Bernard Hinault

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Gianluca Avigo - bove

Re: Bernard Hinault

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chinaski89 ha scritto: Uno che dice che un mese tra giro e tour è un vantaggio, quando chiunque sa che è vero il contrario, già le sta sparando grosse, se poi mi viene a dire che lui oggi vincerebbe giro tour e vuelta nello stesso anno beh ci siamo capiti eh
A me piace credergli. Sono un sognatore che ci vuoi fare?
Il punto è sempre e soltanto quello. Calendario da rifare. Se imponi ai team WT di fare solo e soltanto le gare WT i big sarebbero costretti a correre le stesse gare di alto livello e quindi a spendere di più.
4/5 brevi gare a tappe da febbraio a meta marzo, classiche fino a fine aprile. Giro, tour e vuelta seguiti subito da una classica ( avresti i big al via perché in gran condizione da GT ) una breve gara a tappe tra i GT e stop. Correndo tutti le stesse gare più volte in una stagione, alla lunga porterebbe il talento ad emergere, quindi la possibilità del grande slam aumenta. Fantascienza? Forse, ma a me piacerebbe tanto.


CicloSprint
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Re: Bernard Hinault

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Per Hinault è più importante vincere la Liegi sotto la neve nel 1980 o vincere la Roubaix nel 1981 beffando De Vlaeminck (che puntava alla 5° Roubiax) e Moser (che puntava alla 4° Roubaix di fila) ?


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Visconte85
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Re: Bernard Hinault

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CicloSprint ha scritto:Per Hinault è più importante vincere la Liegi sotto la neve nel 1980 o vincere la Roubaix nel 1981 beffando De Vlaeminck (che puntava alla 5° Roubiax) e Moser (che puntava alla 4° Roubaix di fila) ?
Devo risponderti io?


2022: Rund um Koln, Giro t.20, combinata giro
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Re: Bernard Hinault

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Non solo, come dice Winter, la quantità di giovani da cui attingere i campioni del domani si è ridotta; ma si è abbassata anche la qualità, visto che i migliori talenti dal punto di vista atletico facilmente intraprendono discipline diverse dal ciclismo (il calcio, il basket, al limite la playstation). Per semplificare al massimo e rendere il più possibile chiaro quello che intendo: magari un LeBron James poteva vincere 10 Parigi-Roubaix e un Dwayne Wade sei Tour di fila. Ma si sono dati entrambi alla NBA. Magari invece negli anni '50 si sarebbero dedicati al ciclismo, e avremmo avuto due fisicacci da campioni in più.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Winter
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Re: Bernard Hinault

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D accordissimo
Sempre citando gli esempi da te fatti
mi viene in mente due specialità dominate dagli americani i pesi massimi nel pugilato e i 100 metri (o il salto in lungo) nell atletica leggera
una volta nn avevano praticamente concorrenza
prendevano tutti i migliori talenti
adesso basket e football si prendono tutto e agli altri lasciano le briciole
uno shaq faceva pugilato..
mi viene in mente lebron nel triplo o nel salto in lungo
mj idem
poi hai voglia dire che il livello è migliorato
Se uno guarda la storia , gli stati uniti han dominato il titolo dei pesi massimi..
nell ultimo ventennio..quasi nulla

Tornando al ciclismo , la maggioranza di chi fa ciclismo a livello giovanile ha parenti ciclisti , che siano ex pro , amatori e agonisti
pochi fan altri sport (morris spiegò anni fa , come più discipline rendessero un corridore molto più completo , sia muscolarmente che nel pensare ) la maggioranza inizia col ciclismo da esordiente o ancora prima)


Salvatore77
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Re: Bernard Hinault

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Parlare di Hinault significa parlare di un grandissimo ai livelli di Coppi - Merckx quindi sopra già a Indurain giusto per fare qualche paragone.
Questo pertanto mi fa pensare che avrebbe sortito tanti sussessi ai giorni nostri. Uguali? Forse. Di più non credo, di meno molto probabilmente.

Il concetto che ora il "livello medio dei corridori è inferiore" è una grande inesattezza.

Prima i corridori forti erano una manciata (7-8) e si dividevano in corse su più mesi e gli albi d'oro dimostrano che tutti vincevano un po' ovunque, durante tutto l'anno e su vari percorsi. Ora la concorrenza è molto più elevata. Nelle gare importanti tutte le squadre hanno un capitano, mentre alcune hanno gregari che sarebbe in grado di fare i capitani ma che lavorano al servizio di altri.
Prima per il corridore più forte in circolazione era abbastanza facile fare la differenza, adesso il gap è molto ridotto, e la fascia medio alta è composta da molti corridori rispetto a prima. Se solo pensiamo a quanti corridori arrivano in gruppo alla fine del Poggio, oppure nel finale della Liegi....

Mi sembra condivisibile più o meno che corridori come Hinault non ne vediamo da un po' ma il livello medio (quindi non il livello massimo rappresentato da Hinault 40 anni fa) è aumentato decisamente di molto.

La base si è ristretta? Non importa, quello che conta è da prof cosa succede. Oggi preparandosi sono molti di più coloro che riescono ad arrivare ad un buon livello.


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Salvatore77
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Re: Bernard Hinault

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chinaski89 ha scritto: E in salita è un vantaggio non indifferente la magrezza odierna
Essere magri non è un reato. :)


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Re: Bernard Hinault

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Winter ha scritto:1) ho scritto negli ultimi 4 tour che ha disputato
Visto che son così tanti.. almeno uno
Anche azioni non andate in porto

2) anche qui non so su cosa t basi..
tutte le nazioni faro han perso juniores
Australia ha 300 junior ma ne aveva 150 anche trent'anni fa
hai voglia recuperare 2000 junior italiani..
Va bene ma che esempio è? in due si è ritirato, negli altri due ci ha provato ma non aveva le gambe.

Il mio è solo un ragionamento, oggi ci sono molte più nazioni rappresentate nelle corse, suppongo quindi che la base a livello globale sia più ampia di prima.


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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Salvatore77 ha scritto:Parlare di Hinault significa parlare di un grandissimo ai livelli di Coppi - Merckx quindi sopra già a Indurain giusto per fare qualche paragone.
Questo pertanto mi fa pensare che avrebbe sortito tanti sussessi ai giorni nostri. Uguali? Forse. Di più non credo, di meno molto probabilmente.

Il concetto che ora il "livello medio dei corridori è inferiore" è una grande inesattezza.

