Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Celun
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Celun »

Winter ha scritto:x fortuna che dicevano che quando uno lasciava la Sky spariva..
Rogers due vittorie di tappa
più che altro porta al paradosso il metedo Aru-Quintana sull preparazione al giro
non correte mai prima del Giro, toh magari giusto un ritiro alla Liegi.. ;)

che forma che ha trovato, ringraziamo l'ambasciata inglese perchè seno non ci veniva neanche che quel furbone di Rijs lo voleva tenere solo per il tour!


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uffa
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

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peek ha scritto:
Tour de Berghem ha scritto:
chuky84 ha scritto: ...Un altro corridore che non mi ricordo chi è ha preso gli occhiali a un tifoso e glieli ha lanciati via :clap:
...aveva già preso un pugno in testa da Rolland...
questa tappa fa il paio col thread del difendersi dai cani :D


CicloSprint
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da CicloSprint »

Come mai in una tappa così importante hanno lasciato la fuga ?


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nino58
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da nino58 »

jianji ha scritto:ADS: "Si può fare Giro e Tour per vincere nella stessa stagione?"

Garzelli: "No"

Conty: "No"

ADS: "Adesso chi faccio cambiare idea?"

:gluglu:
Pareri benauguranti per il sacerdote Inca.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
peek
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da peek »

galliano ha scritto: comunque basta con lo Zoncolan, mai più a fine Giro e mai più a fine tappa.
Sì, infatti, è la collocazione come arbitro finale che non tiene. Alla fine su quelle pendenze c'è spesso un livellamento. Se oggi avessero invertito le tre salite ci si sarebbe divertiti probabilmente di più.


Gianluca Avigo - bove

Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

Concordo. Lo zoncolan o comunque salite con queste pendenze, non dicono un gran che. Meglio tappe con salite lunghe per far fuori le squadre e portare i migliori al corso a corpo sull'ultima salita. Oppure inserire abbuoni consistenti sulla penultima salita. Il merito alla ads, da quando ha deciso di emulare la de Filippi non la tollero più. Manca solo che metta le magliette a Garzelli e conti con la scritta SFIDA.


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Abruzzese
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Abruzzese »

Spartacus ha scritto:comunque non ha vinto nemmeno oggi, ma questo Wellens è veramente interessante :clap:
L'avevo visto all'opera per la prima volta al Toscana-Terre di Ciclismo del 2011 (che ebbi la fortuna di poter seguire in toto) e anche allora si era messo in mostra per la sua indole battagliera, tanto che se non ricordo male vinse la maglia di miglior scalatore.
Meglio ancora fece l'anno dopo quando arrivò secondo, battuto soltanto da Aru e finendo davanti a Bongiorno, altro grande protagonista della tappa odierna.
Nel 2011 ci fu anche quell'incredibile epilogo con Fabio che perse la corsa in una maniera tanto incredibile quanto crudele a vantaggio di Preidler (caduta nell'ultimo km, entrambi a pari tempo e vittoria all'austriaco per somma dei piazzamenti). Tanti giovanotti messisi in mostra in quella bella prova di Coppa delle Nazioni adesso si fanno valere anche nel ciclismo che conta.
Brocci anche in quel caso l'aveva pensata buona, peccato che sia rimasto a sfangarsela da solo, con le prevedibili conseguenze.


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
cicloturista
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da cicloturista »

Concordo tappa abbastastanza inutile, lo Zoncolan a fine tappa è un inutile spauracchio e basta e favorisce l'attendismo e la selezione da dietro, tutti cercano di salvarsi, nessuno può scattare veramente.


cicloturista
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

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Voglio il Fauniera al Giro


el_condor

Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da el_condor »

herbie ha scritto:
Strong ha scritto:anche questa tappa è disegnata benissimo
non si può certo dire che i "disegnatori" hanno lavorato male :clap:
sono d'accordo, in scala maggiore, assomiglia a quella di Oropa.

sulla questione delle salite molte dure che non fanno grandi distacchi, cosa detta e ripetuta a iosa, a mio parere la questione sta in questi termini:

nel ciclismo delle alte velocità, delle bici leggere e degli asfalti perfetti, tutte le salite hanno perso selettività.
Fino al 6-8% è difficilissimo staccare chi è a ruota anche se ne ha di meno, perchè a velocità più alte, la scia conta di più e inoltre il minor peso rende la salita meno dura.
Le cose cambiano, ma solo leggermente quando, come in questo Giro, la salita diventa molto lunga, vicino e oltre l'ora.
Ovviamente, quando il livello è sensibilmente inferiore e il corridore si stacca, il nettamente minor vantaggio dato dalle mancanza dell'effetto scia al 20-25 all'ora, enfatizza il distacco che aumenta subito di molto. Ma la differenza, per levare uno di ruota al 25 all'ora, dev'essere già importante in partenza. Non è la salita che fa i distacchi.
Le salite dure servono come il pane in questo ciclismo per vedere le differenze tra gli scalatori perchè solo sotto il 15 all'ora, velocità che oggi si fa oltre il 10% di pendenza, la scia non conta più in maniera sensibile.

Il problema delle salite molto dure, come lo Zoncolan, è che il corridore davanti, rimane ALLE VISTE per molto tempo (ma tuttavia il distacco non è poco, perchè 50 metri di distacco al 18% equivalgono ad un distacco in secondi molto maggiore degli stessi 50 metri al 6%), poichè la velocità è bassa, a seconda della tortuosità o meno della salita, tuttavia fino a che il corridore non ha almeno 30 o 40 secondi di vantaggio rimane lì a far da punto di riferimento. E appena si rialza un attimo, quello dietro se ne accorge subito e ne trae immediatamente vantaggio. Questo, per un atleta di alto livello, è un vantaggio notevolissimo, vedasi i casi delle crono (oggi ad esempio Majka raggiunto da Aru ai -2 lo ha tenuto come riferimento e pur essendo prevedibilmente al gancio gli è arrivato pressochè in scia).
Ma non è che la salita dura fa meno selezione della salita veloce.
Fa meno selezione se il livello è molto simile e nessuno riesce ad rompere il ghiaccio di quei 200 metri di vantaggio che lo tolgono dal mirino. Ma, con livello molto simile, ancor meno sarebbe possibile far selezione su una salita meno dura, dove l'avversario devi per di più levartelo di ruota.
Sarei curioso di confrontare i distacchi di una crono su salita lunga e pedalabile e quelli di una crono sullo Zoncolan o sull'Angliru.....
Cosa comunque non augurabile visto che sarebbe una mazzata pesante per la classifica di qualunque corsa.
piu' la salita e' dura e piu' e' selettiva...Chi conosce un po' di biofisica su questo non ha dubbi.Chi non conosce la biofisica se va in bici con qualche amico e ha la possibilità di trovare salite al 15% o 20% puo provare e resterà convinto rapidamente.
Il fatto che la velocità sia bassa e non si possano fare distacchi e' una cosa falsa . Se uno va a 10 km/h e un altro a 12 km/h c'e' la differenza di un minuto al km...
Qualcuno dice: ma sull'Angliru o sullo Zoncolan il tale ha fatto selezione quando la pendenza era minore...Gia' perché il tratto duro aveva messo in crisi chi voleva restare attaccato...
Ad ogni modo quardate bene le classifiche delle varie a scalate dello Zoncolan e dell'Angliru e ne riparliamo. Anche oggi pur non essendoci stata assolutamente battaglia guardate cosa e' accaduto negli ulti sei km...
ciao
el_condor


haranbanjo
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

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Cmq lo Zoncolan del 2003 il finale era terribile anche se nel complesso la salita era meno dura ma l'ultimo tratto era durissimo


sammy1987
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da sammy1987 »

cicloturista ha scritto:Concordo tappa abbastastanza inutile, lo Zoncolan a fine tappa è un inutile spauracchio e basta e favorisce l'attendismo e la selezione da dietro, tutti cercano di salvarsi, nessuno può scattare veramente.
altro che inutile! Sarò di parte, sarò pure una "neofita" del ciclismo e non c'entra con la tappa di oggi...ma lo dico lo stesso...lo Zoncolan di 4 anni fa e soprattutto il suo protagonista, hanno reso quella tappa emozionante e spettacolare, e mi hanno aperto gli occhi e il cuore su uno sport splendido!


herbie
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Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da herbie »

el_condor ha scritto:
herbie ha scritto:
sono d'accordo, in scala maggiore, assomiglia a quella di Oropa.

sulla questione delle salite molte dure che non fanno grandi distacchi, cosa detta e ripetuta a iosa, a mio parere la questione sta in questi termini:

nel ciclismo delle alte velocità, delle bici leggere e degli asfalti perfetti, tutte le salite hanno perso selettività.
Fino al 6-8% è difficilissimo staccare chi è a ruota anche se ne ha di meno, perchè a velocità più alte, la scia conta di più e inoltre il minor peso rende la salita meno dura.
Le cose cambiano, ma solo leggermente quando, come in questo Giro, la salita diventa molto lunga, vicino e oltre l'ora.
Ovviamente, quando il livello è sensibilmente inferiore e il corridore si stacca, il nettamente minor vantaggio dato dalle mancanza dell'effetto scia al 20-25 all'ora, enfatizza il distacco che aumenta subito di molto. Ma la differenza, per levare uno di ruota al 25 all'ora, dev'essere già importante in partenza. Non è la salita che fa i distacchi.
Le salite dure servono come il pane in questo ciclismo per vedere le differenze tra gli scalatori perchè solo sotto il 15 all'ora, velocità che oggi si fa oltre il 10% di pendenza, la scia non conta più in maniera sensibile.

