pagare per correre

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Seb
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Seb »

Gianni Savio: "Mi viene imputato di aver ingaggiato nel 2013 il corridore Patrick Facchini solo perchè sostenuto da uno sponsor. Ecco l'esatta esposizione dei fatti: a fine 2012 - quando il nostro organico per la stagione 2013 era ormai completo - mi interpello' il corridore Patrick Facchini, dicendomi di essere interessato al passaggio al Professionismo nella nostra squadra. Risposi che le risorse economiche destinate al l'ingaggio di corridori erano ormai esaurite e quindi non avrei potuto assumere nuovi atleti. Il signor Facchini mi disse che il consorzio Valli del Chiese sarebbe stato interessato a sostenere una sponsorizzazione coinvolgendo anche una azienda importante quale la BM GROUP e aggiunse che un funzionario del Consorzio avrebbe voluto conoscermi in quanto interessato a promuovere il loro marchio attraverso il mondo del Ciclismo. Mi recai nella sede del Consorzio e - preso atto del loro reale interesse a una promozione pubblicitaria - iniziai una trattativa che si concluse con un accordo di sponsorizzazione, sia con il Consorzio sia con la BM GROUP, per la presenza dei due marchi sulle maglie ufficiali di gara nella stagione 2013. Il funzionario del Consorzio e il dirigente della BM GROUP mi dissero che la conclusione dell'accordo contrattuale sarebbe stata legata all'ingaggio del corridore Patrick Facchini e io accettai, anche perché il corridore era in possesso delle qualità sportive per passare professionista, avendo vinto alcune corse di prestigio del calendario dilettanti. Ovviamente porterò come testimoni all'udienza del Coni sia il funzionario del Consorzio sia il dirigente della BM GROUP. Questi sono i fatti relativi all'ingaggio del corridore e lascio giudicare all'opinione pubblica se il mio comportamento possa essere considerato contrario alla lealtà sportiva"


Gianluca Avigo - bove

Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

Scusate tanto ma a questo punto ha ragione Tinkoff. Il ciclismo non può più vivere di soli sponsor. Se una fetta consistente dei budget arrivasse dai diritti TV, quanto meno i team avrebbero una base su cui lavorare e non sarebbero costretti alla prostituzione sportiva.
Ok ci sarebbe da regolamentare come si deve la spartizione dei diritti, però a questo punto credo sia l'unica strada percorribile sia per le WT che per le prof. Discorso a parte andrebbe fatto per le continental


Salvatore77
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Ho letto alcuni post che non condannano a piene mani la faccenda "pago e corro".
Io sono uno di quello che ha già scritto che il confine fra quello che è reato e quello che non lo è, è molto labile. Allora per analogia applichiamo le leggi (non poche) che disciplinano il lavoro, troveremo qualche risposta.
Esempio del master MBA, pago un'iscrizione salata perchè poi un'azienda mi fa fare tirocinio e poi forse mi assume: non è reato perchè l'azienda non ha alcun obbligo di assumermi, anche se nella prassi succede molto di frequente che poi si rimane.
Esempio di un corridore amatore che si paga la bici e la benzina per fare le gare di domenica, spende dei soldi e si diverte, ecco il caso di uno che spende per correre. Ma non è un professionista.
Il caso di chi correre con vincolo di "subordinazione" nei confronti del proprio datore di lavoro può fare una sola cosa: prendere lo stipendio e non assolutamente accollarsi il rischio d'impresa, ne sostenere i costi per produrre tale reddito.
Se uno deve mettere i soldi diventa socio di una società, socio di una cooperativa, al massimo associato in partecipazione, ma altro non può essere.


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Winter
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Winter »

bove ha scritto:Scusate tanto ma a questo punto ha ragione Tinkoff. Il ciclismo non può più vivere di soli sponsor. Se una fetta consistente dei budget arrivasse dai diritti TV, quanto meno i team avrebbero una base su cui lavorare e non sarebbero costretti alla prostituzione sportiva.
Ok ci sarebbe da regolamentare come si deve la spartizione dei diritti, però a questo punto credo sia l'unica strada percorribile sia per le WT che per le prof. Discorso a parte andrebbe fatto per le continental
ma quali diritti tv??
ma le corse italiane pagano x esser trasmesse in Rai. . :D :D
il calcio è una cosa.. il ciclismo una altra
Il team sky ha lo stesso " fatturato" del giro d italia
tinkoff ha perso l ennesima occasione per star zitto


Gianluca Avigo - bove

Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

Be credo che Aso e rcs 4 soldini li prendano dalle TV. Certo non è il calcio ma nemmeno i budget dei team WT e pro sono gli stessi del calcio.
Domanda. Quale sarebbe la possibile soluzione? Tutte le squadre ( tranne Sky e poche altre ) si lamentano da anni dei costi che lievitano costantemente in questo moderno ciclismo. Se rimane tutto com'è, assisteremo alla moria già in atto sia di WT che di prof. Tinkoff sarà anche un mezzo pazzo eccentrico, ma tanto pirla non è. Ovviamente secondo me. Meglio 100 tinkoff che questa Uci e questo modo di gestire uno sport sempre più snaturato ed in costante svendita. Avanti con cinesi e arabi che fanno la spesa al supermercato della sfigata Europa.

Tornando al tema pagare per correre, personalmente queste storie le sentivo da allievo a metà anni 80. Hai il paparino, lo zio o il nonno con l'impresetta. Ecco se proprio non eri un cadavere il posticino in squadra lo trovavi. Non so dove viviate ma è il mondo del lavoro che purtroppo funziona così. In tutti i settori. Volete dirmi che sono l'unico pirla che ha visto ex compagni di classe ( capre ) o figli di tizio è Caio ( capre ), trovare un'occupazione di prestigio solo per il merito di avere santi in paradiso? Non che io lo condivida, anche perché da una vita gioco nella squadra sbagliata.

Ripeto secondo me l'unico sistema è dare ai team una certa solidità economica extra sponsor, altrimenti non cambierà nulla. Anzi peggiorerà.


Gianluca Avigo - bove

Re: pagare per correre

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Budget delle WT
Trova le differenze :crazy:
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Winter
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Winter »

bove ha scritto:Be credo che Aso e rcs 4 soldini li prendano dalle TV. Certo non è il calcio ma nemmeno i budget dei team WT e pro sono gli stessi del calcio.
Domanda. Quale sarebbe la possibile soluzione? Tutte le squadre ( tranne Sky e poche altre ) si lamentano da anni dei costi che lievitano costantemente in questo moderno ciclismo. Se rimane tutto com'è, assisteremo alla moria già in atto sia di WT che di prof. Tinkoff sarà anche un mezzo pazzo eccentrico, ma tanto pirla non è. Ovviamente secondo me. Meglio 100 tinkoff che questa Uci e questo modo di gestire uno sport sempre più snaturato ed in costante svendita. Avanti con cinesi e arabi che fanno la spesa al supermercato della sfigata Europa.
Rcs penso il budget della lotto..
In teoria la soluzione sarebbe il contrario di quello che dice tinkoff
Diminuire i costi :D

T dirò io preferivo il ciclismo di prima senza sky , tinkoff, astana, katusha e compagnia bella
e senza wt..


