Re: FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta
Inviato: lunedì 29 maggio 2017, 18:44
Preda Rossa non è messa tanto bene.
Il Forum di Cicloweb.it
http://forum.cicloweb.it/
Azz bel tratto di sterrato lo conosco bene,con un muro bello tosto prima di tornare sull'asfalto,ti candido al posto di Vegni visto che mi fai passare il giro sotto casaPatate ha scritto:Ecco qui!matter1985 ha scritto: Scusami se ti faccio questa domanda dopo diversi mesi,ma ho una curiosità e sto spulciando i post che non ho letto in questi mesi di assenza,nella tappa con arrivo a Poggibonsi,quale sarebbe l'ultimo tratto di sterrato?
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/85903
È la salita che porta a Cispiano
Maicrevaison ha scritto:c'è mai stata una tappa al giro o al tour con colle della lombarda, col de la bonette, col de vars e col d'izoard, tutti sopra i 2000mt?
Passerei dal san MarcoTrullo ha scritto:Da Tuenno a Preda Rossa passando per Tonale, Gavia e Mortirolo
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/122962
Questo per quanto riguarda il Giro. Per il tour ci andarono vicini, facendo il percorso inversoMaìno della Spinetta ha scritto:Maicrevaison ha scritto:c'è mai stata una tappa al giro o al tour con colle della lombarda, col de la bonette, col de vars e col d'izoard, tutti sopra i 2000mt?
Lombarda e bonette mai fatte prima dell'anno scorso
Le tappe in Val Malenco si fermavano a Chiesa.jumbo ha scritto:Un'altra bella salita in Valtellina sarebbe la diga di Campo Moro, in Val Malenco. Da Sondrio sono 30 km di salita e 1700 metri di dislivello.
Rudepravda ha scritto:Dopo la crono del Chianti, e la crono del Sagrantino non vedo perchè non si debba fare la crono del Nebbiolo.
Quando facevano le tappe a Chiesa, Campo Moro era ancora sterrata da Franscia in su. Ormai è tutto asfaltato da qualche anno.nino58 ha scritto:Le tappe in Val Malenco si fermavano a Chiesa.jumbo ha scritto:Un'altra bella salita in Valtellina sarebbe la diga di Campo Moro, in Val Malenco. Da Sondrio sono 30 km di salita e 1700 metri di dislivello.
Anche solo i tre Km. tra Chiesa e la parte alta di Caspoggio non sono male.
Certo, Campo Moro sarebbe l'ideale.
Prima ancora ci fu la Grinzane Cavour-Cuneo nel giro vinto da Bugno (1990)Deadnature ha scritto:Questa fu la prima "crono del vino", nel 2014. Un po' più impegnativa della tua, la stravinse Uran su un sorprendente Ulissi.
Il Fedaia da quel lato peròfrcre ha scritto:Visto il 50° della vittoria di Merckx sulle tre cime farei una tappa del genere
Il Fedaia dal lato giusto è difficile da inserire in una tappa col Giau e l'arrivo sulle Tre Cime di LavaredoWalter_White ha scritto: Il Fedaia da quel lato però
Prima delle Tre Cime la cosa migliore al mondo è il Passo Giau, senza dubbi.Walter_White ha scritto:Il Fedaia da quel lato peròfrcre ha scritto:Visto il 50° della vittoria di Merckx sulle tre cime farei una tappa del genere
Nella mia idea questo che ho inserito dovrebbe essere il tappone del sabato (3 o 4 weekend, devo ancora decidere) con una crono la domenica (che idealmente era quella che avevo già postato, ma mi è stato fatto notare che era già stata fatta). Quindi pensavo di inserirlo come penultima tappa generale, seguito da una crono finale che arrivi a Torino, e preceduto da qualcosa come questo (devo ancora tracciare i nomi).Trullo ha scritto:@Rudepravda
non ci crederai ma la parte finale avevo in mente di farlla al contrario come penultima tappa del mio giro: fauniera e Sampeyre con arrivo in cima all'agnello. la domenica crono da sampeyre a cuneo
