Federazione Triciclistica Italiana

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Pubblicato il programma di Von Rocken. E' un mosaico di perle!
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 54926&tp=n

1) DEMOCRAZIA PARTECIPATA
Rendere continuativo e di sistema il metodo dell’intersettorialità avviato nel 2011 per il rinnovamento.
Intersettorialità ... per il rinnovamento?! Ma che minchia dici?

Tutti i componenti sono vincolati a rappresentare le scelte prese all’unanimità o a maggioranza sia nei confronti degli affiliati e dei tesserati sia nei confronti dell’opinione pubblica e dei media.

Democrazia partecipata?!!! Porcapupazza! Questa è DITTATURA COOPTATA, democrazia littorico-imperiale :diavoletto:
Mi ricorda il centralismo democratico. Federazione Ciclistica Sovietica


3)
Federazione doterà i CC.RR. di uno slot per un certo numero di affiliazioni gratuite e rinforzerà la propria struttura per l’assistenza e il supporto nei rapporti con le istituzioni e con eventuali sponsor per il reperimento di risorse proprie.
Slot? Sì la Federazione Casino farà le slot machine. Ma parla come mangi!

4)
Sarà attivato un osservatorio permanente sul momento che le società sportive stanno vivendo, sollecitando il CONI, insieme agli Enti di promozione, a snellire l’attività frenata da apparati ed intoppi burocratici.
Ehhhhhhhhh. Un osservatorio? Sul momento? Sul momento che le società stanno vivendo?
Sollecitando il Coni a snellire l'attività frenata da apparati ed intoppi burocratici? :diavoletto: :crazy: :diavoletto: IL CONI?
VA SNELLITO IL CONI. ANZI, VA CHIUSO O FORTEMENTE RIDIMENSIONATO!!! E mandati a casa quelli come te!
Il burocrate si lamenta della burocrazia :D


5)
La linea è quella indicata nella relazione 2005-2009. Non si torna indietro. Abbiamo riacquistato credibilità e siamo indicati al livello nazionale e internazionale come un modello d’avanguardia. Maddechè!
Sul piano della tutela della salute e della prevenzione sarà proseguita l’azione di monitoraggio degli atleti, con particolare riguardo alle categorie giovanili allievi-juniores (con i profili medico-biologici personali) e al settore master (con estensione del sistema Five Stars). Per quanto riguarda la categoria Juniores, senza abbassare il livello di attenzione sarà allargato il ranking a tutti gli atleti di fascia nazionale per alleggerire i costi alle società sportive per gli altri atleti, salvo il fatto che potranno aderire in maniera facoltativa all’attuale sistema federale (BCK) per il caricamento dei dati di ogni atleta. Saranno sostenuti gli atleti meritevoli delle categorie allievi e juniores con borse di studio ed incentivi.
Una barzelletta! Tutto fumo! Dice una cosa e ne fa un'altra. Per fortuna esiste la rete e caro Renà la rete non ti risparmia l'ennesima figur'e'mmerda:
http://blog.cyclingpro.it/2012/12/13/co ... iclistico/

6)
Sul piano organizzativo, il progetto GIROBIO è una proposta lungimirante. Si tratta della prima esperienza mondiale che consente a tutti gli atleti di vivere durante la corsa momenti comuni di formazione, socializzazione e divertimento. Al tempo stesso è un laboratorio sul campo per analizzare i fattori relativi alle difficoltà della gara, al dosaggio degli sforzi, all’alimentazione corretta e al recupero.
- Abbiamo avviato un progetto di localizzazione dell’atleta con microchip e GPS per seguirlo in ogni suo spostamento: in gara, dopo accordo con l’UCI, e fuori gara. Lo strumento sarà utile anche per la massa di ciclosportivi ed amatori oltre che agli utenti quotidiani della bicicletta.
Ma che cazzo è? Il GIROBIOnico?
Il grande fratello (nonnino) mi spaventa. Meglio la grande sorella:

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7)
Il risanamento del bilancio è un grande risultato che ci consente di programmare con maggiore serenità la distribuzione delle risorse per l’attività istituzionale. Continueremo a garantire la pubblicazione annuale dei bilanci, con le relazioni del Presidente e dei Revisori dei Conti.
Ma per quanti anni ancora andremo avanti con la favola del risanamento? Eppoi, ah Renà :fuori:, il colpevole del buco di bilancio lo hai chiamato a far campagna elettorale per te?! 'un ce rompe più l'anima con sta storiella!

8)
Il sito attualmente è il secondo più visitato nell’ambito ciclistico dopo quello della Gazzetta dello Sport.
Ma chi te l'ha detta sta strunzada? Da quale fonte l'hai ricavata? Audiweb o Skodaonline?

9)
Dovremo coinvolgere ancor più i newmedia per allargare le coperture televisive in chiaro e creare nuove opportunità per il mondo giovanile, le donne e il fuoristrada.
E quando mai hai coinvolto i newmedia? Non eri quello che "io non leggo i siti"? Creati sì una opportunità, sei fuoristrada e lascia stare le donne ... ed il mondo ciovanile (che ormai non frequenti più dal 1970.

10)
Con la disponibilità di RaidueSport, ormai soprannominata “la casa del ciclismo”, abbiamo raggiunto qualità d’informazione e minutaggi adeguati alla nostra disciplina.
Rai che? RaidueSport?!! Minu TACI!

11)
IMMAGINE FEDERALE
- Ripartire con un nuovo logo più aggressivo e con grafica più attuale e sfruttabile anche in termini commerciali, con un allineamento con tutti i Comitati Regionali e Strutture federali.
Riposizionamento di tutte le fasi di comunicazione e di rappresentanza omologandole su tutto il territorio.
Più aggressivo? :o Mettiamoci la tua effige col sorriso da coccodrillo stampato.

12)
È già individuata a Gaiole in Chianti la sede per la nascita di un Centro Federale “Franco Ballerini”, legato all’attività dell’Eroica, dove sono previsti un Museo del Vintage, un Centro Studi e Ricerca ed un Centro Medico realizzato con l’apporto della Regione Toscana, Provincia di Siena, Università di Siena ed imprenditori locali.
Individuata da chi? Da Santilli? Ti ci vedo bene in un Museo del Vintage? Perché anche le cere si sentirebbero a disagio.

Last but not least:
Nella recente assemblea Toscana il nostro grande saggio, Alfredo Martini, ha detto: “A metà del guado non si cambia mai cavallo”.
Il cavallo presidente, il cavallo. L'asino si può cambiare.


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Claudio Santi, uno dei candidati ha diffuso stasera questa lettera aperta che contiene alcune accuse davvero pesanti al regime vigente pienamente condivisibili.
E' un momento davvero triste per il ciclismo, mondiale e nazionale.

Cari amici del ciclismo e non solo, in queste ore ho pensato di lasciare, di non essere disponibile a far parte delle cose che succedono, ma il mio cuore batte con il vostro e compone una musica che ci emoziona e ... capisco che in questa esperienza di candidato alla presidenza alla Federazione Ciclistica Italiana, ho acquisito un numero di disinteressati amici che sono un patrimonio della mia semplice esistenza, che non posso tradire. Ringrazio di cuore tutte le persone che nella giornata mi hanno chiesto di mantenere accesa la luce della speranza, che si possa un giorno fare elezioni regolari con spoglio davanti a tutti, con votazioni alla luce del sole, con candidature semplici dei tesserati.
Sono riconoscente a coloro che insieme a noi, hanno condiviso un progetto di rinnovamento totale, un cambiamento del modo di gestire trasformato in convivere, rappresentare, collaborare senza perseguire, boicottare, odiare. Con i "mi piace" e le disponibilità a collaborare per costruire, non a farsi dare o perdonare dai capi.
Sono rispettoso di chi è stato minacciato, ricattato e ha dovuto mollare per non cadere in una rete che gestisce il potere con la brutale forza del controllo antidoping e della condanna. In cui i controllori decidono chi è dopato e chi no e non è un organo pubblico sanitario statale esterno che rispetti tutti. Ora penso veramente che madonna di campiglio fu un tranello e non ci avevo mai creduto, me ne scuso con Pino e Tonina che mi sostengono.
Non credo agli uomini potenti, mio zio prete "servo di Dio" mi ha insegnato che noi persone semplici, finiamo la nostra misera, semplice esistenza nel ricordo dei nostri cari. I potenti, prepotenti e presidenti nella gogna e nella vergogna. Per questo non credo ai super uomini ma solo al contributo delle persone, per regole che rispettino tutti permettendo una convivenza alla pari,
Mi ha incoraggiato l'appello degli altri avversari che mi hanno chiesto di continuare anche per batterli ma dicendomi che senza la nostra proposta sarebbe più povera l'assemblea, rimaniamo avversari ma reciproco è il rispetto, sono felice che nei bui uffici romani dove decidono tutto abbiano riammesso un avversario
... per questo anche per un solo voto, per non tradirvi, per aver considerato la proposta "partiamo" con affetto e rispetto verso di me e io verso di voi, ho deciso definitivamente che anche per un solo voto di un singolo cuore che si emoziona, andiamo all'assemblea nazionale
... per questo ritiriamo la protesta, non ne faremo più, mandino chi vogliono a votare, cambino gli elettori, prendano chi vogliono, ricattino, minaccino, diano maglie azzurre, medaglie, rimborsi, premi e prendano il novantacinque per cento
... non ruberanno le nostre condivisioni, non taglieranno le amicizie create, cambieranno il risultato ma rafforzeranno il motivo per cui ci siamo resi disponibili ad impegnarci e il perché ci siamo fatti coinvolgere in un avventura cosi difficile
vi voglio bene e andiamo all'assemblea nazionale, senza più ripensamenti, proteste, rinunce, ve lo prometto
Buon Natale e Felice 2013 a tutti voi, avversari compresi
vostro, Claudio Santi


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

LETTERINA A 5 BABBI NATALE

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Qualche giorno fa il simpatico babbione (lo si dice nel tono usato ai tempi da Striscia per Barbara Bush), procuratore dell'antidoping Coni Ettore Torri ha fatto il suo ennesimo sproloquio contro il nostro ciclismo.
http://www.cyclingtime.it/index.php/new ... e-fandonie
http://www.spaziociclismo.it/?action=re ... izia=24764
Le enormi panzane sparate dal nonnino hanno avuto il pregio di aver risvegliato le coscienze e l'orgoglio di uno sport e di un movimento massacrati ormai da cinque lustri, pur con gravi colpe all'origine ma già ampiamente espiate.
Il passaggio culturale c'è stato ed è in atto una trasformazione, ma perché continua da parte dei vertici Coni e da parte del nostro dirigente più importante questo accanimento monocorde ed ormai sterile contro il nostro sport?
Le parole del nonnino Torri non sono parse ai più come solo l'ennesima uscita estemporanea di un ottuagenario. No proprio no.
Sono parse esattamente come le parole di un nonnino ispirato e spinto a ciò dai vertici Coni, dei quali il nostro baffo è una propaggine invasiva nel nostro movimento.
E' ormai evidente anche al più mite e mansueto che la nostra federazione ed il nostro sport SONO USATI per altri e ben più squallidi scopi.
La cortina di fumo alzata sul doping nel ciclismo è utile al Coni per mantenere gli occhi della stampa e dei cronisti più sciocchi lontano dalle altre federazioni e dagli apparati Coni.
In un momento di crisi come questo l'elefante vorace chiamato Coni ha bisogno di fare immagine, di assicurarsi medaglie ed onori in altri sport (senza magari andar troppo per il sottile :uhm:), rimpinzare gli appetiti famelici delle schiere di raccomandati in esso parcheggiati e mostrare una feroce lotta al doping nel solo solito capro espiatorio: il ciclismo.
Perché il ciclismo? Perché era (e tornerà ad essere) lo sport meno "conizzato" di tutti, il più basato sul volontariato sociale e non sui professionisti della scienza sportiva ministeriale e della spesa pubblica parassitaria (spesa a beneficio di pochi). Insomma una bella preda da spennare e mostrare in bacheca ogni volta che serve, quasi come una testa di renna finlandese appesa al muro.
Così era fino a settimana scorsa, ma grazie alle parole di Torri (che fanno incazzare anche i Santi), qualcosa è successo nell'aria del ciclismo.
A tutti noi ciclofili è venuto un groppo in gola e quella gola si è contratta al punto da eccitare le corde vocali fino a squarciarla in un urlo liberatorio quasi di grillina ispirazione, o alla Aldo di Aldo, Giovanni e Giacomo:
CONIII, MA VAFFANQLOOOOOOOOOOOOOOOOOO! (Con tutto l'amore del Natale)

Basta, adesso non se ne può più. Basta! Rompiamo questo nefasto matrigno cordone ombelicale che si è avvolto al collo del nostro sport.
Basta con la renna appesa al muro!

