Invece non è ridicola perché i percorsi saranno moltissimi a partire dalla categoria juniores. Il circuito finale sarà sempre quello ma per ogni gara ci sarà una partenza differente.galliano ha scritto:Vabbe' che la matematica sta diventando un'opinione, ma 200 km di strada da sistemare sono un'ipotesi ridicola.alfiso ha scritto: http://iltirreno.gelocal.it/regione/201 ... .5169lpite dal sisma.
Venti milioni che sarebbero serviti per le infrastrutture, per sistemare soprattutto i 200 chilometri di strade che costituivano il tracciato della prova dei professionisti.
Cos'è hanno abolito i circuiti?
Mi auguro sia un errore del giornslista.
Se le fanno così le stime non mi stupisco che i costi si decuplicano.
Federazione Triciclistica Italiana
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Federazione Triciclistica Italiana
ma gli juniores non facevano un mondiale separato?
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Già dallo scorso anno non più, sono tornati insieme a tutti gli altri.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Federazione Triciclistica Italiana
La tua precisazione tecnica è corretta, ma quegli importi sono una follia. Non stiamo neppure parlando di strade da asfaltare, ma semplicemente da manutenere.Laura Grazioli ha scritto:Invece non è ridicola perché i percorsi saranno moltissimi a partire dalla categoria juniores. Il circuito finale sarà sempre quello ma per ogni gara ci sarà una partenza differente.galliano ha scritto: Vabbe' che la matematica sta diventando un'opinione, ma 200 km di strada da sistemare sono un'ipotesi ridicola.
Cos'è hanno abolito i circuiti?
Mi auguro sia un errore del giornslista.
Se le fanno così le stime non mi stupisco che i costi si decuplicano.
Peraltro non sono strade in cattivo stato di manutenzione, essendo le stesse strade di grande percorrenza (facilmente visualizzabili con Street View).
Di certo sarà sollevato il problema delle rotonde e di altri ostacoli. Rimuoverle per un solo passaggio è pura follia (è sufficiente una opportuna segnalazione) come avviene nei mondiali degli altri paesi. Vabbeh, al limite leviamo la Danimarca, dove alcune modifiche furono effettuate pure la notte prima dell'ultima gara.
Sarebbe bene che il presidente della Toscana Rossi pensasse invece di sostenere i primi mondiali dal budget "umano".
E nel contempo sarebbe bene che la Fci pubblicasse, UNA VOLTA PER TUTTE, trasparentemente i bilanci di Mondiali 2013 srl, come pure della sua controllante Ciclistica Servizi srl, a sua volta detenuta dalla Fci. Un atto di trasparenza necessario allo stato, e dovuto per trasparenza a prescindere.
Ultima modifica di alfiso il venerdì 1 giugno 2012, 14:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Tranqui Alfi, non parlavo dei soldi ma solo dei chilometri che sono effettivamente corretti
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Il tachimetro funziona bene, è l'eurimetro che va un poco sistematoLaura Grazioli ha scritto:Tranqui Alfi, non parlavo dei soldi ma solo dei chilometri che sono effettivamente corretti
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Hai ragione, non pensavo che il tratto in linea fosse così lungo e neppure che i percorsi fossero così diversificati.Laura Grazioli ha scritto:Invece non è ridicola perché i percorsi saranno moltissimi a partire dalla categoria juniores. Il circuito finale sarà sempre quello ma per ogni gara ci sarà una partenza differente.galliano ha scritto:Vabbe' che la matematica sta diventando un'opinione, ma 200 km di strada da sistemare sono un'ipotesi ridicola.alfiso ha scritto: http://iltirreno.gelocal.it/regione/201 ... .5169lpite dal sisma.
Venti milioni che sarebbero serviti per le infrastrutture, per sistemare soprattutto i 200 chilometri di strade che costituivano il tracciato della prova dei professionisti.
Cos'è hanno abolito i circuiti?
Mi auguro sia un errore del giornslista.
Se le fanno così le stime non mi stupisco che i costi si decuplicano.
Ennesima prova che prima di parlare è meglio verificare
fatta ammenda noto però che, anche fossero completamente da asfaltare a nuovo i 200km (ovvero 200.000mt),
una stima approssimativa, molto probabilmente per eccesso, comporterebbe una spesa non superiore ai 4mt milioni di € (200.000 * 20€/m)
lo posso dire con certezza perché ho in mano preventivi per un lavoro di rifacimento del manto stradale di una strada privata
per gli altri lavori di sistemazione, mi trovo d'accordo con Alf
no è che per fare un mondiale dobbiamo rifare la viabilità di mezza regione, ponti, tunnel, svincoli, ecc.
quindi dando per buoni i 4mln di cui sopra (facciamo 5 va), i costi del mondiale di firenze dovrebbero superare più o meno di quella cifra la spesa sostenuta in australia e olanda.
qualcuno conosce i costi reali per organizzare i mondiali nel 2011 e la stima 2012?
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Ringrazio tutti per l'appoggio, certo dopo le ultime vicende faccio fatica a non considerare la vicenda un fatto anche personale.
Dici bene Ettore, una vera rottura di palle, me ne sto rendendo conto. Ma sentire la vicinanza di chi ci legge e di voi amici del forum mi dà tanta volontà per portare avanti questa battaglia.
Non ci fermeremo!!!
Dici bene Ettore, una vera rottura di palle, me ne sto rendendo conto. Ma sentire la vicinanza di chi ci legge e di voi amici del forum mi dà tanta volontà per portare avanti questa battaglia.
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Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Federazione Triciclistica Italiana
I mondiali "umani" più costosi sono stati quelli in Australia 2010 (16 milioni di euro), dovuti essenzialmente ai gravosi costi logistici.galliano ha scritto:qualcuno conosce i costi reali per organizzare i mondiali nel 2011 e la stima 2012?
I parsimoniosi svizzeri di Mendrisio 2009 se la sono cavata con circa 8 milioni restituendo addirittura una cifra del budget iniziale al cantone (Ticino).
In Danimarca mi sembra che l'impegno fu di 10 milioni.
Se esuliamo da quelli umani e passiamo a quelli extraterrestri abbiamo i mondiali di Varese 2008 (circa 70 milioni compresi ricchi premi & cotillons protetti civilmente). Ma anche in Italia abbiamo avuto positivi esempi umani gestiti da comitati privati, ovvero i due mondiali di Verona (prima Sanson e poi Rana).
La fee richiesta dalla Uci in Europa è di circa 6 milioni di euro (forse poco meno). In Australia fu più alta ovviamente.
Ora, Firenze si trova sulla Terra o su quale altra galassia extra Via Lattea? La Galassia della Via Asfaltea?
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
E tra l'altro parliamo sempre di Mondiali su Strada, non è che ci sia da costruire chissà che, anzi, niente!