Il problema delle salite molto dure, come lo Zoncolan, è che il corridore davanti, rimane ALLE VISTE per molto tempo (ma tuttavia il distacco non è poco, perchè 50 metri di distacco al 18% equivalgono ad un distacco in secondi molto maggiore degli stessi 50 metri al 6%), poichè la velocità è bassa, a seconda della tortuosità o meno della salita, tuttavia fino a che il corridore non ha almeno 30 o 40 secondi di vantaggio rimane lì a far da punto di riferimento. E appena si rialza un attimo, quello dietro se ne accorge subito e ne trae immediatamente vantaggio. Questo, per un atleta di alto livello, è un vantaggio notevolissimo, vedasi i casi delle crono (oggi ad esempio Majka raggiunto da Aru ai -2 lo ha tenuto come riferimento e pur essendo prevedibilmente al gancio gli è arrivato pressochè in scia).
Ma non è che la salita dura fa meno selezione della salita veloce.
Fa meno selezione se il livello è molto simile e nessuno riesce ad rompere il ghiaccio di quei 200 metri di vantaggio che lo tolgono dal mirino. Ma, con livello molto simile, ancor meno sarebbe possibile far selezione su una salita meno dura, dove l'avversario devi per di più levartelo di ruota.
Sarei curioso di confrontare i distacchi di una crono su salita lunga e pedalabile e quelli di una crono sullo Zoncolan o sull'Angliru.....
Cosa comunque non augurabile visto che sarebbe una mazzata pesante per la classifica di qualunque corsa.
piu' la salita e' dura e piu' e' selettiva...Chi conosce un po' di biofisica su questo non ha dubbi.Chi non conosce la biofisica se va in bici con qualche amico e ha la possibilità di trovare salite al 15% o 20% puo provare e resterà convinto rapidamente.
Il fatto che la velocità sia bassa e non si possano fare distacchi e' una cosa falsa . Se uno va a 10 km/h e un altro a 12 km/h c'e' la differenza di un minuto al km...
Qualcuno dice: ma sull'Angliru o sullo Zoncolan il tale ha fatto selezione quando la pendenza era minore...Gia' perché il tratto duro aveva messo in crisi chi voleva restare attaccato...
Ad ogni modo quardate bene le classifiche delle varie a scalate dello Zoncolan e dell'Angliru e ne riparliamo. Anche oggi pur non essendoci stata assolutamente battaglia guardate cosa e' accaduto negli ulti sei km...
ciao
el_condor
....ma allora...sei d'accordo con me.... :cincin:

oggi, di quelli che hanno perso di vista il gruppetto di testa (ma che comunque la salita l'hanno fatta a tutta per motivi di classifica)
Kelderman a 1'40" da Quintana
Vuillermoz-Geniez a 2'21"
Evans a 2' 35"
Seb. Henao a 3' 14"

questi erano nel gruppo dei primissimi all'inizio del tratto duro dello Zoncolan e non hanno lavorato durante la tappa
in 6 km. non so su quale altra salita vengono fuori questi distacchi tra i corridori del primo gruppo. Evans, Kelderman ed Henao sulle salite precedenti hanno dimostrato di avere SOLO QUALCOSA meno di quelli davanti (Quintana a parte).

Sono d'accordissimo sul fatto che lo Zoncolan come ultimissima salita sia un errore. Molto meglio come penultima salita, ma seguita da un'altra NON pedalabile, altrimenti di nuovo la gente ha paura a muoversi e aspetta quella. Però se togliamo le salite come lo Zoncolan, nel ciclismo veloce di oggi vengono fuori tutti arrivi come quello della pur molto impegnativa tappa del Vetriolo-Panarotta.

Personalmente, preferisco vedere di gran lunga le salite LENTE a quelle veloci, le salite dove conta la forza, non la scia. Il ciclismo è quello, salita e 15 all'ora, velocità a cui venivano praticamente fatte quasi tutte le grandi salite, al tempo del ciclismo eroico. E venivano fuori le grandi tappe e i corridori uno alla volta. Fossero TUTTE le salite da 15 all'ora o meno, sarebbe un ciclismo diverso.


prof
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da prof »

Oggi, infatti, me ne sono andato fuori con mia moglie al mare: pranzo con frittura splendida e Albana, pomeriggio in spiaggia: una vera e propria meraviglia !
La tappa ? C'erano dubbi sulla sua ininfluenza ed inutilità ? :bll:


herbie
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da herbie »

prof ha scritto:Oggi, infatti, me ne sono andato fuori con mia moglie al mare: pranzo con frittura splendida e Albana, pomeriggio in spiaggia: una vera e propria meraviglia !
La tappa ? C'erano dubbi sulla sua ininfluenza ed inutilità ? :bll:
immagino che tu preferisca veder salire i corridori tutti belli in gruppo a succhiare le ruote con la strappata ai 3 km.....de gustibus....la forza e rapporti fanno la differenza proprio sullo Zoncolan, mica sul Turchino. Sull'Izoard Coppi saliva più o meno alla velocità e con la cadenza di pedalata con cui salgono oggi i corridori sullo Zoncolan e c'erano corridori lungo 20 km. di salita....strane le opinioni delle persone....


prof
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da prof »

herbie ha scritto:
prof ha scritto:Oggi, infatti, me ne sono andato fuori con mia moglie al mare: pranzo con frittura splendida e Albana, pomeriggio in spiaggia: una vera e propria meraviglia !
La tappa ? C'erano dubbi sulla sua ininfluenza ed inutilità ? :bll:
immagino che tu preferisca veder salire i corridori tutti belli in gruppo a succhiare le ruote con la strappata ai 3 km.....de gustibus....la forza e rapporti fanno la differenza proprio sullo Zoncolan, mica sul Turchino. Sull'Izoard Coppi saliva più o meno alla velocità e con la cadenza di pedalata con cui salgono oggi i corridori sullo Zoncolan e c'erano corridori lungo 20 km. di salita....strane le opinioni delle persone....
Ciao Herbie, perdonami ma non condivido nessuna delle affermazioni che fai, anche su altri post. Credo tu stia prendendo un granchio e che sia anche un pochino fuorviato dai rapporti che si usano oggi e dal mulinar di gambe conseguente. Mulinare le gambe non sempre, anzi, quasi mai, significa sviluppare velocità.
Ed è solo con la velocità che prendi minuti agli avversari, come correttamente, peraltro, dici più' sopra ma, purtroppo, riferito al caso sbagliato.
Credimi, stai prendendo un granchio.
Ora, purtroppo, non ho tempo ma ritornerò sull'argomento possibilmente domani. :)


Gianluca Avigo - bove

Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

Ovvio che la salita dura fa selezione, ma di solito la fa se uno va in crisi. Per la battaglia davanti dice poco. Già il ciclismo oggi è molto attendista, l'ultima settimana, l'ultima salita. Se poi mettiamo un muro del genere è ovvio che tutti tentano di salvarsi. Gli unici che negli ultimi anni ho visto provarci e riprovarci sono, Nibali alla vuelta dello scorso anno e contador vuelta e tirreno. Per vedere la selezione vera bisognerebbe vedere gli uomini di classifica soli uno contro l'altro negli ultimi 50 km. Ma Ormai le squadre sono attrezzatissime, quindi questo capita molto di rado. Insomma di gente che mette il naso all'aria quando manca ancora molto oggi non ce n'è. Quindi meglio lunghe salite una dietro l'altra, oppure come diceva qualcuno si lo zoncolan ma come penultima


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Visconte85
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Visconte85 »

Quintana è fortissimo anche non essendo al 100% della forma(parere mio personale) ha dimostrato anche oggi di essere il più forte :clap:
Aru era in difficoltà ma si è difeso benissimo e Rolland non aveva le gambe per attaccare.
Mi dispiace per il mio corregionale Bongiorno... anche se non penso che vincesse.. però si è trovato un cog...ne di tifoso sulla propria strada.