Mr. MM
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Re: pagare per correre

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nime ha scritto:
Mr. MM ha scritto:
E' il datore di lavoro che si deve assumere il rischio di impresa e sbattersi per cercare i soldi per mandare avanti la sua attività, ingaggiando gli impiegati migliori (e pagandoli).

Tutto il resto è fuffa (e violazione dei diritti dei lavoratori).
ancora con sta cosa dei lavoratori?

qui è il "lavoratore" che volontariamente paga il datore di lavoro per rubare il posto ad uno che se lo merita

quindi ammesso che tutta questa questione sia marcia

i due beneficiari e truffatori sono in questo caso "lavoratore" e datore di lavoro... entrambi

non c'è uno dei due che sfrutta l'altro

entrambi fregano uno più meritevole
Ma davvero non ci si rende conto della differenza che passa tra:
- ho i soldi per pagare e pago anche se sono una pippa
- potrei giocarmi le mie chances perchè sembro un discreto corridore, ma mi viene detto che o porto uno sponsor che mi paghi lo stipendio oppure ciccia. E io lo sponsor non ce l'ho. La pippa, invece, sì e mi ciula il posto

Qui chi ci rimette non è quello che volontariamente paga (perchè benestante, perchè ha il parente che lo supporta, etc.), ma quello cui viene chiesto di procurarsi uno sponsor (è un ciclista, mica un team manager).


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pacho
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da pacho »

Solo una postilla a questa 'discussione' lanciata dal signor Modolo.
Posto che per la prima volta sono totalmente d'accordo con quanto dice lSalvatore 77 (da un punto di vista giuridico non fa una piega), leggo che alcuni comparano la pratica di pagare per correre con il master in business administration delle facolta´pettinate.
Il paragone c'entra una sega.
La categoria dilettanti (under 23 in particolare) svolge la funzione di scremare il gruppo, riducendo la rosa potenziali prof. a poche unita´.
Senza tanti sofismi la soluzione sarebbe ripristinare il sistema a punti che vigeva fino gli anni '80.

Lo sport dovrebbe essere unico dei pochi ambiti in cui il principio concorrenziale funziona davvero. Invece da piu parti si difende la concorrenza sul piano teorico, per poi di fatto giustificare il monopolio e le rendite di posizione sul piano pratico.
Essere liberali col culo degli altri. La solita, pelosa, ipocrisia.


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sceriffo
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da sceriffo »

bove ha scritto:Budget delle WT
Trova le differenze :crazy:
non so quale sia la fonte, ma mi pare assai improbabile che Katusha abbia un budget 2 volte e tanto Movistar e quasi il doppio di Etixx.
Comunque anche i 35K di Sky è del tutto improbabile


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Maìno della Spinetta
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

sceriffo ha scritto:
bove ha scritto:Budget delle WT
Trova le differenze :crazy:
non so quale sia la fonte, ma mi pare assai improbabile che Katusha abbia un budget 2 volte e tanto Movistar e quasi il doppio di Etixx.
Comunque anche i 35K di Sky è del tutto improbabile
Inrng e l'equipe durante il tour hanno presentato le cifre. Sky ha un budget depositato per via della controllante quindi è tutto verificabile in un secondo. Se non ricordo male so stava sui 27 milioni solo di stipendi ai corridori.


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Theakston
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Theakston »

L'altra faccia del world tour e di questi budget è che intorno c'è il vuoto, le altre squadre sono sparite o non ce la fanno a pagare a un corridore il minimo dello stipendio. Per il movimento italiano o spagnolo è stata una vera rovina


Gianluca Avigo - bove

Re: pagare per correre

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sceriffo ha scritto:
bove ha scritto:Budget delle WT
Trova le differenze :crazy:
non so quale sia la fonte, ma mi pare assai improbabile che Katusha abbia un budget 2 volte e tanto Movistar e quasi il doppio di Etixx.
Comunque anche i 35K di Sky è del tutto improbabile

la fonte è l'equipe


Gianluca Avigo - bove

Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

Theakston ha scritto:L'altra faccia del world tour e di questi budget è che intorno c'è il vuoto, le altre squadre sono sparite o non ce la fanno a pagare a un corridore il minimo dello stipendio. Per il movimento italiano o spagnolo è stata una vera rovina
Infatti. Di questo passo diventerà come la formula uno. I tour di quest'anno è stato per molti versi noioso quasi quanto un gp. Senza entrate diverse dagli sponsor ci saranno sempre più disparità tra team ricchi e team normali. Visto che nel ciclismo non c'è il costo del biglietto, un sistema di auto finanziamento ormai è indispensabile. Se si vuole un ciclismo globale con annessi e connessi, bisogna innanzi tutto ridimensionare i calendari ( cioè ridurli ) e poi le squadre dovrebbero UNITE picchiare i pugni sul tavolo. Insomma la torta sta diventando grande e va almeno in parte suddivisa.

Per tornare alla questione "pagare per correre" che interesse avrebbe una squadra professional di ingaggiare un corridore mediocre se ha già una certa solidità economica. Inoltre se ci fosse un sistema di promozione e retrocessione tra WT e Prof. le squadre avrebbero tutto l'interesse a salire di categoria per avere una fetta proporzionalmente più grossa e di conseguenza tornerebbero a fare il loro mestiere. Cioè cercare nuovi TALENTI da portare nel professionismo.


Salvatore77
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Dare più soldi a una squadra è senz'altro utile, ma è la soluzione per evitare di pagare per correre?
Se le squadre avessero più soldi forse non risponderebbero ai ciclisti: "non ho soldi ma se li avessi ti ingaggerei, pertanto dammeli tu".
Se lo stipendio fosse mediamente più altro, io immagino che la carriera del ciclista sarebbe ancora più appetibile e redditizia, tale da indurre chiunque ne abbia capacità, di puntare. Un po' come il calcio, tutti sanno che dalla serie A alla C1 di una volta, gli stipendi sono alti, in serie A altissimi, tali da farti vivere addirittura di rendita se non li sciupi, allora tutti i genitori mandano i figli alla scuola calcio dall'asilo.
Se il ciclismo fosse uno sport redditizio, sarebbe molto ambito.


