Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pantani

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Pantani the best
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Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pantani

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Tra Giro e Tour sono state 16 e capisco benissimo che mi addentro in una classica da fare in base alle preferenze personali ai limiti dell'impossibile.
Difficilissimo anche trovare i giusti parametri e il giusto compromesso tra le vittorie più fine a se stesse in quanto fuori classifica ma comunque dal gesto atletico impressionante o quelle d'importanza capitale perché la posta in palio era altissima.
Penso di non averlo mai aperto e quindi bando alla ciancie,iniziamo;

1 Les deux Alpes Tour 1998
Sconvolge il Tour, sotto un nubifragio in 4,5 di Galibier quelli più duri rifila 3 minuti a Ullrich e Julich e poi completa l'opera sulla salita finale dando distacchi degni del ciclismo eroico.
Sul Galibier misto di potenza, facilità e leggerezza forse mai visto prima e dopo in epoca moderna da parte di un corridore in salita.

2 Oropa Giro 1999
Salto di catena a inizio dell'arrivo in salita, compagni che lo aspettano e davanti corsa che esplode.
49 avversari ripresi e staccati tutti, Velo ultimo compagno a dargli una mano e poi da quel momento è un vero e proprio show solitario.
Mai vista tanta imbarazzante superiorità in salita come quel giorno.

3 Montecampione Giro 1998
Deve a tutti i costi sfiancare Tonkov per distanziarlo ulteriormente in classifica, così inscena una scalata finale condotta a ritmi folli per oltre 40 minuti.
Tonkov stoico a non mollare fino ai - 3, poi l'ennesima accelerazione lo manda in crisi.
Gli ultimi 3 km di Pantani quel giorno restano uno spettacolo commovente.
Rifila quasi un minuto a Tonkov in soli 3000 metri.
Nel complesso una delle singole scalate più veloci di sempre per come venne affrontata,a tutta dall'inizio fino in cima.

4 Alpe' d'Huez Tour 1997
Tecnicamente parlando forse questa è la più clamorosa.
Stranamente iniziò il suo show in progressione anziché optare per uno scatto secco.
Era tornato da poco ed evidentemente voleva testarsi a dovere senza strafare.
Quello che ne venne fuori fu una progressione lunga 3,5 km che a uno a uno sfianco' prima Rijs,poi Virenque e ultimo il padrone della corsa che sembrava fino a quel momento invincibile.
Uno volta staccati tutti ritornò alla sequenza continua di scatti e rilanci.
Terrificante.

5 Aprica Giro 1994
Mortirolo affrontato da padrone ma senza esagerare.
Il meglio quel giorno lo riservò sul Santa Cristina in cui per la prima volta si vide un Indurain in netta crisi.
Quel giorno tutto il mondo capì definitivamente che quel piccolo scalatore con ancora qualche capello e le orecchie a sventola quando affrontava le salite aveva veramente qualcosa di speciale.

6 Alpe' d'Huez Tour 1995
Fuga in atto con uomini importanti, non c'era tempo da perdere, attacco a inizio Alpe' d'Huez e in pochi km li riprende tutti quanti per poi distanziarli e neanche di poco.
Scalata che per impatto sulla gente non fu neanche così tanto distante da quello che avvenne quasi quattro anni dopo verso Oropa.

7 Pampeago Giro 1999
Giro in tasca ormai, si limita a scattare negli ultimi 4 durissimi km e nonostante ciò crea tra lui e tutti gli altri distacchi abissali.
Su pendenze che non scendevano mai sotto il 10% era un continuo rilancio.
Disumano.

8 Courchevel Tour 2000
Non era ancora al meglio altrimenti Armstrong non l'avrebbe mai tenuto tutti quei km ed Heras non sarebbe mai rientrato.
Attacco in progressione ai -16 ma il vero colpo di pedale lo ritrovò dai -10 in poi.
Ai - 5 anche Armstrong per la prima volta fu costretto ad abdicare.
Riprese anche Jimenez che era in fuga e in poche pedalate lo lasciò al suo destino.
Tra tutte questa oltre a essere stata la sua ultima vittoria è stata anche quella più romantica.
Una goduria.

9 Guzet Neige Tour 1995
Indurain lasciò fare perché aveva un vantaggio nei suoi confronti che poteva gestire a piacimento.
Pantani si fece comunque 4 colli pirenaici in solitaria dando dimostrazione di avere anche le qualità per reggere tanti km ai suoi soliti ritmi elevati che in montagna ovviamente solo lui poteva tenere.

10 Madonna di Campiglio Giro 1999
Anche su pendenze in cui a ruota si sta molto meglio era talmente strabordante quella sua versione che se li tolse nuovamente di ruota tutti distaccando Gotti e gli altri di oltre un minuto in soli 5,5 km.
Praticamente dal momento dell'attacco fino al traguardo scalò quei ultimi km sempre fuori sella e via di progressione.

11 Ventoux Tour 2000
Quella della forza di volontà.
Si stacca,rientra,si stacca,rientra,sembra fuori dai giochi,davanti rallentano,rientra,attacca,lo riprendono,attacca,lo riprendono di nuovo,riattacca,comincia a far danni ma viene ancora ripreso.
Respira e riparte di nuovo nonostante un fortissimo vento a spiegargli in faccia.
La quinta volta sembra la volta buona.
Botero sembra rientrare ma all'improvviso cede di schianto.
Sembra fatta ma parte il marziano di Hautacam che in tre pedalate lo riprende con enorme facilità.
Prova anche a staccarlo ma Pantani non molla e in quella circostanza con il traguardo ormai vicino non l'avrebbe fatto per nulla al mondo.
Vince con Armstrong che lascia fare.
Non una vittoria alla Pantani perché l'unica avvenuta in compagnia di qualcuno, ma quella che spiega più di tutte il suo carattere indomabile.

12 Morzine Tour 1997
Doveva ritirarsi per una maledetta bronchite e invece attacca a pochi km dalla vetta del duro Joux Plane, scatto secco stavolta e in pochi metri non lo vedono più.
55 secondi di vantaggio su Ullrich e Virenque in cima,il francese pensa "tanto in discesa lo riprendo" e invece si prese altri 25 secondi.
Non solo re degli scalatori(alla faccia della pois) ma anche bravissimo discesista,e quel giorno più di ogni altro ne diede a tutti la prova.

13 Gran Sasso Giro 1999
Freddo,pioggia e anche neve,arrivo in salita tutti gli occhi puntati addosso e lui puntuale che non delude.
Ultimi 3 km oltre il 9% corsi come da manuale del grimpeur.
Gotti prova l'azzardo di seguirlo e pagherà più di quanto aveva previsto.
Progressione micidiale per togliersi di ruota il bergamasco.

14 Plateau de Beille
Vittoria alla Pantani senza essere ancora brillantissimo.
Si fa i soliti 30 minuti di scalata solitaria, paga questo un po' a metà salita ma distanzia tutti di un minuto e mezzo lanciando il primo vero segnale di avvertimento in quel Tour.

