Cicloweb-Fatto quotidiano 6-0 6-0

[el_condor]

Quando e' morto Taccone non ricordo in che giornale qualcuno scrisse che aveva vinto un giro di Lombardia battendo" il temibile Mauro da Sormano..."
HO letto due o tre volte articoli di ciclismo sul Fatto quotidiano che non sono molto lontani dal citare "il temibile Mauro da Sormano" mentre gli editoriali di Cicloweb sono, generalmente, molto chiari e precisi e citano fatti e circostanze reali. Credo che tra chi scrive gli editoriali Cicloweb e tra alcuni che scrivono sul Fourm non sarebbe difficile trovarne sei o sette che farebbero fare un salto di qualità al fatto. Lo dico a Travaglio ?

ciao

el_condor

[Belluschi M.]

Aggiornamento:

[Subsonico]

Beh oh, è vero.

C'è Leonardo Coen al Fatto Quotidiano che è uno dei peggiori esempi di B.R.A. in campo ciclistico.

[herbie]

ahhh Maurino da Sormano....lui sì!!

[herbie]

ahahahahahahahahahahahahahahaha
Mauro da Sormano è la migliore che abbia mai sentito........

[el_condor]

ahahahahahahahahahahahahahahaha
Mauro da Sormano è la migliore che abbia mai sentito........

facendo un rapido controllo si constata, incredibile ma vero, che il "temibile Mauro da Sormano" non fu citato sul Corriere di Vattelapesca, sul quotidiano di Valpromaro o sul giornali parrocchiale di Arcore ma...copio e incollo dal blog di Borgognoni..

Nei coccodrilli-fotocopia dedicati alla morte di Vito Taccone, il ciclista degli anni '60 soprannominato "il camoscio d'Abruzzo", il Sole 24 Ore e Repubblica ripercorrono la sua carriera ricordando quando "nel 1961 vinse il Giro di Lombardia avendo la meglio sul fortissimo Mauro Di Sormano".

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ciao

el_condor

[Subsonico]

Credo che tra chi scrive gli editoriali Cicloweb e tra alcuni che scrivono sul Fourm non sarebbe difficile trovarne sei o sette che farebbero fare un salto di qualità al fatto. Lo dico a Travaglio ?

ciao

el_condor

Troppo tardi.

[Basso]

Qui c'è del talento (e no, non mi riferisco alla nobilissima Hamburger SV).

[BSN]

Qui c'è del talento (e no, non mi riferisco alla nobilissima Hamburger SV).

Tiro ad indovinare.
Il vincitore di tappa è Plaza, e non Aru, come parrebbe intendersi dal tweet.
Si fa riferimento a Froome e Quintana, ma il primo si è ritirato, mentre più che il secondo, il vero avversario di Aru è stato Dumoulin. Dico bene?
Toccando ferro, poi, Aru tecnicamente non ha ancora vinto; si appresta a vincere, ma ancora manca una tappa, seppur passerella finale.
D'altronde, mi permetto di dire che Il Fatto Quotidiano è un giornale molto sopravvalutato. Solo la cronaca politica e giudiziaria è buona. Il resto è molto mediocre, a cominciare dalle pagine dello sport. Immaginate che in fatto di ciclismo, la loro prima firma è Coen, un pessimo giornalista, che scrive di politica internazionale molto peggio che di ciclismo.

[jumbo]

Vuelta di Spagna
successo solitario

...

[matter1985]

Vuelta di Spagna
successo solitario

...

Battuti Quintana e Froome,come se Dumoulin,Rodriguez e Majka fossero il nulla....

[el_condor]

Vuelta di Spagna
successo solitario

...

Battuti Quintana e Froome,come se Dumoulin,Rodriguez e Majka fossero il nulla....

secondo certe innovative teorie Aru oltre ad aver battuto Froome ha battuto anche Nibali...
Come giustamente tu scrivi , quelli effettivamente battuti (Dumoulin, Rodriguez e Majka sono tutt'altro che il nulla)...
ciao

el_condor

[Manzotino]

Dopo questa triste spammata redazionale Il Fatto purtroppo recupera, e lo dico da simpatizzante una volta di destra.
http://www.cicloweb.it/articolo/2015/10 ... -street-ma
ma che cosa orrenda è?!!!

Massimo rispetto per la pubblicità che deve far sopravvivere una bella testata, ma questa spammata è degna di Gordon Gekko.
Messa così come un articolo redazionale, mischiata con il ciclismo ... mi sono sentito preso in giro leggendola.
Una roba brutta che non mi ha garbato proprio e che spero proprionon sia stata scritta dalla redazione.

[Lolloso]

concordo il fatto ormai è un giornalino per creduloni e inquisitori di infimo livello formato da persone che campano e hanno campato cercando scandali e scrivendo articoli al limite dell'inverosimile...

