Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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Nievole
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Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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In aggiornamento, ultima classifica uscita a fine 2016.
Top 25 dei corridori in attività: un'altro modo poco scientifico ed ancora più aleatorio per chiacchierare da qui al Tour.

Si, avrebbe più senso farlo sui team, ma #chissenefrega. Tanto è solo una ruzza nella quale voglio coinvolgervi :D
(dopo il Tour cambierà tutto)

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25. Pierre Rolland (new entry)
Parole d’amore per il Giro d’Italia e per il ciclismo, uscite fuori da un ex enfant prodige che non vinceva da due anni. Emozionante per tantissimi versi. Uomo e ciclista vero.
24. Simon Yates (n.e.)
Belle vittorie in giro per l’Europa, ma carriera che probabilmente avrà la svolta da battitore libero e non da uomo di punta. Probabilmente vincerà più del gemello, questo conta molto nelle chiacchiere a tavola.
23. Adam Yates (17esimo a fine 2016)
Prestazione così così al Giro, ci aspettavamo la vittoria della bianca, invece cede spesso terreno dai migliori. Alzerà le braccia al cielo meno del gemello, ma se portasse a casa un GT in carriera potrebbe vincere la discussione durante la cena.
22. Caleb Ewan (n.e.)
Tante vittorie a inizio stagione, ma una sola volata vincente al Giro nonostante la miglior gamba del lotto nella prima settimana. #JeSuisNizzolo
21. Sonny Colbrelli (n.e.)
Una delle note positive della campagna primaverile azzurra: prova, ma rimbalza, a seguire il trio della Sanremo, e vince con un numero pazzesco la Freccia del Brabante. Prossimo anno personale favorito al Fiandre, se tutti cadono come quest'anno.
20. Gianni Moscon (n.e.)
Nonostante la pessima caduta di stile e di faccia al Romandia, l’appena 23enne ha saputo cogliere la palla al balzo delle cadute interne al team ed ha sfoderato due superbe prestazioni sulle pietre. A Roubaix addirittura ci ha fatto sognare un’improbabile colpaccio. L'ottimismo è il profumo della vita (prossimo anno di nuovo gregarione per qualche carneade azero di 1,54m).
19. Alexander Kristoff (22)
Tiene in piedi la baracca Katusha con le sue vittorie, ed ottiene ottimi piazzamenti nelle classiche. Però, ecco, sembra essere la copia sbiadita rispetto ad alcuni anni fa. Se ha il tipico riflusso norvegese, lo rivedremo competitivo l’anno venturo, novello Hushovd.
18. Jan Hirt (n.e.)
Che gambe per il giovane polacco! Nella terza settimana di Giro ha dato un ottimo motivo per applaudirlo agli appassionati che storcevano il naso per l’invito della CCC. Avessero invitato Cunego, sai che coppia...
17. Bob Jungels (19)
Nonostante abbia una bella infatuazione -sportiva- per lo statuario lussemburghese, devo dire che c’è ancora da lavorare per poter vincere un GT. Però è giovane, piace al pubblico ed ha una trenata atomica che può garantirgli anche altri tipi di vittorie. Purché la sfrutti…
16. Wout Poels (12)
Secondo uomo Sky per la grande boucle, e personale sorpresa positiva della corsa francese. Paga di avere in squadra il numero 1 al mondo nelle corse a tappe che si svolgono in luglio senza maltempo.
15. Julian Alaphilippe (n.e.)
A Sanremo agguanta il treno giusto ma non incide, pimpante alla Pa-Ni ma non vince la corsa, poi deve saltare le classiche delle Ardenne per un problema fisico. Vorrebbe ma non può.
14. Richie Porte (n.e.)
Il candidato numero 1 al ruolo di anti-Froome ha mostrato ottime cose tra inverno e primavera, e siamo sicuri che quest’anno ci farà davvero divertire fino al giorno di crisi. The truth is out there.
13. MIkel Landa (n.e.)
Sfortunatissimo, le sue prestazioni nella terza settimana del Giro profumavano di podio. Se da un grande potere derivano grandi responsabilità, toglietegli le responsabilità e ritroverete il grande potere dello spagnolo.
12. Christopher Froome (4)