15 Merano Giro 1994
La prima non si scorda mai.
Parte in cima al Monte Giovo con indifferenza da parte dei migliori.
Riprende e stacca Richard in discesa e va a trionfare in solitaria, tanto per farci l'abitudine.

16 Piancavallo Giro 1998
Altra scalata in cui pur vincendo dimostrò meno brillantezza del solito.
Scatto secco ma non deciso ai -15, Tonkov che cede dopo un piccolo accenno di risposta.
Salita che non esaltava al massimo le sue caratteristiche e si vide il perché, oltretutto preceduta da un percorso di tappa completamente pianeggiante.
Vinse ma non convinse appieno e con distacchi limitati ai danni dei suoi rivali principali.
Eppure anche quel giorno contribuì a mettere le basi per far saltare pochi giorni dopo sui passi dolomitici prima la resistenza dell'elvetico e poi in modo meno traumatico quella del russo, sfiancandoli tappa dopo tappa.

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Diciamo che se la dovessi fare tra qualche giorno è probabile che la stessa classifica verrebbe completamente stravolta.
Colpa di chi dipinge certe opere d'arte.
Irripetibile e indimenticabile proprio come le sue imprese.


Winter
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Winter »

:clap: :clap: :clap:
ad ogni posizione mi sembra di rivivere quelle imprese

Per me oropa è in testa
e l aprica è sul podio

Visto che hai messo imprese..
cito attacchi andati male..

Giro 1994.. attacco sull agnello
tour 1994.. ventoux
giro 1998.. fauniera
Giro 2000..izoard
tour 2000.. Joux Plane

Più giro 1998 Marmolada. .dove ha lasciAto vincere guerini

Bravo pantani the best :champion:


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skawise
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da skawise »

Cascate del Toce?


Pantani the best
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Winter ha scritto::clap: :clap: :clap:
ad ogni posizione mi sembra di rivivere quelle imprese

Per me oropa è in testa
e l aprica è sul podio

Visto che hai messo imprese..
cito attacchi andati male..

Giro 1994.. attacco sull agnello
tour 1994.. ventoux
giro 1998.. fauniera
Giro 2000..izoard
tour 2000.. Joux Plane

Più giro 1998 Marmolada. .dove ha lasciAto vincere guerini

Bravo pantani the best :champion:
Grazie mille ;)

Se volessimo aggiungere anche le grandi tappe conclusesi senza una sua vittoria allora direi che dietro quella di Selva di Val Gardena meriterebbe un posto di prim'ordine la tappa di Val Thorens al Tour del 1994, dove cadde a inizio tappa, sofferente al ginocchio con diverse escoriazioni e poi sull'ultima infinita salita attaccò e staccò nuovamente tutti con un De Zan assolutamente in estasi.
Anche la scalata sull'Alpe' d'Huez sempre di quel Tour fu di quelle indimenticabili.
Ma quello era il Pantani più spettacolare, che si muoveva sempre e comunque d'istinto attaccando non appena la strada s'impennava sotto la sua bici.
Prese 11 minuti da Indurain nella crono di Bergerac e rispose andando all'arrembaggio in tutte le tappe di alta montagna.
Con la sua condotta di gara altamente spettacolare salvò un Tour monotono come fece anche nel 95,97,98 e 2000 eppure questo non bastò per essere invitato nei successivi anni.
I casi strani della vita.


jumbo
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da jumbo »

Le più rilevanti secondo me sono:
Les Deux Alpes 1998
Merano Aprica 1994
Selva di Val Gardena 1998 (non ha nemmeno vinto la tappa, ma ha vinto il Giro)


Eshnar
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Eshnar »

Pantani the best ha scritto: 2 Oropa Giro 1999
Salto di catena a inizio dell'arrivo in salita, compagni che lo aspettano e davanti corsa che esplode.
49 avversari ripresi e staccati tutti, Velo ultimo compagno a dargli una mano e poi da quel momento è un vero e proprio show solitario.
Mai vista tanta imbarazzante superiorità in salita come quel giorno.
Hai detto bene, fu imbarazzante. Per me una cosa cosi' non si puo' nemmeno annoverare tra le imprese. Quel giorno (quel Giro) era tre spanne sopra a tutti e semplicemente fece girare le gambe su una salitella. Non ci fu nulla di epico o geniale. Davvero fra tutte le vittorie di Pantani questa e' l'ultima che ricorderei.


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nino58
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da nino58 »

Per me, il fascino della vittoria all'Aprica resta ineguagliabile.
Les Deux Alpes, grande impresa, in un certo senso ce l'aspettavamo.
Aprica meraviglia pura.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Pantani the best
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Pantani the best »

jumbo ha scritto:Le più rilevanti secondo me sono:
Les Deux Alpes 1998
Merano Aprica 1994
Selva di Val Gardena 1998 (non ha nemmeno vinto la tappa, ma ha vinto il Giro)
Il Giro del 1998 come già detto a mio avviso non lo vinse in un singolo giorno ma lo portò a casa grazie ad una corsa che lui stesso contribuì a rendere dura tappa dopo tappa saggiando continuamente la resistenza dei suoi avversari.
Zulle era reduce da due vittorie consecutive alla Vuelta ma non aveva mai affrontato salite così dure come quelle dolomitiche, ma soprattutto non era abituato a vedersi attaccato con quella continuità.
Tonkov era un vecchio marpione del Giro che l'anno precedente lo perse nella tappa di Cervinia a favore di Gotti, mentre quello del 98 lo perse per "sfinimento".
A Selva Gardena Pantani ribalto' una corsa che lui stesso aveva in precedenza indirizzato affinché potesse capitare questo.
Comunque dopo Selva di Val Gardena aveva soli 30" di vantaggio su Tonkov e un minuto su Zulle con una crono ancora da fare.
Si può sentitizzare che sulla Marmolada riuscì a riaprire il Giro, a Montecampione porto' l'inerzia dalla sua e a Lugano lo chiuse.
Ma a vincerlo lo vinse tappa dopo tappa attaccando in ben 9 tappe diverse.


AntiGazza
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da AntiGazza »

Ho rivisto ultimamente sul Tubo la scalata di madonna di campiglio .
Se vista ai tempi (ero un virgulto 18enne) mi ero infoiato come un maledetto, rivista ora devo dire che mi ha dato fastidio.Mi sembrava un bullo.
E poi qualcosa non mi ha quadrato.robe non umane.Non molto distanti dalle 100 pedalate al minuto di Hautacam del 2000 o della bava Di Riisiana memoria.

Per il resto direi che la sua imrpesa storica sono Les Deux Alpes.Tutto per essere epico.Attacco da lontano, pioggia, crisi della gialla, salite mitiche.EROICO.

Piaciute tantissimo poi Aprica 1994 perchè fu la nascita del più grande scalatore di sempre.

E poi ovviamente amavo il suo attaccare sempre anche se magari l'attacco non riusciva , come in quella tappa pugliese del 1998 in cui venne ripreso da Zuelle ( ora non ricordo quale , forse lago laceno).