Comunque per il futuro spero che lo Zoncolan non sia più la tappa successiva alla cronoscalata!!! Spero ci sia di mezzo almeno una tappa per far rifiatare i big affinché arrivino a giocarsi le ultime chances con un po' di benzina nelle gambe non come oggi che a parte Quintana e Uràn tutti pensavano a difendersi


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el_condor

Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da el_condor »

herbie ha scritto:
el_condor ha scritto:
herbie ha scritto:
Cosa comunque non augurabile visto che sarebbe una mazzata pesante per la classifica di qualunque corsa.
piu' la salita e' dura e piu' e' selettiva...Chi conosce un po' di biofisica su questo non ha dubbi.Chi non conosce la biofisica se va in bici con qualche amico e ha la possibilità di trovare salite al 15% o 20% puo provare e resterà convinto rapidamente.
Il fatto che la velocità sia bassa e non si possano fare distacchi e' una cosa falsa . Se uno va a 10 km/h e un altro a 12 km/h c'e' la differenza di un minuto al km...
Qualcuno dice: ma sull'Angliru o sullo Zoncolan il tale ha fatto selezione quando la pendenza era minore...Gia' perché il tratto duro aveva messo in crisi chi voleva restare attaccato...
Ad ogni modo quardate bene le classifiche delle varie a scalate dello Zoncolan e dell'Angliru e ne riparliamo. Anche oggi pur non essendoci stata assolutamente battaglia guardate cosa e' accaduto negli ulti sei km...
ciao
el_condor
....ma allora...sei d'accordo con me.... :cincin:

oggi, di quelli che hanno perso di vista il gruppetto di testa (ma che comunque la salita l'hanno fatta a tutta per motivi di classifica)
Kelderman a 1'40" da Quintana
Vuillermoz-Geniez a 2'21"
Evans a 2' 35"
Seb. Henao a 3' 14"

questi erano nel gruppo dei primissimi all'inizio del tratto duro dello Zoncolan e non hanno lavorato durante la tappa
in 6 km. non so su quale altra salita vengono fuori questi distacchi tra i corridori del primo gruppo. Evans, Kelderman ed Henao sulle salite precedenti hanno dimostrato di avere SOLO QUALCOSA meno di quelli davanti (Quintana a parte).

Sono d'accordissimo sul fatto che lo Zoncolan come ultimissima salita sia un errore. Molto meglio come penultima salita, ma seguita da un'altra NON pedalabile, altrimenti di nuovo la gente ha paura a muoversi e aspetta quella. Però se togliamo le salite come lo Zoncolan, nel ciclismo veloce di oggi vengono fuori tutti arrivi come quello della pur molto impegnativa tappa del Vetriolo-Panarotta.

Personalmente, preferisco vedere di gran lunga le salite LENTE a quelle veloci, le salite dove conta la forza, non la scia. Il ciclismo è quello, salita e 15 all'ora, velocità a cui venivano praticamente fatte quasi tutte le grandi salite, al tempo del ciclismo eroico. E venivano fuori le grandi tappe e i corridori uno alla volta. Fossero TUTTE le salite da 15 all'ora o meno, sarebbe un ciclismo diverso.
i miti del ciclismo (mi limito a Bartali, Coppi, Gaul, Bahamontes ma anche Bobet, Merckz, Ocana etc..) sono diventati tali grazie alle imprese su salite che, all'epoca, potevano essere dure come uno Zoncolan (o piu'...). Pensate a fare uno Stelvio sterrato col 47/22 raporto piu0' agile e in tappe di 250 km (con bici notevolmente piu' pesanti e meno scorrevoli e con 10 rapporti, invece di venti).
Come giustamente fai osservare ci sono protagonistio del giro che in 6 km, senza che ci sia stata battaglia, hanno perso 3 minuti.
Dire che le salite troppo dure fanno meno selezione e' una bufala totalmente priva di senso (la biomeccanica lo puo' dimostrare facilmente).
Qualcuno ricorda male Angliru 2008: Contador stacco' Valverde nel tratto al 20%....

ciao a tutti
el_condor


Passista Scalatore
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Passista Scalatore »

aldilà dei tempi di scalata di oggi ma Rogers (e anche pellizzotti e bongiorno) sono andati fortissimo. Rogers superlativo.


pepp
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da pepp »

Abruzzese ha scritto: L'avevo visto all'opera per la prima volta al Toscana-Terre di Ciclismo del 2011 (che ebbi la fortuna di poter seguire in toto) e anche allora si era messo in mostra per la sua indole battagliera, tanto che se non ricordo male vinse la maglia di miglior scalatore.
Meglio ancora fece l'anno dopo quando arrivò secondo, battuto soltanto da Aru e finendo davanti a Bongiorno, altro grande protagonista della tappa odierna.
Nel 2011 ci fu anche quell'incredibile epilogo con Fabio che perse la corsa in una maniera tanto incredibile quanto crudele a vantaggio di Preidler (caduta nell'ultimo km, entrambi a pari tempo e vittoria all'austriaco per somma dei piazzamenti).
Manco per somma di piazzamenti: Aru aveva 15 posizioni di vantaggio e a Gaiole arrivarono 18° e 33°, quindi pari tempo e pari piazzamenti, fece fede il piazzamento nell'ultima tappa, sfiga epica con 1000 coincidenze che si sommarono a vantaggio di Preidler.
Per dirne qualcuna l'azzurro Battaglin, inconsapevole di tutto 'sto marasma regolamentare, sorpassò il povero Aru, appiedato dal forcellino rotto, a meno di 100 metri dall'arrivo, così come un atleta americano, completamente disinteressato al piazzamento, forse a 5 metri dal traguardo. Preidler, dal canto suo, con un colpo di reni degno del miglior McEwen, andò a conquistare quel 18° posto che gli sarebbe poi valso il successo. Ancora ora, riguardando il video che feci su quell'arrivo - - , non mi capacito di quanta sfiga ebbe Aru quel giorno. :D Preidler, non contento, andò a conquistare il Recioto due giorni dopo, stavolta ai danni di Puccio che, in forte rimonta nelle ultime centinaia di metri, scivolò nell'ultima curva.
C'è anche da dire, però, che 12 mesi dopo la sfortuna girò le spalle a Fabio e fermò Wellens, lanciato verso la vittoria (il belga era staccato di 9 secondi in classifica rispetto proprio ad Aru e si era involato sull'ultimo tratto di sterrato) con una foratura a 3.5 km dal traguardo. Quel giorno vinse Domont e il podio finale fu completato da Bongiorno, 4° McCarthy.
Tutto questo per dire che è stato veramente bello constatare che tutti i protagonisti di queste due belle edizioni della corsa toscana che ebbi modo di seguire e che ormai è sparita dai calendari, in un modo o nell'altro si siano dati battaglia sulle strade di questo Giro, parecchi proprio nella tappa di oggi!


chuky84
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da chuky84 »

Passista Scalatore ha scritto:aldilà dei tempi di scalata di oggi ma Rogers (e anche pellizzotti e bongiorno) sono andati fortissimo. Rogers superlativo.
Più che altro Rogers essendo arrivato 107° e Pellizzotti 6° sul Grappa me lo aspettavo più stanco, forse ha giocato di tattica risparmiando energia per oggi.


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Mystogan
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Mystogan »

Tappa inutile purtroppo,basta Zoncolan,Quintana comunque ne aveva eccome


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Maìno della Spinetta
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Mi ha sorpreso molto Uran, mai sembrato in vero affanno


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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Bradipone »

chuky84 ha scritto:
Più che altro Rogers essendo arrivato 107° e Pellizzotti 6° sul Grappa me lo aspettavo più stanco, forse ha giocato di tattica risparmiando energia per oggi.
Rogers sul grappa saliva molto tranquillo


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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da glungel »

lo zoncolan può e ci deve essere eccome...certo che se si fa una settimana concentrata con una montagna dietro l'altra e lo zoncolan è messo alla fine...è ovvio che il giro era finito sul grappa...


prof
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da prof »

el_condor ha scritto: ...
Dire che le salite troppo dure fanno meno selezione e' una bufala totalmente priva di senso (la biomeccanica lo puo' dimostrare facilmente).
...
el_condor
Affermazione molto pericolosa (e abbastanza priva di senso ...)
Aspetto ansioso questa dimostrazione che la biomeccanica dovrebbe offrire :fischio: :uhm:


Oude Kwaremont
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Oude Kwaremont »

Pu avendo visto solo il riassunto mi pare di capire che questa tappa non abbia offerto molto, a parte lo stadio naturale ricolmo di tifosi dell' ultimo chilometro... e la scelleratezza di quelli che hanno combinati casini.

