Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immaginare

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claudiodance
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Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immaginare

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All’indomani del mondiale 2011 di Copenaghen avevo già deciso. Greg Van Avermaet sarebbe stato uno dei corridori del mio cuore. A dispetto di un 175esimo posto a oltre nove minuti da Cavendish, il ragazzo aveva corso bene. Correva davanti, attaccando e risultando ai miei occhi il belga migliore di giornata. Meglio del capitano Gilbert e del migliore fra di loro al traguardo in volata, Roelandts. Una caduta all’ultimo giro (che segò a metà il gruppo) lo tolse dalla volata che avrebbe certamente disputato (ad oggi nessuno ne dubiterebbe più) magari con un piazzamento.
Io lo seguivo già, da un paio di stagioni. Buoni piazzamenti, fiammingo, un cognome bellissimo, un attaccante nato. Ce n’era abbastanza per anticipare fiducia ed entusiasmo e per innamorarsi un po’.
Quindici giorni dopo la prima vittoria importante: la Parigi-Tours davanti a Marcato. Eccolo, lo avevo già, era mio, ma ora era anche di tutti.
A pochi giorni dal trionfo di Rio mi pare di capire che non vi sia una discussione intitolata a questo campione del nostro tempo.
Lacuna da colmare. Greg è un corridore classico. Uno stampo di corridore da gare in linea nella più pura tradizione fiamminga. Fortissimo in tantissime tipologie di gara. Veloce quasi come un velocista, quasi imbattibile nei gruppetti (chiedete a Sagan…), in grado di attaccare in molteplici modalità (da lontano, lontanissimo, da solo, in gruppetto, contropiede) e su qualsiasi terreno: nei ventagli, sul Pavè, muri, cotes, salite medie e (abbiamo visto) di essere altamente competitivo anche su salite lunghe e severe come quella decisiva a Rio.
Alla Tirreno adriatico 2016 abbiamo visto anche una parte forse meno “epica” di Greg, ovvero quel sapere rimanere a ruota in certe situazioni al cospetto di un Sagan straripante. Però sintomo di grande maturità agonistica. Con tutta l’aria presa in faccia, in anni di fughe, Van Avermaet si può permettere qualche cenno di attendismo. Sappiamo per certo che non l’avrebbe mai fatto in un corsa momumento o in un Mondiale (la condotta a Rio lo dimostra, all’attacco senza tregua nelle ultime 3 ore di gara).
Al momento appare in grado di vincere ogni classica e semiclassica, e forse anche ogni monumento. Non si dimentichi San Sebastiano 2015 (corsa ritenuta a ragione da scalatori) che avrebbe vinto senza il famoso incidente con la moto.
Sanremo, Fiandre, Roubaix, Amstel sono chiaramente alla sua portata. La Liegi lo è senz’altro. Il Lombardia non mi sento di escluderlo. Solo la stupidissima Freccia Vallona, con lo stupidissimo muro di Huy, pare essergli precluso……ma anche lì, sarebbe tutta da vedere.
Greg van Avermaet è una gran bella cosa. È tutto il ciclismo nella sua accezione classica, che possiamo immaginare e sognare. Può fare tutto e vincere in ogni modo. Appare sintomatico che sia probabilmente l’avversario più ostico per Sagan, il campione del ciclismo post-moderno, del mai visto prima.
Sagan è un rivoluzionario, Van Avermaet è il classicismo ciclistico.
Peter è unico, non viene da nulla (la slovacchia?) e nasce dal mtb. Greg affonda le radici nella storia delle grandi gare in linea e la interpreta da grande virtuoso.
Alla vigilia della fine del grande duello Boonen-Cancellara, abbiamo il privilegio di poter assistere alla lotta fra due grandi corridori.
Non è sbagliato amarli entrambi. Amarli moltissimo, è ancora meglio.


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Caba
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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:clap: :clap: :clap:
Grazie per questo bel post!


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Merlozoro
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Peccato che abbia già 31 anni il vecchio Greg, altrimenti avremmo avuto una decina di anni di battaglie tra lui e Peter.
Mi accontenterò di 3-4 annate di scontri sul pavè fatti bene :diavoletto: :clap:


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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:clap: :clap: :clap:


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claudiodance
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Merlozoro ha scritto:Peccato che abbia già 31 anni il vecchio Greg, altrimenti avremmo avuto una decina di anni di battaglie tra lui e Peter.
Mi accontenterò di 3-4 annate di scontri sul pavè fatti bene :diavoletto: :clap:
Vero, però mi sembra totalmente integro, in progresso di condizione agonistica generale (non i picchi di forma, che per altro non ha, va forte sempre).
Mi sembra abbia iniziato molto tardi (la storia che era portiere, infortunio, ciclismo come recupero etc.) e quindi io dico che almeno 5-6 da vincente li ha in canna.
I prossimi due-tre potrebbe essere dominante, pronto a darsi cornate con Peter ad ogni occasione propizia.

Il modo con cui ha seguito Fuglsgang è l'esempio più bello della determinazione furiosa di un campione vincente.
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meriadoc
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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onestamente dubito che si vedranno molti di questi duelli
ci sono 5 anni di differenza


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claudiodance
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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meriadoc ha scritto:onestamente dubito che si vedranno molti di questi duelli
ci sono 5 anni di differenza
Fra Cancellara e Sagan ce ne sono 9.
Eppure si è visto qualche cosa, mi pare.


