Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Grandi giri ad usum delphini ovvero...
..bisogna riempire le settimane che mancano al Lombardia.
Allora facciamo il giochino.
Quanti grandi giri del passato sono stati cuciti sulle caratteristiche dello specifico partecipante?
Indurain, Lance Edward Gunderson Armstrong, nel 99 pure Pant..ehm...gnente...
Chi ha vinto on demand, chi nonostante il percorso favorevole l' ha presa nel bagigi, outsider che si sono imposti ....
Uscite gli altri nomi!
Allora facciamo il giochino.
Quanti grandi giri del passato sono stati cuciti sulle caratteristiche dello specifico partecipante?
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Tour :,anni 60_ 66 per Anquetil.
Tour 80-81_82 per Hinault.
Tour 92- 96 per Indurain
Poi non so. Sicuro 2017 per Bardet.
Giro : 1977_1986 , vergognosamente per Moser e Saronni tranne 80 82 che li ha disegnati Guimard.
Giro 1992-1993 per far venire Indurain
Giro 1999 per Pantani .
Giro 2009 per Armstrong
Giro 2017 per Froome che manco l'ha cagato.
Tour 80-81_82 per Hinault.
Tour 92- 96 per Indurain
Poi non so. Sicuro 2017 per Bardet.
Giro : 1977_1986 , vergognosamente per Moser e Saronni tranne 80 82 che li ha disegnati Guimard.
Giro 1992-1993 per far venire Indurain
Giro 1999 per Pantani .
Giro 2009 per Armstrong
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Assolutamente + Moser di Saronni.Eshnar ha scritto:Moser e Saronni contano o sono fuori concorso?
Beppuzzo in salita teneva anche. Era Moser in paracarro.
Il giro d'Italia che vinse, poi, fu scandaloso
Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
- Camoscio madonita
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
L'ultimo Tour de France per Bardet, senza crono.
Il giro del 95 farcito di salite per Pantani che poi ebbe un incidente qualche giorno prima del via e dovette dare forfait
Il giro del 95 farcito di salite per Pantani che poi ebbe un incidente qualche giorno prima del via e dovette dare forfait
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Io capisco che Moser va venire l'orticaria a molti, me compreso, ma adesso fai passare il Beppe come uno che i suoi giri se li è meritati in virtù delle sue formidabili doti. Pure lui si ritrovava sul piatto abbioni a botte di trenta secondi l'una.beppesaronni ha scritto:Assolutamente + Moser di Saronni.Eshnar ha scritto:Moser e Saronni contano o sono fuori concorso?
Beppuzzo in salita teneva anche. Era Moser in paracarro.
Il giro d'Italia che vinse, poi, fu scandaloso
Il suo primo Giro (credo fosse quello) mi pare che il Beppe lo vinse per la caduta di Knut Knudsen, che fu buttato per terra a tre tappe dalla fine dall'ammiraglia di Pezzi.
Allora l'inglese si parlava sono nel Commonwealth e fair play era una bestemmia, nonostante che il povero Knut fosse caduto per causa altrui.
Tutto ciò con Knudsen in netta ascesa e con una crono di 44km o 47 l'ultimo giorno.
RImane comunque per me un mistero come fu che Saronni andasse così forte a cronometro in quel Giro. I maligni parlano di numerose foto in primo piano fatte durante le crono ma sinceramente non so se sono solo dicerie
QUi ci vorrebbero i ricordi di uno che ne sa più di me.
Morris mi sa che non viene più da queste parti, forse il buon Giorgio Ricci rammenta qualcosa.
Ultima modifica di galliano il lunedì 11 settembre 2017, 15:24, modificato 2 volte in totale.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Comunque Armstrong avrebbe vinto su qualsiasi tipo di percorso.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Ti garantisco che quando era in stato di grazia Saronni andava davvero forte a cronometro.
Ricordo di averlo visto dal vero in una Saronno - Milano (che vinse), e mi aveva impressionato.
Una compattezza assoluta, stile pallottola umana, e una pedalata rotonda e potente che non ho
quasi mai più rivisto dopo.
Sull'elicottero di Moser a Verona stendiamo un velo pietoso...
Ricordo di averlo visto dal vero in una Saronno - Milano (che vinse), e mi aveva impressionato.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
No ferma.galliano ha scritto:Io capisco che Moser va venire l'orticaria a molti, me compreso, ma adesso fai passare il Beppe come uno che i suoi giri se li è meritati in virtù delle sue formidabili doti. Pure lui si ritrovava sul piatto abbioni a botte di trenta secondi l'una.beppesaronni ha scritto:Assolutamente + Moser di Saronni.Eshnar ha scritto:Moser e Saronni contano o sono fuori concorso?
Beppuzzo in salita teneva anche. Era Moser in paracarro.
Il giro d'Italia che vinse, poi, fu scandaloso
Il suo primo Giro (credo fosse quello) mi pare che il Beppe lo vinse per la caduta di Knut Knudsen, che fu buttato per terra a tre tappe dalla fine dall'ammiraglia di Pezzi.
Allora l'inglese si parlava sono nel Commonwealth e fair play era una bestemmia, nonostante che il povero Knut fosse caduto per causa altrui.
Tutto ciò con Knudsen in netta ascesa e con una crono di 44km o 47 l'ultimo giorno.
RImane comunque per me un mistero come fu che Saronni andasse così forte a cronometro in quel Giro. I maligni parlano di numerose foto in primo piano fatte durante le crono ma sinceramente non so se sono solo dicerie
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Morris mi sa che non viene più da queste parti, forse il buon Giorgio Ricci rammenta qualcosa.
