Mi sembra più che ovvio, come lo era il fatto che sarebbe ritornato sul forum, dopo essersene allontanato ad Andorra. Non so se in questa Vuelta ci saranno mai tapponi oltre i 200 km. con salite varie, perché se così fosse vi annuncio la sua prossima scomparsa il giorno dopo.mario.dagnese ha scritto:Sai che per me ci soffre per davvero.beppesaronni ha scritto:Senza voler infierire sul povero condor che ci soffre già di suo, conty ad oggi regge bene, a volte benissimo, sul breve strappo preceduto dal nulla.
Certo potrebbe far bene anche nel we ma sicuramente naufragherà nel proseguo.
L'unico corridore che froOme teme in questo momento è se stessoal netto delle sfighe se i valori rimarranno questi, si lotta per il 2
A minuti....
Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km)
Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Credo che la pendenza max fosse il 18%, ma comunque poco importa, quello che voglio dire è che non mi è parsa una salita estrema. Kudus si è piantato di suo perché aveva esagerato prima tant'è che è stato ripreso e superato da Soler e ha pure perso tempo da lutsenko.lemond ha scritto:.C'erano punte al 20% e Kudus in un certo punto era fermo, poi se non vuoi chiamarle con il termine "autorimessa" va anche bene, ma la sostanza cambia poco. .galliano ha scritto:Avrò letto una ventina di volte il termine "garage", a mio avviso si esagera.
Questa era una bella salita breve che ci sta benissimo visto i rapporti e i mezzi che usano oggi.
Non ho visto una rampa di garage, detto in senso stretto.
Non ho visto scene di gente che saliva a zig zag.
Qui dalle mie parti (salita mori-san Valentino) c'è un pezzo di strada al 16% nel bel mezzo di 16km di ascesa, a me è sempre parso un tratto molto ripido e duro, poi ho visto passarci i professionisti al Giro del Trentino e ho capito che non sono certo 300mt a quelle pendenze che possono fargli paura. Salivano quasi con la pipa in bocca ed erano a 6km dall'arrivo di tappa.
La salita di ieri erano 3,4km con un certo contenuto tecnico, non era il muro di Guardiagrele.
Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
In realtà kudus è arrivato secondo, la regia non lo ha neanche inquadrato, e tutto sommato avrà perso un 5 secondi da Lutsenko.
Tranne gli ultimi 500 metri era una salita più che accettabile, a differenza di quelle stradine in cemento in mezzo al nulla.
Tranne gli ultimi 500 metri era una salita più che accettabile, a differenza di quelle stradine in cemento in mezzo al nulla.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
galliano ha scritto: Questa era una bella salita breve che ci sta benissimo visto i rapporti e i mezzi che usano oggi.
Non ho visto una rampa di garage, detto in senso stretto.
Non ho visto scene di gente che saliva a zig zag.
Basso ha scritto: Del muro, vorrai dire, perché questa non è una salita, è uno specchio
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Meglio i garage di certe scelte del Giro di quest'anno dove con svariati versanti a disposizione si è scelto quasi sempre quello pedalabile che non poteva creare differenze. A me non pare che faccia così schifo vedere i corridori impegnati con pendenze estreme, addirittura si stigmatizzano arrivi come Zoncolan e Angliru che a me paiono salite bellissime, che fanno sempre selezione e garantiscono sempre spettacolo. Poi certo se mi fai un GT con 12 garage e zero tappe di salita più classiche mi lamento anche io, ma non capisco tutta questa avversione.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Non scherziamo.
Il giro pecca Dell assenza di un paio di arrivi su garage, questo è un fatto, che poi alla vuelta speso si esageri questo è un altro discorso.
Ben vengano un paio di arrivi così, dove i Big si danno certamente battaglia....e se poi Nibali non è portato per questo genere di attività, son problemi suoi.
Il giro pecca Dell assenza di un paio di arrivi su garage, questo è un fatto, che poi alla vuelta speso si esageri questo è un altro discorso.
Ben vengano un paio di arrivi così, dove i Big si danno certamente battaglia....e se poi Nibali non è portato per questo genere di attività, son problemi suoi.
Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Bisogna metterci un po' di tutto: un garage corto, uno lungo, uno o due tapponi, la tappa di "appenninica", l'arrivo in discesa, l'arrivo facile dopo salita difficile, ecc.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Non mi pare proprio.chinaski89 ha scritto:Meglio i garage di certe scelte del Giro di quest'anno dove con svariati versanti a disposizione si è scelto quasi sempre quello pedalabile che non poteva creare differenze.
Il Blockhaus l'hanno affrontato dal versante più tosto.
Oropa ha solo quel versante, non c'è alternativa.
Piancavallo l'han sempre fatto da quel versante che è pure il più tosto.
Lo Stelvio l'hanno affrontato da due versanti, entrambi ugualmente tosti.
L'unica salita che han fatto da un versante 'sbagliato' è stato il Mortirolo, ma in quel caso poco sarebbe cambiato visto che era posto ad inizio tappa.
Magari potevano fare da un altro versante anche il Grappa, ma anche in quel caso cambiava poco.
Semmai sono mancate altre 2 tappe serie. Il disegno di quella di Ortisei chiama ancora vendetta.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Cambiava tutto invece. Se lo facevano dal versante sottostante, sarebbe stato un macelloTranchée d'Arenberg ha scritto:Non mi pare proprio.chinaski89 ha scritto:Meglio i garage di certe scelte del Giro di quest'anno dove con svariati versanti a disposizione si è scelto quasi sempre quello pedalabile che non poteva creare differenze.
Il Blockhaus l'hanno affrontato dal versante più tosto.
Oropa ha solo quel versante, non c'è alternativa.
Piancavallo l'han sempre fatto da quel versante che è pure il più tosto.
Lo Stelvio l'hanno affrontato da due versanti, entrambi ugualmente tosti.
L'unica salita che han fatto da un versante 'sbagliato' è stato il Mortirolo, ma in quel caso poco sarebbe cambiato visto che era posto ad inizio tappa.
Magari potevano fare da un altro versante anche il Grappa, ma anche in quel caso cambiava poco.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Il salto della capra ho dei dubbi che si farà mai in tempi recenti, al massimo si poteva fare quello di Seren che presentava dei tratti interessanti
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
oh beh, siccome mi sento citato, specifico: stigmatizzo l'abuso che la Vuelta fa delle rampette di garage e stigmatizzo GLI ARRIVI su salite come Angliru e Zoncolan, perché finali così duri, giocoforza, anestetizzano tutto quello che c'è prima. Esaltavo per contrappasso Mortirolo e Fedaia perché sono stati spesso proposti come penultimo o terzultimo gpm, ma non mi piacerebbe affatto un arrivo in cima a questi passi, come infatti non mi piacque per nulla la tappa della Marmolada del 2008, in quello che fu uno dei primi GT all'insegna del greggismo spinto in montagna.chinaski89 ha scritto:A me non pare che faccia così schifo vedere i corridori impegnati con pendenze estreme, addirittura si stigmatizzano arrivi come Zoncolan e Angliru che a me paiono salite bellissime, che fanno sempre selezione e garantiscono sempre spettacolo. Poi certo se mi fai un GT con 12 garage e zero tappe di salita più classiche mi lamento anche io, ma non capisco tutta questa avversione.
A me sembra tanto semplice: se io ho da distribuire un tot di salite HC e/o di garage e un tot di salite più pedalabili, le HC e le rampe di garage ha molto più senso metterle, quando possibile, a 30-40-50 km dall'arrivo (quindi né troppo vicine, né troppo distanti) in modo che la corsa vi esploda e che, poi, diventi selettiva e spettacolare anche la salita pedalabile messa per ultima e che, invece, se fosse piazzata prima verrebbe affrontata in cavalleria. In questo modo, oltre allo spettacolo, ne beneficerebbe anche il valore tecnico della tappa: perché gli arrampicatori puri avrebbero la loro salita durissima su cui sfogarsi ma, al contempo, anche i fondisti alla Nibali avrebbero il terreno per gestirsi e provare a rientrare e contrattaccare.
Ergo, tornerebbe ad essere una gara di ciclismo e non un'esibizione da circo con nani ed elefanti costretti a passare per lo stesso, piccolo, cerchio infuocato - con grande vantaggio dei nani e detrimento degli elefanti.