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meriadoc
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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claudiodance ha scritto: Alla Tirreno adriatico 2016 abbiamo visto anche una parte forse meno “epica” di Greg, ovvero quel sapere rimanere a ruota in certe situazioni al cospetto di un Sagan straripante. Però sintomo di grande maturità agonistica. Con tutta l’aria presa in faccia, in anni di fughe, Van Avermaet si può permettere qualche cenno di attendismo. Sappiamo per certo che non l’avrebbe mai fatto in un corsa momumento o in un Mondiale (la condotta a Rio lo dimostra, all’attacco senza tregua nelle ultime 3 ore di gara).
mah, abbiamo viste gare diverse negli anni
Van Avermaet ha avuto una maturazione in questi ultimi anni, forse 2013-2014, forse addirittura 2015
ma è un corridore che si è fatto notare già da parecchio (del resto è dell'85)
io personalmente lo ricordo la prima volta contro Bettini credo a un Tour del Belgio, sicuramente era il 2008
da allora, e per parecchi anni, l'aspetto caratterizzante di Van Avermaet è stato l'essere un succhiaruote, o limatore, inarrrivabile, roba che pure i detrattori più feroci di Valverde si sarebbero fermati
infatti, Van Avermaet, protagonista lo era spesso, in fuga spessissimo, è sempre stato un corridore da gare in linea, ma se c'era lui nella fuga era l'attendismo più estremo. Due esempi, tanto per non sembrare volutamente troppo vago: Brabante 2012, Gent 2013. Quest'ultima, poi, una roba spudorata (suggerisco anche i rispettivi thread su cicloweb perchè se n'era parlato)
dopo anni cosi, l'ho ridotto a "buon ultimo uomo per Gilbert" (e in effetti tra i due non c'era proprio paragone e Van Avermaet del resto aveva lanciato l'attacco di Gilbert a Geelong 2010)
invece, a dimostrazione che la carriera di un ciclista spesso non è lineare, ha progredito in qualità, nell'approccio alla gara ed è diventato uno dei migliori e più costanti durante la stagione; spessissimo non vincente, ma di ben altra pasta rispetto ai suoi primi anni (e sicuramente meglio di Gilbert, anche quando il vallone faceva l'ennesima sparata sul Cauberg per vincere l'Amstel 2014).
tuttavia, dimenticare quanto abbia già corso in carriera, e fissare un po' arbitrariamente il 2016 come un nuovo inizio, mi sembra voler cercare una rivalità a tutti i costi.
Io, in maniera del tutto arbitraria e soggettiva (ma del resto, cosa sarebbe l'oggettività?), la mia sentenza l'ho emessa, quando qualche dubbio mi era sorto in merito:
Tour 2016, tappa 10 con arrivo a Revel
Sagan porta via la fuga, porta via un altro gruppetto ridotto sotto l'azione del vento, rimangono tre Orica, Sagan, EBH, GVA, S. Dumoulin, c'è pura uno strappo di 2 km al 6% ai -7
Sagan è solo contro gli Orica, nè GVA, nè EBH danno il minimo aiuto
Quello che ho pensato è che con EBH, e GVA, non ci puo' essere alcun duello. Se corri cosi', ammetti un'inferiorità complessiva che ti è ben chiara e ben accetta (anhe quando vincerannoo comunque qualche altra corsa contro Sagan, come è normale che avvenga)
Ultima modifica di meriadoc il lunedì 8 agosto 2016, 16:42, modificato 1 volta in totale.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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claudiodance ha scritto:
meriadoc ha scritto:onestamente dubito che si vedranno molti di questi duelli
ci sono 5 anni di differenza
Fra Cancellara e Sagan ce ne sono 9.
Eppure si è visto qualche cosa, mi pare.
si, ma poco; si parla di Boonen-Cancellara
Sagan-Cancellara è più un duello estemporaneo, un interesecarsi di generazioni diverse
allora si è già visto, che ne so, Sagan-Kwiatkowski(o Degenkolb, Kristoff; Matthews, Van Avermaet)
personalmente, penso che Sagan-Kwiatkowski, Degenkolb siano quelli più duraturi


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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claudiodance ha scritto: Il modo con cui ha seguito Fuglsgang è l'esempio più bello della determinazione furiosa di un campione vincente.
Grande campione olimpico.
E pensare che fino a poco tempo fa credevo che GVA fosse considerato un perdente di lusso che nelle occasioni importanti ha spesso fallito per generosità e per una certa esuberanza tattica.
All'improvviso è un campione vincente?


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Salvatore77 ha scritto:
claudiodance ha scritto: Il modo con cui ha seguito Fuglsgang è l'esempio più bello della determinazione furiosa di un campione vincente.
Grande campione olimpico.
E pensare che fino a poco tempo fa credevo che GVA fosse considerato un perdente di lusso che nelle occasioni importanti ha spesso fallito per generosità e per una certa esuberanza tattica.
All'improvviso è un campione vincente?
Sì. Guarda, credo la sua caratura sia evidenziata dal fatto che BMC gli ha dato mandato di capitanare la squadra nelle classiche, con fiducia illimitata.
Basta vedere come la squadra sia totalmente votata alla sua causa.
Sono elementi che nel gruppo si concretizzano in una specie di reputazione acquisita e diffusa. La stessa cosa è capitata a Sagan,
prima di Richmond pareva quasi che fosse in una sorta di involuzione, ma in realtà nel gruppo è sempre stato stimato come fortissimo.

