Stranamente? Mi sembra un ragionamento di buon sensol'Orso ha scritto: stranamente... concordo, tranne per il "forse"![]()

Stranamente? Mi sembra un ragionamento di buon sensol'Orso ha scritto: stranamente... concordo, tranne per il "forse"![]()
Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
chacha E' unajumbo ha scritto:davanti non c'era una moto, c'erano chavanel o fuglsang; froome non riesce a guadagnare qualche metro su questi e pochi giorni dopo li svernicia a cronometro???
Froome svernicia da solo Chavanel e Fugslang (e altri) in un ventaglio???jumbo ha scritto:davanti non c'era una moto, c'erano chavanel o fuglsang; froome non riesce a guadagnare qualche metro su questi e pochi giorni dopo li svernicia a cronometro???
visti i rapporti che spinge, con due pedalate froome non chiude nemmeno un buco di 20cmStrong ha scritto:dubito che un buco di 20mt durante un ventaglio si chiuda con 2 pedalate
e intanto abbiamo recuperato 10metrijumbo ha scritto:o signur, se ci provava quando i metri erano 10 ci riusciva, invece manco ci ha provato.
e ancora, non ha collaborato con i suoi compagni durante il successivo inseguimento in pianura, cosa che invece secondo me ci stava tutta (infatti contador e kreuziger giravano insieme agli altri).
Strong ha scritto:e intanto abbiamo recuperato 10metrijumbo ha scritto:o signur, se ci provava quando i metri erano 10 ci riusciva, invece manco ci ha provato.
e ancora, non ha collaborato con i suoi compagni durante il successivo inseguimento in pianura, cosa che invece secondo me ci stava tutta (infatti contador e kreuziger giravano insieme agli altri).![]()
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E' vero quello che dici, ma tra quelli che ricordo (come grandi) velocisti c'era gente come Jalabert e Zabel (da "hall of fame"). Poi ci sono stati quelli di contorno come Abdoujaparov, per fare un esempio.AntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
Sagan?majurana ha scritto: La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
Per te Sagan è un velocista al pari di Cavandesh, Greipel, Kittel, Guardini, Modolo, Farrar, Goss....Brogno ha scritto:Sagan?majurana ha scritto: La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
Per me la differenza c'è vedendo la storia dei due.jumbo ha scritto:non vedo nessuna differenza nel modo di correre di cavendish e cipollini.
Jalabert velocista lo è stato ad inizio carriera ,poi si è trasformato e infatti volate di gruppo non ne faceva più , Zabel è un velocista che teneva in salita ma che a lungo andare in volate di gruppo anche lui non si imponeva più.majurana ha scritto:E' vero quello che dici, ma tra quelli che ricordo (come grandi) velocisti c'era gente come Jalabert e Zabel (da "hall of fame"). Poi ci sono stati quelli di contorno come Abdoujaparov, per fare un esempio.AntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
Ai primi 3 sicuramente è inferiore,ma con gli altri se la gioca alla grande(tranne Guardini come spunto)majurana ha scritto:Per te Sagan è un velocista al pari di Cavandesh, Greipel, Kittel, Guardini, Modolo, Farrar, Goss....Brogno ha scritto:Sagan?majurana ha scritto: La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
?? mica tantoAntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
ma stiamo parlanbdo di un altro ciclismo .... per vincere volate di gruppo alla fine serve essere un velocista , e , parliamoci chiaro ,attualmente per vari motivi se fai 200 km in gruppo su una tappa completamente piatta (quindi con gruppo compatto) un ciclista esprime una velocità di punta che è la stessa che potrebbe esprimere dopo 10 km praticamente.Per cui è ovvio che gente che abbia prevalentemente fibre bianche è nettamente favorito .E da chi ha quel tipo di fibre col kaiser che vince anche in altri contesti .E' come chiedere a Bolt di vincere i 10000 .Winter ha scritto:?? mica tantoAntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
La Vuelta sara' pure stata ridicola all'epoca pero' l'ha vinta Maertens.. quell'anno vinse piu' di 50 corse..tantissime in volata
Saronni e De Vlaeminck vincevano le volate di gruppo
Idem Kelly
Vanderaerden le crono
In realtà se parli con un appassionato nato negli anni '60, ti dirà che l'inventore è stato Saronni con la Del Tongo...majurana ha scritto: A ben vedere è stato Cipollini l'ideatore del treno: tale era la sua forza che condotto in testa era imbattibile.
E tu che sei degli anni Venti che ci dici?Admin ha scritto:In realtà se parli con un appassionato nato negli anni '60, ti dirà che l'inventore è stato Saronni con la Del Tongo...majurana ha scritto: A ben vedere è stato Cipollini l'ideatore del treno: tale era la sua forza che condotto in testa era imbattibile.
Se parli con un appassionato nato negli anni '50, noterà che tutto sommato il primo era stato Maertens con la Flandria...
Ma se ti confronti con un appassionato nato negli anni '30-'40, non avrà dubbi che l'iniziatore della pratica sia stato Van Looy alla Faema.