Prima i corridori forti erano una manciata (7-8) e si dividevano in corse su più mesi e gli albi d'oro dimostrano che tutti vincevano un po' ovunque, durante tutto l'anno e su vari percorsi. Ora la concorrenza è molto più elevata. Nelle gare importanti tutte le squadre hanno un capitano, mentre alcune hanno gregari che sarebbe in grado di fare i capitani ma che lavorano al servizio di altri.
Prima per il corridore più forte in circolazione era abbastanza facile fare la differenza, adesso il gap è molto ridotto, e la fascia medio alta è composta da molti corridori rispetto a prima. Se solo pensiamo a quanti corridori arrivano in gruppo alla fine del Poggio, oppure nel finale della Liegi....

Mi sembra condivisibile più o meno che corridori come Hinault non ne vediamo da un po' ma il livello medio (quindi non il livello massimo rappresentato da Hinault 40 anni fa) è aumentato decisamente di molto.

La base si è ristretta? Non importa, quello che conta è da prof cosa succede. Oggi preparandosi sono molti di più coloro che riescono ad arrivare ad un buon livello.
Grande :clap: :clap: :clap:


Gianluca Avigo - bove

Re: Bernard Hinault

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Essere magri non è un reato. Ma essere così magri con quei watt è innaturale, 3-4 chili a quei livelli sono moltissimo.
Se guardi gli atleti di 20 anni fa, erano si magri ma non sembravano malati terminali.

trovato il link i miti del ciclismo


Gianluca Avigo - bove

Re: Bernard Hinault

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CicloSprint ha scritto:Per Hinault è più importante vincere la Liegi sotto la neve nel 1980 o vincere la Roubaix nel 1981 beffando De Vlaeminck (che puntava alla 5° Roubiax) e Moser (che puntava alla 4° Roubaix di fila) ?
per Hinault era importante vincere!


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chinaski89
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Re: Bernard Hinault

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Admin ha scritto:Non solo, come dice Winter, la quantità di giovani da cui attingere i campioni del domani si è ridotta; ma si è abbassata anche la qualità, visto che i migliori talenti dal punto di vista atletico facilmente intraprendono discipline diverse dal ciclismo (il calcio, il basket, al limite la playstation). Per semplificare al massimo e rendere il più possibile chiaro quello che intendo: magari un LeBron James poteva vincere 10 Parigi-Roubaix e un Dwayne Wade sei Tour di fila. Ma si sono dati entrambi alla NBA. Magari invece negli anni '50 si sarebbero dedicati al ciclismo, e avremmo avuto due fisicacci da campioni in più.
Minchia uno di 203 cm sulla bici mi sarebbe piaciuto vederlo :D ok posso capire questo punto e se lo dite tutti facile che abbiate ragione, ma tutte le nazioni "nuove" non compensano questa morìa di praticanti nelle nazioni faro? E anche in Belgio la situazione è la stessa? Io credevo che oggi fossero di più :uhm:


Salvatore77
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Re: Bernard Hinault

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bove ha scritto:Essere magri non è un reato. Ma essere così magri con quei watt è innaturale, 3-4 chili a quei livelli sono moltissimo.
Se guardi gli atleti di 20 anni fa, erano si magri ma non sembravano malati terminali.
Il primo che ha impressionato è stato Rijs che rispetto ad altri che quando già correvano erano magri e sono diventati magrissimi, lui nei primi anni da professionista non era propriamente magro e nel 1996 era magrissimo. Nel suo caso è stato eclatante.


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Basso
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Re: Bernard Hinault

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chinaski89 ha scritto:Minchia uno di 203 cm sulla bici mi sarebbe piaciuto vederlo :D
Lo può vedere anche in prove World Tour: è il buon Conor Dunne della Aqua Blue Sport :) (qui sotto in una foto dell'anno scorso al Tour de Korea)

Immagine


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
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Re: Bernard Hinault

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Salvatore77 ha scritto: Mi sembra condivisibile più o meno che corridori come Hinault non ne vediamo da un po' ma il livello medio (quindi non il livello massimo rappresentato da Hinault 40 anni fa) è aumentato decisamente di molto.
Mi sembra una discreta sintesi. :cincin:


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Re: Bernard Hinault

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chinaski89 ha scritto:ok posso capire questo punto e se lo dite tutti facile che abbiate ragione, ma tutte le nazioni "nuove" non compensano questa morìa di praticanti nelle nazioni faro? E anche in Belgio la situazione è la stessa? Io credevo che oggi fossero di più :uhm:
Ti ha già risposto Winter in realtà: per compensare le migliaia di juniores spariti nei paesi storici, non bastano le centinaia di quelli nuovi.
Ma il discorso non è solo aritmetico.

Secondo te avrai più qualità selezionando i migliori 10 corridori tra mille (già selezionati in precedenza), o selezionando il miglior corridore in 10 selezioni da 20-50-100, spesso senza precedente selezione?

L'ultimo dei 10 selezionati tra i mille avrà dovuto far meglio di 990 pari età e grado. Il primo selezionato tra i 20 avrà dovuto far meglio di appena 19 pari età e grado.


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Re: Bernard Hinault

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Admin ha scritto:
Salvatore77 ha scritto: Mi sembra condivisibile più o meno che corridori come Hinault non ne vediamo da un po' ma il livello medio (quindi non il livello massimo rappresentato da Hinault 40 anni fa) è aumentato decisamente di molto.
Mi sembra una discreta sintesi. :cincin:

Precisando ancora, il livello medio è aumentato non già per buoni valori di partenza, ma per il lavoro che si può fare sulla macchina ciclista, oggi molto migliore rispetto a 40 anni fa. Diciamo che la distanza tra il numero 1 e il numeo 100 si è drasticamente ridotta per due ragioni: il numero 1 non è forte in partenza come il numero 1 di 40 anni fa. E il numero 100, pur essendo più debole del numero 100 di 40 anni fa, ha molti più margini di miglioramento grazie alle moderne metodologie.


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Re: Bernard Hinault

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Admin ha scritto: Precisando ancora, il livello medio è aumentato non già per buoni valori di partenza, ma per il lavoro che si può fare sulla macchina ciclista, oggi molto migliore rispetto a 40 anni fa. Diciamo che la distanza tra il numero 1 e il numeo 100 si è drasticamente ridotta per due ragioni: il numero 1 non è forte in partenza come il numero 1 di 40 anni fa. E il numero 100, pur essendo più debole del numero 100 di 40 anni fa, ha molti più margini di miglioramento grazie alle moderne metodologie.
E' un po' quello che intendevo nel seguente passaggio:
"La base si è ristretta? Non importa, quello che conta è da prof cosa succede. Oggi preparandosi sono molti di più coloro che riescono ad arrivare ad un buon livello."