Alla fine queste reputazioni tornano a "plasmare" situazioni di gara.
Ricordo che quando Sagan vinse la prima tappa al Tour (quella dello scazzo con Fabian) Samu Sanchez
dichiarò: "...sono felice di essere a questo Tour, potrò raccontare un giorno di essere stato presente quando Sagan vinse la sua prima tappa alla Boucle..."
Insomma, era chiaro a tutti.
GVA è cresciuto più lentamente forse, ma la sua reputazione era ottima da molti anni.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Si, infatti. A mio avviso quando l'opinione pubblica lo accusava di perdere corse in quanto troppo generoso e troppo avvezzo ad attacchi da lontano che a noi piace vedere ma che spesso non sortiscono risultati, ho sempre pensato che GVA avesse ben valutato le proprie capacità e potenzialità di giocarsi le proprie possibilità avendo meno forza di altri super favoriti. Sta di fatto che forse è da pochissimo che GVA ha messo il turbo, per cui prima faceva bene ad anticipare. Proprio come ha fatto a Rio dove il percorso non era proprio fra i più adatti alle sue possibilità.
Mi fa specie pensare invece che tanti non hanno manco metà della forza di GVA e stanno sempre nel gruppo ad aspettare non so cosa.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Canada 2016:
Primo e secondo.
Secondo e primo.

No, ma se ne vedranno pochi di duelli fra Gregga e Peterone...... :diavoletto: :diavoletto:


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Bob House
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da Bob House »

Il "fuorigiri" che ha fatto sulla Côte de Polytechnique ieri è stato qualcosa di irreale.Ho provato dolore nel guardarlo,metro dopo metro.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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tanta stima per Greg


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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claudiodance ha scritto:Canada 2016:
Primo e secondo.
Secondo e primo.

No, ma se ne vedranno pochi di duelli fra Gregga e Peterone...... :diavoletto: :diavoletto:
iniziero' a considerarlo un duello quando Van Avermaet farà qualcosa di più che tirare 5 secondi ad ogni turno, e stare invariabilmente a ruota di Sagan il resto del tempo, compresi gli ultimi km, dove non va in testa manco a pagarlo


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galliano
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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meriadoc ha scritto:
claudiodance ha scritto:Canada 2016:
Primo e secondo.
Secondo e primo.

No, ma se ne vedranno pochi di duelli fra Gregga e Peterone...... :diavoletto: :diavoletto:
iniziero' a considerarlo un duello quando Van Avermaet farà qualcosa di più che tirare 5 secondi ad ogni turno, e stare invariabilmente a ruota di Sagan il resto del tempo, compresi gli ultimi km, dove non va in testa manco a pagarlo
Effettivamente ho notato che, da un po' di tempo, se c'è sagan nel gruppetto, Van Avermaet tende a risparmiarsi un poco.
Non che stia sempre a ruota, ma sicuramente lavora un po' meno dello slovacco.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da claudiodance »

meriadoc ha scritto:
claudiodance ha scritto:Canada 2016:
Primo e secondo.
Secondo e primo.

No, ma se ne vedranno pochi di duelli fra Gregga e Peterone...... :diavoletto: :diavoletto:
iniziero' a considerarlo un duello quando Van Avermaet farà qualcosa di più che tirare 5 secondi ad ogni turno, e stare invariabilmente a ruota di Sagan il resto del tempo, compresi gli ultimi km, dove non va in testa manco a pagarlo
Ho visto, ho visto.
I due cominciano a prenderla sul personale. Aspetto solo qualche vaffanculo in diretta. Poi la felicità sarà completa.
Io ho parlato di lotta fra i due, ma non facciamone una questione di lana caprina.
I risultati parlano. Il 2016 è da ricordare come l'anno del confronto fra Gregga e Peter.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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galliano ha scritto:
meriadoc ha scritto:
claudiodance ha scritto:Canada 2016:
Primo e secondo.
Secondo e primo.

No, ma se ne vedranno pochi di duelli fra Gregga e Peterone...... :diavoletto: :diavoletto:
iniziero' a considerarlo un duello quando Van Avermaet farà qualcosa di più che tirare 5 secondi ad ogni turno, e stare invariabilmente a ruota di Sagan il resto del tempo, compresi gli ultimi km, dove non va in testa manco a pagarlo
Effettivamente ho notato che, da un po' di tempo, se c'è sagan nel gruppetto, Van Avermaet tende a risparmiarsi un poco.
Non che stia sempre a ruota, ma sicuramente lavora un po' meno dello slovacco.
Esatto, lavora un po' di meno.
Onestamente, chi è che tira come Sagan al momento? Nessuno.
Chi è che si sente in torto se risparmia qualcosina al cospetto del più forte corridore degli ultimi anni? Nessuno-