Il Beppe era tutto fuorché piantato, a crono, e anzi, tolto Moser se la giocava con tutti i migliori specialisti dell'epoca.
Che poi qualche volta abbia battuto anche Moser, questo è un altro paio di maniche, d'altro canto abbiamo visto Contador battere Cancellara ...
Inoltre in salita teneva benissimo (Saronni).
Ma parliamo degli abbuoni. Io tornerei a darli esattamente così (tolte magari le tappe di alta montagna) ... almeno in certi arrivi un po' vallonati o con strappetti finali, vedremo le squadre dei big tenere la corsa unita e i big darsi battaglia.
Non invoglia nessuno, sfiancare la propria squadra per tenere unita la corsa, per guadagnare 10 secondi
Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Come Froome d'altronde.Salvatore77 ha scritto:Comunque Armstrong avrebbe vinto su qualsiasi tipo di percorso.
Quando ho letto Froome 2017, m'è scappata una risata.
A meno che tu non fai un tour in discesa, col freddo e strada bagnata, su tutti gli altri percorsi è lui il favorito
Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Con tanto di Delfinato annesso con 60 km di cronochinaski89 ha scritto:Anche il Tour proWiggins non è da dimenticare
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Elicottero.....Verona
Hesyedal......Cronoman
Chaves........Garagista..
leggende metropolitane.
A Verona Moser ripete' per filo e per segno le crono precedenti in quel Giro..prologo e Milano.
Aveva le ruote lenticolari, gli altri no..
Tutto qui..oltre a avere un gran motore..
La storia dell'elicottero la mise in giro Hinault alla vigilia della crono finale del giro 85..
Per aumentare la tensione..
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Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Forse in quell'anno era stato Moser ad andare più piano del solito in alcune cronometro.galliano ha scritto:Io capisco che Moser va venire l'orticaria a molti, me compreso, ma adesso fai passare il Beppe come uno che i suoi giri se li è meritati in virtù delle sue formidabili doti. Pure lui si ritrovava sul piatto abbioni a botte di trenta secondi l'una.beppesaronni ha scritto:Assolutamente + Moser di Saronni.Eshnar ha scritto:Moser e Saronni contano o sono fuori concorso?
Beppuzzo in salita teneva anche. Era Moser in paracarro.
Il giro d'Italia che vinse, poi, fu scandaloso
Il suo primo Giro (credo fosse quello) mi pare che il Beppe lo vinse per la caduta di Knut Knudsen, che fu buttato per terra a tre tappe dalla fine dall'ammiraglia di Pezzi.
Allora l'inglese si parlava sono nel Commonwealth e fair play era una bestemmia, nonostante che il povero Knut fosse caduto per causa altrui.
Tutto ciò con Knudsen in netta ascesa e con una crono di 44km o 47 l'ultimo giorno.
RImane comunque per me un mistero come fu che Saronni andasse così forte a cronometro in quel Giro. I maligni parlano di numerose foto in primo piano fatte durante le crono ma sinceramente non so se sono solo dicerie
QUi ci vorrebbero i ricordi di uno che ne sa più di me.
Morris mi sa che non viene più da queste parti, forse il buon Giorgio Ricci rammenta qualcosa.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Ai Tour pro Indurain non credo molto,li vedo solo in contiguità con la corsa stessa,poi nel 96,quando avrebbe dovuto passare alla Storia,come prima crono gli misero una cronoscalata che di certo lo avvantaggiava molto meno.Ci fu la paraculata dell'arrivo a casa sua,ma non credo avessero tutto 'sto piacere che uno spagnolo si prendesse il record della loro corsa e lo portasse via ad Anquetil e Hinault tra gli altri.
Dal 96 al 98,la prima crono del Tour perse i connotati da specialisti puri,presentando salite,falsopiani e curve.Casualmente era sbucato Virenque che maldigeriva i piattoni.Quest'anno si sono resi conti che l'arrivo in salita secco rischiava di chiudere la corsa anzitempo,così hanno cambiato scenario.Magari è un caso,forse l'avere in Bardet un abile discesista ma scalatore nella media può influire.Così come i tanti arrivi in volata ci sta siano stati inseriti per favorire Demare e Bouhanni,poi che ne approfittino il giusto perché non sono dei fenomeni è relativo,vale anche il protagonismo del piazzamento.
Comunque 'ste cose le fanno tutti.
Dal 96 al 98,la prima crono del Tour perse i connotati da specialisti puri,presentando salite,falsopiani e curve.Casualmente era sbucato Virenque che maldigeriva i piattoni.Quest'anno si sono resi conti che l'arrivo in salita secco rischiava di chiudere la corsa anzitempo,così hanno cambiato scenario.Magari è un caso,forse l'avere in Bardet un abile discesista ma scalatore nella media può influire.Così come i tanti arrivi in volata ci sta siano stati inseriti per favorire Demare e Bouhanni,poi che ne approfittino il giusto perché non sono dei fenomeni è relativo,vale anche il protagonismo del piazzamento.
Comunque 'ste cose le fanno tutti.