Poi è ovvio che, una tantum, ci sta anche l'arrivo sul muretto, ma alla Vuelta si esagera davvero, e non credo proprio che al Giro manchi questa fattispecie di tappa. Ed è altrettanto ovvio, secondo me, che pur accettando l'una tantum sulle rampe, certe esasperazioni tipo Plan de Corones vadano davvero evitate.
Che poi, se sono i grandi distacchi quelli che vogliamo, guardate che ne fa di più un Sestrière in finale di tappa dura che non uno Zoncolan senza niente prima: perché sul Sestrière, chi ne ha, sale anche ai 30 all'ora, sullo Zoncolan pure il più forte e in salute scalatore al mondo non va mai a più di 15 km/h. Quindi, essendo minore il delta di velocità tra chi ne ha e chi si è staccato, è evidente che anche i distacchi all'arrivo saranno maggiori sul Sestrière che sullo Zoncolano. Poi certo, l'obiezione è che sul Sestrière è molto più difficile togliersi qualcuno di ruota: e infatti, se una salita lunga e pedalabile la metti PRIMA di quella dura, ne verrà fuori una processione; se la metti DOPO, con il gruppo giocoforza già esploso sulle pendenze dure del Mortirolo di turno, ecco che anche il Sestrière (anzi, in questo caso, l'Aprica) farà la sua porca selezione.
Ultima modifica di Marco Gaviglio il giovedì 24 agosto 2017, 11:58, modificato 1 volta in totale.
- chinaski89
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
In ogni caso l'indirizzo era verso salite non troppo pendenti, a differenza dei classici tapponi da Giro
Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
chinaski89 ha scritto:Meglio i garage di certe scelte del Giro di quest'anno dove con svariati versanti a disposizione si è scelto quasi sempre quello pedalabile che non poteva creare differenze. A me non pare che faccia così schifo vedere i corridori impegnati con pendenze estreme, addirittura si stigmatizzano arrivi come Zoncolan e Angliru che a me paiono salite bellissime, che fanno sempre selezione e garantiscono sempre spettacolo. Poi certo se mi fai un GT con 12 garage e zero tappe di salita più classiche mi lamento anche io, ma non capisco tutta questa avversione.
il termine garage lo hanno inventato i tifosi di quei ciclisti che, non essendo fenomeni in salita, vedono le salite dure come il fumo negli occhi..
Le imprese storiche dei vari Bartali, Coppi, Bobet, Gaul, Bahamontes etc, sono avvenute su salite (tipo Stelvio, Mont Ventoux, Alpe di Huez) che all'epoca con strade sterrate, bici pesant , rapporti durissimi e distanzciao di 250 km e oltre erano di gran lunga piu' impegnative dei vari Zoncolan e dei cosiddetti garage...
La spettacolarità di queste salite, infelicemente definite garage, viene testimoniata dalla folla immensa che si assiepa sulle strade..
Poi occorerebbe un minimo di serietà (o competenza )in chi scrive... Ieri i corridori hanno affrontato una salita di 3,6 km con pendenza media del 9,6 %: parlare di garage e' un insulto all'intelligenza di chi le salite le conosce veramente...
ciao
el_condor
P.S: non ho letto attentamente ma non ho visto una sola riga di elogio per un Contador definito defunto che iei ah messo in fila tutti i migliori scalatori del mondo...
Beppesaronni e Froome non hannno dormito sonni tranquilli
- chinaski89
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
La varietà è ciò che serve imho, anche mettere solo arrivi tipo Mortirolo-Aprica non andrebbe bene, più varietà c'è è meglio è, e io gli arrivi sullo Zoncolan o l'Angliru li continuo a considerare una figata anche col nulla prima
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Condor, da te questo elogio sperticato della rampa di garage non me l'aspettavo: l'avrei capito se fossi stato un tifoso di Purito e non, invece, di Contador che le sue imprese più belle le ha fatte su salite VERE (dal Tourmalet al Fedaia passando per il Galibier e il Balès, ecc ecc) e che, anzi, una delle sue imprese più belle l'ha costruita partendo su una salita banalissima e quanto di più distante dalla rampa di garage, come Fuente Dé.el_condor ha scritto: Le imprese storiche dei vari Bartali, Coppi, Bobet, Gaul, Bahamontes etc, sono avvenute su salite (tipo Stelvio, Mont Ventoux, Alpe di Huez) che all'epoca con strade sterrate, bici pesant , rapporti durissimi e distanzciao di 250 km e oltre erano di gran lunga piu' impegnative dei vari Zoncolan e dei cosiddetti garage...