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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dico la verità, sono impressioni: per me Boonen quando stava in fuga con Cancellara (in diverse occasioni), ha sempre tirato uguale
vabbè, direte voi, sulla carta era più veloce, ma Cancellara era una tale bestia sugli strappi che a priori non era cosi conveniente
comunque, van avermaet ha un plamres fin troppo scarno per uno del suo valore, quindi mi fa piacere che lo stia rimpinguando; anche perchè è stato fin troppo preso per il culo per i suoi piazzamenti, quando avrebbero dovuto essere una nota di valore (a dire il vero, questo vale anche per sagan e suoi "secondi posti")


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Gran faticatore Greg, tanto rispetto e stima per lui :clap: :clap: :clap:


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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meriadoc ha scritto:dico la verità, sono impressioni: per me Boonen quando stava in fuga con Cancellara (in diverse occasioni), ha sempre tirato uguale
vabbè, direte voi, sulla carta era più veloce, ma Cancellara era una tale bestia sugli strappi che a priori non era cosi conveniente
comunque, van avermaet ha un plamres fin troppo scarno per uno del suo valore, quindi mi fa piacere che lo stia rimpinguando; anche perchè è stato fin troppo preso per il culo per i suoi piazzamenti, quando avrebbero dovuto essere una nota di valore (a dire il vero, questo vale anche per sagan e suoi "secondi posti")
Meriadoc, parole che per me sono Vangelo.
E ti dico di più, Boonen è per sempre nel mio cuore dal Fiandre in cui si immolò a farsi trafiggere da Cancellara sul Muur.
Me lo ricordo bene. Moriva di acido lattico ad ogni cambio, ma non saltò nemmeno un cambio e non tirò un metro di meno.
Il ciclismo, per questi pochi giganti, è anche un fatto di onore e reputazione.
E non è solo retorica. Quando tu dimostri questo valore, il gruppo alla fine ti restituisce sempre qualcosa. Quando corri come Pozzato (per dirne uno) vieni punito.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da marc »

dispiace per la scelta di non disputare l'Europeo (se non ho capito male)..d'accordo stagione lunga ecc ecc ma con sta forma che si ritrova e il percorso sulla carta adatto…Solo una settimana in più poteva tirarla. Poi c'è il capitolo Lombardia, lì Greg non ha possibilità e fa bene forse a rinunciare. Sulla carte pure l'Olimpiade era per scalatori…Cmq peccato per l'Europeo


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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marc ha scritto:dispiace per la scelta di non disputare l'Europeo (se non ho capito male)..d'accordo stagione lunga ecc ecc ma con sta forma che si ritrova e il percorso sulla carta adatto…Solo una settimana in più poteva tirarla. Poi c'è il capitolo Lombardia, lì Greg non ha possibilità e fa bene forse a rinunciare. Sulla carte pure l'Olimpiade era per scalatori…Cmq peccato per l'Europeo
Ma non fa il mondiale? :boh:


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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galliano ha scritto:
marc ha scritto:dispiace per la scelta di non disputare l'Europeo (se non ho capito male)..d'accordo stagione lunga ecc ecc ma con sta forma che si ritrova e il percorso sulla carta adatto…Solo una settimana in più poteva tirarla. Poi c'è il capitolo Lombardia, lì Greg non ha possibilità e fa bene forse a rinunciare. Sulla carte pure l'Olimpiade era per scalatori…Cmq peccato per l'Europeo
Ma non fa il mondiale? :boh:
Assolutamente SI. La stagione di Greg non finisce qui. Salterà l'europeo, e mi dispiace perchè sarebbe stato tra i favoriti, ma sarà all'ENECO Tour ( 19-25 Settembre) dove per percorso, forma fisica e grazie anche alla presenza della cronosquadre, credo sia uno dei principali favoriti. Quindi il mondiale per cui ha già annunciato battaglia.
E' un peccato che salti l'europeo, ma con il cambio di calendario per il mondiale, forse han reputato che l'ENECO fosse la corsa ideale per arrivare al meglio a Doha, considerando anche che di lì in avanti non ci sono altre corse a tappe in calendario, a parte il neonato giro di Toscana che però è brevissimo.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Il Lombardia non lo fa?


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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simociclo ha scritto:Il Lombardia non lo fa?
Credo sia troppo duro (questa volta per davvero, non come a Rio).
Sono 4500 metri di dislivello, se è protagonista anche a Bergamo allora che si dedichi ai GT :D .
Fosse stato lo stesso percorso del 2014, sarebbe uno tra i favoriti secondo me


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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meriadoc ha scritto:
claudiodance ha scritto:Canada 2016:
Primo e secondo.
Secondo e primo.