Pantani the best
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Eshnar ha scritto:
Pantani the best ha scritto: 2 Oropa Giro 1999
Salto di catena a inizio dell'arrivo in salita, compagni che lo aspettano e davanti corsa che esplode.
49 avversari ripresi e staccati tutti, Velo ultimo compagno a dargli una mano e poi da quel momento è un vero e proprio show solitario.
Mai vista tanta imbarazzante superiorità in salita come quel giorno.
Hai detto bene, fu imbarazzante. Per me una cosa cosi' non si puo' nemmeno annoverare tra le imprese. Quel giorno (quel Giro) era tre spanne sopra a tutti e semplicemente fece girare le gambe su una salitella. Non ci fu nulla di epico o geniale. Davvero fra tutte le vittorie di Pantani questa e' l'ultima che ricorderei.
Che Pantani in quel Giro fosse tre spanne sopra tutti è fuor di dubbio.
Giro tra l'altro che presentava il miglior cast di scalatori del mondo in quel momento.
Ma nonostante la sua superiorità quella sua scalata resta lo stesso un impresa per svariati motivi.
Innanzitutto quando si fermò per rimettere su la catena davanti non lo aspettarono di certo e la corsa esplose letteralmente.
Zaina e Velo furono ottimi a fargli recuperare posizioni su posizioni con il loro forcing ma nonostante ciò i big ancora non li vedeva.
Ci voleva poco a farsi prendere dal nervosismo e magari ad accusate il colpo.
Invece lui reagì al meglio e fece un capolavoro.
Capolavoro avvalorato dal fatto che una volta ripresi prima Savoldelli,quindi Gotti e poi Jalabert avrebbe potuto limitarsi a controllare la gara ed invece sfrutto' il momento per dare a tutti loro il definitivo colpo di grazia da un punto di vista morale.
Quella era la vera forza di Pantani, a parte le sue doti naturali indiscusse affinava il tutto con un carattere che in bici lo rendeva un vero e proprio guerriero che non aveva paura di niente e di nessuno.
Una spina nel fianco che successivamente un Armstrong padrone del ciclismo con la complicità dell'UCI preferì evitare di trovarselo tra i piedi come nel 2000 a mettere zizzania alla sua dittatura in terra di Francia.
Meglio un Ullrich dal motore spaventoso ma fragile di testa e dalla gestione rivedibile da affrontare.


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Maìno della Spinetta
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Aprica 1*. Indurain schiantato in un pomeriggio di asfissiante follia

Les Deux Alpes 2*. Pioggia, allungo, mantellona, appoggio sulla fuga e rilancio. E maglia gialla.

Ventoux 00 3*. Che tenacia....


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Pantani the best
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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AntiGazza ha scritto:Ho rivisto ultimamente sul Tubo la scalata di madonna di campiglio .
Se vista ai tempi (ero un virgulto 18enne) mi ero infoiato come un maledetto, rivista ora devo dire che mi ha dato fastidio.Mi sembrava un bullo.
E poi qualcosa non mi ha quadrato.robe non umane.Non molto distanti dalle 100 pedalate al minuto di Hautacam del 2000 o della bava Di Riisiana memoria.

Per il resto direi che la sua imrpesa storica sono Les Deux Alpes.Tutto per essere epico.Attacco da lontano, pioggia, crisi della gialla, salite mitiche.EROICO.

Piaciute tantissimo poi Aprica 1994 perchè fu la nascita del più grande scalatore di sempre.

E poi ovviamente amavo il suo attaccare sempre anche se magari l'attacco non riusciva , come in quella tappa pugliese del 1998 in cui venne ripreso da Zuelle ( ora non ricordo quale , forse lago laceno).
Quel giorno a Campiglio non era nei piani un suo attacco.
La Mercatone non aveva interessi a riprendere la fuga e Pantani è molto probabile che avesse in mente solo il Mortirolo del giorno dopo.
Invece ad un certo punto prima Jalabert e poi Simoni provarono ad attaccare e lui si sentì in dovere di rispondere.


Eshnar
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Pantani the best ha scritto:
Eshnar ha scritto:
Pantani the best ha scritto: 2 Oropa Giro 1999
Salto di catena a inizio dell'arrivo in salita, compagni che lo aspettano e davanti corsa che esplode.
49 avversari ripresi e staccati tutti, Velo ultimo compagno a dargli una mano e poi da quel momento è un vero e proprio show solitario.
Mai vista tanta imbarazzante superiorità in salita come quel giorno.
Hai detto bene, fu imbarazzante. Per me una cosa cosi' non si puo' nemmeno annoverare tra le imprese. Quel giorno (quel Giro) era tre spanne sopra a tutti e semplicemente fece girare le gambe su una salitella. Non ci fu nulla di epico o geniale. Davvero fra tutte le vittorie di Pantani questa e' l'ultima che ricorderei.
Che Pantani in quel Giro fosse tre spanne sopra tutti è fuor di dubbio.
Giro tra l'altro che presentava il miglior cast di scalatori del mondo in quel momento.
Ma nonostante la sua superiorità quella sua scalata resta lo stesso un impresa per svariati motivi.
Innanzitutto quando si fermò per rimettere su la catena davanti non lo aspettarono di certo e la corsa esplose letteralmente.
Zaina e Velo furono ottimi a fargli recuperare posizioni su posizioni con il loro forcing ma nonostante ciò i big ancora non li vedeva.
Ci voleva poco a farsi prendere dal nervosismo e magari ad accusate il colpo.
Invece lui reagì al meglio e fece un capolavoro.
Capolavoro avvalorato dal fatto che una volta ripresi prima Savoldelli,quindi Gotti e poi Jalabert avrebbe potuto limitarsi a controllare la gara ed invece sfrutto' il momento per dare a tutti loro il definitivo colpo di grazia da un punto di vista morale.
Quella era la vera forza di Pantani, a parte le sue doti naturali indiscusse affinava il tutto con un carattere che in bici lo rendeva un vero e proprio guerriero che non aveva paura di niente e di nessuno.
Una spina nel fianco che successivamente un Armstrong padrone del ciclismo con la complicità dell'UCI preferì evitare di trovarselo tra i piedi come nel 2000 a mettere zizzania alla sua dittatura in terra di Francia.
Meglio un Ullrich dal motore spaventoso ma fragile di testa e dalla gestione rivedibile da affrontare.
saranno gusti, ma io non ci vedo un'impresa per niente. Pantani era maglia rosa, aveva gia' dimostrato i rapporti di forza e fu costretto a dare tutto per venti minuti (forse nemmeno) a causa di un salto di catena. Uno sforzo di venti minuti per me non e' un'impresa a prescindere, ancora di piu' se si tratta solo di fare Watt. Senza andare troppo in la' con la memoria, per me quello che fece Contador sul Mortirolo 2015 fu molto piu' "impresa" di Oropa, e di certo non ci ricorderemo Contador per quello...


jumbo
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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concordo.
è uno dei motivi per cui per me è più impresa selva di val gardena 1998 che ad esempio oropa o campiglio 1999.
è vero che il giro non lo ha vinto a selva, ma ha spostato l'inerzia dalla sua parte, attaccando a 40 km dall'arrivo sul fedaia, sia pure non da solo ma in compagnia di guerini.


