Ciclomercato 2017/2018

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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 giugno 2018, 11:38

Tra l'altro per i nostri corridori delle professional, io mi sto rendendo conto che non ce ne sta mai uno che provi a fare classifica anche nelle piccole corse a tappe che disputato nel corso dell'anno. Se non prendi mai l'abitudine, mai renderai come devi.
In realta` non e` vero. Ciccone ha fatto top 10 sia alla Coppi e Bartali che al Tour of Alps. L'Androni chiude buona parte delle sue corse a tappe con qualcuno ben piazzato (quando non manda una squadra tutta costruita per le volate di Malucelli). Wilier e Nippo obbiettivamente non hanno uomini adatti a corse a tappe impegnative.

Piu` che altro il problema e` che fanno un calendario con pochi eventi importanti, quindi un corridore rischia di non crescere abbastanza. Cercassero un paio di inviti in piu` tipo Svizzera o Polonia per un corridore di medio-alto livello sarebbe buono restare da loro anche a lungo, come fa ad esempio Calmejane alla Direct Energie (si`, lo so, i francesi hanno un budget che le professional italiane si sognano). Ma li` si torna a quel grosso problema che si chiama Ciclismo Cup.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Lopi90 ha scritto: lunedì 4 giugno 2018, 13:36
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 giugno 2018, 11:38

Tra l'altro per i nostri corridori delle professional, io mi sto rendendo conto che non ce ne sta mai uno che provi a fare classifica anche nelle piccole corse a tappe che disputato nel corso dell'anno. Se non prendi mai l'abitudine, mai renderai come devi.
In realta` non e` vero. Ciccone ha fatto top 10 sia alla Coppi e Bartali che al Tour of Alps. L'Androni chiude buona parte delle sue corse a tappe con qualcuno ben piazzato (quando non manda una squadra tutta costruita per le volate di Malucelli). Wilier e Nippo obbiettivamente non hanno uomini adatti a corse a tappe impegnative.

Piu` che altro il problema e` che fanno un calendario con pochi eventi importanti, quindi un corridore rischia di non crescere abbastanza. Cercassero un paio di inviti in piu` tipo Svizzera o Polonia per un corridore di medio-alto livello sarebbe buono restare da loro anche a lungo, come fa ad esempio Calmejane alla Direct Energie (si`, lo so, i francesi hanno un budget che le professional italiane si sognano). Ma li` si torna a quel grosso problema che si chiama Ciclismo Cup.
Beh, se prendi ad esempio solo Ciccone, unico corridore che riesce a strappare ul 10° posto alla Coppi e Bartali, partendo da 4 squadre professional, vuol dire che tanto torto non ho.
L'Androni va a fare classifica al Sibiu Tour, mica in corse a tappe un minimo serie...

Il problema è che le nostre professional fanno un calendario popopopo de merda. Fino a qualche anno fa col cavolo che andavano a correre le gare 2.2. Adesso invece metà del loro calendario lo passano tra Sibiu, Bretagne, Marocco e altre corse di basso livello.


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Fabian von Paterberg
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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 giugno 2018, 14:26Il problema è che le nostre professional fanno un calendario popopopo de merda. Fino a qualche anno fa col cavolo che andavano a correre le gare 2.2. Adesso invece metà del loro calendario lo passano tra Sibiu, Bretagne, Marocco e altre corse di basso livello.
Il discorso è validissimo in generale, ma non vale per Ciccone. In 3 anni non ha mai partecipato a nessuna gara 2.2 ma anzi ha disputato già dal primo anno Freccia del Brabante, Amstel, Trentino e Giro; lo scorso anno ha aggiunto anche le classiche autunnali concludendo la stagione al Lombardia e quest'anno pure la Sanremo. Il problema di cui parli esiste assolutamente, il livello a cui gareggiano per la maggior parte dell'anno le nostre Professional imbarazza di fronte al calendario belga/francese; ma Ciccone ha corso in Bardiani le stesse corse che avrebbe potuto correre in tante WT. Credo che il problema, purtroppo, sia di diverso tipo ossia un rendimento al di sotto delle attese e una crescita che non è mai avvenuta.


