Freni a disco

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Scattista
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Re: Freni a disco

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Bitossi ha scritto: mercoledì 25 luglio 2018, 23:30 Ma qui si stava parlando di cambiare traiettoria, mica di moti dei pianeti... :boh:
Uno potrà farlo, no? Per esempio, quando ci si accorge di aver preso una curva troppo larga, si stringe di più, appunto piegando maggiormente (in quale altro modo si potrebbe fare? :dubbio: ), indipendentemente dalla velocità, anzi spesso in fase di rallentamento. Oppure, visto che la velocità è quella e la piega è quella, bisogna rassegnarsi ad andare vero morte certa? :D

Era quello che avrebbe potuto fare Gilbert, intendevo, se avesse avuto una frenata meno scomposta e più progressiva. Magari cadendo ugualmente, come detto dall’inizio. ;)
infatti quello che è successo a Gilbert è proprio un esempio di quello che dico io. Se stai scendendo al massimo, è molto difficile se non impossibile cambiare la traiettoria semplicemente piegando di più. Altrimenti sarebbero tutti buoni a scendere!

L’unica cosa che rimane da fare e che si fa subito istintivamente è appendersi ai freni, cosa che il buon Philippe ha fatto. Se la traiettoria era sbagliata di poco, potrai fare un “lungo” sfiorando il bordo della carreggiata e riuscendo a rientrare, altrimenti vai fuori.

Visto che sei confuso, aggiungo pure una cosa. Piegare e frenare sono due cose diverse. Non capisco perché dici “poteva piegare di più” insieme a “poteva frenare di più”.
In realtà le due cose si influenzano ad un certo punto. La frenata limita la quantità di piega, proprio per i motivi che vado dicendo (angolo di piega funzionale alla velocità). Lo sa chiunque vada in bici che quando freni raddrizzi la bicicletta. Se tocchi i freni senza raddrizzare minimamente la bicicletta (cosa capitata a me e penso a tanti in presenza di un ostacolo improvviso) sei per terra quasi subito, perdendo l’anteriore o il posteriore.


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Bitossi
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Re: Freni a disco

Messaggio da leggere da Bitossi »

Ah, ok, capito l'equivoco. Mai scritto che si debba inchiodare con la bici piegata. Nel primo messaggio, il mio "accompagnata", nella mia testa confusa voleva dire "seguita da" una piega, con la bici più in ordine.
È quello che è successo a Gilbert: prende la curva poco piegato, la bici ha uno scarto (per via di una probabile frenata maldestra, ma anche per la posizione del corpo), prosegue dritto scomposto con ormai tutto il peso verso l'anteriore, e patatrack.
Nelle prime due fasi, avere a disposizione una frenata migliore avrebbe forse aiutato, senza escludere la caduta.
Abbi pazienza, da quando mi drogo non sono più io... :diavoletto:


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sceriffo
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Re: Freni a disco

Messaggio da leggere da sceriffo »

Anche quest'anno, freni a disco a gogò sulle bici dei primi ritiri stagionali. Quanti poi effettivamente li useranno nelle gare importanti della stagione?
Continua il braccio di ferro tra atleti/team/ costruttori, che hanno investito moltissimo in questa tecnologia, senza averne quel ritorno sperato in termini commerciali


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jpm
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Re: Freni a disco

Messaggio da leggere da jpm »

i problemi, secondo me, sono due: il cambio ruota è più lento perché con i freni a disco non si usano gli sganci rapidi ma i perni passanti, la perdita di tempo aggiuntiva può diventare fatale in fasi concitate di corsa. l'altro problema è che non ha senso avere in gruppo corridori che usano tecnologie diverse, questo perché i due impianti hanno caratteristiche differenti quindi si possono creare situazioni pericolose


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sceriffo
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Re: Freni a disco

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jpm ha scritto: giovedì 13 dicembre 2018, 15:53 i problemi, secondo me, sono due: il cambio ruota è più lento perché con i freni a disco non si usano gli sganci rapidi ma i perni passanti, la perdita di tempo aggiuntiva può diventare fatale in fasi concitate di corsa. l'altro problema è che non ha senso avere in gruppo corridori che usano tecnologie diverse, questo perché i due impianti hanno caratteristiche differenti quindi si possono creare situazioni pericolose
Sono d'accordo. E in più aggiungo la pericolosità ed incolumità in caso di cadute di gruppo


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sceriffo
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Re: Freni a disco

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Leggo su un altro sito di ciclismo che la Katusha-Alpecin addotterà i freni a disco su tutte le bici del Team, per ogni gara della stagione 2019. Vediamo quanto tempo ci mettono a tornare indietro


castelli
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Re: Freni a disco

Messaggio da leggere da castelli »

i vantaggidel freno a disco (tecnologia indubbiamente superiore al v) salgono proporzionalmente al valore della ruota.
una ruota da 2000 euro o più può essere usata giornalmente da chi fa parecchio dislivello. mentre ora col rim è chiaro che se si fa dislvello o peggio si esce col maltempo sai bene che ti resteranno solo i mozzi utilizzabili prima o dopo.
un altro vantaggio riguarda tutte le ruote ma anche qui in maniera consistente (almeno per un uso che ne sfrutti le potenzialità appieno) è la possibilità di allargare la sezione dello pneumatico a vantaggio della tenuta e pure della prestazione fino alla versatilità di usare la bici anche sullo sterrato cambiando la sezione e passando dal 25 al 28 o al 30. se uno si va a fare il finestre o altri sterrati simili e poi scende senza pulire il pattini c'è il rischio di graffiare il rim. ai pro questo importa nulla.