Pantani the best
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Sì sottovaluta l'aspetto psicologico della cosa.
Se si pensa che chiunque al suo posto e con la sua forza sarebbe riuscito a riprendere e a staccare tutti si commette un errore.
Se il ciclismo fosse solo wattaggio a cui basta limitarsi a scaricare la potenza che si ha sarebbe troppo prevedibile e scontato.
Ci sono tante circostanze diverse a cui spesso l'aspetto mentale incide più dei reali rapporti di forza.
Io non penso che tra Pantani e Ullrich quel giorno a Les Deux Alpes ci fossero nove minuti di differenza, ma la fragilità caratteriale di Ullrich portò a quel gap.
Isolato dai compagni andò nel pallone, attaccò senza senso per sviare la cosa.
Aprì come peggio non avrebbe potuto fare la strada al successivo attacco di Pantani e da quel momento entrò in uno stato di panico emotivo che lo fece deragliare del tutto, vedasi anche gestione della successiva discesa.
Ullrich in una situazione simile a Oropa sarebbe andato in crisi,poco ma sicuro.
Basti anche pensare a come riuscì a gestire la foratura ai piedi della salita di Plateau de Beille sempre in quel Tour.
Per cui chiamatela quella di Pantani a Oropa come meglio vi pare ma sicuramente oltre ad una condizione straripante diede proprio prova di lucidità e allo stesso tempo carattere.


Eshnar
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Eshnar »

Pantani the best ha scritto:Sì sottovaluta l'aspetto psicologico della cosa.
Se si pensa che chiunque al suo posto e con la sua forza sarebbe riuscito a riprendere e a staccare tutti si commette un errore.
Se il ciclismo fosse solo wattaggio a cui basta limitarsi a scaricare la potenza che si ha sarebbe troppo prevedibile e scontato.
Ci sono tante circostanze diverse a cui spesso l'aspetto mentale incide più dei reali rapporti di forza.
Io non penso che tra Pantani e Ullrich quel giorno a Les Deux Alpes ci fossero nove minuti di differenza, ma la fragilità caratteriale di Ullrich portò a quel gap.
Isolato dai compagni andò nel pallone, attaccò senza senso per sviare la cosa.
Aprì come peggio non avrebbe potuto fare la strada al successivo attacco di Pantani e da quel momento entrò in uno stato di panico emotivo che lo fece deragliare del tutto, vedasi anche gestione della successiva discesa.
Ullrich in una situazione simile a Oropa sarebbe andato in crisi,poco ma sicuro.
Ecco quello che non capisco e' che fino all'ultima frase siamo completamente d'accordo... poi pero' ne trai una conclusione che non condivido proprio. Hai sottolineato benissimo la situazione di Ullrich sul Galibier. Isolato, freddo, pioggia, 50 km all'arrivo, Pantani che gli scatta in faccia.
A Oropa la situazione e' una decina di km all'arrivo, sole, caldo, salto di catena con squadra che ti aiuta su falsopiano, 20 secondi persi prima di una salita di seconda categoria. Non e' la stessa situazione del Galibier neanche da lontano.


jumbo
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da jumbo »

A Oropa aveva già la maglia rosa e il Giro praticamente in tasca.
A Selva o a Les Deux Alps ha ribaltato la corsa, significa che ti alzi la mattina e dici "oggi ci provo, terrà o non terrà l'avversario? ce la farò a sostenere l'attacco fino in fondo? i minuti sono tanti...".


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skawise
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da skawise »

"Allacciati le cinture Belù, oggi ci cavo la maglia rosa a quel quattrocchi"


giorgio ricci
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Complimenti per questo 3d. Per me le imprese sono tutte al primo posto nei miei ricordi.
A me viene sempre in mente l'apertura di De Zan di quel giorno che per me ha significato troppo.
Oggi ,5 giugno 1999 ,una giornata tristissima. E ve lo giuro , ho gli occhi bagnati.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

jumbo ha scritto:A Oropa aveva già la maglia rosa e il Giro praticamente in tasca.
A Selva o a Les Deux Alps ha ribaltato la corsa, significa che ti alzi la mattina e dici "oggi ci provo, terrà o non terrà l'avversario? ce la farò a sostenere l'attacco fino in fondo? i minuti sono tanti...".
Concordo. Ad Oropa si sarebbe potuto accontentare e invece ha stravinto con una rimonta che ha semplicemente dell'incredibile. Roba da spellarsi le mani.

Però le imprese più significative sono quelle con cui ha ribaltato le corse. Selva e Les Deux Alpes.

Il giorno di Les Deux Alpes fece l'impresa più bella che io abbia mai visto. E su questo immagino che nessuno sia in disaccordo. Partire sul Galibier, con quel clima, con tutta quella discesa e una salita finale che non era certamente tra le più dure. Solo lui poteva farlo. Consideriamo che lui al Tour non doveva neanche andarci (altro che le preparazioni mirate che fanno oggi), aveva iniziato male nel prologo, poi aveva preso una barca di minuti nella prima crono (58 km, distanza che oggi scandalizzerebbe) e un'altra prova contro il tempo (di 52 km...) lo aspettava al penultimo giorno. In quel contesto qualsiasi altro ciclista, col Giro in tasca, dopo aver già vinto la tappa di Plateau de Beille e col 3° posto a pochi secondi, avrebbe cercato di vincere un'altra frazione scattando sull'ultima salita e di salire sul podio.
Ma Marco non era uomo che si poteva accontentare e avrà pensato "o salto io o salta Ullrich". E a saltare paurosamente fu colui che era ritenuto invincibile.
Tra l'altro l'aspetto mostruoso di quell'impresa fu non solo il distacco che beccò Ullrich (8:58!), perchè la crisi del singolo corridore può sempre capitare, ma anche il passivo che gli altri uomini di classifica dovettero pagare all'arrivo. Julich che era secondo in classifica arrivò a 5:43. Gli altri tutti oltre i 6 minuti.

Un altro ciclismo. La giornata di ciclismo più bella che io abbia vissuto.

Discorso simile, fatte le debite proporzioni e le dovute distinzioni, vale anche per Selva di Val Gardena. A posteriori pare che la sua vittoria al Giro fosse scontata e che sia stato un gioco da ragazzi, ma anche in quel caso alla partenza della tappa Pantani non era messo benissimo. Aveva quasi 4 minuti di ritardo da uno Zulle che l'aveva bastonato nella crono di Trieste e che a Piancavallo era giunto a pochissimi secondi dal Pirata. E aveva un paio di minuti di ritardo pure da Tonkov. Mica pippe.
Anche in quel caso, partì da lontano e stravolse completamente la classifica, ritrovandosi vestito di rosa. Il russo beccò 2 minuti, lo svizzero quasi 4.
La parola 'fine' a quel Giro la mise pochi giorni dopo a Plan di Montecampione, ma quel giorno sul Fedaia ribaltò completamente i rapporti di forza.
Una grande impresa.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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giorgio ricci ha scritto:Complimenti per questo 3d. Per me le imprese sono tutte al primo posto nei miei ricordi.
A me viene sempre in mente l'apertura di De Zan di quel giorno che per me ha significato troppo.
Oggi ,5 giugno 1999 ,una giornata tristissima. E ve lo giuro , ho gli occhi bagnati.
pure io. che dolore


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Pirata81

Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:
jumbo ha scritto:A Oropa aveva già la maglia rosa e il Giro praticamente in tasca.
A Selva o a Les Deux Alps ha ribaltato la corsa, significa che ti alzi la mattina e dici "oggi ci provo, terrà o non terrà l'avversario? ce la farò a sostenere l'attacco fino in fondo? i minuti sono tanti...".
Concordo. Ad Oropa si sarebbe potuto accontentare e invece ha stravinto con una rimonta che ha semplicemente dell'incredibile. Roba da spellarsi le mani.