No, ma se ne vedranno pochi di duelli fra Gregga e Peterone...... :diavoletto: :diavoletto:
iniziero' a considerarlo un duello quando Van Avermaet farà qualcosa di più che tirare 5 secondi ad ogni turno, e stare invariabilmente a ruota di Sagan il resto del tempo, compresi gli ultimi km, dove non va in testa manco a pagarlo
Concordo. Anche al tour ha fatto la stessa cosa nella tappa in cui andarono in fuga. A differenza delle olimpiadi, dove nonostante non fosse sul suo terreno ideale, non si risparmiò di certo nelle tirate. Sa di essere più lento di Sagan allo sprint (come il 98% dei corridori del resto) e quando è con lui cerca spesso di tirare col contagiri. Sarebbe interessante una fuga a due tra di loro per capire bene fino in fondo quanta differenza vi sia sulla tenuta e quanto siano veloci a sprintare con pieno acido lattico nelle gambe. Fino ad ora in effetti nelle fughe che io ricordo, con Sagan e GVA c'erano sempre almeno altri 6-7 corridori, e con quel numero è più facile saltare qualche cambio.
Secondo me cmq, ora che sta inizando a vincere, la carta dell'andare a risparmio in fuga, gli sarà concessa sempre meno anche da parte di altri avversari. Del resto è anche giusto così, quando arrivi ad un certo livello le vittorie te le devi sudare!
E pensare che a Sagan l'immagine di succhiaruote gli fu subito appioppata perché osò sfruttare le trainate di Cancellara in un paio di tappe al tour, quando era ancora un ragazzino di nemmeno 20 anni. Quanta acqua sotto i ponti (e km di vento in faccia) è passata da allora :D
Ad ogni modo, se la forma di GVA e Sagan rimarrà questa anche il prossimo anno, ci sarà da divertirsi :cincin:


claudiodance
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Gand vinta da gladiatore. Strappo sul Kemmel, rotazione selvaggia con Peter e John, rientrano un po' di gendarmi da dietro, dieci chilometri ad alta velocità, poi una trenata paurosa sotto la Meenen poort di Ypres, restano in 5, poco dopo si accorge della sciocchezza di Sagan e semplicemente si alza sui pedali per guadagnare la scia di Keukeleire e reimpostare il cruise control su un mini trofeo Baracchi.
Infine uno sprint Merckxista vinto bravamente, con tanto di traiettoria a chiudere verso le transenne, sentendo di avere diritto a lambire la scorrettezza. E vincere.
Vincere tutto quel che si può vincere. È arrivato il momento del raccolto grosso. La settimana santa ha il suo uomo forte.


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galliano
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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claudiodance ha scritto:Gand vinta da gladiatore. Strappo sul Kemmel, rotazione selvaggia con Peter e John, rientrano un po' di gendarmi da dietro, dieci chilometri ad alta velocità, poi una trenata paurosa sotto la Meenen poort di Ypres, restano in 5, poco dopo si accorge della sciocchezza di Sagan e semplicemente si alza sui pedali per guadagnare la scia di Keukeleire e reimpostare il cruise control su un mini trofeo Baracchi.
Infine uno sprint Merckxista vinto bravamente, con tanto di traiettoria a chiudere verso le transenne, sentendo di avere diritto a lambire la scorrettezza. E vincere.
Vincere tutto quel che si può vincere. È arrivato il momento del raccolto grosso. La settimana santa ha il suo uomo forte.
Un messaggio di claudiodance sulla vittoria di GVA alla Gent Wevelgen era più prevedibile di una tassa del governo Monti :bll: :diavoletto:
Comunque tutto giusto, tutto vero salvo che domenica sarà il giorno dell'incoronazione del vero e unico fidanzato del Belgio.
Anzi i fidanzati sono due, uno per ogni lingua.


quasar
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da quasar »

I thread dedicati ai ciclisti dovrebbero essere una cosa seria.
Posso comprendere quello su Pozzato, al limite anche quello su Colbrelli. Ma Van Avermaet proprio no... soprattutto se l'ispiratore è colui che anni fa inaugurò un thread da antologia sui fratellini lussemburghesi. :D
Chiaramente si scherza, meglio precisarlo vista la suscettibilità di tanti sull'argomento Van Avermaet.
In ogni caso noto che la storia del succhiaruote non è stata tirata fuori ad minchiam soltanto ora, ma è una sensazione piuttosto diffusa già dalla scorsa stagione.

Colgo l'enfasi indotta e non spontanea del Dancelli, quindi quel "uomo forte" finale riferito alla settimana santa lo lascio passare.... anche perché se decidesse di giocarsela a viso aperto con i più forti e al netto di gentili cadeau da parte dei suoi rivali, domenica non vedrà il podio. :drink: :hippy:


p.s. Non amo, anzi generalmente mi infastidiscono i nomignoli riferiti agli atleti, che siano essi simpatici o utilizzati con altri intenti. Devo però riconoscere che quel "sorcio delle Fiandre" riferito a Van Avermaet, letto in qualche commento, è geniale. :D


Filarete
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da Filarete »

Sarebbe anche interessante assistere ad un duello tra lui e l'astuto Kwiatkowski.