La spettacolarità di queste salite, infelicemente definite garage, viene testimoniata dalla folla immensa che si assiepa sulle strade..
Poi occorerebbe un minimo di serietà (o competenza )in chi scrive... Ieri i corridori hanno affrontato una salita di 3,6 km con pendenza media del 9,6 %: parlare di garage e' un insulto all'intelligenza di chi le salite le conosce veramente...
ciao
el_condor
P.S: non ho letto attentamente ma non ho visto una sola riga di elogio per un Contador definito defunto che iei ah messo in fila tutti i migliori scalatori del mondo...
Beppesaronni e Froome non hannno dormito sonni tranquilli
Poi occorrerebbe anche un minimo di serietà (o di competenza) nell'interpretare il valore di una pendenza media: perché se avessi visto la tappa o anche solo il profilo altimetrico postato in questo stesso thread, ti saresti accorto che il 9,6% di pendenza media dell'arrivo di ieri era il frutto di tratti costantemente tra il 15 e il 20%, alternati a tratti di falsopiano se non addirittura di discesa. E queste, sull'enciclopedia illustrata del ciclismo, sono per l'appunto indicate come "rampe di garage".
Quanto al fatto che tu non abbia letto elogi sperticati per Contador penso dipenda, appunto, dal fatto che esaltare quanto da lui fatto ieri - al cospetto di quanto fatto in carriera - sarebbe una diminutio del suo valore: ieri, semmai, andavano esaltati Moscon, Van Garderen e Woods, e non chi ha vinto 9 GT in carriera e ci sta che ogni tanto riesca ancora a tirare fuori il coniglio dal cilindro, pur essendo ormai al capolinea.
ciao
Marco
e riposto quanto aggiunto nel mio commento precedente:
Che poi, se sono i grandi distacchi quelli che vogliamo, guardate che ne fa di più un Sestrière in finale di tappa dura che non uno Zoncolan senza niente prima: perché sul Sestrière, chi ne ha, sale anche ai 30 all'ora, sullo Zoncolan pure il più forte e in salute scalatore al mondo non va mai a più di 15 km/h. Quindi, essendo minore il delta di velocità tra chi ne ha e chi si è staccato, è evidente che anche i distacchi all'arrivo saranno maggiori sul Sestrière che sullo Zoncolano. Poi certo, l'obiezione è che sul Sestrière è molto più difficile togliersi qualcuno di ruota: e infatti, se una salita lunga e pedalabile la metti PRIMA di quella dura, ne verrà fuori una processione; se la metti DOPO, con il gruppo giocoforza già esploso sulle pendenze dure del Mortirolo di turno, ecco che anche il Sestrière (anzi, in questo caso, l'Aprica) farà la sua porca selezione.
Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Sono un amante della storia, ma per il ciclismo mi interessa la cronaca (ditelo anche a China) e in quest'anno Nibali mi sembra patisca molto cambi di ritmo e salite corte e pendenti, Aru mi pareva di no, ma può essere che mi sbagli.Otto Kruger ha scritto: Male tutti e 2, ma storicamente Nibali ha dato ottime prove anche su pendenze estreme, Aru le ha sempre sofferte. Io dico peggio, e non di poco, Vincenzo.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Anche il mortirolo da solo fa danni, io comunque farei una tappa Crostis più doppio Zoncolan con arrivo in discesa, per me ne arrivano in 30 entro il tempo massimochinaski89 ha scritto:La varietà è ciò che serve imho, anche mettere solo arrivi tipo Mortirolo-Aprica non andrebbe bene, più varietà c'è è meglio è, e io gli arrivi sullo Zoncolan o l'Angliru li continuo a considerare una figata anche col nulla prima
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Grazie Marco per due ragioni: sei il migliore (p.m.) e mi ha tolto il disturbo di rispondere (si fa per dire ) al Condor, che, al solito non ha capito nulla di salite, autorimesse etc. .Marco Gaviglio ha scritto:Condor, da te questo elogio sperticato della rampa di garage non me l'aspettavo: l'avrei capito se fossi stato un tifoso di Purito e non, invece, di Contador che le sue imprese più belle le ha fatte su salite VERE (dal Tourmalet al Fedaia passando per il Galibier e il Balès, ecc ecc) e che, anzi, una delle sue imprese più belle l'ha costruita partendo su una salita banalissima e quanto di più distante dalla rampa di garage, come Fuente Dé.el_condor ha scritto: Le imprese storiche dei vari Bartali, Coppi, Bobet, Gaul, Bahamontes etc, sono avvenute su salite (tipo Stelvio, Mont Ventoux, Alpe di Huez) che all'epoca con strade sterrate, bici pesant , rapporti durissimi e distanzciao di 250 km e oltre erano di gran lunga piu' impegnative dei vari Zoncolan e dei cosiddetti garage...
La spettacolarità di queste salite, infelicemente definite garage, viene testimoniata dalla folla immensa che si assiepa sulle strade..
Poi occorerebbe un minimo di serietà (o competenza )in chi scrive... Ieri i corridori hanno affrontato una salita di 3,6 km con pendenza media del 9,6 %: parlare di garage e' un insulto all'intelligenza di chi le salite le conosce veramente...
ciao
el_condor
P.S: non ho letto attentamente ma non ho visto una sola riga di elogio per un Contador definito defunto che iei ah messo in fila tutti i migliori scalatori del mondo...
Beppesaronni e Froome non hannno dormito sonni tranquilli
Poi occorrerebbe anche un minimo di serietà (o di competenza) nell'interpretare il valore di una pendenza media: perché se avessi visto la tappa o anche solo il profilo altimetrico postato in questo stesso thread, ti saresti accorto che il 9,6% di pendenza media dell'arrivo di ieri era il frutto di tratti costantemente tra il 15 e il 20%, alternati a tratti di falsopiano se non addirittura di discesa. E queste, sull'enciclopedia illustrata del ciclismo, sono per l'appunto indicate come "rampe di garage".
Quanto al fatto che tu non abbia letto elogi sperticati per Contador penso dipenda, appunto, dal fatto che esaltare quanto da lui fatto ieri - al cospetto di quanto fatto in carriera - sarebbe una diminutio del suo valore: ieri, semmai, andavano esaltati Moscon, Van Garderen e Woods, e non chi ha vinto 9 GT in carriera e ci sta che ogni tanto riesca ancora a tirare fuori il coniglio dal cilindro, pur essendo ormai al capolinea.
ciao
Marco
e riposto quanto aggiunto nel mio commento precedente:
Che poi, se sono i grandi distacchi quelli che vogliamo, guardate che ne fa di più un Sestrière in finale di tappa dura che non uno Zoncolan senza niente prima: perché sul Sestrière, chi ne ha, sale anche ai 30 all'ora, sullo Zoncolan pure il più forte e in salute scalatore al mondo non va mai a più di 15 km/h. Quindi, essendo minore il delta di velocità tra chi ne ha e chi si è staccato, è evidente che anche i distacchi all'arrivo saranno maggiori sul Sestrière che sullo Zoncolano. Poi certo, l'obiezione è che sul Sestrière è molto più difficile togliersi qualcuno di ruota: e infatti, se una salita lunga e pedalabile la metti PRIMA di quella dura, ne verrà fuori una processione; se la metti DOPO, con il gruppo giocoforza già esploso sulle pendenze dure del Mortirolo di turno, ecco che anche il Sestrière (anzi, in questo caso, l'Aprica) farà la sua porca selezione.
Fanno festa i musulmani il venerdì
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
E chi ti dice di non metterla? Io la tappa con Mortirolo-Aprica la farei ogni anno obbligatoriamente, ma perchè privarmi di un arrivo sullo Zoncolan di turno, che come il Blockhaus quest'anno la sua porca selezione la fa anche lui?