Tutte le strutture sono mobili, le strade sono queste, tecnicamente non dovrebbero essere particolarmente costosi.
Tutte le strutture sono mobili, le strade sono queste, tecnicamente non dovrebbero essere particolarmente costosi.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Leggo appena questa intimidazione bella e buona rivolta a Admin e a questo punto a tutta Cicloweb.
Magari il prossimo weekend tra una una pedalata ed una salsiccia, Marco potrebbe prendere una mezzoretta per metterci al corrente della faccenda..che di persona si discute e ci si organizza meglio
Magari il prossimo weekend tra una una pedalata ed una salsiccia, Marco potrebbe prendere una mezzoretta per metterci al corrente della faccenda..che di persona si discute e ci si organizza meglio
Utenti ignorati: Strong, Salvatore77, beppesaronni
Re: Federazione Triciclistica Italiana
ho poco tempo da passare sul forum ultimamente, e quindi sospendo spesso la lettura dei thread piu' impegnativi, come questo...
insomma, leggo solo ora (e solo grazie alla firma di admin) il fattaccio.
a marco e a cicloweb tutta la mia piu' completa vicinanza e solidarieta'.
se fosse necessario parteciperei volentieri anche ad un'eventuale colletta, ma credo che ora la cosa piu' urgente sia fare informazione sulla vicenda, e il contributo che possiamo dare tutti noi e' questo.
stante che fatico a dire la mia sull'argomento perche' mi resta ancora tanto da studiare, alcuni passaggi mafiosi mi paiono gia' evidenti.
idee: e' giusto portare questa cosa al di fuori di un forum di settore, e concordo con chi dice che una seria indagine sui mali della FCI può trovare spazio in ambiti a maggior visibilita'. io personalmente ho dei contatti con il fatto quotidiano, se a marco interessa posso proporre a loro di pubblicare il tutto.
piu' in piccolo, si puo' fare un articolo sintetico e scorrevole (20 righe max), correlato da link di approfondimento, e diffonderlo tramite blog, social network, siti amici, ecc... individuando un hashtag funzionale e aggradendo twitter si puo' farlo girare abbastanza bene, magari facendo una "bloggata di massa". su questo devo dire che #salvaiciclisti (a cui, tra l'altro, santilli dice di aver aderito, attendo le prove...) mi ha insegnato abbastanza bene i meccanismi comunicativi in rete. per un'operazione del genere sono disponibile al 100%.
ps- ad oggi mi pare quasi impossibile la partecipazione alla kobram, peccato perche' sarebbe stata un'ottima occasione per parlarne.
insomma, leggo solo ora (e solo grazie alla firma di admin) il fattaccio.
a marco e a cicloweb tutta la mia piu' completa vicinanza e solidarieta'.
se fosse necessario parteciperei volentieri anche ad un'eventuale colletta, ma credo che ora la cosa piu' urgente sia fare informazione sulla vicenda, e il contributo che possiamo dare tutti noi e' questo.
stante che fatico a dire la mia sull'argomento perche' mi resta ancora tanto da studiare, alcuni passaggi mafiosi mi paiono gia' evidenti.
idee: e' giusto portare questa cosa al di fuori di un forum di settore, e concordo con chi dice che una seria indagine sui mali della FCI può trovare spazio in ambiti a maggior visibilita'. io personalmente ho dei contatti con il fatto quotidiano, se a marco interessa posso proporre a loro di pubblicare il tutto.
piu' in piccolo, si puo' fare un articolo sintetico e scorrevole (20 righe max), correlato da link di approfondimento, e diffonderlo tramite blog, social network, siti amici, ecc... individuando un hashtag funzionale e aggradendo twitter si puo' farlo girare abbastanza bene, magari facendo una "bloggata di massa". su questo devo dire che #salvaiciclisti (a cui, tra l'altro, santilli dice di aver aderito, attendo le prove...) mi ha insegnato abbastanza bene i meccanismi comunicativi in rete. per un'operazione del genere sono disponibile al 100%.
ps- ad oggi mi pare quasi impossibile la partecipazione alla kobram, peccato perche' sarebbe stata un'ottima occasione per parlarne.
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Yes Cauz,
esiste un annoso e corposo fascicolo (cit. Di Rocco) su queste vicende, ed uno anche relativo al lavoro della Commissione Ministeriale di Vigilanza sul doping (le cui analisi, pur lasciando a desiderare ... diciamo così, evidenziano uno spiccato interesse morboso per uno sport - indovinate quale - ed uno strano disinteresse per alcuni altri molto "fortunati").
Finchè c'è antidoping c'è speranza. Tutto quello che si può fare per fare informazione e condividere che si faccia!
Diamo una mano ad Admin ed al nostro bistrattato, calpestato, sfruttato, umiliato ... ma fantastico sport.
esiste un annoso e corposo fascicolo (cit. Di Rocco) su queste vicende, ed uno anche relativo al lavoro della Commissione Ministeriale di Vigilanza sul doping (le cui analisi, pur lasciando a desiderare ... diciamo così, evidenziano uno spiccato interesse morboso per uno sport - indovinate quale - ed uno strano disinteresse per alcuni altri molto "fortunati").
Finchè c'è antidoping c'è speranza. Tutto quello che si può fare per fare informazione e condividere che si faccia!
Diamo una mano ad Admin ed al nostro bistrattato, calpestato, sfruttato, umiliato ... ma fantastico sport.
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Di tutto quanto è stato scritto sopra credo si possa ravvedere una certa strategia di questi anni nell'analisi delle relazioni dell Commissione Vigilanza Doping del Ministero della Salute. Per competenza argomentale è tutto postato qua:
viewtopic.php?f=7&p=84651#p84610
viewtopic.php?f=7&p=84651#p84651
ed ancora di seguito in quel 3d prossimamente.
Risaliamo a bordo... Ca..o!!!
viewtopic.php?f=7&p=84651#p84610
viewtopic.php?f=7&p=84651#p84651
ed ancora di seguito in quel 3d prossimamente.
Risaliamo a bordo... Ca..o!!!
Come liberarci di Santilli
Complimenti alfiso per il lavoro che stai portando avanti. I complimenti te li faccio qua e non dall'altra parte per lanciare una provocazione: ma quelle stupidaggini scritte, in particolare quella su Di Luca, possono essere considerate un falso ideologico? Qui gli esperti in diritto penale che bazzicano nel forum potrebbero dare una notevole mano, perché dal 2 febbraio 2012 è entrato in vigore il Codice di Comportamento Sportivo del CONI; in particolare l'art. 11 recita:
11. Tutela dell’onorabilità degli organismi sportivi
Ferma restando la previsione di cui all’art. 5, comma 3, lett. b) e c), dello Statuto del CONI, al fine di tutelare l’onorabilità e l’autorevolezza degli organismi centrali e territoriali del CONI, nonché degli organismi delle Federazioni sportive nazionali, delle Discipline sportive associate, degli Enti di promozione sportiva e delle Associazioni benemerite, ivi compresi anche gli organismi rappresentativi delle società, sono automaticamente sospesi in via cautelare i componenti che sono stati condannati, ancorché con sentenza non definitiva, per i delitti indicati nell’allegato “A” o che sono stati sottoposti a misure di prevenzione o di sicurezza personale.