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Re: Bernard Hinault

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Admin ha scritto: Precisando ancora, il livello medio è aumentato non già per buoni valori di partenza, ma per il lavoro che si può fare sulla macchina ciclista, oggi molto migliore rispetto a 40 anni fa. Diciamo che la distanza tra il numero 1 e il numeo 100 si è drasticamente ridotta per due ragioni: il numero 1 non è forte in partenza come il numero 1 di 40 anni fa. E il numero 100, pur essendo più debole del numero 100 di 40 anni fa, ha molti più margini di miglioramento grazie alle moderne metodologie.
Impostarla in questo modo non è mica corretto ;)
Il raffronto andrebbe fatto prendendo in considerazione il talento puro, al netto di tutti quegli elementi riconducibili al progresso che incidono esternamente sul percorso di formazione del singolo atleta.
Se il numero 100 di fine '70 corresse oggi si avvarrebbe pure lui di queste metodologie e avrebbe pure lui margini di miglioramento piu ampi.
Verissimo che il gap tra più forti e meno forti si è attualmente ridotto. Ma trattasi di livellamento verso il basso: come giustamente scrivi, il numero 100 di oggi è più debole del numero 100 di 40 anni fa, ma in modo meno netto rispetto a quanto i più forti di oggi lo siano al cospetto dei big di fine anni 70.
Se prendiamo come riferimento il ciclismo di fine '70/ inizio '80, in generale il livello medio di oggi è inferiore. E pure di tanto.
Diverso è il discorso se considerassimo i 2 decenni successivi. E pure il finire degli anni 80. Se divario c'è, con l'epoca attuale, è assai risicato.
Ma quel periodo dei De Vlaeminck, Moser, Hinault, Raas, Maertens e compagnia bella è a mio avviso fuori categoria.

chinaski89 ha scritto:Non capisco perchè il livello medio dei corridori odierni dovrebbe essere più scadente di una volta. Ma quando mai? E perchè? I fenomeni ci sono in ogni epoca, anche in questa.
Mi vien da pensare a questa frase di Gozzano:
"ah figliolo il meglio d'altri tempi, non era che la nostra giovinezza"
Comprendo la tua posizione, ti assicuro che ci siamo passati tutti ad imprecare contro i nostri padri e nonni che smontavano le nostre convinzioni assolute sui nostri beniamini dell'epoca.
Sostenere la tesi di un abbassamento del livello medio non implica affatto negare l'attuale presenza di fenomeni. Per quale motivo poi. I fenomeni sono sempre esistiti in ogni epoca, talvolta più frequentemente, altre meno. Ma sempre di fuoriclasse si tratta.
Non pensare che la mia/nostra convinzione sia quella di ritenere i personaggi del passato più fighi, grossi, forti e belli di quelli odierni.
Per farti capire meglio. Qualche mese fa, qua nel forum, si è accesa una discussione in merito ai grandi cacciatori di classiche. Una fonte autorevolissima, sia nei contenuti dei suoi pensieri sia in quanto grande memoria storica, ha ridimensionato lo status di Cancellara rapportato ai ciclisti di un tempo; nello specifico, sosteneva l'inferiorità dello svizzero al cospetto di Godefroot. Ebbene, una tesi che non mi ha trovato in alcun modo d'accordo, dal momento che ritengo che un Cancellara si sarebbe ritagliato il suo spazio anche se avesse corso 40 anni fa. Avrebbe vinto forse meno, ma avrebbe vinto comunque. Stesso discorso lo si potrebbe forse fare per un Boonen (l'uomo forte da raffrontare ai grandi del passato secondo la nostra fonte autorevolissima, a dimostrazione che non manca mai l'oggettività nella valutazioni).


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Re: Bernard Hinault

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Ah, io poi non sono per nulla un passatista, quindi non mi ritrovo nella citazione gozzaniana. :cincin:

Quasar, concordo con la tua precisazione, era il mio stesso pensiero anche se probabilmente non l'ho espresso.


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pacho
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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da pacho »

Discussione davvero interessante :clap:
La statistica non e' un'opinione, quindi sono totalmente d'accordo con Winter e la chiosa di Admin.

Volevo pero' focalizzarmi su un altro aspetto, ossia che il campione di 40 anni fa, con le moderne metodologie attuali andrebbe piu' forte, e viceversa che un semplice gregario cataputato 40 anni addietro farebbe sfracelli.

Non mi baso sulle velocita' medie per ovvie ragioni. Tuttavia, e chiudo subito la parentesi, vedere gente come Rik van Looy che oltre 50 anni fa vinceva la Roubaix a quasi 42 di media o Moser 35 anni fa a oltre 43 fa varamente impallidire, tenendo conto:

- dei cancelli utilizzati (forse sparero' a caso, ma La bici di un Rik van Looy sara' stata quasi il doppio di quelle attuali, e quella di Moser un buon 50% in piu'?)
- della scorrevolezza infinitamente inferiore dei materiali;
- della benzina de-ottanizzata rispetto quella attuale:

Io non sarei cosi' certo che il gruppo attuale, a parita' di condizioni (ma con la preparazione attuale) saprebbe fare meglio...Ma siamo nel regno delle ipotesi piu' fantasiose, quindi lasciamo stare.

Tuttavia, il discorso sulle media mi permette di collegarmi all'aspetto a mio avviso centrale, ossia che le preparazioni attuali facciano andare piu' forte. E qui bisogna capirsi su cosa intendiamo.

A tal proposito, richiamo un piccolo aneddoto di qualche anno (2012-2013) fa quando mi sono messo in testa di risalire in bici dopo 10 anni, perdere 20 chili e fare in un gran fondo. Quando sono risalito in bici, ho iniziato ad allenarmi alla vecchia maniera (probabilmente simile a quella di 40 anni): tantissimo fondo, cardio, lavori soglia-resistenza. Qualche lavoro specifico sulla velocizzazione (dipendeva dalle Vespe e camion incontrati per strada :diavoletto: ) e nulla piu'. Percentuale grasso attorno al 5,5 - 6% che secondo me e' quella che una mente non alterata da sostanza stupefacenti può' sostenere.