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Tanti arrivi in volata sì, ma favorevoli a Kittel; per favorire Demare gli organizzatori del Tour avrebbero dovuto inserire maggiori difficoltà nelle tappa da volata.Montana Miller ha scritto:Ai Tour pro Indurain non credo molto,li vedo solo in contiguità con la corsa stessa,poi nel 96,quando avrebbe dovuto passare alla Storia,come prima crono gli misero una cronoscalata che di certo lo avvantaggiava molto meno.Ci fu la paraculata dell'arrivo a casa sua,ma non credo avessero tutto 'sto piacere che uno spagnolo si prendesse il record della loro corsa e lo portasse via ad Anquetil e Hinault tra gli altri.
Dal 96 al 98,la prima crono del Tour perse i connotati da specialisti puri,presentando salite,falsopiani e curve.Casualmente era sbucato Virenque che maldigeriva i piattoni.Quest'anno si sono resi conti che l'arrivo in salita secco rischiava di chiudere la corsa anzitempo,così hanno cambiato scenario.Magari è un caso,forse l'avere in Bardet un abile discesista ma scalatore nella media può influire.Così come i tanti arrivi in volata ci sta siano stati inseriti per favorire Demare e Bouhanni,poi che ne approfittino il giusto perché non sono dei fenomeni è relativo,vale anche il protagonismo del piazzamento.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Però Chavez è decisamente un garagista ....barrylyndon ha scritto:Elicottero.....Verona
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La Vuelta 2017 è li a testimoniarlo
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Se metti difficoltà ci sta saltino pure loro però.Poi il parco avversari per quel tipo di percorsi sono molti di più,Sagan,Degenkolb,Kristoff,Matthews,Boasson Hagen.Forse anche Van Avermaet e Trentin.Nei piattoni solo Kittel e Cavendish sono nettamente superiori ai loro.Filarete ha scritto:per favorire Demare gli organizzatori del Tour avrebbero dovuto inserire maggiori difficoltà nelle tappa da volata.
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Giorgio Ricci, un approfondimento su Anquetil sarebbe gradito.
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Della crono del Giro dell' 85 ricordo la minaccia di Tapie di abbattere l' elicottero nel caso avesse danneggiato Hinault ...beppesaronni ha scritto:Però Chavez è decisamente un garagista ....barrylyndon ha scritto:Elicottero.....Verona
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A Verona Moser ripete' per filo e per segno le crono precedenti in quel Giro..prologo e Milano.
Aveva le ruote lenticolari, gli altri no..
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La storia dell'elicottero la mise in giro Hinault alla vigilia della crono finale del giro 85..
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La Vuelta 2017 è li a testimoniarlo
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Nella mia brevissima esperienza da "appassionato" ho comunque potuto già ammirare il Tour 2012 di Wiggins (di Wiggins letteralmente, nel senso che potevano dargli il trofeo prima della partenza) e il Tour 2017 di Bardet (che essendo riuscito a perdere può a mio avviso smettere pure di tentare, a meno che non mettano 3-4 crono in discesa).
- barrylyndon
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Dai Beppe..ti copri di ridicolobeppesaronni ha scritto:Però Chavez è decisamente un garagista ....barrylyndon ha scritto:Elicottero.....Verona
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A Verona Moser ripete' per filo e per segno le crono precedenti in quel Giro..prologo e Milano.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Tutti i giri tra il 95 e il 99 furono cuciti addosso a Pantani.Camoscio madonita ha scritto:L'ultimo Tour de France per Bardet, senza crono.
Il giro del 95 farcito di salite per Pantani che poi ebbe un incidente qualche giorno prima del via e dovette dare forfait
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Val d'Isere non l'avvantaggiava ?????Montana Miller ha scritto:Ai Tour pro Indurain non credo molto,li vedo solo in contiguità con la corsa stessa,poi nel 96,quando avrebbe dovuto passare alla Storia,come prima crono gli misero una cronoscalata che di certo lo avvantaggiava molto meno.Ci fu la paraculata dell'arrivo a casa sua,ma non credo avessero tutto 'sto piacere che uno spagnolo si prendesse il record della loro corsa e lo portasse via ad Anquetil e Hinault tra gli altri.
.
Se era il vero Indurain vinceva alla grandissima. Era una salita perfetta per lui
Infatti vinse Berzin e Miguel , nonostante la crisi enorme del giorno precedente , fini comunque quarto (dando sei secondi a Ullrich)
Con la forma di La Plagne.. dava un minuto buono a Berzin
La media della cronoscalata fu 35,27 kmh (dov'ero io avevano tutti il 53..)
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Per aver un Tour ideale per Bardet.. ci volevano molto discese piu' tecnicheCamoscio madonita ha scritto:L'ultimo Tour de France per Bardet, senza crono.
La poco crono è per svantaggiare Froome (che vince gia' facilmente.. figuriamoci con le crono che aveva Indurain)
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Wiggins al Tour 2012 è l'esempio più lampante in epoca recente. Ma anche la Vuelta degli ultimi 10 anni per Purito e Valverde (poca crono, poche salite lunghe ad alta quota, tante salite corte per puncheur).
Nel passato - ca vans dire - il giro dei primi anni '80
Nel passato - ca vans dire - il giro dei primi anni '80
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
il più clamoroso fu il Tour de Suisse disegnato per Cancellara
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Negli anni 80/90 i corridori che vincevano i Tour erano tendenzialmente completi, per cui le cronometro favorivano il più forte.Winter ha scritto:Val d'Isere non l'avvantaggiava ?????Montana Miller ha scritto:Ai Tour pro Indurain non credo molto,li vedo solo in contiguità con la corsa stessa,poi nel 96,quando avrebbe dovuto passare alla Storia,come prima crono gli misero una cronoscalata che di certo lo avvantaggiava molto meno.Ci fu la paraculata dell'arrivo a casa sua,ma non credo avessero tutto 'sto piacere che uno spagnolo si prendesse il record della loro corsa e lo portasse via ad Anquetil e Hinault tra gli altri.
