FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Patate
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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andrea82 ha scritto: sabato 14 luglio 2018, 10:33 Scusatemi, sto provando a creare un fantagiro ma non mi disegna più i profili altimetrici, cliccando su disegna profilo non succede niente. Qualcuno può aiutarmi? grazie
A me su Chrome funziona normalmente


nibali-san baronto
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Intanto dietro casa, ho scoperto l'esistenza e la praticabilità di un mini-ColleDelleFinestre. Per cui approfittando delle salite più impegnative presenti nel cuore della Toscana, ho creato una sorta di tappone under1000... Una tappa di collina, ma da scalatori.
In particolare sono da segnalare tre ascese:
- si affrontano le due salite più impegnative del Chianti (le uniche che potrebbero meritarsi un 1a categoria del Tour). Sono il Monte Luco da Nusenna (una salita micidiale di oltre 5 km quasi tutti in doppia cifra (media falsata da un breve tratto di discesa) e la salita che da Castelnuovo dei Sabbioni porta a Motemuro 6,6km al 7,8% (anch'essa con numerosi tratti in doppia cifra).
- il piccolo Colle delle Finestre, che nella fattispecie è la strada sterrata che da Prato d'Era porta sul Monte Cornocchio (punto più alto della Valdelsa). Sono 7,3km ad una media molto ingannevole del 6%. In realtà la pendenza oscilla spesso tra l'8 e il 10% (i primi 4,7 km sno ad una media del 7,3%)
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A voi!


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Patate
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Bellissima! :cake:


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Beppugrillo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 3 maggio 2018, 18:51 eccomi qua per il contest della Flamme Rouge

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/8989

guardate e votate!
So che è "fanta", però tutte le strade che hai messo nel finale sono chiuse (purtroppo). Solo la discesa di Forca di Gualdo è aperta ma con lavori in corso in vari punti, tanto che per almeno un paio di chilometri ha una sola corsia transitabile. Forca Canapine e Frontignano sono chiuse (a Frontignano si arriva solo dall'altro versante, a Forca Canapine non si arriva)


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Patate
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Prendendo spunto dall'idea di una coppa del Mondo ambientata in posti poco battuti ecco una classica ambientata in Galles.
17 salite brevi e molto dure e percorso quasi tutto su strade strette esplorando le bellezze del parco di Brecon Beacons
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Walter_White
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Molto bella
Aggiungerei 70 km iniziali per allungarla :diavoletto:


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Patate
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Risuscito il topic per creare un Mondiale in Turchia, nella ridente città di Kahramanmaraş, "l'eroica Maraş", località di oltre 400 000 abitanti capoluogo dell'omonima provincia.
La corsa è estremamente dura anche se la salita più lunga misura a malapena un chilometro.
La gara si disputa interamente su di un circuito di 15,7 km da ripetere 17 volte, che nei suoi strappi e saliscendi assomma un dislivello di circa 300 metri, portando a 5000 il computo totale della giornata.
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Dopo l'inizio nel centro storico della città e un paio di chilometri pianeggianti si ha subito la prima difficoltà: un breve strappo di 600 metri al 9%, su strade larghe e prevalentemente rettilinee (come quasi tutto il circuito) reminiscenti delle salite del Tour of Oman. La discesa, molto dolce su strada larga, porta subito alla principale difficoltà: un muro di un chilometro al 13% con 500 metri centrali al 15% e punte al 20%, sempre su strada larghissima, seguito da 3 km in falsopiano per ampliare i distacchi. Dopo una discesa larga e 2 km pianeggianti l'ultimo muro di 500m al 12%, su strada poco più stretta ma comunque abbastanza spaziosa, fungerà da ultima spiaggia a 3 km dalla conclusione.
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Finale in questo scenario molto anni '70
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Beppugrillo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Ho creato questo Fanta-Giro delle Marche (in realtà solo centro Marche con sconfinamento in Umbria per la tappa regina, quindi fondamentalmente è un giro delle strade che faccio abitualmente in bici, il principale criterio geografico delle tappe è essere vicine a casa mia, cosa che difficilmente può essere applicabile ad una vera corsa :D )
Poi chiaramente mi sono anche lasciato prendere la mano e l'ho fatto troppo duro visto che 4 tappe su 5 sono arrivi in salita, anche se uno è relativamente facile e l'altro è un muro.

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/10681

La prima tappa l'ho fatta per velocisti con un doveroso passaggio nella mitica Capodarco prima di un banale circuitino a Civitanova Marche, già sede di arrivo di alcune tappe della Tirreno-Adriatico. Ho fatto un circuito sul lungomare, si può fare tutt'altro, anche un circuito con il passaggio a Civitanova Alta, oppure girare molto di più prima di arrivare nella zona del traguardo. Partenza, ovviamente, da casa mia.