La sospensione permane sino alla successiva sentenza assolutoria o alla conclusione del procedimento penale o alla scadenza o revoca delle misure di prevenzione o di sicurezza personale.
(...)
ALLEGATO “A”
(...)
- Delitti contro la fede pubblica (da art. 453 a art. 498 c.p.).
(...)
LEGENDA ALLEGATO “A”
(...)
capo III – “Della falsità in atti” (ad esempio, “falso ideologico”, “falso materiale”), da art. 476 a art. 493bis c.p.;
(...)
11. Tutela dell’onorabilità degli organismi sportivi
Ferma restando la previsione di cui all’art. 5, comma 3, lett. b) e c), dello Statuto del CONI, al fine di tutelare l’onorabilità e l’autorevolezza degli organismi centrali e territoriali del CONI, nonché degli organismi delle Federazioni sportive nazionali, delle Discipline sportive associate, degli Enti di promozione sportiva e delle Associazioni benemerite, ivi compresi anche gli organismi rappresentativi delle società, sono automaticamente sospesi in via cautelare i componenti che sono stati condannati, ancorché con sentenza non definitiva, per i delitti indicati nell’allegato “A” o che sono stati sottoposti a misure di prevenzione o di sicurezza personale.
La sospensione permane sino alla successiva sentenza assolutoria o alla conclusione del procedimento penale o alla scadenza o revoca delle misure di prevenzione o di sicurezza personale.
(...)
ALLEGATO “A”
(...)
- Delitti contro la fede pubblica (da art. 453 a art. 498 c.p.).
(...)
LEGENDA ALLEGATO “A”
(...)
capo III – “Della falsità in atti” (ad esempio, “falso ideologico”, “falso materiale”), da art. 476 a art. 493bis c.p.;
(...)
fair play? No, Grazie!
Re: Federazione Triciclistica Italiana
"l’Assessore Mellarini ha inoltre annunciato che proprio Levico Terme, cento logistico della prossima Settimana Tricolore, ospiterà nel 2013 la prossima assemblea nazionale della Federazione Ciclistica Italiana"
Speriamo che Trento porti un po' di aria irredentista. Lo m... anderemo fora fora per la Valsugana?
Speriamo che Trento porti un po' di aria irredentista. Lo m... anderemo fora fora per la Valsugana?
Re: Federazione Triciclistica Italiana
mmmm speriamo non tiri aria di controriforma, visto il precedente del concilioalfiso ha scritto:"l’Assessore Mellarini ha inoltre annunciato che proprio Levico Terme, cento logistico della prossima Settimana Tricolore, ospiterà nel 2013 la prossima assemblea nazionale della Federazione Ciclistica Italiana"
Speriamo che Trento porti un po' di aria irredentista. Lo m... anderemo fora fora per la Valsugana?
secondo me Mellarini fa conto di riempire tutti gli hotel 5 stelle in riva al lago.
sa bene che Baffo & C. hanno gusti raffinati
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Purtroppo non son + aggiornato su questa discussione perchè merita molta attenzione e quindi tempo "buono" da dedicare per cui la stavo lasciando per un momento più tranquillo ma visto che i signorotti che dovrebbero rappresentare la FCI (non solo per i voti ricevuti alle "elezioni" ma nello spirito di passione che l'incarico richiede) fan la voce grossa invece di rispondere nel merito alle domande che le vengon poste mi sa che nel fine settimana mi riporto a pari.
Fanta cicloweb 2015:
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
utenti ignorati:
Scostante_Girardengo
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
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- Laura Grazioli
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Le critiche ad Andy Schleck, come a quasi tutti gli altri corridori, mi hanno portato a fare una riflessione qui, ed Alfiso certamente capirà.
Tanti tifosi si sentono come se avessero un debito nei confronti dei corridori, pretendono da loro quasi li pagassero, ma hanno pochissimo interesse, invece, per quel che succede nelle federazioni, dimenticandosi che invece SI nei confronti delle federazioni avrebbero dei diritti da richiedere, visto che sono finanziate con le nostre tasse e imposte.
Il ciclismo è diventato lo sport che è per come è stato gestito, se non piace, non ce la si può prendere sempre con i corridori, ma anche con chi l'ha gestito in tutto questo tempo.
Volete l'esempio pratico? Tutti gridano alla noia quando nessuno fa l'impresa, appena qualcuno la fa partono i sospetti.
Chi ha portato questa cultura del sospetto? Chi ha fatto passare le imprese di questo sport solo frutto del doping?
La stampa? Figurarsi sarebbe finito tutto dopo qualche mese, perché la stampa quando una notizia non tira più non ne parla più.
Il ciclismo è così per come è stato gestito.
Forse molta gente avrebbe bisogno di seguire più questo 3D piuttosto che discutere di Schleck e Cunego...
Tanti tifosi si sentono come se avessero un debito nei confronti dei corridori, pretendono da loro quasi li pagassero, ma hanno pochissimo interesse, invece, per quel che succede nelle federazioni, dimenticandosi che invece SI nei confronti delle federazioni avrebbero dei diritti da richiedere, visto che sono finanziate con le nostre tasse e imposte.
Il ciclismo è diventato lo sport che è per come è stato gestito, se non piace, non ce la si può prendere sempre con i corridori, ma anche con chi l'ha gestito in tutto questo tempo.
Volete l'esempio pratico? Tutti gridano alla noia quando nessuno fa l'impresa, appena qualcuno la fa partono i sospetti.
Chi ha portato questa cultura del sospetto? Chi ha fatto passare le imprese di questo sport solo frutto del doping?
La stampa? Figurarsi sarebbe finito tutto dopo qualche mese, perché la stampa quando una notizia non tira più non ne parla più.
Il ciclismo è così per come è stato gestito.
Forse molta gente avrebbe bisogno di seguire più questo 3D piuttosto che discutere di Schleck e Cunego...
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Federazione Triciclistica Italiana
hai detto tutto in poche parole
Ps. Ogni qual volta mi servirà una sintesi rimanderò a questo post.
Ps. Ogni qual volta mi servirà una sintesi rimanderò a questo post.