personalmente non ne sento la necessità ma credo che alcuni vantaggi siano poco discutibili, specie il giorno che si arriverà all'abbassamento del peso portandolo vicino al peso delle posteriori rim.
se il disco avrà il sopravvento totale (penso a shimano e sram che non producano nelle prossime versioni i modelli top in versione rim, possibilità alquanto remota almeno nel breve ma non si sa mai) a cascata si utilizzerà come standard sempre più il tubeless a svantaggio di copertoncini e tubolari.

personalmente trovo il tubeless per bici da corsa la cosa più interessante introdotta negli ultimi anni. molto più di telai aero o addirittura di ruote a profilo pronunciato (che ci sono da parecchio ma che per me rimangono un mezzo mistero poiché i vantaggi percepibibli (ed indiscutibili) si hanno a velocità che un non pro fatica a raggiungere.
il tubeless permette un aumento molto pronunciato del comfort a parità di prestazione (e in alcuni modelli tipo il vittoria con prestazioni superiori ai migliori tubolari)


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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sceriffo
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Re: Freni a disco

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castelli ha scritto: domenica 23 dicembre 2018, 8:54 i vantaggidel freno a disco (tecnologia indubbiamente superiore al v) salgono proporzionalmente al valore della ruota.
una ruota da 2000 euro o più può essere usata giornalmente da chi fa parecchio dislivello. mentre ora col rim è chiaro che se si fa dislvello o peggio si esce col maltempo sai bene che ti resteranno solo i mozzi utilizzabili prima o dopo.
un altro vantaggio riguarda tutte le ruote ma anche qui in maniera consistente (almeno per un uso che ne sfrutti le potenzialità appieno) è la possibilità di allargare la sezione dello pneumatico a vantaggio della tenuta e pure della prestazione fino alla versatilità di usare la bici anche sullo sterrato cambiando la sezione e passando dal 25 al 28 o al 30. se uno si va a fare il finestre o altri sterrati simili e poi scende senza pulire il pattini c'è il rischio di graffiare il rim. ai pro questo importa nulla.

personalmente non ne sento la necessità ma credo che alcuni vantaggi siano poco discutibili, specie il giorno che si arriverà all'abbassamento del peso portandolo vicino al peso delle posteriori rim.
se il disco avrà il sopravvento totale (penso a shimano e sram che non producano nelle prossime versioni i modelli top in versione rim, possibilità alquanto remota almeno nel breve ma non si sa mai) a cascata si utilizzerà come standard sempre più il tubeless a svantaggio di copertoncini e tubolari.

personalmente trovo il tubeless per bici da corsa la cosa più interessante introdotta negli ultimi anni. molto più di telai aero o addirittura di ruote a profilo pronunciato (che ci sono da parecchio ma che per me rimangono un mezzo mistero poiché i vantaggi percepibibli (ed indiscutibili) si hanno a velocità che un non pro fatica a raggiungere.
il tubeless permette un aumento molto pronunciato del comfort a parità di prestazione (e in alcuni modelli tipo il vittoria con prestazioni superiori ai migliori tubolari)
In verità, chi ha corso in bici ad un discreto livello, sa che in gara i freni si usano poco, molto poco ed i tradizionali bastano alla grandissima. Vedasi le discese di Nibali alla San Remo 18 o al Lombardia; di Froome al Tour 2017 o di Rogliz Tour 2018. In volata, quindi insieme alla discesa nella situazione di corsa più pericolosa, men che meno. Sai bene che sono i produttori di telai e gruppi a spingere clamorosamente sull'utilizzo dei dischi nel mondo prof: hanno investito tantissimo e non riescono a smaltire le produzioni già stivate nei container. Andranno bene finché alla prima caduta di gruppo, non se ne affetta la metà.


castelli
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Re: Freni a disco

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sulla pericolosità concordo.

sul fatto che si usino poco a livello pro molto meno.

il sistema è tecnicamente migliore. il problema fino ad ora è uno solo: il peso.

poi è logico che nibali va più forte con la bici in acciaio di un amatore con la bici in carbonio.
o che nibali pedali più forte coi punta piedi che con gli speedplay. ciò nulla togli né aggiunge al fatto che gli speedplay vadano meglio.

shimano spinge sui dischi? fidati che se il sistema andasse peggio non spingerebbe. ricordo che una ruota (che shimano vende) coi rim è molto più usurabile rispetto al disco dove diventa a meno di crepe sul cerchio virtualmente eterna (cambi il rotore che già dalla serie ultegra te lo tirano sulla schiena).
dando per buona che l'industria spinga...shimano che è il maggior produttore mondiale è molto attento pure agli scarti di lavorazione. è molto probabile che col disco possa avere minori scarti di lavorazione rispetto al v brake e/o il componente freno sia più facile da produrre. ci potrebbero essere variabili di produzione che spingono.
vado alla cieca, eh.


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Re: Freni a disco

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castelli ha scritto: lunedì 24 dicembre 2018, 11:27 sulla pericolosità concordo.

sul fatto che si usino poco a livello pro molto meno.

il sistema è tecnicamente migliore. il problema fino ad ora è uno solo: il peso.

poi è logico che nibali va più forte con la bici in acciaio di un amatore con la bici in carbonio.
o che nibali pedali più forte coi punta piedi che con gli speedplay. ciò nulla togli né aggiunge al fatto che gli speedplay vadano meglio.

shimano spinge sui dischi? fidati che se il sistema andasse peggio non spingerebbe. ricordo che una ruota (che shimano vende) coi rim è molto più usurabile rispetto al disco dove diventa a meno di crepe sul cerchio virtualmente eterna (cambi il rotore che già dalla serie ultegra te lo tirano sulla schiena).
dando per buona che l'industria spinga...shimano che è il maggior produttore mondiale è molto attento pure agli scarti di lavorazione. è molto probabile che col disco possa avere minori scarti di lavorazione rispetto al v brake e/o il componente freno sia più facile da produrre. ci potrebbero essere variabili di produzione che spingono.
vado alla cieca, eh.
Beh, chiaro che un professionista - non solo Nibali - vada più forte di qualsiasi altro amatore, ed in qualsiasi condizione. Io voglio dire che molti corridori sono contrarti, alcuni possono fare la voce grossa, altri devono accettarli. A livello gare prof, non ne vedo l'utilità. E nemmeno a livello amatoriale, visti ci costi di manutenzione (disco e pastiglie)