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La seconda invece tocca la provincia di Ancona, la zona del Monte Conero e poi torna verso Macerata passando anche da Osimo e Filottrano, ormai frequentatissime dal grande ciclismo. L'arrivo è a Cingoli, sul cosidetto "Balcone delle Marche", che è in effetti un vero e proprio balcone sulle mura della città dal quale si vede tutto il percorso della tappa e anche molto di più. Dipende dalla giornata ma si arriva a distinguere anche la zona di Pesaro quando il cielo è limpido. Non solo paesaggio in realtà, perché la salita è bella, specie per i cicloamatori non allenatissimi, ma sarebbe una bellissima salita finale anche per una tappa di una corsa di professionisti. Come caratteristiche, la salita vera è propria è di circa 5.5 km al 6.5% di pendenza media, più dura all'inizio, facile nel finale. C'è anche una bella alternativa che è il muro di Capo di Rio, un chilometro (forse uno e mezzo) che si prende poco dopo la metà della salita finale e che raggiunge pendenze superiori al 20% in almeno due punti. Con la versione originale, potrebbe essere una tappa che finisce con una volata in salita di 30 corridori, qualcosa sul genere Montevergine, anche se è molto più breve. Col muro (che prima o poi verrà affrontato alla Tirreno-Adriatico, ne sono sicuro) arrivano uno ad uno.

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La terza tappa è la più bella, attraversa due zone non conosciutissime della provincia di Macerata. La prima è quella che corrisponde al gpm che ho chiamato Villa d'Aria ed è la strada che entra nella montagna partendo da Serrapetrona per poi scendere a Castelraimondo o Camerino. In questo caso sono sceso a Camerino, poi da lì a Pioraco, altro paesino davvero bello, e la salita verso i piani di Montelago. Fin qui sono salite facili, si complica nel finale con questo Valico di Cicconi che non ho mai percorso ma serve a risalire dalla valle al Lago di Fiastra. Dal lago si sale pochissimo e poi si scende nella bellissima Valle del Fiastrone fino a Pian di Pieca. Da qui tocca alla salita più dura della provincia di Macerata. Sassotetto lo conoscono tutti quelli che seguono la Tirreno-Adriatico, ma i cicloamatori marchigiani sanno bene che quello che si fa lì non è il versante più duro della salita. Quello duro prende il nome dalla fabbrica Laminox che è alla partenza, altrimenti si potrebbe chiamare Pianatelle. Per come l'ho messa nella tappa sono circa 7.5 km con pendenza media del 10% più un chilometro finale più facile, si arriva sopra il 20% in diversi punti e c'è un intero chilometro sopra il 13%. Insomma, un piccolo Zoncolan. Il fondo stradale è ottimo e nel punto in cui ho messo l'arrivo c'è spazio a sufficienza per fare un concerto, figuriamoci metterci un arrivo di tappa. Poi la salita continuerebbe per arrivare al passo, ma diventa più facile e sopratutto la strada da lì in poi sarebbe da rifare completamente per farci passare una corsa. Il giorno in cui Vegni dovesse decidere di fare di nuovo un Giro al contrario questa salita per me dovrebbe decisamente prenderla in considerazione.

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La quarta è la tappa del terremoto e in effetti è quella che "sconfina" in Umbria. Da Sarnano si ripercorre al contrario la strada della tappa precedente e poi si sale fino al Santuario di Macereto. Qui è tutta salita, dura solo in alcuni punti. Poi dal Santuario (inagibile) discesa verso Pieve Torina e di nuovo in salita verso i piani di Colfiorito (Montelago, Colfiorito e Castelluccio sono i tre grandi altopiani di questa zona, uno più bello dell'altro). Poi si fa la Valnerina fino a Visso e si comincia a salire verso Castelluccio da Castelsantangelo sul Nera. Ho messo un doppio passaggio a Castelluccio, il primo dal versante di Castelsantangelo (Forca di Gualdo), il secondo da Arquata (Forca di Presta). La prima salita è leggermente più dura come pendenza ma più corta, la seconda è molto lunga ma pedalabile in diversi tratti (pedalabile si fa per dire, pendenza media comunque intorno al 7%, più dura nel finale). Il problema che rende "fanta" questa tappa è il fatto che la discesa/salita di Forca Canapine al momento è chiusa e non si parla di riapertura, inoltre la Forca di Gualdo si percorre solo nei weekend col senso unico alternato perché è franata in diversi punti. L'alternativa potrebbe essere fare un giro completamente diverso passando dal Montelago (appena riaperta la strada che porta dal Montelago alla Forca di Presta) poi scendere a Norcia, fare il giro fino a Visso passando da Preci e risalire dalla Forca di Gualdo. Anche in questo caso, mi aspetto di vedere queste salite nelle corse RCS appena possibile, tra l'altro ci si può fare davvero un tappone degno di quelli alpini, qui sono 4000 metri di dislivello e senza infierire, si può arrivare a 6000 senza problemi.

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Infine la tappa dei muri, da Amandola a Montelupone. Nella prima parte c'è l'imbarazzo della scelta, io sono passato da Monte San Martino e Sant'Angelo in Pontano, ma ci sono tante alternative (Gualdo, San Ginesio, Colmurano, tutte salite che tra l'altro hanno anche dei muri come alternativa se si vuole osare un po'). Si arriva sotto Macerata, si scollina un'altra volta verso la valle del Potenza e si sale verso il Passo della Cappella, che è una salita molto dura con la seconda parte sterrata. L'hanno affrontata al Giro in una tappa vinta da Miguel Angel Rubiano, con Malori in maglia rosa. Poi per concludere la tappa i due muri gemelli di Montelupone: Contrada Maffeo e Contrada Fonte Ianni. Partono dallo stesso punto (200 metri uno dall'altro) e arrivano nel paese entrambi affrontando pendenze medie sopra il 10% in circa 2 chilometri (la pendenza media è questa perché ci sono in entrambe le salite dei tratti in cui la strada spiana). Entrambi già affrontati alla Tirreno-Adriatico, il più famoso è quello su cui ho messo l'arrivo ed è il più duro (in realtà nel profilo non c'è il vero muro, perché l'ultima parte è un senso unico in discesa e l'editor non mi consente di passarci). Il primo è meno duro ma ha comunque l'ultimo tratto al limite del ribaltamento (per entrambi la pendenza massima è superiore al 20% ma a differenza di altre salite qui la pendenza massima è un dato indicativo perché non puoi evitarla con la traiettoria, devi passare per forza dove da lì o andare a zig-zag)