Per esempio ricordo uno Zoncolan di Basso o un Angliru di Contador nel 2008 farne eccome di selezione
Per esempio ricordo uno Zoncolan di Basso o un Angliru di Contador nel 2008 farne eccome di selezione
Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Ma Lemond credo che Aru quest'anno e alla fine è andato forte un pochino da per utto tranne 2 giorni purtroppo per lui, detto questo credo che anche qui dipenda dal fatto che è incostante a volte va bene (Meis) a volte benissimo (PDBF) a volte male(Zoncolan) ecc.lemond ha scritto:Sono un amante della storia, ma per il ciclismo mi interessa la cronaca (ditelo anche a China) e in quest'anno Nibali mi sembra patisca molto cambi di ritmo e salite corte e pendenti, Aru mi pareva di no, ma può essere che mi sbagli.Otto Kruger ha scritto: Male tutti e 2, ma storicamente Nibali ha dato ottime prove anche su pendenze estreme, Aru le ha sempre sofferte. Io dico peggio, e non di poco, Vincenzo.
"Sicuramente serve il 25"
~ Davide Cassani su qualsiasi salita
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Post che faccio mio in toto.Marco Gaviglio ha scritto:Condor, da te questo elogio sperticato della rampa di garage non me l'aspettavo: l'avrei capito se fossi stato un tifoso di Purito e non, invece, di Contador che le sue imprese più belle le ha fatte su salite VERE (dal Tourmalet al Fedaia passando per il Galibier e il Balès, ecc ecc) e che, anzi, una delle sue imprese più belle l'ha costruita partendo su una salita banalissima e quanto di più distante dalla rampa di garage, come Fuente Dé.el_condor ha scritto: Le imprese storiche dei vari Bartali, Coppi, Bobet, Gaul, Bahamontes etc, sono avvenute su salite (tipo Stelvio, Mont Ventoux, Alpe di Huez) che all'epoca con strade sterrate, bici pesant , rapporti durissimi e distanzciao di 250 km e oltre erano di gran lunga piu' impegnative dei vari Zoncolan e dei cosiddetti garage...
La spettacolarità di queste salite, infelicemente definite garage, viene testimoniata dalla folla immensa che si assiepa sulle strade..
Poi occorerebbe un minimo di serietà (o competenza )in chi scrive... Ieri i corridori hanno affrontato una salita di 3,6 km con pendenza media del 9,6 %: parlare di garage e' un insulto all'intelligenza di chi le salite le conosce veramente...
ciao
el_condor
P.S: non ho letto attentamente ma non ho visto una sola riga di elogio per un Contador definito defunto che iei ah messo in fila tutti i migliori scalatori del mondo...
Beppesaronni e Froome non hannno dormito sonni tranquilli
Poi occorrerebbe anche un minimo di serietà (o di competenza) nell'interpretare il valore di una pendenza media: perché se avessi visto la tappa o anche solo il profilo altimetrico postato in questo stesso thread, ti saresti accorto che il 9,6% di pendenza media dell'arrivo di ieri era il frutto di tratti costantemente tra il 15 e il 20%, alternati a tratti di falsopiano se non addirittura di discesa. E queste, sull'enciclopedia illustrata del ciclismo, sono per l'appunto indicate come "rampe di garage".
Quanto al fatto che tu non abbia letto elogi sperticati per Contador penso dipenda, appunto, dal fatto che esaltare quanto da lui fatto ieri - al cospetto di quanto fatto in carriera - sarebbe una diminutio del suo valore: ieri, semmai, andavano esaltati Moscon, Van Garderen e Woods, e non chi ha vinto 9 GT in carriera e ci sta che ogni tanto riesca ancora a tirare fuori il coniglio dal cilindro, pur essendo ormai al capolinea.