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Patate
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da Patate »

Filarete ha scritto:Sarebbe anche interessante assistere ad un duello tra lui e l'astuto Kwiatkowski.
Una partita a scacchi, in pratica


Filarete
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da Filarete »

Già, un' intrigante partita a scacchi.


claudiodance
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da claudiodance »

Con tutto l’affetto per chi non ha mai visto un vero succhiaruote, suggerisco di chiedere informazioni su Eddy Planckaert a Steve Bauer, in merito alla Parigi Roubaix del 1990. Oppure su Roger De Vlaeminck, chiedere a Beppe Saronni, relativamente alla Sanremo del 1978.
Ecco, credo che qualche contributo in merito alla definizione di succhiaruote lo si possa tirare fuori.
Non mi pare che il buon Gregga lo sia mai stato, in questo modo.
Poi, se vogliamo, ha vinto un oro olimpico attaccando a 80 chilometri dal traguardo, tirando il doppio di tutti gli altri e conservando energie per non cadere in discesa come un pollo e per sbranare i superstiti di una gara massacrante a Copacabana. Diciamo che il vento in faccia non lo spaventa troppo, mi pare.
Ciao belli.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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In merito al "sorcio delle Fiandre", spero vivamente che l'autore del nomignolo si mandi affanculo da solo.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

claudiodance ha scritto:In merito al "sorcio delle Fiandre", spero vivamente che l'autore del nomignolo si mandi affanculo da solo.
il 'padre' di tale nomignolo è galliano :diavoletto: ma è risaputo che il nostro galliano quando c'è qualcuno che gli sta sugli zebedei, perde ogni forma di obiettività e si lascia andare a ste definizioni poco attinenti alla realtà.
Ma alla fine dei conti gli vogliamo tanto bene lo stesso, non fosse altro per le tante risate che ci ha fatto fare durante il quizzone :cincin:


si scherza, eh :)


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claudiodance
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:
claudiodance ha scritto:In merito al "sorcio delle Fiandre", spero vivamente che l'autore del nomignolo si mandi affanculo da solo.
il 'padre' di tale nomignolo è galliano :diavoletto: ma è risaputo che il nostro galliano quando c'è qualcuno che gli sta sugli zebedei, perde ogni forma di obiettività e si lascia andare a ste definizioni poco attinenti alla realtà.
Ma alla fine dei conti gli vogliamo tanto bene lo stesso, non fosse altro per le tante risate che ci ha fatto fare durante il quizzone :cincin:


si scherza, eh :)
Sì, puoi essere simpatico e spiritoso, mi piace, non dico di no. Va bene anche il nomignolo borderline, però attenzione a iniziare con le offese ("Sorcio" non farebbe piacere a nessuno), il tragitto verso lo stile di tifo da curva dello stadio potrebbe non essere così lungo.
I fumogeni sul Cervo, ma soprattutto la gentaglia dello Zoncolan (fischi a Contador etc..) sono un campanello d'allarme.
Io pretendo. PRETENDO, che a discutere di gare in bici ci si metta con congnizione di causa.
Che la parola SUCCHIARUOTE, non venga usata alla cazzo.
Van Avermaet non è un succhiaruote, così come non lo fu Sagan quando rifiutò di dare un paio di cambi a Cancellara nell'ultimo chilometro verso Seraing, nel 2012.
Anche Terpstra non è un succhiaruote....per altro.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da Road Runner »

claudiodance ha scritto:Con tutto l’affetto per chi non ha mai visto un vero succhiaruote, suggerisco di chiedere informazioni su Eddy Planckaert a Steve Bauer, in merito alla Parigi Roubaix del 1990. Oppure su Roger De Vlaeminck, chiedere a Beppe Saronni, relativamente alla Sanremo del 1978.
Ecco, credo che qualche contributo in merito alla definizione di succhiaruote lo si possa tirare fuori.
Non mi pare che il buon Gregga lo sia mai stato, in questo modo.
Poi, se vogliamo, ha vinto un oro olimpico attaccando a 80 chilometri dal traguardo, tirando il doppio di tutti gli altri e conservando energie per non cadere in discesa come un pollo e per sbranare i superstiti di una gara massacrante a Copacabana. Diciamo che il vento in faccia non lo spaventa troppo, mi pare.
Ciao belli.
La San Remo del 1978, uno dei furti più clamorosi della storia del ciclismo. Il campione affermato che deruba meschinamente un ragazzino di 20 anni e 5 mesi. Infame e verme.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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claudiodance ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
claudiodance ha scritto:In merito al "sorcio delle Fiandre", spero vivamente che l'autore del nomignolo si mandi affanculo da solo.
il 'padre' di tale nomignolo è galliano :diavoletto: ma è risaputo che il nostro galliano quando c'è qualcuno che gli sta sugli zebedei, perde ogni forma di obiettività e si lascia andare a ste definizioni poco attinenti alla realtà.
Ma alla fine dei conti gli vogliamo tanto bene lo stesso, non fosse altro per le tante risate che ci ha fatto fare durante il quizzone :cincin:


si scherza, eh :)
Sì, puoi essere simpatico e spiritoso, mi piace, non dico di no. Va bene anche il nomignolo borderline, però attenzione a iniziare con le offese ("Sorcio" non farebbe piacere a nessuno), il tragitto verso lo stile di tifo da curva dello stadio potrebbe non essere così lungo.
I fumogeni sul Cervo, ma soprattutto la gentaglia dello Zoncolan (fischi a Contador etc..) sono un campanello d'allarme.
Io pretendo. PRETENDO, che a discutere di gare in bici ci si metta con congnizione di causa.
Che la parola SUCCHIARUOTE, non venga usata alla cazzo.
Van Avermaet non è un succhiaruote, così come non lo fu Sagan quando rifiutò di dare un paio di cambi a Cancellara nell'ultimo chilometro verso Seraing, nel 2012.
Anche Terpstra non è un succhiaruote....per altro.
Mi trovi d'accordo. In questi giorni oltre GvA, su cui hai già scritto benissimo tu, si sta demonizzando Terpstra. Uno che 2 anni fa al Fiandre tirò più di Kristoff per poi essere sverniciato in volata. Un altro che del vento in faccia non ha paura. Eppure sta passando come il prototipo di succhiaruote...