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Trullo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Potrebbe essere la base per una Tirreno Adriatico, integrata con un paio di tappe iniziali pianeggianti


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Beppugrillo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Beh la Tirreno-Adriatico è molto più facile di così, anche perché a marzo salire a Castelluccio auguri (90% una tappa così la devi annullare). Le due tappe di alta montagna le vedrei meglio in un Giro al contrario, magari anche le tre salite nella stessa tappa, si può fare senza problemi e può essere un'alternativa al tappone con Nerone, Catria e Petrano


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Beppugrillo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Un'altra tappa interessante, che vedrei bene come classica o come una di quelle tappe intermedie da fuga nell'ultima settimana di un grande giro, è questa che ho chiamato "Giro del Vettore" e ovviamente gira intorno al Monte Vettore. Partenza da Amandola e cominciano subito i saliscendi. Per cominciare, Isola San Biagio e qui non siamo ancora al Vettore ma al Monte Sibilla, infatti dal gpm si prende la strada/sentiero che porta alla cima. Non si può fare in bici da corsa quindi da lì discesa verso Montemonaco, da dove si ripasserà nel finale. Da Montemonaco un altro strappo e poi la bella salita che ho chiamato "Fonte del Fluvione", non so che nome abbia per chi frequenta regolarmente la zona, comunque il punto è che al gpm si incrocia la sorgente del Fluvione. Da qui la vista sul Vettore è fenomenale (io ovviamente la interpreto da cicloturista). Si scende a Balzo e comincia la salita verso la Forca di Presta, anche questa tutta all'ombra del Vettore, con dei punti panoramici strepitosi e altri invece un po' coperti. Bellissimo anche il finale della salita sul fianco della montagna fino ad un passaggio in mezzo a due rocce che segna simbolicamente il gpm.
Dalla Forca di Presta si scende all'altopiano di Castelluccio, lo si attraversa e si risale per uscire dalla parte di Forca Canapine, che come ho scritto sopra al momento è chiusa ma prima o poi la riapriranno, che diamine. Quindi discesa fino ad Arquata del Tronto per inoltrarsi in una zona che non conosco, nella quale quindi ho seguito un po' le strade principali. A Palmaretta si incontra di nuovo il Fluvione, dopo averlo visto nascere (in realtà in estate mi sa che non si vede nascere un bel niente), e lo si risale fino a Roccafluvione, che è un paese obiettivamente bruttino ma situato in una bella zona. Da Roccafluvione si sale a Croce di Casale, evitando il mostruoso stradone con galleria finale e passando per la strada accanto che ci piace decisamente di più. Si scende fino al Lago di Gerosa con la sua diga e poi si ricomincia a salire verso il traguardo. Prima bisogna arrivare a Montemonaco affrontando questa salita non banale di 4.5 km al 6.4%, poi da Montemonaco si prende la strada per Foce.

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Ovviamente il traguardo a Foce avrebbe problemi logistici enormi, intanto parliamo di un paesino di tipo 20 abitanti, conosciutissimo perché è il "campo base" per le escursioni verso i Laghi di Pilato ma appunto praticamente 3 case. Poi la strada nell'ultimo tratto è un vero e proprio incubo pensando al fondo stradale. Ma sarebbe pure ora di rifarlo. Poi dal punto di vista sportivo non sarebbe il massimo visto che mettere questi 10 km finali in leggerissima salita non è proprio il modo migliore di animare una corsa, però anche questo è un problema relativo. L'arrivo avrebbe questo tipo di scenario, che per me risolve tutto:

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lucks83
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Visto che abbiamo appena assistito a un meraviglioso Giro di Lombardia, ne approfitto per tracciare un percoso che si snoda su quelle strade.
Troppo duro per un Lombardia, sarebbe una bella tappa da Giro d'Italia.
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Basso
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Uhm, mi sa che l'ho fatta un po' troppo dura questa tappa valdostana :D :D :D

Pont Saint Martin-La Thuile, 225 km. Arrivo in discesa e otto i gpm, con la scelta a malincuore di tener fuori lo Tsecore. Sono "solamente" 7866 i metri di dislivello positivo, con le seguenti salite

Perloz (2nd Category, 690 m, 4.4 Km at 7.7%, Km 4.8),
Col de Joux (Hors Catégorie, 1638 m, 24.1 Km at 5.3%, Km 48.2),
Col Saint Pantaléon (Hors Catégorie, 1684 m, 17.7 Km at 6.6%, Km 88.2),
Hers (1st Category, 1219 m, 7.7 Km at 6.8%, Km 110.3),
Saint Barthélémy (1st Category, 1639 m, 11.0 Km at 5.6%, Km 125.3),
Les Fleurs (Hors Catégorie, 1404 m, 11.9 Km at 7.1%, Km 163.6),
Col de Charbonnière (1st Category, 1305 m, 9.9 Km at 6.6%, Km 190.7),
Colle San Carlo (Hors Catégorie, 1916 m, 10.5 Km at 9.5%, Km 218.9)
Allegati
Pont Saint Martin-La Thuile
Pont Saint Martin-La Thuile
Altimetria 01.png (116.29 KiB) Visto 8603 volte