ciao
Marco
e riposto quanto aggiunto nel mio commento precedente:
Che poi, se sono i grandi distacchi quelli che vogliamo, guardate che ne fa di più un Sestrière in finale di tappa dura che non uno Zoncolan senza niente prima: perché sul Sestrière, chi ne ha, sale anche ai 30 all'ora, sullo Zoncolan pure il più forte e in salute scalatore al mondo non va mai a più di 15 km/h. Quindi, essendo minore il delta di velocità tra chi ne ha e chi si è staccato, è evidente che anche i distacchi all'arrivo saranno maggiori sul Sestrière che sullo Zoncolano. Poi certo, l'obiezione è che sul Sestrière è molto più difficile togliersi qualcuno di ruota: e infatti, se una salita lunga e pedalabile la metti PRIMA di quella dura, ne verrà fuori una processione; se la metti DOPO, con il gruppo giocoforza già esploso sulle pendenze dure del Mortirolo di turno, ecco che anche il Sestrière (anzi, in questo caso, l'Aprica) farà la sua porca selezione.
Stamattina avevo ri-postato l'altimetria della salita, che aveva già inserito Basso, a supporto di chi non aveva visto la tappa di ieri. La salita era fatta di tratti in cui la pendenza era quasi nulla alternati a muri in cui la pendenza andava dal 15 al 20 %. Queste sono rampe di garage.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Per me mancava un elemento per definirla rampa di garage, cioè quelle stradine strette, neanche asfaltate, con quei tornanti inquietanti. Ad esempio Los Machucos rientra nella categoria perfettamente, così come quella salita oscena di Mas de la Costa
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
aridaje: ti sto dicendo che sono contro l'ABUSO di certe salite, e che cmq ce l'ho soprattutto con le rampe di garage, più che con l'Angliru e lo Zoncolan che ogni tanto possono anche starcichinaski89 ha scritto:E chi ti dice di non metterla? Io la tappa con Mortirolo-Aprica la farei ogni anno obbligatoriamente, ma perchè privarmi di un arrivo sullo Zoncolan di turno, che come il Blockhaus quest'anno la sua porca selezione la fa anche lui?
però a questo punto lasciami aggiungere una cosa: proprio per la loro durezza, Angliru e Zoncolan non solo scoraggiano dall'attaccare sulle eventuali salite precedenti proposte nella loro stessa tappa, ma addirittura nell'economia delle tre settimane spaventano gli attaccanti da provare il tutto per tutto nelle tappe prima, ed è comprensibile. Se la classifica è corta, perché rischiare di uscirne con un attacco avventato in una qualsiasi delle tappe precedenti, quando in cuor mio posso sempre sperare che il Froome di turno possa prendere la bambola sull'Angliru piazzato al penultimo giorno? E pure se la classifica è già ben delineata, e quindi Froome è saldamente in testa, chi me lo fa fare di mettere a repentaglio il piazzamento a ridosso del leader, quando è meglio tenere la posizione e andarmela a giocare, anche in questo caso, sull'ultimo Angliru?
quante volte, nelle dichiarazioni dei corridori dopo l'ennesima tappa deludente, abbiamo sentito cose del tipo "il Giro si dedicde sullo Zoncolan/la Vuelta si decide sull'Angliru, e quindi oggi non era il caso di rischiare?"
per cui ok, sorbiamoci pure questi arrivi su salite improbe, ma evitiamo di piazzarle alla fine dei GT onde evitare di riprodurre il loro effetto anestetizzante non solo sulla singola tappa, ma sull'intera corsa.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
La cosa dell'effetto anestetizzante può essere applicata paro paro al tappone che tanto ci piace.Marco Gaviglio ha scritto:aridaje: ti sto dicendo che sono contro l'ABUSO di certe salite, e che cmq ce l'ho soprattutto con le rampe di garage, più che con l'Angliru e lo Zoncolan che ogni tanto possono anche starcichinaski89 ha scritto:E chi ti dice di non metterla? Io la tappa con Mortirolo-Aprica la farei ogni anno obbligatoriamente, ma perchè privarmi di un arrivo sullo Zoncolan di turno, che come il Blockhaus quest'anno la sua porca selezione la fa anche lui?