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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halma halma io ho battezzato GVA in quel modo solo scherzosamente, facendo un parallelo con Fabio Aru e i suo scatti da sorcio (che ormai sono un ricordo).
Ma solo perché Greg non rientra nelle mie simpatie sopratutto perché ai tempi della BMC aveva posto il veto alla partecipazione di Gilbert alla classiche delle pietre.

Come si trova in molti miei messaggi, io ho sempre riconosciuto la forza di GVA e non gli ho mai mosso accuse di essere un succhiaruote.
Anche se non si può negare che quando è stato in fuga con Sagan tra i due il più generoso è stato generalmente lo slovacco.
Comunque GVA il suo lo fa sempre.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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galliano ha scritto:halma halma io ho battezzato GVA in quel modo solo scherzosamente, facendo un parallelo con Fabio Aru e i suo scatti da sorcio (che ormai sono un ricordo).
Ma solo perché Greg non rientra nelle mie simpatie sopratutto perché ai tempi della BMC aveva posto il veto alla partecipazione di Gilbert alla classiche delle pietre.

Come si trova in molti miei messaggi, io ho sempre riconosciuto la forza di GVA e non gli ho mai mosso accuse di essere un succhiaruote.
Anche se non si può negare che quando è stato in fuga con Sagan tra i due il più generoso è stato generalmente lo slovacco.
Comunque GVA il suo lo fa sempre.
Molto, ma molto bene.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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quasar ha scritto: Chiaramente si scherza, meglio precisarlo vista la suscettibilità di tanti sull'argomento Van Avermaet.
c.v.d.
consiglio spassionato: vi state accaldando un po' troppo sull'argomento. anche meno eh ;)

claudiodance ha scritto: Che la parola SUCCHIARUOTE, non venga usata alla cazzo.
tornando un attimo seri, rivolgo l'invito anche a te...
claudiodance ha scritto:Con tutto l’affetto per chi non ha mai visto un vero succhiaruote, suggerisco di chiedere informazioni su Eddy Planckaert a Steve Bauer, in merito alla Parigi Roubaix del 1990. Oppure su Roger De Vlaeminck, chiedere a Beppe Saronni, relativamente alla Sanremo del 1978.
Ecco, credo che qualche contributo in merito alla definizione di succhiaruote lo si possa tirare fuori.
di cosa stiamo parlando? fammi capire: Planckaert va in fuga a 100km dal traguardo, viene raggiunto mi pare a 30km dal traguardo da Bauer e non ricordo, mi pare Van Hoydonck , a poche decine di secondi si ritrova un gruppetto con 3 compagni di squadra tra cui il vincitore dell'anno precedente, e avrebbe dovuto continuare a tirare?
suvvia, non citiamo alla cazzo le corse del passato solo per fare gazzosa.
Sanremo del 78? da saronniano della prima ora, ancora oggi non ho metabolizzato quella corsa. Ma, ad onor del vero, va detto che non fu tanto De Vlaeminck a risparmiarsi, quanto piuttosto Beppe ad esagerare. Aveva 20 anni, era forte, quel giorno il più forte come lo stesso Roger ammise candidamente a fine corsa, ma si consumò letteralmente con quel forcing dissennato sul Poggio. Volle strafare, fu l'esuberanza giovanile a costargli la vittoria, prima ancora che l'astuzia dei suoi rivali.

Detto ciò, vi lascio tranquilli a compiacervi sulla grandezza "dell'uomo forte" (questo appellativo immagino ti sarà più gradito senza dover per forza mandare necessariamente affanculo qualcuno... ) :cincin:
Ultima modifica di quasar il martedì 28 marzo 2017, 12:17, modificato 1 volta in totale.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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San Remo 1978. De Vlaemink non ha scuse. Si rifiutò più volte di passare e se Saronni non mette giù la testa in quel modo li riprendono e addio tutto. Infame e verme.


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Road Runner ha scritto:San Remo 1978. De Vlaemink non ha scuse. Si rifiutò più volte di passare e se Saronni non mette giù la testa in quel modo li riprendono e addio tutto. Infame e verme.
D'accordo con te, per quella Sanremo e per Praga ancora oggi mi sopraggiungo incubi ricorrenti...
Resto tuttavia ancora convinto, a distanza di anni, che senza quella sfuriata sul Poggio avrebbe conservato le forze necessarie per batterlo allo sprint, nella cui impostazione, specie se si tratta di sprint ristretti (e mi ricollego al discorso Van Avermaet, Omloop e Harelbeke giusto per tornare in topic) emerge sempre e comunque la malizia o, se si preferisce, l'ingenuità del singolo atleta.
Ultima modifica di quasar il martedì 28 marzo 2017, 12:32, modificato 1 volta in totale.


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galliano
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Dirò di più.
Sono convinto che alla GW fosse quello con la gamba migliore, anche più di Sagan.