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Faxnico
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Faxnico »

Concordo fino alle virgole con Pacho, Salvatore77 ed altri.
Guardate che bisogna esser suonati forti per credere oggi alla storiella di Modolo del passaggio - pagando - per vedere (!) quanto si vale tra i professionisti.
N'a roba da paese dei balocchi, dai...

Categoria U23.
* Caso A.
Corridore minimamente non fumato di cervello.
Non merito, non passo, torno a studiare e mi trovo un lavoro.
* Caso B (o non-A?).
Corridore non lucido al limite del TSO.
Svuoto la farmacia, tanto non ho nulla da perdere in questo mondo (e nemmeno da vergognarmi esageratamente), magari passo.
Nella peggiore delle ipotesi entro in certi giri di amici degli amici degli amici e trovo da vivacchiare per qualche anno.
Di stì tipi qua (...dranti-ci :D) ne sono passati ad orde, niente di nuovo.

Bisognerebbe provare a far allenare un giovane a quei volumi ed a quelle intensità con la inequivoca certezza di non aver alcun titolo per stare in gruppo o combinare alcunchè, così, tanto per provare.
Ammettendo per assurdo che abbia di cui campare senza vedere lo straccio di uno stipendio, si logorerebbe e perderebbe motivazioni (per quanto intrinseche) alla svelta.
Ma dato che non spariscono tutti dalla circolazione in 3 mesi, personalmente sono sempre più convinto (e l'ho già scritto) che in molti non riescano a rendersi conto che fosse il ciclismo agonistico una realtà con una soglia normale di tollerabilità delle contraddizioni, per loro non ci sarebbe il minimo spazio.
Alcuni non se ne renderanno mai conto, forse.
Dato che dall'ambiente non vengono aiutati di certo in tal senso, da fuori sarà sempre bene ribadirlo a chiare lettere, invece di campare scuse improbabili.

Altrimenti arriviamo al caso C, un tantino estremo ma comunque degno di considerazione.
Passo con uno sponsor influente, se non determinante, per le finanze di una squadra con l'acqua alla gola.
Il primo anno però mi ritiro dalla corsa più in vista del nostro calendario dopo poche tappe.
Lo sponsor non può esserne contento, non essendo nemmeno rientrato dall'investimento.
Però lo sponsor non demorde. In fondo il ciclismo dicono garantisca di base molta visibilità.
Fa quindi mettere la clausola per cui una parte del budget è fissa, l'altra dipende da quante tappe porto a termine (di vincere non se ne parla nemmeno).
"Se arriva fino a qui tot, se finisce la corsa tot, ecc."
Una cosa ragionevole, in fin dei conti.
Solo che alla vigilia, oltre a non andare manco a spinte (non una novità), non stò neanche tanto bene.
Il caro DS d'annata 90-00, di cui si dice che in gruppo ai suoi tempi ci stava solo ed esclusivamente col compito di procurarsi la roba, secondo voi cosa si sente in dovere o viene incoraggiato a fare con me davanti alla prospettiva di finire tutti in mezzo ad una strada?
E per quanto mi riguarda, continuerò a non apprezzare la portata del mio fallimento?
Riempirsi le vene per sfangarla un 3 o 4 tappe più in là, far contento lo sponsor e tenere in vita stà gente...
Ignobile.

Detto ciò, non resta che attendere con crescente trepidazione il periodo in cui si assegneranno le wild-card del Giro.
Rimarrà sempre uno spettacolo esilarante doversi sorbire ogni anno, puntualmente e ad nauseam la litania dei posti di lavoro da tutelare (DS M90-00 vero?!?), l'onorabilità del ciclismo di serie B e made in Italy da valorizzare (ma non sbirciate l'etichetta, altrimenti Irlanda, Panama, Venezuela, ecc.), le prospettive a cui non si possono negare una (1!) possibilità...
I signori che lo gestiscono non avevano proprio bisogno di una tale pubblicità sul Corriere o dalla Procura per rimpinguare la loro fama.
La nostra - intesa come opinione pubblica - paura a tirare una riga e voltare pagina gli è sempre bastata ed avanzata.

Ciao. ;)
Ultima modifica di Faxnico il martedì 20 settembre 2016, 13:29, modificato 1 volta in totale.


Fiammingo
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Fiammingo »

[quote="Faxnico"]....
Di stì tipi qua (...dranti-ci :D) ne sono passati ad orde, niente di nuovo.
..../quote]

:D


xwait
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Budget WT

Messaggio da leggere da xwait »

sceriffo ha scritto:
bove ha scritto:Budget delle WT
Trova le differenze :crazy:
non so quale sia la fonte
Sono i dati relativi ai budget delle squadre in gara al TdF che l'Équipe pubblica annualmente durante la corsa.

Un ulteriore elemento di analisi credo sia quello relativo al livello del budget della squadra al primo posto:
2016: SKY 35 mln €
2015: SKY 20 mln €
2014: BMC 18 mln €
...
2010: THR 15 mln €
:uhm:

Se si parla di WT, dal 2005 ad oggi mi e' parso di vedere:
- budget necessari alle squadre in costante crescita;
- piccoli sponsor delle squadre fuggire;
- sovrapposazioni tra eventi di pari livello in calendario;
- squadre invitate obtorto collo a correre eventi per loro non interessanti;
- squadre non invitate a correre eventi per loro interessanti.


Confidando che RaiPlay non mostri più il vincitore di corsa nell'immagine di anteprima... :yoga:
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Maìno della Spinetta
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Faxnico ha scritto:Concordo fino alle virgole con Pacho, Salvatore77 ed altri.
Guardate che bisogna esser suonati forti per credere oggi alla storiella di Modolo del passaggio - pagando - per vedere (!) quanto si vale tra i professionisti.
N'a roba da paese dei balocchi, dai...

Categoria U23.
* Caso A.
Corridore minimamente non fumato di cervello.
Non merito, non passo, torno a studiare e mi trovo un lavoro.
* Caso B (o non-A?).
Corridore non lucido al limite del TSO.
Svuoto la farmacia, tanto non ho nulla da perdere in questo mondo (e nemmeno da vergognarmi esageratamente), magari passo.
Nella peggiore delle ipotesi entro in certi giri di amici degli amici degli amici e trovo da vivacchiare per qualche anno.
Di stì tipi qua (...dranti-ci :D) ne sono passati ad orde, niente di nuovo.

