Nel topic del Giro 2017 c'era chi si chiedeva come sarebbe potuto essere un Giro con un finale appenninico. Nel link una mia interpretazione.
La filosofia seguita è stata quella di cercare di inserire nel limite del possibile le tappe spettacolari nei week-end, cercando di limitare i trasferimenti tra una tappa e la successiva.
Partenza dalla Puglia, cronometro individuale Maglie-Gallipoli di 32 km piatta. Il giorno dopo Lecce-Matera (180 km circa) con finale da classicomani con saliscendi. Da qui inizia una lunga cavalcata che porterà dopo una settimana i ciclisti già a Nord. Ferrandina-Salerno, piatta, Nocera Inferiore idem. Entrambe tappe attorno ai 180-170 km. Lunga tappa da Anzio al Monte Amiata, un po' vueltosa se non fosse per la lunghezza, 250 km: primo arrivo in salita e primo test (abbastanza impegnativo) per gli uomini di classifica. Grosseto-Pisa, 160 km per velocisti, Viareggio-Genova, tappa dalla parte centrale piuttosto mossa nei pressi della zona di Savona, ma con finale che diventa più facile, arrivo in leggerissima salita in via XX settembre. Il sabato Genova-Sanremo, in sostanza è il finale della Milano-Sanremo con Manie, Colla Micheri, Pompeiana e Poggio: una tappa molto aperta a diverse soluzioni (1657 km). La domenica da Sanremo, al Colle di Sampeyre via Colle di Tenda, prima tappa alpina (170 km) su salite poco battute ultimamente.
Dopo il riposo, si riparte da Saluzzo verso Oropa, terzo arrivo in salita e il giorno dopo si va da Biella a Iseo, con una facile tappa per velocisti. Entrambe le tappe sono sui 175-180 km. Tappone alpino da Boario Terme con Santa Cristina, Mortirolo, Gavia e Stelvio e arrivo a Prato allo Stelvio, per una lunghezza di 220 km e 6440 m di dislivello. Il piano B in caso di maltempo può essere un arrivo in salita allo Stelvio se transitabile senza Gavia, magari scambiando cambiando il giro di Santa Cristina e Mortirolo. Dunque tappa corta (134 km) da Malles Venosta a Bolzano, per velocisti, che possono rifiatare prima della tappa dolomitica (non è un tappone perchè è corto, 143 km) con Costalunga, San Pellegrino, Fedaia e Pordoi per complessivi 5000 m di dislivello. Tappa domenicale da Caprile a vittorio Veneto con muro di Cà del Poggio ed altre asperità nei pressi del finale.
Secondo riposo e trasferimento non credo troppo oneroso, svolgendosi per buona parte in pianura. Si riparte con la Pergola-Monte Petrano identica alla tappa del 2009: 232 km e 6000 m di dislivello positivo. Tappa semplice prima delle fasi conclusive, Cagli-San Benedetto del Tronto di 180 km circa e poi cronometro individuale piatta e rettilinea da Roseto degli Abruzzi a Pescara di 35 km. Show-down con tappa da pescara al Blockhaus con doppia scalata dello stesso preceduta dal muro di Guardiagrele: 140 km e 4400 m di dislivello. Il sabato si tenta il tutto e per tutto con la San valentino Citeriore-Monte Terminillo, 170 km e 3600 m di dislivello. Ultimo arrivo in salita (anche se forse ci potrebbe stare un arrivo in discesa a Leonessa, col kilometraggio ci sto dentro) prima del gran finale a Da Rieti a Roma, non certo una passerella perchè lo spazio per le imboscate c'è. Dopo un giro turistico per Roma si fa una capatina sui Colli e si ritorna passando sull'Appia Antica, arrivando ai Fori Imperiali: i più disperati potranno tentare qualcosa e a qualcuno lo champagne bevuto in partenza potrebbe andare di traverso...
http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/4009
Critiche e commenti sono graditi. Per i nomi dei GPM gli errori e gli orrori, specie per quelli meno noti (a me) saranno tanti, perdonatemi.