Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Marco Gaviglio
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Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Ogni anno, di questi tempi, ci si lamenta della totale assenza di spettacolo al Tour e si suggeriscono soluzioni: abolizione delle radio, incentivi alla de-specializzazione esasperata, taglio dei corridori per squadra, salary cup per impedire alla Sky di dominare, revisione dei punteggi wt e dei premi per non premiare troppo i piazzamenti.

Premesso che molti di questi accorgimenti avrebbe senso provarli (personalmente, sono contrario solo a togliere le radioline, perché semmai il problema è l'uso che se ne fa, ma non sono di per sé il problema, anzi!) penso però che nessuno di questi sarebbe dirimente.

E invece, a pensare a com'era il ciclismo fino a 20 anni fa (e prescindendo da ogni considerazione sul doping, non è questa la sede) mi chiedo: ma forse non basterebbe mettere un limite ai rapporti troppo agili e tornare ai padelloni? Perché Armstrong ha sdoganato l'agilitá quale unica via per il successo, e l'agilitá comporta la possibilità di salvare la gamba appiattendo le differenze tra campioni e buoni corridori, perché a salire con certi rampichini si sta bene a ruota del mulo-Sky di turno, non solo in pianura ma anche in salita. E arrivando tutti relativamente freschi anche in fondo a tappe da 4-5 colli e con una squadra che in questo modo è facilitata a tenere cucito il gruppo (e bastava la Liquigas-Cannondale di Basso, senza dare tutte le colpe alla Sky) è logico che chiunque abbia una qualche velleità di classifica si tenga per gli ultimissimi km dell'ultima salita.

Per cui mi chiedo: invece di inventarci chissà quali stratagemmi e invece di andare a cercare le rampe di garage, non si potrebbe provare a rimettere i padelloni?

E non accusateni di passatismo, perché tutte le altre innovazioni, misuratori di potenza compresi, per me vanno benissimo se servono ad ottimizzare la prestazione, e non ad appiattirla come, invece, fanno i rampichini che vanno bene per noi amatori


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galliano
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

Messaggio da leggere da galliano »

sempre pensato.
max 39-24 e un professionista sale su ogni salita.


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Seb
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

Messaggio da leggere da Seb »

Ci pensavo anche io da tempo ad un limite minimo per i rapporti


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chinaski89
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Secondo me è una strada non percorribile, che tra l'altro penalizzerebbe molto i corridori che vanno più agili in salita. E poi ragionando così facciamoli correre su sterrato e con bici da 25 Kg :uhm:


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TIC
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Ma chi mai ve lo ha detto che 20 30 anni fa il ciclismo era piu spettacolare ? Non e' affatto vero, io c'ero anche 40 anni fa e ricordo tapponi alpini noiosissimi.
L'unica cosa he spettacolarizza il ciclismo e' il meteo, pioggia e vento. Pertanto bisogna dotare l'organizzazine con idranti e far volare gi elicotteri appena sopra la testa dei corridori.


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chinaski89
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Io non c'ero e non ne ho idea, ma a sentire nonno e parenti vari prima era molto più spettacolare, è una sorta di dogma per me, e ora mi dici che è solo una roba alla Gozzano con la massima "il meglio d'altri tempi non era che la nostra giovinezza" ?


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TIC
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

Messaggio da leggere da TIC »

chinaski89 ha scritto:Io non c'ero e non ne ho idea, ma a sentire nonno e parenti vari prima era molto più spettacolare, è una sorta di dogma per me, e ora mi dici che è solo una roba alla Gozzano con la massima "il meglio d'altri tempi non era che la nostra giovinezza" ?
Si, tutto quello che c'era una volta era migliore, chissa perche....
In realta' il giro piu bello che ho visto e' stato quello del 2010.


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Scattista
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Marco Gaviglio ha scritto: non si potrebbe provare a rimettere i padelloni?
secondo me questa dei padelloni è una delle tante leggende metropolitane. I professionisti oggi corrono col 53-39. Se non sbaglio, magari qualche "vecchio" può aiutarci, è il rapporto che si è usato nel ciclismo sin dalla notte dei tempi.

Sono invece d'accrodissimo sulla riduzione dei corridori per squadra e sull'apertura a qualche format diverso (tipo quello che fanno le donne ora al Tour partendo in una tappa in base ai distacchi della precedente)


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Marco Gaviglio
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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chinaski89 ha scritto:Secondo me è una strada non percorribile, che tra l'altro penalizzerebbe molto i corridori che vanno più agili in salita. E poi ragionando così facciamoli correre su sterrato e con bici da 25 Kg :uhm:
Ma io infatti quello voglio fare: penalizzare chi va agile in salita!