Bisognerebbe provare a far allenare un giovane a quei volumi ed a quelle intensità con la inequivoca certezza di non aver alcun titolo per stare in gruppo o combinare alcunchè, così, tanto per provare.
Ammettendo per assurdo che abbia di cui campare senza vedere lo straccio di uno stipendio, si logorerebbe e perderebbe motivazioni (per quanto intrinseche) alla svelta.
Ma dato che non spariscono tutti dalla circolazione in 3 mesi, personalmente sono sempre più convinto (e l'ho già scritto) che in molti non riescano a rendersi conto che fosse il ciclismo agonistico una realtà con una soglia normale di tollerabilità delle contraddizioni, per loro non ci sarebbe il minimo spazio.
Alcuni non se ne renderanno mai conto, forse.
Dato che dall'ambiente non vengono aiutati di certo in tal senso, da fuori sarà sempre bene ribadirlo a chiare lettere, invece di campare scuse improbabili.

Altrimenti arriviamo al caso C, un tantino estremo ma comunque degno di considerazione.
Passo con uno sponsor influente, se non determinante, per le finanze di una squadra con l'acqua alla gola.
Il primo anno però mi ritiro dalla corsa più in vista del nostro calendario dopo poche tappe.
Lo sponsor non può esserne contento, non essendo nemmeno rientrato dall'investimento.
Però lo sponsor non demorde. In fondo il ciclismo dicono garantisca di base molta visibilità.
Fa quindi mettere la clausola per cui una parte del budget è fissa, l'altra dipende da quante tappe porto a termine (di vincere non se ne parla nemmeno).
"Se arriva fino a qui tot, se finisce la corsa tot, ecc."
Una cosa ragionevole, in fin dei conti.
Solo che alla vigilia, oltre a non andare manco a spinte (non una novità), non stò neanche tanto bene.
Il caro DS d'annata 90-00, di cui si dice che in gruppo ai suoi tempi ci stava solo ed esclusivamente col compito di procurarsi la roba, secondo voi cosa si sente in dovere o viene incoraggiato a fare con me davanti alla prospettiva di finire tutti in mezzo ad una strada?
E per quanto mi riguarda, continuerò a non apprezzare la portata del mio fallimento?
Riempirsi le vene per sfangarla un 3 o 4 tappe più in là, far contento lo sponsor e tenere in vita stà gente...
Ignobile.

Detto ciò, non resta che attendere con crescente trepidazione il periodo in cui si assegneranno le wild-card del Giro.
Rimarrà sempre uno spettacolo esilarante doversi sorbire ogni anno, puntualmente e ad nauseam la litania dei posti di lavoro da tutelare (DS M90-00 vero?!?), l'onorabilità del ciclismo di serie B e made in Italy da valorizzare (ma non sbirciate l'etichetta, altrimenti Irlanda, Panama, Venezuela, ecc.), le prospettive a cui non si possono negare una (1!) possibilità...
I signori che lo gestiscono non avevano proprio bisogno di una tale pubblicità sul Corriere o dalla Procura per rimpinguare la loro fama.
La nostra - intesa come opinione pubblica - paura a tirare una riga e voltare pagina gli è sempre bastata ed avanzata.

Ciao. ;)
In questo elenco perverso di squallore l'ultimo dei problemi mi sembra il corridore che si porta lo sponsor per correre. Ci sono molti altri e più seri problemi.
Se questo che descrivi sono Androni, Bardiani e l'altra squadra che non ricordo menzionata dalla inchiesta (Nippo?), possono anche chiudere. Non sono nell'ambiente pro italiano e non conosco queste squadre da insider. Giustamente allora il ciclismo professionistico sparisca del tutto dall'italia, dopo aver perso ogni squadra World Tour. Lasciamo spazio a chi questo mestiere lo sa fare, non ai nostri faccendieri.

Visto che sei un insider, secondo te come mai nessuna persona seria in Italia vuole tirare su una squadra? Ritorno non garantito? Troppa incertezza? Tasse troppo alte?

@pacho, Il paragone che proponevo non è "MASTER = pagare per correre" tout court, ma pagare per avere un'opportunità, e anche gli MBA hanno una bella scrematura all'inizio: sono molti di più quelli che fanno domanda dei posti disponibili. Per alcuni ciclisti portarsi uno sponsor significa perseguire un sogno (a che prezzo? Alto, ma conosco gente che paga per sogni molto più costosi e meno affascinanti del resto...) destinato comunque a svanire quando la dura realtà si abbatte su di loro di nuovo. Lauda primeggiò nella durissima Formula 2, ma dovette pagare per gareggiare in Formula 1, perché nessuno gli offrì un contratto. Poi vinse tre titoli mondiali. Concordo, il sistema a punti eviterebbe abusi e una situazione che degenera.

@ galliano, ti chiedi con un'iperbole cosa succederebbe se 9 su 10 con questo sogno perverso di correre pagati dall'azienda dello zio (caso Savio, caso Carrettero) non ce la fanno, pagano, fregati, truffati: vanno tutelati. Una tale pratica avrebbe effetti lesivi non solo dei poveri 9 che speravano e che restano fregati (e, aggiungo, distorsivi dell'aspetto sportivo, con corridori ricchi ma scarsi che si sfidano, e sponsor che scappano per lo spettacolo penoso offerto). Ma a me non sembra che la pratica in questione sia così diffusa da creare tale timore. Piuttosto a me sembra che ci siano gli anticorpi per evitare questo sviluppo: lo sponsor principale mette i soldi solo se si vince o si fa bene, quindi bisogna tirar dentro i migliori, e se vuoi il migliore devi pagare (e in alcuni casi tirargli dentro l'amico o il fratello). A latere qualche buon dilettante vuole provarci? Vuole andare al Giro perché lo sogna da quando ha 7 anni? Ma che importa, ci fa scandalizzare? Perché sperpera il patrimonio di famiglia? Ma fallo correre...

Qualcuno si chiede "uno forte non trova squadra, quello debole grazie allo sponsor personale la trova e lo esclude. Che ingiustizia". No, in questi casi quei soldi possono anche servire a ingaggiare altri forti, e a pagare lo scarsone. Gli scarsoni con borsa non rubano il posto a uno bravo.


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dietzen
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Re: Budget WT

Messaggio da leggere da dietzen »

xwait ha scritto:
sceriffo ha scritto:
bove ha scritto:Budget delle WT
Trova le differenze :crazy:
non so quale sia la fonte
Sono i dati relativi ai budget delle squadre in gara al TdF che l'Équipe pubblica annualmente durante la corsa.