Però le imprese più significative sono quelle con cui ha ribaltato le corse. Selva e Les Deux Alpes.

Il giorno di Les Deux Alpes fece l'impresa più bella che io abbia mai visto. E su questo immagino che nessuno sia in disaccordo. Partire sul Galibier, con quel clima, con tutta quella discesa e una salita finale che non era certamente tra le più dure. Solo lui poteva farlo. Consideriamo che lui al Tour non doveva neanche andarci (altro che le preparazioni mirate che fanno oggi), aveva iniziato male nel prologo, poi aveva preso una barca di minuti nella prima crono (58 km, distanza che oggi scandalizzerebbe) e un'altra prova contro il tempo (di 52 km...) lo aspettava al penultimo giorno. In quel contesto qualsiasi altro ciclista, col Giro in tasca, dopo aver già vinto la tappa di Plateau de Beille e col 3° posto a pochi secondi, avrebbe cercato di vincere un'altra frazione scattando sull'ultima salita e di salire sul podio.
Ma Marco non era uomo che si poteva accontentare e avrà pensato "o salto io o salta Ullrich". E a saltare paurosamente fu colui che era ritenuto invincibile.
Tra l'altro l'aspetto mostruoso di quell'impresa fu non solo il distacco che beccò Ullrich (8:58!), perchè la crisi del singolo corridore può sempre capitare, ma anche il passivo che gli altri uomini di classifica dovettero pagare all'arrivo. Julich che era secondo in classifica arrivò a 5:43. Gli altri tutti oltre i 6 minuti.

Un altro ciclismo. La giornata di ciclismo più bella che io abbia vissuto.

Discorso simile, fatte le debite proporzioni e le dovute distinzioni, vale anche per Selva di Val Gardena. A posteriori pare che la sua vittoria al Giro fosse scontata e che sia stato un gioco da ragazzi, ma anche in quel caso alla partenza della tappa Pantani non era messo benissimo. Aveva quasi 4 minuti di ritardo da uno Zulle che l'aveva bastonato nella crono di Trieste e che a Piancavallo era giunto a pochissimi secondi dal Pirata. E aveva un paio di minuti di ritardo pure da Tonkov. Mica pippe.
Anche in quel caso, partì da lontano e stravolse completamente la classifica, ritrovandosi vestito di rosa. Il russo beccò 2 minuti, lo svizzero quasi 4.
La parola 'fine' a quel Giro la mise pochi giorni dopo a Plan di Montecampione, ma quel giorno sul Fedaia ribaltò completamente i rapporti di forza.
Una grande impresa.
Quoto tutto! :cincin:


Pirata81

Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Pirata81 »

Tranchée d'Arenberg ha scritto:
giorgio ricci ha scritto:Complimenti per questo 3d. Per me le imprese sono tutte al primo posto nei miei ricordi.
A me viene sempre in mente l'apertura di De Zan di quel giorno che per me ha significato troppo.
Oggi ,5 giugno 1999 ,una giornata tristissima. E ve lo giuro , ho gli occhi bagnati.
pure io. che dolore
Feci fuga dal liceo quel tragicamente indimenticabile sabato mattina per tornare a casa e godermi il Pirata sul Mortirolo...appena rientrato vidi mio padre,tifoso quanto me di Pantani,in lacrime e capii che qualcosa non andava.."Pantani fuori dal Giro"...
Ricordo il pomeriggio del 4 giugno al Processo alla Tappa Cannavò e compagnia cantante paragonare Pantani a Merckx ...24 ore dopo tutto era cambiato per sempre.


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Eshnar ha scritto:
Pantani the best ha scritto:Sì sottovaluta l'aspetto psicologico della cosa.
Se si pensa che chiunque al suo posto e con la sua forza sarebbe riuscito a riprendere e a staccare tutti si commette un errore.
Se il ciclismo fosse solo wattaggio a cui basta limitarsi a scaricare la potenza che si ha sarebbe troppo prevedibile e scontato.
Ci sono tante circostanze diverse a cui spesso l'aspetto mentale incide più dei reali rapporti di forza.
Io non penso che tra Pantani e Ullrich quel giorno a Les Deux Alpes ci fossero nove minuti di differenza, ma la fragilità caratteriale di Ullrich portò a quel gap.
Isolato dai compagni andò nel pallone, attaccò senza senso per sviare la cosa.
Aprì come peggio non avrebbe potuto fare la strada al successivo attacco di Pantani e da quel momento entrò in uno stato di panico emotivo che lo fece deragliare del tutto, vedasi anche gestione della successiva discesa.
Ullrich in una situazione simile a Oropa sarebbe andato in crisi,poco ma sicuro.
Ecco quello che non capisco e' che fino all'ultima frase siamo completamente d'accordo... poi pero' ne trai una conclusione che non condivido proprio. Hai sottolineato benissimo la situazione di Ullrich sul Galibier. Isolato, freddo, pioggia, 50 km all'arrivo, Pantani che gli scatta in faccia.
A Oropa la situazione e' una decina di km all'arrivo, sole, caldo, salto di catena con squadra che ti aiuta su falsopiano, 20 secondi persi prima di una salita di seconda categoria. Non e' la stessa situazione del Galibier neanche da lontano.
Capisco benissimo che sono due situazioni diverse, l'esempio era da intendere che nel ciclismo le varie situazioni che si creano possono modificare qualsiasi verdetto, anche il più scontato.
Ne faccio un altro.
Chi non ha vissuto quell'epoca potrebbe benissimo pensare che la scalata di Pantani verso Montecampione fosse una normale performance del miglior scalatore dell'epoca, ed invece date le circostanze anche quella sua scalata resta un capolavoro.
Considerando che Tonkov il giorno prima verso Pampeago rispose egregiamente a tutti i suoi scatti e si prese pure il lusso di batterlo al traguardo, aggiungiamo che salendo verso Montecampione la sensazione km dopo km sembrava una sorta di dejavu del giorno precedente.
I nervi di Pantani quel giorno vennero testati a dovere, si giocava il Giro e in vista dell'ultima cronometro sapeva che in base teorica doveva avvantaggiarsi ancora e forse quadruplicare il vantaggio limitato che aveva.
Il fatto che non si sia mai fatto prendere dallo sconforto e che abbia tentato fino all'ultimo di scrollarselo di dosso rende appunto quella sua prestazione assolutamente speciale che va oltre la teoria del "se sei il più forte vinci".
A Oropa in una situazione comunque diversa il suo carattere venne testato di nuovo e di nuovo rispose presente.
Quel giorno non si giocava il Giro ma la tappa sicuramente e ci teneva.
Oltretutto il giorno prima verso Borgo San Dalmazzo vero che strappò la maglia a Jalabert attaccando sul Fauniera ma è altrettanto vero che l'epilogo di quella giornata con un Savoldelli scatenato in discesa che andò poi a vincere guadagnando tanti secondi e posizioni lo rese parecchio nervoso, ed il gesto su Gotti che non collaborava lo dimostrò.
Ultima modifica di Pantani the best il mercoledì 13 settembre 2017, 14:21, modificato 1 volta in totale.