Ed ecco che il momento natalizio che si approssima accende la fantasia e questa corre a cinque uomini, cinque uomini diversi, cinque con diversi gusti, storie ed aspirazioni, ma certamente accomunati dalla passione. Già perchè se c'è qualcosa che distingue i 5 candidati sfidanti dal presidente uscente è proprio la passione.
E la passione è quella che può rianimare la renna, che può portare questi cinque Babbi Natale a consegnare in tutte le nostre case quel dono che tutti noi aspettiamo da più di un decennio: IL NOSTRO CARO VECCHIO, BAMBINO, ADORABILE E MAI ABBASTANZA AMATO ... CICLISMO.

Piace l'idea di immaginare questi nostri cinque babbi, rappresentanti di diverse terre d'Italia (tutte belle ed orgogliose) e di diverse belle storie di sport lavorare assieme per un futuro diverso, per un sogno, un progetto che se realizzato li renderà immortali nella memoria di tutti noi ciclofili che abbiamo sofferto le pene dell'inferno in questi anni terribili.
In questo sito ed in questo forum (messi all'indice dal baffo dominus) in passato si è fatta tanta inchiesta sulle vicende torbide che hanno distrutto il nostro sport. Molte cose sono state scoperte e portate alla luce pubblicamente, su altre si è preferito forse stendere un velo pietoso per non portare altro fango all'oggetto del nostro amore (il ciclismo).
Bene, oggi (e il Natale ci aiuta) è giunto il momento di lasciare il male, di dimenticare le malefatte e di abbandonarle al futuro oblio di chi le ha perpetrate.
E' IL MOMENTO DI SOGNARE, di aprire i nostri cuori alle aspirazioni, di tornare bambini ed immaginare i nostri 5 Babbi Natale laboriosamente animati e concordi nel lavorare per il bene del nostro Bambino.
LA RENNA VUOLE TORNARE A CORRERE!

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Qualche giorno fa il sempre acuto blog CyclingPro ha scritto:
"Che dire? Che Di Rocco – salvo clamorose sorprese, comunque possibili perché il fronte dell’insofferenza nei suoi confronti è sempre maggiore – a gennaio sarà per la terza volta presidente della Fci. E non ci sono alternative: dopo la “strage” di uomini validi fatta dalla Fci negli ultimi anni, gli avversari del presidente uscente sono di una modestia senza confini."

Si è avuta la sensazione (comunque positiva) che per una volta il blog di CyclingPro possa aver preso una cantonata. Per una volta ci sta.
"Gli avversari di Renato Di Rocco sono di una modestia senza confini" è uno splendido slogan per i nostri cinque Babbi Natale.
LA MODESTIA E' LA PIU' BELLA VIRTU' NECESSARIA IN QUESTO MOMENTO, se raffrontata alla boria supponente di ...

Proviamo tutti a fare la battaglia con le fionde contro i carri armati?! Proviamo tutti a metterci contro il colosso parassitario-ministeriale chiamato Coni?!
E' una battaglia di Davide contro Golia. E' una battaglia che si vince con la modestia, sì proprio la modestia, contrapposta all'arroganza ed alla sopraffazione, che il tiranno sta facendo violentando le regole democratiche e statutarie e creando differenze interpretative a seconda che si tratti di amici o avversari.
Già, ma c'è un limite a tutto ed alla fine chi ha una coscienza ed una passione finisce per ribellarsi e far esplodere il groppo in gola.
Ecco che allora la rabbia diventa amore, amore per il proprio sport e per il bene collettivo (stavolta sì da buoni padri di famiglia), amore per la propria comunità ciclistica ed appare a tutti chiaro il bene superiore. E' una battaglia dura che si vince essendo rocce contro chi si è costruito di roccia.
Eppoi chi l'ha detto che 5 persone modeste siano politicamente inferiori all'uomo forte? Forte di cosa, quando il suo agire è l'esecuzione di ordini impartiti dall'impero galattiCONIco?
E allora via libera alla renna (cornuta sì, ma mai doma e sottomessa)!
Via libera ai capitani coraggiosi e modesti che nel sogno vestiranno gli abiti dei nostri Babbi Natale.
Via libera (in ordine di età) a: Gianni, Salvatore, Rocco, Davide e Claudio.
E presentiamoli i nostri 5 Babbi.

Babbo Claudio (Claudio Santi) - E' la sorpresa di questo turno elettorale post natalizio. E' stato come un vigoroso, salutare uragano che ha scosso tutto. La sua comunicazione web, talvolta abborracciata ma sempre contagiosamente genuina, la sua prosa da curato emiliano alla Guareschi (ma anche i Santi si incazzano), sempre animato da buoni sentimenti ha toccato il cuore di moltissimi appassionati, certamente quelli più giovani e/o webbomani. Ha avuto anche il pregio di utilizzare la satira come nessuno aveva fatto in precedenza, vestendo i panni di un assurdo CicloCetto La Qualunque. Insomma un vero brigante emiliano amato dal popolo, soprattutto del web.
Se non fosse esistito andava inventato.

Babbo Salvatore (Salvatore Bianco) - A dispetto dell'età è il più acerrimo combattente, un vero re dei daci, il capo del fiero popolo d'Apulia mai domo e mai sottomesso al despota. Dalla sua ha una esperienza di lotta sul campo invidiabile; è un passionario ma è anche un competente stratega. Fosse nato nelle terre dominanti sarebbe stato un buon imperatore da circa 20 anni o giù di lì, ma ciò che conta è che oggi è l'incontrastato re degli Apuli e dei Sanniti, ovvero capo delle colonne che da sud muovono contro le potenti ma dissennate e codarde truppe conico-romane, ben pagate, ma poco animate da spirito e passione. E l'uomo del sud che da tutta Italia si fa amare ed al sud potrebbe anche non fermarsi ad Apulia Sannio e Campania Felix.

Babbo Gianni (Gianni Sommariva) - Il burbero bergamasco, condottiero di lungo corso, non è mai stato un combattente accanito; la cultura della sua terra, quella di Papa Giovanni XXIII, non è certamente bellicosa; Babbo Gianni è un uomo di dialogo e confronto non molto amante dei toni accesi, ma la storia insegna che, oltre ai santi, non bisogna mai fare incazzare il Papa. Chiedete in Germania a colui che scese a Canossa!
Questa volta è successo che l'imperatore tiranno abbia cercato di scomunicare il Papa, operazione che la storia non ha mai messo per lui in programma.
Questa volta il tiranno non potrà salvarsi baciando l'anello.

Babbo Davide (Davide D'Alto) - Il frate lombardo, schivo e taciturno ma di dolce favella e di nobile famiglia ciclistica è stato giovin virgulto nella tavola rotonda dello Sceriffo di Nottingham, prima di diventarne da questi bandito, nel momento della ribellione alle scoperte angherie del satrapo.
Babbo Davide si è nascosto nella foresta dell'Oltrepò Pavese, come un Robin Hood lombardo, da cui ha condotto una strenua e celata difficile lotta con lo sceriffo. Nessuno lo vede in giro fuori dalla foresta ma il baffo lo evoca in ogni dove, manifestando pertanto reconditi incubi notturni. Ma ciò che conta è che Babbo Davide sia un fine intellettuale ed un attento contabile di scuola certosina. Quando toglierà il saio ed abbasserà il cappuccio sarà per vestire i panni del quinto Babbo Natale e dare spazio alla fantasia ciclistica ed agli studi maturati nell'esilio obbligato nella foresta tra marziali arti ciclistiche e letture dell'anima per preparare il verbo.

Babbo Rocco (Rocco Marchegiano) - Babbo Rocco rappresenta la terra di Cavour, quella che fece l'Italia e questo basterebbe già per dar lui una responsabilità pesante. Ma Babbo Rocco non è un piemontese (fosse un vino non sarebbe primitivo, se non per il sapore asprigno e caldo); Babbo Rocco incarna due anime: quella più esterna sabauda e quella più interna abruzzese: un po' testardaggine ed orgoglio, un po' fantasia e genio. Bene quando Rocco unisce le due anime crea l'eccellenza, quella eccellenza che è il Piemonte ciclistico; quella esperienza che se canalizzata a dovere potrebbe fare ripartire anche l'Italia ciclistica. Rocco ha i modi bruschi e la simpatia di un orso marsicano, ma anche il genio creativo e la follia di un D'Annunzio. Per amore del suo sport prenderebbe l'aereo per volantinare su Roma e dire che "l'antidoping di Torri e dei falsi verginelli uomini Coni adesso ... HA PROPRIO ROTTO I COGLIONI !!!". Marchegiano ama il ciclismo prima di tutto.

Si può ora avere il dubbio che se Marco Bonarrigo leggerà queste righe possa cambiare sentiment ed opinione sul possibile futuro del ciclismo italiano e con lui tutte le figure trainanti del giornalismo ciclistico? Noi tutti ce lo si augura. L'alternativa c'è, eccome! E non è un uomo solo ...

Francamente non credo importi che si vedano questi cinque Babbi come degli gnomi del passato, l'importante è percepire che questi possano diventare nel sogno natalizio di migliaia di appassionati come "I 5 PADRI DEL NUOVO CICLISMO ITALIANO", ovvero in ambito ciclistico come coloro che nel dopoguerra furono i padri costituenti, salvatori dell'Italia intera.
Non è importante chi di loro vincerà, l'importante è che vogliano lavorare silentemente e intensamente come 5 adorabili Babbi Natale, perché la renna ha voglia di tornare a correre e la slitta va rifatta, le sue ossidate lame limate per scorrere meglio sulla neve.

Il ciclismo politico non ha più necessità dell' "uomo solo al comando", quello è solo del ciclismo sportivo ed eroico, del sogno sportivo che si fa realtà, un miracolo che deve tornare a ripetersi ben oltre la liquefazione del sangue di San Gennaro.
Il miracolo politico-sportivo è la squadra, il team, dove tante belle persone come laboriose formichine con modestia e passione possono far ripartire tutto e far tornare splendente ed operoso il formicaio, trasformando l'era del "tiranno solo al comando" in un lontano e triste ricordo.

Quindi: BUON NATALE FCI, BUON NATALE FAMIGLIA CICLISTICA e ...