Direi che Aru ha fatto bene ad andare a tutta ieri l' altro, ieri ha sicuramente risentito ma forse non avrebbe potuto comunque fare chissà cosa; meglio dunque aver messo il terzo posto al sicuro da Rolland, Pozzovivo e Majka già dalla cronometro, non potendo sapere come avrebbero reagito questi ultimi sullo Zoncolan.


quasar
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da quasar »

un grande vecchio ciclowebbista sosteneva sempre che in un forum avvalorare le proprie ragioni ricorrendo ai soliti "forse non ricordi" o "non ricordi bene" è assai rischioso...
el_condor ha scritto:Qualcuno dice: ma sull'Angliru o sullo Zoncolan il tale ha fatto selezione quando la pendenza era minore...Gia' perché il tratto duro aveva messo in crisi chi voleva restare attaccato...
Ad ogni modo quardate bene le classifiche delle varie a scalate dello Zoncolan e dell'Angliru e ne riparliamo. Anche oggi pur non essendoci stata assolutamente battaglia guardate cosa e' accaduto negli ulti sei km
probabilmente sei a conoscenza di qualche versante dell'Angliru inedito ai più. ricordo due versanti, che in realtà costituiscono un unico versante dal momento che si ricongiungono dopo pochi km di ascesa; e pure gli organizzatori della vuelta credo conoscano esclusivamente questo, in quanto è stato l'unico finora scalato. tale versante, partendo da la vega per intenderci, prevede i km piu duri ai -3km (il celebre cuena les cabres) e ai -2km dalla vetta, con pendenze medie/km attorno al 17% e punte max al 23%. i 10 km precedenti (se si esclude un tratto i 100m al 20% a metà salita), hanno pendenza media/km che varia dal 7% al 12%.
il tratto duro arriva nell'ultimissima parte di salita, nella storia dell'angliru i distacchi si sono sempre materializzati prima di cuena les cabres in cui, tra l'altro, non si è quasi mai riscontrato un ulteriore incremento del gap tra i protagonisti.
el_condor ha scritto:Qualcuno ricorda male Angliru 2008: Contador stacco' Valverde nel tratto al 20%...
no. Contador partì tra il km 9 e 9.5 di salita, in cui la pendenza media in quei 500m è del 12%. iniziò cuena les cabres (-3km dalla vetta, km 11 di salita, pendenza max 23, pendenza media/km 17%) con 40'' su valverde.... guarda caso stesso identico distacco fatto registrare al traguardo. stesso discorso se prendiamo leiphaimer come raffronto.
come sempre, la differenza è stata fatta su pendenze inferiori al 14% e le pendenze per caproni nulla hanno aggiunto o tolto.
el_condor ha scritto: piu' la salita e' dura e piu' e' selettiva...Chi conosce un po' di biofisica su questo non ha dubbi.Chi non conosce la biofisica se va in bici con qualche amico e ha la possibilità di trovare salite al 15% o 20% puo provare e resterà convinto rapidamente.

Dire che le salite troppo dure fanno meno selezione e' una bufala totalmente priva di senso (la biomeccanica lo puo' dimostrare facilmente).
interessante. a dir la verità qualche nozione di biofisica e biomeccanica l'avrei pure.... giusto poco poco, dal momento che mi occupo di ricerca in campo fisico. però proprio non ci arrivo a trovare la spiegazione. ti sarei enormemente grato se mi spiegassi, da un punto di vista squisitamente biofisico e biomeccanico, il motivo per cui una salita al 30% risulta più selettiva di una al 15%.
trattasi di deformazione professionale: sono sempre affascinato da nuove teorie puntualmente dimostrate. non aver timore ad addentrarti in calcoli e dimostrazioni complicate... dovrei riuscire a seguirti.


prof
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da prof »

Ehm ... caustico il nostro Quasar :angelo:
Sono anch'io in attesa di queste dimostrazioni ... :)


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danilodiluca87
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da danilodiluca87 »

FINO ALLA FINE....Forza Danilooooooo!!!!!!!!
Ohhhh ohhhhhhh ohhhhhohhhhhhhh

L'unico rimpianto non aver vissuto queste giornate nel 2007....avrei iniziato ad urlare come una bestia dal Rifugio Moro, fino a sopraa :))


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AntiGazza
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da AntiGazza »

prof ha scritto:
herbie ha scritto:
prof ha scritto:Oggi, infatti, me ne sono andato fuori con mia moglie al mare: pranzo con frittura splendida e Albana, pomeriggio in spiaggia: una vera e propria meraviglia !
La tappa ? C'erano dubbi sulla sua ininfluenza ed inutilità ? :bll:
immagino che tu preferisca veder salire i corridori tutti belli in gruppo a succhiare le ruote con la strappata ai 3 km.....de gustibus....la forza e rapporti fanno la differenza proprio sullo Zoncolan, mica sul Turchino. Sull'Izoard Coppi saliva più o meno alla velocità e con la cadenza di pedalata con cui salgono oggi i corridori sullo Zoncolan e c'erano corridori lungo 20 km. di salita....strane le opinioni delle persone....
Ciao Herbie, perdonami ma non condivido nessuna delle affermazioni che fai, anche su altri post. Credo tu stia prendendo un granchio e che sia anche un pochino fuorviato dai rapporti che si usano oggi e dal mulinar di gambe conseguente. Mulinare le gambe non sempre, anzi, quasi mai, significa sviluppare velocità.
Ed è solo con la velocità che prendi minuti agli avversari, come correttamente, peraltro, dici più' sopra ma, purtroppo, riferito al caso sbagliato.
Credimi, stai prendendo un granchio.
Ora, purtroppo, non ho tempo ma ritornerò sull'argomento possibilmente domani. :)
Condivido bene o male l'idea ...i distacchi li fa la velocità o più che altro il DeltaV.
Su salite con pendenze estreme succede molto spesso che la differenza di velocità sia sempre molto molto poca non solo in senso assoluto ma anche in senso relativo.
Oltretutto ieri abbiamo notato come qualsiasi tipica accelerazione volta ad incrementare la velocità sia stata improduttiva in quanto
a) la velocità veniva incrementata di molto poco
b) la "fisiologica" caduta di ritmo dopo l'accelerazione (il cosidetto riprendere fiato) con pendenze del genere è assolutamente troppo deleteria. In pratica ci si pianta per forza.

Così senza scendere troppo nei dettagli che non mi competono di calcoli di velocità o di acidosi/recupero.


prof
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da prof »

Per farla breve, io credo che Herbie non abbia abbastanza riflettuto sul problema, altrimenti avrebbe considerato che la relazione tra Potenza e Velocità non è lineare ma quadratica e la Potenza varia con il quadrato della velocità; cioè, per ottenere piccoli incrementi di Velocità, occorre aumentare la Potenza di molto. Il grafico è rappresentato da un ramo di parabola: a piccoli aumenti di y (V), corrispondono aumenti sempre piu' grandi di x (P):

Immagine

Nell'esempio che fa lui, poi, per passare da 10 km/hr a 12 Km/hr, occorre un incremento di potenza di quasi il 50%, il che è palesemente poco realistico ed ecco che, di conseguenza, quei distacchi che lui ipotizza sono semplicemente non realizzabili.

Diverso invece sarebbe, per esempio, passare da 20 a 22 km/hr, dove l'incremento di potenza richiesta sarebbe solo di un 20% circa.

Ma senza andare a questo tipo di considerazioni, basta riferirsi all'esperienza di chi ha corso o anche semplicemente solo fatto il cicloturista; è cosa che balza immediatamente agli occhi.
Sui muri del Fiandre, gli scalatori sono completamente tagliati fuori perchè è richiesta grande potenza e non tanto agilità.
Anche ieri, non a caso e fatte tutte le tare poissibili, ha potuto vincere un corridore di potenza (tale è Rogers). Voglio dire, è un segreto di Pulcinella e stupisce che corridori e ds non lo dicano con chiarezza.


herbie
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da herbie »

già, ma, la distanza è una cosa diversa dal distacco. La prima si misura in metri, il secondo in secondi di distacco.
Se hai 50 metri di vantaggio al 5%, il distacco è molto diverso dall'avere gli stessi 50 metri al 20%.
Passare dal 10 a 12 all'ora sullo Zoncolan vuol dure far una differenza enorme, molto maggiore che passare dal 20 al 22 all'ora su un'altra salita. Ma, ad aumento di forza, equivale ugual e proporzionale aumento del distacco, non della distanza.

Non capisco poi come, uno che ama il ciclismo della forza e del rapporto possa preferire le salite pedalabili dove la differenza la fa la scia e non la forza, e dove è molto più facile mulinare rapporti ad alta frequenza.

Sullo Zoncolan sì, che qualunque rapporto metti, pedali di forza alle 60 pedalate al minuto. E' come se tutti fossero costretti al rapportone, e proprio su quelle pendenze sono penalizzati i corridori abituati al rapportino.
Non mi sembra una cosa troppo complessa da spiegare.....

Sulla "dimostrazione" che più selettiva una salita più dura...mah....se bisogna dimostrare che quando è giorno c'è il sole...boh. Persone che mi hanno detto di aver fatto meno fatica sullo Zoncolan rispetto al Brinzio non ne ho ancora incontrate.
In ogni caso il problema NON sarebbe quello della selettività.
Il problema è quello del peso castrante delle squadre sulle corse a tappe, e delle salite fatte in gruppi numerosi fino agli ultimi 2 chilometri. Semplicemente, sullo Zoncolan la scia, e dunque la squadra, conta poco e niente.
Sulla salita al 7% oggi si sale al 25 all'ora e diventa impossibile attaccare perché davanti sei tu a tirare e il tuo avversario dietro è a ruota.
Ripeto, ostinarsi a non capire che il ciclismo è cambiato e impoverito come tutti gli altri sport a causa dell'enorme progresso e alleggerimento dei materiali e a non capire che occorre porre un rimedio urgente a questa tendenza, può diventare assai pericoloso.


castelli
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da castelli »

landis 2006, evans passo coe 2002 due leader saltati di brutto su salite pedalabili. due delle tappe più movimentate degli ultimi anni entrambe su salite dalle pendenze normali. mettiamoci anche simoni che salta secco in un tratto al 5 %, o meno, nella tappa della lite con basso nel 2006...