Nonostante la penuria di gare e risultati, è ancora il nostro favorito per il Tour. Però il percorso non lo aiuta, al contrario dell'anno passato quando sorprese gli avversari con attacchi in discesa e scalate a piedi. Fattore età da non sottovalutare, alla sua età Quintana aveva già smesso di vincere GT da un pezzo.
11. Thibaut Pinot (24)
Gagliardo il francesino! Pimpante al Trentinofdealps con una rocambolesca vittoria in volata, molto concentrato al Giro ed abile a cogliere tutte le occasioni –tra cui una tappa- che gli capitano. Capitano coraggioso, peccato che il podio conti soli 3 posti.
10. Alberto Contador (11)
Il madrileno è stato l’ombra di Valverde per tutta la primavera, e quando non l’aveva davanti si è trovato Henao, e qualche volta persino Alonso, ai semafori. Tanti secondi posti, chissà che da qui a fine anno non arrivi un primo importante per concludere due carriere straordinarie!
9. Nairo Quintana (6)
Del lotto di favoriti per il Giro, lo avevo pronosticato con almeno un paio di tappe di vantaggio sugli altri. Ed invece il condor spennato ci ha riproposto la versione un po’ appannata di se, vuoi la febbre, vuoi le medie, vuoi la Movistar. Peccato, un altro paio di GT così e potremmo perderlo definitivamente.
8. Fernando Gaviria (n.e.)
Fortissimo come ce lo immaginavamo diventasse già due anni fa: quattro volate su sei al Giro, e tantissimo lavoro per la squadra, che di rimando ha lavorato ottimamente per lui a Cagliari. Adesso che è un top, dovrà attrezzarsi per qualche traguardo più importante.
7. Michal Kwiatkowski (25)
Le leghe USA lo hanno già definito comeback player of the year ad aprile, ed anche noi: finalmente un inizio di stagione brillante da parte del polacco. Adesso deve credere di più in se stesso e smetterla con i giochetti all’arrivo, che non ci casca più nessuno –tranne Sagan, lo slovacco ci casca sempre-.
6. Vincenzo Nibali (14)
Parlatene bene, parlatene male, ma parlatene: il nostro portabandiera nel ciclismo ha conquistato Fiume, eroe romantico dannunziano, e per poco non riconquista anche Milano, eroe risorgimentale. Vale il ricordo di El Alamein: “mancò la fortuna, non il valore!” (e qui lo spreco di chiacchiere s’impenna).
5. Tom Dumoulin (9)
In Olanda hanno ristampato “Cent’anni di solitudine”, il suo faccione sulla copertina e quello di Kruijswijk nel capitolo di Macondo. Onore al campione di Maastricht, capace di far valere le sue doti e di sfruttare le marcature di uno dei giri più livellati verso l’alto degli ultimi 20 anni. Ora però togliete l’orrorifico “farfalla” dalla lista dei suoi soprannomi!
4. Philippe Gilbert (n.e.)
Chiusa la pessima parentesi BMC, si accasa in un team appena più attento alle classiche e ritorna mostruoso: l’impresa al Fiandre è già copertina della stagione, all’Amstel è scaltro ma la caduta gli preclude la Liegi. Il suo successo più grande però è unire il Belgio senza elezioni né colpi di stato.
3. Peter Sagan (1)
Nonostante le molte battute a vuoto, lo sloveno è ancora il nostro preferito: adesso lo aspettiamo a livelli inimmaginabili al Tour, magari in maglia a pois oltre che in verde. Solo due consigli: fai le volate a centro strada, e non accettare oggetti dagli sconosciuti!
2. Greg Van Avermaet (4)
L’anti Sagan l’ha avuta vinta, ancora: non sarà spettacolare, non sarà un animale da palcoscenico, ma coglie il trionfo che cercava da sempre ed ultimamente ha un rapporto corse/vittorie che fa paura al miglior Merckx. Adesso spiegateci come crescono i ciclisti belgi…
1. Alejandro Valverde (2)
Se Horner non fosse stato un caso oltre il limite, avremmo già il favoritissimo per il prossimo Tour. Vince tutto e di più in primavera, dalle brevi corse a tappe alle classiche di aprile. E poi Quintana non dovrebbe soffrire di sindrome d’inferiorità…

*usciti di classifica, vuoi per mancanza di dati vuoi per prestazioni opache, vuoi per ritiri, vuoi perché non avevo argomenti: Chaves (5 a fine 2016), Bardet (7), Cancellara (8), Demare (10), Majka (13), Ion Izagirre (15), Angel Moreno (16), Matthews (18), Purito (19), Vanmarcke (21), Kruijswijk (23).