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Lambohbk
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Basso ha scritto: martedì 16 ottobre 2018, 22:59 Uhm, mi sa che l'ho fatta un po' troppo dura questa tappa valdostana :D :D :D
No no tranquillo :diavoletto:


FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
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Maìno della Spinetta
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Basso ha scritto: martedì 16 ottobre 2018, 22:59 con la scelta a malincuore di tener fuori lo Tsecore.
E mettiamolo sto Tse Core, magari preceduto da Arlaz. :) Non fare il timido!

Comunque il rosso Vuelta dona a quel profilo


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
pereiro2982
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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non riesco con nessuna modalita a tracciare la discesa del finestre
è un problema comune o occorre un'altra modalita?


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Patate
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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pereiro2982 ha scritto: sabato 20 ottobre 2018, 20:47 non riesco con nessuna modalita a tracciare la discesa del finestre
è un problema comune o occorre un'altra modalita?
Purtroppo con LFR certe strade non si possono tracciare
L'unica è tracciarla su un altro sito (io consiglio ridewithgps) e di importare il GPX su LFR


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Patate ha scritto: sabato 20 ottobre 2018, 22:40
pereiro2982 ha scritto: sabato 20 ottobre 2018, 20:47 non riesco con nessuna modalita a tracciare la discesa del finestre
è un problema comune o occorre un'altra modalita?
Purtroppo con LFR certe strade non si possono tracciare
L'unica è tracciarla su un altro sito (io consiglio ridewithgps) e di importare il GPX su LFR
grazie


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Patate ha scritto: sabato 20 ottobre 2018, 22:40
pereiro2982 ha scritto: sabato 20 ottobre 2018, 20:47 non riesco con nessuna modalita a tracciare la discesa del finestre
è un problema comune o occorre un'altra modalita?
Purtroppo con LFR certe strade non si possono tracciare
L'unica è tracciarla su un altro sito (io consiglio ridewithgps) e di importare il GPX su LFR


ho provato, importato il gpx ma non me lo salva


Bomby
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Tappa in ricordo del terremoto dell'Emilia (2012)

Una tappa che ho disegnato e che sarebbe carino correre nel decennale dell'avvenimento, ovvero il 20 (o 29) maggio 2022. Da abitante delle zone in oggetto, mi pare che quando si parla dei terremoti accaduti in Italia di recente, si tenda a saltare a piè pari quello del 2012, non so perchè. Forse la ricostruzione -bene o male- è proceduta abbastanza velocemente e tutto sommato in silenzio (non sono mancate le polemiche, giustificate e meno) e comunque senza risalto nazionale. Però per chi lo ha vissuto è stato un bel colpo al morale, oltretutto molti di noi non erano coscienti di essere in area sismica (fino ai primi anni 2000 non c'era neppure la classificazione ufficiale!) e il terremoto è giunto del tutto inaspettato. Anzi, se devo dire, la botta al morale c'è stata più con la scossa del 29 maggio che ne con la prima, del 20...

Dunque, per prima cosa inserisco la foto-simbolo del terremoto, la Torre dei Modenesi a Finale Emilia, prima del crollo definitivo:
Terremoto-Finale-Emilia-2_r.jpg
Terremoto-Finale-Emilia-2_r.jpg (251.94 KiB) Visto 8182 volte
Quindi la planimetria generale della tappa:
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Si parte da Modena, capoluogo di provincia a cui appartiene la maggior parte dei comuni colpiti; da qui si toccano quanti più centri abitati e capoluoghi di comune colpiti. Carpi, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Medolla e Cavezzo (epicentro scosse del 29/05), Sorbara, Bomporto, Crevalcore (BO), Renazzo, Buonacompra (epicentro prima scossa suppergiù), Casumaro, Bondeno (tutti comuni in provincia di Ferrara), Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Massa Finalese (si passa dalla località Fruttarola, dove era attiva una faglietta "minore", che speriamo che tenga), si attraversano le Valli Mirandolesi e si arriva quindi nella Città dei Pico.
Ovviamente, incidentalmente, lungo tutto questo percorso si incontrano tratti di strada bianca, con una vera e propria apoteosi man mano che ci si avvicina alle "Valli", all'area che si protende verso il Po.