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sceriffo
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Re: Freni a disco

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cazzeggiando un pò sul web, ho visto che il nuovo aroad di Cannondale (SuperSix Hi), viene venduto solo con i freni a disco. Scelta commerciale al quanto opinabile, che taglia fuori buona parte dei potenziali clienti che per mille ragioni non acquisterebbero una bici con i freni a disco.


herbie
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Re: Freni a disco

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sceriffo ha scritto: sabato 19 gennaio 2019, 9:22 cazzeggiando un pò sul web, ho visto che il nuovo aroad di Cannondale (SuperSix Hi), viene venduto solo con i freni a disco. Scelta commerciale al quanto opinabile, che taglia fuori buona parte dei potenziali clienti che per mille ragioni non acquisterebbero una bici con i freni a disco.
beh, direi che non c'è da sorprendersi, fanno così con tutto. Il "vecchio" (vecchio di 2 o 3 anni eh...) sistema che funziona benissimo ed ha indubbi pregi non viene nemmeno più prodotto, e se vuoi una bici di buon livello ti devi adeguare.
Vedrai che non perderanno clienti perchè la stragrande maggioranza si faranno convincere da strategia di vendita varie, perchè nella maggioranza dei casi, dispiace dirlo, ma il cicloamatore non sa nemmeno lui cosa vuole di preciso....

Sul freno a disco: forse ho già avuto modo di scriverlo, e mi scuso se riscrivo una cosa già detta. FRENANO MEGLIO. Non è questione di adattamento alle ruote/usura differente/li usi con questa o quella ruota, questo o quel copertoncino/tubolare/tubeless. E' che con maggiore potenza frenante danno una sicurezza maggiore e quindi migliorano nettamente la guida (una volta che ti abitui alla frenata più potente, roba di 15 giorni massimo) in discesa. Cosa apprezzabilissima anche dai pro che freneranno anche poco, ma se la qualità della frenata è ottima si trovano meglio anche loro.

IL PROBLEMA è che per un cicloamatore sono scomodi. Se ci vuole il doppio a montare/smontare la ruota, e maggior perizia, in situazioni di difficoltà in mezzo alla strada, è scomodo. Se devo aspettare un quarto d'ora quando devo cambiare il copertoncino perchè rischio di ustionarmi nello smontare la ruota perchè ho forato in fondo ad una discesa di mezz'ora, è scomodo, e rischio di dover accorciare dei giri per quel motivo. Se ogni due per tre rischi che alla minima impurità attaccata al disco senti il leggero sfregamento, è scomodo. Se per sistemare qualunque malfunzionamento devo portare la bici dal tecnico, è scomodo....per non parlare del peso, che sarebbe anche il meno...il cicloamatore ha bisogno di ottimizzare il tempo. Ovvero quel poco tempo libero che ha è appena sufficiente per "soddisfarsi" con uscite di buon livello, meno cose da controllare/regolare/ricordare ha la mattina, o prima dell'uscita, meglio è.


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Re: Freni a disco

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herbie ha scritto: sabato 19 gennaio 2019, 14:51
sceriffo ha scritto: sabato 19 gennaio 2019, 9:22 cazzeggiando un pò sul web, ho visto che il nuovo aroad di Cannondale (SuperSix Hi), viene venduto solo con i freni a disco. Scelta commerciale al quanto opinabile, che taglia fuori buona parte dei potenziali clienti che per mille ragioni non acquisterebbero una bici con i freni a disco.
beh, direi che non c'è da sorprendersi, fanno così con tutto. Il "vecchio" (vecchio di 2 o 3 anni eh...) sistema che funziona benissimo ed ha indubbi pregi non viene nemmeno più prodotto, e se vuoi una bici di buon livello ti devi adeguare.
Vedrai che non perderanno clienti perchè la stragrande maggioranza si faranno convincere da strategia di vendita varie, perchè nella maggioranza dei casi, dispiace dirlo, ma il cicloamatore non sa nemmeno lui cosa vuole di preciso....

Sul freno a disco: forse ho già avuto modo di scriverlo, e mi scuso se riscrivo una cosa già detta. FRENANO MEGLIO. Non è questione di adattamento alle ruote/usura differente/li usi con questa o quella ruota, questo o quel copertoncino/tubolare/tubeless. E' che con maggiore potenza frenante danno una sicurezza maggiore e quindi migliorano nettamente la guida (una volta che ti abitui alla frenata più potente, roba di 15 giorni massimo) in discesa. Cosa apprezzabilissima anche dai pro che freneranno anche poco, ma se la qualità della frenata è ottima si trovano meglio anche loro.

