond, Amstrong, Evans) hanno dovuto fare una lunga gavetta per apprendere e digerire la corsa e le sue dinamiche, il gruppo e le sue cattiverie......
I…
La seraficità di F. Moser e l'istintività di Armstrong sono lontane dall'essere dimostrabili, ma non è questo il succo del discorso di Braita, che in merito alla "non appartenenza" di Froome "al gruppo" dice cose stimolanti.
...oh, ghè riat Dancelli!
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Sì esatto...l'Orso ha scritto:intendi i "premi"?34x27 ha scritto:Una curiosità: qualcuno ha calcolato quanti soldi si è portato a casa Froome con la vittoria del Tour + tappe, piazzamenti ecc? Grazie.
Perchè quelli solitamente si dividono con la squadra, poi non so.. (si parlava di oltre 500mila euro)
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Su Bicisport c'e' una bella intervista al Kenyano
Conferma sulla grande umilta' della persona
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
A quanto pare la moglie di stile ne ha davvero poco
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Ha detto solo la verita'
Poi c'e' chi fa finta di non vedere..
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
potrebbe dirci anche la verità su suo marito e sulla sky ..... oppure loro sono puri e immacolati?Winter ha scritto:Ha detto solo la verita'
Poi c'e' chi fa finta di non vedere..
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Per ora il Kenyano non è mai stato trovato positivo ne squalificato
Al contrario di Contador e Valverde
Se determinate prestazione le fa Froome , gridate allo scandalo
Non mi sembra molto corretto
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Credo sia uno sfogo legittimo contro gli addetti ai lavori / tifosi malati da sindrome da "Sherlock Holmes" che su Froome ne hanno dette/scritte di tutti i colori.
Anche a me da parecchio fastidio l'incoerenza di alcuni nell'alzare continuamente sospetti su determinati corridori, salvo poi esaltarsi per imprese di altri corridori che hanno avuto a che fare col doping.
Anche a me da parecchio fastidio l'incoerenza di alcuni nell'alzare continuamente sospetti su determinati corridori, salvo poi esaltarsi per imprese di altri corridori che hanno avuto a che fare col doping.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Tornando a Chris
le prossime gare saranno la Liegi e il Romandia
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
bè, certo, "cosa ci vanno a fare sempre sul teide?" non lo potrebbe chiedere...
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Va tutto a simpatia, è assodato. Oltre al discorso delle super prestazioni, c'è anche quello inverso dei forfait e controprestazioni. Ma la storia rimane la stessa:Winter ha scritto:Per ora il Kenyano non è mai stato trovato positivo ne squalificato
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-Se Nibali corre i primi mesi di gare con prestazioni alla Pirazzi è perché di inverno si è allenato male.
-Se Froome è costretto a dare forfait a una gara per mal di schiena c'è sicuramente sotto il doping o qualche altra strana faccenda.
- matteo.conz
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Tu non vai a simpatie? io provo ad esser equilibrato ma sicuramente non ci riesco e vado a sensazioni e certe sensazioni negli anni sono state abnormi.Belluschi M. ha scritto:Va tutto a simpatia, è assodato. Oltre al discorso delle super prestazioni, c'è anche quello inverso dei forfait e controprestazioni. Ma la storia rimane la stessa:Winter ha scritto:Per ora il Kenyano non è mai stato trovato positivo ne squalificato
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Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
che paragone scemo..scusami..Froome ha vinto la prima corsa a cui ha partecipato, Nibali ha iniziato piano questa stagione non avendo picchi ne' positivi ne' negativi..questo non vuol dir nulla, ma l'inizio di stagione dei due e' imparagonabilie..Belluschi M. ha scritto:Va tutto a simpatia, è assodato. Oltre al discorso delle super prestazioni, c'è anche quello inverso dei forfait e controprestazioni. Ma la storia rimane la stessa:Winter ha scritto:Per ora il Kenyano non è mai stato trovato positivo ne squalificato
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Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
di stile ne avrà poco ma per certi versi ha pure le sue buone ragioni.Snake ha scritto:A quanto pare la moglie di stile ne ha davvero poco
il trattamento riservato a froome durante lo scorso TdF è qualcosa senza precedenti, la prima pagina della gazzetta dopo il ventoux ce la ricordiamo ancora.
il problema è che il ragionamento della sig.ra cound denota una certa idiozia, perchè a leggerla così sembra che il problema siano gli "ex" dopers (disgustose le virgolette) mentre dovrebbe ricordarsi lei per prima che a crocefiggere suo marito non furono i colleghi, bensì la stampa.