I dati tecnici della tappa sono:
  • Distanza: 207.47 Km;
  • dislivello+ 130 m (si passa per la Bassa Modenese, si chiama così per un motivo);
  • strada bianca: 17 settori per 47.8 km complessivi.
SETTORI DI STRADA BIANCA:
  1. Via Barbieri (1300 m, Km 68.1),
  2. Via Paltrinieri (1000 m, Km 70.8),
  3. Via Pascolone (2000 m, Km 92.4),
  4. Via S. Giuseppe (2100 m, Km 99.7),
  5. Via Pioppeti (1700 m, Km 111.8),
  6. Via Maestra (1000 m, Km 113.2),
  7. Santa Bianca (1800 m, Km 119.2),
  8. Strada Comunale Argine Diversivo (3100 m, Km 130.6),
  9. Strada Comunale Argine Diversivo (3000 m, Km 138.2),
  10. Via Canal Vecchio (900 m, Km 147.2),
  11. Via di Sotto (2700 m, Km 150.9),
  12. Via Persicello (1700 m, Km 156.5),
  13. Via Vallicella I (2200 m, Km 159.7),
  14. Via Vallicella II (1900 m, Km 162.4),
  15. Le Meneghine (8100 m, Km 181.7),
  16. Via Pitoccheria (9400 m, Km 192.7),
  17. Via Gavello (3900 m, Km 196.7).
Tutti questi settori sono tutti di strada (da quel che si intuisce su streetview) percorribilissimi (i settori della Parigi-Tours sono molto peggio), anzi, in qualche caso è peggio la strada asfaltata, che in certi punti ho evitato come la peste (anche se in passato anche abbastanza recente è stata percorsa dal Giro, ma molta acqua è passata sotto ai ponti).

E quindi l'altimetria, utile più che altro per capire la distribuzione dei settori di strada bianca.
Tappa emiliana.png
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I settori più lunghi sono nel finale a causa del fatto che si trovano a nord, mentre nelle zone più vicine alla Via Emilia, i settori si diradano e diminuiscono in lunghezza. Come località di arrivo ho scelto Mirandola: oltre ad essere tra i comuni più colpiti, è il più popoloso e ha un bilancio in condizioni decenti (il comune di Finale Emilia è pieno di debiti (forse coi soldi del terremoto che sono arrivati il bilancio lo si sistema un po') e al momento è retto da un sindaco davvero scadente (si sono dimessi i consiglieri del suo partito...)).

Critiche e commenti sono sempre ben graditi. Chissà che la regione non ci faccia un pensierino...


Bomby
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Il Giro dell'Aspromonte che citavo nel topic del Giro 2019

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/105119


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/249385

un'altro esempio di "dolomiti" calabresi

naturalmente bisognerebbe riasfaltare buona parte del percorso per rendere fattibile la cosa ma potenzialmente anche in calabria si possono fare i tapponi.


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Beppugrillo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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"Riasfaltare" è un verbo che chi organizza le gare e chi amministra il territorio, almeno al centro-sud, non vuole manco sentire :(
Io qua intorno ho delle strade che è semplicemente folle che non vengano riasfaltate, pare che se vuoi andare in montagna devi soffrire per forza (pure in macchina)


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Beppugrillo ha scritto: domenica 4 novembre 2018, 22:45 "Riasfaltare" è un verbo che chi organizza le gare e chi amministra il territorio, almeno al centro-sud, non vuole manco sentire :(
Io qua intorno ho delle strade che è semplicemente folle che non vengano riasfaltate, pare che se vuoi andare in montagna devi soffrire per forza (pure in macchina)
dalle mie parti anche riasfaltare in pianura non è semplicissimo...


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Gran bel percorso Bomby, (e anche molto curato nei tuoi dettagli) se non è possibile nella realtà lo farei bene per pcm :D


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Ma chi ha creato una strada di questo tipo che genere di problema aveva? (Però ammetto che a guardarla con Street View sembra davvero bella da fare in bici, almeno in salita)

Immagine


jumbo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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perchè doveva avere dei problemi?


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Saranno 40 curve in 3-4 chilometri, ma dicevo per scherzare (anche se credo che pur assecondando il pendio si possano studiare soluzioni un po' meno impegnative, anche perché una strada così ti costa il triplo di una normale farla e poi fargli manutenzione)


jumbo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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mah, veramente assecondare il pendio ti permette di ridurre scavi e ponti ecc. ecc., quindi sicuramente costa meno farla così che rettificarla e dover fare poi gallerie e ponticelli vari.


Bomby
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Giusto ciò che dice Jumbo e poi probabilmente la strada riprende un percorso molto più antico (una mulattiera, o anche meno) che chissà a quando risale...


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Beppugrillo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Vabè ma ovvio che se non fai i ponti (in realtà nel tratto che ho visto di ponticelli ce ne sono 3 in 500 metri) risparmi, però te lo devi pure studiare il fianco della montagna per scegliere dove salire. Se asfalti una mulattiera, in questo caso è chiaramente così, rischi che su ci arrivino comunque solo i muli. Lì auguri ad andare su con una cosa più grossa di un Fiorino


jumbo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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be' ma le strade non è che si costruiscono così a caso una volta che sei sul posto. si fa un progetto (cioè si studia dove farla passare) e poi la si esegue.


Bomby
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Beppu, sono cose che vanno avanti nei secoli.

