Buona domenica a tutti voi, l'iniziativa di maurofacoltosi di risistemare le vecchie altimetrie sul suo sito, mi ha dato l'ispirazione per il tracciamento di un ennesimo fantagiro. In questo caso il Giro può essere definito "classico" in quanto riprende gli stilemi dei giri anteguerra, quando -per ovvie ragioni- si partiva ed arrivava a Milano e molto pochi erano i trasferimenti. Mi sono ispirato nello specifico al giro del '39 (Questo
http://www.ilciclismo.it/2009/?cat=249 ), con alcune modifiche per adeguarsi ai tempi che corrono (tappe più corte, di disegno più moderno in molti casi, 21 contro 19, centraggio sui finesettimana delle tappe più interessanti). Però ai tempi il sud non era tanto considerato (penso anche per la condizione delle strade) e quindi, capisco lo scontento di CicloSprint, non si va più in giù di Pescara, anche perchè ho voluto conservare uno dei must dell'epoca, la cronoscalata del Terminillo.
Ma andiamo con ordine.
Pagina generale del Giro classico
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/5265
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Tappa I: tappa in linea Milano-Torino (180.25 km, 977 m disl+); pari pari alla tappa del '39, con un passaggio per le colline alle spalle di Torino che assegna i primi punti per la maglia dei GPM: Casalborgone (4° Categoria, 338 m, 3.9 Km al 3.4%, Km 125.7), Sciolze (4° Categoria, 460 m, 3.5 Km al 4.4%, Km 160.7). Partenza da Piazza Velasquez a Milano, arrivo a Torino in Piazza Gran Madre. Tappa comunque per velocisti.
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Tappa II: tappa in linea Torino-Genova (232.57 km, 1926 m disl+): pari pari alla tappa del '39; sono classificate GPM le salite al Passo dello Scoffera (4° Categoria, 668 m, 11.6 Km al 1.9%, Km 176.6) e a Uscio (3° Categoria, 492 m, 7.2 Km al 4.8%, Km 200.7). Arrivo in via XX settembre a Genova: se non dovesse attaccare nessuno in salita, la volata avverrà in leggera salita tra i velocisti superstiti.
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Tappa III: tappa in linea Genova-Pisa (185.57 km, 2103 m disl+): parecchio simile alla tappa del '39, ma l'arrivo è a Pisa invece che a Livorno, si segue l'Aurelia e quindi alcuni GPM sono inevitabili, nulla di troppo complicato e comunque la strada spiana nella seconda metà della tappa. GPM: Ruta di Camogli (3° Categoria, 254 m, 3.7 Km al 6.7%, Km 21.0), San Pietro (4° Categoria, 190 m, 3.8 Km al 4.2%, Km 36.9), Passo del Bracco (3° Categoria, 612 m, 16.5 Km al 3.6%, Km 67.1).
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Tappa IV: cronosquadre Pisa-Livorno (30.26 km, inutile specificare il dislivello); da pisa si va a Livorno passando per Marina di Pisa; lunghi tratti rettilinei, finale tortuoso ma non troppo, giusto qualche curva a 90°. Si spera che tutte le squadre siano al completo, dato che si sono già percorse 3 tappe in linea.
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Tappa V: tappa in linea Livorno-Grosseto (134.21 km, 532 m disl+): tappa breve e quasi completamente pianeggiante, qualche su e giù nei pressi di Punta d'Ala, ma nulla di che. Si ripercorre il tracciato della Pisa-Grosseto del '39.
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Tappa VI: tappa in linea Grosseto-Tivoli (242.43 km, 3773 m disl+): tappa lunga e mossa nell'entroterra laziale, completamente diversa da quella del '39 con arrivo a Roma (che ho deciso di evitare per non bloccare il traffico in un giorno feriale). Grande serie di strappi e salitelle di varia difficoltà: Scansano (3° Categoria, 556 m, 18.0 Km al 3.0%, Km 26.1), Poderi (4° Categoria, 415 m, 7.7 Km al 4.0%, Km 52.8), Valentano (4° Categoria, 530 m, 12.8 Km al 2.5%, Km 88.4), Montefiascone (4° Categoria, 569 m, 9.5 Km al 2.7%, Km 109.0), Monte Cimino (3° Categoria, 769 m, 10.3 Km al 4.4%, Km 134.7), Monterotondo (4° Categoria, 138 m, 2.7 Km al 4.2%, Km 203.9), Montecelio (4° Categoria, 329 m, 3.9 Km al 5.2%, Km 220.1), Tivoli (Via Quintilio Varo) (4° Categoria, 221 m, 3.5 Km al 4.1%, Km 235.5), Tivoli (Via Tiburtina) (4° Categoria, 242 m, 3.8 Km al 4.5%, Arrivo). Dovrebbe essere una tappa divertente da seguire.