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Walter_White
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Sagan dietro anche Tom secondo me...


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Winter
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Come funziona?
è una classifica personale.?


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Nievole
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Tutto è personale, caro Winter. Anche le classifiche con punteggi e calcoli matematici ;)

Detto questo: è un power ranking, una classifica molto USA che ora ha preso piede anche in Europa (la Gazza ad esempio la fa per la Champions) e che associa le prestazioni stagionali delle varie squadre per indicare i rapporti di forza all'interno della stagione in corso. Esempi qui, qui e qui. Farlo sul ciclismo è moooolto più difficile, perché -al contrario dei campionati stagionali- concorrono fattori particolari come la casualità del singolo evento, l'insostituibile fattore della memoria storica a breve termine (*) ed altre opzioni, però proprio per questo può essere molto interessante.
Per rispondere a Walter White, da cui mi aspetto una sua, pure veloce, classifica: tutti noi sappiamo che Sagan è un, se non il, faro del movimento, quindi l'idea è che stia in alto. In aggiunta ha prestazioni eccezionali che, al netto dell'errore in via Roma ed un po' di sfiga al Nord, lo classificano (a parer mio, per questo voglio che facciate anche voi le vostre, magari con altri corridori, io per esempio ho lasciato fuori Zakarin) davanti a Dumoulin che ha sì vinto il Giro in modo inequivocabile, ma senza quel dominio assoluto che lo avrebbe elevato (e non può ancora farlo, per storia e risultati, vedi la *) ad un livello superiore. Quello di Valv e GVA.

Ora però tocca a voi :D


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Walter_White
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Nievole ha scritto:Tutto è personale, caro Winter. Anche le classifiche con punteggi e calcoli matematici ;)

Detto questo: è un power ranking, una classifica molto USA che ora ha preso piede anche in Europa (la Gazza ad esempio la fa per la Champions) e che associa le prestazioni stagionali delle varie squadre per indicare i rapporti di forza all'interno della stagione in corso. Esempi qui, qui e qui. Farlo sul ciclismo è moooolto più difficile, perché -al contrario dei campionati stagionali- concorrono fattori particolari come la casualità del singolo evento, l'insostituibile fattore della memoria storica a breve termine (*) ed altre opzioni, però proprio per questo può essere molto interessante.
Per rispondere a Walter White, da cui mi aspetto una sua, pure veloce, classifica: tutti noi sappiamo che Sagan è un, se non il, faro del movimento, quindi l'idea è che stia in alto. In aggiunta ha prestazioni eccezionali che, al netto dell'errore in via Roma ed un po' di sfiga al Nord, lo classificano (a parer mio, per questo voglio che facciate anche voi le vostre, magari con altri corridori, io per esempio ho lasciato fuori Zakarin) davanti a Dumoulin che ha sì vinto il Giro in modo inequivocabile, ma senza quel dominio assoluto che lo avrebbe elevato (e non può ancora farlo, per storia e risultati, vedi la *) ad un livello superiore. Quello di Valv e GVA.

Ora però tocca a voi :D
Arriva domani :D


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galliano
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Non credo d'aver capito come funziona. Se si basa sulle prestazioni stagionali Wout Poels non dovrebbe comparire e Porte e Contador dovrebbero stare sopra Froome, come Quintana sopra Nibali.
Quindi c'è dell'altro che mi sfugge.
Spiegaci meglio.


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Nievole
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Mi rendo conto che non è così facile da recepire, meglio: mi diverto di più a provare questa cosa.

Ad inizio stagione si prevede che, in base alla qualità del ciclista ed agli obiettivi che si pone, vengano fuori determinati risultati.
Più il ciclista è forte, più avrà credito nello stilare le classifiche di inizio stagione, e più rimarrà in alto se confermerà le sue qualità.
D'altro canto, se arrivassero risultati deludenti e da non poter imputare a situazioni casuali (esempio il giacchetto di Sagan, o la moto su Thomas), il ciclista cederà il passo ad altri che avranno dato risposte positive nel loro ambito. Un esempio è il Kwiato 2015-16, esagerato prima e molto giù di tonofino a questa primavera: qual'è la sua dimensione ce lo dirà il tempo, io parto dal presupposto che (paragone calcistico) se la sorpresa Atalanta vince 8 partite di fila 1- non è più una sorpresa e 2- se poi perde 7-1 con l'Inter, sia il 7-1 il risultato strano.