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
el_condor

Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da el_condor »

quasar ha scritto:un grande vecchio ciclowebbista sosteneva sempre che in un forum avvalorare le proprie ragioni ricorrendo ai soliti "forse non ricordi" o "non ricordi bene" è assai rischioso...

el_condor ha scritto:Qualcuno ricorda male Angliru 2008: Contador stacco' Valverde nel tratto al 20%...
no. Contador partì tra il km 9 e 9.5 di salita, in cui la pendenza media in quei 500m è del 12%. iniziò cuena les cabres (-3km dalla vetta, km 11 di salita, pendenza max 23, pendenza media/km 17%) con 40'' su valverde.... guarda caso stesso identico distacco fatto registrare al traguardo. stesso discorso se prendiamo leiphaimer come raffronto.
come sempre, la differenza è stata fatta su pendenze inferiori al 14% e le pendenze per caproni nulla hanno aggiunto o tolto.
el_condor ha scritto: piu' la salita e' dura e piu' e' selettiva...Chi conosce un po' di biofisica su questo non ha dubbi.Chi non conosce la biofisica se va in bici con qualche amico e ha la possibilità di trovare salite al 15% o 20% puo provare e resterà convinto rapidamente.

Dire che le salite troppo dure fanno meno selezione e' una bufala totalmente priva di senso (la biomeccanica lo puo' dimostrare facilmente).
interessante. a dir la verità qualche nozione di biofisica e biomeccanica l'avrei pure.... giusto poco poco, dal momento che mi occupo di ricerca in campo fisico. però proprio non ci arrivo a trovare la spiegazione. ti sarei enormemente grato se mi spiegassi, da un punto di vista squisitamente biofisico e biomeccanico, il motivo per cui una salita al 30% risulta più selettiva di una al 15%.
trattasi di deformazione professionale: sono sempre affascinato da nuove teorie puntualmente dimostrate. non aver timore ad addentrarti in calcoli e dimostrazioni complicate... dovrei riuscire a seguirti.
se fai ricerca e conosci la fisica non credo tu abbia bisogno di molto per capire che aumentando la pendenze aumenta la selezione...
ciao
el_condor

P.S;: i dati che riporti sono un po' troppo berlusconiani..Ricordi quello che ti fa comodo..Se un giorno ho un po' di tempo ti rinfresco la memoria.
Per evitare malintesi (perché magari potremo essere d'accordo) mi dici secondo te qual e' la pendenza ideale per fare selezione ?


prof
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da prof »

herbie ha scritto:già, ma, la distanza è una cosa diversa dal distacco. La prima si misura in metri, il secondo in secondi di distacco.
Se hai 50 metri di vantaggio al 5%, il distacco è molto diverso dall'avere gli stessi 50 metri al 20%.
Passare dal 10 a 12 all'ora sullo Zoncolan vuol dure far una differenza enorme, molto maggiore che passare dal 20 al 22 all'ora su un'altra salita. Ma, ad aumento di forza, equivale ugual e proporzionale aumento del distacco, non della distanza.

Non capisco poi come, uno che ama il ciclismo della forza e del rapporto possa preferire le salite pedalabili dove la differenza la fa la scia e non la forza, e dove è molto più facile mulinare rapporti ad alta frequenza.

Sullo Zoncolan sì, che qualunque rapporto metti, pedali di forza alle 60 pedalate al minuto. E' come se tutti fossero costretti al rapportone, e proprio su quelle pendenze sono penalizzati i corridori abituati al rapportino.
Non mi sembra una cosa troppo complessa da spiegare.....

Sulla "dimostrazione" che più selettiva una salita più dura...mah....se bisogna dimostrare che quando è giorno c'è il sole...boh. Persone che mi hanno detto di aver fatto meno fatica sullo Zoncolan rispetto al Brinzio non ne ho ancora incontrate.
In ogni caso il problema NON sarebbe quello della selettività.
Il problema è quello del peso castrante delle squadre sulle corse a tappe, e delle salite fatte in gruppi numerosi fino agli ultimi 2 chilometri. Semplicemente, sullo Zoncolan la scia, e dunque la squadra, conta poco e niente.
Sulla salita al 7% oggi si sale al 25 all'ora e diventa impossibile attaccare perché davanti sei tu a tirare e il tuo avversario dietro è a ruota.
Ripeto, ostinarsi a non capire che il ciclismo è cambiato e impoverito come tutti gli altri sport a causa dell'enorme progresso e alleggerimento dei materiali e a non capire che occorre porre un rimedio urgente a questa tendenza, può diventare assai pericoloso.
Si', non è una cosa molto complessa: ti sto infatti dicendo che dai 10 ai 12 km/hr, se sei già' al limite, non ci puoi semplicemente passare: non ci puoi passare perchè ti è richiesto un aumento di potenza del 50%, che, se non sei un marziano, non puoi produrre. Se non puoi aumentare la potenza non puoi neanche produrre distacco tra te e l'avversario, né in termini spaziali, né temporali.

Ti sto dicendo che la grande pendenza appiattisce i valori. Se il tuo limite di potenza per non finire in fuori giri è, poniamo, 450 Watt a 10 km/hr, per andare a 12 Km/hr devi produrre 675 W che non è soltanto un semplice fuori giri da tenere per un 20/30 sec, ma è proprio un fuori scala.
Il campo di potenze che ti è disponibile, a quelle velocità così' basse è limitatissimo e non ti consente di produrre velocità tali da creare grandi distacchi (ripeto, né spaziali né temporali) tra te ed il tuo avversario, ammenochè il tuo avversario non sia in crisi. Ma se fosse in crisi, lo staccheresti anche in una salita al 2% e, forse, anche in pianura.

Ripeto, il rapporto tra Potenza e Velocità è quadratico e la Pot. varia con il variare del quadrato della Velocità. E' una questione fisica e basta, tutto li'.

Infine, ma è tutt'altro argomento, a 20/25 km/hr, la scia conta poco o nulla e stare a ruota non è assolutamente così' esiziale. In quel campo di velocità, le variazioni di P richieste per aumentare la V sono ridotte (circa un 20% per salire di 2 km/hr) e le puoi ottenere solo con un rapporto che ti consenta di produrre quella maggior potenza.


herbie
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da herbie »

herbie ha scritto:già, ma, la distanza è una cosa diversa dal distacco. La prima si misura in metri, il secondo in secondi di distacco.
Se hai 50 metri di vantaggio al 5%, il distacco è molto diverso dall'avere gli stessi 50 metri al 20%.
Passare dal 10 a 12 all'ora sullo Zoncolan vuol dure far una differenza enorme, molto maggiore che passare dal 20 al 22 all'ora su un'altra salita. Ma, ad aumento di forza, equivale ugual e proporzionale aumento del distacco, non della distanza.
prof ha scritto:Si', non è una cosa molto complessa: ti sto infatti dicendo che dai 10 ai 12 km/hr, se sei già' al limite, non ci puoi semplicemente passare: non ci puoi passare perchè ti è richiesto un aumento di potenza del 50%, che, se non sei un marziano, non puoi produrre. Se non puoi aumentare la potenza non puoi neanche produrre distacco tra te e l'avversario, né in termini spaziali, né temporali.
ma, mentre su una salita pedalabile, per produrre un distacco quantificabile in 10" (mettiamo) è necessario produrre un aumento di velocità di 2 all'ora, su una salita al 18% non è affatto necessario per produrre la stesso distacco un aumento del 2 all'ora, ma è sufficiente un proporzionalmente minore aumento della velocità. Il distacco lo produci al 18% aumentando dello 0,5 all'ora. Non aumenta di molto la DISTANZA fra i due corridori, ma il DISTACCO sì. Questo discorso sul fatto che la velocità bassa non fa i distacchi è assolutamente peregrino. Il distacco aumenta proporzionalmente all'aumentare della differenza di forza. E' la distanza in metri fra i corridori che varia molto a seconda della pendenza, a parità di distacco.
E' per lo stesso motivo che, per valutare immediatamente quanto stai andando in salita, guardi la VAM, non la velocità.
E qui torniamo a quello che dicevo sopra. Il vero problema delle salite molto dure è che il corridore davanti, a velocità basse rimane per più tempo alle viste di quello dietro, facendogli da punto di riferimento, e aiutandolo molto a dare tutto per tenerlo lì, vedi quello che accade nelle crono quando il corridore dietro raggiunge e supera quello davanti. AL limite, sulle salite molto dure sai che puoi permetterti di lasciare qualche metro e non rispondere subito ai cambi di ritmo di quello davanti perchè tanto se cali anche leggermente, ti rimane sempre lì da controllare e tenere in vista, e magari, se ne hai di più, fare il gioco della provocazione staccandoti leggermente. Mentre su salite più veloci sei obbligato andare uguale a quello davanti perhcè se lasci la scia perdi subito il vantaggio che questa offre. Ma quando il corridore ( o il gruppetto) davanti , sul duro duro, riesce a guadagnare quei 30-40" che gli permettono di sparire, il distacco aumenta subito esponenzialmente (v. distacchi sui 6 km. dei corridori di classifica staccatisi sullo Zoncolan)
Non capisco poi come, uno che ama il ciclismo della forza e del rapporto possa preferire le salite pedalabili dove la differenza la fa la scia e non la forza, e dove è molto più facile mulinare rapporti ad alta frequenza.
herbie ha scritto:Sullo Zoncolan sì, che qualunque rapporto metti, pedali di forza alle 60 pedalate al minuto. E' come se tutti fossero costretti al rapportone, e proprio su quelle pendenze sono penalizzati i corridori abituati al rapportino.
Non mi sembra una cosa troppo complessa da spiegare.....
sono anch'io un amante dei corridori che salgono a bassa frequenza e scavano i solchi con il rapporto. Il mulinare dei rapportini lo vedi sulle salite pedalabili e mediamente dure, oggi, fino al 9-10%.
Possibile che tu non veda che sullo Zoncolan, l'andatura di forza e di rapporto duro è praticamente obbligata visto che più di tanto non puoi montare rapporti corti?
Sono proprio questo tipo di salite molto dure (sul 18-20%) e non brevi (tipo scattino alla Purito sul chilometro duro finale) a mettere in grossa difficoltà i corridori abituati a salire in agilità mulinando rapporti corti.