La cosa strana e' che durante i miei giri incontravo spesso orde di amatori, molti dei quali ex prof, fermi ai piedi di salite, intenti a fare ripetute sulla medesima salita. Un'altra cosa che mi e' rimasta impressa (una volta uscito con dei prof) e' che si e' fatta una salita a tutta (ma veramente a tutta) per poi arrivare in cima, fermarsi, scendere con calma e poi fermarsi al primo bar a prendere il caffe'. Una cosa veramente impensabile per il mio ex allenatore soviet :D

In parole povere: e' vero che le nuove metodologie di allenamento migliorano la prestazione pura, magari il picco di potenza sulla singola salita (dato il tipo di allenamento). Tuttavia, ciò, sempre secondo me, avviene a scapito della resistenza e del recupero.

Ora, questa cosa che mi passava gia' per la testa e' stata confermata nella singola Gf fatta. Alla prima salita parevano tutti dei missili, tant'e' che mi sono staccato per poi rientrare di mestiere. Alla II salita tutti mi sembravano piu' umani. Alla terza, erano dei cadaveri, mentre una volta superati i 130-140 km finalmente iniziavo a sentire la gamba.

Per riassumere: le diverse metodologie di allenamento producono diversi modi di "andare forte": secondo me questo spiega perche' le medie di 30-50 anni fa non sono poi cosi distanti da quelle attuali. Oggi fanno 3/4 della tappa a spasso, e l'ultimo 1/4 a 60 allora (i prof sono piu svegli della amatori :diavoletto: ). Dai vecchi prof incontrati, pare che non fosse cosi' fino a meta' anni '80.

Ciao

ps. ovviamente non tutti i prof contemporanei si allenano in modo uguale. A naso un Quintana si allena in modo non troppo distante dalla vecchia maniera


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chinaski89
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Re: Bernard Hinault

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Ok ho capito che avevo opinioni errate e compreso quel che mi dicevano admin e quasar, però resto dell'idea che il buon Hinault l'abbia sparata grossa in quel passaggio sulla tripletta.

Quintana però per me si allena come tutti gli altri


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Re: Bernard Hinault

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quasar ha scritto: Ma quel periodo dei De Vlaeminck, Moser, Hinault, Raas, Maertens e compagnia bella è a mio avviso fuori categoria.
Sono combattuto.
Al cospetto di questi nomi non c'è dubbio che sono mostri sacri.
Ma non può venire il dubbio che la loro valore anche in virtù dei risultati, sia anche conseguenza di quanto dicevo io prima, cioè oltre 7-8 big gli altri erano davvero troppo inferiori?

Va detto che il contesto era quello di correre sempre tutto e dall'inizio alla fine della stagione e le gare erano tendenzialmente più lunghe e richiedevano fondo, quindi il più forte riusciva a vincere mentre ora sotto i 200 km una forte fa fatica a fare le differenze.


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Re: Bernard Hinault

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pacho ha scritto:
In parole povere: e' vero che le nuove metodologie di allenamento migliorano la prestazione pura, magari il picco di potenza sulla singola salita (dato il tipo di allenamento). Tuttavia, ciò, sempre secondo me, avviene a scapito della resistenza e del recupero.
penso esattamente la stessa cosa
Froome é l estremizzazione ma gli altri gli vanno a ruota


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Re: Bernard Hinault

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De Vlaeminck correva dai tempi d'oro di Merckx, Moser, Raas, Maertens erano di quell' epoca.


Morris

Re: Bernard Hinault

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Bernard, che mi era stato dipinto da tanti grandi ex, come un uomo cordiale, generoso e contrario all’idea che poteva dare di sé quando spingeva i pedali dominando, è davvero un insieme di facoltà, dove il cuore sconfigge le ovvietà, le ipocrisie, ed i tornaconti del cervello. Lo si è potuto capire profondamente in questi suoi giorni romagnoli. È arrivato in bicicletta al Museo Pantani, ed è giunto a versare lacrime toccando gli strumenti che furono i pennelli e gli scalpelli della vita artistica di Marco. Parlando italiano, per farsi capire da tutti nell’intorno e per quel profondo rispetto che nutre per lo sfortunato eroe d’un ciclismo che Bernard stesso vorrebbe rivedere. Poi, sempre in bicicletta, e salito sull’erta di Montevecchio, così dura e così aspra, coi suoi numerosi picchi al 14%, fino a fermarsi là dove oggi c’è il Cippo del Pirata. Sì proprio lì, dove lo spirito di Marco risuona come quando, appena juniores, intonava un cantico impossibile ai professionisti affermati. E lì mi sono ritrovato oggi a comiziare e raccontare come un tempo, con la memoria più fiorente che mai, fra migliaia e migliaia di pedalatori. Era stata l’umanità di Bernard Hinault, perché non c’è niente di più convincente e aggraziante, della testimonianza che viene dal cuore. E Bernard, il cuore l’ha veramente grande. E dire, che me l’aveva detto anche Eddy Merckx oltre 10 anni fa.


Gianluca Avigo - bove

Re: Bernard Hinault

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Morris ha scritto:Bernard, che mi era stato dipinto da tanti grandi ex, come un uomo cordiale, generoso e contrario all’idea che poteva dare di sé quando spingeva i pedali dominando, è davvero un insieme di facoltà, dove il cuore sconfigge le ovvietà, le ipocrisie, ed i tornaconti del cervello. Lo si è potuto capire profondamente in questi suoi giorni romagnoli. È arrivato in bicicletta al Museo Pantani, ed è giunto a versare lacrime toccando gli strumenti che furono i pennelli e gli scalpelli della vita artistica di Marco. Parlando italiano, per farsi capire da tutti nell’intorno e per quel profondo rispetto che nutre per lo sfortunato eroe d’un ciclismo che Bernard stesso vorrebbe rivedere. Poi, sempre in bicicletta, e salito sull’erta di Montevecchio, così dura e così aspra, coi suoi numerosi picchi al 14%, fino a fermarsi là dove oggi c’è il Cippo del Pirata. Sì proprio lì, dove lo spirito di Marco risuona come quando, appena juniores, intonava un cantico impossibile ai professionisti affermati. E lì mi sono ritrovato oggi a comiziare e raccontare come un tempo, con la memoria più fiorente che mai, fra migliaia e migliaia di pedalatori. Era stata l’umanità di Bernard Hinault, perché non c’è niente di più convincente e aggraziante, della testimonianza che viene dal cuore. E Bernard, il cuore l’ha veramente grande. E dire, che me l’aveva detto anche Eddy Merckx oltre 10 anni fa.
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Re: Bernard Hinault

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pacho ha scritto:Discussione davvero interessante :clap:
La statistica non e' un'opinione, quindi sono totalmente d'accordo con Winter e la chiosa di Admin.