CARI BABBI NATALE, siamo stati bravi per oltre 15 anni, adesso ci portate un regalo speciale? Anzi riportate?
RIPORTATE GRANDE IL NOSTRO AMATISSIMO CICLISMO ITALIANO.
La renna è pronta e vuole correre con e per voi.

... Vabbeh era solo un sogno, ma ora che ci si è risvegliati e che è comunque Natale, perché questo sogno non potrebbe realizzarsi? Sognare non è mai peccato.
Eppoi è il sogno di tanti, tantissimi, la quasi totalità degli appassionati di ciclismo. La letterina mandiamola ugualmente. Non si sa mai ...


Ps. Diceva Lucio: "Attenti al lupo!". Ma anche: "Ve vojo bene assaje"


aria
Messaggi: 643
Iscritto il: martedì 18 settembre 2012, 11:28

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da aria »

A volte i sogni si avverano!


Loopy
Messaggi: 164
Iscritto il: sabato 25 dicembre 2010, 18:30

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Loopy »

cari amici ecco le tenere, intime e amichevoli assemblee, dello stile "volemose bene", che permettono ai sodali di RDR di mantenere inalterato il loro potere
questa e l'assemblea rinnovo cariche in Umbria
vi ricordo, se non lo sappiate, che l'attuale Presidente, quello nelle foto ben vestito e con i baffi
è in carica dal 1989 avete letto bene 1 9 8 9


http://umbriaciclistica.blogspot.it/201 ... ratte.html


...già utente Lu Sbroga.....
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Oggi è un giorno importante per il ciclismo pugliese, vero, ma lo è per il ciclismo italiano tutto.
Si narra che truppe cammellate del baffo si stiano spostando in massa verso quel di Bari (a spese Fci) dove stasera si voterà il nuovo Comitato Regionale.
La Puglia tenterà questa sera di rispondere picche all'arroganza ed alle numerose vessazioni compiute da Di Rocco, con i commissariamenti pilotati ed immotivati (se non dall'interesse politico personale del dittatore ormai agli sgoccioli).
In un prima tempo il candidato sgradito al baffo è stato escluso con i soliti mezzucci dalla commissione elettorale e poi riammesso (come già avvenuto in altri casi):
http://www.federciclismo.it/chi_siamo/e ... Puglia.pdf

Si è trattato di un sopruso utile solo a far capire una volta di più chi sia il candidato del ciclismo vero.
Quindi:
CORAGGIO PUGLIA. AVANTI CON FERNANDO MAGGIORE.

There was something in the air that night
The stars were bright, FERNANDO


ABBAttete i baffi!


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

E' possibile arrivare a questi livelli di sopruso? E perché si arriva a questi livelli?
Cosa motiva e "giustifica" tanta arroganza?
Sembra che solo Claudio Santi non capisca tutto questo e continui a riporre ancora fiducia nella correttezza giuridica dei comportamenti di Di Rocco & Co..
Maledetti Mondiali di Firenze, maledetta Coverciano del Ciclismo, maledetto Coni e maledette tutte quelle operazioni che tengono in piedi un penoso e schifoso regime degno del Cile di Pinochet o di Praga occupata dalle truppe siberiane (con diritto di voto).
Renato fai proprio tantissimo :vomitino: :vomitino: :vomitino: :vomitino: :vomitino: :vomitino: :vomitino:
Ma le pagherai tutte, ma proprio tutte. Ne risponderai in Tribunale.
Buon Natale baffo.


Di Salvatore Bianco
Ieri, 22 dicembre, si è finalmente svolta a Bari l'assemblea elettiva del direttivo del CR Puglia, con netto ritardo rispetto ai tempi previsti dallo Statuto Generale (secondo cui tale assemblea andava fissata entro il 19 di luglio). 240 giorni di ritardo, non giustificati da alcunché, e nei quali abbiamo anche assistito al balletto di un commissario prima incaricato e poi dimissionato, commissariato a sua volta, con l'ingresso in scena della segretaria generale della FCI, Maria Cristina Gabriotti, fedelissima di Renato Di Rocco, la quale, appena arrivata a Bari, ha rimosso tutti i vecchi dirigenti, ha commissariato i CP di Foggia, Brindisi e - 2 gg prima dell'assemblea! - Lecce, e infine ha completato l'opera scendendo a presenziare all'assemblea di Bari, in compagnia di altri 5 emissari inviati da Roma.

Pensavamo di averne già viste abbastanza all'assemblea elettiva di Lecce, nella quale diverse società, pur avendone tutti i diritti, non sono state ammesse al voto (con giustificazioni non date per "motivi di segretezza"), e nella quale il Presidente di Assemblea, commissario Pagliara (venuto da Foggia), ha impedito al sottoscritto (vicepresidente di una società) di votare, senza nemmeno chiedere il parere dell'assemblea "per non incorrere nel rischio che tutto venga invalidato". Il tutto col beneplacito dei due inviati della FCI, venuti a controllare che tutto fosse in ordine (o meglio, che tutto fosse in linea con quanto avrebbe fatto piacere a Di Rocco).

E invece, in questa lotta che mira senza ombra di dubbio al controllo dei delegati in vista delle elezioni nazionali, ci mancava ancora la tappa di Bari.

Con 240 giorni di ritardo, spesi a quanto pare perché una presunta commissione d'indagine verificasse il bilancio (di 35mila euro) del CR Puglia, abbiamo vissuto questa esperienza che è stata veramente qualcosa di indescrivibile. Una cosa in cui lo sport non c'entra veramente più niente.

Assediati in uno sperduto albergo del lungomare di Bari, abbiamo ricevuto la visita di 6 esponenti (dirigenti) della FCI, che hanno blindato l'assemblea, barricato le porte, messo il braccialetto ai soli delegati, che avevano - essi solo - diritto di accesso. Molti dirigenti sportivi venuti per seguire l'assemblea sono stati tenuti fuori dalla porta finché, dopo proteste e momenti di tensione, è stato permesso loro di assistere ai lavori almeno dalla soglia. Ecco la tanto reclamizzata democrazia di Di Rocco!

La Commissione Verifica Poteri, presieduta dall'avvocato Oronzo Simeone, non ha accettato la richiesta di due società, che avevano erroneamente presentato due esponenti (Giovanni Saccomanno e Franco Piazzolla) allo stesso tempo come candidati e delegati, di inserire come delegati altri rappresentanti del consiglio delle società stesse. A queste due persone si voleva a quel punto impedire anche l'accesso all'aula, finché la rinuncia, da parte di Saccomanno e Piazzolla, alle rispettive candidature (in modo da poter almeno esprimere il voto), ha sbloccato la situazione. Il presidente dell'assemblea si è perdipiù rifiutato di sottoporre al parere dell'assemblea stessa questa situazione. Massimo rigore nei confronti di chi è vicino a Bianco!

Al contempo, però, poco meno di 10 società che avevano cambiato i componenti del consiglio direttivo tra novembre e dicembre 2012 e non potevano quindi essere ammesse al voto (perché in contrasto col termine di affiliazione e tesseramento, che ritiene chiusa ogni variazione al tempo di settembre) sono state introdotte nell'assemblea, e la loro presenza e il loro diritto al voto è stato sottoposto al parere degli elettori, malgrado le obiezioni avanzate dall'avvocato Carico.

Ciò che a Lecce per me non fu possibile, "per non incorrere nell'annullamento dell'assemblea", a Bari è diventato realizzabile, forse perché quelle società erano e sono tutte avverse a Salvatore Bianco?

A questo punto, per protesta, ho ritirato la mia candidatura a consigliere regionale. E in seguito a ciò, come ulteriore atto di mortificazione della mia persona, sono stato messo alla porta!
Per fortuna qualcuno dei presenti, dotato di senso della misura e anche del ridicolo, ha protestato, e allora la mia presenza è stata messa ai voti e ho potuto partecipare all'assemblea, col solo voto contrario del signor Mastromatteo (ex radiato, poi squalificato per 4 anni, ma sempre attivo in questi anni, avendo partecipato e votato, da squalificato, alle assemblee provinciali baresi, senza che gli organi di giustizia federali facessero alcunché malgrado le nostre denunce...).

Ma a quel punto il grosso del lavoro era stato fatto, e il candidato Fernando Maggiore, rimasto in pratica senza candidati consiglieri in suo appoggio (sono stati fatti tutti fuori...), ha perso per 3 voti, malgrado abbia dimostrato, nell'assemblea, tutt'altro spessore, sotto il profilo culturale e sportivo, rispetto all'altro candidato (ricordo che Fernando Maggiore è stato anche un apprezzato dirigente a livello nazionale).

Renato Di Rocco è così riuscito nel suo obiettivo: ha distrutto un Comitato, ha ottenuto tutti i delegati di un comitato regionale che in passato aveva insolentito, con risibili accuse del tenore di "avete tesserato molti amatori per difendere una poltrona cara a Bianco". Chissà se le poltrone che occupa lui a tutti i livelli (FCI, CONI, UCI) gli sono care. A giudicare da quanto si è affannato in questi mesi, si direbbe di sì.

Bisogna dire che è stato bravo, ha smantellato un comitato per prendersi i delegati, e se l'ha fatto con Bianco potrà farlo con altri. Ma io mi chiedo se il CONI sta sempre a guardare, inerte. Mi chiedo se, come organo di controllo, benché più volte chiamato in causa, non sia in grado di guardare a quel che succede negli atti federali e di garantirne la legittimità.

Ma purtroppo ormai la giustizia sportiva diventa nemmeno più interpellabile; ci resta quella ordinaria, che ha meno vincoli per giudicare con obiettività sulle nostre vicende, come conferma la causa tra il sottoscritto e Di Rocco, per motivazioni che davanti alla giustizia sportiva hanno portato al mio deferimento, e davanti a quella ordinaria hanno condotto al rinvio a giudizio di Di Rocco per diffamazione. Peccato che il presidente della FCI trovi sempre una scusa per non presenziare alle udienze del processo in corso a Bari.

Da parte mia, indignato per quanto accaduto nell'assemblea regionale del 22 dicembre, appoggerò tutti i ricorsi in sede di giustizia sportiva e, se del caso, di giustizia ordinaria. Perché sono intimamente convinto che questa storia non finisca qui. No, non può proprio finire qui.


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Maìno della Spinetta
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Assaltare il palazzo d'inverno,
Non vi resta che quello.
Mandano i cosacchi a sequestrare la Puglia,
Reagite con led ideologues.

QUalcuno ha filmato l'accaduto?
Si può sputtanare certa gentaglia?


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Mad
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Mad »

BenoixRoberti ha scritto: Sembra che solo Claudio Santi non capisca tutto questo e continui a riporre ancora fiducia nella correttezza giuridica dei comportamenti di Di Rocco & Co..
Aggiungo solo che è l'unico tra gli avversari di Di Rocco che dice esplicitamente che sarebbe ancora utile a livello internazionale, il che mi fa pensare ( e forse dovrebbe far pensare anche i delegati che hanno già scelto di votare per lui, a meno che... ).

Per quanto riguarda quello che succede nelle varie assemblee, in molti casi credo che si tratti di scarsa conoscenza del regolamento e di paura ( di sbagliare qualcosa) suscitata dalla presenza di gente dei palazzi romani più che di clientelismo verso Di Rocco. Mi ricordo alla mia assemblea provinciale, al momento di chiedere all'assemblea se lasciar votare anche coloro che non avevano presentato le deleghe, si alzò una sola voce contraria. Dovendo così mettere ai voti la cosa visto che non c'era l'unanimità, si fece l'appello delle società presenti che avevano mandato nei tempi stabiliti la delega, scoprendo che la voce contraria era tra quelle che non aveva mandato la delega, poiché pensava che non servisse nessuna delega se andava a votare il presidente.