[Scattista]

Dopo questa triste spammata redazionale Il Fatto purtroppo recupera, e lo dico da simpatizzante una volta di destra.
http://www.cicloweb.it/articolo/2015/10 ... -street-ma
ma che cosa orrenda è?!!!

Massimo rispetto per la pubblicità che deve far sopravvivere una bella testata, ma questa spammata è degna di Gordon Gekko.
Messa così come un articolo redazionale, mischiata con il ciclismo ... mi sono sentito preso in giro leggendola.
Una roba brutta che non mi ha garbato proprio e che spero proprionon sia stata scritta dalla redazione.

concordo.
che roba! tanto erano interessanti gli articoli precedenti su Infront e Rai e poi sta roba qua! Si poteva almeno evitare di tirare in ballo il ciclismo, Lance Armstrong e Eddy Merckx e copiare e incollare il messaggio di spam senza mischiarlo con la bicicletta. Anche così...
Un articolo a fine pubblicitario lo capirei e con un'azienda legata al ciclismo e a volte potrebbe anche essere pubblicità interessante (mi aveva interessato in passato quel negozio online che vendeva rob da bici) ma così...

[Deadnature]

Eh, ma l'articolo su Infront lo leggi grazie a quello sul trading (parlo in senso generale ovviamente). È vero che esteticamente averlo in mezzo agli altri articoli non è il massimo, ma della situazione economica di Cicloweb siamo al corrente, quindi ben vengano le inserzioni, per quanto mi riguarda.

[Admin]

Miei cari, l'"articolo" in questione è chiaramente un'inserzione pubblicitaria. Lo denominiamo INFONEWS perché ai motori di ricerca dà fastidio il termine PUBBLIREDAZIONALE, ma sempre di pubblicità si tratta.

[matter1985]

Eh, ma l'articolo su Infront lo leggi grazie a quello sul trading (parlo in senso generale ovviamente). È vero che esteticamente averlo in mezzo agli altri articoli non è il massimo, ma della situazione economica di Cicloweb siamo al corrente, quindi ben vengano le inserzioni, per quanto mi riguarda.

[Scattista]

Miei cari, l'"articolo" in questione è chiaramente un'inserzione pubblicitaria. Lo denominiamo INFONEWS perché ai motori di ricerca dà fastidio il termine PUBBLIREDAZIONALE, ma sempre di pubblicità si tratta.

Mi pare ovvio che sia un'inserzione pubblicitaria. Però: darà fastidio ai motori di ricerca, ma da anche fastidio ai lettori. Poi c'è pubblicità e pubblicità: non è che col fatto che è advertisement si può scrivere qualunque str..ata e si è giustificati. Tanto più una pubblicità con implicazioni etiche estremamente negative come quella. Tra l'altro oltre al ridicolo collegamento col ciclismo, si prende distacco dal "Lupo di Wall Street", quando il sistema per racimolare soldi dalla povera gente è proprio questo.

Ribadisco (tanto più dopo che abbiamo versato per il fundraising di CIcloweb).

E non credo ci voglia un genio per capire che pubblicità di prodotti ciclistici sarebbe, oltre che sopportabile, spesso anche molto interessante.

[Brogno]

Miei cari, l'"articolo" in questione è chiaramente un'inserzione pubblicitaria. Lo denominiamo INFONEWS perché ai motori di ricerca dà fastidio il termine PUBBLIREDAZIONALE, ma sempre di pubblicità si tratta.

Mi pare ovvio che sia un'inserzione pubblicitaria. Però: darà fastidio ai motori di ricerca, ma da anche fastidio ai lettori. Poi c'è pubblicità e pubblicità: non è che col fatto che è advertisement si può scrivere qualunque str..ata e si è giustificati. Tanto più una pubblicità con implicazioni etiche estremamente negative come quella. Tra l'altro oltre al ridicolo collegamento col ciclismo, si prende distacco dal "Lupo di Wall Street", quando il sistema per racimolare soldi dalla povera gente è proprio questo.

Ribadisco (tanto più dopo che abbiamo versato per il fundraising di CIcloweb).

E non credo ci voglia un genio per capire che pubblicità di prodotti ciclistici sarebbe, oltre che sopportabile, spesso anche molto interessante.

Penso che tutte le critiche, se ben portate, siano bene accette. Ma fare la paternale solo che perché abbiamo dato due spicci (quello è) non mi sembra il caso.

[cauz.]