L'idea di massima de giro è la seguente
Primo weekend in sicilia (prologo al sabato a Siracusa, semitappa per velocisti Siracusa-Giardini Naxos domenica mattina, cronosquadre Giardini Naxos-Messina domenica pomeriggio)
Prima settimana tranquille al centrosud ma con tappa con Terminillo (no arrivo in salita) a metà settimana
Secondo weekend nell'appennino settentrionale (indicativamente sabato Porretta-Il Ciocco con San pellegrino, la domenica Spezia-S.Stefano d'Aveto con ultima salita passo del Chiodo)
Seconda settimana tranquilla al nord con crono lunga e pianeggiante a metà settimana
Tezo weekend come già descritto (Feltre-Lago d Tovel e Tuenno-Preda Rossa, o meglio ancora Tuenno-Campo Moro come suggerito da Jumbo
Terza settimana con tappe adatte a cacciatori di giornata, con cronoscalata a metà 8Oropa o Mottarone)
Sabato tappone con Fauniera, Sampeyre e Agnello, domenica crono finale
Ne verrebbero fuori 1000 in piùMaìno della Spinetta ha scritto:quella sequenza con madonna del colletto, Lombarda, Esischie, sampeyre e agnello, farebbe la gioia di tutti, altro che cavalcata Est-Ovest pirenaica. Tipo che se si facesse Esischie Sampeyre Agnello e Risoul, che tappa verrebbe fuori... 1700+1300+1800+650, 5500 metri di dislivello totale. Anche senza Esischie non sarebbe male...
Rilancio con: partenza da Cuneo e una salitella in più all'inizio giusto per sgranchirsi le gambe (anche se mi sembra un sentierino più di una strada vera e propria, ma CicloSprint ci ha insegnato che non bisogna mai smettere di sognare):Walter_White ha scritto:Ne verrebbero fuori 1000 in piùMaìno della Spinetta ha scritto:quella sequenza con madonna del colletto, Lombarda, Esischie, sampeyre e agnello, farebbe la gioia di tutti, altro che cavalcata Est-Ovest pirenaica. Tipo che se si facesse Esischie Sampeyre Agnello e Risoul, che tappa verrebbe fuori... 1700+1300+1800+650, 5500 metri di dislivello totale. Anche senza Esischie non sarebbe male...
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/123590
Bomby ha scritto:Vi vorrei parlare di un progetto che ho da un po’ in mente. Sarà un racconto lungo, quindi lo spezzo in più puntate.
GIRO D’EUROPA – PARTE 1
Come è universalmente noto, l’Unione Europea negli ultimi tempi non gode del favore popolare, il suo smalto appare in affanno. Ipotizziamo che i capoccia, in un summit a Bruxelles, in una pausa di lavoro, si piazzino davanti alla TV. La Merkel, col suo culone, pigia sul telecomando e... zap! Dallo schermo scompaiono le repliche dell’Ispettore Derrik e compare il tappone di un Grande Giro. Impossibilitati a riprendere in mano il telecomando (che si è ormai disperso tra le natiche della Cancelliera) e considerando che Derrik piaceva solo alla Merkel, e che di tornare a lavorare nessuno ne ha voglia, i vari primi ministri e cancellieri si ritrovano a guardare il tappone di un Grande Giro, uno qualsiasi. Nibali, Contador e Quintana attaccano un improbabile Teejay Van Garderen in maglia di leader con un quarto d’ora di vantaggio all’ultima tappa. Froome è in preda ad un violento attacco intestinale ed è disperso per campi. Un Veglione del Tritello di Magriniana memoria.
Ad un certo punto a più di qualcuno si accende una lampadina: e se, per risollevare l’immagine dell’Europa, si organizzasse un Grande Giro? Mettersi ad organizzarlo è sempre meglio di tornare a parlare di problemi noiosi come il riscaldamento climatico, la disoccupazione, la mancata redistribuzione dei migranti, i diritti civili che se ne stanno andando a buone donne in qualche stato dell’Est e quant’altro.