L'agilità ha ucciso lo scalatore puro, che non ha più modo di fare grossi distacchi (alla faccia della scomparsa dei km a crono e delle rampe di garage: paradossalmente, infatti, mai come in questo periodo storico si sta rivelando difficile fare la vera differenza in salita, e il risultato rè che i GT li vincono i passisti che riescono a perdere più peso salvaguardando una potenza relativa) e incentivato la corsa all'anoressia che, a sua volta, ha alimentato l'iperspecializzazione dei GranTuristi, dato che qualche grammo di grasso, invece, ti serve ancora anche oggi per essere competitivo nelle classiche, pure quelle più dure stile Liegi o Lombardia.

Invece pare che, ormai, per vincere il Tour serva la stessa preparazione necessaria a vincere Miss Italia! :P

Non ne posso più di sentire cose tipo "Aru è tiratissimo, non l'ho mai visto così magro"... Io piuttosto vorrei vedergli i polpacci, ad Aru e a tutti gli altri!

E per il resto te l'ho detto: non sono affatto contrario alla tecnologia che migliora le prestazioni, sono semmai contrario alla tecnologia che le semplifica. Per farti un esempio: ben venga la tecnologia in f1, sarebbe anacronistico tornare indietro, ma non ha senso il cambio automatico o la partenza assistita, se ancora ha senso che conti anche il pilota o, nel nostro caso, il corridore.
Ultima modifica di Marco Gaviglio il sabato 22 luglio 2017, 15:18, modificato 2 volte in totale.


Marco Gaviglio
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Scattista ha scritto:
Marco Gaviglio ha scritto: non si potrebbe provare a rimettere i padelloni?
secondo me questa dei padelloni è una delle tante leggende metropolitane. I professionisti oggi corrono col 53-39. Se non sbaglio, magari qualche "vecchio" può aiutarci, è il rapporto che si è usato nel ciclismo sin dalla notte dei tempi.

Sono invece d'accrodissimo sulla riduzione dei corridori per squadra e sull'apertura a qualche format diverso (tipo quello che fanno le donne ora al Tour partendo in una tappa in base ai distacchi della precedente)
Come fai a dire che è una leggenda metropolitana? Basta vedere le frequenze di pedalata di oggi e quelle del passato... C'è un abisso! E nemmeno uno scalatore alla vecchia maniera come Quintana spinge ormai i rapporti non dico di Bugno, ma nemmeno di Indurain


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Scattista
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Marco Gaviglio ha scritto:
Scattista ha scritto:
Marco Gaviglio ha scritto: non si potrebbe provare a rimettere i padelloni?
secondo me questa dei padelloni è una delle tante leggende metropolitane. I professionisti oggi corrono col 53-39. Se non sbaglio, magari qualche "vecchio" può aiutarci, è il rapporto che si è usato nel ciclismo sin dalla notte dei tempi.

Sono invece d'accrodissimo sulla riduzione dei corridori per squadra e sull'apertura a qualche format diverso (tipo quello che fanno le donne ora al Tour partendo in una tappa in base ai distacchi della precedente)
Come fai a dire che è una leggenda metropolitana? Basta vedere le frequenze di pedalata di oggi e quelle del passato... C'è un abisso! E nemmeno uno scalatore alla vecchia maniera come Quintana spinge ormai i rapporti non dico di Bugno, ma nemmeno di Indurain

non dicevo quello. Dicevo che hanno sulla bicicletta gli pressapoco gli stessi rapporti (sicuramente lo stesso davanti, a volte lievemente più agile dietro).
E' l'uso che ne fanno che è diverso. E qui posso essere d'accordo con la tua teoria di mettere un limite (il 21 dietro???), anche se preferirei altre soluzioni.
Ma tu dicevi "tornare ai padelloni". Ecco, i padelloni non se ne sono mai andati, è il modo di pedalare che è cambiato, e anche la preparazione fisica.


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Marco Gaviglio
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Scattista ha scritto: non dicevo quello. Dicevo che hanno sulla bicicletta gli pressapoco gli stessi rapporti (sicuramente lo stesso davanti, a volte lievemente più agile dietro).
E' l'uso che ne fanno che è diverso. E qui posso essere d'accordo con la tua teoria di mettere un limite (il 21 dietro???), anche se preferirei altre soluzioni.
Ma tu dicevi "tornare ai padelloni". Ecco, i padelloni non se ne sono mai andati, è il modo di pedalare che è cambiato, e anche la preparazione fisica.
Ah ok! Beh passami però l'estremizzazione, so anch'io che un professionista non ha la compatta e il rampichino come me ;)

Però un limte ai rapporti per recuperare uno stile di pedalata più potente risolverebbe tanti dei problemi di oggi. Tornare a premiare la potenza anziché l'agilitá per tornare ad avere corridori abbastanza robusti da potersi permettere un'azione dalla media distanza, quantomeno, invece dei Daniel Martin che riescono a costruire solide top 10 al Tour con scattini negli ultimi km, salvo perdersi in un bicchiere d'acqua al primo refolo di vento.