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 giugno 2018, 14:26
Beh, se prendi ad esempio solo Ciccone, unico corridore che riesce a strappare ul 10° posto alla Coppi e Bartali, partendo da 4 squadre professional, vuol dire che tanto torto non ho.
L'Androni va a fare classifica al Sibiu Tour, mica in corse a tappe un minimo serie...

Il problema è che le nostre professional fanno un calendario popopopo de merda. Fino a qualche anno fa col cavolo che andavano a correre le gare 2.2. Adesso invece metà del loro calendario lo passano tra Sibiu, Bretagne, Marocco e altre corse di basso livello.
Il discorso ha senso solo per Bardiani e Androni, visto che Wilier e Nippo non hanno scalatori di rilievo e puntano piu` sulle corse da passisti veloci.

Nelle due brevi corse a tappe del calendario italiano corse finora, alla Coppi e Bartali hanno entrambe piazzato il capitano nei 10, e al Trentino Ciccone ha fatto un bella prova, finendo nono e l'Androni aveva Sosa in testa alla classifica che pero` e` caduto in discesa. In entrambi casi le professional straniere presenti hanno fatto peggio. Parliamo comunque di corse con rispettivamente 6 e 9 WT al via. L'Androni ha piazzato Torres quarto al S. Luis (poi terzo) e Sosa sesto alla Oro y Paz, anche qui con 7 e 4 WT al via. Non conto la vittoria al Bihor perche` il livello era grottesco.

Se facciamo un paragone con le squadre straniere, tolte le solite Cofidis, Wanty e Direct Energie, che hanno risorse molto maggiori, alla fine il livello e` sempre quello. Per dire, squadre come la Rompoort e la Fortuneo, non proprio fuffa, devono ancora vincere una corsa quest'anno.

Sul fatto che facciano un calendario mediocre e` vero, dovrebbero correre un po' piu` in Belgio o Spagna e meno in Corea o Romania, ma va anche detto che, tolta la Wilier, le altre ci mandano neopro e seconde linee.


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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D'altronde la ciclismo cup incentra la loro stagione per giocarsi un posto per il prossimo Giro.Potrebbero andare a correre in Belgio per avere un calendario migliore,ma lo sponsor non ha interessi commerciali in quello stato e quindi piuttosto che andare la per fare un decimo posto senza che nessuno si sia accorto della loro presenza,preferiscono gare semisconosciute in cui andare a farla da padroni e riempire la bacheca


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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La ciclismo cup non mi sembra abbia un calendario così invasivo (anzi, magari lo fosse, vorrebbe dire che il calendario italiano ritornerebbe ai fasti d'un tempo) da non lasciar spazio per correre altro in discreta forma.
Faccio solo un esempio: queste settimane post giro ci sono state non so quante corse. Androni, e Wilier hanno scelto di correre una corsetta in Romania, il Tour di Korea. Perchè non andare a correre il Giro del Lussemburgo o la Boucles de La Mayenne? Dite davvero che sarebbero stati rifiutati gli inviti? Che il mercato francese o lussemburghese e meno importante di quello rumeno? Che pure logisticamente è stato meglio spostarsi in questi paesi piuttosto che correre nella più vicina europa? Boh
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Stylus ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 11:22 La ciclismo cup non mi sembra abbia un calendario così invasivo (anzi, magari lo fosse, vorrebbe dire che il calendario italiano ritornerebbe ai fasti d'un tempo) da non lasciar spazio per correre altro in discreta forma.
Faccio solo un esempio: queste settimane post giro ci sono state non so quante corse. Androni, e Wilier hanno scelto di correre una corsetta in Romania, il Tour di Korea. Perchè non andare a correre il Giro del Lussemburgo o la Boucles de La Mayenne? Dite davvero che sarebbero stati rifiutati gli inviti? Che il mercato francese o lussemburghese e meno importante di quello rumeno? Che pure logisticamente è stato meglio spostarsi in questi paesi piuttosto che correre nella più vicina europa? Boh
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Concordo. Il Tour de Luxembourg quest'anno aveva una start list più povera a causa delle Hammer Series (a proposito, ma chi se le guarda?). Non credo che avrebbero rifiutato le Italiane. E' proprio il fatto che non ci vogliono andare. La Ciclismo cup è fatta solo di gare in linea, Coppi&Bartali e Trentino a parte, quindi non tira via tutti questi giorni di corsa.