Un rapido giro di telefonate tra i sottosegretari allo sport, qualche discussione e la ricetta è pronta.
Si è evinto che organizzare da 0 un Grande Giro in Grande Stile non è semplice né veloce. Oltretutto l’UCI informa che spazio in calendario ne è rimasto poco. Dunque, con la promessa di cospicui fondi per l’organizzazione, saranno i GG attuali ad accollarsi, a rotazione, l’organizzazione del Giro d’Europa. Il primo ad accettare l’accordo, allettato da qualsiasi offerta di denaro possibile è il buon Cairo con RCS. A seguire, l’ASO, come sempre piuttosto avida, e che non vuol essere da meno di RCS, che li ha battuti sul tempo, si accoda.
Per la produzione delle immagini ci si affida all’EBU: tutti i broadcaster esperti di ciclismo metteranno a disposizione le proprie migliori tecnologie per la ripresa delle immagini in movimento. Regia ai francesi, mezzi tecnici agli italiani e ai belgi, gli spagnoli zitti a imparare da chi ne sa di più.
Le regole di fondo per il disegno dei tracciati sono: 50% circa in territorio europeo extra nazione organizzatrice (Italia, Francia o Spagna), 50% in territorio organizzatore (I, F o E). No passaggi in territori exrtra-UE (Svizzera, UK o Norvegia, per dire). Non è necessario che le tappe “estere” siano tutte nelle prime settimane, ma gli organizzatori hanno ottenuto che la tappa finale si debba svolgere sempre in territorio nazionale.
Le maglie:
• Classifica Generale: Maglia Europea, blu con le 12 stelline gialle della bandiera UE;
• Classifica a punti: Maglia Ciclamino;
• Classifica GPM: Maglia a Pois;
• Classifica miglior giovane/supercombinata (Vuelta): Maglia bianca.
A cominciare è l’Italia, con il Giro d’Europa.
Continua...
Bomby ha scritto:Vi vorrei parlare di un progetto che ho da un po’ in mente. Sarà un racconto lungo, quindi lo spezzo in più puntate.
GIRO D’EUROPA – PARTE 1
Come è universalmente noto, l’Unione Europea negli ultimi tempi non gode del favore popolare, il suo smalto appare in affanno. Ipotizziamo che i capoccia, in un summit a Bruxelles, in una pausa di lavoro, si piazzino davanti alla TV. La Merkel, col suo culone, pigia sul telecomando e... zap! Dallo schermo scompaiono le repliche dell’Ispettore Derrik e compare il tappone di un Grande Giro. Impossibilitati a riprendere in mano il telecomando (che si è ormai disperso tra le natiche della Cancelliera) e considerando che Derrik piaceva solo alla Merkel, e che di tornare a lavorare nessuno ne ha voglia, i vari primi ministri e cancellieri si ritrovano a guardare il tappone di un Grande Giro, uno qualsiasi. Nibali, Contador e Quintana attaccano un improbabile Teejay Van Garderen in maglia di leader con un quarto d’ora di vantaggio all’ultima tappa. Froome è in preda ad un violento attacco intestinale ed è disperso per campi. Un Veglione del Tritello di Magriniana memoria.
Ad un certo punto a più di qualcuno si accende una lampadina: e se, per risollevare l’immagine dell’Europa, si organizzasse un Grande Giro? Mettersi ad organizzarlo è sempre meglio di tornare a parlare di problemi noiosi come il riscaldamento climatico, la disoccupazione, la mancata redistribuzione dei migranti, i diritti civili che se ne stanno andando a buone donne in qualche stato dell’Est e quant’altro.
Un rapido giro di telefonate tra i sottosegretari allo sport, qualche discussione e la ricetta è pronta.