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il_panta
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Marco Gaviglio ha scritto:
Scattista ha scritto: non dicevo quello. Dicevo che hanno sulla bicicletta gli pressapoco gli stessi rapporti (sicuramente lo stesso davanti, a volte lievemente più agile dietro).
E' l'uso che ne fanno che è diverso. E qui posso essere d'accordo con la tua teoria di mettere un limite (il 21 dietro???), anche se preferirei altre soluzioni.
Ma tu dicevi "tornare ai padelloni". Ecco, i padelloni non se ne sono mai andati, è il modo di pedalare che è cambiato, e anche la preparazione fisica.
Ah ok! Beh passami però l'estremizzazione, so anch'io che un professionista non ha la compatta e il rampichino come me ;)

Però un limte ai rapporti per recuperare uno stile di pedalata più potente risolverebbe tanti dei problemi di oggi. Tornare a premiare la potenza anziché l'agilitá per tornare ad avere corridori abbastanza robusti da potersi permettere un'azione dalla media distanza, quantomeno, invece dei Daniel Martin che riescono a costruire solide top 10 al Tour con scattini negli ultimi km, salvo perdersi in un bicchiere d'acqua al primo refolo di vento.
Non facciamo confusione: forza e potenza non sono la stessa cosa. Per il rapportone serve la forza. Secondo me limitare il mezzo non è la soluzione. Squadre da 6 o 7 e salari cap invece sarebbero attuabili.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Marco Gaviglio
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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il_panta ha scritto:
Marco Gaviglio ha scritto:
Scattista ha scritto: non dicevo quello. Dicevo che hanno sulla bicicletta gli pressapoco gli stessi rapporti (sicuramente lo stesso davanti, a volte lievemente più agile dietro).
E' l'uso che ne fanno che è diverso. E qui posso essere d'accordo con la tua teoria di mettere un limite (il 21 dietro???), anche se preferirei altre soluzioni.
Ma tu dicevi "tornare ai padelloni". Ecco, i padelloni non se ne sono mai andati, è il modo di pedalare che è cambiato, e anche la preparazione fisica.
Ah ok! Beh passami però l'estremizzazione, so anch'io che un professionista non ha la compatta e il rampichino come me ;)

Però un limte ai rapporti per recuperare uno stile di pedalata più potente risolverebbe tanti dei problemi di oggi. Tornare a premiare la potenza anziché l'agilitá per tornare ad avere corridori abbastanza robusti da potersi permettere un'azione dalla media distanza, quantomeno, invece dei Daniel Martin che riescono a costruire solide top 10 al Tour con scattini negli ultimi km, salvo perdersi in un bicchiere d'acqua al primo refolo di vento.
Non facciamo confusione: forza e potenza non sono la stessa cosa. Per il rapportone serve la forza. Secondo me limitare il mezzo non è la soluzione. Squadre da 6 o 7 e salari cap invece sarebbero attuabili.
Occhio però a non correre il rischio di falsare i Gt nel senso opposto: con squadre da 6, basta la perdita di un paio di gregari a condizionare di molto il Tour di un capitano. Poi la sfiga ci può essere sempre, ma se si parte da 9 c'è più margine per compensarla. E cmq, la posta in gioco sarebbe sempre la stessa, quindi potrebbe cmq prevalere il braccino nei capitani. E i corridori sacrificati non sarebbero i Kwiatkowski o i Landa, ma i Knees e i Rowe. Diciamo che ci rimetterebbero di più i velocisti, che non avrebbero più gregari a disposizione, a meno di chiamarsi Kittel e avere una squadra tutta per sé.

Però i soli 5-6 corridori per squadra avrebbero senso per smuovere le acque nelle corse di un giorno, come le Olimpiadi insegnano.