Per quanto riguarda il sorcio e il tifo da stadio, il tutto va contestualizzato.
Io amo sdrammatizzare, non mi azzarderei mai ad insultare un ciclista durante una corsa, anzi applaudo pure Aru che (neanche sempre per colpa sua) non rientra nelle mie simpatie.
Il sorcio nasce dalla tipologia di scatti con cui Aru ha spesso portato a casa delle vittorie, ovvero approfittando della marcatura tra i big e lui come un innocuo topolino è riuscito ad approfittarne.
Sorcio not Ratto


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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

Messaggio da leggere da quasar »

galliano ha scritto:Dirò di più.
Sono convinto che alla GW fosse quello con la gamba migliore, anche più di Sagan.

Per quanto riguarda il sorcio e il tifo da stadio, il tutto va contestualizzato.
Io amo sdrammatizzare, non mi azzarderei mai ad insultare un ciclista durante una corsa, anzi applaudo pure Aru che (neanche sempre per colpa sua) non rientra nelle mie simpatie.
Il sorcio nasce dalla tipologia di scatti con cui Aru ha spesso portato a casa delle vittorie, ovvero approfittando della marcatura tra i big e lui come un innocuo topolino è riuscito ad approfittarne.
Sorcio not Ratto
E' proprio questo che i tifosi/ultras fanno fatica a comprendere.
Una critica puramente tattica al loro beniamino e pare che hai insultato loro la madre o la sorella.
Sarà che ormai da almeno due decenni il tifo ciclistico (con annesse antipatie e simpatie personali) non mi appartiene più, ma fatico a decifrare tali atteggiamenti.
Molto francamente, a me di Van Avermaet, Sagan, Stybar o Pozzato non me ne fotte nulla. Mi interessa e mi appassiona vedere unicamente una bella corsa, avvincente e coinvolgente, senza alcun coinvolgimento emotivo a priori sul singolo atleta. Insomma, che vinca il più forte, non il mio preferito.

Se a Seraing Sagan fa il furbo e infinocchia Cancellara, esterno il mio disappunto; se al Fiandre dell'anno successivo se la gioca invece a viso aperto pagandone poi le conseguenze, lo applaudo. Nel momento in cui vince Mondiale e Fiandre da protagonista, lo applaudo ancora di più.
Se Van Avermaet fa il furbo all'Het Volk o come diamine si chiama ora, scrivo il mio disappunto per una condotta di gara che mi infastidisce, senza che nessuno mi debba rompere la balle su come o cosa o quando lui abbia dimostrato di essere meritevole. Se domenica se la giocasse a viso aperto e vincesse da protagonista il Fiandre sarei il primo ad applaudirlo.

Quando si comprenderà che a tanti appassionati di ciclismo interessa la corsa e non i ciclisti, non sarà mai troppo tardi.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Quasar, mi trovi d'accordo su quel che dici. Il tuo è un discorso di obiettività.

Proprio per questo, chi domenica ha dato del succhiaruote a Greg Van Avermaet o non ha visto la corsa oppure era chiaramente in malafede perchè il fiammingo è stato coloui che ha infiammato la corsa, scattando sul Kemmelberg e facendo la differenza (solo Sagan ha saputo tenergli davvero le ruote); ha alimentanto dapprima l'azione dei 3 e poi quella dei 6; dopo il raggruppamento è stato promotore del nuovo frazionamento e quando sono rimasti lui e Keukeleire, ha sicuramente tirato molto di più.

All'Het Volk aveva approfittato un pò della presenza di Sagan. Tutto vero. Ma non credo che una situazione del genere basti per dargli un'etichetta che non si merita.


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claudiodance
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Amico mio, Eddy Planckaert aveva già cominciato a tirare indietro già prima dell’arrivo di Van Hooydonck. Appena rientrato il roscio si era posizionato in bella quarta ruota, mentre Gayant, e un altro belga molto sgraziato, in fuga con lui avevano continuato senza tregua coi turni in testa.
Così almeno per 10 chilometri. (Altro che Terpstra). Poi rientrano altri fra cui Bauer e a quel punto, beh certo, aveva dietro Freuler, Wampers, Talen e Ludwig, poteva fare quello che ha fatto, ma fra il suo atteggiamento e quello di Gayant ci passa un treno.
Riguarda lo sprint nel velodromo, Eddy rimonta Bauer all’esterno aggirando anche un piantatissimo Van Hooydonck. Si era ben gestito, eccome.
Poi guarda, il ciclismo è gara eminentemente tattica e per me sono lecite tutte le visioni di gara. Certo che “normalmente” in fuga si tira. È concesso avere pause, tirare di meno di altri, saltare uno-due cambi per rifiatare, ma poi si tira. Altrimenti si rimane a ruota, ma senza fare la volata.
Detto questo, la questione nodale è: c’è una differenza abissale fra il saltare qualche cambio (magari per concedersi il modo di contribuire meglio dopo aver recuperato uno sforzo) e invece tirare un turno su dieci.
Altrimenti diamo del succhiaruote anche a Kwiatkoski a Sanremo, ma così non è più finita.
Sagan, Cavendish e Boonen, quanto hanno tirato nei giri finali del mondiale di Doha? Tutti succhiaruote?


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GregLemond
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Re: Greg Van Avermaet: tutto il ciclismo che possiamo immagi

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Succhiaruote, forse, Rui Costa a Firenze.


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