Volevo pero' focalizzarmi su un altro aspetto, ossia che il campione di 40 anni fa, con le moderne metodologie attuali andrebbe piu' forte, e viceversa che un semplice gregario cataputato 40 anni addietro farebbe sfracelli.

Non mi baso sulle velocita' medie per ovvie ragioni. Tuttavia, e chiudo subito la parentesi, vedere gente come Rik van Looy che oltre 50 anni fa vinceva la Roubaix a quasi 42 di media o Moser 35 anni fa a oltre 43 fa varamente impallidire, tenendo conto:

- dei cancelli utilizzati (forse sparero' a caso, ma La bici di un Rik van Looy sara' stata quasi il doppio di quelle attuali, e quella di Moser un buon 50% in piu'?)
- della scorrevolezza infinitamente inferiore dei materiali;
- della benzina de-ottanizzata rispetto quella attuale:

Io non sarei cosi' certo che il gruppo attuale, a parita' di condizioni (ma con la preparazione attuale) saprebbe fare meglio...Ma siamo nel regno delle ipotesi piu' fantasiose, quindi lasciamo stare.

Tuttavia, il discorso sulle media mi permette di collegarmi all'aspetto a mio avviso centrale, ossia che le preparazioni attuali facciano andare piu' forte. E qui bisogna capirsi su cosa intendiamo.

A tal proposito, richiamo un piccolo aneddoto di qualche anno (2012-2013) fa quando mi sono messo in testa di risalire in bici dopo 10 anni, perdere 20 chili e fare in un gran fondo. Quando sono risalito in bici, ho iniziato ad allenarmi alla vecchia maniera (probabilmente simile a quella di 40 anni): tantissimo fondo, cardio, lavori soglia-resistenza. Qualche lavoro specifico sulla velocizzazione (dipendeva dalle Vespe e camion incontrati per strada :diavoletto: ) e nulla piu'. Percentuale grasso attorno al 5,5 - 6% che secondo me e' quella che una mente non alterata da sostanza stupefacenti può' sostenere.

La cosa strana e' che durante i miei giri incontravo spesso orde di amatori, molti dei quali ex prof, fermi ai piedi di salite, intenti a fare ripetute sulla medesima salita. Un'altra cosa che mi e' rimasta impressa (una volta uscito con dei prof) e' che si e' fatta una salita a tutta (ma veramente a tutta) per poi arrivare in cima, fermarsi, scendere con calma e poi fermarsi al primo bar a prendere il caffe'. Una cosa veramente impensabile per il mio ex allenatore soviet :D

In parole povere: e' vero che le nuove metodologie di allenamento migliorano la prestazione pura, magari il picco di potenza sulla singola salita (dato il tipo di allenamento). Tuttavia, ciò, sempre secondo me, avviene a scapito della resistenza e del recupero.

Ora, questa cosa che mi passava gia' per la testa e' stata confermata nella singola Gf fatta. Alla prima salita parevano tutti dei missili, tant'e' che mi sono staccato per poi rientrare di mestiere. Alla II salita tutti mi sembravano piu' umani. Alla terza, erano dei cadaveri, mentre una volta superati i 130-140 km finalmente iniziavo a sentire la gamba.

Per riassumere: le diverse metodologie di allenamento producono diversi modi di "andare forte": secondo me questo spiega perche' le medie di 30-50 anni fa non sono poi cosi distanti da quelle attuali. Oggi fanno 3/4 della tappa a spasso, e l'ultimo 1/4 a 60 allora (i prof sono piu svegli della amatori :diavoletto: ). Dai vecchi prof incontrati, pare che non fosse cosi' fino a meta' anni '80.

Ciao

ps. ovviamente non tutti i prof contemporanei si allenano in modo uguale. A naso un Quintana si allena in modo non troppo distante dalla vecchia maniera
Non ho mai fatto il dilettante (come invece hai fatto tu, credo dai tuoi racconti qua, o su e giù da Montecampione con l'auto del patòn), quindi da semplice osservatore del professionismo ero arrivato a una conclusione analoga, ed è per questo che nelle vecchie discussioni Nibali Froome mi scaldavo (di quella attuale nel thread di Froome non ne posso più...). Ed è per questo che mi spiace che la Vuelta sia tracciata in un certo modo, e che godo quando c'è un Giro d'Italia come l'anno scorso, dove tutte le tappe importanti si sono decise lontano dal finale.

Piccolo aneddoto: due anni fa fa prendo la bici con un torello, triatleta americano parecchio forte (uno che li vince i triatlon). A inizio uscita mi staccava con facilità. Dopo 2 ore in sella era in appannamento. Ecco, i prof di oggi mi sembrano dei bravi triatleti pronti a singole performances (ma di carta velina), non a gare dure. La Quickstep di Arenberg e del Muur (guarda caso, c'era Boonen di mezzo) è stata la piacevole anomalia che ha scombussolato il canovaccio, regalandoci due delle più belle corse dagli anni 90 a questa parte.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
ciclistasiciliano
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Re: Bernard Hinault

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dico che il grande Bernard, (ma anche il grande Eddy) avranno apprezzato il Fiandre di ieri...

sono veramente entusiasta di avere assistito a questo spettacolo...

per Morris, grazie della bella testimonianza .


Montana Miller
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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da Montana Miller »

Admin ha scritto:i migliori talenti dal punto di vista atletico facilmente intraprendono discipline diverse dal ciclismo (il calcio, il basket, al limite la playstation).
Il Ciclismo,checcè se ne dica,negli USA non ha mai avuto 'sta grande diffusione e tradizione,per cui un discorso del genere emerge piuttosto in uno sport come il Tennis dove viceversa gli americani in termini storici e di produzione di giocatori qualcosa di più hanno prodotto,con gli ultimi 15 anni in leggera controtendenza:la spiegazione è economica in primis perché - semplificando - il 200' del Football,del Basket o del Baseball guadagna di più del 10' del Ciclismo o del Tennis (25 anni fa non era così) e secondariamente perché negli USA in sport "minori" se non vali almeno uno dei primi 3 con annesse vittorie importanti non sei nessuno.La mentalità è questa.Per dire un Roddick,che i suoi anni di protagonismo diciamo che li ha avuti,non ricordo in senso assoluto ma almeno per buona parte della carriera non è stato seguito dalla Nike nonostante sia stato il numero 1 americano per una vita,a differenza di Agassi e Sampras,tramutatasi poi in Federer e Nadal,ben più strategici.