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 11:33
Stylus ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 11:22 La ciclismo cup non mi sembra abbia un calendario così invasivo (anzi, magari lo fosse, vorrebbe dire che il calendario italiano ritornerebbe ai fasti d'un tempo) da non lasciar spazio per correre altro in discreta forma.
Faccio solo un esempio: queste settimane post giro ci sono state non so quante corse. Androni, e Wilier hanno scelto di correre una corsetta in Romania, il Tour di Korea. Perchè non andare a correre il Giro del Lussemburgo o la Boucles de La Mayenne? Dite davvero che sarebbero stati rifiutati gli inviti? Che il mercato francese o lussemburghese e meno importante di quello rumeno? Che pure logisticamente è stato meglio spostarsi in questi paesi piuttosto che correre nella più vicina europa? Boh
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Concordo. Il Tour de Luxembourg quest'anno aveva una start list più povera a causa delle Hammer Series (a proposito, ma chi se le guarda?). Non credo che avrebbero rifiutato le Italiane. E' proprio il fatto che non ci vogliono andare. La Ciclismo cup è fatta solo di gare in linea, Coppi&Bartali e Trentino a parte, quindi non tira via tutti questi giorni di corsa.
Le Hammer Series hanno un format molto divertente, più godibile da guardare rispetto ad una corsa a tappe comunque minore.


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Per me va fatto un distinguo importante: la Wilier e` sicuramente la squadra piu` colpevole perche` manda spesso i capitani nelle corse fuffa.

Androni e Nippo tipicamente ci mandano la squadra B.

In Romania a parte Malucelli c'erano due ventenni (Sosa e Rivera) per i quali ci sta fare un calendario soft e non correre solo corse toste e tre gregari di secondo piano (Benfatto, Mattia Frapporti e Bisolti) per i quali quello e` il livello.

In Corea la Nippo aveva un discreto corridore come Tizza e poi tre giapponesi, ingaggiati per doveri di sponsor e assolutamente non all'altezza del calendario europeo, e due neopro (Cima e Bou).

I corridori migliori erano tutti a Lugano o a riposarsi per entrambe.

Avessero mandato Bisolti, Bou e Benfatto in francia o lussemburgo non ce ne saremmo neanche accorti, e non se ne sarebbero probabilmente accorti neanche i francesi e i lussemburghesi, in una corsa di quel livello o ci vai coi titolari o non ci vai proprio. Magari una vittoria anche di secondo piano un minimo di risonanza la ha, anche solo uno che scorre i risultati del giorno e legge il loro nome.


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Lopi90 ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 11:41 Per me va fatto un distinguo importante: la Wilier e` sicuramente la squadra piu` colpevole perche` manda spesso i capitani nelle corse fuffa.

Androni e Nippo tipicamente ci mandano la squadra B.

In Romania a parte Malucelli c'erano due ventenni (Sosa e Rivera) per i quali ci sta fare un calendario soft e non correre solo corse toste e tre gregari di secondo piano (Benfatto, Mattia Frapporti e Bisolti) per i quali quello e` il livello.

In Corea la Nippo aveva un discreto corridore come Tizza e poi tre giapponesi, ingaggiati per doveri di sponsor e assolutamente non all'altezza del calendario europeo, e due neopro (Cima e Bou).

I corridori migliori erano tutti a Lugano o a riposarsi per entrambe.

Avessero mandato Bisolti, Bou e Benfatto in francia o lussemburgo non ce ne saremmo neanche accorti, e non se ne sarebbero probabilmente accorti neanche i francesi e i lussemburghesi, in una corsa di quel livello o ci vai coi titolari o non ci vai proprio. Magari una vittoria anche di secondo piano un minimo di risonanza la ha, anche solo uno che scorre i risultati del giorno e legge il loro nome.
Ma se saltano gli inviti e devi fare correre i corridori cos'ha più senso, mandare per esempio Kuba a correre in Marocco o al Trentino?
Molto facile giudicare dal divano, meno mettersi nella testa di una squadra che magari in Asia vuole vincere anche per interessi di sponsor, non credi?
Pippo ha avuto un lutto importante, normale che dovesse tornare in Korea per mettere km e non a fare due corse di un giorno in Svizzera no?