Si è evinto che organizzare da 0 un Grande Giro in Grande Stile non è semplice né veloce. Oltretutto l’UCI informa che spazio in calendario ne è rimasto poco. Dunque, con la promessa di cospicui fondi per l’organizzazione, saranno i GG attuali ad accollarsi, a rotazione, l’organizzazione del Giro d’Europa. Il primo ad accettare l’accordo, allettato da qualsiasi offerta di denaro possibile è il buon Cairo con RCS. A seguire, l’ASO, come sempre piuttosto avida, e che non vuol essere da meno di RCS, che li ha battuti sul tempo, si accoda.
Per la produzione delle immagini ci si affida all’EBU: tutti i broadcaster esperti di ciclismo metteranno a disposizione le proprie migliori tecnologie per la ripresa delle immagini in movimento. Regia ai francesi, mezzi tecnici agli italiani e ai belgi, gli spagnoli zitti a imparare da chi ne sa di più.
Le regole di fondo per il disegno dei tracciati sono: 50% circa in territorio europeo extra nazione organizzatrice (Italia, Francia o Spagna), 50% in territorio organizzatore (I, F o E). No passaggi in territori exrtra-UE (Svizzera, UK o Norvegia, per dire). Non è necessario che le tappe “estere” siano tutte nelle prime settimane, ma gli organizzatori hanno ottenuto che la tappa finale si debba svolgere sempre in territorio nazionale.
Le maglie:
• Classifica Generale: Maglia Europea, blu con le 12 stelline gialle della bandiera UE;
• Classifica a punti: Maglia Ciclamino;
• Classifica GPM: Maglia a Pois;
• Classifica miglior giovane/supercombinata (Vuelta): Maglia bianca.
A cominciare è l’Italia, con il Giro d’Europa.
Continua...
Potrebbe essere anche il percorso ideale per un Giro dell'Emilia.Trullo ha scritto:Percorso bellissimo quello della Cesena-Bologna. Talmemte bello che è sprcato per una tappa, è una cosa da crearci su una nuova classica, come si fece anni fa per la "strade bianche"
Si, Bologna e Campiglio si possono definitvamente accorciare di un pò, Chieti come dici è pensata per le fughe e volevo appunto evitare di inserire un muro finale. Terminillo volevo prenderlo dall'altro lato (sempre con arrivo a Rieti, quella era la mia costante) ma troppo fondo valle prima, sia passando da l'Aquila e arrivando da Chieti (idea originaria) sia arrivando a Leonessa e circumnavigando la base del monte.Bomby ha scritto:Rudepravda
Secondo me ti perdi un po' troppo in giri viziosi. Concentrati su un obiettivo, non cercare di metter dentro tutto. Mi spiego, si vede che hai cercato di coprire quanto più possibile l'Italia, però certe tappe hanno un disegno che non soddisfa appieno, non hanno un obiettivo preciso. Troppo spesso la salita finale è troppo lontana dalla conclusione (San Luca a Bologna, hai fatto un giro per Casalecchio, si può abbreviare molto facendo il giro che fa il Giro dell'Emilia, ), oppure tra la fine delle discese e le salite ci sono troppi km di fondovalle (ancora tappa emiliana, o la tappa di Campiglio: meglio fermarsi al Tonale o alla più classica Aprica, anche troncare il tutto a Ponte di Legno non verrebbe male, Bardonecchia idem: arrivare così lontani dal Finestre ammazza qualsiasi tentativo sulla salita più dura; anche Cracovia potrebbe inserirsi su questo filone). Oppure fai di tutto per prendere le salite dal lato più facile (vedi Terminillo o Chieti, che è una tappa da fughe, ok, ma l'arrivo finale lo si poteva fare sul muro). Altre tappe ti sono venute bene, a mio modo di vedere: Zoncolan col Crostis, oppure quella che arriva a Demonte. Poi mi pare di contare tre tappe stile-Vuelta (Selva di Fasano in piccolo, Vesuvio, Sormano) che insieme a quelle con salita finale difficile (Zoncolan) rendono troppo omogeneo il giro. Noto poi che il chilometraggio delle tappe è alto: la media deve stare sui 180 km. Tu grossomodo, escludendo le crono, stai sui 200: se limi un po' come ti dicevo rientri anche nei limiti di 3500 km (derogabili, è vero, ma in genere si cerca di rispettarli) concessi dall'UCI.