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Tappa VII: tappa in linea Tivoli-Rieti (141.27 km, 1961 m disl+); parte centrale mossa, ma comunque l'arrivo è in pianura; tappa ancora una volta breve. Oserei dire adatta alle fughe, se il gruppo fa male i conti nel finale, dato anche lo sviluppo non molto rettilineo delle strade che non facilita l'inseguimento. GPM a: Cantalupo in Sabina (4° Categoria, 258 m, 4.7 Km al 4.2%, Km 58.0), Santa Lucia (4° Categoria, 343 m, 2.3 Km al 7.0%, Km 62.3), Corfigni (4° Categoria, 462 m, 7.7 Km al 2.7%, Km 74.7), Forca d'Arrone (4° Categoria, 507 m, 7.1 Km al 4.0%, Km 115.2).
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Tappa VIII: cronoscalata Rieti-Monte Terminillo (22.13 km, 1279 m disl+); parecchio simile a quella del'39 (in più c'è un tratto di pianura iniziale). Non credo ci sia molto da dire, se non che questa tappa sia un classico. Si tratte del primo vero e proprio banco di prova: nessuno di coloro che ambisce alla CG può nascondere la propria condizione.
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Tappa IX: Monte Terminillo-Campo Imperatore (161.24 km, 3540 m disl+); esame di riparazione per chi il giorno prima ha fallito; tappa appenninica di medio chilometraggio e media difficoltà. I GPM sono a: Sella di Corno (3° Categoria, 983 m, 13.5 Km al 3.6%, Km 37.7), Passo delle Capannelle (da Arischia) (3° Categoria, 1298 m, 14.1 Km al 4.4%, Km 84.7), Cardito - Lago di Campotosto (1° Categoria, 1399 m, 4.2 Km al 12.1%, Km 99.6), Passo delle Capannelle (4° Categoria, 1479 m, 7.3 Km al 4.2%, Km 117.6), Valico di Monte Cristo (2° Categoria, 1766 m, 14.8 Km al 5.1%, Km 147.8), Campo Imperatore (2° Categoria, 2122 m, 7.5 Km al 6.4%, Arrivo). Presumibilmente la corsa si accenderà sulle rampe finali, ma la salita al Lago di Campotosto potrebbe stuzzicare la fantasia di qualcuno dotato di gambe e coraggio.
Riposo; non si va tanto lontano, ci si sposta dalle parti di Pescara per avvicinarsi alla partenza della tappa successiva, da Chieti (altra città di tappa storica del Giro).
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Tappa X: tappa in linea Chieti-Porto Sant'Elpidio (179.87 km, 1925 m disl+); tappa lungo il litorale adriatico (qui ci si scorda un po' del Giro '39), il finale è lungo i muri marchigiani, che si sarà capito, mi piacciono parecchio. C'è pure qualche tratto di sterrato, dato che è un giro "classico", non può mancare. GPM a: Porto San Giorgio (4° Categoria, 106 m, 2.4 Km al 4.4%, Km 108.1), Fermo (da Madonna Ete) (4° Categoria, 223 m, 2.3 Km al 8.1%, Km 120.2), Fermo (da Via Lauretana) (3° Categoria, 226 m, 4.9 Km al 1.3%, Km 127.2), Fermo (da Valloscura) (4° Categoria, 220 m, 4.4 Km al -0.1%, Km 131.5), Fermo (da Madonna Ete) (4° Categoria, 224 m, 2.3 Km al 8.1%, Km 138.8), Monte Urano (4° Categoria, 235 m, 6.2 Km al 2.6%, Km 149.3), Montegranaro (4° Categoria, 196 m, 6.5 Km al -0.6%, Km 156.1), Montegranaro (da Via Umbria) (3° Categoria, 222 m, 1.0 Km al 13.9%, Km 159.8), Sant'Elpidio al Mare (3° Categoria, 234 m, 2.5 Km al 8.1%, Km 166.9), Colle Santa Lucia (3° Categoria, 149 m, 0.8 Km al 12.7%, Km 170.7). Settori di sterrato: 1. Porto San Giorgio (++, 800 m, Km 108.3), 2. Montegranaro (+++, 1200 m, Km 158.7).