O ancora all'assemblea regionale, col caso della scheda persa durante il conteggio per i DS: se si fosse voluto avvantaggiare Di Rocco quella scheda sarebbe stata contata. Invece, dell'errore, gli scrutatori se ne accorsero solo ad assemblea conclusa, mentre stavano pulendo la sala.
Si alzò per mezza giornata un gran polverone su FB, sul perché si fossero ricontate le schede, sul perfido Renato che ha cambiato un risultato a suo favore ( si perché lui era presente all'assemblea) e così via. Peccato che il risultato dell'assemblea sia stato pubblicato sugli organi ufficiali e i delegati dei DS siano rimasti quelli dello scrutinio "errato".


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Slegar
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Slegar »

Nel palazzo si frizza, si lazza e si intrallazza ed intanto la gara d'apertura del calendario italiano rischia di saltare:
http://www.biciciclismo.com/cas/site/no ... p?id=58155

Agli organizzatori del GP Costa degli Etruschi (2 febbraio) mancano € 50.000,00 di contributi di enti locali mai versati nel 2011 e 2012 a cui si somma la perdita di uno sponsor importante.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Mad ha scritto:
BenoixRoberti ha scritto: Sembra che solo Claudio Santi non capisca tutto questo e continui a riporre ancora fiducia nella correttezza giuridica dei comportamenti di Di Rocco & Co..
Aggiungo solo che è l'unico tra gli avversari di Di Rocco che dice esplicitamente che sarebbe ancora utile a livello internazionale, il che mi fa pensare ( e forse dovrebbe far pensare anche i delegati che hanno già scelto di votare per lui, a meno che... ).
Concordo con te, questo passaggio del suo programma lascia basiti ed anche alcune sue uscite che definirei di "garantismo masochista".
Sono assolutamente d'accordo sul fatto che in molte assemblee vi sia stato pressapochismo ed anche un deficit di conoscenza regolamentare, ma è anche vero che in altri casi vi siano stati dei veri e propri abusi. In Puglia non ci sono stati errori, SOLO ABUSI. Così come pure nell'Umbria, ormai ridotta ad una macchietta sul piano politico dall'arroganza di un despota in sella dal 1989.
Claudio Santi è una figura davvero contradditoria ed è certamente una personalità non facilmente inquadrabile.
Passa dal fare auguri all'impopolarissimo baffo nazionale ed al pretendere di riunirsi con lui per avere garanzie sulle regole (da Renato Di Rocco! :fuori: ) al postare lettere coraggiosissime come questa di stamane riportata di seguito. Che dire? E' fatto così.
Intanto, però, in sella al ciclismo abbiamo il baffo ed il disastro, come ben detto da Slegar, non si ferma.
Se Di Rocco rivince si dovrà ripartire da zero, sempre che si riuscirà a ripartire ...
Di certo saranno non poche le società e le persone che in tal disgraziato evento evento lasceranno l'attività federale.

Ecco il post di Santi dal suo account Facebook.

AMARE I CORRIDORI, CAMBIARE I DIRIGENTI

La parte più importante del ciclismo sono i corridori, come per una famiglia sono i figli. Ma davvero lo pensiamo? e ci impegniamo per loro? vale ancora la motivazione che è bello mettere in bici un bambino maschio o femmina per dargli un opportunità di futuro?

Certo, l’emozione della velocità con il proprio corpo come motore; la concorrenza con gli amici; la soddisfazione di conquistarsi le difficoltà di una montagna superata con le proprie forze; la conoscenza dei limiti e della forza del proprio corpo e lo sviluppo della mente sono valori che rimangono. Ma sono naturali dell’uso della bicicletta, e noi dirigenti cosa facciamo per i nostri figli? per molti, nipoti?

ci impegniamo per la loro sicurezza, la loro salute? o per il nostro gioco?

li prepariamo a conoscere le regole di utilizzo di strada, sentieri fuoristrada, pista prima di dargli una tessera e buttarli nella mischia per esibirli come trofei di società?

e se diventano professionisti, cioè del ciclismo farne una professione con decine di migliaia di km per prepararvi e lavorare a beneficio del nostro sport ...

... sappiamo che tanti professionisti non prendono lo stipendio ne contributi, ma ci impegniamo a sufficienza perché questa situazione cambi?

è normale che il massimo rappresentante del loro sindacato sia un padrone? come se la CGIL avesse per segretario Agnelli ...

si dice ma non è una voce bensì un coro, che debbano portare uno sponsor per poter correre, magari con fattura estera portandoci soldi italiani, non ci crediamo per ipocrisia

pensiamo al loro post ciclismo senza paura e demagogia, per integrarli, stipendiati, nel nostro sport? o per avviarli a qualche attività?

sicuri che si possano fare giornate di fila con montagne inesplorate ad ogni giorno dando la caccia ad ogni medicinale e integratore? o possiamo riflettere e rivedere, km e percorsi?

se lo facciamo per i figli, sarebbero gli unici a cui perdonare errori sebbene dopo una punizione scontata ma .... in maglia azzurra non ci può andare chi ha sbagliato prendendo una pastiglia, in consiglio federale ci può andare chi è stato in galera, a commissario tecnico chi ha patteggiato col fisco per residenza finta all’estero, sicuri che siamo seri?

le donne sono in vetrina per le medaglie ma non si sa nemmeno se si farà il loro Giro d’Italia, le campionesse attuali emigrano, quelle del passato dimenticate. E corre voce, provabile se vera, che per un possibile risultato olimpico, non ci si limiti nemmeno al rispetto dell’essere incinta. Si spaventerebbe un maschilista

ai figli degli emigrati viene proibito di diventare campioni della loro regione, per gli extra-regionali è possibile. Regole che farebbero impallidire un razzista convinto

i paralimpici servono per i contributi e li si vogliono far gestire dai normali (???), noi abbiamo candidato uno di noi che è caduto dalla bici e corre con l’hand bike, con affetto e rispetto, alla pari

cari figli corridori per avere un futuro il ciclismo dovete cambiare mentalità, ma prima di voi figli, bisogna cambiare i genitori e i nonni che hanno già avuto potere

I delegati, genitori e nonni, se avranno amore e pudore, invece di cosa prendono, devono dare e dovrebbero valutare bene chi è disponibile ad impegnarsi per avere nel ciclismo una famiglia che abbia amore per voi

claudio


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Qualcuno alla ricezione degli auguri di un simile soggetto avrebbe cestinato, altri ne vanno fieri.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Oppure: Dio (ma meglio il diavolo) li fa e poi li accoppia.

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nemecsek
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da nemecsek »

Se è lecito domandarlo, come hai avuto accesso a codesta mail, Benedeto?


A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
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Subsonico
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Subsonico »

nemecsek ha scritto:Se è lecito domandarlo, come hai avuto accesso a codesta mail, Benedeto?
l'ha pubblicata lo stesso Renatino sul suo sito/blog.


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Leggere questo pezzo fa sentire veramente l'odore (o meglio l'olezzo) della dittatura.

COME ANNULLARE GLI AVVERSARI CON IL METODO RENATO DI ROCCO
Preliminarmente è necessario consentire all’avversario di completare l’iter per affiliare 150 società, procedere al tesseramento di 3000 tesserati, programmare l’attività agonistica e poi…
1) commissariare il Comitato Regionale Pugliese in base all’articolo 15 comma 2 lettera k dello Statuto Federale, che contrasta vistosamente con la realtà dei fatti
2) spostare con ogni mezzo la sede del CR da Lecce a Bari… non fa niente se in contrasto con:
- l’art.21 dello Statuto, approvato dalla Giunta Nazionale del CONI con deliberazione del 17/3/2010 n. 69, che stabilisce: rimangono immutate le sedi dei CC.RR. istituite alla data di approvazione del presente Statuto.
- Non spetta al Consiglio Federale la scelta della sede ma compete esclusivamente all’Assemblea Regionale (Art. 21 comma 3 dello Statuto Federale).
- Non importa se il Consiglio Regionale, con propria delibera, ha chiesto ad unanimità al Consiglio Federale di rinviare la scelta di spostamento della sede da effettuarsi in occasione dell’Assemblea Elettiva Ordinaria di fine anno ad appena otto mesi di distanza.
- Non importa se il Sindaco di Lecce, con propria nota, ha garantito una sede al CR Pugliese, in comodato d’uso e quindi a costo zero… per Di Rocco è preferibile pagare 3000 euro allo Stadio della Vittoria di Bari, contravvenendo anche alle disposizioni del CONI in merito all’abbattimento dei costi.
3) licenziare in tronco le due addette al Comitato dopo 15 anni di attività per qualche centinaio di euro al mese.
4) nominare un Commissario, Giovanni Sardone, neanche tesserato alla FCI, anziché un Consigliere Federale.
5) non rispettare i termini (60 giorni più 30) per indire l’Assemblea Elettiva entro i 90 giorni dall’avvenuto Commissariamento (19 aprile 2012).
6) rinviare… e ancora rinviare per ben tre volte i termini per indire l’Assemblea. Amplificare il dialogo con le società pugliesi e screditare i Consiglieri democraticamente eletti…
7) Commissariare… il Commissario (dimissionario??!!) e affidare il compito alla Segretaria Generale della FCI Maria Cristina Gabriotti per dare maggiore credibilità agli effetti destabilizzanti sul ciclismo pugliese.
8) commissariare i Referenti di Brindisi e Foggia, sostituendoli con persone di fiducia del potere federale.
9) commissariare il CP di Lecce due giorni prima dell’Assemblea Ordinaria e procedere alla nomina di un commissario di assoluta fiducia (Pagliara Antonio, che sarà poi protagonista dell’illegittimità in occasione dell’assemblea regionale).
10) ridurre al minimo i voti delle società per meglio gestire le assemblee e garantirsi i Delegati per l’Assemblea Nazionale.
11) non riconoscere il diritto di voto ad almeno 30 società non iscritte al registro del CONI; non solo a queste, ma anche a società iscritte che hanno svolto attività organizzativa o partecipato con circa 20 tesserati a gare regionali e nazionali, malgrado molti ricorsi effettuati alla segreteria generale ed altri.
12) evitare,da parte del Commissario del CR Pugliese (Maria Cristina Gabriotti) di procedere alla relazione di rito per gli otto mesi di commissariamento, lasciando così nel dubbio i delegati presenti all’assemblea sulla legittimità gestionale del CR pugliese, anche se ad oggi non si è avuto riscontro all’ammanco di un solo centesimo nel corso della gestione Bianco.
13) creare un clima di condizionamento psicologico, di intimidazione oltreché di omissione ed abusi da parte del Presidente dell’Assemblea Regionale, Pagliara Antonio, coadiuvato dalla indifferenza di ben 5 dipendenti della FCI, con in testa la Segretaria Generale della FCI Maria Cristina Gabriotti ed il ViceSegretario Paolo Pavoni, che avrebbero dovuto dare certezze sulla legittimità all’Assemblea.
- Le frasi del Presidente dell’Assemblea indicato dalla Gabriotti: “…qui parlo io, voi dovete solo ascoltare, non mi dovete interrompere, le decisioni le prendo io…”. Il risultato è stata l’induzione all’assoluto silenzio dei delegati presenti, in un clima di tensione assoluta fra le parti contrapposte. Nello stesso tempo lo stesso Presidente Pagliara sottoponeva al voto dei delegati la presenza 6 società baresi prive dei più elementari criteri di legittimità (tutte e sei le società hanno indicato come delegato un dirigente esterno ai quadri dirigenziali con delibera societaria successiva al termine ultimo del 30 settembre). Tra le altre cose, i rappresentanti delle 6 società baresi sono stati ammessi in sala ancor prima di porre al parere dell’assemblea la loro accettazione, vanificando la regolare registrazione del voto.
- È stata rifiutata per ben 3 volte la verifica del voto richiesta dall’Avvocato Carico Enrico, a fronte di 12 delegati contrari alla accettazione delle predette società a partecipare all’assemblea, e non si è proceduto al voto di verifica, con la richiesta dei voti contrari e degli astenuti, al fine di avere certezza dell’orientamento dell’assemblea.
- Sono state rigettate le osservazioni formulate dal Presidente Bianco, con le quali si rammentava al Presidente dell’Assemblea, Pagliara Antonio, Presidente anche alla precedente Assemblea di Lecce, come egli in quella occasione avesse rigettato, in un’analoga situazione a quella delle 6 società baresi, la partecipazione del Presidente Bianco, al fine di evitare, affermava Pagliara, l’annullamento dell’Assemblea Provinciale di Lecce.
14) svuotare i componenti della squadra di Fernando Maggiore, candidato alla Presidenza, inducendo il candidato alla VicePresidenza Franco Piazzolla e il candidato Consigliere Giovanni Saccomanno a sottoscrivere una dichiarazione di rinuncia alla propria candidatura per poter accedere in sala con diritto di voto. Ciò per alcune situazioni contrastanti con l’art. 11 comma 12 dello Statuto, che gli stessi avevano ritenuto sanate con propria nota inviata al commissario straordinario Maria Cristina Gabriotti, delegando altri dirigenti al voto. Situazione ben più legittima delle altre 6 società poste all’attenzione dell’assemblea.
15) evitare la presenza in sala, chiedendone l’allontanamento, del Presidente Bianco quando egli, per protesta sulle illegittimità perpetrate, ha ritirato la propria candidatura. Proposta sottoposta al voto e bocciata con un solo voto a favore.
16) continuare l’assemblea mantenendo in sala le 6 società accreditate di 10 voti perché fossero determinanti per la elezione del Presidente Pasquale De Palma, che nel suo programma loda e ringrazia l’attività svolta dal Presidente Di Rocco nell’ambito della FCI.