Un ulteriore elemento di analisi credo sia quello relativo al livello del budget della squadra al primo posto:
2016: SKY 35 mln €
2015: SKY 20 mln €
2014: BMC 18 mln €
...
2010: THR 15 mln €
:uhm:

Se si parla di WT, dal 2005 ad oggi mi e' parso di vedere:
- budget necessari alle squadre in costante crescita;
- piccoli sponsor delle squadre fuggire;
- sovrapposazioni tra eventi di pari livello in calendario;
- squadre invitate obtorto collo a correre eventi per loro non interessanti;
- squadre non invitate a correre eventi per loro interessanti.
non so se i dati dell'equipe siano sballati, ma il team sky - per la legge britannica - rilascia ogni anno un bilancio piuttosto dettagliato, quindi facilmente verificabili. se quest'anno sono corretti i 35 mln, l'anno scorso erano circa 30, e un po' meno via via negli anni precedenti, ma sempre il budget più alto.

un altro team di cui si sanno ogni anno le cifre è l'ag2r, che quest'anno ha avuto un budget di 14 milioni (contro i 12 della tabella).


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Maìno della Spinetta
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Re: Budget WT

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dietzen ha scritto:
xwait ha scritto:
sceriffo ha scritto: non so quale sia la fonte
Sono i dati relativi ai budget delle squadre in gara al TdF che l'Équipe pubblica annualmente durante la corsa.

Un ulteriore elemento di analisi credo sia quello relativo al livello del budget della squadra al primo posto:
2016: SKY 35 mln €
2015: SKY 20 mln €
2014: BMC 18 mln €
...
2010: THR 15 mln €
:uhm:

Se si parla di WT, dal 2005 ad oggi mi e' parso di vedere:
- budget necessari alle squadre in costante crescita;
- piccoli sponsor delle squadre fuggire;
- sovrapposazioni tra eventi di pari livello in calendario;
- squadre invitate obtorto collo a correre eventi per loro non interessanti;
- squadre non invitate a correre eventi per loro interessanti.
non so se i dati dell'equipe siano sballati, ma il team sky - per la legge britannica - rilascia ogni anno un bilancio piuttosto dettagliato, quindi facilmente verificabili. se quest'anno sono corretti i 35 mln, l'anno scorso erano circa 30, e un po' meno via via negli anni precedenti, ma sempre il budget più alto.

un altro team di cui si sanno ogni anno le cifre è l'ag2r, che quest'anno ha avuto un budget di 14 milioni (contro i 12 della tabella).
http://inrng.com/2016/07/the-finances-of-team-sky-2015/


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dietzen
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Re: pagare per correre

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sì, proprio questo documento. fra il 2014 e il 2015 il budget è rimasto identico in realtà, la progressione del budget del team britannico è circa questa, in euro:
2010: 17,5mil
2011: 20mil
2012: 25mil
2013: 26mil
2014: 29mil
2015: 29mil
2016: 35mil


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Re: pagare per correre

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Re: pagare per correre

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sceriffo ha scritto:Savio si difende

http://www.tuttobiciweb.it/2016/10/19/9 ... er-correre


A proposito di Rivolta, Savio riporta la sua deposizione nell'audizione dell'8 Giugno "E’ capitato che in passato i Signori Gianni Savio, Bruno Reverberi e Angelo Citracca mi abbiano chiesto di reperire uno sponsor per le loro squadre, ma si è trattato di un pour parler e mai di richieste ufficiali".

Sti cazzi! Ora ci mancherebbe pure che i vari Savio, Reverberi o Citracca facciano richieste ufficiali in merito ad azioni che sarebbero classificabili come reato. Mi pare normale che chi ingaggia corridori che devono pagare per correre, non si metta a formalizzare tali accordi nero su bianco e con tanto di marca da bollo...

C'è un sacco di gente in italia, anche a mio fratello è capitato, che firma buste paga di 1200 euro ma poi è costretta a restituirne la metà o giù di lì al datore di lavoro. Sono reati frutto di accordi sottobanco, reati al 100 %, a cui i dipendenti sono costretti a sottostare per non perdere quella sottospecie di lavoro che hanno. Ovviamente accordi di questo tipo non vengono mica formalizzati su un contratto. Si fa tutto a voce.


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Re: pagare per correre

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"...avocato, io no amaza vacha che da latte...." (cit.)

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:old:
:rain:
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Re: pagare per correre

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guarda te che sorpresa, tutti assolti al processo.
don abbondio padre fondatore della nostra repubblica.


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Re: pagare per correre

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cauz. ha scritto:guarda te che sorpresa, tutti assolti al processo.
don abbondio padre fondatore della nostra repubblica.
Quandi Federciclismo respinge le accuse formulate dal Coni. La domanda è: ci potrebbero essere gli estremi per l'intervento della giustizia ordinaria oppure il caso verrà chiuso definitivamente ?


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Re: pagare per correre

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Amen.
Andate in pace.

P.S. Chi porta i taralli ? E la fiaschetta ?


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
castelli
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Re: pagare per correre

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premesso che del merito della vicenda non me ne può fregare di meno...è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.


quello che vedo è come questa cosa viene trattata da quei filosofi del diritto e del rovescio di cycling pro.

da qualche anno, da quando non leccano lanza (perché i nostri lo hanno leccato, non sembra ma è così) si sono messi a fare il robespierre giustizialisti.

giustizialisti ad oltranza, su qualsiasi cosa esprimono la loro sicumera.
si devono essere abbeverati a qualche fonte (doping?) particolare, me li ricordo a pesare kloden e menchov e a calcolare il loro watt kg. perché sai erano magri, altro che epo gh testosteron.

adesso hanno mangiato la foglia (con qualche anno di ritardo la sveglia al collo avrà suonato) e adesso qualsiasi cosa si muova è doping, corruzione, truffa ai danni della parte contrattualmente debole.


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galliano
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da galliano »

castelli ha scritto:premesso che del merito della vicenda non me ne può fregare di meno...è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.
io pure non entro nel merito, ma in linea generale ste vicende non sono un bel segno.
Ho capito che non glielo prescrive il medico di fare il prof da savio, ma allo stesso modo non glielo prescrive il medico al fratello di tranchèè di lavorare per quello che gli chiede i soldi in nero.
Ma senza voler fare demagogia, non è che tutti hanno a disposizione chissà quali alternative. Magari finisce che ti ritrovi in un vicolo e le tue scelte sono obbligate. E' proprio in quel momento che sono importanti le regole e il loro rispetto.
Quando di alternative ne hai a bizzeffe le regole possono pure darti fastidio, ma non mi piace la logica della trattativa del singolo col singolo, altrimenti lì si che i più deboli ci rimettono.