.
Se era il vero Indurain vinceva alla grandissima. Era una salita perfetta per lui
Infatti vinse Berzin e Miguel , nonostante la crisi enorme del giorno precedente , fini comunque quarto (dando sei secondi a Ullrich)
Con la forma di La Plagne.. dava un minuto buono a Berzin
La media della cronoscalata fu 35,27 kmh (dov'ero io avevano tutti il 53..)
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Verissimo
Pero' la crono del Ventoux 87 è una cosa
la crono di Val d'Isere 96 un'altra
Pero' la crono del Ventoux 87 è una cosa
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Grazie ragazzi ma mi soppravalutate.
Io non sono neanche degno di lustrare le scarpe al mitico Morris . Anzi ne approfitto per evocarlo!!!!
Su Anquetil ne so da testimonianze e da ciò che ho letto in vari libri.
I percorsi della prima metà degli anni 60 erano farciti di crono lunghissime , che oltre a favorirlo prevedevano l'abbuono di 1 minuto per il vincitore come per le tappe in linea. L'abbuono era di 30 secondi quando la crono era una semitappa.
Dopo l'incidente a Riviere del 60 lui era rimasto l'unico galletto in grado di vincere. I Tour di allora raramente prevedevano l'arrivo in salita , e le crono superavano i 50 Km.
Ci furono anche episodi smaccatamente a suo favore come Chamonix 63 , quando fu favorito da un cambio bici ,allora proibito, ma su questo dovete cercare nel forum, dove credo Morris lo descrive dettagliatamente.
Anche il percorso del 66 fu disegnato a suo favore e non per Poulidor, anche se Anquetil si ritirò, non vi erano arrivi in salita , se non l'Alpe D'huez poi cancellato.
Anquetil prima di ritirarsi favori una fuga con dentro Aimar, suo compagno, con il solo scopo di far perdere Poulidor, che sprovveduto tatticamente , ci cascò , e perse anche quell'anno.
Il Tour 65, al quale Anquetil aveva annunciato di non partecipare , fu disegnato per Pou Pou, ma lo perse clamorosamente da Gimondi.
Comunque Anquetil il Tour non lo dominò che nel 57 e nel 61. Nel 62 batté Joseph Planckaert solo grazie alla crono finale e nel 63 fu insidiato fino alla fine da Bahamontes , già 35enne.
Poi nel 64 vinse con 54 secondi su un Poulidor, grazie alla stoica difesa sul Puy de Dome e alle crono. C'è da dire che quell'anno Poulidor avrebbe vinto se non avesse perso 2'30''nella Tappa di Toulouse, non rammento se per incidente meccanico o altro.
Questo è ciò che so. Ciao a tutti
Io non sono neanche degno di lustrare le scarpe al mitico Morris . Anzi ne approfitto per evocarlo!!!!
Su Anquetil ne so da testimonianze e da ciò che ho letto in vari libri.
I percorsi della prima metà degli anni 60 erano farciti di crono lunghissime , che oltre a favorirlo prevedevano l'abbuono di 1 minuto per il vincitore come per le tappe in linea. L'abbuono era di 30 secondi quando la crono era una semitappa.
Dopo l'incidente a Riviere del 60 lui era rimasto l'unico galletto in grado di vincere. I Tour di allora raramente prevedevano l'arrivo in salita , e le crono superavano i 50 Km.
Ci furono anche episodi smaccatamente a suo favore come Chamonix 63 , quando fu favorito da un cambio bici ,allora proibito, ma su questo dovete cercare nel forum, dove credo Morris lo descrive dettagliatamente.
Anche il percorso del 66 fu disegnato a suo favore e non per Poulidor, anche se Anquetil si ritirò, non vi erano arrivi in salita , se non l'Alpe D'huez poi cancellato.
Anquetil prima di ritirarsi favori una fuga con dentro Aimar, suo compagno, con il solo scopo di far perdere Poulidor, che sprovveduto tatticamente , ci cascò , e perse anche quell'anno.
Il Tour 65, al quale Anquetil aveva annunciato di non partecipare , fu disegnato per Pou Pou, ma lo perse clamorosamente da Gimondi.
Comunque Anquetil il Tour non lo dominò che nel 57 e nel 61. Nel 62 batté Joseph Planckaert solo grazie alla crono finale e nel 63 fu insidiato fino alla fine da Bahamontes , già 35enne.
Poi nel 64 vinse con 54 secondi su un Poulidor, grazie alla stoica difesa sul Puy de Dome e alle crono. C'è da dire che quell'anno Poulidor avrebbe vinto se non avesse perso 2'30''nella Tappa di Toulouse, non rammento se per incidente meccanico o altro.
Questo è ciò che so. Ciao a tutti
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Tra l'altro alla presentazione disse e peccato che manchino salite vere come il mortirolo e l'AgnelloCamoscio madonita ha scritto:L'ultimo Tour de France per Bardet, senza crono.