Alla luce di quanto esposto emergono con facilità assoluta alcune considerazioni:
l’esempio di democrazia, di rispetto delle regole e della normalità partecipativa sono state palesemente violate per cui si rende necessario un ricorso alla CAF così come preannunciato dal Delegato dell’asd Kalos di Lecce Avv. Enrico Carico.
Nasce però spontanea una domanda: servirà a delegittimare tutto ciò?
Intanto Di Rocco, con ogni mezzo a sua disposizione e avvalendosi dell’intera struttura federale, si accredita tutti i Delegati della Puglia garantendosi un recupero per la sua fibrillante situazione politica e di credibilità nella prossima Assemblea di Levico Terme. Non solo!!! Egli infatti ha privato dei suoi più certi sostenitori il suo avversario alla Presidenza Nazionale, senza rendersi conto, però, dell’effetto boomerang che si ripercuoterà sulla sua persona per la politica di disturbo esercitata in tutta Italia.
Egli infatti si è procurato, ben cinque avversari alla carica di Presidente Nazionale della FCI e certamente la sua vittoria non può ritenersi scontata come quella di Imola, dove unico candidato rimediò solo il 70% dei consensi.


Salvatore Bianco


Mad
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Mad »

BenoixRoberti ha scritto: Concordo con te, questo passaggio del suo programma lascia basiti ed anche alcune sue uscite che definirei di "garantismo masochista".
Sono assolutamente d'accordo sul fatto che in molte assemblee vi sia stato pressapochismo ed anche un deficit di conoscenza regolamentare, ma è anche vero che in altri casi vi siano stati dei veri e propri abusi. In Puglia non ci sono stati errori, SOLO ABUSI. Così come pure nell'Umbria, ormai ridotta ad una macchietta sul piano politico dall'arroganza di un despota in sella dal 1989.
Claudio Santi è una figura davvero contradditoria ed è certamente una personalità non facilmente inquadrabile.
Passa dal fare auguri all'impopolarissimo baffo nazionale ed al pretendere di riunirsi con lui per avere garanzie sulle regole (da Renato Di Rocco! :fuori: ) al postare lettere coraggiosissime come questa di stamane riportata di seguito. Che dire? E' fatto così.
Si tratta di un personaggio esperto, ottimo organizzatore, già vicepresidente della UIV, cioè l'unione internazionale dei velodromi, nonchè Team manager della Dukhla Praha, squadra dell'esercito ceco. Un pò come se si candidasse, chessò, Valoppi delle Fiamme Azzurre?
Non posso dire di conoscerlo bene, ma faccio attività nel velodromo dove lui opera, e non mi stupisco di queste contraddizioni, ne ho già sentite a tonnellate. A questo punto, posso solo augurarmi di non passare dalla padella alla brace.


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

L'Assemblea Federale è composta da tre categorie di delegati:
- di società affiliate al 70%
- degli atleti al 20%
- dei tecnici al 10%
Non ci sono molti dubbi su quale di queste categorie non avrebbe per nulla dato il proprio consenso al dittarocco.
Certo, questo lo si afferma considerando come atleti coloro che fanno attività olimpica e che siano maggiorenni, ma senza esagerare ... con la maggiore età.
Quel blocco del 20% (ed anche i tecnici non sono molto dirocchiani), lasciato in toto ai candidati avversari, non andava giù al baffo despota; quel blocco andava neutralizzato.
Con il silenzio più che compiacente del Coni che cosa ha fatto il FederBaffo? Ha dapprima fatto considerare i Master Cicloamatori come Atleti, con una decisione della "SUA" personale Corte (Federale) ed ha poi esatto (leggasi passato prossimo di esigere) una interpretazione assurda e restrittiva della norma statutaria riguardo al quorum della "quota atleti" nelle assemblee provinciali.
Cosa è avvenuto in pratica?
E' avvenuto che aggiungendo migliaia di cicloamatori al suffragio, il quorum richiesto a ciascuna provincia per poter esprimere i delegati atleti (se non erro al 33% degli aventi diritto) era di migliaia di tesserati. Insomma, i comitati provinciali di Bergamo, Brescia, Treviso, Verona, Firenze e delle altre grandi province ciclistiche avrebbero dovuto noleggiare stadi per fare le votazioni! :) :fuori: :fuori: :titanic:
Il risultato qual è stato? Che solo le piccole province, ciclisticamente parlando, ovvero quelle meno rilevanti sul piano sportivo hanno espresso i loro delegati: per quelle sopra indicate, e tante altre ancora, NESSUN DELEGATO ATLETI. :vomitino:
E' avvenuta una sorta di ribaltamento antimeritocratico (che in ambito Coni potrebbe anche essere normale :diavoletto:).
MENO FAI E PIU' CONTI :muro:
Ma non solo, perché non essendo la tessera Master incompatibile con quella di dirigente e di tecnico, a Levico avremo dirigenti di società a votare come tecnici ed atleti (pure dei settantenni!).
La categoria atleti a Levico sarà completamente svuotata e SNATURATA dall'intervento dei "signori delle deleghe" perlopiù espressione del centro-sud clientelare, ovvero non il centrosud degli atleti, bensì delle cricche dirocchiane (quelle che aspettano i favori).
Non è un caso infine, che tra le candidature espressione della "Lista Di Rocco" non ve ne sia neppure una delle grandi regioni del ciclismo: Lombardia, Veneto, Toscana.
Lo sarebbe stato anche per il Piemonte che però esprime il suo presidente come candidato. Vale comunque in parte anche per l'Emilia dove Di Rocco presenta invece come candidata vicepresidente Daniela Isetti in quota tecnici. L'eventuale elezione della ormai famosa "topastra" (da una piece teatrale da lei partecipata in quel ruolo e citata da un pezzo di Ciclismoweb) renderebbe automaticamente ineleggibili i due tecnici candidati consiglieri, aldilà dell'eventuale consenso per loro.
Insomma un ennesimo obbrobrio regolamentare dello Statuto D Rock tailormade (ovvero statuto confezionato su misura).

C'è stata una persona che in questo ultimo anno particolarmente si è battuta per denunciare preventivamente tutti gli obbrobri regolamentari: l'ex consigliere federale e credo ex delegato all'Uci Angelo Francini.
Dopo avere affermato le proprie critiche, pubblicate su uno dei siti messi all'indice dall'arrogante (politicamente) e incompetente (nello sport) potere dirocchiano, il procuratore federale "ad orologeria ed a comando tarocco" Avv. Gianluca Santilli lo ha deferito per ben due volte facendolo squalificare prima per tre mesi e successivamente per altri sei dalla Commissione Disciplina (dove opera un collaboratore/dipendente dello stesso studio legale di Santilli, l'Avv. Emiliano Celli; Santilli e Celli si occupano poi anche per conto della Fci della creazione della "Coverciano del Ciclismo"). LA GIUSTIZIA DER QUARTIERINO :D

Su Ciclismo Online è proprio Angelo Francini ad elencare i risultati "qualitativi" della violenza apportata ai regolamenti e soprattutto ai diritti di rappresentanza.
http://www.ciclismo-online.it/index.php ... 5#comments

NE EMERGE LO SCHIFO TOTALE DELL'ARROGANZA DEL BAFFO E ORMAI POSSIAMO PARLARE, ANCHE EX ANTE, DI VERI E PROPRI BROGLI.
Ciò nonostante e nonostante gli abusi commessi in varie regioni (la coraggiosa Puglia in primis) il consenso del Federbaffo resta lontanissimo dal quorum del 55% richiesto dallo Statuto Federale per la sua riconferma (il vecchio Statuto da lui fatto modificare ad hoc prevedeva il 65%).
Si noti nel pezzo il rispetto del baffo per le idee; i delegati sono considerati alla stregua di carrarmatini del Risiko (farò una operazione da 20 voti).
E come li paga i 20 voti? Chi li paga lo sappiamo: il ciclismo italiano (società ed atleti)!

Ecco il commento di Angelo Francini:
La forza assembleare che a Levico doveva essere di 308 Delegati, sarà invece così composta:
- Deleg. AFFILIATI 210 persi 7
- Deleg. ATLETI 24 persi 37 !!!
- Deleg. TECNICI 28 persi 2
TOTALE 262 persi 46

Questo vuol dire che, se tutti i 262 Delegati eletti saranno presenti, per essere eletto Presidente saranno necessari i seguenti voti:
- Di Rocco 55% voti 144
- altri candidati 50%+1 voti 132
mentre per andare alla 2.a votazione a Di Rocco servono 132 voti.

Ma perché tutti questi Delegati persi?

Negli Affiliati perché non vi sono stati 7 candidature in alcune province:
1 a Bergamo, Venezia, Trieste, Ravenna, 2 a Siena e Lecco.

Negli Atleti perché:
- non vi sono state 4 candidature nei seguenti Comitati Regionali:
3 in Umbria, 1 in Basilicata
- vi sono state 6 candidature in meno nei seguenti Comitati Regionali:
1 in Piemonte e Campania, 4 in Veneto,
- non raggiungendo il quorum nei seguenti Comitati Regionali ne sono stati persi 27:
1 in Valle Aosta, 2 nel Trentino, Alto Adige, Marche, Calabria, Sardegna, 3 nel Friuli, Emilia R., Lazio, Abruzzo, 4 in Toscana,

Nei Tecnici perché non si è raggiunto il quorum in 2 Comitati Regionali:
1 nel Lazio e Trentino.