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Tappa XI: tappa in linea Porto Sant'Elpidio-Cesena (190.29 Km, 1091 m disl+); lunga tappa pianeggiante, passando per Conero e Monte San Bartolo, un paio di GPM comunque facili. Velocisti al 99%, l'1% per la fuga è data dalla famosa tappa del 2015...
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Tappa XII: tappa in linea Cesena-Firenze (207.92 km, 4498 m disl+); tappone appenninico anche se le grandi salite sono poste parecchio prima dell'arrivo. Il finale comunque è abbastanza impegnativo con diversi strappi e strappetti. GPM: Valico del Manzo (2° Categoria, 840 m, 14.0 Km al 4.3%, Km 62.2), Valico dei Tre Faggi (3° Categoria, 980 m, 14.6 Km al 3.6%, Km 82.0), Monte Falterona (1° Categoria, 1496 m, 14.5 Km al 7.8%, Km 107.9), Passo della Consuma (3° Categoria, 1052 m, 14.7 Km al 4.2%, Km 144.1), Tigliano (4° Categoria, 392 m, 7.0 Km al 4.4%, Km 169.8), Montebeni (3° Categoria, 364 m, 4.3 Km al 6.9%, Km 184.4), Fiesole (4° Categoria, 284 m, 3.9 Km al 5.7%, Km 194.6), Via Salviati (4° Categoria, 138 m, 1.1 Km al 3.6%, Km 200.2), Forte di Belvedere (4° Categoria, 104 m, 0.7 Km al 8.3%, Km 206.0).
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Tappa XIII: tappa in linea Firenze-Ferrara (171.34 km, 2061 m); trasferimento dalla Toscana all'Emilia. Salite in partenza, Pratolino (3° Categoria, 460 m, 10.2 Km al 4.0%, Km 10.2), Passo della Futa (2° Categoria, 905 m, 9.1 Km al 5.0%, Km 43.0) e poi lunga discesa verso la pianura. Fino a Bologna si segue la tappa del '39, si prosegue sino a Ferrara per avvicinarsi alle montagne.
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Tappa XIV: tappa in linea Ferrara-Feltre (222.44 km, 3672 m), prima tappa alpina, con doppia scalata in successione al Grappa da Semonzo: Monte Grappa (1° Categoria, 1656 m, 18.3 Km al 8.1%, Km 187.6). Chi ha fatto bene nelle precedenti tappe in salita saprà confermare la propria condizione, chi era apparso in affanno avrà recuperato?
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Tappa XV: tappa in linea Belluno-Piancavallo (125.16 km, 4022 m disl+); tappa breve ancora una volta, ma dura, un continuo su e giù per le salite di un fazzoletto di territorio a cavallo tra veneto e Friuli-Venezia Giulia. GPM a: Piano Nevegal (2° Categoria, 1024 m, 10.3 Km al 6.6%, Km 10.5), Pian di Landro (2° Categoria, 1049 m, 9.8 Km al 6.7%, Km 37.9), Passo Crosetta (da Buse) (2° Categoria, 1088 m, 16.5 Km al 6.1%, Km 85.1), Piancavallo (1° Categoria, 1267 m, 14.7 Km al 7.7%, Arrivo).
Secondo riposo in Friuli, e si rimane nella zona di Aviano; data la posizione c'è una vasta scelta di percorsi per gli allenamenti.
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Tappa XVI: cronometro individuale Aviano-San Daniele del Friuli (56.88 km, 524 m disl+); crono lunga percorrendo la strada pedemontana, una salita nei primi km, non impegnativissima, ma comunque percepibile potrebbe disturbare qualche atleta, che non potrebbe trovare da subito il ritmo giusto. Dopo questa prima difficoltà, il tracciato rimane pressoché pianeggiante, alternando tratti senza grandi curve a tratti tortuosi nei pressi dei ponti sui grandi fiumi che scendono dalle montagne.