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"Sicuramente serve il 25"
~ Davide Cassani su qualsiasi salita
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
tranne quello del '96 eprchè si infortunò malamente nella Milano-Torino e rischiò la carriera. Anche se alla fine era un Giro molto duro anche quello soprattutto le ultime due tappe alpine.Norman7 ha scritto:Tutti i giri tra il 95 e il 99 furono cuciti addosso a Pantani.Camoscio madonita ha scritto:L'ultimo Tour de France per Bardet, senza crono.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
antani ha scritto:Tra l'altro alla presentazione disse e peccato che manchino salite vere come il mortirolo e l'AgnelloCamoscio madonita ha scritto:L'ultimo Tour de France per Bardet, senza crono.
Il giro del 95 farcito di salite per Pantani che poi ebbe un incidente qualche giorno prima del via e dovette dare forfait
l'AGnello c'era nel Giro del '95, poi saltò per via delle slavine...una delle tappe più dure come disegno con sampeyre-agnello ed izoard
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
e allora citò qualche altra salita, di sicuro disse che non lo sentiva un giro adatto a lui,ciaoCamoscio madonita ha scritto:antani ha scritto:Tra l'altro alla presentazione disse e peccato che manchino salite vere come il mortirolo e l'AgnelloCamoscio madonita ha scritto:L'ultimo Tour de France per Bardet, senza crono.
Il giro del 95 farcito di salite per Pantani che poi ebbe un incidente qualche giorno prima del via e dovette dare forfait
l'AGnello c'era nel Giro del '95, poi saltò per via delle slavine...una delle tappe più dure come disegno con sampeyre-agnello ed izoard
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Su Saronni nel 79 , a parte qualche malignità , non ho mai sentito parlare di aiuti nelle crono. D'altronde il Giro era stato disegnato per Moser, dopo che nel 77 e nel 78 bastarono poche salite a metterlo KO. Quando il Giro venne disegnato si intuivano ma non si conoscevano le potenzialità di Saronni, che ancora giovanissimo, vantava solo un quinto posto nel 78,infatti non c'erano gli abbuoni. Ricordo, se non erro che Moser partì con una congiuntivite e che probabilmente risentì Delle cure fatte. C'è da dire che in quegli anni e prima dell'84 Moser non era fortissimo nelle crono lunghe più di 25 km.
Knudsen non era in rosa ma a 44 secondi anche se faceva paura in quanto fortissimo a crono e con a disposizione una crono di 45 km a Milano.
Saronni a crono era forte ma incostante, me lo ricordo vincente nella crono di Parma al Giro 83 ma battuto da Battaglin nella crono a lui favorevole di Verona nell'81.
Knudsen non era in rosa ma a 44 secondi anche se faceva paura in quanto fortissimo a crono e con a disposizione una crono di 45 km a Milano.
Saronni a crono era forte ma incostante, me lo ricordo vincente nella crono di Parma al Giro 83 ma battuto da Battaglin nella crono a lui favorevole di Verona nell'81.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
giorgio ricci ha scritto:Grazie ragazzi ma mi soppravalutate.
Io non sono neanche degno di lustrare le scarpe al mitico Morris . Anzi ne approfitto per evocarlo!!!!
Su Anquetil ne so da testimonianze e da ciò che ho letto in vari libri.
I percorsi della prima metà degli anni 60 erano farciti di crono lunghissime , che oltre a favorirlo prevedevano l'abbuono di 1 minuto per il vincitore come per le tappe in linea. L'abbuono era di 30 secondi quando la crono era una semitappa.
Dopo l'incidente a Riviere del 60 lui era rimasto l'unico galletto in grado di vincere. I Tour di allora raramente prevedevano l'arrivo in salita , e le crono superavano i 50 Km.
Ci furono anche episodi smaccatamente a suo favore come Chamonix 63 , quando fu favorito da un cambio bici ,allora proibito, ma su questo dovete cercare nel forum, dove credo Morris lo descrive dettagliatamente.
Anche il percorso del 66 fu disegnato a suo favore e non per Poulidor, anche se Anquetil si ritirò, non vi erano arrivi in salita , se non l'Alpe D'huez poi cancellato.
Anquetil prima di ritirarsi favori una fuga con dentro Aimar, suo compagno, con il solo scopo di far perdere Poulidor, che sprovveduto tatticamente , ci cascò , e perse anche quell'anno.
Il Tour 65, al quale Anquetil aveva annunciato di non partecipare , fu disegnato per Pou Pou, ma lo perse clamorosamente da Gimondi.
Comunque Anquetil il Tour non lo dominò che nel 57 e nel 61. Nel 62 batté Joseph Planckaert solo grazie alla crono finale e nel 63 fu insidiato fino alla fine da Bahamontes , già 35enne.
Poi nel 64 vinse con 54 secondi su un Poulidor, grazie alla stoica difesa sul Puy de Dome e alle crono. C'è da dire che quell'anno Poulidor avrebbe vinto se non avesse perso 2'30''nella Tappa di Toulouse, non rammento se per incidente meccanico o altro.