prof ha scritto: Infine, ma è tutt'altro argomento, a 20/25 km/hr, la scia conta poco o nulla e stare a ruota non è assolutamente così' esiziale. In quel campo di velocità, le variazioni di P richieste per aumentare la V sono ridotte (circa un 20% per salire di 2 km/hr) e le puoi ottenere solo con un rapporto che ti consenta di produrre quella maggior potenza.
su questo invece mi permetto di dire che ti sbagli e che forse non ti ricordi bene quando queste cose le facevi in corsa.
C'è una differenza abissale tra salire (ovviamente, forte) a ruota al 20-22-25 all'ora, e salire sempre allo stesso wattaggio, al 10, poichè la salita è molto dura. Al 20-22-25 quello che è davanti HA PERSO, anche se è il più forte. Al 10 quello che è davanti sta mettendo alle corde gli altri.
Altro che se conta la scia al 20 all'ora, quando sei su una salita a tutta. Quello a ruota ci rimane per un'ora anche se ha il 5% in meno.
E se invece ne ha ancora meno, si staccherebbe su qualunque salita. Ma su quella molto dura, non lo può aiutare nessuno.

Inoltre, su una salita al 5%, se aumenti del 2 all'ora, difficilmente levi di ruota qualcuno. Per andartene devi fare un sprint prolungato, se mi permetti, della madonna. E poi davanti, da solo, al 25 all'ora, in salita, spendi tantissimo in più rispetto a quelli dietro, a ruota. Questo è il problema. Che non esiste sulle salite tipo Zoncolan. Vedi quanto spendono ad esempio quelli che cercano di andarsene sulla CIpressa o sul Poggio.


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Plata
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Plata »

A me lo Zoncolan non è mai piaciuto e continua a non piacere proprio per quel tipo di selettività che giocoforza propone. Ora, con i calcoli matematici e fisici non ho mai avuto grande feeling e per questo mi fido di quello che avete detto :D però voglio dire che a parermio prendete esempi troppo opposti. Su una salita, lunga, impossibile come lo Zoncolan è impossibile vedere qualcosa di interessante tanto quanto su una salita al 5-6%.
Una bella salita con pendenze fra il 9-10%, magari che sale anche un po' a gradoni, è invece secondo me l'ideale per far uscire allo scoperto il vero valore dei corridori. Perlomeno qualcosa si possono permettere di inventare, mentre invece sullo Zoncolan c'è poco da fare... allo stesso modo di un San Martino di Castrozza qualsiasi.


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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da herbie »

Plata ha scritto:A me lo Zoncolan non è mai piaciuto e continua a non piacere proprio per quel tipo di selettività che giocoforza propone. Ora, con i calcoli matematici e fisici non ho mai avuto grande feeling e per questo mi fido di quello che avete detto :D però voglio dire che a parermio prendete esempi troppo opposti. Su una salita, lunga, impossibile come lo Zoncolan è impossibile vedere qualcosa di interessante tanto quanto su una salita al 5-6%.
Una bella salita con pendenze fra il 9-10%, magari che sale anche un po' a gradoni, è invece secondo me l'ideale per far uscire allo scoperto il vero valore dei corridori. Perlomeno qualcosa si possono permettere di inventare, mentre invece sullo Zoncolan c'è poco da fare... allo stesso modo di un San Martino di Castrozza qualsiasi.
Certo, la via di mezzo non è certo un male. Specie quando si tratta di salita lunga, intorno almeno ai 50' - un'ora. Occorrono salite da 1500 metri di dislivello, come ce ne erano al Giro quest'anno, ma con quella pendenza costante e quel dislivello non le trovi dovunque. La maggioranza dei grandi passi alpini, un tempo spaventosamente selettivi, hanno quei dislivelli, ma pendenze assai minori.
Il problema però è che, a differenza di solo 10-20 anni fa, al 9-10% oggi i corridori si trovano comunque a fare velocità abbastanza vicine al 20, almeno il 16-18 sì. E qui contano le squadre, i gregari, e di nuovo fino a che ce ne sono due o tre davanti al gruppo, non si muove nessuno. Personalmente ritengo che il fatto che le salite molto dure non siano selettive, sia una bufala messa in giro da chi non ama questo sport.
Sullo Zoncolan, l'unico problema è di andarsene, sparire alle viste. Occorre attaccarla fin da subito forte, come faceva Pantani sul Mortirolo che accelerava subito dopo la chiesetta di S. Matè appena iniziava il tratto veramente duro. Poi i distacchi, quando non ti vedono più arrivano molto più facilmente, e nessuno può dare una mano agli avversari.


prof
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da prof »

Mi spiace, Herbie, ma hai preso una cantonata bestiale.
Non ho pretesa di essere io a convincerti, in quanto lo dovrebbero fare i numeri e la fisica. Sono cose che, credo, si dovrebbero imparare in 1a superiore: è da diversi decenni che non passo più' di là- Se ti vuoi divertire, la formula da applicare è questa:
P = Fv dove F è la sempreverde F=ma, cioè F=mv/t da cui P=mv2/t. Dò per scontato che i simboli, almeno quelli, tu li conosca.

Ti accorgerai allora che, considerando le potenze specifiche su cui si viaggia oggi in salita, nell'ordine di 6 W/kg (per i superdotati), ipotizzare anche solo un aumento della velocità di 1 km/hr, da 10 a 11 km/hr, comporta passare a da 6 a 7,5 W/kg. Roba che neanche il Contador di Verbier al quadrato riuscirebbe a fare.
Almeno abbiamo superato il problema dei 2 km/hr di DeltaV, quello, forse lo hai capito, è assolutamente spaziale. Vediamo se passa anche il DeltaV di 1 km/hr.
Mi pare non sia compreso appieno il significato di relazione "quadratica".


Salvatore77
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Salite come lo Zoncolan sono troppo a vantaggio di scalatori leggeri per una questione di peso e gravità. Quindi la scelta dell'organizzazione è chiara, favorire gli scalatori puri. Scelta troppo radicale. Salite più lievi sarebbero più eque.
Se poi pensiamo delle difficoltà organizzative (spinte, ammiraglie che non possono salire, tifosi e fotografi nel centro della strada) credo che sarebbe opportuno non farla più. Gara abbastanza irregolare.


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herbie
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da herbie »

prof ha scritto:
Ti accorgerai allora che, considerando le potenze specifiche su cui si viaggia oggi in salita, nell'ordine di 6 W/kg (per i superdotati), ipotizzare anche solo un aumento della velocità di 1 km/hr, da 10 a 11 km/hr, comporta passare a da 6 a 7,5 W/kg. Roba che neanche il Contador di Verbier al quadrato riuscirebbe a fare.
Almeno abbiamo superato il problema dei 2 km/hr di DeltaV, quello, forse lo hai capito, è assolutamente spaziale. Vediamo se passa anche il DeltaV di 1 km/hr.
Mi pare non sia compreso appieno il significato di relazione "quadratica".
prova a calcolare quanto guadagneresti sullo Zoncolan andando più veloce di 1 km/h. Una enormità. Calcola pure. Ovviamente anche il wattaggio è proporzionalmente una enormità. Ma fermo restando che, anche al 15% medio, andare al 10 all'ora NON corrisponde ai 6 watt per chilo - bisogna andare più forte, per stare con loro...-, quindi non siamo ai limiti dell'umano, (tra l'altro i 6 watt - 6 e mezzo per chilo, vengono fatti su qualunque salita, mica solo sullo Zoncolan, quindi mi sembra scorretto e demagogico tirarli in ballo, visto che allora non si capirebbe come, pur procedendo su quei wattaggi, su tutte le salite si producano degli scatti) ma a molto meno, occorre una variazione di velocità assai inferiore per fare dei distacchi su quel tipo di pendenza.