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Non è proprio il topic ideale ma questo tweet odierno di Danny Pate, simile a quello di Michelle Cound, è stato una bruttissima caduta di stile
Irun è la cittadina da cui proviene la bistecca incriminata nel caso ContadorDanny Pate @TheDPate 1 h
Just had a great steak in Irun
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
matteo.conz ha scritto:Tu non vai a simpatie? io provo ad esser equilibrato ma sicuramente non ci riesco e vado a sensazioni e certe sensazioni negli anni sono state abnormi.Belluschi M. ha scritto:Va tutto a simpatia, è assodato. Oltre al discorso delle super prestazioni, c'è anche quello inverso dei forfait e controprestazioni. Ma la storia rimane la stessa:Winter ha scritto:Per ora il Kenyano non è mai stato trovato positivo ne squalificato
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Non mi sembra molto corretto
-Se Nibali corre i primi mesi di gare con prestazioni alla Pirazzi è perché di inverno si è allenato male.
-Se Froome è costretto a dare forfait a una gara per mal di schiena c'è sicuramente sotto il doping o qualche altra strana faccenda.
le tue sensazioni su contador quando ha vinto 2 giri,2 tour, 2 vuelta quali sono state?
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
No, di ragioni non ne ha la signora, proprio perché da totale sempliciotta, accecata probabilmente da smanie di protagonismo, sbaglia bersaglio.cauz. ha scritto: di stile ne avrà poco ma per certi versi ha pure le sue buone ragioni.
il trattamento riservato a froome durante lo scorso TdF è qualcosa senza precedenti, la prima pagina della gazzetta dopo il ventoux ce la ricordiamo ancora.
il problema è che il ragionamento della sig.ra cound denota una certa idiozia, perchè a leggerla così sembra che il problema siano gli "ex" dopers (disgustose le virgolette) mentre dovrebbe ricordarsi lei per prima che a crocefiggere suo marito non furono i colleghi, bensì la stampa.
d'altraparte ce la ricordiamo abbastanza attiva già durante il Tour vinto da Wiggo. Evidentemente non è migliorata.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
galliano, possiamo sospettare che ci siano battaglie intestine anche nel gruppo?galliano ha scritto:No, di ragioni non ne ha la signora, proprio perché da totale sempliciotta, accecata probabilmente da smanie di protagonismo, sbaglia bersaglio.cauz. ha scritto: di stile ne avrà poco ma per certi versi ha pure le sue buone ragioni.
il trattamento riservato a froome durante lo scorso TdF è qualcosa senza precedenti, la prima pagina della gazzetta dopo il ventoux ce la ricordiamo ancora.
il problema è che il ragionamento della sig.ra cound denota una certa idiozia, perchè a leggerla così sembra che il problema siano gli "ex" dopers (disgustose le virgolette) mentre dovrebbe ricordarsi lei per prima che a crocefiggere suo marito non furono i colleghi, bensì la stampa.
d'altraparte ce la ricordiamo abbastanza attiva già durante il Tour vinto da Wiggo. Evidentemente non è migliorata.
perché sei cosi sicuro del fatto che stia sbagliando bersaglio?
contador si è sempre dimostrato abbastanza "velenoso" nei suoi atteggiamenti
io continuo a trovare quantomeno strano che le prestazioni di alcuni atleti vengano SEMPRE esaltate e prese per buone mentre quelle di altri siano SEMPRE messe in discussione
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Il trattamento comunque che gli ha riservato la stampa durante il Tour è stato indegno,ve la ricordate la conferenza dove gli chiedevano di Armstrong?
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Mai insinuato nulla su Froome, lo rispetto come gli altri.
Per quanto riguarda il bersaglio della signora, mi pare che la spiegazione di Cauz sia esaustiva.
Per altro non sono a conoscenza di insinuazioni di Contador nei confronti di Froome.
Per quanto riguarda il bersaglio della signora, mi pare che la spiegazione di Cauz sia esaustiva.