Tali dati devono riflettere perché ancora una volta CIRCA il 50% dei Delegati ELETTI negli Atleti e 2 Tecnici sono stati esclusi per una norma inesistente (assemblee atleti e tecnici) interpretata in modo errato dalla Corte Federale.

Un altro particolare deve far riflettere tutti.
Nella categoria ATLETI fra i 24 Delegati eletti sono presenti:
Donne 0
Professionisti 0
Elite s.c. 1
Under 23 6
Juniores (18 anni) 3
Master maschili 8
Sport women 1
Sport 5

ma fra gli 8 Master troviamo soggetti che sono anche:
Presidenti società – Tecnico 1
Dir. Società – Comp. Cons Com. Regionale 2
Presidenti società – Tecnico 1
Comp. Cons. Comitato Provinciale 1
Dir. Società 3
Tecnico 1

Nella categoria Tecnici fra i 28 Delegati eletti alcuni sono anche:
Dir. Società 10
Atleti 2

In Assemblea vi sarà una sola Donna nella categ. Atleti e il 58% dei Delegati sono Master.
Ora ci chiediamo chi eleggerà il rappresentante degli Atleti Professionisti e delle Atlete Donne: Presidente spiegaci che Statuto hai fatto votare a Bologna?


Ps. Gli atleti non hanno nulla da dire? Sono davvero felici di essere additati convenientemente ed indistintamente come "delinquenti dopati" dal Coni e da un Presidente che frequenta le stanze federali dagli anni 60 e che si è occupato dei tanti pagamenti federali (compresi quelli dei consulenti di Ferrara)?
Questa mattina, però, Paolo Bettini su La Gazzetta ha fatto un mezzo endorsement. Per chi? Per quel Presidente che frequenta le stanze Fci dagli anni 60.
Il ciclismo ha cambiato cultura :o :angry: :vomitino:


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Premesso che molte delle cose dette da Paolin Bettini sono sacrosantamente vere, l'intervista lascia basiti nei passaggi di servilismo prostrato verso il despota al potere.
"Usatemi. Io sono qui a disposizione..." :(
TRISTEZZA INFINITA per il nostro grande campione ridotto a zerbino "a disposizione".

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/02-01-2 ... 6329.shtml

Il piano di Bettini
"Sciandri nuovo c.t."


Giovani meno "campioni", società da recuperare, struttura tecnica con Salvoldi e Pinotti: il numero 1 della Nazionale spiega... un ruolo diverso

Paolo Bettini, 38 anni, c.t. della nazionale italiana di ciclismo su strada. Bettiniphoto
E’ il "libro bianco" di Paolo Bettini. Riflessioni, appunti, strategie. Parole nate dopo il Mondiale di Valkenburg. Contengono i semi del ciclismo italiano del futuro. Come agire, come ripartire. Destinazione Olimpiade Rio 2016, ma non solo. Il 12 gennaio ci saranno le elezioni della Federciclo, la struttura tecnica federale sarà in cima all’agenda.

Paolo Bettini, che cosa ha detto al presidente Di Rocco?
"Usatemi. Io sono qui a disposizione, con la mia esperienza. Ci sono da fare tante cose. Serve una squadra buona e coerente sugli obiettivi. Sogno un Team Italia dove si fondono manager e specialisti. Senza divisioni tra professionisti, donne, dilettanti, juniores. Una visione unica".

Da dove arrivano le richieste?
"Da incontri e ritiri degli ultimi due anni. A febbraio, a Venturina, si alza un ragazzino di 16 anni: 'Mi piace molto quello che state facendo, ma chi glielo va a dire al mio direttore sportivo che devo fare anche la pista?'. Capite? Questa è la mentalità".

Da noi c’è una tradizione fortissima, e i soldi sono pochi.
"Se non cambiamo la mentalità, i soldi possiamo sbatterli sul muro. Noi in Italia viviamo di tradizioni, che sono bellissime, ma se il mondo cambia dobbiamo guardare, studiare, cambiare anche noi. A Salsomaggiore, all’incontro con i d.s., parla un tecnico della Nazionale australiana: "Noi siamo venuti in Italia nel 1998 perché il vostro era il miglior movimento giovanile del mondo. Vi abbiamo guardato, studiato, rubato i segreti. Ma per noi diventare grandi e crescere come corridori e persone vuol dire un’altra cosa. Un giovane, nel centro di Gavirate (Varese), deve saper gestire i soldi, non ha persone che gli puliscono l’appartamento, deve fare la spesa, tenere pulita l’auto e la bicicletta". E’ un approccio diverso. Un’impostazione da uomini, che devono poi diventare atleti; i nostri under 23 sono invece già professionisti, pensano solo a correre. In Italia, un under 23 fa 90-105 giorni/gara, all’estero 35-45. In Italia guadagnano anche 2400 euro al mese, e si sentono campioni, troppo campioni, e da professionisti non sanno ripartire con umiltà. Abbiamo storia e tradizione che altri si sognano, ma le dobbiamo riorganizzare. Sapete qual è il nodo? 'Si è sempre fatto così' ".

Ci sono junior che guadagnano anche 1200 euro al mese.
"Una follia, a 17 anni. Più di un operaio, e hanno tutto. Sei un campioncino. A 16 anni fanno 4 ore di allenamento per 70 km di gara, si allenano in inverno quando il calendario inizia ad aprile. Da allievi hanno il preparatore atletico. "Perché quello che fa il professionista lo devono fare tutti", ti dicono".

Professionalità, cioè uomini da coinvolgere nel Team Italia.
"Esatto. Serve una struttura moderna e dinamica. Con un budget unico. Penso a Dino Salvoldi, da anni manager vincente del mondo femminile: organizza tutto, da reclutamento e test alle gare, ha un progetto chiaro. Perché deve restare confinato alle ragazze? Penso a un d.s. come Gianluigi Stanga, forte nell’organizzazione. E a Di Rocco ho proposto Maximilian Sciandri come nuovo c.t.: Max è stato l’uomo che ha cresciuto Cavendish, in questi anni ha creato il fenomeno inglese su strada, ha aperto una base in Toscana, la sua missione è lavorare con i giovani. Max ha rinnovato il contratto con la Bmc, ma se ne può parlare".


Paolo Bettini, 38 anni, c.t. della nazionale italiana di ciclismo su strada. Bettini

Sa che cosa l’aspetta, vero?
"Sì, certo. Mi prenderò tante parole, ma qui serve una programmazione di due cicli quadriennali. Il concetto non è più 'Bettini solo al comando', ma un gruppo di tecnici con obiettivi e programmi a 360°. Dov’è la nostra filiera? Quali atleti crescere? Quali per strada e pista? Per inseguimento e cronometro? Negli ultimi anni Marco Pinotti mi ha aperto gli occhi, lui che vive di numeri applicati al ciclismo. Lo vedo come lo specialista che possa seguire tutto ciò che è contro il tempo: cronomen e inseguitori, dove c’è una prestazione. E poi dobbiamo recuperare le società e far capire che ci sono interessi superiori. Mi sono infuriato...".

Ci dica.
"Non è possibile che un tecnico azzurro si senta dire da un dirigente di società 'no, non ti do quel corridore, serve prima a noi. Se vuoi, te lo mandiamo per la gara'. Mai più".

E il suo ruolo, Bettini?
"L’ho detto a Di Rocco: mi rimetto in gioco per i giovani. In un modo diverso rispetto ai professionisti, e mi piacerebbe molto. Parlare con le società, incontrare i comitati regionali per il reclutamento, gli sponsor. Nelle categorie giovanili ci sono tanti tecnici bravi che vogliono sapere 'Paolo, ci spieghi come..., se potessi venire a parlare con noi...'. Fare sistema, fare il Team Italia. Serve l’innesco, la miccia. Io sono a disposizione".


Ps. Pezzo della Gazzetta a firma del "ruggente" dirocchiano Luca Gialanella. :yoga: :zzz:


aria
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Più leggo, più mi dispero. Paolino che ti è successo......


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Coppel
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Coppel »

Non è che le cose si cambiano sempre da fuori, qualche volta ci si riesce anche da dentro.
Personalmente il concetto di Bettini mi piace molto. Non è certo urlando contro Di Rocco che l'avrebbe realizzato, anzi. In questo momento si può cercare di creare qualcosa anche con Di Rocco al potere e Bettini ci vuole provare. Non ci vedo servilisimo, ci vedo solo la possibilità di usare e sfruttare i mezzi che si hanno a disposizione.


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cauz.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da cauz. »

mi ero perso l'intervista gia' postata su questo thread e ho replicato il link da un'altra parte...
cancello e sposto qui.


un'intervista lunga e sorprendente a bettini, che piu' che rimosso pare essersi gia' dimesso in anticipo... suggerisce sciandri come prossimo CT e pinotti ad occuparsi di cronomen e inseguitori... ma al di la' dei discorsi fa un'interessante analisi sullo stato della cultura ciclistica in italia, che coinvolte pista, junior e U23...
unica nota dolente, benchè non stupisca, è il notare come in tutto cio' non si accorga che il rinnovamento necessario debba comportare anche il rinnovamento della dirigenza, perche' fatico a pensare che a rimettere i giovani in pista sia lo stesso presidente che sostiene che "la pista in italia e' morta".


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Admin
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Admin »

Ma la manovra da 20 voti siamo sicuri che sia prevista in positivo e non in negativo?

Intendo dire: abbiamo avuto molte riprove del fatto che l'attuale dirigenza, se vuole, può togliere il diritto di voto a chi le pare. Toglieranno di mezzo dall'assemblea una ventina di delegati antidirocchiani, e il gioco sarà fatto. :muro:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
KELLY1
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da KELLY1 »

cominciamo a fare qualche previsione azzardata sull'esito delle votazioni . di rocco finisce al ballottaggio con rocco ,fa il grande e non si presenta al ballottaggio . finisce con santi al ballottaggio fa ancora più il grande non si presenta.
carlesso gli gira i voti del veneto (rumors)fa il 51,151 e rimane in barca per altri 4 anni . :grr: :muro: :italia: :hippy: :sasso: :titanic:


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Coppel ha scritto:Non è che le cose si cambiano sempre da fuori, qualche volta ci si riesce anche da dentro.
Personalmente il concetto di Bettini mi piace molto. Non è certo urlando contro Di Rocco che l'avrebbe realizzato, anzi. In questo momento si può cercare di creare qualcosa anche con Di Rocco al potere e Bettini ci vuole provare. Non ci vedo servilismo, ci vedo solo la possibilità di usare e sfruttare i mezzi che si hanno a disposizione.
Io personalmente diffido in questa fase delle buone intenzioni di chiunque, ma proprio chiunque voglia "cercare di creare qualcosa con Di Rocco".
Chi è attaccato a Di Rocco lo è solo ED UNICAMENTE, per interesse e tutela personale.
Dopo 8 anni in cui siamo scesi in serie B su tutta la linea ritieni possibile realizzare qualcosa con Di Rocco? Con quel Di Rocco che ti ha usato ed umiliato davanti a tutti poi? Caro Paolino dove ti è scaduta la dignità? Con una bellissima immagine pubblica, costruita con qualità e sostanza dopo anni di sacrifici e sofferenze, dopo prove umane terribili come la morte di un fratello fra un Mondiale ed un Lombardia, dopo il fango gettatoti addosso prima di un Mondiale vinto con la testa ed il furore dello sdegno, permetti ad un coccodrillo di "USARTI" in quel modo? Dove è finito l'amore per te stesso e per la tua famiglia? A Montecarlo?
La tua bellissima storia non è solo tua, è un patrimonio di tutto il nostro movimento, che per te dava e darebbe l'anima. Tu invece l'anima la stai svendendo al diavolo!
Cosa spinge un grande campione, mai domito nello sport, ad accettare supinamente una simile umiliazione sportiva e soprattutto umana?
Meglio fermarsi qua per quanto riguarda Paolino. Per lui ci sarà sempre affetto, COMUNQUE, nel nostro cuore.