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Pirata81 ha scritto: Ricordo il pomeriggio del 4 giugno al Processo alla Tappa Cannavò e compagnia cantante paragonare Pantani a Merckx ...24 ore dopo tutto era cambiato per sempre.
Soprattutto da parte di Cannavò.
Quel giorno il mio rapporto con la Gazzetta finì per sempre.


Von Rock ? Nein, danke.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Pirata81 ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
giorgio ricci ha scritto:Complimenti per questo 3d. Per me le imprese sono tutte al primo posto nei miei ricordi.
A me viene sempre in mente l'apertura di De Zan di quel giorno che per me ha significato troppo.
Oggi ,5 giugno 1999 ,una giornata tristissima. E ve lo giuro , ho gli occhi bagnati.
pure io. che dolore
Feci fuga dal liceo quel tragicamente indimenticabile sabato mattina per tornare a casa e godermi il Pirata sul Mortirolo...appena rientrato vidi mio padre,tifoso quanto me di Pantani,in lacrime e capii che qualcosa non andava.."Pantani fuori dal Giro"...
Ricordo il pomeriggio del 4 giugno al Processo alla Tappa Cannavò e compagnia cantante paragonare Pantani a Merckx ...24 ore dopo tutto era cambiato per sempre.
Io avevo già finito tutte le interrogazioni da qualche giorno, insomma avevo chiuso il mio anno scolastico con un pò di anticipo. La mattina uscii per il paese, pieno di adrenalina, contando i minuti che mi separavano dall'inizio della diretta. Ancora ricordo il momento in cui tornai a casa e l'entusiasmo che in un attimo divenne stordimento e dolore. Vabbè, basta così.

Su Cannavò preferisco non esprimermi per non mettere Admin nelle condizioni di bannarmi.


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:
jumbo ha scritto:A Oropa aveva già la maglia rosa e il Giro praticamente in tasca.
A Selva o a Les Deux Alps ha ribaltato la corsa, significa che ti alzi la mattina e dici "oggi ci provo, terrà o non terrà l'avversario? ce la farò a sostenere l'attacco fino in fondo? i minuti sono tanti...".
Concordo. Ad Oropa si sarebbe potuto accontentare e invece ha stravinto con una rimonta che ha semplicemente dell'incredibile. Roba da spellarsi le mani.

Però le imprese più significative sono quelle con cui ha ribaltato le corse. Selva e Les Deux Alpes.

Il giorno di Les Deux Alpes fece l'impresa più bella che io abbia mai visto. E su questo immagino che nessuno sia in disaccordo. Partire sul Galibier, con quel clima, con tutta quella discesa e una salita finale che non era certamente tra le più dure. Solo lui poteva farlo. Consideriamo che lui al Tour non doveva neanche andarci (altro che le preparazioni mirate che fanno oggi), aveva iniziato male nel prologo, poi aveva preso una barca di minuti nella prima crono (58 km, distanza che oggi scandalizzerebbe) e un'altra prova contro il tempo (di 52 km...) lo aspettava al penultimo giorno. In quel contesto qualsiasi altro ciclista, col Giro in tasca, dopo aver già vinto la tappa di Plateau de Beille e col 3° posto a pochi secondi, avrebbe cercato di vincere un'altra frazione scattando sull'ultima salita e di salire sul podio.
Ma Marco non era uomo che si poteva accontentare e avrà pensato "o salto io o salta Ullrich". E a saltare paurosamente fu colui che era ritenuto invincibile.
Tra l'altro l'aspetto mostruoso di quell'impresa fu non solo il distacco che beccò Ullrich (8:58!), perchè la crisi del singolo corridore può sempre capitare, ma anche il passivo che gli altri uomini di classifica dovettero pagare all'arrivo. Julich che era secondo in classifica arrivò a 5:43. Gli altri tutti oltre i 6 minuti.

Un altro ciclismo. La giornata di ciclismo più bella che io abbia vissuto.

Discorso simile, fatte le debite proporzioni e le dovute distinzioni, vale anche per Selva di Val Gardena. A posteriori pare che la sua vittoria al Giro fosse scontata e che sia stato un gioco da ragazzi, ma anche in quel caso alla partenza della tappa Pantani non era messo benissimo. Aveva quasi 4 minuti di ritardo da uno Zulle che l'aveva bastonato nella crono di Trieste e che a Piancavallo era giunto a pochissimi secondi dal Pirata. E aveva un paio di minuti di ritardo pure da Tonkov. Mica pippe.
Anche in quel caso, partì da lontano e stravolse completamente la classifica, ritrovandosi vestito di rosa. Il russo beccò 2 minuti, lo svizzero quasi 4.
La parola 'fine' a quel Giro la mise pochi giorni dopo a Plan di Montecampione, ma quel giorno sul Fedaia ribaltò completamente i rapporti di forza.
Una grande impresa.
Piccole precisazioni su quel Tour.
Pantani il giorno di Les Deux Alpes era già terzo in classifica con lo stesso ritardo di Jalabert.
A lui comunque a prescindere avendo ottenuto già due podi ritrovarsene un altro senza salire sul gradino più alto non interessava proprio.
E lo dimostrò due anni più tardi verso Morzine quando attaccò a 130 km dal traguardo.
Sul momento tutti pensarono che quel suo attacco insensato fosse rivolto a Ullrich e Beloki per un posto sul podio, invece il suo unico scopo fu quello di far saltare Armstrong e ribaltare il Tour con una tattica suicida ma che con quelle intenzioni era l'unica possibile visto i 9 minuti di ritardo dal texano ai quali aggiungere gli altri che avrebbe preso nell'ultima cronometro.
Quindi la sua mentalità era del vincente e ambizioso al massimo sempre, figuriamoci in quel Tour del 1998 in cui come uno squalo affamato sentiva l'odore del sangue della sua preda,in quel caso Ullrich.
Già perché quell'Ullrich già prima della tappa del Galibier a differenza dell'anno precedente diede tutt'altro che la sensazione di essere invincibile e Pantani lo sapeva benissimo.
Sulla prima crono a differenza del prologo iniziale Pantani disputò un ottima prova contro il tempo rispetto alle previsioni iniziali.
In 60 km prese solo 4 minuti e mezzo, distacco ottimistico per uno come lui abituato ad altri distacchi nelle crono iniziali.
Quel giorno anche a detta dello stesso Martinelli si cominciò a captare che forse non erano andati in terra di Francia dopo aver vinto il Giro solo per far numero.
Che poi appunto non era nella mentalità di Marco quella di accontentarsi.