Effetto Quintana: dato che è, a torto o ragione, definito lo scalatore più forte in circolazione, ed ha dominato nelle corse primaverili che a livello di palmares valgono il giusto, ce lo aspettavamo al Giro con l'aura di ammazza spettacolo. Per altri versi, così è stato. Ma in realtà ha deluso molto tutti noi che adesso lo vediamo con occhi diversi, e ci appare più umano.
"Perché Nibali gli si trova davanti?" può essere una domanda a cui avrei potuto rispondere con difficoltà, dovendo ragionare su fattori che reputo personali. Tra cui il tipo di corsa svolta, la difficoltà nell'aver raggiunto il risultato, ecc.

Effetto Froome: dato che quelle poche corse a cui ha partecipato sono state deludenti, non può apparire al top della classifica. Però d'altro canto il suo momento arriva ora, con Delfinato e Tour (che ha vinto negli ultimi due anni), quindi perché considerarlo peggio di un Contador che, ormai in là con l'età e beffato in ogni dove a primavera, non ha dato da nessuna parte la sensazione del favorito ed anzi appare sempre in difetto? (mi lancio in un "effetto beppesaronni")
"Perchè Pinot è davanti a Froome?" è una domanda a cui risponderei con un semplice "perché ha corso benissimo ed ottenuto risultati che non si vedevano da anni, apparendo ai miei occhi molto migliorato e degno di una posizione (parziale, i conti si fanno sempre a fine stagione!) degna del suo miglioramento".

Effetto Poels: era tra i top 25 della mia classifica di fine anno scorso, e non volevo toglierli tutti per lasciarmi un minimo di continuità (con le squadre dei campionati è molto più facile, sono le stesse tutta la stagione); inoltre ha corso poco ma in quel poco l'ho visto bene, pronto ad avere il suo momento di gloria in caso di problemi del capitano. Ero indeciso tra lui e Ion Izagirre, se può farti riflettere: soltanto che sono convinto lo spagnolo sia un serio candidato ad imbarcare acqua al prossimo Tour, mentre l'olandese mi da l'idea di rocciosità.

Insomma: si ragiona su quel che vede l'occhio, sul risultato della strada ma anche sulla caratura del ciclista.
Per le pure classifiche di rendimento c'è la matematica di Pro Cycling Stats, per le pagelle post gara ci sono tanti utenti, ma per la classifica dei corridori più "forti" in senso lato ho bisogno di fare valutazioni più approfondite, che a volte devono trascendere anche il palmarès. E che possono essere totalmente diverse dalle vostre, per questo volevo confrontarmi con tutti voi.


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Brogno
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Nievole ha scritto: Effetto Quintana: dato che è, a torto o ragione, definito lo scalatore più forte in circolazione, ed ha dominato nelle corse primaverili che a livello di palmares valgono il giusto, ce lo aspettavamo al Giro con l'aura di ammazza spettacolo. Per altri versi, così è stato. Ma in realtà ha deluso molto tutti noi che adesso lo vediamo con occhi diversi, e ci appare più umano.
"Perché Nibali gli si trova davanti?" può essere una domanda a cui avrei potuto rispondere con difficoltà, dovendo ragionare su fattori che reputo personali. Tra cui il tipo di corsa svolta, la difficoltà nell'aver raggiunto il risultato, ecc.
Ok, ma Quintana nel 2017 ha vinto una Tirreno, Volta a la Comunitat Valenciana, secondo alla Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo.
Che stia dietro Nibali, mi sembra anomalo. Nibali ha fatto 3 al Giro e vinto il Giro di Croazia, stop.
Vero, le aspettative su Nairo erano alte, ma ha anche vinto tanto e fatto secondo.
Ma su Nibali, che ha vinto la tripla corona, c'erano comunque delle aspettative (alte) e' ha vinto molto molto meno quest'anno.


Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)

Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo

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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Nievole ha scritto:Tutto è personale, caro Winter. Anche le classifiche con punteggi e calcoli matematici ;)

Detto questo: è un power ranking, una classifica molto USA che ora ha preso piede anche in Europa (la Gazza ad esempio la fa per la Champions) e che associa le prestazioni stagionali delle varie squadre per indicare i rapporti di forza all'interno della stagione in corso. Esempi qui, qui e qui. Farlo sul ciclismo è moooolto più difficile, perché -al contrario dei campionati stagionali- concorrono fattori particolari come la casualità del singolo evento, l'insostituibile fattore della memoria storica a breve termine (*) ed altre opzioni, però proprio per questo può essere molto interessante.
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Ora però tocca a voi :D
si conosco i vari power ranking americani
fino a pochi anni fa il titolo di ncaa football veniva deciso dal ranking..voti..più che power
be t faccio i complimenti :clap:
bell idea
sulla classifica non son molto d accordo. .
ma è giustamente personale


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Nievole
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Brogno ha scritto:Quintana nel 2017 ha vinto una Tirreno, Volta a la Comunitat Valenciana, secondo alla Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo.
Che stia dietro Nibali, mi sembra anomalo. Nibali ha fatto 3 al Giro e vinto il Giro di Croazia, stop.
Vero, le aspettative su Nairo erano alte, ma ha anche vinto tanto e fatto secondo.
Ma su Nibali, che ha vinto la tripla corona, c'erano comunque delle aspettative (alte) e' ha vinto molto molto meno quest'anno.
Questa è una lettura, che condivido in parte, però io ho ampiamente spiegato che nell'idea di centrare la classifica, questa versione era molto personale: vorrei le vostre, se vi va ;)
Grazie Winter, forse non è un argomento così appetibile come credevo.


:bici:
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

Messaggio da leggere da Admin »

Non è che non è appetibile, ma un po' ostico forse... :cincin:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Salvatore77
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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Questa classifica è davvero dubbia.
Come tutte le graduatorie a cui i concorrenti non sanno di parteciparvi....


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Brogno
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

Messaggio da leggere da Brogno »

Admin ha scritto:Non è che non è appetibile, ma un po' ostico forse... :cincin:
concordo, l'idea' e molto molto bella e lungi da me fare delle critiche che non siano costruttive. Bella, e' un piacere leggerla e discuterla. Costruirne una invece e' leggermente piu difficile, ma io conto di farla non appena ho 20 minuti liberi!
Comunque bella e interessante. :clap:


Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)

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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

Messaggio da leggere da Winter »

Io ci proVo

Preciso
si Basa sui risultati da inizio anno
non vado a proiezioni

1 van avermaet , quello che ha fatto è incredibile. Sempre protagonista :clap:
2 gilbert , il fiandre vinto in quel modo..lo fa entrare nella leggenda
3 dumoulin , fino ad oropa era primo..poi tra cagotto e qualche limite in salita l han fatto scendere
4 quintana , credeVo dominasse il giro..e fino al Block Haus ..lo pensavo..
5 sagan , ha vinto poco , però il numero sul Poggio vale la top five
6 gaviria , quattro tappe..ma una soprattutto vinta in modo incredibile
7 nibali , sempre protagonista, non ha le gambe degli anni d oro però Bormio t resta nel cuore
8 pinot , ero indeciso se metterlo davanti a Nibali , però l classifica del giro premia il siciliano , salito di livello , più concentrato nei suoi mezzi
9 porte , come ha vinto in romandia è da :clap: a scena aperta
10 Jungels , salito di livello , classe

Solo top 10
froome ha fatto poco o nulla
valverde , vinto tanto..zero per lo spettacolo

Appena lontano dalla top 10..calmejane


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Walter_White
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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

Messaggio da leggere da Walter_White »

10 Peter Sagan: il super numero sul Poggio probabilmente avrebbe meritato un altro finale, ma fatto sta che di concreto Peter quest'anno raccoglie poco. 3 vittorie con in mezzo la non proprio bella figura alla Gand non possono essere un bottino sufficiente. Certo, se non fosse caduto al Fiandre le cose sarebbero potute cambiare, ma con i se....