Venendo in topic,mi si passi il parallelismo,ho sempre visto Hinault come un uomo di sciabola,un demolitore più che un colpitore puro.In un'epoca di fioretto,basata su rapportini e chilometraggi più corti che salvano la gamba e allungano le carriere,che dal suo punto di vista fanno pensare addirittura di triplicare le fatiche senza perdere di efficacia,a mio parere viceversa portano a credere che uno come lui andrebbe a rimetterci,il suo impostare le corse sulla demolizione degli avversari sull'arco dell'intera corsa più che su singola salita poco si adatta ai tempi.Una volta quei rapporti li spingevano solo uomini forti e lui è stato il più forte della propria generazione e uno dei primi 3 di sempre,oggi la forbice dei protagonisti si è allargata a dismisura e l'Hayman della situazione ti può fregare molto più spesso di allora.Poi si parla di un super e magari troverebbe il medesimo spazio,ma gli accorgimenti dovrebbero essere pesanti e sostanziali.


Gimbatbu
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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

:clap: :clap: :clap:

Bellissima questa discussione che ovviamente non conoscevo essendomi iscritto in data successiva. Hinault, ciclisticamente parlando è stato il mio incubo, ha distrutto sistematicamente i miei beniamini di quegli anni. Ovviamente non mi era simpatico, ma alla fine devo ammettere che tra i tre più grandi ciclisti di tutti i tempi ci figura di diritto. Fortissimo, menziono solo i due mondiali dove arrivò terzo e primo. A Challances ha costretto al ritiro 3/4 di gruppo, nel Mondiale di Maertens rimontò da solo con Lejarreta al traino arrivando terzo allo sprint vicinissimo a due velocisti del calibro del belga e Saronni. Più passavano i chilometri più era forte, secondo me non è assurda l' affermazione che avrebbe potuto vincere i tre grandi giri in una stagione. Di quelli che ho visto io, avrebbe potuto farcela solo Merckx in virtù della sua forza straripante, ma Bernard e forse il Pirata con percorsi ad hoc potevano farcela anche loro. Adesso, sicuramente, nessuno.


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Trullo
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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da Trullo »

Due ricordi che inquadrano meglio il campione che era

Nell'82 vinse una volata di gruppo, all'utlima tappa del Tour, quella degli Champs Elysees

Nell'84 Fignon era più forte di lui. ALtri avrebbero lottato per il secondo posto, stando alla ruota del rivale più forte. Lui no, lui attaccava tutti ii giorni che la tappa lo consenriva provando a ribaltare la stuazione (e venendo sempre ripreso e spesso a sua volta staccato da Fignon) Un grande anche quando non vinceva


Winter
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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da Winter »

Sì sia fignon che guimard ne parlano nei loro libri
Nonostante fosse più debole il suo carisma lo faceva attaccare
Con risultati negativi (lui si se ne fregava del podio..non nibali e quintana)
ma chi giudica un campione solo dai risultati?

Tour 1986
hinault è in stra forma
ma ha promesso a lemond il tour..
però, se uno è a dieci minuti..
superbagneres :champion: :champion:


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nemecsek.
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Re: Bernard Hinault

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bernard...?!?
checcè?...
no... stavo a pensà na cosa...
...cosa?
:lol: :lol: :lol:


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castelli
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Re: Bernard Hinault

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Quelli che ci hanno fatto el giretto sul carpegna tre anni fa dovevano chiedergli: ando stracazzo stavi nel 2001? 2002?2003?


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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nino58
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Re: Bernard Hinault

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castelli ha scritto: lunedì 2 luglio 2018, 21:36 Quelli che ci hanno fatto el giretto sul carpegna tre anni fa dovevano chiedergli: ando stracazzo stavi nel 2001? 2002?2003?
Ti vedo nervoso, anzichè festeggiante.
Come mai ?
Poi, non allargherei troppo il discorso sul 2001, 2002, 2003 (ma anche 1999 e 2000).
Perchè, guarda caso, tutti (o quasi) quelli che osannavano il guappo di Austin ora si trovano a parteggiare per la corazzata del Cielo e tifare per il suo profeta.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da castelli »

nino58 ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 8:38
castelli ha scritto: lunedì 2 luglio 2018, 21:36 Quelli che ci hanno fatto el giretto sul carpegna tre anni fa dovevano chiedergli: ando stracazzo stavi nel 2001? 2002?2003?
Ti vedo nervoso, anzichè festeggiante.
Come mai ?
Poi, non allargherei troppo il discorso sul 2001, 2002, 2003 (ma anche 1999 e 2000).
Perchè, guarda caso, tutti (o quasi) quelli che osannavano il guappo di Austin ora si trovano a parteggiare per la corazzata del Cielo e tifare per il suo profeta.
bastavano sei sette parole di hinault: pantani dovrebbe essere qui.
parlo del 2001 soprattutto.

quanto al caso froome. hanno rotto i coglioni. prima il motorino poi il puff al romandia ora il salbutamolo poi la squadra che vince per lui. mettevi d'accordo.

tutte stronzate a quanto pare. a quanto se ne sa oggi. serve l'arrosto che probabilmente verrà servito tra 10 anni.

armstrong non mi è mai stato molto simpatico. ma neanche antipatico. non ho mai tifato per lui.

froome lo tifo da quando lo hanno bastonato in testa alla vuelta.
la schifezza dei fischi l'anno scorso al velodromo dà la dimensione di quanto anche il ciclismo a bordo strada sia infarcito di poveri stronzi.
il tifo contro mi pare un diritto ma un diritto per scemi specie dove tutti fanno fatica.

intanto aspetto l'arrosto che un giorno forse arriverà, magari molto scondito.


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Re: Bernard Hinault

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castelli ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 8:50
nino58 ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 8:38
castelli ha scritto: lunedì 2 luglio 2018, 21:36 Quelli che ci hanno fatto el giretto sul carpegna tre anni fa dovevano chiedergli: ando stracazzo stavi nel 2001? 2002?2003?
Ti vedo nervoso, anzichè festeggiante.
Come mai ?
Poi, non allargherei troppo il discorso sul 2001, 2002, 2003 (ma anche 1999 e 2000).
Perchè, guarda caso, tutti (o quasi) quelli che osannavano il guappo di Austin ora si trovano a parteggiare per la corazzata del Cielo e tifare per il suo profeta.
bastavano sei sette parole di hinault: pantani dovrebbe essere qui.
parlo del 2001 soprattutto.

quanto al caso froome. hanno rotto i coglioni. prima il motorino poi il puff al romandia ora il salbutamolo poi la squadra che vince per lui. mettevi d'accordo.

tutte stronzate a quanto pare. a quanto se ne sa oggi. serve l'arrosto che probabilmente verrà servito tra 10 anni.