Re: Federazione Triciclistica Italiana
veramente la stampa continua a farlo regolarmente, Hesjedal è stato chiamato un extraterrestre da crosetti di repubblica all'ultimo gio, berton e compagnia in cronaca dicevano che era meglio il giro senza scatti piuttosto che quello degli ematocriti a 60 (gli ho fatto notare cosa pensasse di de gendt che era scattato tipo 10 minuti dopo che l'ha detto, e mi ha bloccato, poi vicennati gli ha fatto notare la stessa cosa)
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Si parla di Marco e ne parla un collega, ancora una volta sorprendendomi positivamente. Dopo Eugenio Capodacqua anche Matteo Romano.
Finalmente il fronte giornalistico sta prendendo coscienza della reale situazione e questa alleanza ideale (nel senso delle idee) fra giornalisti "ciclofili" fa ben sperare.
Matteo almeno ne parla e ne scrive apertamente; aspettiamo che lo facciano anche Capodacqua e gli altri.
Abbiamo bisogno di ossigeno amici giornalisti. Forza e coraggio!!!
http://www.ciclismo-online.it/index.php ... &Itemid=55
GianCarlo Abete: un Presidente che difende il suo sport ...
Il calcio sta vivendo in questi giorni un dramma, se possibile, ancor più brutto di quello che il ciclismo periodicamente vive per colpa del doping. Le parole del premier Monti, che proponeva di sospendere il calcio per 2 o 3 anni, hanno fatto indignare tutto gli appassionati di calcio, esattamente come un anno fa si indignarono gli appassionati di ciclismo quando il presidente del CONI Gianni Petrucci propose di sospendere questo sport dopo le notizie giudiziarie provenienti dalla Procura di Mantova. Tutti i ciclofili si indignarono, anzi, tutti tranne uno: Renato Di Rocco.
Il Presidente della FCI, infatti, anziché zittire il suo amico Petrucci ricordandogli che tutti coloro che praticano ciclismo in maniera pulita sono la stragrande maggioranza, si è allineato alla tesi “Petrucciana”. GianCarlo Abete, il Presidente della FIGC, ha scelto invece di rispondere, anche duramente, al premier Monti difendendo il proprio sport e soprattutto coloro che lo praticano in maniera onesta. Nel ciclismo, neppure quando il Procuratore Antidoping, Ettore Torri, disse che “tutti i ciclismo sono dopati”, Di Rocco si schierò al fianco del ciclismo e dei ciclisti onesti che, lo ricordiamo, sono la stragrande maggioranza.
Non crediamo che Abete e il mondo del calcio abbiano sbagliato a difendere il loro sport, ci pare invece che sia stato Renato Di Rocco, un anno fa, a non reagire come un Presidente di Federazione dovrebbe fare.
E dire che leggendo ciò che Di Rocco ha scritto di recente su Marco Grassi (direttore di cicloweb) pare che abbia tanto coraggio, peccato che lo utilizzi in maniera alterna e che dia sempre l’impressione di essere forte con i deboli (Grassi) e debole con i forti (Petrucci), l’esatto opposto di come dovrebbe essere un buon Presidente.
Finalmente il fronte giornalistico sta prendendo coscienza della reale situazione e questa alleanza ideale (nel senso delle idee) fra giornalisti "ciclofili" fa ben sperare.
Matteo almeno ne parla e ne scrive apertamente; aspettiamo che lo facciano anche Capodacqua e gli altri.
Abbiamo bisogno di ossigeno amici giornalisti. Forza e coraggio!!!
http://www.ciclismo-online.it/index.php ... &Itemid=55
GianCarlo Abete: un Presidente che difende il suo sport ...
Il calcio sta vivendo in questi giorni un dramma, se possibile, ancor più brutto di quello che il ciclismo periodicamente vive per colpa del doping. Le parole del premier Monti, che proponeva di sospendere il calcio per 2 o 3 anni, hanno fatto indignare tutto gli appassionati di calcio, esattamente come un anno fa si indignarono gli appassionati di ciclismo quando il presidente del CONI Gianni Petrucci propose di sospendere questo sport dopo le notizie giudiziarie provenienti dalla Procura di Mantova. Tutti i ciclofili si indignarono, anzi, tutti tranne uno: Renato Di Rocco.
Il Presidente della FCI, infatti, anziché zittire il suo amico Petrucci ricordandogli che tutti coloro che praticano ciclismo in maniera pulita sono la stragrande maggioranza, si è allineato alla tesi “Petrucciana”. GianCarlo Abete, il Presidente della FIGC, ha scelto invece di rispondere, anche duramente, al premier Monti difendendo il proprio sport e soprattutto coloro che lo praticano in maniera onesta. Nel ciclismo, neppure quando il Procuratore Antidoping, Ettore Torri, disse che “tutti i ciclismo sono dopati”, Di Rocco si schierò al fianco del ciclismo e dei ciclisti onesti che, lo ricordiamo, sono la stragrande maggioranza.
Non crediamo che Abete e il mondo del calcio abbiano sbagliato a difendere il loro sport, ci pare invece che sia stato Renato Di Rocco, un anno fa, a non reagire come un Presidente di Federazione dovrebbe fare.
E dire che leggendo ciò che Di Rocco ha scritto di recente su Marco Grassi (direttore di cicloweb) pare che abbia tanto coraggio, peccato che lo utilizzi in maniera alterna e che dia sempre l’impressione di essere forte con i deboli (Grassi) e debole con i forti (Petrucci), l’esatto opposto di come dovrebbe essere un buon Presidente.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Sempre più contenta per Matteo Romano!
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Alfiso, ti ringrazio del messaggio privato, non mi fa rispondere, non so perché. Comunque seguo tutta la vicenda e leggo quello che scrivete, anche se trepido per Marco Grassi perché, purtroppo, non capita di vedere la giustizia trionfare, in genere.
Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
ciao Donchyschiotta,donchisciotte ha scritto:Alfiso, ti ringrazio del messaggio privato, non mi fa rispondere, non so perché. Comunque seguo tutta la vicenda e leggo quello che scrivete, anche se trepido per Marco Grassi perché, purtroppo, non capita di vedere la giustizia trionfare, in genere.
torna tra noi,
o siamo ancora piu' utopistici da combattere dei mulini a vento?
ciao
MdS
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Eh no, devi risponderedonchisciotte ha scritto:Alfiso, ti ringrazio del messaggio privato, non mi fa rispondere, non so perché.
Scherzi a parte, è importante il supporto delle persone che già in tempi non recenti (ma purtroppo già sospetti) avvertivano gli strani comportamenti dei "nostri" dirigenti. Trovo fastidioso che alcuni grandi campioni (o soprattutto ex campioni) si prestino al maquillage pubblico di dirigenti che sfruttano il doping per rifarsi (loro poi) una immagine politico-sportiva riverginizzata e al passo coi tempi, letteralmente SPUTTANANDO lo sport che dirigono. Ma, ne sono certo, il Circo Barnum sta terminando. Si dice che il doping è una marea incontenibile (ce lo dicono i "ministri della paura" dello sport) e nessuno mette in dubbio il fenomeno (ci mancherebbe), ma l'antidoping è un colabrodo dove i buchi non sono uniformemente distribuiti, bensì ben localizzati in punti prescelti e progettati. Ciò avviene per volontà politica sportiva esplicita. Poco conta poi che i numeri siano persone che finiscono in un ingranaggio e che dallo stesso subiscano vessazioni e maldicenza. Il sistema ha il suo prezzo. Ma sono positivo e dico: "lo aveva il suo prezzo".