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Certo che se anche il Giro di Lussemburgo di quest'anno è la Boucles son corse troppo difficili possiamo pure chiudere le nostre squadre. Al Lussemburgo è arrivato terzo un ragazzo del 97, la Boucles è stata vinta da uno (fenomeno) ma che era alla prima corsa su strada dell'anno davanti ad un neopro della fdj e un altro 97..dai non scherziamo! Cima e Bou si sono notati poco in Korea e Frapporti in Romania, si sarebbero notati ugualmente poco anche in Francia e Lussemburgo ma sarebbe stato decisamente più allenante e con degli avversari più competitivi. Se mi dici che hanno dei corridori che sono talmente scarsi che neanche possono stare a ruota ai koreani allora possiamo davvero pure chiuderle ste squadre.


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bartoli ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 16:46
Lopi90 ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 11:41 Per me va fatto un distinguo importante: la Wilier e` sicuramente la squadra piu` colpevole perche` manda spesso i capitani nelle corse fuffa.

Androni e Nippo tipicamente ci mandano la squadra B.

In Romania a parte Malucelli c'erano due ventenni (Sosa e Rivera) per i quali ci sta fare un calendario soft e non correre solo corse toste e tre gregari di secondo piano (Benfatto, Mattia Frapporti e Bisolti) per i quali quello e` il livello.

In Corea la Nippo aveva un discreto corridore come Tizza e poi tre giapponesi, ingaggiati per doveri di sponsor e assolutamente non all'altezza del calendario europeo, e due neopro (Cima e Bou).

I corridori migliori erano tutti a Lugano o a riposarsi per entrambe.

Avessero mandato Bisolti, Bou e Benfatto in francia o lussemburgo non ce ne saremmo neanche accorti, e non se ne sarebbero probabilmente accorti neanche i francesi e i lussemburghesi, in una corsa di quel livello o ci vai coi titolari o non ci vai proprio. Magari una vittoria anche di secondo piano un minimo di risonanza la ha, anche solo uno che scorre i risultati del giorno e legge il loro nome.
Ma se saltano gli inviti e devi fare correre i corridori cos'ha più senso, mandare per esempio Kuba a correre in Marocco o al Trentino?
Molto facile giudicare dal divano, meno mettersi nella testa di una squadra che magari in Asia vuole vincere anche per interessi di sponsor, non credi?
Pippo ha avuto un lutto importante, normale che dovesse tornare in Korea per mettere km e non a fare due corse di un giorno in Svizzera no?
Ma una domanda io devo fartela a sto punto. Perchè saltano gli inviti in europa (e intendo non solo a voi, ma anche eventualmente alle altre professional)?
Cioè, in questo mese di maggio le corse a tappe europee non sono certamente mancate. Dunkerque, Norvegia, Belgio, Lussemburgo, Ain, Yorkshire, Comunidad de Madrid, Aragon, Fjords. C'è ne è stato per tutti i tipi: corse più adatte agli scalatori, altre ai velocisti, altre ancora agli uomini da classiche. Perchè voi della Wilier non avete preso parte a nessuna di queste? Nessuno vi ha voluto invitare? Non ci credo.
Nel frattempo la neonata Euskadi-Murias ha corso in Norvegia, Lussemburgo, Dunkerque, Yorkshire oltre alle corse spagnole. E ha vinto.


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 17:58
bartoli ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 16:46
Lopi90 ha scritto: martedì 5 giugno 2018, 11:41 Per me va fatto un distinguo importante: la Wilier e` sicuramente la squadra piu` colpevole perche` manda spesso i capitani nelle corse fuffa.

Androni e Nippo tipicamente ci mandano la squadra B.

In Romania a parte Malucelli c'erano due ventenni (Sosa e Rivera) per i quali ci sta fare un calendario soft e non correre solo corse toste e tre gregari di secondo piano (Benfatto, Mattia Frapporti e Bisolti) per i quali quello e` il livello.