Non è questione di formule. Ad aumento della forza applicata al pedale (il concetto di potenza, applicato al ciclismo, andrebbe discusso approfonditamente) corrisponde un proporzionale aumento del distacco. Che non vedi in maniera evidente perchè i corridori restano più vicini che su altre pendenza, ma c'è in egual misura. Ma, in più, la salita più dura elimina le dinamiche di corsa sfavorevoli agli attaccanti e costringe tutti i corridori al rapporto duro e a salire di forza e non di agilità.
Trovo molto strano che tu, questo, non lo apprezzi. Il ciclismo e le velocità che vedi su queste salite sono quelle di 40 anni fa. Semmai le critiche alle salite molto dure le posso capire proveniente da qualche santone-preparatore del ciclismo moderno, che detesta in genere tutto ciò che riporta il DNA ad una preponderanza maggiore rispetto alle preparazioni specialistiche, e che a stento tollera la quantità di aleatorietà che le pendenze estreme introducono. Se c'è un modo di mettere in difficoltà i "frullatori", poi, è proprio quello di fargli fare lo Zoncolan....
La relazione quadratica riguarda la relazione tra potenza erogata e velocità, non quella tra potenza erogata e distacco, poichè la relazione tra variazione di velocità e distacco non è equivalente, ma dipende dalla pendenza. Il rapporto tra la variazione della velocità e la variazione del distacco dipende dalla pendenza della salita. All'aumentare della forza applicata al pedale corrisponde un PROPORZIONALE aumento del distacco, diverso dall'aumento della distanza tra i corridori.


Lopi90
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Lopi90 »

L'osservazione centrale da fare è che nelle salite più morbide le differenze vengono principalmente fatte dagli scatti, su quelle più dure invece c'è per lo più selezione da dietro. Se la salita è affrontata nel finale di tappa cambia poco come risultato, e i distacchi che vengono fuori dipendono soprattutto dalle caratteristiche del corridore che può fare la differenza. Un corridore che ama salire regolare senza scatti farà molto più male su una salita ripidissima (vedi ad esempio Basso nel 2010 i distacchi che inflisse nelle tappe del Mortirolo e dello Zoncolan), uno scattista invece darà distacchi più importanti sulle salite al 7-8%, dove può piazzare le sue fiammate con meno rischio di piantarsi (vedere Contador a Verbier o a Passo Lanciano).

Diverso è il discorso se la salita non è all'arrivo. I distacchi inflitti su salite meno ripide tendono generalmente a venire riassorbiti, a meno che il corridore in fuga non abbia una superiorità schiacciante, visto che chi si trova davanti ha speso molto per scattare, mentre chi è in gruppo è salito regolare ed è sicuramente più fresco, quando invece la selezione avviene su di una salita oltre il 12% di solito chi rimane staccato è perché non è riuscito a tenere il ritmo di chi stava forzando, e in cima spesso è più stanco di chi sta davanti e spesso continua a perdere fin sul traguardo.


castelli
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da castelli »

Salvatore77 ha scritto:Salite come lo Zoncolan sono troppo a vantaggio di scalatori leggeri per una questione di peso e gravità. Quindi la scelta dell'organizzazione è chiara, favorire gli scalatori puri. Scelta troppo radicale. Salite più lievi sarebbero più eque.
Se poi pensiamo delle difficoltà organizzative (spinte, ammiraglie che non possono salire, tifosi e fotografi nel centro della strada) credo che sarebbe opportuno non farla più. Gara abbastanza irregolare.
concordo. lo zoncolan viene spacciato come l'inferno per questioni di marketing. si sa che se lo fai col 34/30 o 32 ha la stessa difficoltà di una salita all'8%. punta veleno 2012 vinse pozzovivo, probabilmente kreuziger ne aveva uguale solo che sbagliò rapporto mettendo il 36 al posto del 34. punta veleno è più dura dello zoncolan come pendenze e pozzovivo l'ha fatta in 33 minuti alti, quindi è salito attorno ai 15 km h. non salgono ai 10 all'ora. ai 10 all'ora sale un amatore medio. molto medio.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Maìno della Spinetta
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Ragazzi la salita perfetta non c'è.
Le volate a Monte Vergine?
I gruppetti dello Zoncolan?
Ah no, la via di mezzo... Che ne dite dello "spettacolo di Panarotta", tutti insieme su un bell'8% e più medio.

son salite diverse, tutte possono per un motivo o per l'altro portare la corsa ad addormentarsi.

Lo zoncolan a fine Giro non chiama al rischio - amen. Altre volte fece più selezione, stavolta i big, credo anche esausti per la crono, sian stati buoni.
Per me ci voglion tutte queste salite, ognuna dice qsa di diverso e implica un approccio diverso. Vero è che se qua si scendesse e poi si ripartisse per altre salite, lo Zoncolan, novello Mortirolo, farebbe anche più male


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herbie
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da herbie »

castelli ha scritto: concordo. lo zoncolan viene spacciato come l'inferno per questioni di marketing. si sa che se lo fai col 34/30 o 32 ha la stessa difficoltà di una salita all'8%. punta veleno 2012 vinse pozzovivo, probabilmente kreuziger ne aveva uguale solo che sbagliò rapporto mettendo il 36 al posto del 34. punta veleno è più dura dello zoncolan come pendenze e pozzovivo l'ha fatta in 33 minuti alti, quindi è salito attorno ai 15 km h. non salgono ai 10 all'ora. ai 10 all'ora sale un amatore medio. molto medio.
sulla velocità, perfettamente d'accordo.

sul rapporto, corrisponde ad una salita all'8%, fatta col 53x19.... ;)


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Felice
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da Felice »

prof ha scritto:Per farla breve, io credo che Herbie non abbia abbastanza riflettuto sul problema, altrimenti avrebbe considerato che la relazione tra Potenza e Velocità non è lineare ma quadratica e la Potenza varia con il quadrato della velocità; cioè, per ottenere piccoli incrementi di Velocità, occorre aumentare la Potenza di molto. Il grafico è rappresentato da un ramo di parabola: a piccoli aumenti di y (V), corrispondono aumenti sempre piu' grandi di x (P):

Immagine

Nell'esempio che fa lui, poi, per passare da 10 km/hr a 12 Km/hr, occorre un incremento di potenza di quasi il 50%, il che è palesemente poco realistico ed ecco che, di conseguenza, quei distacchi che lui ipotizza sono semplicemente non realizzabili.

Diverso invece sarebbe, per esempio, passare da 20 a 22 km/hr, dove l'incremento di potenza richiesta sarebbe solo di un 20% circa.

Ma senza andare a questo tipo di considerazioni, basta riferirsi all'esperienza di chi ha corso o anche semplicemente solo fatto il cicloturista; è cosa che balza immediatamente agli occhi.
Sui muri del Fiandre, gli scalatori sono completamente tagliati fuori perchè è richiesta grande potenza e non tanto agilità.
Anche ieri, non a caso e fatte tutte le tare poissibili, ha potuto vincere un corridore di potenza (tale è Rogers). Voglio dire, è un segreto di Pulcinella e stupisce che corridori e ds non lo dicano con chiarezza.
Prof, guarda che ti sbagli. Quella che dipende quadraticamente dalla velocità è l’energia cinetica, non la potenza. La potenza è data da forza applicata per velocità. La forza, a meno che si tratti di attrito viscoso, forze di tipi magnetico o simili, è indipendente dalla velocità dell’oggetto a cui è applicata, quindi la potenza è lineare nella velocità.
Ad ogni modo, più che la potenza (grandezza istantanea) quello che interessa sapere è come cambia la velocità a seguito dell’applicazione di una data potenza P per un certo tempo t.
Se la potenza applicata è costante, il prodotto P*t è il lavoro effettuato, il quale è uguale al cambiamento di energia totale del sistema. Nel tuo ragionamento tu hai assunto che la potenza si trasformi in cambiamento di velocità, trascurando gli altri fattori. Per il momento farò come hai fatto tu ed identificherò quindi l’energia totale con la sola energia cinetica. Abbiamo quindi:
P*t = ½ m vf**2 – ½ m vi**2
Ove vi è la velocità iniziale e vf è quella dopo il tempo t. Se t è piccolo (t->dt) nel membro di destra si ha il differenziale dell’energia cinetica, ovvero:
P * dt = m * v * dv
Poiché il membro di sinistra è costante, si vede immediatamente che più v è grande, più dv è piccolo, il che è esattamente l’opposto di quanto sostieni tu.
D’altronde questo fa parte della nostra esperienza quotidiana: quando vai in macchina, consumi più benzina per passare da 120 a 150 Km/h che per passare da 90 a 120…
Mi dirai: ma lì c’è anche la resistenza dell’aria che aumenta… E’ vero, ma sarebbe lo stesso anche se l’aria non ci fosse.

Quest’ultima osservazione fa da introduzione alla discussione degli altri effetti. Una parte della forza applicata non contribuisce a cambiare la velocità, ma serve a vincere la resistenza dell’aria. Quest’ultima aumenta coll’aumentare della velocità, quindi, più si sta andando piano, più una data forza applicata produce un incremento di velocità.

Come scrivevo sopra, il lavoro delle forze esterne è uguale al cambiamento di energia totale del sistema. Energia totale, quindi cinetica + potenziale. Particolare non indifferente, visto che si sta andando all’insù… Come il fatto che une parte del lavoro si traduca in un cambiamento di energia potenziale invece che di energia cinetica, influenzi il cambiamento di velocità in funzione della pendenza della salita, non lo so così su due piedi. Però, avendo voglia e tempo di pensarci, non dovrebbe essere troppo difficile trovare la risposta.

Ultimo dettaglio (poi ce ne saranno sicuramente altri che non mi vengono in mente), quanto detto sopra vale quando le forze applicate sono forze esterne al sistema. In realtà il “sistema” è il ciclista + la bicicletta. La potenza sviluppata dal ciclista è quindi potenza di forze interne che si traduce in uno spostamento del baricentro grazie alla presenza dell’attrito con il suolo. Quest’ultimo è attrito volvente, legato alla rugosità del contatto ruota-suolo e all’appiattimento della gomma, quest’ultimo a sua volta non disconnesso dalla pendenza più o meno accentuata. Credo che quest’ultima sia un’osservazione irrilevante ai fini dell’oggetto della discussione, ma magari qualcuno più addentro nell'argomento potrà dirne di più.


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barrylyndon
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

Messaggio da leggere da barrylyndon »

quest'anno la selezione sullo Zoncolan e' stata minima.
e' vero che si e' scalato il mostro relativamente lentamente(tempi di scalata piu' lenti di sempre)
ma dire che in genere una salita come questa non faccia selezione significa dimenticarsi cio' che e' accaduto nel 2010, tra il primo ed il decimo ben 3 minuti e 46 ed in maniera minore nel 2011, 2 minuti e 11.
per dire a Montecampione, salita di 19 km. tra il primo ed il decimo trascorse un minuti e 13 secondi
ad Oropa tra il primo del gruppo dei migliori ed il decimo. meno di un minuto
a Panarotta uguale.
Val Martello e' un caso a parte visto l'andamento della tappa che ha determinato la situazione ai piedi dell'ultima salita.e considerata la durezza della tappa nella sua interezza.
Ma c'e' da dire che anche ai piedi dello Zoncolan il gruppo era bello numeroso,nonostante le premesse altimetriche fossero le piu' dure di sempre.
Io piu' che studiare formule,potenze, attriti, vorrei chiedervi, ha senso un Giro d'Italia con tanti arrivi in salita e poche tappe trabocchetto?
voglio dire.' i pimi arrivi in salita si risparmiano per quello che aspetta loro nell'ultima settimana, e in quelli dell'ultima settimana arrivano belli stanchi.
e come ha vinto il Giro Quintana, senza concedersi troppo allo spettacolo,(non gli voglio fare assolutamente una colpa, anzi,per me ha interpretato alla perfezione la corsa) potrebbe rappresentare un monito su come disegnare un GT.
Per dire, a me piace molto di piu' come stanno disegando ultimamente i tour(caso 2012 a parte).Mentre la Vuelta ed Il Giro stanno ultmimamente esagerando..


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
quasar
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Re: Giro 2014 - 20a tappa: Maniago - Monte Zoncolan (167 km)

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el_condor ha scritto: se fai ricerca e conosci la fisica non credo tu abbia bisogno di molto per capire che aumentando la pendenze aumenta la selezione...


P.S;: i dati che riporti sono un po' troppo berlusconiani..Ricordi quello che ti fa comodo..Se un giorno ho un po' di tempo ti rinfresco la memoria.
Per evitare malintesi (perché magari potremo essere d'accordo) mi dici secondo te qual e' la pendenza ideale per fare selezione ?
el_condor ha scritto: Ma queste persone, quelle che dicono che nel tratto duro non si fa selezione, l'hanno mai vista la freccia Vallone e si sono resi conto del fatto che 800 metri al 12 per cento fanno piu' selezione di una salita di 12 km al 6 % ove possono arrivare insieme 40 persone, oppure pensano che alla freccia si possa arrivare in volta e magari vince Cavendish ?
perdonami condor, ma in tutta sincerità fatico a seguirti. soprattutto alla luce di quanto hai scritto nel thread parallelo sulla Fleche e metodo stamina, ho l'impressione che ti stia incartando e stia caricando con argomenti superflui una questione che, seppur nella sua oggettiva complessità, resta comunque quantomeno lineare da porre.
non c'è nulla da comprendere con semplicità, ma una teoria, semplice o difficile che possa sembrare, deve essere sempre e comunque dimostrata, pena la propria inconsistenza. hai due strade da percorrere, empirica o teorica, anche se la prima deve comunque poi essere suffragata dalla seconda. pertanto continuo ad attendere la semplice spiegazione biofisica e biomeccanica che saresti in grado di fornire, garantendoti che nel caso sarei ben lieto di condividere le tue considerazioni.
ho tuttavia la sensazione che sia tu che herbie (con il quale di norma sono in accordo) stiate deviando rispetto al problema di partenza: leggo di scie, falsopiani, punti di riferimento, salite al 6%. trovo tutto quanto non utile ai fini della discussione.
la tesi di partenza, sostenuta da condor e avvalorata da herbie, è la seguente: quanto più una salita è dura, tanto più è selettiva. ora, tanto per intenderci e non sparare a salve, quantifichiamo la durezza. qua non mi pare che nessuno sostenga che una salita al 6% sia più selettiva di una al 15%... sarebbe da folli e da stolti. le considerazioni, mie ma credo pure di prof, sono riferite ai casi di zoncolan e angliru, dal momento che sono l'oggetto della discussione; e ancor più nello specifico, come ho ben premesso in precedenza, il riferimento è ai sentiri per capre, quindi i tratti di salita oltre il 20%. Zoncolan e angliru sono da considerarsi a tutti gli effetti signore salite, altamente selettive, ma al netto di quei tratti inutilmente ripidi, che nulla aggiungono e nulla tolgono in termini di selettività.
provo a rispondere alla domanda di condor
el_condor ha scritto: Per evitare malintesi (perché magari potremo essere d'accordo) mi dici secondo te qual e' la pendenza ideale per fare selezione ?
Non ho la pretesa di dimostrare nulla, dal momento che, per tornare al discorso precedente, non ho alcun modello fisico valido che possa avvalorare le mie considerazioni. non nego di averci provato a lavorare in passato, buttando giù una bozza di lavoro con alcuni colleghi, che comunque richiede tempo e che mi riprometto di riprendere in futuro... e qua oltre a condor, faccio un appunto anche a prof: non ti consiglio di trattare l'argomento in termini di potenza. la legge fisica è corretta, l'applicazione meno e ti conduce ad un paradosso ;) un ulteriore problema, non tanto marginale, è l'applicazione del concetto di potenza in campo sportivo, soprattutto ciclistico, dal momento che subentrano alcuni fattori, esterni ed interni al sistema, che alterano non di poco la relazione potenza-velocità. il punto di partenza più corretto sarebbe cosniderare il lavoro compiuto dal sistema, ma la fase successiva comporta il richiamo ad altri concetti e leggi della fisica che complicano non di poco l'approccio teorico. trattasi di un lavoro non banale come sembra.
per rispondere alla domanda, mi limito esclusivamente all'esperienza, e mi sento di ritenere che un valore di 14-15% possa essere considerato lo spartiacque tra la pendeza dura e selettiva e la pendenza dura e non selettiva. per semplificare, se l'andamento della funzione "f(x)=selettivita(pendenza)" potesse essere rappresentata da una parabola (sarebbe la teoria perfetta, ma purtroppo non trattasi di parabola) il vertice della funzione si otterrebbe per un valore di x=15%, oltre il quale inizierebbe il ramo discendente della funzione.
considero 15% il valore max della pendenza, ma parlando di pendenza media di salite note, direi che ci potremmo attestare su valori di 11-12%. tanto per intenderci il mortirolo penso possa essere considerata tra le scalate più selettiva. o gli stessi angliru o zoncolan al netto di quegli strappi ultra ripidi.
la tesi inziale del più è ripido e più è selettivo equivale a sostenere che una salita di un tot di km con pendenze costanti al 25% sia più selettiva di una al 15%. ecco, a mio avviso è l'esatto contrario. non a caso, una salita come l'Alpe d'Huez è storicamente una delle più selettive nella storia del ciclismo moderno. e non mi pare stiamo considerando pendenze impossibili. a puro scopo statistico, riporto delle tabelle che ho elaborato prendendo in considerazione Alpe, Angliru e Zoncolan. ho considerato gli arrivi di tappa prendendo in considerazione i distacchi tra i primi 10, tralasciando i casi di arrivi di fughe ma basandomi esclusivamente su gruppo dei migliori compatto ai piedi della salita e relativi distacchi al traguardo. appena posso confido di integrare il tutto con ulteriori salite al 10%, tipo hautacam, pandera, pampeago, covadonga che, a memoria, direi storicamente più selettive di zoncolan e angliru (ma potrei chiaramente sbagliarmi).
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