armstrong non mi è mai stato molto simpatico. ma neanche antipatico. non ho mai tifato per lui.

froome lo tifo da quando lo hanno bastonato in testa alla vuelta.
la schifezza dei fischi l'anno scorso al velodromo dà la dimensione di quanto anche il ciclismo a bordo strada sia infarcito di poveri stronzi.
il tifo contro mi pare un diritto ma un diritto per scemi specie dove tutti fanno fatica.

intanto aspetto l'arrosto che un giorno forse arriverà, magari molto scondito.
Mettetevi chi ?
Ho sempre scritto, qui, che ogni corridore, per i rischi che incontra e per la fatica che fa, va rispettato al 200%.
Ed infatti non troverai mai una mia parola contro Froome persona che corre in bici, mai.
Troverai giudizi tecnici, tattici, anche battutacce ma mai parole cattive.
Verso Armstrong ne troverai tante, per la sua guapparia, ed esclusivamente per quella.
Ma, per entrambi, il punto critico non sono loro.
E' quello che ha consentito loro di arrivare dove sono arrivati.
E' quello che disgusta.
E purtroppo le similitudini sono un po' numerose.
Su Hinault, meglio tardi che mai.
Detto da uno che nei Tour anni '80 tifava sfegatatamente Fignon.


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Re: Bernard Hinault

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Gimbatbu ha scritto: giovedì 1 giugno 2017, 18:30 :clap: :clap: :clap:

Più passavano i chilometri più era forte, secondo me non è assurda l' affermazione che avrebbe potuto vincere i tre grandi giri in una stagione. Di quelli che ho visto io, avrebbe potuto farcela solo Merckx in virtù della sua forza straripante, ma Bernard e forse il Pirata con percorsi ad hoc potevano farcela anche loro. Adesso, sicuramente, nessuno.
Ne sei sicuro?


Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
castelli
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Re: Bernard Hinault

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nino58 ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 9:04
castelli ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 8:50
nino58 ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 8:38

Ti vedo nervoso, anzichè festeggiante.
Come mai ?
Poi, non allargherei troppo il discorso sul 2001, 2002, 2003 (ma anche 1999 e 2000).
Perchè, guarda caso, tutti (o quasi) quelli che osannavano il guappo di Austin ora si trovano a parteggiare per la corazzata del Cielo e tifare per il suo profeta.
bastavano sei sette parole di hinault: pantani dovrebbe essere qui.
parlo del 2001 soprattutto.

quanto al caso froome. hanno rotto i coglioni. prima il motorino poi il puff al romandia ora il salbutamolo poi la squadra che vince per lui. mettevi d'accordo.

tutte stronzate a quanto pare. a quanto se ne sa oggi. serve l'arrosto che probabilmente verrà servito tra 10 anni.

armstrong non mi è mai stato molto simpatico. ma neanche antipatico. non ho mai tifato per lui.

froome lo tifo da quando lo hanno bastonato in testa alla vuelta.
la schifezza dei fischi l'anno scorso al velodromo dà la dimensione di quanto anche il ciclismo a bordo strada sia infarcito di poveri stronzi.
il tifo contro mi pare un diritto ma un diritto per scemi specie dove tutti fanno fatica.

intanto aspetto l'arrosto che un giorno forse arriverà, magari molto scondito.
Mettetevi chi ?
Ho sempre scritto, qui, che ogni corridore, per i rischi che incontra e per la fatica che fa, va rispettato al 200%.
Ed infatti non troverai mai una mia parola contro Froome persona che corre in bici, mai.
Troverai giudizi tecnici, tattici, anche battutacce ma mai parole cattive.
Verso Armstrong ne troverai tante, per la sua guapparia, ed esclusivamente per quella.
Ma, per entrambi, il punto critico non sono loro.
E' quello che ha consentito loro di arrivare dove sono arrivati.
E' quello che disgusta.
E purtroppo le similitudini sono un po' numerose.
Su Hinault, meglio tardi che mai.
Detto da uno che nei Tour anni '80 tifava sfegatatamente Fignon.
bah anche panta con una gestione alla cipollini sarebbe stato diverso.

a me non piace l'ostinazione con cui si dice che armstrong froome pantani sono dei cessi d'atleti per il ricorso al doping.

preferisco loro ai tifosi. armstrong è stato figlio di puttana nel momento che si è fatto i cazzi degli altri. per il resto è stato come gli altri e se il ciclismo nel bene e nel male è arrivato dove è arrivato lo deve più a lui che a sastre. my2 cents. ci saranno altri 2 cents che hanno opinione opposta e rispettabile.

quello che ribadisco è che l'indignazione (di solito falsa) con cui si porta avanti la demolizione dell'atleta da parte del tifoso mi fa ridere. mi ha sempre fatto ridere.
che farebbero quelli se avessero possibilità di essere al posto di froome per qualche secondo? in quel qualche secondo farebbero qualche stronzata.
grossa stronzata.


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Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Bernard Hinault

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castelli ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 9:19
quello che ribadisco è che l'indignazione (di solito falsa) con cui si porta avanti la demolizione dell'atleta da parte del tifoso mi fa ridere. mi ha sempre fatto ridere.
Questo te lo sottoscrivo totalmente.


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Re: Bernard Hinault

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quasar ha scritto: sabato 1 aprile 2017, 15:34
Admin ha scritto:
Comprendo la tua posizione, ti assicuro che ci siamo passati tutti ad imprecare contro i nostri padri e nonni che smontavano le nostre convinzioni assolute sui nostri beniamini dell'epoca.
Sostenere la tesi di un abbassamento del livello medio non implica affatto negare l'attuale presenza di fenomeni. Per quale motivo poi. I fenomeni sono sempre esistiti in ogni epoca, talvolta più frequentemente, altre meno. Ma sempre di fuoriclasse si tratta.
Non pensare che la mia/nostra convinzione sia quella di ritenere i personaggi del passato più fighi, grossi, forti e belli di quelli odierni.
Per farti capire meglio. Qualche mese fa, qua nel forum, si è accesa una discussione in merito ai grandi cacciatori di classiche. Una fonte autorevolissima, sia nei contenuti dei suoi pensieri sia in quanto grande memoria storica, ha ridimensionato lo status di Cancellara rapportato ai ciclisti di un tempo; nello specifico, sosteneva l'inferiorità dello svizzero al cospetto di Godefroot. Ebbene, una tesi che non mi ha trovato in alcun modo d'accordo, dal momento che ritengo che un Cancellara si sarebbe ritagliato il suo spazio anche se avesse corso 40 anni fa. Avrebbe vinto forse meno, ma avrebbe vinto comunque. Stesso discorso lo si potrebbe forse fare per un Boonen (l'uomo forte da raffrontare ai grandi del passato secondo la nostra fonte autorevolissima, a dimostrazione che non manca mai l'oggettività nella valutazioni).
Scusate se mi permetto ma parlando di Cancellara (lo so che io capisco solo di GT, ma ci voglio provare) a me ha dato l'idea che abbia vinto meno di quello che meritasse, PROPRIO perché troppo + forte degli altri.
Quante volte l'abbiamo visto rincorrere chiunque perché con lui in gara, nessuno avrebbe tirato un metro, finendo per regalare la vittoria ad un altro?
Un po' come sta succedendo in questo periodo a Sagan, per dire.