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Tappa XVII: tappa in linea San Daniele del Friuli-Cortina d'Ampezzo (152.25 km, 2731 m); trasferimento verso le Dolomiti. Si passano passi storici come Cima Sella (3° Categoria, 863 m, 13.3 Km al 3.5%, Km 73.8) e il Passo della Mauria (3° Categoria, 1294 m, 10.9 Km al 3.5%, Km 98.4), più volte percorso dal Giro in quegli anni, ma non dovrebbero essere significative per l'esito finale della tappa. Il finale è comunque in falsopiano. Farà strano vedere i velocisti (quelli rimasti e i più resistenti) sfidarsi ai piedi delle grandi salite. Si ripercorre buona parte della tappa del '39.
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Tappa XVIII: tappa in linea Cortina d'Ampezzo-Malga Costa (197.40 km, 6547 m disl+); tappone dolomitico con una gran sfilza di salite storiche, tanto in partenza (si inizia con Giau e Fedaia via Serrai) che a metà (Lavazè), che in conclusione (Manghen). Malga Costa è una salita facile, quindi occorre attaccare in precedenza, già dal Manghen o dall'ultima salita. GPM: Passo Giau (1° Categoria, 2220 m, 9.0 Km al 7.9%, Km 15.4), Passo Fedaia (1° Categoria, 2060 m, 1.0 Km al 5.7%, Km 45.4), Passo Carezza (3° Categoria, 1740 m, 6.3 Km al 6.8%, Km 76.3), Passo Lavazè (1° Categoria, 1817 m, 12.0 Km al 7.8%, Km 105.3), Passo Manghen (1° Categoria, 2031 m, 15.9 Km al 7.7%, Km 142.5), Malga Serena (1° Categoria, 1513 m, 10.3 Km al 8.6%, Km 172.1). Gli scalatori, che di sicuro avranno pagato nella lunga crono, avranno pane per loro denti per cercare il riscatto.
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Tappa XIX: tappa in linea Borgo Valsugana-Merano (169.33 km, 4070 m disl+); trasferimento dal Trentino all'Alto Adige, non passando certo per la Val d'Adige... Da notare la salita alla forcella di Brez e al Passo Castrin. Vista la tappa successiva, facile che chi si vorrà attaccare o difendere non faccia nulla, ma la lotta per la vittoria finale potrebbe essere interessante, a meno di qualche sorpresa da parte di un atleta coraggioso. GPM: Vigo di Ton (4° Categoria, 485 m, 7.1 Km al 3.6%, Km 63.4), Passo Predaia (2° Categoria, 1253 m, 14.7 Km al 6.5%, Km 81.6), Romeno (3° Categoria, 963 m, 9.4 Km al 4.2%, Km 102.0), Forcella di Brez (2° Categoria, 1386 m, 5.9 Km al 10.0%, Km 119.6), Passo Castrin - Hofmahdjoch (1° Categoria, 1692 m, 7.0 Km al 8.7%, Km 132.5), Via Monte Leone (3° Categoria, 543 m, 2.2 Km al 11.5%, Km 160.8).
Da notare che in tutte queste tappe effettivamente si sta passando per le città toccate dal Giro'39, sebbene non si ricalchino le tappe svolte allora in quanto i percorsi non darebbero certo luogo ad un gran spettacolo.
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Tappa XX: tappa in linea Merano-Aprica (221.64 km, 7050 m disl+); tappone alpino - la vendetta. Stelvio-Gavia-Mortirolo-Padrio-Aprica. Per la precisione, i dati: Passo dello Stelvio (Cima Coppi, 2760 m, 25.9 Km al 7.2%, Km 73.5), Passo Gavia (1° Categoria, 2607 m, 24.5 Km al 5.7%, Km 119.8), Passo del Mortirolo (Recta Contador) (1° Categoria, 1870 m, 9.9 Km al 9.8%, Km 163.2), Monte Padrio (1° Categoria, 1876 m, 18.1 Km al 7.8%, Km 201.6), Aprica (4° Categoria, 1177 m, 8.2 Km al 3.1%, Arrivo). Ultima spiaggia per chi vuol sovvertire la classifica.
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Tappa XXI: Sondrio-Milano (175.66 km, 1933 m); tappa conclusiva che ricalca la tappa finale del '39, che passava a fare un saluto al Ghisallo (3° Categoria, 755 m, 1.6 Km al 8.5%, Km 109.4) e terminava al Vigorelli. Questa versione al Maspes ci passa solo davanti per fargli omaggio, ma termina nei paraggi, con tre tornate di un circuito che si dipana attorno a City Life.
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