Non è vero, nel giro del 1909 non ci fu neanche un arrivo in volataCicloSprint ha scritto:Il Giro 2014 potrebbe proporre il minimo storico di tappa per velocisti...
Il primoTour de Berghem ha scritto:Non è vero, nel giro del 1909 non ci fu neanche un arrivo in volataCicloSprint ha scritto:Il Giro 2014 potrebbe proporre il minimo storico di tappa per velocisti...
Gilbert non fa più il Giro ... le corse che contano sono le classiche in aprile e il Tour, non si puo fare anche il Giro di mezzo.jumbo ha scritto:Allora rischiamo di vederlo al Giro 2014!
bah, direi che pippo farebbe bene a studiarsi un po' di storia del ciclismo, non mi pare che le altimetrie stiano diventando sempre piu' eccessive... anzi. ormai la tendenza affermata è quella del salitone finale, che sia lungo e duro o che sia una rampa di garage... mentre prima le corse scorrono basse e pianeggianti.Pat McQuaid ha scritto:FINALMENTE QUALCUNO CHE SI FA SENTIRE
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 62696&tp=n
per non parlare del record di lunghezza delle corse.cauz. ha scritto:bah, direi che pippo farebbe bene a studiarsi un po' di storia del ciclismo, non mi pare che le altimetrie stiano diventando sempre piu' eccessive... anzi. ormai la tendenza affermata è quella del salitone finale, che sia lungo e duro o che sia una rampa di garage... mentre prima le corse scorrono basse e pianeggianti.Pat McQuaid ha scritto:FINALMENTE QUALCUNO CHE SI FA SENTIRE
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 62696&tp=n
idem il discorso "climatico": in condizioni dove fino a 10 anni fa si correva sempre, oggi le gare vengono annullate/sospese/mutilate.
E' possibile, ma Saronni e Maertens non erano certo solo velocisti, così come credo anche Van Looy. Freddy Maertens (Nieuwpoort, 13 febbraio 1952) è un ex ciclista su strada e pistard belga. Professionista dal 1972 al 1987, vinse una Vuelta a España oltre a numerosissime altre gare, di Saronni è inutile parlare e Van Looy vanta il primato (ancora ineguagliato) di avere vinto tutte le grandi classiche del suo tempo (Merckx non vinse la Parigi-Tours). Pertanto mi sembra corretto sostenere che il primo treno vero, fatto per un corridore che da solo è capace di correre per un 300 metri al massimo, è stato inventato da Cipollini.Admin ha scritto: In realtà se parli con un appassionato nato negli anni '60, ti dirà che l'inventore è stato Saronni con la Del Tongo...
Se parli con un appassionato nato negli anni '50, noterà che tutto sommato il primo era stato Maertens con la Flandria...
Però Gilbert fa una premessa abbastanza importante: "....proprio in un momento in cui il ciclismo è impegnato al massimo contro il doping". Se davvero il doping è meno influente, allora il discorso di Gilbert non sarebbe così astruso.galliano ha scritto:per non parlare del record di lunghezza delle corse.cauz. ha scritto:bah, direi che pippo farebbe bene a studiarsi un po' di storia del ciclismo, non mi pare che le altimetrie stiano diventando sempre piu' eccessive... anzi. ormai la tendenza affermata è quella del salitone finale, che sia lungo e duro o che sia una rampa di garage... mentre prima le corse scorrono basse e pianeggianti.Pat McQuaid ha scritto:FINALMENTE QUALCUNO CHE SI FA SENTIRE
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 62696&tp=n
idem il discorso "climatico": in condizioni dove fino a 10 anni fa si correva sempre, oggi le gare vengono annullate/sospese/mutilate.
Record sì, ma a chi la fa più corta.
Pure Cancellara che si lamenta dei 57km della crono mondiale non si può sentire!
non tutti, Van Loy e De Vlamink ad esempio...AntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
Non al Giro,CicloSprint ha scritto:Dopo Milano, abbiamo capito, non ci sono più i treni di una volta, e le fughe arrivano.
E le corse le fanno i corridori non il percorso...
mi spiego meglioCicloSprint ha scritto:Ai tempi di Cipollini c'erano i treni e la volata è scontata, adesso non più!!!
ucci90 ha scritto:Oggi è anche andato tutto bene ai fuggitivi, perché Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per motivi vari.
La Sky ha mollato dopo la foratura di Konig, La Giant idem su quella di MezgecCicloSprint ha scritto:ucci90 ha scritto:Oggi è anche andato tutto bene ai fuggitivi, perché Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per motivi vari.
Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per il percorso o che le squadre erano troppo deboli ?
La Sky aveva Viviani...Visconte85 ha scritto:La Sky ha mollato dopo la foratura di Konig, La Giant idem su quella di MezgecCicloSprint ha scritto:ucci90 ha scritto:Oggi è anche andato tutto bene ai fuggitivi, perché Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per motivi vari.
Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per il percorso o che le squadre erano troppo deboli ?
Nizzolo ha pensato allaa maglia rossa e non alla volata