Faccio un esempio che conosco meglio. Butta un occhio alla SS12 nel tratto a nord di Modena (tra MO e Mirandola) e osserva quanto sia tortuosa, nonostante ci si trovi in pianura. Perchè è così? Che, il buon vecchio progettista (Giardini nella tratta a Sud di Modena, non so se anche in questa) era un mentecatto o aveva tracciato la strada da ubriaco? No. Semplicemente, dopo la caduta dell'impero romano questa zona si era andata impaludendo: l'unico modo per muoversi era o usare un'imbarcazione lungo i numerosissimi corsi d'acqua (metodo preferito) o incamminarsi sugli argini dei medesimi. Ora, questi fiumi erano molto più liberi di quanto lo siano oggi: non c'erano argini artificiali, il fiume si scavava la strada dove lo trovava più conveniente; man mano che passava il tempo il letto dei fiumi si innalzava a causa dei depositi dei materiali scavati nelle colline. Ad un certo punto i fiumi uscivano dal loro letto, rompevano gli argini e cambiavano percorso, lasciandosi dietro il vecchio letto, il quale sovente era più alto del piano di campagna. Ora, se si voleva percorrere a piedi un percorso, e se lo si voleva fare per la maggior parte dell'anno possibile (e non solo nei mesi estivi, anche per parte della primavera e dell'autunno), era bene seguire questi antichi argini o i fiumi veri e propri. Fu così che sui percorsi più battuti si iniziarono a costruire strade man mano sempre più "definitive". Fu solo con l'800 con le prime diligenze postali che si iniziò la ricostruzione di una rete stradale vera e propria. Prima appunto si andava per vie d'acqua o via strada con enormi difficoltà, specie quando si dovevano oltrepassare i fiumi: se andava bene c'era un antico ponte, o romano o di legno, se andava un po' peggio c'era un traghetto, altrimenti c'era da guadare (per dire, credo che il ponte di Rubiera sul Secchia sulla Via Emilia -micca una stradina comunale qualsiasi- sia dei primi dell'800: se non ricordo male prima si guadava, dato che i ponti erano stati distrutti nel tempo). E dato che questa ricostruzione doveva avvenire a costi contenuti, si pensò bene di riciclare le vecchie strade, anche per la consuetudine del passaggio (sul percorso c'erano paesi, osterie, stazioni di posta e quant'altro). Allora le cose cambiavano lentamente, teniamolo a mente. E la grande innovazione erano le ferrovie, se c'era da spendere soldi li si spendeva lì, erano un mezzo di trasporto veloce e comodo, su strada ci si poteva andare al massimo con una carrozza o un carro trainato da buoi, chissenefrega se la strada era stretta e tortuosa! Nel corso del '900 man mano si iniziò a sistemare le strade, ma ben prima che prendesse piede la motorizzazione di massa, e si conservarono ancora una volta gli antichi tracciati. Dopo la guerra eravamo con le pezze al culo e in molti casi si pensò più a ricostruire in fretta che a pensare per le esigenze future che già si potevano intravvedere, e si perse l'ultima occasione. Quindi oggi abbiamo strade tortuose e strette e non è -sostanzialmente- colpa di nessuno. Immagino che anche in montagna sia andata così.


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Premesso che l'avevo scritto per scherzare e che la soluzione delle mie parti (tirare su drittoni al 18%) non la auguro a nessuno perché ammazza macchine e ciclisti peggio di quella, io credo che quando vai a fare una strada a un certo punto il solco del passato lo devi abbandonare, perché le esigenze cambiano. Poi capiamoci, non ho idea di cosa ci sia in cima a quella strada, se ci sono 5 case, campi coltivali e pascoli va benissimo così. Se invece c'è una zona che vorresti sviluppare un attimo avere una strada del genere come accesso te lo rende molto complicato, perché sembra davvero difficile da percorrere. Poi le soluzioni si trovano per tutto, abbiamo costruito edifici praticamente ovunque, però ti rallenta tanto una strada così. Comunque vedendo un po' la zona con Google Maps (tra l'altro purtroppo anche quella zona fortemente colpita dal maltempo con l'esondazione del torrente che si vede nell'immagine) in quel tratto ci sono alcune storture difficili da spiegare. Dal punto di vista del panorama, quel poco che si vede dalle immagini della telecamerina sulla macchina di Google è spettacolare, quindi magari ti ci vuole mezzora a fare due chilometri ma almeno te li godi


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Qualche tempo fa decisi di disegnare una piccola gara a tappe di 5 giorni per le strade della Sabina.
1 Tappa
Una tappa mossa, con un arrivo molto duro, in stile vuelta.
2Tappa
Cronoscalata (mascherata da cronometro.)

PS:Le altre 3 tappe ve le posterò prossimamente, visto che domani c'è scuola.

Saluti,Leonardo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Visto che ora ha una grafica accettabile posto la mia Cheese Stage lombarda:
Cheese staga.png
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TRAGUARDI VOLANTI: Lovere (190 m, Km 71.8), Olmo al Brembo (546 m, Km 146.8).

GPM: Passo Del Maniva (1° Categoria, 1618 m, 11.2 Km al 8.0%, Km 12.4), Colle San Zeno (1400 m, 13.2 Km al 6.5%, Km 49.1), Passo Zambia (1249 m, 13.5 Km al 5.9%, Km 110.4), Passo San Marco (Hors Catégorie, 1975 m, 25.1 Km al 6.0%, Km 166.6), Gerola Alta (1013 m, 13.4 Km al 5.5%, Arrivo).

L'editor mi dice 5955 m di dislivello+


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Patate
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Gran bel tappone :clap:


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Leonardo Civitella
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Posto qui una ipotetica classica, ovvero il Giro della Sabina.
La corsa si snoda sulle strade della sabina laziale e si divide in 2 tronconi:
- il primo è composto da una serie di salite lunghe, come ad esempio il Terminillo.
- Il secondo troncone è molto complesso, infatti è caratterizzato da muri, sali e scendi e strade strette.

Che ne pensate?

