Ciclismo in crisi
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Re: Ciclismo in crisi
Mi unisco ai complimenti per l'ultimo post di Quasar.,veramente interessante
Nel mio piccolo, ipotizzo una risposta alla domanda finale. Non conosco l'Inghilterra, ma ci può essere un problema nel trovare percorsi interessanti, tipo salite o strappi duri per realizzare delle corse selettive?
Nel mio piccolo, ipotizzo una risposta alla domanda finale. Non conosco l'Inghilterra, ma ci può essere un problema nel trovare percorsi interessanti, tipo salite o strappi duri per realizzare delle corse selettive?
Re: Ciclismo in crisi
no, di certo non nello YorkshireFlipper ha scritto:Mi unisco ai complimenti per l'ultimo post di Quasar.,veramente interessante
Nel mio piccolo, ipotizzo una risposta alla domanda finale. Non conosco l'Inghilterra, ma ci può essere un problema nel trovare percorsi interessanti, tipo salite o strappi duri per realizzare delle corse selettive?
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
Re: Ciclismo in crisi
Già Tour of Britain e Tour of Yorkshire sono belle corse con bellissimi percorsi, resi combattuti e duri anche dal tempaccio che spesso c'è in quelle zone.Flipper ha scritto:Mi unisco ai complimenti per l'ultimo post di Quasar.,veramente interessante
Nel mio piccolo, ipotizzo una risposta alla domanda finale. Non conosco l'Inghilterra, ma ci può essere un problema nel trovare percorsi interessanti, tipo salite o strappi duri per realizzare delle corse selettive?
Altre zone ricche di salite dure sono il Galles e il sud inglese (Bath, Bristol); avevo postato nel thread delle fantacorse una breve corsa a tappe ambientata proprio lì.
Strappi brevi, duri e paesaggi stupendi: l'unica cosa che manca sono salite lunghe e dure da GT, ma il materiale per fare bellissime classiche e brevi corse c'è tutto
Re: Ciclismo in crisi
no sport vecchio desueto senza appil
na noia mortale
i grandi giri pare na processione de pecore
s' ha da svecchià, se deve rend glemur
devi creà i eventi
le rivalità
i grandi nomi che se combattono
devi creà l indotto
i prodotti
iniziaredalle grandi classiche
je devi vende l evento
er pacchetto completo già lo scrissi
er giretto il girno prima co tutti i annessi de gagget
il gran galà la sera co tutti i annessi.. daje ce semo capiti...
il giorno dopo la gara
devi riempi' i alberghi le birrerie tutti co le magliette
artro che sto gregge tutto in fila colle radioline........
na noia mortale
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Re: Ciclismo in crisi
Patate ha scritto: Altre zone ricche di salite dure sono il Galles e il sud inglese (Bath, Bristol); avevo postato nel thread delle fantacorse una breve corsa a tappe ambientata proprio lì.
Strappi brevi, duri e paesaggi stupendi: l'unica cosa che manca sono salite lunghe e dure da GT, ma il materiale per fare bellissime classiche e brevi corse c'è tutto
vero anni fa andai in pellegrinaggio in Galles sule orme di Dylan Thomas... strappi e salitelle non mancano certo...
Re: Ciclismo in crisi
La mia è stata un'analisi a conti fatti, un tentativo di dare una spiegazione a ciò che è successo provando ad intuire un ipotetico scenario futuro.Winter ha scritto:che analisi
I complimenti vanno fatti a te, caro winter, che già anni fa avevi intuito una flessione del movimento tedesco, prevedendo ciò che poi si è puntualmente verificato..
A proposito, dal momento che ho provato ad indagare ma senza ottenere alcun risultato, se hai voglia e tempo sarebbe cosa gradita se riuscissi ad aggiornare quei dati sui tesseramenti elite/juniores estendendoli, ancor meglio, anche al movimento britannico
Re: Ciclismo in crisi
I dati tedeschi li ho (son un amante delle stat.. anche se non è semplice ottenerle..)quasar ha scritto:La mia è stata un'analisi a conti fatti, un tentativo di dare una spiegazione a ciò che è successo provando ad intuire un ipotetico scenario futuro.Winter ha scritto:che analisi
I complimenti vanno fatti a te, caro winter, che già anni fa avevi intuito una flessione del movimento tedesco, prevedendo ciò che poi si è puntualmente verificato..
A proposito, dal momento che ho provato ad indagare ma senza ottenere alcun risultato, se hai voglia e tempo sarebbe cosa gradita se riuscissi ad aggiornare quei dati sui tesseramenti elite/juniores estendendoli, ancor meglio, anche al movimento britannico
Germania 279 juniores.. in 4 anni han perso altri 54 corridori..