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Comunque a prescindere dalle varie discussioni, da quel tristissimo giorno di Campiglio, dal fatto che si stato abbandonato dall'intero sistema e ancora peggio preso continuamente di mira come simbolo del doping, oltre la tragedia della sua morte che ha la precedenza su tutto.
Questi sono talmente discorsi triti e ritriti che non mi va di approfondire nuovamente.
Ho aperto questo threed proprio per il piacere di scrivere e e condividere le opinioni sul Pantani atleta.

Un corridore che mi sento un privilegiato sia di averlo tifato che soprattutto vissuto.
Difficile spiegare a chi non ha avuto la fortuna di vivere le sue gesta cosa sia stato Marco Pantani.
Sarebbe semplice limitarsi a paragonarlo ad un altro corridore spettacolare come Contador, ma la realtà è che Marco per stile in bici, mentalità e personalità,senso dello spettacolo e soprattutto talento naturale raro era veramente unico nel suo genere.
Se le salite sono l'essenza del ciclismo Pantani è stato certamente il più grande domatore di esse.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Pantani the best ha scritto: Difficile spiegare a chi non ha avuto la fortuna di vivere le sue gesta cosa sia stato Marco Pantani.
.


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Winter »

Eshnar ha scritto:
Pantani the best ha scritto: 2 Oropa Giro 1999
Salto di catena a inizio dell'arrivo in salita, compagni che lo aspettano e davanti corsa che esplode.
49 avversari ripresi e staccati tutti, Velo ultimo compagno a dargli una mano e poi da quel momento è un vero e proprio show solitario.
Mai vista tanta imbarazzante superiorità in salita come quel giorno.
Hai detto bene, fu imbarazzante. Per me una cosa cosi' non si puo' nemmeno annoverare tra le imprese. Quel giorno (quel Giro) era tre spanne sopra a tutti e semplicemente fece girare le gambe su una salitella. Non ci fu nulla di epico o geniale. Davvero fra tutte le vittorie di Pantani questa e' l'ultima che ricorderei.
Io la penso all'opposto
se hai presente la carriera di Pantani..e quello che ha passato..
Prima di una grande impresa , un imprevisto (che sia caduta , salto di catena , gatto nero.. ecc)
Tutta la sua carriera è stata costellata di incidenti , cadute..
di watt non c'era nulla
Dopo un km d'inseguimento , Aveva la sensazione di non sentire i pedali
e ha dato tutto
riprendendoli uno alla volta (come aveva gia' fatto in passato all'Alpe d'Huez..) fino all'ultimo
con le ultime forze se ne è andato
Dando tutto (questo oggi non lo vedi mai)
Oropa è il simbolo , per me , della sua carriera e di com'era il Pirata prima di Madonna di Campiglio , uno che non aveva paura di nulla


Eshnar
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Eshnar »

Winter ha scritto:
Eshnar ha scritto:
Pantani the best ha scritto: 2 Oropa Giro 1999
Salto di catena a inizio dell'arrivo in salita, compagni che lo aspettano e davanti corsa che esplode.
49 avversari ripresi e staccati tutti, Velo ultimo compagno a dargli una mano e poi da quel momento è un vero e proprio show solitario.
Mai vista tanta imbarazzante superiorità in salita come quel giorno.
Hai detto bene, fu imbarazzante. Per me una cosa cosi' non si puo' nemmeno annoverare tra le imprese. Quel giorno (quel Giro) era tre spanne sopra a tutti e semplicemente fece girare le gambe su una salitella. Non ci fu nulla di epico o geniale. Davvero fra tutte le vittorie di Pantani questa e' l'ultima che ricorderei.
Io la penso all'opposto
se hai presente la carriera di Pantani..e quello che ha passato..
Prima di una grande impresa , un imprevisto (che sia caduta , salto di catena , gatto nero.. ecc)
Tutta la sua carriera è stata costellata di incidenti , cadute..
di watt non c'era nulla
Dopo un km d'inseguimento , Aveva la sensazione di non sentire i pedali
e ha dato tutto
riprendendoli uno alla volta (come aveva gia' fatto in passato all'Alpe d'Huez..) fino all'ultimo
con le ultime forze se ne è andato
Dando tutto (questo oggi non lo vedi mai)
Oropa è il simbolo , per me , della sua carriera e di com'era il Pirata prima di Madonna di Campiglio , uno che non aveva paura di nulla
Uno che da esordiente ha vinto una tappa e ha cercato di ribaltare il Giro il giorno dopo, sul Mortirolo.
Uno che, sempre da esordiente nello stesso Giro, non si e' dato per vinto e ha attaccato sull'Agnello a piu' di 100 km dal traguardo, il tutto davanti al piu' grande ciclista dell'epoca.
Uno che ha vinto un Giro attaccando praticamente ogni volta che la strada saliva, da Lago Laceno a Montecampione.
Uno che ha vinto un Tour attaccando da solo a 50 km.
Uno che ha fatto quello che ha fatto sul Ventoux, a Courchevel e verso Morzine, dopo quello che aveva passato (prima e durante quel Tour)

E tu mi vieni a dire che Oropa e' il simbolo perche' ha rimontato 20 secondi sul gruppo dopo un salto di catena.
Va bene.
Prendo atto di avere una concezione di ciclismo diversa dalla tua.


Winter
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Winter »

1) Non era esordiente (aveva corso il giro 1993)
2) I secondi erano piu di 40
Non ti piace Oropa.. Opinione tua
Per me resta un'impresa straordinaria


Eshnar
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Eshnar »

Winter ha scritto:1) Non era esordiente (aveva corso il giro 1993)
2) I secondi erano piu di 40
Non ti piace Oropa.. Opinione tua
Per me resta un'impresa straordinaria
davvero? Chiedo venia allora
I secondi li ho riguardati, sono (secondo grafica) solo 15 rispetto al gruppo (magari tu intendi rispetto ai fuggitivi). 8.5 km all'arrivo, circa un minuto dopo il salto di catena. Pantani ha la bellezza di 5 compagni a tirarlo.