però a questo punto lasciami aggiungere una cosa: proprio per la loro durezza, Angliru e Zoncolan non solo scoraggiano dall'attaccare sulle eventuali salite precedenti proposte nella loro stessa tappa, ma addirittura nell'economia delle tre settimane spaventano gli attaccanti da provare il tutto per tutto nelle tappe prima, ed è comprensibile. Se la classifica è corta, perché rischiare di uscirne con un attacco avventato in una qualsiasi delle tappe precedenti, quando in cuor mio posso sempre sperare che il Froome di turno possa prendere la bambola sull'Angliru piazzato al penultimo giorno? E pure se la classifica è già ben delineata, e quindi Froome è saldamente in testa, chi me lo fa fare di mettere a repentaglio il piazzamento a ridosso del leader, quando è meglio tenere la posizione e andarmela a giocare, anche in questo caso, sull'ultimo Angliru?
quante volte, nelle dichiarazioni dei corridori dopo l'ennesima tappa deludente, abbiamo sentito cose del tipo "il Giro si dedicde sullo Zoncolan/la Vuelta si decide sull'Angliru, e quindi oggi non era il caso di rischiare?"
per cui ok, sorbiamoci pure questi arrivi su salite improbe, ma evitiamo di piazzarle alla fine dei GT onde evitare di riprodurre il loro effetto anestetizzante non solo sulla singola tappa, ma sull'intera corsa.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
vero, e infatti pure quello eviterei di metterlo proprio alla fine del GT, se deve essere un tappone da più di 200 km; per conto mio era invece molto ben disegnato il Giro dell'anno scorso, con il tappone per eccellenza, quello dolomitico, al penultimo sabato, e poi nel weekend finale due tappe tostissime ma brevi, a cui i big avranno iniziato a rivolgere le loro attenzioni da dopo l'ultimo giorno di riposo, e non fin dall'inizio del Giro.chinaski89 ha scritto: La cosa dell'effetto anestetizzante può essere applicata paro paro al tappone che tanto ci piace.
Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
Lasciate perdere l'altimetria della salita, che non sempre dice tutto, vi chiedo se quella di ieri vi è parsa una salita estrema.
È questo il punto.
Alla vuelta e altrove si è visto ben di peggio, ieri c'è stato solo un breve tratto veramente ripido, per il resto non si è visto cicloalpinismo.
Questo tipo di arrivi ci possono stare tranquillamente, l'importante è evitare di essere monotematici.
Per quanto riguarda zoncolan e angliru, pure io li vedo molto meglio come penultima salita, nell'ambito di una tappa bella tosta.
È questo il punto.
Alla vuelta e altrove si è visto ben di peggio, ieri c'è stato solo un breve tratto veramente ripido, per il resto non si è visto cicloalpinismo.
Questo tipo di arrivi ci possono stare tranquillamente, l'importante è evitare di essere monotematici.
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Re: Vuelta 2017 - 5° Tappa - Benicàssim / Alcossebre (176 km
condivido, soprattutto le due parti che ho grassettato: poi resto convinto che quella di ieri fosse una rampa di garage; solo, come dici tu, meno estremizzate di altre che la Vuelta ci ha propinato negli anni recenti. E uno-massimo due arrivi così nel GT spagnolo ci possono anche stare, è il loro abuso che non sopporto e che, alla lunga, falsa la competizione: perché 5 tappe del genere rischiano di pesare, in termini di distacchi, come se non più dei pochi tapponi veri.galliano ha scritto:Lasciate perdere l'altimetria della salita, che non sempre dice tutto, vi chiedo se quella di ieri vi è parsa una salita estrema.
È questo il punto.
Alla vuelta e altrove si è visto ben di peggio, ieri c'è stato solo un breve tratto veramente ripido, per il resto non si è visto cicloalpinismo.
Questo tipo di arrivi ci possono stare tranquillamente, l'importante è evitare di essere monotematici.
a me personalmente certi arrivi piacciono invece, e un sacco, quando vengono proposti ad inizio stagione in corse come la Valenciana o l'Andalusia (o la stessa Tirreno), quando per ovvie ragioni climatiche e di preparazione non possono essere proposte le grandi montagne e, allora, fungono da surrogato delle stesse, fornendoci un condensato di tappa di montagna che a febbraio-marzo è sicuramente piacevole; ma al momento clou della stagione, preferirei che le grandi corse venissero decise dai grandi palcoscenici.