Saluti,Leonardo
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Questo è un muro breve, che però tocca pendenze del 25%
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Leonardo Civitella ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 19:45 Posto qui una ipotetica classica, ovvero il Giro della Sabina.
La corsa si snoda sulle strade della sabina laziale e si divide in 2 tronconi:
- il primo è composto da una serie di salite lunghe, come ad esempio il Terminillo.
- Il secondo troncone è molto complesso, infatti è caratterizzato da muri, sali e scendi e strade strette.

Che ne pensate?

Saluti,Leonardo
Interessante ma il Terminillo messo lì, con ancora più di 200 km da fare, diventerebbe ininfluente


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

Messaggio da leggere da Patate »

lambohbk ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 19:49
Leonardo Civitella ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 19:45 Posto qui una ipotetica classica, ovvero il Giro della Sabina.
La corsa si snoda sulle strade della sabina laziale e si divide in 2 tronconi:
- il primo è composto da una serie di salite lunghe, come ad esempio il Terminillo.
- Il secondo troncone è molto complesso, infatti è caratterizzato da muri, sali e scendi e strade strette.

Che ne pensate?

Saluti,Leonardo
Interessante ma il Terminillo messo lì, con ancora più di 200 km da fare, diventerebbe ininfluente
Per me è invece la collocazione adatta in una classica, la fuga può nascere lì e la situazione diventerebbe molto interessante


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Patate ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 20:16
lambohbk ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 19:49
Leonardo Civitella ha scritto: martedì 13 novembre 2018, 19:45 Posto qui una ipotetica classica, ovvero il Giro della Sabina.
La corsa si snoda sulle strade della sabina laziale e si divide in 2 tronconi:
- il primo è composto da una serie di salite lunghe, come ad esempio il Terminillo.
- Il secondo troncone è molto complesso, infatti è caratterizzato da muri, sali e scendi e strade strette.

Che ne pensate?

Saluti,Leonardo
Interessante ma il Terminillo messo lì, con ancora più di 200 km da fare, diventerebbe ininfluente
Per me è invece la collocazione adatta in una classica, la fuga può nascere lì e la situazione diventerebbe molto interessante
Beh, alla fine con il Terminillo vengono fuori ben 4200m di dislivello, ovvero un Giro di Lombardia. :o

PS:Vi dirò che il muro di Montopoli e quello del Bosco, sono talmente duri, che io a 16 anni non li ho mai completati.


PSS: Visto che ho terminato di studiare, fra poco posterò una nuova altimetria.

Saluti,Leonardo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Visto che il prossimo giro d'Italia snobberà le salite centro-italiane, ho deciso di presentarvi alcuni tapponi sulle salite appenniniche.
Oggi iniziamo con una tappa tutta abbruzzese, che potremmo definire anche giro del Gran Sasso.
La tappa partirebbe da Penne e arriverebbe a Prati di Tivo, percorrendo 208km, con 5079m di dislivello finali.

Che ne pensate'?

Saluti,Leonardo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Leonardo Civitella ha scritto: giovedì 15 novembre 2018, 23:06 Visto che il prossimo giro d'Italia snobberà le salite centro-italiane, ho deciso di presentarvi alcuni tapponi sulle salite appenniniche.
Oggi iniziamo con una tappa tutta abbruzzese, che potremmo definire anche giro del Gran Sasso.
La tappa partirebbe da Penne e arriverebbe a Prati di Tivo, percorrendo 208km, con 5079m di dislivello finali.

Che ne pensate'?

Saluti,Leonardo
Ci riesci a postare anche la planimetria?

Sicuramente tappa dura, ma senza qualche pendenza importante temo il greggismo.


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Parlando di cose molto "fanta", esiste la possibilità di inserire in un grande giro qualcosa di diverso dalle 3 modalità ordinarie di tappa (gara in linea, crono individuale e cronosquadre)?
In particolare, si potrebbe inserire una cronocoppie? Alla Settimana Coppi & Bartali avevano fatto le crono per quartetti con le squadre divise in due, non fu un grandissimo successo ma secondo me perché il palcoscenico non era quello adatto. Pensate ad una cronocoppie in un grande giro, secondo me avrebbe un sacco di sviluppi tattici interessanti. Ad esempio lasciando ovviamente la scelta su come accoppiare i corridori ci sarebbe un sacco da discutere su quali sono gli accoppiamenti migliori. Poi magari non fai un percorso piatto, così non per forza ti ritrovi con lo scalatore trascinato dal passistone.
Stavo pensando di inserire una cosa del genere in un mio fanta-Giro, chiaramente appena dopo la partenza come si fa con le cronosquadre, magari dalle parti di Dalmine in omaggio al Trofeo Baracchi (che è una corsa che andrebbe rilanciata a prescindere dal discorso grandi giri, per me ha davvero un sacco di potenziale)


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Fantamatusa ha scritto: venerdì 16 novembre 2018, 9:29
Leonardo Civitella ha scritto: giovedì 15 novembre 2018, 23:06 Visto che il prossimo giro d'Italia snobberà le salite centro-italiane, ho deciso di presentarvi alcuni tapponi sulle salite appenniniche.
Oggi iniziamo con una tappa tutta abbruzzese, che potremmo definire anche giro del Gran Sasso.
La tappa partirebbe da Penne e arriverebbe a Prati di Tivo, percorrendo 208km, con 5079m di dislivello finali.

Che ne pensate'?

Saluti,Leonardo
Ci riesci a postare anche la planimetria?

Sicuramente tappa dura, ma senza qualche pendenza importante temo il greggismo.