9) Michal Kwiatkowski: Sanremo da calcolatore e Strade Bianche da più forte. Anche alle Ardenne sfodera la sua settimana migliore concludendo 2° ad Amstel, 7° alla Freccia e 3° alla Liegi, dove senza errore di posizionamento poteva giocarsela. Dopo 2 anni di appannamento dimostra che il suo talento non è scomparso, e ritrova probabilmente la giusta via prima di buttarsi via completamente.

8) Vincenzo Nibali: prima del Giro di Croazia si vede poco o nulla, e al Giro si presenta forse per la prima volta dopo tanti anni come sfidante. La strada poi confermerà che Nibali non è più quello dei tempi d'oro, e che contro la classe '90 ormai è molto difficile battagliare. Riesce comunque a vincere il tappone più importante e a concludere 3° a 40" dalla maglia rosa. Non da' mai però l'idea di poterlo vincere.

7) Fernando Gaviria: il bozzolo ormai si è aperto, e le 4 tappe più classifica a punti dominata al primo Grande Giro lo dimostrano. E pare anche tenere di più in salita che il suo collega mannese, corridore a cui assomiglia di più, per come si è presentato al mondo. Il futuro è clamorosamente dalla sua, e forse Sagan non vincerà 10 maglie verdi consecutive.

6) Nairo Quintana: straccia tutti a febbraio e a marzo. Arriva al Giro da imbattuto o quasi (vedasi menzione d'onore) con i gradi di favoritissimo. Alla prima salita vera, sembra rispettare il pronostico, ma poi si trova uno straordinario Dumoulin che gli finisce davanti a Milano. Forse non era al massimo, pensando anche al Tour.

5) Richie Porte: vince a gennaio in casa sfoderando una prestazione monstre; prestazione monstre che propone pure al Romandia dove annichilisce la concorrenza su una salita definita anche da Leblanc come facile. Avrebbe potuto vincere anche la Parigi-Nizza se non di fosse perso nei ventagli. L'anno scorso ha dimostrato di tenere le 3 settimane, chissà che quest'anno non sia l'anno buono

4) Tom Dumoulin: pimpante già a Febbrai all'Abu Dhabi Tour, si presenta al Giro per salire sul podio e testarsi definitivamente come GTista. Risultato, domina la prima crono, vince anche in salita, e alla fine, seppur in calando, si porta a casa una corsa che lui stesso ha deciso di rendere più interessante andando in bagno prima dell'Umbrail regalando 2' a Nibali e Quintana

3) Alejandro Valverde: a 37 anni vive la miglior stagione di sempre, dove infila la 5^ Freccia, la 4^ Liegi e di prende pure il permesso di liquidare Contador (2 volte) e pure Froome nelle brevi corse a tappe spagnole

2) Philippe Gilbert: il Fiandre da solo, per il modo con cui l'ha vinto, per molti varrebbe una carriera (e per i suoi tifosi, tra cui il sottoscritto, vale una stagione). Non per Roi Philippe, che si dimostra forte come non mai anche nelle altre classiche belghe, prima di aprire in grande stile la stagione delle Ardenne vincendo la 4^ Amstel; tutto ciò da infortunato. Grande rammarico per quella che poteva essere una grande sfida tra lui e il murciano a Huy e Liegi

1) Greg Van Avermaet: il fiammingo domina al nord tra classiche e semiclassiche dove solo Gilbert riesce a batterlo con un numero d'altri tempi, vince la Roubaix da co-favorito e prolunga la primavera fino a Liegi, dove riesce a chiudere a ridosso dalla top-10. La sua primavera è un capolavoro (tra l'altro ha vinto pure oggi in volata) e basta per il 1° posto.

MENZIONE D'ONORE: Raúl Alarcón: da fine aprile in poi, il mattatore assoluto del ciclismo mondiale, batte persino Quintana in salita, vincendo poi anche in volata e a cronometro (solo il promettente giovane Oscar Sevilla è riuscito a batterlo..). Per lui pronto mega-contratto alla Sky il prossimo anno, obbiettivo Tour.

Contador e Pinot sono i primi esclusi


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Re: Ciclo Power Rankings, chiacchiere su chiacchiere

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:cincin: a tutti :)
Admin ha scritto:Non è che non è appetibile, ma un po' ostico forse... :cincin:
A noi toscani le cose semplici non sono mai garbate... :D Vedrai che rimescolio a fine Tour :bll:


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