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Re: Bernard Hinault

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beppesaronni ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 9:48
quasar ha scritto: sabato 1 aprile 2017, 15:34
Admin ha scritto:
Comprendo la tua posizione, ti assicuro che ci siamo passati tutti ad imprecare contro i nostri padri e nonni che smontavano le nostre convinzioni assolute sui nostri beniamini dell'epoca.
Sostenere la tesi di un abbassamento del livello medio non implica affatto negare l'attuale presenza di fenomeni. Per quale motivo poi. I fenomeni sono sempre esistiti in ogni epoca, talvolta più frequentemente, altre meno. Ma sempre di fuoriclasse si tratta.
Non pensare che la mia/nostra convinzione sia quella di ritenere i personaggi del passato più fighi, grossi, forti e belli di quelli odierni.
Per farti capire meglio. Qualche mese fa, qua nel forum, si è accesa una discussione in merito ai grandi cacciatori di classiche. Una fonte autorevolissima, sia nei contenuti dei suoi pensieri sia in quanto grande memoria storica, ha ridimensionato lo status di Cancellara rapportato ai ciclisti di un tempo; nello specifico, sosteneva l'inferiorità dello svizzero al cospetto di Godefroot. Ebbene, una tesi che non mi ha trovato in alcun modo d'accordo, dal momento che ritengo che un Cancellara si sarebbe ritagliato il suo spazio anche se avesse corso 40 anni fa. Avrebbe vinto forse meno, ma avrebbe vinto comunque. Stesso discorso lo si potrebbe forse fare per un Boonen (l'uomo forte da raffrontare ai grandi del passato secondo la nostra fonte autorevolissima, a dimostrazione che non manca mai l'oggettività nella valutazioni).
Scusate se mi permetto ma parlando di Cancellara (lo so che io capisco solo di GT, ma ci voglio provare) a me ha dato l'idea che abbia vinto meno di quello che meritasse, PROPRIO perché troppo + forte degli altri.
Quante volte l'abbiamo visto rincorrere chiunque perché con lui in gara, nessuno avrebbe tirato un metro, finendo per regalare la vittoria ad un altro?
Un po' come sta succedendo in questo periodo a Sagan, per dire.
Nelle corse di un giorno, in effetti, far perdere chi non vuoi far vincere è più semplice rispetto ad un GT dove, comunque, il fondo (non inteso come fondello), la squadra ed il "valore" del corridore hanno un peso enormemente maggiore.
Per questo, secondo me, i tre Mondiali consecutivi di Petruzzo sono un capolavoro.


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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da beppesaronni »

[/quote]

Nelle corse di un giorno, in effetti, far perdere chi non vuoi far vincere è più semplice rispetto ad un GT dove, comunque, il fondo (non inteso come fondello), la squadra ed il "valore" del corridore hanno un peso enormemente maggiore.
Per questo, secondo me, i tre Mondiali consecutivi di Petruzzo sono un capolavoro.
[/quote]

Nelle gare di un giorno, la fortuna ha una ENORME componente. 3 vittorie di fila non sono + fortuna.
Ora, so che mi attirerò le solite antipatie (oh, mi viene in mente questa :D ) ma la San Remo di quest'anno non l'ha di certo vinta il + forte.
Paradossalmente se non ci fosse stato Sagan, di sicuro (di sicuro a questo mondo c'è solo la morte e Froome che vince il tour se non cade) non sarebbe arrivato.


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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da jumbo »

La fortuna ha sempre una componente.
Ad esempio Sagan che prende il cappotto sulla transenna nel Fiandre di Gilbert, e a suo modo anche la relativa vicinanza di Reichenbach al gruppo Doumulin in cima al colle delle Finestre è stata una fortuna per Froome.


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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da Patate »

beppesaronni ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 10:07


Nelle gare di un giorno, la fortuna ha una ENORME componente. 3 vittorie di fila non sono + fortuna.
Ora, so che mi attirerò le solite antipatie (oh, mi viene in mente questa :D ) ma la San Remo di quest'anno non l'ha di certo vinta il + forte.
Paradossalmente se non ci fosse stato Sagan, di sicuro (di sicuro a questo mondo c'è solo la morte e Froome che vince il tour se non cade) non sarebbe arrivato.
Invece due monumento di fila tutto culo, eh? :D


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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da nino58 »

beppesaronni ha scritto: martedì 3 luglio 2018, 10:07
Ora, so che mi attirerò le solite antipatie (oh, mi viene in mente questa :D ) ma la San Remo di quest'anno non l'ha di certo vinta il + forte.
Paradossalmente se non ci fosse stato Sagan, di sicuro (di sicuro a questo mondo c'è solo la morte e Froome che vince il tour se non cade) non sarebbe arrivato.
[/quote]

Perchè mai attirarti delle antipatie ?
Da capotifoso di Nibali (come, amabilmente, mi definisce Uribezubia) ti dico che è vero quello che scrivi.
Nibali non è certo il più forte in una corsa come la Sanremo (lo è al Lombardia, al Giro o al Tour ;) ), alla Sanremo il più forte è Sagan.
Che non ha vinto ma ha aiutato a vincere Vincenzo perchè voleva evitare la scottatura dell'anno precedente.
Ma l'anno prossimo vince, garantito.


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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da Divanista »

Ritornando al buon Bernard...
quanto sarà divertente vedere le sue facce quando premierà Froome sul palco del Tour? :diavoletto:


Ecco la mia presentazione. :carta:
Winter
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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da Winter »

Mi pare nn faccia più parte di aso
Ne del cerimoniale di premiazione


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Re: Bernard Hinault

Messaggio da leggere da Divanista »

Peccato... mi sarebbe piaciuto godermi qualche bel siparietto!


Ecco la mia presentazione. :carta:
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