Più che compensato però dai tapponi di Campiglio e Demonte e dalle altre tappe di montagna, imho, che prevedono varietà di scenariBomby ha scritto:Poi mi pare di contare tre tappe stile-Vuelta (Selva di Fasano in piccolo, Vesuvio, Sormano) che insieme a quelle con salita finale difficile (Zoncolan) rendono troppo omogeneo il giro.
Qui è molto questione di gusti personali, io lascerei la media di chilometraggio "da grande giro di una volta" di questo giro, e taglierei una tappa in linea per aggiungere almeno una cronometro, restando così nei 3500 senza accorciare troppo le tappe in linea. Poi cercherei di mettere le tappe più interessanti nel fine settimana (non è chiaro dove sono messi i riposi, uno ovvio a Lecce, a seconda di dove metti l'altro sposti le tappe "da weekend"). Il problema è che Zoncolan e Campiglio sono vicine ma non sono consecutive e non possono stare nello stesso weekend come sarebbe "televisivamente" auspicabileBomby ha scritto: Noto poi che il chilometraggio delle tappe è alto: la media deve stare sui 180 km. Tu grossomodo, escludendo le crono, stai sui 200: se limi un po' come ti dicevo rientri anche nei limiti di 3500 km (derogabili, è vero, ma in genere si cerca di rispettarli) concessi dall'UCI.
La discesa del sampeyre non puoi farla dal vallone , nemmeno se mettessero tutto a posto.. (cosa impossibile ) , troppo pericolosa per i proRudepravda ha scritto:Praticabile? L'unico mai fatto è il Sampeyre
I riposi nella mia idea dovrebbero essere il lunedì. In pratica risulterebbe: Zoncolan giovedì, Bolzano venerdì, Tonale sabato (l'ho accorciata su suggerimento di Bomby perchè comunque c'erano 40 km di fondovalle che erano superflui) e Crono del Garda domenica. Volevo inserirle in sequenza senza la tappa di Bolzano ma il trasferimento sarebbe stato a mio avviso troppo lungo.Trullo ha scritto:Più che compensato però dai tapponi di Campiglio e Demonte e dalle altre tappe di montagna, imho, che prevedono varietà di scenariBomby ha scritto:Poi mi pare di contare tre tappe stile-Vuelta (Selva di Fasano in piccolo, Vesuvio, Sormano) che insieme a quelle con salita finale difficile (Zoncolan) rendono troppo omogeneo il giro.
Qui è molto questione di gusti personali, io lascerei la media di chilometraggio "da grande giro di una volta" di questo giro, e taglierei una tappa in linea per aggiungere almeno una cronometro, restando così nei 3500 senza accorciare troppo le tappe in linea. Poi cercherei di mettere le tappe più interessanti nel fine settimana (non è chiaro dove sono messi i riposi, uno ovvio a Lecce, a seconda di dove metti l'altro sposti le tappe "da weekend"). Il problema è che Zoncolan e Campiglio sono vicine ma non sono consecutive e non possono stare nello stesso weekend come sarebbe "televisivamente" auspicabileBomby ha scritto: Noto poi che il chilometraggio delle tappe è alto: la media deve stare sui 180 km. Tu grossomodo, escludendo le crono, stai sui 200: se limi un po' come ti dicevo rientri anche nei limiti di 3500 km (derogabili, è vero, ma in genere si cerca di rispettarli) concessi dall'UCI.
Si appunto, il versante è lo stesso identico al 99. Non so se sia praticabile attualmente. Sampeyre ok, magari lo metto sull'altra strada. Neppure la GoogleCar ci è passata laWinter ha scritto:No falco sceso da demonte nel 99
nel 2003 scesi dal versante di ponte Marmora
Sampeyre sempre scesi dalla valle varaita