IL PROBLEMA è che per un cicloamatore sono scomodi. Se ci vuole il doppio a montare/smontare la ruota, e maggior perizia, in situazioni di difficoltà in mezzo alla strada, è scomodo. Se devo aspettare un quarto d'ora quando devo cambiare il copertoncino perchè rischio di ustionarmi nello smontare la ruota perchè ho forato in fondo ad una discesa di mezz'ora, è scomodo, e rischio di dover accorciare dei giri per quel motivo. Se ogni due per tre rischi che alla minima impurità attaccata al disco senti il leggero sfregamento, è scomodo. Se per sistemare qualunque malfunzionamento devo portare la bici dal tecnico, è scomodo....per non parlare del peso, che sarebbe anche il meno...il cicloamatore ha bisogno di ottimizzare il tempo. Ovvero quel poco tempo libero che ha è appena sufficiente per "soddisfarsi" con uscite di buon livello, meno cose da controllare/regolare/ricordare ha la mattina, o prima dell'uscita, meglio è.
Ciao, analisi corretta, però non sono convinto dell'operazione commerciale Cannondale. Il cambio elettronico, a parte che costa di più, non molto di più, in verità, non è stata proposta come unica soluzione. Anche qui il popolo dei cicloamatori si è diviso: utile, non utile, funzionale, non funzionale. Io l'ho provato e lo sto usando ancora oggi, altri non lo vorrebbero nemmeno in regalo. La Cannondale ha escluso tutta la feta di potenziali clienti che per mille ragioni di freni a disco non ne vogliono sapere, da quelle che ha menzionato tu, alla costosa e frequente manutenzione e sostituzione, al fatto che oltre alla bici, quasi sempre ti compri un kit di ruote di riserva.


castelli
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Re: Freni a disco

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la cannondale produrrà l'hi mod anche per i tradizionali.
le aero saranno prodotte per il disco. la tendenza è quella.

i corridori presenti al tdu hanno cambiato i dischi per i tradizionali, cannondale e scott.

mi katusha e bici specy hanno preso questa decisione di andare con dischi tutta la stagione.
curioso di vedere alaphilippe che farà alla freccia o alla liegi.

chiaramente se vedremo un corridore specy correre con disk e a metà stagione uscisse una versione """"speciale""" con freni tradizionali per correre in salita nelle gare dove ci sono corridori in classifica allora avrete la conferma che si tratta di presa per i fondelli.

la svolta definitiva disk potrebbe arrivare se tutti i produttori di gruppi decidessero di girare il prodotto top solo a dischi.
campagnolo col super record 12 che durerà presumibilmente tre anni ha già fatto capire che si avvarrà del doppio regime.

quindi credo che né shimano né sram lasceranno questa fetta di mercato a campy. non avrebbe senso.

il doppio regime continuerà per anni a mio avviso. certo il disk prenderà piede come il copertoncino probabilmente diventando maggioritario ma come nel caso delle gomme il top di gamma/prestazione rappresentato dal tubolare non è sparito, non sparirà neppure il rim.

nella mtb avere una ruota alu o addirittura carbonio coi tradizionali nel fango hai un consumo della pista frenante molto veloce e comunque i detriti giocano decisamente a favore del disk. nella bici da corsa con strade pulite non c'è questo pericolo.


campagnolo ha appena presentato la fulcrum 3 disk che pesa 1700 grammi (1660 ma se la mettete sulla bilancia...). vuol dire una ruota entry level rim da 140 euro.
una posteriore vicina al kg nuda per frenare meglio. se andate in salita con una ruota da un kg sul posteriore non è questione di minuti o di vincere il tour è che ti diverti meno. detto tra noi, fa un po'schifo. però indubbiamente in discesa freni meglio. ho preso delle novatech sprint in alu esteticamente orrende (eufemismo) a 300 euro ma la bilancia sul posteriore la fermano a 780 grammi. divertenti senza fronzoli estetici e pesano come una dura ace 40 carbon disk di ultima generazione. sicuramente la dura ace è fatta meglio e forse li vale i 1800 euro che ti chiedono in ogni caso in salita i 1500 euro di differenza svaniscono d'incanto.
è come giocare a tennis con una racchetta ultra rigida ma pesante per rispondere al servizio di becker. ma azzardo quello che serve di fronte a voi difficlimente sarà boris becker. vi state solo facendo i muscoli dell'avambraccio con una cosa che non serve.


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TIC
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Re: Freni a disco

Messaggio da leggere da TIC »

Ma vale la pena prendersi una bdc con freni a disco ?
Costano di piu, aumentano il peso, dunque a parita' di peso le bici con freno a disco costano moltooo di piu.
Frenano meglio col bagnato, vero, ma quando piove io non esco e dunque il vantaggio dove e' ? Ovvio per quelli che vanno a fare un giro solo col bel tempo.
Magari l'avevate gia' scritto, non ho letto tutti i post.


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sceriffo
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Re: Freni a disco

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Dando un'occhiatina alle foto della volata di oggi alla Valenciana, noto con piacere che molti sono già tornati ai freni tradizionali.
E siamo alla Valenciana, nè alle Classiche e nemmeno al Giro o al Tour.
Niente, anche quest'anno ci proviamo l'anno prossimo :D


34x27

Re: Freni a disco

Messaggio da leggere da 34x27 »

sceriffo ha scritto: venerdì 8 febbraio 2019, 21:29 Dando un'occhiatina alle foto della volata di oggi alla Valenciana, noto con piacere che molti sono già tornati ai freni tradizionali.
E siamo alla Valenciana, nè alle Classiche e nemmeno al Giro o al Tour.
Niente, anche quest'anno ci proviamo l'anno prossimo :D
Fatti un giro su CN: ci sono foto di meccanici con in mano un simil-trapano in stile F1 che usano per smontare con più velocità e sicurezza le ruote forate in corsa.

Comodissimo da portare in bici per un cicloamatore :diavoletto:


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Re: Freni a disco

Messaggio da leggere da castelli »

34x27 ha scritto: sabato 9 febbraio 2019, 8:55
sceriffo ha scritto: venerdì 8 febbraio 2019, 21:29 Dando un'occhiatina alle foto della volata di oggi alla Valenciana, noto con piacere che molti sono già tornati ai freni tradizionali.
E siamo alla Valenciana, nè alle Classiche e nemmeno al Giro o al Tour.
Niente, anche quest'anno ci proviamo l'anno prossimo :D
Fatti un giro su CN: ci sono foto di meccanici con in mano un simil-trapano in stile F1 che usano per smontare con più velocità e sicurezza le ruote forate in corsa.