Certo, purtroppo il greggismo è il pericolo di tutti i tapponi appenninici.

Ps: Nei prossimi giorni proverò a postare anche le planimetrie.

Saluti,Leonardo


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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Il secondo tappone che vi presento si snoda per le strade del sannio e del matese.
La tappa presenta 5057m di dislivello.

Che ne pensate?

Saluti,Leonardo
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Continuo con il mio folle proposito di provare a creare una corsa per ogni paese del mondo -forse nel 2050 ce la farò :diavoletto: -.
Ecco quattro corse ambientate nella regione mediorientale a cavallo tra Europa ed Asia.

Georgia
Immagine
Percorso duro in Georgia, con i 195 km della corsa interamente occupati da un circuito di 48 km attorno alla capitale Tbilisi da ripetere quattro volte. La principale difficoltà è la salita che porta alla piccola città turistica di Kojori, simile ad Igls come pendenze e sede stradale ma lunga quasi il triplo (19 km - 5,2% con 1000 metri di dislivello), con ultimo scollinamento a 30 km dal traguardo. La corsa si farà sicuramente qui dato che il piccolo strappo situato a 4200 metri dal traguardo è poco più che un Monte Olimpino (1,4 km - 7%) che porta direttamente all'arrivo nell'opulenta Piazza della Libertà Immagine Uzbekistan
Immagine
Il Terrore di Taskent avrebbe sicuramente adorato una Coppa Sabatini in salsa uzbeka disputata a pochi chilometri dalla sua città natale.
Il percorso è facile, se si esclude la prima impegnativa cote con pendenze anche in doppia cifra, e prevede come principale difficoltà la quintupla scalata alla città di Parkent, praticamente un Poggio (4,5 km al 3,5%). L'ultima salita, quella che porta all'arrivo, manca dell'ultimo chilometro. Sarà un uphill sprint difficile dato che avverrà dopo 242 km e circa 2000 metri di dislivello.


Azerbaigian
Immagine
Corsa adatta agli scattisti che arriva nella capitale ma che parte un centinaio di chilometri più a nord, nel capoluogo di Agsu.
Nella prima fase di corsa poco da segnalare se non la lunga e dolce salita posta all'inizio, che provocherà sicuramente una accesa bagarre per la fuga di giornata. Gli ultimi 35 chilometri attorno a Baku sono quelli decisivi con sei piccoli strappi che spezzeranno sicuramente il gruppo: il più duro è il primo, breve ma con pendenza media del 13%. L'arrivo è, anche qui, in Piazza della Libertà.
Immagine Iran
Immagine
Corsa molto dura (supera abbondantemente i 4000 di dislivello) ma che necessita di mosse da lontano per essere selettiva, tutta disputata nella regione della capitale.
Anche qui l'inizio è in salita, dapprima dolce e successivamente terribile negli ultimi tre chilometri. Buona parte della corsa si svolge su un circuito di 42 km da ripetere quattro volte, caratterizzato da una salita di 5500 metri al 9% abbastanza irregolare, con l'ultimo chilometro al 9%. L'ultimo scollinamento avviene a 82 chilometri dal traguardo, per lasciare spazio ad un finale di corsa più liegistico: di nuovo la dura difficoltà iniziale a 33 km dal traguardo, seguita da tre piccole cotes che portano al traguardo posto nel piazzale ai piedi del Monte Tochal, che domina la città di Teheran dai suoi 3000 e passa metri
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Posto qui due versioni delle strade Bianche, una più classica e una "sanrematizzata".(scusate il neologismo :) )

PS: Patate, sicuramente la corsa nel paese azero è molto interessante, basti pensare ai bei percorsi del Tour of Iran(Arzebajan) e del defunto giro nazionale.

Saluti,Leonardo
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Questa versione è più classica e vede partenza e arrivo a Siena, come negli ultimi anni.
Questa versione è più classica e vede partenza e arrivo a Siena, come negli ultimi anni.
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Questa versione supera di 90km l'originale e presenta la partenza a Gaiole, come avveniva qualche anno orsono.
Questa versione supera di 90km l'originale e presenta la partenza a Gaiole, come avveniva qualche anno orsono.
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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Leonardo Civitella ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 20:14 Posto qui due versioni delle strade Bianche, una più classica e una "sanrematizzata".(scusate il neologismo :) )

PS: Patate, sicuramente la corsa nel paese azero è molto interessante, basti pensare ai bei percorsi del Tour of Iran(Arzebajan) e del defunto giro nazionale.

Saluti,Leonardo
Fare Castiglion del Bosco in discesa è un po' da assassini ad essere sinceri :mrgreen: .
Per il resto interessante la variante di Vagliagli nel finale.


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Leonardo Civitella
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Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

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nibali-san baronto ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 20:58
Leonardo Civitella ha scritto: domenica 18 novembre 2018, 20:14 Posto qui due versioni delle strade Bianche, una più classica e una "sanrematizzata".(scusate il neologismo :) )

PS: Patate, sicuramente la corsa nel paese azero è molto interessante, basti pensare ai bei percorsi del Tour of Iran(Arzebajan) e del defunto giro nazionale.

Saluti,Leonardo
Fare Castiglion del Bosco in discesa è un po' da assassini ad essere sinceri :mrgreen: .
Per il resto interessante la variante di Vagliagli nel finale.
In effetti, sarei dovuto scendere a Montalcino. :hammer:

Saluti,Leonardo


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