barrylyndon ha scritto:
Sono tre grandi che vanno in salita in modo diverso
...e, aggiungo io, considerando i tempi di scalata ancor oggi validi, le bici di 2 chili e mezzo più pesanti e di un buon 10% meno scorrevoli, vestiario e tutto quanto di minor qualità....tre grandi di oggi che stenterebbero ad entrare nei 5 e forse nei 10 dei Tour anni 90 e primi anni 2000.
Non ne parliamo andando indietro ancora negli anni, a parte qualche breve parentesi.
Anche al netto di qualunque dose di EPO ipotizzabile e perfino di tutto il resto.
Se con due chili di zavorra e tutto il resto meno prestante fai dei minuti in meno...non c'è solo differenza di carburante...c'è differenza di motore.
Ma sono i soliti discorsi
PS: tra Nibali e Froome anche secondo me al top sarebbe una lotta alla pari, con caratteristiche diverse che li porterebbero a fare la differenza in modi diversi e tappe diverse.
Piuttosto, è Contador che a causa di molte circostanze particolari (favorevoli e anche sfavorevoli) verificatesi nella sua carriera, quello che farei fatica a collocare un gradino sotto, o piuttosto un gradino sopra gli altri due....Quintana per me è ancora tutto da capire.
Però non si può fare a meno di notare che c'è una grande differenza nel modo di prepararsi di Nibali e Froome, la quale ha fatto sì che rarissimamente si siano potuti confrontare alla pari. Uno ha condizione SEMPRE con buon anticipo sugli obiettivi, l'altro spesso e volentieri in ritardo, alle volte irrimediabilmente in ritardo. Poi dipende dagli avversari che trova.
Questa differenza di sistemi e tempistiche della preparazione ha fatto la differenza nel palmares dei due, il quale va assolutamente detto, parla, senza alcuna possibilità di paragone, a favore di Froome. Perchè non si considerano solo i due Tour di differenza, ma anche tutta una serie di successi in brevi corse a tappe che a Nibali, obiettivamente, sono mancati a causa di questi ritardi di preparazione. E non è comunque cosa da poco, perchè con le vittorie in anticipo, si crea un clima di attesa positiva e di tranquillità assolutamente favorevole per affrontare poi il grande giro.