Questo è ciò che so. Ciao a tutti
Grazie.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Ho scritto e ripeto che lo avvantaggiava molto meno non che il cronometro gli si fosse fatto nemico d'improvviso:su percorsi come quelli visti dal 92 al 94 d'altronde di distacchi ne produsse ben più larghi del minuto da te pronosticato,il che rafforza il concetto,poi in contraddizione completa con quegli anni e la propria Storia,il Tour poteva pure decidere di non metterne proprio di crono.Ma è un altro discorso e ipotesi non ventilabile.Persino nel 95 a Seraing,nonostante lo sforzo del giorno precedente nella tappa di Liegi,solamente in 2 riuscirono a stare sotto il minuto di distacco,su un percorso che già fu un minimo più tortuoso.Che poi su cronoscalate et simlia,Miguel è sempre risultato meno devastante:al Sestriere nel 93 al Giro inflisse soli 45'' a Ugrumov,per perdere viceversa l'anno successivo sempre da Berzin al Passo del Bocco al Giro,e da Ugrumov (e Pantani) al Tour ad Avoriaz.Per tornare a un head to head improbabile tra Indurain e Virenque,basti ricordare che nel 94 il francese accusò nella prima crono 10' 37",nel 95 7' 0",e nel 96 3' 25" da Berzin e soli 2' 24'' da Indurain.Per cui appore modifiche ai percorsi aveva abbastanza ridotto le differenze.Discorso che vale parimenti anche per Leblanc.3 indizi una volta facevano una prova.Winter ha scritto:Val d'Isere non l'avvantaggiava ?????Montana Miller ha scritto:Ai Tour pro Indurain non credo molto,li vedo solo in contiguità con la corsa stessa,poi nel 96,quando avrebbe dovuto passare alla Storia,come prima crono gli misero una cronoscalata che di certo lo avvantaggiava molto meno.Ci fu la paraculata dell'arrivo a casa sua,ma non credo avessero tutto 'sto piacere che uno spagnolo si prendesse il record della loro corsa e lo portasse via ad Anquetil e Hinault tra gli altri.
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Nel 97 poi,su un percorso più mosso,grazie a scie di moto vere prima e umana poi (Ullrich) che gli organizzatori casualmente decisero di non sanzionargli,il buon Virenque ebbe anche modo di fare la miglior crono della vita,piazzandosi addirittura secondo davanti a specialisti come Rijs e Olano.Inutile dire che fu tutto inutile ai fini della vittoria finale.
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
cmq i giri disegnati per pantani tra i percorsi piu belli del giro , ma quelli per moser e saronni ,uno scempio da crimini contro il ciclismo
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
e delle Vuelte con 10-11-12 arrivi in salita (di cui almeno 6-7 su rampe di garage) ma senza veri tapponi e senza crono da specialisti, disegnate su misura per Purito e Valverde (ma soprattutto per Purito), vogliamo parlare?
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Quelle edizioni sono state sfacciatamente pro Rodriguez.Marco Gaviglio ha scritto:e delle Vuelte con 10-11-12 arrivi in salita (di cui almeno 6-7 su rampe di garage) ma senza veri tapponi e senza crono da specialisti, disegnate su misura per Purito e Valverde (ma soprattutto per Purito), vogliamo parlare?
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
I Giri alla Moser Saronni erano ridicoli . Come si è arrivati a ciò ?
Moser era un fuoriclasse come passista, ma in salita si staccava facile. I Giri 77 e 78 e pure il 76 erano non troppo duri, ma sufficienti a far saltare Moser che puntualmente sulle Dolomiti si staccava, a volte recuperava in discesa a volte no.
Così , forti anche dell'arrivo di questo scattista e velocista , che si stava imponendo all'attenzione, di nome Beppe Saronni , Torriani decise che il Giro 79 sarebbe stato affare loro ,e gli disegnò un percorso piatto, assurdo. Il Giro 79 viene citato sempre con imbarazzo nell'albo d'oro della corsa rosa.
Da lì in avanti il muro del pudore era superato, anche se dall'81 all'83 , quando Moser sembrava in fase calante, il problema salite venne tamponato con abbuoni super ,30 secondi al primo ,20 al secondo e 10 al terzo.
Questo permetteva di inserire un paio di tappe in salita normali, anche se non devastanti senza intaccare le possibilità di Saronni. Nell'81 ci furono le Tre Cime di Lavaredo, sufficienti a dare la vittoria a Battaglin e nell 83 le Dolomiti, con Pordoi , Sella e Gardena.
Discorso a parte furono i Giri 80 e 82, che furono disegnato per non dispiacere a Hinault, che voleva partecipare a condizione di avere un percorso a lui congeniale. Furono Giri non durissimi ma equilibrati, con parecchia crono ma non distruttivi per non far compromettere al Tasso il Tour.
Quando Moser ritornò in auge il Giro diede il meglio di sé ( in negativo).L'84 era già stato disegnato ma venne tolto lo Stelvio con una scusa e mi ricordo pure uno spassoso arrivo a Bardonecchia città senza Jafferau.
Le Dolomiti a Selva e Arabba con i soliti Pordoi ecc furono sufficienti a mettere in ginocchio il nostro che vinse grazie alla crono finale , in condizioni di superiorità ,con ruote lenticolari ecc, l'elicottero a tagliare l'aria contro un Fignon che correva su bici normale .
L'85 fu cosi assurdo da essere chiamato 'il Giro dei trafori'. Una delle ultime tappe arrivava a Saint Vincent, dopo avere attraversato il traforo del Sempione e del Gran San Bernardo. Una comica. Ricordo pure un arrivo al Gran Sasso, disegnato come l'Everest che in realtà si concludeva quasi ai piedi della salita.
L'86 fu facile ancora anche se non grottesco, poi improvvisamente , con i nostri alla fine ci fu un 87 durissimo e , a parer mio, bellissimo, e poi si ritornò con Giri con linea con quelli che conosciamo.
Moser era un fuoriclasse come passista, ma in salita si staccava facile. I Giri 77 e 78 e pure il 76 erano non troppo duri, ma sufficienti a far saltare Moser che puntualmente sulle Dolomiti si staccava, a volte recuperava in discesa a volte no.