Menagrama, ti fò le hornadonchisciotte ha scritto:Comunque seguo tutta la vicenda e leggo quello che scrivete, anche se trepido per Marco Grassi perché, purtroppo, non capita di vedere la giustizia trionfare, in genere.
Ho la sensazione che comunque molti abbiano colto certe arroganze e certe reazioni furiose (MAI NEL MERITO) per cui avverto molta vicinanza attorno a Marco.
Detto con mi aspettavo invece qualcosa di più dai "colleghi" forumisti, ma so che per molti è difficile e sconveniente esporsi.
Discreta invece la reazione dei colleghi giornalisti. L'importante è tenere sempre fresca la memoria ed è per questo che ti ho scritto.
Come spero farà anche Morris
Re: Federazione Triciclistica Italiana
secondo me i motivi sono altri.....alfiso ha scritto: Detto con mi aspettavo invece qualcosa di più dai "colleghi" forumisti, ma so che per molti è difficile e sconveniente esporsi.
comunque, se fosse come dici tu, ti faccio i complimenti perchè sei l'unico ad avere le palle
gli altri tanta caciara quando si è ben nascosti nel gruppo ma appena c'è da tirare fuori la testa fanno finta di nulla
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Chi ha dimostrato di avere le palle è Marco.Strong ha scritto:comunque, se fosse come dici tu, ti faccio i complimenti perchè sei l'unico ad avere le palle
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Io non le vedo come ... alternative.Laura Grazioli ha scritto: Forse molta gente avrebbe bisogno di seguire più questo 3D piuttosto che discutere di Schleck e Cunego...
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Alfiso mi ha fatto sentire in colpa (eh, noi cattolici), perciò scrivo anch'io: complimenti per l'impegno che mettete nel vostro mestiere. Nel giornalismo sportivo l'inchiesta polemica è assai rara da leggere, quindi doppiamente bravi. Spero di vivo cuore che questo sforzo non risulti vano.
http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.
Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Guarda che in toscano, la h davanti può andare, ma l'accento su fo ... lascialo allao studio Prinz.alfiso ha scritto:Menagrama, ti fò le horna
P.S.
E poi non sarai mica superstizioso?
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Non ho capito e vorrei sapere, per parte mia, che dovrei fare ad es. per *espormi*, perché nel caso non averi nulla in contrario.alfiso ha scritto:Detto con mi aspettavo invece qualcosa di più dai "colleghi" forumisti, ma so che per molti è difficile e sconveniente esporsi.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Domanda giustissima, il dubbio ci sta tutto.lemond ha scritto:Non ho capito e vorrei sapere, per parte mia, che dovrei fare ad es. per *espormi*, perché nel caso non averi nulla in contrario.alfiso ha scritto:Detto con mi aspettavo invece qualcosa di più dai "colleghi" forumisti, ma so che per molti è difficile e sconveniente esporsi.
Intendevo dire che alcuni forumisti fanno attività nelle società e qualcuno pure in Federazione magari. Altri partecipano alle Gran Fondo e così via.
Per costoro non è semplice e men che meno conveniente esporsi.
-
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Ti dirò, Alfiso, mi riesce difficile dopo aver appena sbattuto la capoccia contro l'impossibilità di cavare un ragno dal buco ( per motivi che non voglio e non posso approfondire) da una situazione per cui mi batto da anni, imbarcarmi in un'altra, sono priva di energie, entusiasmo e orizzonte di senso in queste battaglie ciclistiche. Non mi mettere fra i forumisti che non si impegnano: è che mi devo riprendere o forse lasciar perdere il ciclismo. Boh..... Ovviamente sono contenta che le mie ubbie non abbiano effetto su te e Admin.
Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
No Donchi, proprio non mi riferivo a te o a qualcuno in particolare. Una cosa era il richiamo a scrivere da parte di coloro che hanno sempre scritto con spirito critico nel forum (ho citato anche Morris), altra cosa è la mia richiesta a granfondisti in genere, corridori, dirigenti fci che sanno parecchio (ora hanno gli elementi anche per valutare e capire) e non se la sentono di dire la propria; ho proprio spiegato questo a Lemond che me lo aveva giustamente chiesto due post sopra. Siccome questo 3d ha fatto picchi di pagine visitate da Gran Tour nell'ultimo periodo, non posso non notare nel contempo che i post sono relativamente pochi.
Ma io sono fiducioso, la passione ha sempre il sopravvento sull'interesse, quello più bieco in particolare.
Ma io sono fiducioso, la passione ha sempre il sopravvento sull'interesse, quello più bieco in particolare.
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Magari, anche a prescindere da questa vicenda, chi ne ha la possibilità e non l'ha ancora fatto potrebbe comprarsi il calendario di cicloweb (dove, va comunque detto, non c'è figa e ci sono quasi soltanto ciclisti sconosciuti).cauz. ha scritto:a marco e a cicloweb tutta la mia piu' completa vicinanza e solidarieta'.
se fosse necessario parteciperei volentieri anche ad un'eventuale colletta, ma credo che ora la cosa piu' urgente sia fare informazione sulla vicenda, e il contributo che possiamo dare tutti noi e' questo.
Sulla vicenda non ho ancora avuto tempo per farmi un'idea e di leggermi tutto quello che è stato scritto e quindi aspetto a dire la mia.
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Da Tuttobiciweb:
Intervenuto ai microfoni della trasmissione di Radio Manà Manà Sport "Ultimo Chilometro", il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco ha toccato, tra i tanti argomenti, anche quello della lotta al doping: "Il Giro d'Italia di quest'anno mi è piaciuto molto - ha affermato il presidente - secondo me le prestazioni sono state di alto livello perché abbiamo avuto un giovane come Adriano Malori in maglia rosa, anche se solo per un giorno, e c'è stata la grande impresa d'altri tempi di Matteo Rabottini. E' chiaro che se vogliamo un ciclismo pulito non possiamo assistere alle prestazioni alle quali eravamo abituati una volta, e dobbiamo dare ai ragazzi un margine di tre o quattro anni per poter crescere e sperare che possano diventare uomini da corse a tappe".