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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Marco Gaviglio ha scritto:
Occhio però a non correre il rischio di falsare i Gt nel senso opposto: con squadre da 6, basta la perdita di un paio di gregari a condizionare di molto il Tour di un capitano. Poi la sfiga ci può essere sempre, ma se si parte da 9 c'è più margine per compensarla. E cmq, la posta in gioco sarebbe sempre la stessa, quindi potrebbe cmq prevalere il braccino nei capitani. E i corridori sacrificati non sarebbero i Kwiatkowski o i Landa, ma i Knees e i Rowe. Diciamo che ci rimetterebbero di più i velocisti, che non avrebbero più gregari a disposizione, a meno di chiamarsi Kittel e avere una squadra tutta per sé.

Però i soli 5-6 corridori per squadra avrebbero senso per smuovere le acque nelle corse di un giorno, come le Olimpiadi insegnano.
Probabilmente i sacrificati sarebbero i Knees e i Rowe, però a quel punto in piano ti deve tirare il polacco e ti sei già giocato già un uomo che può comunque agevolmente tirare in salita. L'ideale sarebbe avere delle squadre che permettano di arrivare al finale di tappa alla sfida tra capitani. Squadre da 7 corridori per un GT sarebbe ok, da 5 o 6 nelle classiche come dici tu sarebbe altresì perfetto. Magari con il ridurre i corridori in un team puoi pure invitare più Professional. 2 corridori in meno a team possono voler dire anche 4 Professional in più, che avrebbero l'occasione di farsi vedere in una grande corsa.


Mont Ventoux
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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sono perfettamente d'accordo, è una idea di cui si discute da tanto tempo. Penso tornerebbe automaticamente i grandi distacchi.


Marco Gaviglio
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Mont Ventoux ha scritto:sono perfettamente d'accordo, è una idea di cui si discute da tanto tempo. Penso tornerebbe automaticamente i grandi distacchi.
ma dici la riduzione delle squadre o la limitazione dei rapporti? ;)


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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Un Contador ha dato spettacolo per tutta la carriera col rapportino per dire, Quintana è meno agile ma molto meno spettacolare (per ora)

Solo per fare un esempio


Marco Gaviglio
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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chinaski89 ha scritto:Un Contador ha dato spettacolo per tutta la carriera col rapportino per dire, Quintana è meno agile ma molto meno spettacolare (per ora)

Solo per fare un esempio
Aridaje col Contador spettacolo: quando è stato dominante, non mi risulta che neanche lui abbia mai fatto il vuoto su una salita diversa dall'ultima di giornata.


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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Marco Gaviglio ha scritto:
chinaski89 ha scritto:Un Contador ha dato spettacolo per tutta la carriera col rapportino per dire, Quintana è meno agile ma molto meno spettacolare (per ora)

Solo per fare un esempio
Aridaje col Contador spettacolo: quando è stato dominante, non mi risulta che neanche lui abbia mai fatto il vuoto su una salita diversa dall'ultima di giornata.
A me invece risulta, ricordo una Pa-Ni o il Tour 2011, certo è se uno è avanti in classifica mica parte da lontano
In ogni caso parlavo dei rapporti a me vedere numeri come Etna 2011 o Morzine 2009 piace, e senza rapportini non li avrei visti


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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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chinaski89 ha scritto:
Marco Gaviglio ha scritto:
chinaski89 ha scritto:Un Contador ha dato spettacolo per tutta la carriera col rapportino per dire, Quintana è meno agile ma molto meno spettacolare (per ora)

Solo per fare un esempio
Aridaje col Contador spettacolo: quando è stato dominante, non mi risulta che neanche lui abbia mai fatto il vuoto su una salita diversa dall'ultima di giornata.
A me invece risulta, ricordo una Pa-Ni o il Tour 2011, certo è se uno è avanti in classifica mica parte da lontano
In ogni caso parlavo dei rapporti a me vedere numeri come Etna 2011 o Morzine 2009 piace, e senza rapportini non li avrei visti
Parlavo di GT e di Contador dominante, quindi né di PaNi né del Tour 2011 in cui non era certo lui la figura dominante... Poi cmq, per il tipo di.pedalata di Contador, penso si sarebbe trovato benissimo anche nell'epoca dei rapportoni


Mont Ventoux
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Re: Un limite ai rapporti per avere più spettacolo

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Marco Gaviglio ha scritto:
Mont Ventoux ha scritto:sono perfettamente d'accordo, è una idea di cui si discute da tanto tempo. Penso tornerebbe automaticamente i grandi distacchi.
ma dici la riduzione delle squadre o la limitazione dei rapporti? ;)
Entrambe, ma la limitazione dei rapporti basterebbe da sola credo.
In merito alla riduzione dei corridori bisognerebbe invece passare a 7, e non a 8, per sperare di vedere qualche cambiamento, stante il perdurare delle altre situazione tecniche strutturali.


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