In Corea la Nippo aveva un discreto corridore come Tizza e poi tre giapponesi, ingaggiati per doveri di sponsor e assolutamente non all'altezza del calendario europeo, e due neopro (Cima e Bou).

I corridori migliori erano tutti a Lugano o a riposarsi per entrambe.

Avessero mandato Bisolti, Bou e Benfatto in francia o lussemburgo non ce ne saremmo neanche accorti, e non se ne sarebbero probabilmente accorti neanche i francesi e i lussemburghesi, in una corsa di quel livello o ci vai coi titolari o non ci vai proprio. Magari una vittoria anche di secondo piano un minimo di risonanza la ha, anche solo uno che scorre i risultati del giorno e legge il loro nome.
Ma se saltano gli inviti e devi fare correre i corridori cos'ha più senso, mandare per esempio Kuba a correre in Marocco o al Trentino?
Molto facile giudicare dal divano, meno mettersi nella testa di una squadra che magari in Asia vuole vincere anche per interessi di sponsor, non credi?
Pippo ha avuto un lutto importante, normale che dovesse tornare in Korea per mettere km e non a fare due corse di un giorno in Svizzera no?
Ma una domanda io devo fartela a sto punto. Perchè saltano gli inviti in europa (e intendo non solo a voi, ma anche eventualmente alle altre professional)?
Cioè, in questo mese di maggio le corse a tappe europee non sono certamente mancate. Dunkerque, Norvegia, Belgio, Lussemburgo, Ain, Yorkshire, Comunidad de Madrid, Aragon, Fjords. C'è ne è stato per tutti i tipi: corse più adatte agli scalatori, altre ai velocisti, altre ancora agli uomini da classiche. Perchè voi della Wilier non avete preso parte a nessuna di queste? Nessuno vi ha voluto invitare? Non ci credo.
Nel frattempo la neonata Euskadi-Murias ha corso in Norvegia, Lussemburgo, Dunkerque, Yorkshire oltre alle corse spagnole. E ha vinto.
Durante il Giro noi non possiamo correre in Europa perchè non abbiamo una struttura che può supportare due eventi assieme al Giro
Abbiamo 1 bus, 3 van, 4 macchine, tutte erano impegnate al Giro
Inoltre tutto il nostro staff è stato al Giro, non avevamo a casa nessun meccanico nè massaggiatore.
Saremmo andati in Azerbaijian non fosse saltato perchè l'organizzazione provvede a tutto, oltre ad avere rimborsi che fanno modo che valga la pena andare in certi paesi.
Per non trascurare il fatto che non avremmo neanche avuto la possibilità materiale di correre altrove in quanto abbiamo solo 17 corridori, 8 al Giro, Pippo con il lutto che lo ha colpito, Koshevoy, Pacioni e Busato infortunati, ne rimanevano solo 5


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Ah, ok. Ma quello che hai descritto è cosa ben diversa dagli inviti che saltano


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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L'Azerbaijan è saltato un mese prima della corsa. A quel punto trovare un altro invito vantaggioso era impossibile


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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Grande spesa della Bahrein: su CN riportano di accordi già siglati o quasi per Tratnik, Dennis,Teunissen e Bauhaus.
Più le trattative per GVA di cui già si sapeva. Non male


Basso
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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Ricordo che il 3d da usare per il futuro è questo :) viewtopic.php?f=2&t=8661


11 Vuelta 7-Prato
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Re: Ciclomercato 2017/2018

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Basso ha scritto: sabato 9 giugno 2018, 11:12 Ricordo che il 3d da usare per il futuro è questo :) viewtopic.php?f=2&t=8661
C'hai anche ragione, perdono :D


cassius
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Re: Ciclomercato 2017/2018

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sceriffo ha scritto: martedì 1 maggio 2018, 13:58 Olivano Locatelli lascia la Gazprom dopo 4 mesi, senza aver ottenuto alcun risultato di rilievo
Bella notizia, purtroppo temo che troverà presto un'altra ammiraglia (ritorno alla Palazzago?).
L'episodio di Savitsky è terribile, disumano. Puoi avere il peggior lavativo del mondo (e questo corridore, a occhio, non lo sembra), ma non lo abbandoni così, a una stazione.
http://www.cicloweb.it/2018/02/05/risch ... y-gazprom/


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