Riguardo le recenti norme che vorrebbero una reintegrazione anche degli atleti che hanno subìto una squalifica per doping lunga più di sei mesi, Di Rocco ha affermato: "Noi come Federazione ci siamo mossi in un senso, quello di impedire a chi era stato squalificato di indossare la maglia azzurra e di correre per la maglia tricolore. Poi è chiaro che se arrivano delle norme dall'alto che ci impongono di reintegrare anche gli ex squalificati li reintegreremo nel giro della nazionale, però credo che questa norma verrà discussa ancora. Insomma, noi abbiamo dato delle direttive, ma se ne arrivano altre dall'alto dobbiamo rispettarle".
Il presidente ha anche parlato dell'aumento dei cicloamatori in Italia: "Il movimento cicloamatoriale è in forte crescita, ne siamo contenti perchè la gente sta riscoprendo la bici non solo per praticare attività a livello agonistico ma anche per stare insieme e divertirsi. Un esempio di come sta crescendo questo movimento è anche l'organizzazione della Granfondo di Roma, che si correrà ad ottobre e che si svolgerà in una cornice straordinaria: ovviamente bisogna ringraziare l'organizzatore, Gianluca Santilli, che ha avuto questa grande idea".
D'accordo su Rabo e Malori, poi ... non c'è limite alla vergogna. Una arroganza senza pari !!!
L'ennesimo monito siciliano ai ciclisti sospesi, manco parlasse la Vergine Maria ...
Ma Santilli organizzatore della Granfondo di Roma siamo sicuri? Santilli non è dirigente di Bicitaly, è solo un master
In questi istanti questa è la HP del sito della federciclismo, con il commissario tecnico della nazionale utilizzato come la madonna pellegrina (bonne soiree tristesse):
Intervenuto ai microfoni della trasmissione di Radio Manà Manà Sport "Ultimo Chilometro", il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco ha toccato, tra i tanti argomenti, anche quello della lotta al doping: "Il Giro d'Italia di quest'anno mi è piaciuto molto - ha affermato il presidente - secondo me le prestazioni sono state di alto livello perché abbiamo avuto un giovane come Adriano Malori in maglia rosa, anche se solo per un giorno, e c'è stata la grande impresa d'altri tempi di Matteo Rabottini. E' chiaro che se vogliamo un ciclismo pulito non possiamo assistere alle prestazioni alle quali eravamo abituati una volta, e dobbiamo dare ai ragazzi un margine di tre o quattro anni per poter crescere e sperare che possano diventare uomini da corse a tappe".
Riguardo le recenti norme che vorrebbero una reintegrazione anche degli atleti che hanno subìto una squalifica per doping lunga più di sei mesi, Di Rocco ha affermato: "Noi come Federazione ci siamo mossi in un senso, quello di impedire a chi era stato squalificato di indossare la maglia azzurra e di correre per la maglia tricolore. Poi è chiaro che se arrivano delle norme dall'alto che ci impongono di reintegrare anche gli ex squalificati li reintegreremo nel giro della nazionale, però credo che questa norma verrà discussa ancora. Insomma, noi abbiamo dato delle direttive, ma se ne arrivano altre dall'alto dobbiamo rispettarle".
Il presidente ha anche parlato dell'aumento dei cicloamatori in Italia: "Il movimento cicloamatoriale è in forte crescita, ne siamo contenti perchè la gente sta riscoprendo la bici non solo per praticare attività a livello agonistico ma anche per stare insieme e divertirsi. Un esempio di come sta crescendo questo movimento è anche l'organizzazione della Granfondo di Roma, che si correrà ad ottobre e che si svolgerà in una cornice straordinaria: ovviamente bisogna ringraziare l'organizzatore, Gianluca Santilli, che ha avuto questa grande idea".
D'accordo su Rabo e Malori, poi ... non c'è limite alla vergogna. Una arroganza senza pari !!!
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Ma Santilli organizzatore della Granfondo di Roma siamo sicuri? Santilli non è dirigente di Bicitaly, è solo un master
In questi istanti questa è la HP del sito della federciclismo, con il commissario tecnico della nazionale utilizzato come la madonna pellegrina (bonne soiree tristesse):
Re: Federazione Triciclistica Italiana
il TAR del Lazio ha respinto il ricorso di Bianco, dunque la FCI Puglia resta commissariata.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Federazione Triciclistica Italiana
Sul TAR e su altre cosette, in vista dell'importantissimo consiglio federale di domani, un pezzo chiarificatore (si spera!) in homepage.
http://www.cicloweb.it/articolo/2012/06 ... io-importa
Certo che il rag. Ugo nell'homepage di Cicloweb è un altro traguardo straordinario per il nostro sito!!!
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Certo che il rag. Ugo nell'homepage di Cicloweb è un altro traguardo straordinario per il nostro sito!!!
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Federazione Triciclistica Italiana
dici che sarà la fine degli yes man?
oppure ancora una volta tutti zitti
interessati a portare qualcosa nel proprio orticello
con Renato che tira fuori i muscoli.......rifiutandosi di mettere argomenti importanti all'ordine del giorno.......
oppure ancora una volta tutti zitti
interessati a portare qualcosa nel proprio orticello
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...già utente Lu Sbroga.....
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Sì, continua ma temo parecchio, spero di essere smentita ma gli yes man che parlano.....boh, speriamo.Comunque va beh, la sensazione è il timore per te, però come darti torto? Metto nel thread su Armstrong un articolo di Cycling pro che la dice lunga anche su un certo aspetto della Federazione.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
In fondo è vero. Il vero problema non è Di Rocco o la sua cerchia. Il problema è l'ignavia degli yes-man.
Ma forse stavolta stanno avendo un rigurgito di orgoglio.
Se il coniglio federale (sì coniglio, proprio così) si ribella con orgoglio il dittarocco va a casa un minuto dopo.
Io so solo che questa gente sarà nella lista degli invotabili se non si ribelleranno anche nella sostanza e non solo dietro le quinte.
Mi aspetto molto dai più giovani e da coloro che sono più sensibili al ciclismo di base.
E' inutile lamentarsi alle spalle e poi temere il lupo quando è il momento di utilizzare gli attributi (uomini o donne che siano).
ORA O MAI PIU'.
Ps. Nessun futuro per i codardi, la rete non perdona.
Ma forse stavolta stanno avendo un rigurgito di orgoglio.
Se il coniglio federale (sì coniglio, proprio così) si ribella con orgoglio il dittarocco va a casa un minuto dopo.
Io so solo che questa gente sarà nella lista degli invotabili se non si ribelleranno anche nella sostanza e non solo dietro le quinte.
Mi aspetto molto dai più giovani e da coloro che sono più sensibili al ciclismo di base.
E' inutile lamentarsi alle spalle e poi temere il lupo quando è il momento di utilizzare gli attributi (uomini o donne che siano).
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
CVD
Presidenti regionali tutti muti, allineati e coperti.
Di Rocco verso la riconferma. Tutti a dire peste e corna dietro le spalle, poi nel concreto tutti ad aspettare che siano gli altri a togliere le castagne dal fuoco.