Riguardo a Di Rocco ed al creare qualcosa con lui
Non c'è traccia di consenso ideale nell'elettorato di Di Rocco. Il blocco in appoggio a Renato è legato solo ed unicamente al voto di scambio (consenso per favore).
Per quanto un ex corridore possa avere qualche piccolo scheletro nel solito armadio, la sua possibile cattiva azione non è neanche lontanamente paragonabile a quella dei coccodrilli che si stanno spolpando la nostra Federazione, statutariamente e organizzativamente molto debole.
Una casta di famigli ben inseriti nel Coni stanno progressivamente facendo modificare gli Statuti Federali delle varie Federazioni Sportive, limitando la loro autonomia e capacità decisionale, con il beneplacito della politica tutta e non ultimo, purtroppo, del nostro Presidente della Repubblica (il cui figliolo è stato commissario ad acta della Fci).
Con il processo in atto l'indipendenza finanziaria e gestionale delle federazioni è a rischio e si troveranno a pagare le conseguenze nefaste delle decisioni delle cricche Coni (es. dipendenti raccomandati imposti, subalternità decisionale, lavori pubblici per l'impiantistica guidati dalla cricca oligarchica sportiva).
E' un peccato mortale che dei delegati possano vendere il loro voto (e quindi i loro territori, le loro società ed il futuro dei loro giovani tesserati) in cambio di un velodromo coperto (così gli viene fatto credere dal Baffo, perché poi i soldi sono degli enti locali nei tre livelli), di un aiutino per le loro gare, in cambio di una multa cancellata (sì siamo a questi livelli).
Con che faccia potranno ripresentarsi alle loro società lombarde, venete, toscane, piemontesi ed emiliane (i movimenti storicamente più importanti) i delegati di queste regioni che vogliono svendere per un soldo di cacio il loro consenso ad un despota?
Ma come si fa?! Questa è l'ultima occasione per raddrizzare la baracca, perché poi avremo solo l'arbitrio e l'arroganza e anche le regioni del nord (le uniche con ancora un minimo di autonomia) saranno schiavizzate come successo alla regione di maggior eccellenza del sud: la Puglia.
Dalla prossima volta il presidente sarà eletto solamente con forzature statutarie e tramite il consenso di "società virtuali".
In tal caso tanto varrà sopprimere l'Assemblea e far nominare il Consiglio Federale direttamente dal Coni.

Fortunatamente, però, esiste ancora parecchio buon senso e nonostante gli abusi il consenso interessato del dittatore resta lontanissimo dal 50%.
E ciò è un bene per il nostro amato sport.

Liberiamo il Ciclismo, così libereremo anche Paolo Bettini.

Ps. Kelly1 51,151 no buono.
Ultima modifica di BenoixRoberti il mercoledì 2 gennaio 2013, 21:28, modificato 1 volta in totale.


cortefranca
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da cortefranca »

KELLY1 ha scritto:cominciamo a fare qualche previsione azzardata sull'esito delle votazioni . di rocco finisce al ballottaggio con rocco ,fa il grande e non si presenta al ballottaggio . finisce con santi al ballottaggio fa ancora più il grande non si presenta.
carlesso gli gira i voti del veneto (rumors)fa il 51,151 e rimane in barca per altri 4 anni . :grr: :muro: :italia: :hippy: :sasso: :titanic:
Sono tre ipotesi che portano ad un unico risultato finale, anche se molto distanti e non coerenti fra loro: DI ROCCO va :cincin: :lol: :lol: :lol: a casa !


Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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dato che non ne possiamo più
noi continuiamo nella nostra battaglia per la democrazia
per un ciclismo che sia solo quello e basta

http://umbriaciclistica.blogspot.it/201 ... smo-e.html


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BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Interessanti commenti all'intervista a Paolo Bettini da parte di Domenico Garbelli e Andrea Collinelli:

Domenico Garbelli: "si stanno mettendo in mostra tutti i lecca culo."

Andrea Collinelli: "L'uomo e' scaltro. D'altronde e' il suo lavoro la politica, non so se ne abbia mai avuto uno diverso!!
Manda allo scoperto Bettini con un ipotetico programma, che se le cose gli andassero bene non dovrà neanche rispettare visto che è di Bettini e non il suo.
In questo modo fa fantapolitica e non vincola la Gazzetta alla par condicio per gli altri candidati!!
Sicuramente è d'effetto... Ma non per gli addetti al lavoro!!
Ancora una volta Bettini si è prostato al Presidente e ai suoi giochetti, come quando Di Rocco gli ha fatto la squadra per i mondiali!!"


Il primo fa colore, ma le parole di Collinelli sono sferzanti e, a mio modo di vedere, illuminanti.


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cauz.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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sarei curioso di sapere chi e' il candidato di collinelli a queste elezioni


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BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Non è Di Rocco; ovvero l'unica cosa che conta :D
Gli altri sono ormai una cosa sola. Missione 50%+1. Il resto conta meno. ;)


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cauz.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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siamo sicuri che siano una sola cosa?
io ho letto solo distrattamente qualche stralcio di programma (il poco che si trova in rete, nel 2013!) e qualche intervista, ma non mi sembrano poi cosi' uguali tra loro.
ben venga l'estirpazione del cancro dirocchiano, ma qualche augurio in piu' forse si puo' farselo... anche per evitare il rischio di caduta dalla padella alla brace.

non fosse che il tempo e' ormai quasi scaduto, sarebbe stato bello se qualcuno (tipo... CW? :pss:) avesse posto 10 fatidiche domande a tutti i candidati, anche per valutarne le differenze tra loro.
penso gia' solo alle macro-aree:

- corse italiane
- nazionale
- giovani&giovanissimi
- amatori
- pista (attività ed impianti)
- fuoristrada
- doping&antidoping
- sicurezza dei ciclisti (agonismo e mobilità)
- politica economico/finanziaria
- rapporti con gli enti "maggiori" (coni e uci)


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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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I programmi sono tutti pubblicati.
Il blog di CyclingPro ne ha elencato tutti i relativi link:

http://blog.cyclingpro.it/2013/01/02/qu ... -di-rocco/

Questi sono i siti:
Salvatore Bianco - http://www.salvatorebianco.it
Davide D'Alto - http://www.perunaltrociclismoora.it
Rocco Marchegiano - http://www.roccomarchegiano.it
Claudio Santi - http://www.claudiosanti.it
Gianni Sommariva - Non ha sito, ma il programma è scaricabile qua: http://www.federciclismo.it/chi_siamo/e ... MARIVA.pdf

Quello di Di Rocco è invece: http://www.renatodirocco.info


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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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ottimo, grazie mille. sommariva e d'alto non ero riuscito a trovarli da nessuna parte (pessime doti di ricerca, evidentemente...)


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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da KELLY1 »

al tempo di ceruti si diceva che peggio di cosi non si poteva andare,poi arrivò dirocco e il baratro si spostò più in basso,ora chi arriverà al suo posto dovrà risalire per forza!! o sarà capace di peggiorare i suoi predecessori?
:drink:


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

KELLY1 ha scritto:al tempo di ceruti si diceva che peggio di cosi non si poteva andare,poi arrivò dirocco e il baratro si spostò più in basso,ora chi arriverà al suo posto dovrà risalire per forza!! o sarà capace di peggiorare i suoi predecessori?
:drink:
C'è una cosa che accomuna Ceruti e Di Rocco: l'impecorimento al Coni ed alla politica. Ceruti ha iniziato e Di Rocco (uomo Coni) ha proseguito la linea (benissimo, lato loro).
Ecco, io partirei da lì, staccandomi dalla politica e rendendo la baracca più libera dalle spire del Coni. ;)
Per nessuno si può mettere la mano sul fuoco. Ma peggio di oggi credo proprio non sia possibile perché la situazione si è fatta insostenibile.


Mad
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Mad »

cauz. ha scritto:sarei curioso di sapere chi e' il candidato di collinelli a queste elezioni
C'è chi dice anche che Colinelli possa tornare a ricoprire il ruolo che ora è nelle mani di Marco Villa, ovviamente questo sarebbe possibile solo se non si confermasse Di Rocco.


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Il calendario italiano scompare viewtopic.php?f=2&t=4341&p=132639#p132638
e la federciclismo viene diretta da dirigenti eletti da voti virtuali di società ciclistiche siciliane create al solo scopo di attingere a finanziamenti regionali.
Un fiume ininterrotto di denaro, perché se ne parla ormai da anni. Ma le cifre hanno raggiunto livelli incredibili.
Un vero insulto ed un pugno nello stomaco in questo periodo di terribile crisi.
Uno schifoso ladrocinio autorizzato dal baffo federale, l'uomo della nuova cultura "antidoping". Ed il doping amministrativo?

http://blog.cyclingpro.it/2013/01/04/no ... i-reagire/
http://blog.cyclingpro.it/2013/01/03/fo ... n-sicilia/

"la Sicilia nel 2013 (anno elettorale) ha incrementato del 30 per cento i suoi delegati con diritto di voto, grazie a un pazzesco, artificiale raddoppio (del 100 per cento!!!!) delle gare per giovanissimi nel 2012 rispetto al 2011. Gare – va detto – di cui non si trova uno straccio di classica da nessuna parte. Insomma una potenza di fuoco elettorale costruita grazie a un sistema perfetto: si allestiscono gare (spesso sulla carta o con pochissimi partecipanti), le si “raddoppiano” attribuendole a due società diverse e grazie a questo fiorire di corse si conquistano delegati pronti a votare il presidente più disponibile a non far cessare il gioco. Chi dovrebbe vigilare a livello federale su questo scempio? Chi dovrebbe dire: guardate che in quel paesino delle Madonie non si è corso oppure guardate che le gare erano una e non due? Per statuto, i commissari di gara Fci che dovrebbero segnalare lo scandalo delle gare “doppie” alla federazione. Commissari che però non presenzierebbero praticamente mai a queste prove (gimkane e simili), quelle che hanno permesso di “gonfiare” a dismisura la potenza sicula col vantaggio, tra l’altro, di costare pochissimo come tassa di affiliazione."