Per altro non sono a conoscenza di insinuazioni di Contador nei confronti di Froome.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Basso ha scritto:Non è proprio il topic ideale ma questo tweet odierno di Danny Pate, simile a quello di Michelle Cound, è stato una bruttissima caduta di stile
Irun è la cittadina da cui proviene la bistecca incriminata nel caso ContadorDanny Pate @TheDPate 1 h
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ps: tutte queste infelici uscite mi sa che tradiscono un certo timore nei confronti del Pistolero.
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
C'è una massima che recita "un bel tacer non fu mai scritto".Snake ha scritto:A quanto pare la moglie di stile ne ha davvero poco
Col tempo ho capito che tra ciclisti, tifosi, forumisti e addetti ai lavori di gente ignorante ce n'è davvero parecchia...
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
ma no..e' colpa dei tifosi..di chi scrive in questo forum in particolare
comunque tornando seri, cosa non ha aiutato Froome?
beh innazitutto il fatto che dopo anni di tempi di scalata diciamo cosi' "normali" , il nostro e' tornato a livelli di epoca Amstronghiana.
una volta nessuno si sarebbe voltato indietro, ma dopo anni di ordini d'arrivo cambiati a posteriori, l'appassionato medio certe domande se le pone.
magari sara' veramente un fenomeno e nel ciclismo di oggi, in teoria leggermente meno abarthizzato, e lui la differenza la fa davvero.
poi altre cose hanno aiutato gli scettici: il suo passato non proprio da predestinato, il suo stile in bici che non esprime certo classe e talento, le sue frullate in salita, azioni che non si erano mai viste nelle corse fino ad oggi.Senza contare che il ciclismo è ormai nella black list degli sportivi da anni.
certo e' che a Bolt, per fare un esempio, un assedio del genere non e' mai stato fatto.
per quel che riguarda la signorina,la passione (che solo una femminuccia puo' avere) per il proprio lui, probabilmente l'ha spinta un po' oltre..trovo molto peggio la caduta di stile di Pate.
si prospetta un tour molto caliente, ove, sperabilmente i terzi potranno godere tra i due litiganti..
comunque tornando seri, cosa non ha aiutato Froome?
beh innazitutto il fatto che dopo anni di tempi di scalata diciamo cosi' "normali" , il nostro e' tornato a livelli di epoca Amstronghiana.
una volta nessuno si sarebbe voltato indietro, ma dopo anni di ordini d'arrivo cambiati a posteriori, l'appassionato medio certe domande se le pone.
magari sara' veramente un fenomeno e nel ciclismo di oggi, in teoria leggermente meno abarthizzato, e lui la differenza la fa davvero.
poi altre cose hanno aiutato gli scettici: il suo passato non proprio da predestinato, il suo stile in bici che non esprime certo classe e talento, le sue frullate in salita, azioni che non si erano mai viste nelle corse fino ad oggi.Senza contare che il ciclismo è ormai nella black list degli sportivi da anni.
certo e' che a Bolt, per fare un esempio, un assedio del genere non e' mai stato fatto.
per quel che riguarda la signorina,la passione (che solo una femminuccia puo' avere) per il proprio lui, probabilmente l'ha spinta un po' oltre..trovo molto peggio la caduta di stile di Pate.
si prospetta un tour molto caliente, ove, sperabilmente i terzi potranno godere tra i due litiganti..
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
I terzi del Tour 2012, sperabilissimamentebarrylyndon ha scritto:si prospetta un tour molto caliente, ove, sperabilmente i terzi potranno godere tra i due litiganti..
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
- barrylyndon
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
non nominare il nome del terzo invano...Admin ha scritto:I terzi del Tour 2012, sperabilissimamentebarrylyndon ha scritto:si prospetta un tour molto caliente, ove, sperabilmente i terzi potranno godere tra i due litiganti..
PRIMO comandamento delle tavole scaramantiche Barrylyndoniane..
PS:mi riferivo all'Embatido..
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
Ho nominato qualcuno?!barrylyndon ha scritto:non nominare il nome del terzo invano...Admin ha scritto: I terzi del Tour 2012, sperabilissimamente
Chiaramente a lui!!!PS:mi riferivo all'Embatido..
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
- barrylyndon
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Re: Chris Froome: la mancanza di stile al potere
no, ma gia' il tuo riferimento al tour 2012 e' fin troppo spinto...
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.