Così , forti anche dell'arrivo di questo scattista e velocista , che si stava imponendo all'attenzione, di nome Beppe Saronni , Torriani decise che il Giro 79 sarebbe stato affare loro ,e gli disegnò un percorso piatto, assurdo. Il Giro 79 viene citato sempre con imbarazzo nell'albo d'oro della corsa rosa.
Da lì in avanti il muro del pudore era superato, anche se dall'81 all'83 , quando Moser sembrava in fase calante, il problema salite venne tamponato con abbuoni super ,30 secondi al primo ,20 al secondo e 10 al terzo.
Questo permetteva di inserire un paio di tappe in salita normali, anche se non devastanti senza intaccare le possibilità di Saronni. Nell'81 ci furono le Tre Cime di Lavaredo, sufficienti a dare la vittoria a Battaglin e nell 83 le Dolomiti, con Pordoi , Sella e Gardena.
Discorso a parte furono i Giri 80 e 82, che furono disegnato per non dispiacere a Hinault, che voleva partecipare a condizione di avere un percorso a lui congeniale. Furono Giri non durissimi ma equilibrati, con parecchia crono ma non distruttivi per non far compromettere al Tasso il Tour.
Quando Moser ritornò in auge il Giro diede il meglio di sé ( in negativo).L'84 era già stato disegnato ma venne tolto lo Stelvio con una scusa e mi ricordo pure uno spassoso arrivo a Bardonecchia città senza Jafferau.
Le Dolomiti a Selva e Arabba con i soliti Pordoi ecc furono sufficienti a mettere in ginocchio il nostro che vinse grazie alla crono finale , in condizioni di superiorità ,con ruote lenticolari ecc, l'elicottero a tagliare l'aria contro un Fignon che correva su bici normale .
L'85 fu cosi assurdo da essere chiamato 'il Giro dei trafori'. Una delle ultime tappe arrivava a Saint Vincent, dopo avere attraversato il traforo del Sempione e del Gran San Bernardo. Una comica. Ricordo pure un arrivo al Gran Sasso, disegnato come l'Everest che in realtà si concludeva quasi ai piedi della salita.
L'86 fu facile ancora anche se non grottesco, poi improvvisamente , con i nostri alla fine ci fu un 87 durissimo e , a parer mio, bellissimo, e poi si ritornò con Giri con linea con quelli che conosciamo.
- chinaski89
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
secondo me quel periodo ha contribuito parecchio alla declassamento del giro provincializzandolo
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Vista la stima e la simpatia, mi permetto di correggere qualche errore storicogalliano ha scritto: Io capisco che Moser va venire l'orticaria a molti, me compreso, ma adesso fai passare il Beppe come uno che i suoi giri se li è meritati in virtù delle sue formidabili doti. Pure lui si ritrovava sul piatto abbioni a botte di trenta secondi l'una.
Il suo primo Giro (credo fosse quello) mi pare che il Beppe lo vinse per la caduta di Knut Knudsen, che fu buttato per terra a tre tappe dalla fine dall'ammiraglia di Pezzi.
Allora l'inglese si parlava sono nel Commonwealth e fair play era una bestemmia, nonostante che il povero Knut fosse caduto per causa altrui.
Tutto ciò con Knudsen in netta ascesa e con una crono di 44km o 47 l'ultimo giorno.
RImane comunque per me un mistero come fu che Saronni andasse così forte a cronometro in quel Giro. I maligni parlano di numerose foto in primo piano fatte durante le crono ma sinceramente non so se sono solo dicerie
Leggo tanti luoghi comuni a proposito di Saronni, probabilmente di natura avversa che col tempo hanno contribuito a creare nei tifosi che non hanno vissuto quel periodo un quadro parzialmente distorto di quanto in realtà si verificò nelle corse.
Capitolo abbuoni e Giro '79. Il Giro '79 non prevedeva alcun abbuono, fu vinto da Saronni per evidente superiorità sugli avversari. Un'esplosività unica, fortissimo nei finali di corsa, a crono sui livelli di Moser (e Knudsen) e in salita mai staccato da nessuno.
Tralasciando quel discutibile "Knudsen in netta ascesa", dal momento che in nessuna occasione prima della caduta riuscì ad impensierire Saronni, si è sempre parlato poi della crono finale come di una prova favorevole al norvegese, dimenticando che nel complesso delle crono (tante) di quel Giro, Saronni andò piu forte di Knudsen.
Altra cosa. Il vantaggio di Saronni, prima della caduta, era di 18''. Per quale motivo quel distacco sarebbe dovuto restare invariato sino alla crono finale dal momento che, proprio nel finale della tappa in cui ci fu la caduta incriminata, Saronni sparò una fucilata delle sue prendendo qualche decina di secondi su tutti rivali? Neppure un Knudsen integro sarebbe riuscito a tenergli le ruote.
Capitolo cronometro. Saronni non andò forte a cronometro solo in quel Giro. Lo ricordo volare e dominare i 50km della crono finale dell'anno successivo (nonostante non avesse una grandissima condizione), ma più in generale andare sempre forte nei primissimi anni da prof. Calò le sue prestazioni contro il tempo parallelamente al suo complessivo declino agonistico, perdendo efficacia anche nei finali di corsa e avendo sempre più difficoltà nel tenere le lunghe salite.