Di questo passo conviene diventare tutti dirocchiani.
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Di Rocco verso la riconferma. Tutti a dire peste e corna dietro le spalle, poi nel concreto tutti ad aspettare che siano gli altri a togliere le castagne dal fuoco.
Di questo passo conviene diventare tutti dirocchiani.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Prima che mi cancellino il post su Cunego e io mi incavoli definitivamente con questo forum ( non perché me lo cancellano ma per i motivi per cui me lo cancellano), ti voglio dire, caro Admin, che me l'aspettavo. Perché il ciclismo, la politica, l'economia vanno così e finché non si ribella davvero " il proletariato" non succederà nulla.
Ma tu sei sempre un grande.
Ma tu sei sempre un grande.
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
Ma cosa ti apettavi da un'assemblea di (praticamente) nominati? Io una proposta l'ho già fatta tempo fa e non la ritengo tanto campata per aria.alfiso ha scritto:CVD
Presidenti regionali tutti muti, allineati e coperti.
Di Rocco verso la riconferma. Tutti a dire peste e corna dietro le spalle, poi nel concreto tutti ad aspettare che siano gli altri a togliere le castagne dal fuoco.
Di questo passo conviene diventare tutti dirocchiani.
fair play? No, Grazie!
- Maìno della Spinetta
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
forza Grassi!
Un giornalista senza una querela è come un imprenditore senza un avviso di garanzia: uno sfigato.
magari perderai in primo grado, ho visto troppi mezziuomini nelle stanze dei tribunali,
ma in genere in Appello qualche giudice bravo e onesto lo trovi. E' il prezzo da pagare per vivere in magistratolandia (e li paghiamo bene quei magistrati: ho lasciato 3000 euro di IMU giù settimana scorsa WTF)
Un giornalista senza una querela è come un imprenditore senza un avviso di garanzia: uno sfigato.
magari perderai in primo grado, ho visto troppi mezziuomini nelle stanze dei tribunali,
ma in genere in Appello qualche giudice bravo e onesto lo trovi. E' il prezzo da pagare per vivere in magistratolandia (e li paghiamo bene quei magistrati: ho lasciato 3000 euro di IMU giù settimana scorsa WTF)
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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- Maìno della Spinetta
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
continuano le belle parole sulla federazione,
in un momento molto felice del suo operato:
da tuttobici web
DOPING.Quando la lotta al doping è più oscura di Michele Ferrari
La situazione è grave. Lo si era capito subito, fin da sabato scorso quando su «La Repubblica» il collega Eugenio Capodacqua - sempre ben documentato - ha lanciato il sasso nello stagno. Filippo Pozzato ha frequentato per anni Michele Ferrari. Noi ne abbiamo preso nota, ma quello che ci mancava era una pezza giustificativa, un documento che certificasse che Michele Ferrari, per la giustizia sportiva (per quella ordinaria è un cittadino pressoché immacolato, visto che tutto è caduto il prescrizione), fosse INIBITO e quindi INFREQUENTABILE da un tesserato. Un conto sono le voci, i rumors, i gossip - e sul conto di molti, tantissimi corridori ce ne sono da sempre, anche oggi -, un altro è parlare di cose certificate. Il fatto non è secondario. O Michele Ferrari è INIBITO e quindi Filippo Pozzato e tanti come lui non potevano e non possono frequentarlo nemmeno per andare a bere un caffè (ma frequentare e farsi fare le tabelle di allenamento dal figlio o dalla figlia di Ferrari è reato?), oppure il problema non sussiste.
Avevamo fatto un appello: tirateci fuori i documenti ufficiali. Ne siamo venuti in possesso. La richiesta di deferimento da parte del Coni è datata 21 dicembre 2001; l’inibizione da parte della Commissione Disciplinare Federale Nazionale (C.D.F.N.) è datata 22 febbrario 2002 nel quale si legge: «… il soggetto che per anni aveva fatto ricorso a sostanze vietate – ha affermato il vero ed è credibile per cui il C.D.F.N. – ha sulla base di risultanze veritiere pronunziato la INIBIZIONE del dottor Michele Ferrari, come da motivazione. (è scritto proprio così, l’italiano è quello che è…).
Firmato il presidente relatore avvocato Raffaele Gallus; i componenti Geometra Salvatore Spasaro e l’avvocato Stefano Grisolia. La segretaria Patrizia Martini.
Perlomeno singolare è il fatto che il Regolamento di Giustizia Sportiva abbia recepito tra i Doveri ed Obblighi Generali tale dispositivo solo il 19 dicembre del 2006, quattro anni dopo, come documenta il numero 13 de «Il Mondo del Ciclismo», l’allora organo della Federciclismo. Ancora meno comprensibile è che nella lista dei soggetti sospesi o inibiti non figuri – ad oggi – il nome di Michele Ferrari. Fatti marginali, certamente piccoli vizi di forma, che però la dicono lunga di come argomenti così delicati e vitali per la credibilità di uno sport come il nostro vengano trattati. Noi avevamo fatto un appello in piena regola, perché l’unica cosa certa che avevamo fino a questa mattina era uno stato d’incertezza e imbarazzo che in ogni caso non sono stati del tutto fugati.
Ma la cosa ancora più suggestiva (per non dire intollerabile) è questo modo molto italico di fare giustizia. Si fa un nome, lo si butta nel tritacarne e chi si è visto si è visto: il malcapitato di turno paga per tutti o quasi. Ma da quanto ci è dato sapere, la lista dei clienti di Michele Ferrari è molto più lunga e inquietante (un centinaio di nomi, tutti di primissima fascia: atleti che hanno ricorso e ricorrono abitualmente ancora oggi alle sue tabelle). E soprattutto non riguarda solo corridori italiani. Domanda: per l’Uci il dottor Michele Ferrari è un mostro oppure può esercitare senza alcun problema? Fa parte di qualche “black list”? E soprattutto, cosa aspetta la Procura del Coni a chiedere il dossier al pm di Padova Benedetto Roberti? In altri frangenti, gli 007 della Procura si sono mostrati molto più solerti e pieni d’iniziativa andando a prendere il materiale che serviva per inchiodare qualche bellimbusto. Anche in questa occasione è opportuno che si vada a fondo della questione. È necessario che facciano tutto il possibile per arrivare ad una verità la più vera possibile: non verosimile. Ma questa volta abbiamo la chiara impressione che il primo a non voler scoperchiare il pentolone è proprio il Coni. L’impressione che si ha è che la Procura aspetti solo degni segnali da «La Repubblica»: se il collega Eugenio Capodacqua (che fa egregiamente il suo mestiere) entra in possesso di materiale probante, loro si muovono. Altrimenti se ne stanno tranquilli nei loro appartamenti. La sensazione è che ci sia tanta confusione e molto imbarazzo. Chissà perché…
Pier Augusto Stagi - direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it
in un momento molto felice del suo operato:
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DOPING.Quando la lotta al doping è più oscura di Michele Ferrari
La situazione è grave. Lo si era capito subito, fin da sabato scorso quando su «La Repubblica» il collega Eugenio Capodacqua - sempre ben documentato - ha lanciato il sasso nello stagno. Filippo Pozzato ha frequentato per anni Michele Ferrari. Noi ne abbiamo preso nota, ma quello che ci mancava era una pezza giustificativa, un documento che certificasse che Michele Ferrari, per la giustizia sportiva (per quella ordinaria è un cittadino pressoché immacolato, visto che tutto è caduto il prescrizione), fosse INIBITO e quindi INFREQUENTABILE da un tesserato. Un conto sono le voci, i rumors, i gossip - e sul conto di molti, tantissimi corridori ce ne sono da sempre, anche oggi -, un altro è parlare di cose certificate. Il fatto non è secondario. O Michele Ferrari è INIBITO e quindi Filippo Pozzato e tanti come lui non potevano e non possono frequentarlo nemmeno per andare a bere un caffè (ma frequentare e farsi fare le tabelle di allenamento dal figlio o dalla figlia di Ferrari è reato?), oppure il problema non sussiste.