Loopy
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Loopy »

dal vocabolario on line de il "Corriere della Sera"

schifo[schì-fo] s.m.
1 Senso di repulsione e disgusto fisico o morale || fare s., detto con valore iperb. di cibo disgustoso o di persona sporca, di opera o di attività mal realizzata: un film che fa s. | avere a s. qlco. o qlcu., nel l. lett., disdegnare, disprezzare
2 Persona, animale o cosa che provoca ribrezzo, disgusto: quel film è uno s.
• sec. XIII

schifoso[schi-fó-so] agg., s.
• agg. Che suscita nausea o disgusto, in senso materiale o morale: individuo s.; insetto s.; con valore iperb., nel l. fam., pessimo, orribile, sgradevole: film, tempo s.; eccessivo, esagerato: avere una fortuna s.
• s.m. (f. -sa) volg. Persona moralmente ripugnante
• avv. schifosamente, in modo s.
• sec. XIII


grazie Cycling Pro.....andiamo avanti........ANDATE A CASA!
questi sono gli amici e i sodali di RDR VERGOGNA!!!!!
voi siete la rovina del ciclismo
non avete nulla a che fare con il NOSTRO sport


http://blog.cyclingpro.it/2013/01/03/fo ... n-sicilia/
http://blog.cyclingpro.it/2013/01/04/no ... i-reagire/


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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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LETTERA APERTA AI DELEGATI UMBRI
ALL'ASSEMBLEA FCI

Egr. Sig.ri
CINTIO GIANFRANCO
BERETTONI PINO
CASINI MARINO
CASTELLANI GAETANO
BERNACCHIA MARCELLO
FAGIOLO UGO
MASINI GIORGIO

Cari amici,
in qualità di delegati all'assemblea di Levico Terme, vogliamo portare alla Vostra cortese attenzione, quanto pubblicato da Cycling Pro, dal titolo “NON SCHERZIAMO PIU’ SULLA SICILIA. E’ ORA DI INCAZZARSI” e “FORSE NON SAPEVATE CHE IN SICILIA…”
In questi articoli si svela ufficialmente il sistema di società ed affiliazioni, che per dirne una fanno si che, Salvatore D’Aquila, neo Presidente della FCI Siciliana venga da un paesino del ragusano che si chiama Monterosso Almo, dove con appena 3100 abitanti è – crediamo – il comune con il maggior numero di società affiliate alla Fci d’Italia per abitante.
Oppure si verifichi che nel minuscolo borgo messinese di Terme Vigliatore (6000 abitanti) ci sono sedici società ciclistiche, molte delle quali riconducibili a Giovanni Duci, vicepresidente della Fci nazionale e di Di Rocco.
Finalmente si è tolto il velo di mistero che attanagliava la Sicilia e la realtà sta venendo a galla.
La Sicilia è da anni fedele alleata del Presidente uscente FCI Renato Di Rocco.
Oltre a questo si è venuti a conoscenza di quanto successo in Campania dove ci sono presone che, hanno acquisito il diritto a votare Renato Di Rocco, in virtù del fatto di aver messo in calendario, e quindi svolto, una gara promozionale scolastica nel giorno in cui un lieve sisma, nel Sannio, ha causato la chiusura della scuola interessata.
Pensiamo che sia arrivato il momento di cambiare le cose, onde evitare che in tutte le regioni ci pensino i Tribunali.
Ora cari delegati, che vi appresterete a votare il nuovo presidente. Pensate che sia ancora il caso di appiattire la nostra regione sulle posizioni di Di Rocco e di questi suoi amici, oppure è arrivato il momento di fare questo benedetto scatto di orgoglio e balzo in avanti per il bene del ciclismo.
Non facciamo si che l'assemblea di Levico Terme sia un mero esercizio turistico, assimilabile ad una esibizione delle "Marionette Colla", ma sia il momento di alzare la testa, ragionare con il cuore e con la mente per il bene del ciclismo, liberi da lacci e lacciuoli.
Pensateci bene, da soli, prima che non sia troppo tardi.
Grazie, amici, della Vostra cortese attenzione.
Un caro saluto.

Umbria Ciclistica


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Re: Federazione Triciclistica Italiana

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TBW intervista i candidati alla vigilia delle elezioni
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 55369&tp=n


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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Monsieur »

Le risposte di Di Rocco a Bonarrigo (o Porcai?) sul blog di Cycling Pro sono veramente... non so come definirle... direi...
Vabbè, mi informo e vi faccio sapere.

:sedia:


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Sono risposte di un uomo ormai disperato :) senza valori (umani, sicuramente ha altri valori :dollar:) ed in balia di ogni "pressione" e "richiesta"


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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Subsonico »

Il suo errore più grave?

"Ripensandoci, non me ne vengono in mente"


NO WORDS.


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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cauz.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da cauz. »

perche' questa?

Dobbiamo fare opera missionaria di cultura, non terrore

:sedia:


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BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

E' una intervista piena di menzogne pazzesche e smentibili in un minuto pubblicandone i documenti.

Io ho posto la mia attenzione su questa domanda, che da sola assomma almeno 4 menzogne:

Cambiamo argomento: perché ha commissariato la Puglia?
In vent’anni hanno disperso l’enorme patrimonio ciclistico di quei luoghi. L’assessore regionale al turismo mi ha convocato dicendomi che finalmente li avevo liberati da quell’incubo. Quello che ha fatto scattare il meccanismo è che Bianco ha cacciato il presidente di una società straordinariamente meritoria sul piano di sport e solidarietà. Poi ci sono irregolarità amministrative gravi e documenti che il cognato di Bianco ha cercato di non consegnarci. Il Tar ci ha dato ragione. Tutto verrà fuori in assemblea, nella massima trasparenza.


Secondo voi un assessore regionale può realisticamente vivere come "un incubo" il presidente di un comitato regionale di una federazione piccola come quella ciclistica?
Questo è pazzo, un cacciapalle, un millantatore, un laureato con 8 esami! Solo in Italia questo poteva assurgere a questo ruolo, all'estero lo avrebbero messo a smaltire scartoffie in un sottoscala, oppure sarebbe finito aldilà delle sbarre. Che tristezza di persona. Solo e male accompagnato (da nani e ballerine).


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Maìno della Spinetta
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

non c'entra col ciclismo,
ma ritraendo e schernendo l'elefantiaco poterburocratico dell'immobilismo che attanaglia questo amato Paese ve lo posto

http://www.ilsussidiario.net/News/Polit ... i-/352539/

Parla di Abete


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

BenoixRoberti ha scritto:E' una intervista piena di menzogne pazzesche e smentibili in un minuto pubblicandone i documenti.

Io ho posto la mia attenzione su questa domanda, che da sola assomma almeno 4 menzogne:

Cambiamo argomento: perché ha commissariato la Puglia?
In vent’anni hanno disperso l’enorme patrimonio ciclistico di quei luoghi. L’assessore regionale al turismo mi ha convocato dicendomi che finalmente li avevo liberati da quell’incubo. Quello che ha fatto scattare il meccanismo è che Bianco ha cacciato il presidente di una società straordinariamente meritoria sul piano di sport e solidarietà. Poi ci sono irregolarità amministrative gravi e documenti che il cognato di Bianco ha cercato di non consegnarci. Il Tar ci ha dato ragione. Tutto verrà fuori in assemblea, nella massima trasparenza.


Secondo voi un assessore regionale può realisticamente vivere come "un incubo" il presidente di un comitato regionale di una federazione piccola come quella ciclistica?
Questo è pazzo, un cacciapalle, un millantatore, un laureato con 8 esami! Solo in Italia questo poteva assurgere a questo ruolo, all'estero lo avrebbero messo a smaltire scartoffie in un sottoscala, oppure sarebbe finito aldilà delle sbarre. Che tristezza di persona. Solo e male accompagnato (da nani e ballerine).
COME VOLEVASI DIMOSTRARE.
Era parsa subito come una pietosa "millantata" ad minchiam. Ora c'è pure la prova. Che cialtrone di presidente!
Si inventa pure le parole di politici e amministratori. Che credibilità può portare alla Fci questo screditato figuro?
Andrebbe chiesto ai delegati che lo voteranno alla prossima assemblea, perché la figura di merda oltre a lui, la fa tutta la federazione ed il movimento.
MAI, MAI SI ERA CADUTI COSI' IN BASSO.

http://www.cicloweb.it/news/2013/01/09/ ... ore-bianco
CyclingPro, importante sito italiano di ciclismo, ha pubblicato oggi un pezzo di intervista a Renato Di Rocco, in cui il presidente della FCI ha rilasciato alcune pepate dichiarazioni sul suo rivale nelle imminenti elezioni, Salvatore Bianco. Tra le altre frasi, è saltato all'occhio un riferimento "politico": «L'assessore regionale al turismo mi ha convocato dicendomi che finalmente li avevo liberati da quell'incubo». Abbiamo sentito l'assessore regionale al turismo Silvia Godelli, la quale smentisce di aver mai incontrato Di Rocco. E abbiamo allora interpellato l'assessore regionale allo sport Maria Campese, che sapevamo aver avuto effettivamente un incontro col numero 1 della FCI negli scorsi mesi. Campese, dal canto suo, sconfessa pienamente Di Rocco: «Non ho assolutamente mai detto le cose che mi verrebbero ascritte, e tra l'altro non ho certo convocato io Renato Di Rocco. Abbiamo avuto un incontro ma non mi sarei mai permessa di entrare nel merito di dinamiche interne ad altre istituzioni, sono molto rispettosa dei ruoli e di quanto avviene in altri enti, e certo non esprimo giudizi su questa o quella persona». La domanda allora sorge spontanea: quale assessore pugliese ha detto a Di Rocco una frase tanto improvvida?


KELLY1
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Iscritto il: martedì 28 dicembre 2010, 16:34

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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voci di corridoio parlano di 8-9 voti dei delegati lombardi per di rocco speriamo che questi votanti nel viaggio verso levico cambino idea e fronte . :pinocchio: :gruppo:,soprattutto quelli dei dintorni di monza e brianza


bartoli
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Località: Pordenone

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Voi chi votereste?


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Monsieur
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Re: Federazione Triciclistica Italiana

Messaggio da leggere da Monsieur »

Bianco sembra l'unico slegato sia da Ceruti che da Di Rocco.
In ordine di preferenza metterei Bianco, D'Alto, Santi.

In ogni caso, per come siamo messi, andrebbero bene tutti tranne RDR.


BenoixRoberti

Re: Federazione Triciclistica Italiana

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Quotone.
Mi spiace davvero che alcuni (soprattutto under 25) credano che Di Rocco sia osteggiato per la sua "cultura" antidoping.
Sarebbe bene capire che Rdr è nella Fci, prima come segretario generale, dal 1973. Erano appena terminate le olimpiadi di Monaco, quelle dei fedayn di Settembre Nero che assaltarono nel villaggio olimpico gli alloggi israeliani.
C'era la guerra fredda e l'austerity. Io guardavo la tv dei ragazzi, la sera in tv c'era ancora Carosello, nelle sale cinematografiche ci si terrorizzava per la bambina con la testa rotante e vomitante verde dell'Esorcista e l'ombelico di Raffaella Carrà stimolava ancora gli ormoni maschili, quelli più viziosi (di ormoni) su trastullavano con la Emmanuelle cinematografica di Silvia Kristel.
Il ciclismo viveva un secondo boom di praticanti, ma solo grazie all'Austerity. Gli italiani non avevano soldi e stavano chiusi in casa, anche a trombare e gli uffici anagrafici non erano le lande deserte che sono diventate oggi.
Tornando a Rdr ... E' rimasto sino al 1997 nel suo ruolo passando gloriosamente dalla Fci ferrares-conconiana di Los Angeles ai mitici anni 90 (divenuti poi dalla notte alla mattina gli anni del diavolo del doping).
Per difendere (si fa per dire) il Diablo entrò in conflitto col presidente streghista Ceruti e si dimise dall'incarico, passando al ruolo omologo in Fidal. Nel 2005 rientrò nella Fci per cancellare gli errori di Ceruti, diventandone un degnissimo seguace. Ciò che non fece il primo (in termini di danni), lo fece con molta parsimoniosa cura il secondo.
Ed oggi dice "il ciclismo ha cambiato cultura".
Con questa cultura non ci si riempie davvero lo stomaco, ma certamente ci si "riempiva". Di doping e di balle!


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