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Re: pagare per correre

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galliano ha scritto:
castelli ha scritto:premesso che del merito della vicenda non me ne può fregare di meno...è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.
io pure non entro nel merito, ma in linea generale ste vicende non sono un bel segno.
Ho capito che non glielo prescrive il medico di fare il prof da savio, ma allo stesso modo non glielo prescrive il medico al fratello di tranchèè di lavorare per quello che gli chiede i soldi in nero.
Ma senza voler fare demagogia, non è che tutti hanno a disposizione chissà quali alternative. Magari finisce che ti ritrovi in un vicolo e le tue scelte sono obbligate. E' proprio in quel momento che sono importanti le regole e il loro rispetto.
Quando di alternative ne hai a bizzeffe le regole possono pure darti fastidio, ma non mi piace la logica della trattativa del singolo col singolo, altrimenti lì si che i più deboli ci rimettono.
Quoto tutto! E visto che hai citato il discorso che facevo a proposito di mio fratello, aggiungo che ad un certo punto s'è stancato di quel lavoro di m...a e si è licenziato. Ne ha guadagnato in termini di serenità, però son diversi mesi che è senza lavoro. Per fortuna è un ragazzo, non ha famiglia e non ha particolari spese, quindi si può anche permettere una scelta del genere. Ma se fosse sposato, con famiglia a carico, avrebbe dovuto continuare a sottostare al tacito accordo illegale. Come dice galliano, quando non hai alternative valide, sei costretto a delle scelte obbligate.


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Re: pagare per correre

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galliano ha scritto:
castelli ha scritto:premesso che del merito della vicenda non me ne può fregare di meno...è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.
io pure non entro nel merito, ma in linea generale ste vicende non sono un bel segno.
Ho capito che non glielo prescrive il medico di fare il prof da savio, ma allo stesso modo non glielo prescrive il medico al fratello di tranchèè di lavorare per quello che gli chiede i soldi in nero.
Ma senza voler fare demagogia, non è che tutti hanno a disposizione chissà quali alternative. Magari finisce che ti ritrovi in un vicolo e le tue scelte sono obbligate. E' proprio in quel momento che sono importanti le regole e il loro rispetto.
Quando di alternative ne hai a bizzeffe le regole possono pure darti fastidio, ma non mi piace la logica della trattativa del singolo col singolo, altrimenti lì si che i più deboli ci rimettono.
che quello in questione sia un ambientino da figli di puttana è fuori discussione.

se tutte le puttane dicessero: lo faccio per scelta e non per necessità la prostituzione sarebbe un reato grave come l'omicidio (esagero).
invece è tollerata: perché lo faccio per necessità e non per scelta.

è il contesto (molte volte retorico) a dare le carte.non dico sia sempre un male tuttavia..


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Re: pagare per correre

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castelli ha scritto: che quello in questione sia un ambientino da figli di puttana è fuori discussione.

se tutte le puttane dicessero: lo faccio per scelta e non per necessità la prostituzione sarebbe un reato grave come l'omicidio (esagero).
invece è tollerata: perché lo faccio per necessità e non per scelta.

è il contesto (molte volte retorico) a dare le carte.non dico sia sempre un male tuttavia..
per carità castè, c'è del vero in quel che dici.
Mi premeva solo far notare che c'è contesto e contesto (come dici tu) e in certi contesti il rispetto di regole minimali è molto rilevante, a costo di sopportare atteggiamenti che possono arrivare al giustizialismo. ;)


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pacho
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Re: pagare per correre

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castelli ha scritto:premesso che del merito della vicenda non me ne può fregare di meno...è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.
Secondo il tuo ragionamento slinguazzante della teoria economica dominante (non preoccuparti, tu sei razionale, perche' se non avessi fatto cosi non avresti trovato lavoro), il 99% delle persone scelgono volontariamente di lavorare nei call center, fare i camerieri o altri lavori di merda, se non addirittura non lavorare proprio. Dopo tutto, possono licenziare il loro macellaio se non gli va bene e trovane uno migliore, no?

La tragedia e' che alchian e demsetz li pagavano profumatamente per teorizzare certe cagate. La farsa e' che da paio d'anni a questa parte le ripeti aggratis su queste pagine.
E fai pure il fichetto.


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castelli
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Re: pagare per correre

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pacho ha scritto:
castelli ha scritto:premesso che del merito della vicenda non me ne può fregare di meno...è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.
Secondo il tuo ragionamento slinguazzante della teoria economica dominante (non preoccuparti, tu sei razionale, perche' se non avessi fatto cosi non avresti trovato lavoro), il 99% delle persone scelgono volontariamente di lavorare nei call center, fare i camerieri o altri lavori di merda, se non addirittura non lavorare proprio. Dopo tutto, possono licenziare il loro macellaio se non gli va bene e trovane uno migliore, no?

La tragedia e' che alchian e demsetz li pagavano profumatamente per teorizzare certe cagate. La farsa e' che da paio d'anni a questa parte le ripeti aggratis su queste pagine.
E fai pure il fichetto.
sai, le bugie a pagamento e la verità gratis.

ti ringrazio a nome di tutti i camerieri.

del resto mica tutti possono anchilosarsi la vita cercando di confutare el chain (andalouse?) e demente.

durissimo. brrr.


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Re: pagare per correre

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castelli ha scritto:è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.
Puoi esplicitare meglio il concetto?

Perchè detto così, secondo te non c'è nulla di male se io domani chiedessi favori sessuali per assumere una segretaria: siamo adulti e a lei non l'ha prescritto il medico di fare la segretaria.

Oppure potrei pagare per ottenere un appalto: siamo adulti e nessuno è obbligato a farsi pagare e bla, bla, bla.


castelli
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Re: pagare per correre

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Mr. MM ha scritto:
castelli ha scritto:è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.
Puoi esplicitare meglio il concetto?

Perchè detto così, secondo te non c'è nulla di male se io domani chiedessi favori sessuali per assumere una segretaria: siamo adulti e a lei non l'ha prescritto il medico di fare la segretaria.

Oppure potrei pagare per ottenere un appalto: siamo adulti e nessuno è obbligato a farsi pagare e bla, bla, bla.
oppure potrei pagare un medico per fare un aborto. o me lo passa pure il ssn.

cos' è peggio? aprire le gambe per lavoro, uccidere un essere umano in potenza, pagare per correre. e chi lo sa? dipende.

un quadro legislativo da stato di diritto tenta di fare in modo che stia insieme a bacchettate tutta 'sta roba che non sta insieme .

perchè ognuno ha la sua morale, ha i suoi valori di riferimento (con questo tendiamo virtualmente la mano anche a quell' anarchico del vostro compagno di classe che voleva salvare il mondo cominciando col farvi cambiare marca di scarpe da ginnastica, o di quell'altro con la crapa lucida che suggeriva gli anfibi. dove saranno finiti? su qualche forum di ciclismo?)

there's several morals several plays several parts that everyone can try etc etc cantava quel tale. poi si è imbolsito ma era buono.


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pacho
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Re: pagare per correre

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Il fatto che la tua morale non sia comparabile alla mia non c'entra un fico secco con la realta' oggettiva dell'(a)simmetria di potere tra le parti. Mischi pere (il dato positivo) con mele (quello normativo).
Prima rispondi alle domande che ti hanno posto se ne sei capace. E poi se proprio ci tieni a far sapere al mondo che sei un liberale ci metti al corrente della tua morale, che da buon slinguazzatore dell'economia borghese si riduce al fatto che le attivita' di due zoccole non si possono comparare perche' magari a una gli piace pure farsi scopare da 10 ciccioni bavosi al giorno, no? Magari l'altra trae anche una certa utilita' a farsi pigliare a schiaffi. Dopo tutto se sono diventate zoccole e' perche' lo hanno scelto liberamente, no?

Fare il figo con il "bagaglio" morale degli 'economisti' (quelli seri, eh)...che pena.

Mo' calmati, leggi bene e rispondi: il ciclista ha lo stesso potere contrattuale della controparte? Se si', perche'? Se no, perche'?
Elabora.

Istruzioni: Evita pipponi. Soggetto, verbo e complemento. 300 parole, spazi inclusi. Prima di postare rileggi e togli tutte le parti che non aggiungono nulla e non vanno dritto al punto, please.


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Mr. MM
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Re: pagare per correre

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castelli ha scritto:
Mr. MM ha scritto:
castelli ha scritto:è un contratto tra adulti e come tutti i contratti uno tira e quell'altro molla, non te lo prescrive il medico di farti ingaggiare da savio o di fare il ciclista.
Puoi esplicitare meglio il concetto?

Perchè detto così, secondo te non c'è nulla di male se io domani chiedessi favori sessuali per assumere una segretaria: siamo adulti e a lei non l'ha prescritto il medico di fare la segretaria.

Oppure potrei pagare per ottenere un appalto: siamo adulti e nessuno è obbligato a farsi pagare e bla, bla, bla.
oppure potrei pagare un medico per fare un aborto. o me lo passa pure il ssn.

cos' è peggio? aprire le gambe per lavoro, uccidere un essere umano in potenza, pagare per correre. e chi lo sa? dipende.

un quadro legislativo da stato di diritto tenta di fare in modo che stia insieme a bacchettate tutta 'sta roba che non sta insieme .

perchè ognuno ha la sua morale, ha i suoi valori di riferimento (con questo tendiamo virtualmente la mano anche a quell' anarchico del vostro compagno di classe che voleva salvare il mondo cominciando col farvi cambiare marca di scarpe da ginnastica, o di quell'altro con la crapa lucida che suggeriva gli anfibi. dove saranno finiti? su qualche forum di ciclismo?)

there's several morals several plays several parts that everyone can try etc etc cantava quel tale. poi si è imbolsito ma era buono.
La classica risposta che dice tutto per non dire niente.
castelli ha scritto:cos' è peggio? aprire le gambe per lavoro, uccidere un essere umano in potenza, pagare per correre. e chi lo sa? dipende.
Non mi fa schifo nè la tipa che apre le gambe nè colei che abortisce.
E' molto peggio costringere qualcuno a fare queste (ed altre: vedi il fratello di Tranchée) cose. A non dare altra scelta perchè la disparità di potere non la lascia. Questo a me fa schifo.


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Maìno della Spinetta
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Re: pagare per correre

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per quanto mi riguarda l'unico problema è tecnico, non morale.

Il minimo salariale dell'UCI; la legge 91 dell'81 sul professionismo; e la nullità mancanza di causa di un contratto di lavoro in cui si paga per correre. Questi tre profili giuridici (interni allo "special regime" nonché dell'ordinamento nazionale) rendono il "pagare per correre" illecito.

Diverso il "portare uno sponsor per correre": basta che da nessuna parte sia scritta la condizione extra-contrattuale (il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore non può essere sottoposto a condizioni estranee al rapporto stesso, come l'adempimento dei doveri di sponsorizzazione, che intercorrono tra sponsor e datore), e il meccanismo è legittimo.

Tutto questo se si trattasse di un'associazione privata, come la FIA della F1, non sarebbe problematico (né portare lo sponsor, né il pagare per correre), perché come associazione privata non rientra nella l. 91 81 sul professionismo.
Ma trattandosi di ciclismo professionistico, regolato sia dal legislatore nazionale che dall'UCI, allora le cose cambiano.


Questo sul piano giuridico.


Sul piano morale si può correre per la gloria, mentre nessuno fa l'impiegato delle poste per la gloria. è questo che rende comprensibili certe dinamiche.


PS Quello che denunciava Tranchée a proposito di suo fratello per me non mette in luce il problema della mancanza di azione unitaria tra i lavoratori, ma se mai la sua degenerazione. Un datore promette una retribuzione, chiedendo la restituzione di una parte di essa, perché vincolato a un contratto nazionale stabilito dalle rispettive associazioni di categoria che ne limitano la flessibilità. A Cusago il reddito procapite medio è 35.000 euro, ad Agrigento 18.000 euro. Restituire 300 euro ma avere un lavoro può essere un semplice escamotage per aggirare paletti troppo rigidi - alla fine in termini relativi guadagnerebbe di più chi restituisce i 300 euro stando ad Agrigento di chi si becca tutto ma vive in una zona dove il costo della vita è molto più alto.


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Re: pagare per correre

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maino, ma il puro e semplice gregario corre per la gloria?


castelli
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Re: pagare per correre

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Maìno della Spinetta ha scritto:per quanto mi riguarda l'unico problema è tecnico, non morale.

Il minimo salariale dell'UCI; la legge 91 dell'81 sul professionismo; e la nullità mancanza di causa di un contratto di lavoro in cui si paga per correre. Questi tre profili giuridici (interni allo "special regime" nonché dell'ordinamento nazionale) rendono il "pagare per correre" illecito.

Diverso il "portare uno sponsor per correre": basta che da nessuna parte sia scritta la condizione extra-contrattuale (il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore non può essere sottoposto a condizioni estranee al rapporto stesso, come l'adempimento dei doveri di sponsorizzazione, che intercorrono tra sponsor e datore), e il meccanismo è legittimo.

Tutto questo se si trattasse di un'associazione privata, come la FIA della F1, non sarebbe problematico (né portare lo sponsor, né il pagare per correre), perché come associazione privata non rientra nella l. 91 81 sul professionismo.
Ma trattandosi di ciclismo professionistico, regolato sia dal legislatore nazionale che dall'UCI, allora le cose cambiano.


Questo sul piano giuridico.


Sul piano morale si può correre per la gloria, mentre nessuno fa l'impiegato delle poste per la gloria. è questo che rende comprensibili certe dinamiche.


PS Quello che denunciava Tranchée a proposito di suo fratello per me non mette in luce il problema della mancanza di azione unitaria tra i lavoratori, ma se mai la sua degenerazione. Un datore promette una retribuzione, chiedendo la restituzione di una parte di essa, perché vincolato a un contratto nazionale stabilito dalle rispettive associazioni di categoria che ne limitano la flessibilità. A Cusago il reddito procapite medio è 35.000 euro, ad Agrigento 18.000 euro. Restituire 300 euro ma avere un lavoro può essere un semplice escamotage per aggirare paletti troppo rigidi - alla fine in termini relativi guadagnerebbe di più chi restituisce i 300 euro stando ad Agrigento di chi si becca tutto ma vive in una zona dove il costo della vita è molto più alto.
Teoricamente uno che paga per correre non ha i titoli "atletici" in regola. Quindi potrebbe avere un guadagno dal contratto.
Ma qui non si capisce se reverberi sia un estorsore o uno che ha un budget da morto di fame.


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Maìno della Spinetta
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

galliano ha scritto:maino, ma il puro e semplice gregario corre per la gloria?
Anche. Per vedere com'è fatto il mondo. Per potere un giorno ai figli "ho fatto il Giro d'Italia ben due volte", o meglio, per poter far dire al padre facoltoso che paga: "mio figlio fa il Giro".

C'è gente che fa l'assistente universitario aggratis per poter dire "sai, io collaboro con la cattedra di cippirinello", e c'è gente che lavora 10am-1am lun-dom,,da avvocato per dire "lavoro da Bonelli". Il poter dire certe frasi, ovvero il calzare in una idea che hai di te stesso, ti porta a fare compromessi in molte direzioni, di tempo e/o risorse economiche.


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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Strong »

magari chi paga per correre contribuisce a pagare lo stipendio a parte dei suo compagni di squadra e contribuisce a tenere in vita un team che potrebbe invece, senza quegli extra, chiudere baracca e burattini lasciando a piedi tutti. vallo a sapere...


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Winter
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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Winter »

Cambio un po la discussione. .
e chiedo come sia possibile che il venezuelano gilbert ducournau sia PRO..

2016

Vuelta tachira ritirato
tour du maroc ritirato
freccia Brabante ritirato
gp demain ritirato
Tour Azerbaigian ritirato
ster zlm tour ritirato
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gp impanis ritirato
gp isbergues ritirato..


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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Winter ha scritto:Cambio un po la discussione. .
e chiedo come sia possibile che il venezuelano gilbert ducournau sia PRO..

2016

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Ha 24 anni, per me non dura molto...


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Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da castelli »

giuridicamente è facile andare a scassare le clausole di un contratto, sovvertendone o caricandone il senso.

pensa ad un ds cui l'atleta disobbedisce nella condotta di gara. il ds lo può licenziare per non rispetto della subordinazione che il contratto alla lettera prevede e lasciare col culo per terra.

non so ma mi pare che questo aspetto sia poco considerato, anche perché l'atleta può sfuggire rescindendo e tanti saluti. ma se l'atleta fosse in "stato di bisogno" (non avesse altra squadra ad assumerlo).
ripeto, questo aspetto viene poco considerato perché lo sportivo per tic abitudinario (il contesto ricco dello sport fino a poco tempo fa) viene considerato un privilegiato.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
castelli
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Iscritto il: venerdì 26 agosto 2011, 21:12

Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da castelli »

Winter ha scritto:Cambio un po la discussione. .
e chiedo come sia possibile che il venezuelano gilbert ducournau sia PRO..

2016

Vuelta tachira ritirato
tour du maroc ritirato
freccia Brabante ritirato
gp demain ritirato
Tour Azerbaigian ritirato
ster zlm tour ritirato
Bernocchi ritirato
Campionato Fiandre ritirato
gp impanis ritirato
gp isbergues ritirato..
dalle mie parti bazzicano guldhammer e garby. uno corre ancora ma fa fatica (e sembrava poter avere un posto sicuro nei pro) l'altro è passato pro ma per infortunio non ha fatto nulla. bisogna vedere se il venezuelano è integro...


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Winter
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:33

Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Winter »

Sì ma non ho trovato nessun risultato di livello nemmeno da under..
ne dà junior..


Theakston
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Iscritto il: venerdì 9 settembre 2016, 16:25

Re: pagare per correre

Messaggio da leggere da Theakston »

Ci sono diverse sfaccettature del fenomeno, che si collocano in una zona grigia, tanto che l'inchiesta si è conclusa con un nulla di fatto.

Vediamo quelle più "accettabili":
- il corridore porta uno sponsor che contribuisce al budget della squadra, e fin qui è difficile trovare l'illecito.
- si tratta di corridori che si collocano in quell'ampia fascia ai limiti tra il discreto dilettante e il professionista modesto, come potrebbe essere il Facchini citato nella testimonianza di Savio. Chiaro che se fossero forti sarebbero le squadre migliori a venirli a cercare, però diciamo che ci può anche stare che, in un modo o nell'altro, abbiano una chance. Il problema è che essendosi ridotti i numeri del ciclismo italiano, questa fascia si allargata fino ad atleti di un certo spessore (ad esempio uno come Malacarne, che magari si vede togliere il posto da un "pagante" più scarso).

Gli aspetti più odiosi:
- ci sono casi di corridori palesemente inadeguati come i vari Carretero, Ducourneau, Feng ecc.
- ho l'impressione che in qualche caso i soldi apportati (o restituiti) dal pagante non vadano a finanziare il budget della squadra e a coprire gli stipendi ma siano intascati sottobanco dal team manager, interessato non tanto alla sopravvivenza della squadra (non parliamo di passione per il ciclismo!) ma al proprio esclusivo tornaconto, per di più in nero.

Qualche soluzione? Sarebbe possibile reintrodurre un sistema di punteggi tale che solo chi ha un minimo di risultati possa correre con i pro oppure la globalizzazione ciclistica vanificherebbe anche una regola del genere? In alternativa si potrebbe permettere a chi è rimasto senza squadra/abbia un punteggio minimo di partecipare alle gare come individuale (così se vuole proprio provarci può farlo senza versare mazzette).


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