Avevamo fatto un appello: tirateci fuori i documenti ufficiali. Ne siamo venuti in possesso. La richiesta di deferimento da parte del Coni è datata 21 dicembre 2001; l’inibizione da parte della Commissione Disciplinare Federale Nazionale (C.D.F.N.) è datata 22 febbrario 2002 nel quale si legge: «… il soggetto che per anni aveva fatto ricorso a sostanze vietate – ha affermato il vero ed è credibile per cui il C.D.F.N. – ha sulla base di risultanze veritiere pronunziato la INIBIZIONE del dottor Michele Ferrari, come da motivazione. (è scritto proprio così, l’italiano è quello che è…).
Firmato il presidente relatore avvocato Raffaele Gallus; i componenti Geometra Salvatore Spasaro e l’avvocato Stefano Grisolia. La segretaria Patrizia Martini.
Perlomeno singolare è il fatto che il Regolamento di Giustizia Sportiva abbia recepito tra i Doveri ed Obblighi Generali tale dispositivo solo il 19 dicembre del 2006, quattro anni dopo, come documenta il numero 13 de «Il Mondo del Ciclismo», l’allora organo della Federciclismo. Ancora meno comprensibile è che nella lista dei soggetti sospesi o inibiti non figuri – ad oggi – il nome di Michele Ferrari. Fatti marginali, certamente piccoli vizi di forma, che però la dicono lunga di come argomenti così delicati e vitali per la credibilità di uno sport come il nostro vengano trattati. Noi avevamo fatto un appello in piena regola, perché l’unica cosa certa che avevamo fino a questa mattina era uno stato d’incertezza e imbarazzo che in ogni caso non sono stati del tutto fugati.
Ma la cosa ancora più suggestiva (per non dire intollerabile) è questo modo molto italico di fare giustizia. Si fa un nome, lo si butta nel tritacarne e chi si è visto si è visto: il malcapitato di turno paga per tutti o quasi. Ma da quanto ci è dato sapere, la lista dei clienti di Michele Ferrari è molto più lunga e inquietante (un centinaio di nomi, tutti di primissima fascia: atleti che hanno ricorso e ricorrono abitualmente ancora oggi alle sue tabelle). E soprattutto non riguarda solo corridori italiani. Domanda: per l’Uci il dottor Michele Ferrari è un mostro oppure può esercitare senza alcun problema? Fa parte di qualche “black list”? E soprattutto, cosa aspetta la Procura del Coni a chiedere il dossier al pm di Padova Benedetto Roberti? In altri frangenti, gli 007 della Procura si sono mostrati molto più solerti e pieni d’iniziativa andando a prendere il materiale che serviva per inchiodare qualche bellimbusto. Anche in questa occasione è opportuno che si vada a fondo della questione. È necessario che facciano tutto il possibile per arrivare ad una verità la più vera possibile: non verosimile. Ma questa volta abbiamo la chiara impressione che il primo a non voler scoperchiare il pentolone è proprio il Coni. L’impressione che si ha è che la Procura aspetti solo degni segnali da «La Repubblica»: se il collega Eugenio Capodacqua (che fa egregiamente il suo mestiere) entra in possesso di materiale probante, loro si muovono. Altrimenti se ne stanno tranquilli nei loro appartamenti. La sensazione è che ci sia tanta confusione e molto imbarazzo. Chissà perché…
Pier Augusto Stagi - direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it
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Re: Federazione Triciclistica Italiana
A commento dell'articolo sarebbe bene ricordare il curriculum vitae del dott. Roberto Ferrari ( http://www.53x12.com/do/show?page=programs.aboutMF ); ecco un estratto:
....... Nel 1978 si è laureato in Medicina e Chirurgia all' Università di Ferrara, discutendo una tesi sperimentale sulla valutazione della soglia anaerobica nella corsa a piedi. .......
....... Per anni ha misurato la soglia anaerobica di atleti di diverse discipline sportive: atletica leggera, ciclismo, nuoto, sci di fondo, pattinaggio e triathlon. ...........
....... Dal 1977 al 1980 è stato consulente per la Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal).
Dal 1980 al 1983 è stato il medico di squadra della Nazionale Italiana di Biathlon (FISI). ..........
Aggiungo io: braccio operativo di Conconi come Tavana, Casoni, Grazzi e altri
.... e forse non è un caso che St. Moritz sia relativamente vicina ad una zona dove si è sempre effettuata sperimentazione sportiva all'avanguardia (in tutti i campi) e che da tale humus sia nato, in luogo diverso, un noto centro di allenamento?
....... Nel 1978 si è laureato in Medicina e Chirurgia all' Università di Ferrara, discutendo una tesi sperimentale sulla valutazione della soglia anaerobica nella corsa a piedi. .......
....... Per anni ha misurato la soglia anaerobica di atleti di diverse discipline sportive: atletica leggera, ciclismo, nuoto, sci di fondo, pattinaggio e triathlon. ...........
....... Dal 1977 al 1980 è stato consulente per la Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal).
Dal 1980 al 1983 è stato il medico di squadra della Nazionale Italiana di Biathlon (FISI). ..........
Aggiungo io: braccio operativo di Conconi come Tavana, Casoni, Grazzi e altri
.... e forse non è un caso che St. Moritz sia relativamente vicina ad una zona dove si è sempre effettuata sperimentazione sportiva all'avanguardia (in tutti i campi) e che da tale humus sia nato, in luogo diverso, un noto centro di allenamento?
fair play? No, Grazie!