Ecco, al limite l'anomalia fu quel suo rapido declino, dovuto ad un motore precocemente usurato da continui scatti e volate. Senza trascurare l'aspetto mentale, logorato non poco dalla rivalità con Moser e, soprattutto, dalla vicenda di Carletto Chiappano.
I maligni, poi, lasciamoli pure dire. Magari sono proprio quelli che, al passaggio di Saronni durante le cronometro, seminavano la sede stradale di puntine da disegno
- barrylyndon
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Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
per Onesta' intelletuale pero', riguardo a quel giro del 1984, bisogna dire che lo Stelvio era lontano dal traguardo, con la discesa verso Trafoi,molto presumibilmente Moser non avrebbe avuto molte difficolta' a recuperare il distacco eventualmente accumulato sullo Stelvio.
Aggiungendo che nell'unico vero arrivo in salita, al Blockhouse, Moser, fresco di preparazione "scientifica", stacco' Fignon arrivando secondo dietro Argentin, anche lui pioniere di quelle pratiche all'avanguardia.
Aggiungendo che Moser diede vagonate di secondi al km a Fignon sia nel prologo sia nella crono di Milano.
Aggiungendo che Moser seppe vincere anche in volata a Foggia, nella tappa successiva al Blockhouse.
Chiaro che Fignon era comunque piu' forte in salita, e nella tappa dolomitica, che allora era comunque dura, per quei tempi, fece impresa..
Certo,quell'anno tutta Italia ha spinto Moser, fresco di record dell'ora e Sanremo, molti non credevano all'utilita' delle lenticolari,sulla Mendola ebbe forse l'aiuto di qualche moto, a Selva di Val Gardena, i suoi tifosi "eliminarono" Visentini, coprendolo di insulti e causandogli cosi, il solito esaurimento nervoso,ma il percorso non era cosi' scandaloso...per quei tempi.
Peggio del 1979, difficilmente si poteva fare.
E forse e' stato anche meglio del giro successivo dell'85..quello si', disegnato per un bis di Moser, non arrivato perche' c'era Hinault..
Aggiungendo che nell'unico vero arrivo in salita, al Blockhouse, Moser, fresco di preparazione "scientifica", stacco' Fignon arrivando secondo dietro Argentin, anche lui pioniere di quelle pratiche all'avanguardia.
Aggiungendo che Moser diede vagonate di secondi al km a Fignon sia nel prologo sia nella crono di Milano.
Aggiungendo che Moser seppe vincere anche in volata a Foggia, nella tappa successiva al Blockhouse.
Chiaro che Fignon era comunque piu' forte in salita, e nella tappa dolomitica, che allora era comunque dura, per quei tempi, fece impresa..
Certo,quell'anno tutta Italia ha spinto Moser, fresco di record dell'ora e Sanremo, molti non credevano all'utilita' delle lenticolari,sulla Mendola ebbe forse l'aiuto di qualche moto, a Selva di Val Gardena, i suoi tifosi "eliminarono" Visentini, coprendolo di insulti e causandogli cosi, il solito esaurimento nervoso,ma il percorso non era cosi' scandaloso...per quei tempi.
Peggio del 1979, difficilmente si poteva fare.
E forse e' stato anche meglio del giro successivo dell'85..quello si', disegnato per un bis di Moser, non arrivato perche' c'era Hinault..
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
Virenque, Moser... mi verrebbe voglia di aprire il thread sui ciclisti più "odiati" ma me lo monopolizzereste con il solito nome....
edit... con i soliti nomi....
edit... con i soliti nomi....
Re: Grandi giri ad usum delphini ovvero...
L'errore che in questo caso si commette è quello di associare percorso a spettacolarità ed interesse.giorgio ricci ha scritto:I Giri alla Moser Saronni erano ridicoli . Come si è arrivati a ciò ?
Moser era un fuoriclasse come passista, ma in salita si staccava facile. I Giri 77 e 78 e pure il 76 erano non troppo duri, ma sufficienti a far saltare Moser che puntualmente sulle Dolomiti si staccava, a volte recuperava in discesa a volte no.
Così , forti anche dell'arrivo di questo scattista e velocista , che si stava imponendo all'attenzione, di nome Beppe Saronni , Torriani decise che il Giro 79 sarebbe stato affare loro ,e gli disegnò un percorso piatto, assurdo. Il Giro 79 viene citato sempre con imbarazzo nell'albo d'oro della corsa rosa.
Che il Giro '79 fosse privo di tapponi tipici del Giro è fuori discussione. Ma, ti domando (dal momento che pure te dovresti aver "vissuto" quel Giro): si trattò di una corsa che a livello di interesse, pathos e presa sul pubblico andrebbe ricordata con imbarazzo? No, in alcun modo. Anzi.
Quell'edizione è passata alla storia non per il piattume, ma per l'esplosione di Saronni, per le vittorie di tappa dei Saronni, dei Moser, dei De Vlaeminck; per la rivalità dura, accesa, senza esclusione di colpi, tra il vecchio Moser e l'impertinente Saronni, che animò profondamente la corsa portando i più forti a darsi battaglia praticamente in ogni tappa. Piatto fu il tracciato, non di certo la corsa. La 2 giorni sulle Dolomiti, con le tappe di Pieve di Cadore e Trento tutto furono fuorchè anonime e piatte.
Tra un Giro pieno zeppo di tapponi alpini e dolomitici ma corso a mo' di gregge ed un percorso tipo Giro '79 ma affrontato pancia a terra e con voglia di farsi del male, opto tutta la vita per la seconda opzione.