E non credo ci voglia un genio per capire che pubblicità di prodotti ciclistici sarebbe, oltre che sopportabile, spesso anche molto interessante.

la pubblicità di prodotti ciclistici però arriva se arrivano le aziende dei suddetti prodotti a comprarsi spazi pubblicitari.
la cosa fin qui non mi risulta essere accaduta, per una serie di motivi che non credo sia troppo interessante andare a cercare.

in mancanza d'altro, ben venga un'inserzione anche brutta e scorretta come questa, vorrà dire che non cliccheremo sull'articolo e passeremo oltre. e "oltre" significa a un sito e un forum dai contenuti di alto livello, che hanno bisogno anche di pubblicità per continuare ad esistere.
vogliamo parlare di male necessario? parliamone.

[Admin]

Vi ringrazio per questo dibattito.

ben venga un'inserzione anche brutta e scorretta come questa

Mi ha colpito l'aggettivo che ho grassettato. Vorrei spiegare perché quest'inserzione non è scorretta, anche se a prima vista magari lo può sembrare. Il punto è che lo scopo della campagna non è quello di fare proseliti tra le pagine di Cicloweb, o perlomeno non è certo questo lo scopo principale.

Il web cambia giorno per giorno, ed è retto da un dio il cui nome inizia per G. Negli ultimi anni ha preso piede quella che è una vera e propria scienza, si chiama SEO, studia gli algoritmi dei motori di ricerca (uno in particolare) e mira a trovare i modi per far salire di posizione un sito nei risultati che quel motore di ricerca darà. Tra questi modi, uno dei migliori è creare interconnessioni (quindi link) con siti a loro volta già ben posizionati, o che abbiano una buona reputazione. Inserire un proprio link in un articolo che non venga riconosciuto dall'algoritmo come un'inserzione pubblicitaria, ma come un contenuto originale di quel sito, permette di salire posizioni. Ecco il senso di un articolo che sembra parlare di ciclismo ma invece pubblicizza la borsa: aggirare l'algoritmo, non certo il lettore (per il quale - ribadisco - la differenza tra un contenuto giornalistico e un'inserzione pubblicitaria appare chiara).

Lo so che non è il migliore dei mondi possibili (e non vi dico cosa pretenderebbero che facessimo gli esperti di SEO: anche nello scrivere un articolo giornalistico c'è una "best practice" che riguarda il numero di parole, il numero di volte che dev'essere ripetuta una determinata parola chiave, cose così... cose alle quali ci siamo sempre fieramente opposti, convinti che il lavoro giornalistico non debba avere vincoli di tale natura); ma bisogna farci i conti, anche scendendo qualche volta a compromessi; ma sempre senza alcun intento di gabbare il lettore.

(Sul livello "etico" di una pubblicità sulla borsa, onestamente non vedo differenze con il pubblicizzare siti di scommesse, o prodotti di multinazionali che distruggono il mondo e la società... pessimismo cosmico).

[cauz.]

a scanso di equivoci, preciso che la "scorrettezza" mi sembrava fosse quello di cui CW fosse accusato.

per quanto mi riguarda, ritengo che ogni forma di pubblicità sia scorretta, proprio perchè tende a gabbare il lettore (reale o algoritmico che sia), ma sono ben conscio che i compromessi siano spesso necessari.
mi capita di collaborare con altre testate ben più esposte da questo punto di vista, siti in cui i publiredazionali sono spacciati per recensioni (ben retribuite dall'azienda produttrice del materiale recensito, ovviamente) o in cui i contenuti giornalistici sono mischiati a caso con quelli pubblicitari.

da questo punto di vista, credo che CW sia quasi immune da qualsiasi possibile accusa. certo ogni tanto (molto più raramente rispetto alle imbucate di raisport, per dire) è necessario toccare le palle del toro di wall street, ma se questo passaggio aiuta a fornire un servizio come questo, come il salire su un treno di rtorno dal ghisallo e leggere il resoconto di una gara di zonhoven che quasi nessuno è riuscito a vedere poche ore dopo la sua conclusione, è un sacrificio che faccio anche volentieri.

[castelli]

Vi ringrazio per questo dibattito.

ben venga un'inserzione anche brutta e scorretta come questa

Mi ha colpito l'aggettivo che ho grassettato. Vorrei spiegare perché quest'inserzione non è scorretta, anche se a prima vista magari lo può sembrare. Il punto è che lo scopo della campagna non è quello di fare proseliti tra le pagine di Cicloweb, o perlomeno non è certo questo lo scopo principale.