Comodissimo da portare in bici per un cicloamatore :diavoletto:
no vabbè. teoricamente se uno mette il disco (cicloamatore) dovrebbe avere una gomma con sezione larga (tubeless). chiaramente uno si domanda se tutto questa cosa ha senso che non sia quello dei produttori di dischi. la risposta è a mio avviso no.

ci sono vantaggi in frenata, ci sono altri vantaggi che però, e il succo della faccenda è questo, non giustificano tutto questo casino. se cifossero vantaggi prestazionali veri o comunque vantaggi tangibili giustificabili il rim sparirebbe al volo.

invece anche sram lo propone nel nuovo. vuol dire che il passaggio se ci sarà sara (probabilmente non sicuramete, eh) viscoso con tutte le incognite del caso. sempre imho.





ma è marketing. se io fossi shozaburo shimano e dovessi vendere farei la stessa cosa.
tra un tre quattro anni quando la buriana sarà finita salterà fuori un pincopallo del reparto marketing a dirci che jajà aveva ragione e che le ruote da 26 rim sono il non plus ultra come peso e il peso adesso (2025) conta.


nel 2019 le aziende vogliono intercettare più clienti "nuovi" possibile (mercato americano, vedi ultimo sram appena uscito). pensiamo ad un cliente di media cultura ciclistica a cui si racconta che con la bici aero fai i 70 km h in pianura e freni 10 metri prima. tipo moto. questa è un'iperbole ma non credo sia distante dalla realtà.


poi i produttori devono (è il loro mestiere) far cambiare i gruppi ai clienti che hanno già, creare sempre più linee di produzioni simili per componenti di bici di diverso uso (questa mi hanno detto essere una puttanata mia ma io la vedo così anche se accetto chi dice che è una puttanata). gravel e mtb vanno già a disco ci aggiungi la strada e stai apposto.
i telaisti fanno le loro bici aero (che servono meno dei dischi, sempre imho, anzi siamo nel reparto masoch), le bici disc, le bici climb, le bici climb aero dischi e rim e vissero tutti felici e contenti. con cataloghi che sembrano i libri di ernst bloch.
è in corso lo scontro shimano sram con sram che pare intenzionata a fare il mazzo al colosso giapponese. che va piano, molto piano. e che fa bene ad andarci. sempre imho.


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Re: Freni a disco

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castelli ha scritto: sabato 9 febbraio 2019, 10:00
34x27 ha scritto: sabato 9 febbraio 2019, 8:55
sceriffo ha scritto: venerdì 8 febbraio 2019, 21:29 Dando un'occhiatina alle foto della volata di oggi alla Valenciana, noto con piacere che molti sono già tornati ai freni tradizionali.
E siamo alla Valenciana, nè alle Classiche e nemmeno al Giro o al Tour.
Niente, anche quest'anno ci proviamo l'anno prossimo :D
Fatti un giro su CN: ci sono foto di meccanici con in mano un simil-trapano in stile F1 che usano per smontare con più velocità e sicurezza le ruote forate in corsa.

Comodissimo da portare in bici per un cicloamatore :diavoletto:
no vabbè. teoricamente se uno mette il disco (cicloamatore) dovrebbe avere una gomma con sezione larga (tubeless). chiaramente uno si domanda se tutto questa cosa ha senso che non sia quello dei produttori di dischi. la risposta è a mio avviso no.

ci sono vantaggi in frenata, ci sono altri vantaggi che però, e il succo della faccenda è questo, non giustificano tutto questo casino. se cifossero vantaggi prestazionali veri o comunque vantaggi tangibili giustificabili il rim sparirebbe al volo.

invece anche sram lo propone nel nuovo. vuol dire che il passaggio se ci sarà sara (probabilmente non sicuramete, eh) viscoso con tutte le incognite del caso. sempre imho.





ma è marketing. se io fossi shozaburo shimano e dovessi vendere farei la stessa cosa.
tra un tre quattro anni quando la buriana sarà finita salterà fuori un pincopallo del reparto marketing a dirci che jajà aveva ragione e che le ruote da 26 rim sono il non plus ultra come peso e il peso adesso (2025) conta.


nel 2019 le aziende vogliono intercettare più clienti "nuovi" possibile (mercato americano, vedi ultimo sram appena uscito). pensiamo ad un cliente di media cultura ciclistica a cui si racconta che con la bici aero fai i 70 km h in pianura e freni 10 metri prima. tipo moto. questa è un'iperbole ma non credo sia distante dalla realtà.


poi i produttori devono (è il loro mestiere) far cambiare i gruppi ai clienti che hanno già, creare sempre più linee di produzioni simili per componenti di bici di diverso uso (questa mi hanno detto essere una puttanata mia ma io la vedo così anche se accetto chi dice che è una puttanata). gravel e mtb vanno già a disco ci aggiungi la strada e stai apposto.
i telaisti fanno le loro bici aero (che servono meno dei dischi, sempre imho, anzi siamo nel reparto masoch), le bici disc, le bici climb, le bici climb aero dischi e rim e vissero tutti felici e contenti. con cataloghi che sembrano i libri di ernst bloch.
è in corso lo scontro shimano sram con sram che pare intenzionata a fare il mazzo al colosso giapponese. che va piano, molto piano. e che fa bene ad andarci. sempre imho.
I telai aeroad hanno il loro perché ma solo se sei in continuo rilancio. Se vai in giro da solo, o in 3 o 4 sono soldi buttati


castelli
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Re: Freni a disco

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nella mia esperienza la rigidità fa la differenza (marginale e minima) se cerchiamo il pelo nell'uovo. sono meno convinto che l'aerodianmica del mezzo conti ad una certa velocità (da bici). conta l'aerodinamica ma è una questione di posizione dell'atleta che deve essere in grado di produrre potenza schiacciato, e si apre un oceano di variabili. conta la lenticolare in pianura, le ruote ma anche qui sopra certe velocità.
voglio dire tra un atleta in posizione normale su una bici aero e un atleta con la stessa posizione su bici climb non cambia nulla a parità di altre configurazioni. o meglio nulla di importante.