Spero che siano arrivati al minimo..
di altri paesi :
Svizzera 70
Spagna 706
Olanda 410 (dato 2015 perche' il sito wielerland ha purtroppo chiuso)
Usa 521 (qui è semplice basta andar sul sito della federazione)
Francia oltre i 2000 (troppo lungo.. vedere tutte le gare , la federazione ne da 3200 pero' bisognerebbe togliere quelli che fanno mtb , bmx ecc)
Italia 1066 (solo per la strada , ho eliminato le squadre che fanno mtb ecc)
Belgio 731 ( 634 nelle fiandre e 97 nella vallonia)
Non ho le stat degli anni precedenti ma credo che tutti i paesi stiano perdendo corridori
Be l'Italia credo avesse piu di 3000 junior negli anni 80
La Lombardia regione di punta ha 205 junior (credo che negli anni buoni li avesse da sola la provincia di Bergamo)
Sulla Gran Bretagna faro' una ricerca (mi ci va un momento , gli altri li avevo gia trovati in precedenza)
Molto interessante la tua comparazione con la boxe
L'altro giorno ho letto che Joshua ha gia venduto 80mila!! biglietti per il suo mondiale contro Klichko (incredibile)
la crisi tedesca e il boom inglese attuale
Re: Ciclismo in crisi
Sottoscrivonemecsek. ha scritto:no sport vecchio desueto senza appil
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il giorno dopo la gara
devi riempi' i alberghi le birrerie tutti co le magliette
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L'errore di base è che quando non corrono non esistono
Prendo ad esempio Aru e Nibali (ma con Froome ecc non cambierebbe nulla)
Spariscono x 3 mesi (vedi Aru) , nessuno sa nulla di loro
Venti giorni al Sestriere (o sul vulcano) , isolati a prepararsi
Vero che non è il calcio , se non ti alleni non puoi competere
pero' fossero un po' piu' vicini ai tifosi
Ricordo che Chiappucci , aveva la meta' del talento e del palmares di Nibali
pero' aveva piu' di 60 fans club.. il siciliano ne ha mi pare due (che saranno sicuramente con piu' fans di quelli del diablo.. pero' tra 2 e 60 c'e' una bella differenza)
Il giorno prima delle gare di coppa del mondo di sci , vengono dati i pettorali ai vari atleti
questi sfilano nel paese e prendono il loro numero
Come hai detto tu non è possibile il giorno prima delle varie classiche farlo ?
Il Giro di quest'anno sarebbe perfetto..
I due piu' forti corridori italiani
in due squadre rivali
ex compagni di squadra
qualche corridori straniero che puo' dar fastidio (e qualcosa di piu' se Quintana corre per vincere)
Ma a Bahrein e Astana frega qualcosa ? ne dubito
Re: Ciclismo in crisi
Si, i dati sono oggettivamente di difficile reperibilità. Per questo motivo, conoscendo la tua preparazione sull'argomento, mi sono rivolto a teWinter ha scritto: I dati tedeschi li ho (son un amante delle stat.. anche se non è semplice ottenerle..)
Germania 279 juniores.. in 4 anni han perso altri 54 corridori..
Spero che siano arrivati al minimo..
di altri paesi :
Svizzera 70
Spagna 706
Olanda 410 (dato 2015 perche' il sito wielerland ha purtroppo chiuso)
Usa 521 (qui è semplice basta andar sul sito della federazione)
Francia oltre i 2000 (troppo lungo.. vedere tutte le gare , la federazione ne da 3200 pero' bisognerebbe togliere quelli che fanno mtb , bmx ecc)
Italia 1066 (solo per la strada , ho eliminato le squadre che fanno mtb ecc)
Belgio 731 ( 634 nelle fiandre e 97 nella vallonia)
Non ho le stat degli anni precedenti ma credo che tutti i paesi stiano perdendo corridori
Be l'Italia credo avesse piu di 3000 junior negli anni 80
La Lombardia regione di punta ha 205 junior (credo che negli anni buoni li avesse da sola la provincia di Bergamo)
Sulla Gran Bretagna faro' una ricerca (mi ci va un momento , gli altri li avevo gia trovati in precedenza)
Sarebbe interessante conoscere il trend britannico nell'ultimo decennio, anche se in questo caso ci sarebbe da considerare nel numero di tesserati il fattore pista, rilevante in Gran Bretagna come in nessun altro paese europeo.