Il web cambia giorno per giorno, ed è retto da un dio il cui nome inizia per G. Negli ultimi anni ha preso piede quella che è una vera e propria scienza, si chiama SEO, studia gli algoritmi dei motori di ricerca (uno in particolare) e mira a trovare i modi per far salire di posizione un sito nei risultati che quel motore di ricerca darà. Tra questi modi, uno dei migliori è creare interconnessioni (quindi link) con siti a loro volta già ben posizionati, o che abbiano una buona reputazione. Inserire un proprio link in un articolo che non venga riconosciuto dall'algoritmo come un'inserzione pubblicitaria, ma come un contenuto originale di quel sito, permette di salire posizioni. Ecco il senso di un articolo che sembra parlare di ciclismo ma invece pubblicizza la borsa: aggirare l'algoritmo, non certo il lettore (per il quale - ribadisco - la differenza tra un contenuto giornalistico e un'inserzione pubblicitaria appare chiara).

Lo so che non è il migliore dei mondi possibili (e non vi dico cosa pretenderebbero che facessimo gli esperti di SEO: anche nello scrivere un articolo giornalistico c'è una "best practice" che riguarda il numero di parole, il numero di volte che dev'essere ripetuta una determinata parola chiave, cose così... cose alle quali ci siamo sempre fieramente opposti, convinti che il lavoro giornalistico non debba avere vincoli di tale natura); ma bisogna farci i conti, anche scendendo qualche volta a compromessi; ma sempre senza alcun intento di gabbare il lettore.

(Sul livello "etico" di una pubblicità sulla borsa, onestamente non vedo differenze con il pubblicizzare siti di scommesse, o prodotti di multinazionali che distruggono il mondo e la società... pessimismo cosmico).

diciamo che è come quando i lettori di cuore (e la redazione, a parole almeno) si ponevano questiti intorno al grado di puzzonismo dell'inserzionista. un dibattito inutile. infatti il giornale cuore sparì dalla circola, non la redazione che continua a scrivere su giornali inserzionati (eufemismo). il sole nel frattempo contnuò a sorgere non curante.

la pubblicità è un'opinione come un'altra. adottare uno scudo etico per filtrare il messaggio pubblicitario significa implicitamente dare del cretino al lettore medio, assumendone la tutela intellettuale. in base a quale giustificazione che non siano la vanità intellettuale e il proselitismo gruppettaro lo devo ancora capire.
come se un lettore che legge un sito di ciclismo si facesse influenzare da quattro righe su wall street.
fine.
adesso vado a comprarmi un paio di azioni della standard oil.

[Fiammingo]

....
adesso vado a comprarmi un paio di azioni della standard oil.

[Manzotino]

Mamma mia, quanto è andata avanti la discussione.
Il mio pensiero era semplice, semplice. Capisco la logica dei motori di ricerca (anzi il motore G), ma io mi preoccupavo della percezione della qualità del sito da parte degli utenti. Mi ero posto quel dubbio non essendovi distinzione fra contenuto vero e pubblicitario.
Niente altro e buon lavoro.

[Strong]

a scanso di equivoci, preciso che la "scorrettezza" mi sembrava fosse quello di cui CW fosse accusato.

per quanto mi riguarda, ritengo che ogni forma di pubblicità sia scorretta, proprio perchè tende a gabbare il lettore (reale o algoritmico che sia), ma sono ben conscio che i compromessi siano spesso necessari.
mi capita di collaborare con altre testate ben più esposte da questo punto di vista, siti in cui i publiredazionali sono spacciati per recensioni (ben retribuite dall'azienda produttrice del materiale recensito, ovviamente) o in cui i contenuti giornalistici sono mischiati a caso con quelli pubblicitari.

da questo punto di vista, credo che CW sia quasi immune da qualsiasi possibile accusa. certo ogni tanto (molto più raramente rispetto alle imbucate di raisport, per dire) è necessario toccare le palle del toro di wall street, ma se questo passaggio aiuta a fornire un servizio come questo, come il salire su un treno di rtorno dal ghisallo e leggere il resoconto di una gara di zonhoven che quasi nessuno è riuscito a vedere poche ore dopo la sua conclusione, è un sacrificio che faccio anche volentieri.

a scnso di equivoci mi sembra che tu sia stato abbastanza chiaro nel tuo precedente post:

..in mancanza d'altro, ben venga un'inserzione anche brutta e scorretta come questa, vorrà dire che non cliccheremo sull'articolo e passeremo oltre

credo che admin abbia ben chiaro le dinamiche necessarie per "sopravvivere" sul web
ritenevo che fosse inutile la continua polemica sui contenuti extra sportivi della gazzetta dello sport online e ritengo inutili anche le osservazioni fatte in questo caso a cicloweb.

[Admin]

Spero che invece incontri il vostro gradimento lo streaming che stiamo facendo dalla BIP, fiera di settore a Bari: tante biciclette e prodotti ciclistici presentati per voi direttamente dagli espositori.

Nei prossimi giorni "spacchetteremo" tutti i video e li renderemo disponibili - azienda per azienda - sul nostro canale Youtube.