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sceriffo
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Re: Freni a disco

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castelli ha scritto: sabato 9 febbraio 2019, 11:58 nella mia esperienza la rigidità fa la differenza (marginale e minima) se cerchiamo il pelo nell'uovo. sono meno convinto che l'aerodianmica del mezzo conti ad una certa velocità (da bici). conta l'aerodinamica ma è una questione di posizione dell'atleta che deve essere in grado di produrre potenza schiacciato, e si apre un oceano di variabili. conta la lenticolare in pianura, le ruote ma anche qui sopra certe velocità.
voglio dire tra un atleta in posizione normale su una bici aero e un atleta con la stessa posizione su bici climb non cambia nulla a parità di altre configurazioni. o meglio nulla di importante.
Infatti è la rigidità e la reattività la peculiarità dell'aeroad. Poi Purito la usava pure in salita. I modelli 2018 sono stati migliori rispetto a quegli degli anni di Rodriguez


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Pare che Kristoff si sia tagliato a braccio e gamba cadendo sui dischi in Oman...


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Freni a disco

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34x27 ha scritto: venerdì 22 febbraio 2019, 9:02 Pare che Kristoff si sia tagliato a braccio e gamba cadendo sui dischi in Oman...
Ma come, non si diceva che erano sicuri? :grr:


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Re: Freni a disco

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Anche GvA rinuncia ai freni a disco


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Re: Freni a disco

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 22 febbraio 2019, 11:16
34x27 ha scritto: venerdì 22 febbraio 2019, 9:02 Pare che Kristoff si sia tagliato a braccio e gamba cadendo sui dischi in Oman...
Ma come, non si diceva che erano sicuri? :grr:
sarebbero sicuri se avessero realizzato quel "paradisco" esterno che avevano promesso di fare. Ad oggi continuo a vedere i dischi assolutamente scoperti e obiettivamente, anche a occhio, pericolosi.


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Re: Freni a disco

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Ieri, molto probabilmente per l'accoppiata freni a disco-cambio a 12 velocità, John Degenkolb ha perso la concreta possibilità di giocarsi il podio alla San Remo


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Re: Freni a disco

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sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 13:36 Ieri, molto probabilmente per l'accoppiata freni a disco-cambio a 12 velocità, John Degenkolb ha perso la concreta possibilità di giocarsi il podio alla San Remo
Ieri, Julian Alaphilippe, nonostante avesse i freni a disco, ha vinto la Milano-Sanremo. E quindi?


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Re: Freni a disco

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granfondista ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 14:02
sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 13:36 Ieri, molto probabilmente per l'accoppiata freni a disco-cambio a 12 velocità, John Degenkolb ha perso la concreta possibilità di giocarsi il podio alla San Remo
Ieri, Julian Alaphilippe, nonostante avesse i freni a disco, ha vinto la Milano-Sanremo. E quindi?
Quindi finché va tutto, va sempre bene. Al minimo problema, resti per strada. Lo stesso per Sagan che alla seconda tappa della Tirreno ha forato a -20/25 dall'arrivo ed è restato là


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Re: Freni a disco

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granfondista ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 14:02
sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 13:36 Ieri, molto probabilmente per l'accoppiata freni a disco-cambio a 12 velocità, John Degenkolb ha perso la concreta possibilità di giocarsi il podio alla San Remo
Ieri, Julian Alaphilippe, nonostante avesse i freni a disco, ha vinto la Milano-Sanremo. E quindi?
per la Milano-Sanremo, se non ci sono forature nel finale, sono l'optimum...
è per il cicloturista che sono un orpello tutto sommato inutile, che complica le cose e fa alzare il prezzo delle bici :D


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Re: Freni a disco

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herbie ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 16:06
granfondista ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 14:02
sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 13:36 Ieri, molto probabilmente per l'accoppiata freni a disco-cambio a 12 velocità, John Degenkolb ha perso la concreta possibilità di giocarsi il podio alla San Remo
Ieri, Julian Alaphilippe, nonostante avesse i freni a disco, ha vinto la Milano-Sanremo. E quindi?
per la Milano-Sanremo, se non ci sono forature nel finale, sono l'optimum...
è per il cicloturista che sono un orpello tutto sommato inutile, che complica le cose e fa alzare il prezzo delle bici :D
Farei notare che nella Sanremo, se si fora nel finale, sono comunque cavoli amari, dischi o non dischi.
Poi vorrei capire che cosa c’entrano i dischi con i problemi meccanici di Degenkolb... :dubbio:
Gli si sono bloccati chiusi? :D


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Re: Freni a disco

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Bitossi ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 16:15


Farei notare che nella Sanremo, se si fora nel finale, sono comunque cavoli amari, dischi o non dischi.
Poi vorrei capire che cosa c’entrano i dischi con i problemi meccanici di Degenkolb... :dubbio:
Gli si sono bloccati chiusi? :D
che gli sia entrato qualcosa nella "pista", visto che bloccati non erano, che è sottilissima, e che forse lo frenava?


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Re: Freni a disco

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herbie ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 16:21
Bitossi ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 16:15 Farei notare che nella Sanremo, se si fora nel finale, sono comunque cavoli amari, dischi o non dischi.
Poi vorrei capire che cosa c’entrano i dischi con i problemi meccanici di Degenkolb... :dubbio:
Gli si sono bloccati chiusi? :D
che gli sia entrato qualcosa nella "pista", visto che bloccati non erano, che è sottilissima, e che forse lo frenava?
Ah, non lo sapevo... l’ha detto lui? Perché a me dalle immagini sembrava un problema al cambio, o meglio di catena incastrata... :boh:


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Deadnature
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Re: Freni a disco

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Leggendo in giro parlano tutti di problemi di cambio (elettronico), di riferimenti ai freni a disco non ne ho letto nessuno.