Storicamente, ci sono molti fattori in comune nella gestione di ciclismo e pugilato. Ma questo tipo di comparazione è possibile farla solo in riferimento a Germania e Gran Bretagna, unici paesi europei (ma direi nel mondo) in cui si riscontra, nella cultura sportiva di massa, una eguale diffusione delle due discipline: in Germania prendendo come riferimento un lasso temporale relativamente breve (30 anni), in Gran Bretagna invece assai più ampio.Winter ha scritto:Molto interessante la tua comparazione con la boxe
L'altro giorno ho letto che Joshua ha gia venduto 80mila!! biglietti per il suo mondiale contro Klichko (incredibile)
la crisi tedesca e il boom inglese attuale
Ci sarebbe stata anche l'italia, ma nel corso degli ultimi 2 decenni il calo di popolarità del pugilato ha assunto dimensioni spropositate da non poter più essere raffrontato al ciclismo.
Ma questo è un discorso assai complesso. Faccio soltanto notare che se in Italia c'è una federazione in stato comatoso che ha letteralmente destrutturato una delle discipline sportive che in passato era popolare come poche altre nel nostro paese, questa è la FPI.
L'appena rieletto presidente FCI, al cospetto di chi governa la federazione pugilistica, passa tranquillamente per un dirigente più che capace......
- Visconte85
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- Iscritto il: giovedì 8 maggio 2014, 14:27
Re: Ciclismo in crisi
@Winter,
il problema è che Aru e Nibali non sono personaggi, sono persone con carattere introverso.
Il mondo del ciclismo da Chiappucci ad oggi si è evoluto(involuto) dopo numerosi attacchi esterni e anche dall'interno. Dopo Cipollini è iniziato il vuoto del ciclista volto-immagine.
Oggi i ciclisti per mille motivi sono portati a questo introversismo, è l'ambiente che li porta a ciò. Solo Sagan è la mosca bianca.
il problema è che Aru e Nibali non sono personaggi, sono persone con carattere introverso.
Il mondo del ciclismo da Chiappucci ad oggi si è evoluto(involuto) dopo numerosi attacchi esterni e anche dall'interno. Dopo Cipollini è iniziato il vuoto del ciclista volto-immagine.
Oggi i ciclisti per mille motivi sono portati a questo introversismo, è l'ambiente che li porta a ciò. Solo Sagan è la mosca bianca.
2022: Rund um Koln, Giro t.20, combinata giro
Re: Ciclismo in crisi
..quando er miglior talento italiano sta affà er gelataro a Gezzemani e sul monte dei uilivi s allenano Musil e i amichi sua......Visconte85 ha scritto:@Winter,
il problema è che Aru e Nibali non sono personaggi, sono persone con carattere introverso.
Il mondo del ciclismo da Chiappucci ad oggi si è evoluto(involuto) dopo numerosi attacchi esterni e anche dall'interno. Dopo Cipollini è iniziato il vuoto del ciclista volto-immagine.
Oggi i ciclisti per mille motivi sono portati a questo introversismo, è l'ambiente che li porta a ciò. Solo Sagan è la mosca bianca.
...e chiamamolo introversismo...
Re: Ciclismo in crisi
"il ciclismo italiano volta pagina" (cit)
http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 3bf2.shtml
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"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: Ciclismo in crisi
Credo restera' ben poco
Da piu' di novanta negli anni 80.. a due l'anno scorso
I numeri parlano da soli
Tra l'altro in una zona (la Brianza) dove la bici era molto amata
nel 2013 aveva gia' chiuso un'altra societa' importante della zona
http://www.ilcittadinomb.it/stories/Spo ... 035086_11/
Da piu' di novanta negli anni 80.. a due l'anno scorso
I numeri parlano da soli
Tra l'altro in una zona (la Brianza) dove la bici era molto amata
nel 2013 aveva gia' chiuso un'altra societa' importante della zona
http://www.ilcittadinomb.it/stories/Spo ... 035086_11/
Re: Ciclismo in crisi
E' un pò che non faccio gare in brianza, ma ricordo che sino allo scorso anno la Salus schierava anche gli Juniores, seppure con una formazione poco competitiva, probabilmente tanto per non far smettere i ragazzi. Ed ho visto per esperienza personale, che quando si fanno le squadre in quel modo, prima o poi si finisce per chiudere.
Re: Ciclismo in crisi
Uno spunto sulle poche volte che i grossi calibri corrono in un anno, con qualche riflessione e ipotesi su come migliorare senza rivoluzioni http://www.cicloweb.it/2017/04/11/giro- ... orni-gara/
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana