pereiro2982 ha scritto:magnifica roubaix ogni settore una potenziale azione decisiva
si iniziano a vedere le facce nuove dopo la fine del duopolio boonen -cancellara
sembra che ci troveremo ad avere tanti favoriti nei prossimi anni senza veri e propri favoritissimi a meno che moscon non bruci le tappe
mi sembra ci sia una bella nidiata belga all'orizzonte...
E' innegabile il maggior equilibrio rispetto a qualche anno fa, ma l'impressione è che si tratti di un appiattimento di valori con livellamento verso il basso.
Mi ricollego alle osservazioni che sono state fatte sulla qualità della corsa. Il tutto in questi casi non può prescindere da un giudizio soggettivo, essendo molteplici le varianti che ci portano ad entusiasmarci o meno per una gara (tifo, legame con quella determinata corsa etc..).
Sino alla foratura di Sagan e conseguente formazione del gruppetto di testa che sarebbe poi andato ad imboccare il Carrefour, ho trovato la corsa dannatamente caotica, senza un filo logico conduttore, ma comunque interessante nella sua totale anarchia. Mi sembrava un tutti contro tutti, con poca tattica e tanto istinto. Piacevolissima da seguire proprio perchè non si percepiva minimamente chi potesse essere il più forte.
Proprio l'uscita di scena di Sagan ha coinciso (o forse non è una banale coincidenza) col momento in cui la corsa si è spenta, appiattendosi in uno scenario consolidato che solo l'ulteriore e definitiva selezione sul Carrefour ha brevemente movimentato.
Ecco, gli ultimi 20 km li ho vissuti con meno partecipazione. Neppure l'azione, comunque pregevole, di Van Avermaet sul Carrefour mi ha coinvolto particolarmente.
Probabilmente ho avvertito proprio la mancanza del gran pedalatore da pavè. Tutti capaci e meritevoli sia chiaro, ma mancava l'uomo in grado di piallare le pietre. Il Boonen di un tempo per intenderci e senza andare troppo lontano nel tempo, non di certo quello che ieri, seppur con grande orgoglio e merito, arrancava nel finale di gara.