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
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Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Re: Freni a disco

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c'è un aggravio di peso nell'ordine del mezzo kg.
chiaramente se VUOI fare la bici a disco che pesa poco lo puoi fare. del resto specialized non pare intimorita.
certo un guasto meccanico ai freni è più difficile da risolvere rispetto al rim. ossia ci metti un po' per capire se la ruota gira giusta, non sfrega etc.

in ogni caso una cosa che non ho valutato nei precedenti miei messaggi è il fatto che i produttori si levano di dosso un buon quantitiativo di rogne dovute ad esplosione del copertoncino con lunghe frenate sulla pista in carbonio.
si tolgono la rogna delle sostituzioni sempre delle piste in carbonio per surriscaldamento. ossia dai in mano a gente che non sa nulla di surriscaldamento e a 40 gradi frena di brutto su una discesa ripida e rischia di farsi molto male.


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Re: Freni a disco

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Bitossi ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 16:27
herbie ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 16:21
Bitossi ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 16:15 Farei notare che nella Sanremo, se si fora nel finale, sono comunque cavoli amari, dischi o non dischi.
Poi vorrei capire che cosa c’entrano i dischi con i problemi meccanici di Degenkolb... :dubbio:
Gli si sono bloccati chiusi? :D
che gli sia entrato qualcosa nella "pista", visto che bloccati non erano, che è sottilissima, e che forse lo frenava?
Ah, non lo sapevo... l’ha detto lui? Perché a me dalle immagini sembrava un problema al cambio, o meglio di catena incastrata... :boh:
se è sram nuovo penso non si possa incrociare (a meno che non ci abbiano messo mano...), quindi è difficile (non impossibile) che cada catena.
perdi la corsa perché va a bricche il wireless. fantastico...


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Re: Freni a disco

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sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 13:36 Ieri, molto probabilmente per l'accoppiata freni a disco-cambio a 12 velocità, John Degenkolb ha perso la concreta possibilità di giocarsi il podio alla San Remo
Ma cosa stai dicendo. Guarda che degenkolb era nel gruppo dei velocisti dietro ai 15 che erano davanti quindi di possibilità di giocarsi il podio erano pari a zero


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Re: Freni a disco

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Va da sé che il numero delle cadute è notevolmente aumentato.
Qui Uran dà l'impressione di cadere da solo: la ruota davanti inchioda e si capotta


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Re: Freni a disco

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henny5 ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 20:35
sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 13:36 Ieri, molto probabilmente per l'accoppiata freni a disco-cambio a 12 velocità, John Degenkolb ha perso la concreta possibilità di giocarsi il podio alla San Remo
Ma cosa stai dicendo. Guarda che degenkolb era nel gruppo dei velocisti dietro ai 15 che erano davanti quindi di possibilità di giocarsi il podio erano pari a zero
Chi era quello con la maglia Trek Segafredo nel gruppetto dietro i primi? E secondo te smadonna così se è a 40 secondi?


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Re: Freni a disco

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sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 21:04
henny5 ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 20:35
sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 13:36 Ieri, molto probabilmente per l'accoppiata freni a disco-cambio a 12 velocità, John Degenkolb ha perso la concreta possibilità di giocarsi il podio alla San Remo
Ma cosa stai dicendo. Guarda che degenkolb era nel gruppo dei velocisti dietro ai 15 che erano davanti quindi di possibilità di giocarsi il podio erano pari a zero
Chi era quello con la maglia Trek Segafredo nel gruppetto dietro i primi? E secondo te smadonna così se è a 40 secondi?
Non c'era nessun trek sul gruppetto dietro i primi semmai era matthews. degenkolb tra l'altro a fine poggio era nelle ultime posizioni del gruppo van avermaet-kristoff. Guarda qui il video


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Re: Freni a disco

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sceriffo ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 20:46 Va da sé che il numero delle cadute è notevolmente aumentato.
Qui Uran dà l'impressione di cadere da solo: la ruota davanti inchioda e si capotta
Abbiamo capito che non ti piacciono i freni a disco... :diavoletto:

Però... a me pare che la EF non li usasse nella P-N. Basta vedere l’arrivo della tappa del Turini: Martinez non li aveva... :boh:

Poi, anche fosse: una caduta così perché dovrebbe essere imputabile ai dischi? Secondo me è un raggio rotto... ;)


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Re: Freni a disco

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Bitossi ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 21:45
Abbiamo capito che non ti piacciono i freni a disco... :diavoletto:

Però... a me pare che la EF non li usasse nella P-N. Basta vedere l’arrivo della tappa del Turini: Martinez non li aveva... :boh:

Poi, anche fosse: una caduta così perché dovrebbe essere imputabile ai dischi? Secondo me è un raggio rotto... ;)
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Re: Freni a disco

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1x12 per dege. Catena storta a gogo. Rischio caduta della catena aumenta di molto. Scelta cervellotica di dege di correre una gara importante a meno che non ci fossero pressioni di sram


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Re: Freni a disco

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sceriffo ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 0:27
Bitossi ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 21:45
Abbiamo capito che non ti piacciono i freni a disco... :diavoletto:

Però... a me pare che la EF non li usasse nella P-N. Basta vedere l’arrivo della tappa del Turini: Martinez non li aveva... :boh:

Poi, anche fosse: una caduta così perché dovrebbe essere imputabile ai dischi? Secondo me è un raggio rotto... ;)
Rigoberto alla Parigi-Nizza
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Ok, infatti ero possibilista sul fatto che qualcuno li montasse ed altri no... :boh: (anche il video del Poggio postato da henny: si blocca su un EF, che non li ha)
Rimane però il grosso dubbio che la caduta di Uran possa essere stata causata da una frenata: secondo me aveva urtato la ruota di chi lo precedeva, rompendo un raggio... e patatrack! :velocipede:


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Re: Freni a disco

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Bitossi ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 8:47
sceriffo ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 0:27
Bitossi ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 21:45
Abbiamo capito che non ti piacciono i freni a disco... :diavoletto:

Però... a me pare che la EF non li usasse nella P-N. Basta vedere l’arrivo della tappa del Turini: Martinez non li aveva... :boh:

Poi, anche fosse: una caduta così perché dovrebbe essere imputabile ai dischi? Secondo me è un raggio rotto... ;)
Rigoberto alla Parigi-Nizza
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Ok, infatti ero possibilista sul fatto che qualcuno li montasse ed altri no... :boh: (anche il video del Poggio postato da henny: si blocca su un EF, che non li ha)
Rimane però il grosso dubbio che la caduta di Uran possa essere stata causata da una frenata: secondo me aveva urtato la ruota di chi lo precedeva, rompendo un raggio... e patatrack! :velocipede:
Ciao, Cannondale monta i dischi su tutti i telai SystemSix, il lor modello aeroad. Credo addirittura non sia previsto il freno tradizionale su questi frame. Sulle altre, probabilmente è discrezionale. Se guardi bene la dinamica, la ruota si inchioda e si giri e lui si ribalta in avanti, caduta tipica della ruota inchiodata. Non mi sembra ci sia stato un arrotamento.


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Re: Freni a disco

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Eccelosò: sono un Cannonista (Supersix Evo disc... ;) )

Percorsi pianeggianti: Systemsix aero (ovviamente tutte disc)
Tappe di montagna: Supersix (disc-rezionale... :D )
Roubaix/pavé/endurance: Synapse (praticamente tutte disc, tranne un modello economico)

Riguardo alla dinamica della caduta, per me i dubbi rimangono. Personalmente non mi è mai successo che, anche inchiodando improvvisamente, la bici si scomponesse, figuriamoci ribaltarsi. Anche perché nel caso specifico il gruppo si muoveva abbastanza speditamente.
Poi, hué, tutto è possibile... :boh:


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Re: Freni a disco

Messaggio da leggere da Denb »

Bitossi ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 8:47
sceriffo ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 0:27
Bitossi ha scritto: domenica 24 marzo 2019, 21:45
Abbiamo capito che non ti piacciono i freni a disco... :diavoletto:

Però... a me pare che la EF non li usasse nella P-N. Basta vedere l’arrivo della tappa del Turini: Martinez non li aveva... :boh:

Poi, anche fosse: una caduta così perché dovrebbe essere imputabile ai dischi? Secondo me è un raggio rotto... ;)
Rigoberto alla Parigi-Nizza
[img]http://cdn.media.cyclingnews.com/2019/0 ... 29_670.jpg[/img
Ok, infatti ero possibilista sul fatto che qualcuno li montasse ed altri no... :boh: (anche il video del Poggio postato da henny: si blocca su un EF, che non li ha)
Rimane però il grosso dubbio che la caduta di Uran possa essere stata causata da una frenata: secondo me aveva urtato la ruota di chi lo precedeva, rompendo un raggio... e patatrack! :velocipede:
L'ha detto lui stesso di essere caduto dopo aver toccato con la ruota anteriore la ruota posteriore di Kwiato che gli stava davanti. Quella del raggio rotto mi sembra la causa più plausibile.


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Re: Freni a disco

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castelli ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 7:10 1x12 per dege. Catena storta a gogo.
Se non sbaglio avevano anche corso la TTT* alla Tirreno con la mono-corona da 50(!) ... mah... dici che è già da bocciare l'idea? :uhm:
Perchè se il vantaggio dovrebbe essere l'annullamento del lavoro del deragliatore, sono messi maluccio.

*12^ posizione a 1'13''


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Re: Freni a disco

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34x27 ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 10:58
castelli ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 7:10 1x12 per dege. Catena storta a gogo.
Se non sbaglio avevano anche corso la TTT* alla Tirreno con la mono-corona da 50(!) ... mah... dici che è già da bocciare l'idea? :uhm:
Perchè se il vantaggio dovrebbe essere l'annullamento del lavoro del deragliatore, sono messi maluccio.

*12^ posizione a 1'13''
Anni e anni a parlare di pedalata rotonda, poi si passa dal 54 al 50


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Re: Freni a disco

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sceriffo ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 11:55 Anni e anni a parlare di pedalata rotonda, poi si passa dal 54 al 50
Infatti. Per la cronaca -recuperata poco fa la Gazzetta del giorno dopo- anche la Katusha ha pedalato con la monocorona (rapporto massimo 50x10) e han pigliato 1'38''...


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Re: Freni a disco

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34x27 ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 10:58
castelli ha scritto: lunedì 25 marzo 2019, 7:10 1x12 per dege. Catena storta a gogo.
Se non sbaglio avevano anche corso la TTT* alla Tirreno con la mono-corona da 50(!) ... mah... dici che è già da bocciare l'idea? :uhm:
Perchè se il vantaggio dovrebbe essere l'annullamento del lavoro del deragliatore, sono messi maluccio.

*12^ posizione a 1'13''
Il problema é che ovviamente senza deragliatore anteriore se la catena esce per rimetterla servono le mani. Altro problema potrebbe essere il clutch nel deragliatore posteriore (in italiano?), usato per mantenere la catena in tensione, che mi dicono dia qualche problema. Poi che siano problemi di dentizione di sistemi nuovi, casi che rientrano nella statistica indipendentemente dal sistema usato, o indice di qualche fondamentale limite dell'1x12, questo non lo so.


“Solamente i corridori al top della condizione possono dire che il Fiandre è difficile: per gli altri è una vera e propria via crucis” A. Tafi
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