Winter
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Winter »

Preciso , non ti voglio far cambiare idea
Per me Oropa è la prima
ma potrei mettere l'Aprica , Galibier , Marmolada , Courchevel ecc

Spesso le disavventure possono mettere in difficolta' anche il piu' forte dei corridori
Pantani quel giorno ando' oltre (come gia' a Val Thorens 1994)

Nella tappa di Les Deux Alpes.. Ullrich cadde .. sprofondo' ancor di piu'


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da udra »

Io Pantani non ho nemmeno fatto in tempo a vederlo, il primo giro che ho visto era il suo ultimo, ma nonostante questo è l'unico corridore di cui sono andato a rivedere le imprese spinto dalla curiosità e dalla leggenda che era diventato agli occhi di molti.
Effettivamente Oropa è forse l'impresa più scenica di tutte, quella che attira più l'occhio, ma Aprica e Les Deux Alpes sono quelle più belle come gesto atletico. Montecampione la più commovente e emozionante invece, anche perché l'immagine dell'arrivo è quella che viene usata sempre per ricordarlo, o almeno è quella che mi è rimasta più impressa


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da barrylyndon »

1) Galibier 1998
2) Monte Campione 1998
3) Plateu de Belle 1998
4) Marmolada 1998
5) Mortirolo 1994
6) Oropa 1999
7) Alpe D'huez 1997


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da MagliaRossa »

La vittoria più bella per me Montecampione... quel giro fu un crescendo epico... dopo lago laceno e poi la crono di trieste sembrava veramente dura. E a pampeago tonkov aveva dimostrato forse qualcosa in più. Quei 10 e rotti kmdi duello furono un momento incredibile, e De Zan che si esalta quando finalmente tonkov cede, me lo riascolto spesso. Per me la più emozionante (anche se Aprica e Les deux alpes sono forse una spanna sopra sul piano strettamente atletico)


"Nel mondo esistono 10 tipi di persone; quelli che conoscono il codice binario, e quelli che non lo conoscono." (proverbio zen)
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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La prima volta che sento parlare di Pantani fu nel giugno 90 , quando vinse la tappa dolomitica al Giro baby al primo anno e arrivò terzo in classifica.
Aveva un distacco enorme prima di quella tappa, si parlava di lui come di uno scalatore eccezionale.
Poi se fece secondo nel 91 e stravinse nel 92.
Gli avversari si chiamavano Belli, Casagrande, Simoni. Su di lui ci sono state troppe parole, ma era un fuoriclasse solo paragonabile a Gaul o Fuente in salita. Alla pari con gli altri avrebbe sempre vinto lui .
Ripeto , tutte le sue imprese sono diverse ma uguali in intensità. Ma quando ho capito di essere davanti a qualcosa di unico fu all'Aprica. Nessuno se lo aspettava , dopo la vittoria bella ma un poco sottovalutata di Merano, sul Mortirolo l'inviato in moto di canale 5, mi sfugge il nome , cominciò a parlare di Pantani che stava staccando tutti dietro alla fuga, poi km dopo km emergeva tutta la bellezza del gesto, arrivò in cima con 6 secondi su Cacaito e 15 su Indurain. Già li mi ero esaltato , poi sull'aprica andò via in modo esaltante dando a tutti 3'30''.
Li mi innamorai, stavo studiando per un esame di Diritto internazionale, ma ero talmente esaltato da non capire niente.
Al Tour arrivavano quelle conferme necessarie per capire di essere davanti ad un fenomeno. Tutto quel Tour può essere riassunto dal gesto di Pensec , che allargò le braccia dopo essere stato superato sull'Alpe D'huez , in segno di rassegnazione davanti al Pirata che andava il triplo di chiunque altro.


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da Visconte85 »

Winter ha scritto: Io la penso all'opposto
se hai presente la carriera di Pantani..e quello che ha passato..
Prima di una grande impresa , un imprevisto (che sia caduta , salto di catena , gatto nero.. ecc)
Tutta la sua carriera è stata costellata di incidenti , cadute..
di watt non c'era nulla
Dopo un km d'inseguimento , Aveva la sensazione di non sentire i pedali
e ha dato tutto
riprendendoli uno alla volta (come aveva gia' fatto in passato all'Alpe d'Huez..) fino all'ultimo
con le ultime forze se ne è andato
Dando tutto (questo oggi non lo vedi mai)
Oropa è il simbolo , per me , della sua carriera e di com'era il Pirata prima di Madonna di Campiglio , uno che non aveva paura di nulla
:clap: :clap: :clap:

Quello che si considera poco di Pantani, la sfortuna che lo ha sempre accompagnato . . .


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da lucks83 »

La mia preferita è l'alpe d'huez 1997.
Tornava da una serie impressionante di infortuni, l'incidente della Milano-torino 1995 e dopo piu' di un anno di inattività al giro 1997 la caduta nella discesa del chiunzi.
Al Tour successivo si presenta pieno di speranze ma anche di dubbi. Nessuno di noi sapeva se sarebbe stato ancora in grado di volare sulle montagne, nemmeno lui forse.
Sui pirenei non va malaccio, ma non riesce a staccare Virenque e prende una mazzata da Ullrich sull'arrivo di Arcalis.
Il tedesco sembra un marziano. Poi qualche giorno dopo inizia quella salita. Me lo ricordo bene, era l'unica salita di giornata, un arrivo in salita secco e Marco è li' sulla destra della tv. Ha il cappellino giallo in testa ma lo butta subito appena la strada inizia a salire. Nemmeno un km e sono già rimasti in 5. Lui, Ullrich, Virenque , Riis e Casagrande. Mi resta impressa l'immagine di Marco che non si volta mai, da quando inizia la sua progressione non controlla mai chi gli resta a ruota. Lui quel giorno LO SA. Sa che sta per tornare grande e non ha paura. La progressione dura 4 km in cui frantuma le gambe di tutti, poi una volta da solo comincia con i piu' classici scatti e rilanci. Rispetto al 1994/1995 ora tiene le mani basse sul manubrio. All'arrivo è solo e sul traguardo fa partire un urlo liberatorio. Ricordo la Gazzetta del giorno dopo, la cui prima pagina riportava a caratteri cubitali la scritta: MARCO, SOLO TU.
Quel giorno nacque in Marco la consapevolezza che avrebbe vinto un Giro o un Tour un giorno. Quel giorno non me lo scordero' mai.


AntiGazza
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Pantani the best ha scritto:
AntiGazza ha scritto:Ho rivisto ultimamente sul Tubo la scalata di madonna di campiglio .
Se vista ai tempi (ero un virgulto 18enne) mi ero infoiato come un maledetto, rivista ora devo dire che mi ha dato fastidio.Mi sembrava un bullo.
E poi qualcosa non mi ha quadrato.robe non umane.Non molto distanti dalle 100 pedalate al minuto di Hautacam del 2000 o della bava Di Riisiana memoria.

Per il resto direi che la sua imrpesa storica sono Les Deux Alpes.Tutto per essere epico.Attacco da lontano, pioggia, crisi della gialla, salite mitiche.EROICO.

Piaciute tantissimo poi Aprica 1994 perchè fu la nascita del più grande scalatore di sempre.

E poi ovviamente amavo il suo attaccare sempre anche se magari l'attacco non riusciva , come in quella tappa pugliese del 1998 in cui venne ripreso da Zuelle ( ora non ricordo quale , forse lago laceno).
Quel giorno a Campiglio non era nei piani un suo attacco.
La Mercatone non aveva interessi a riprendere la fuga e Pantani è molto probabile che avesse in mente solo il Mortirolo del giorno dopo.
Invece ad un certo punto prima Jalabert e poi Simoni provarono ad attaccare e lui si sentì in dovere di rispondere.
Be in dovere di rispondere ok ,
Ma a posteriori , la sensazione che ho proprio avuto di quella scalata era di una roba finta.
Esattamente come altre volte ebbi questa sensazione con altri atleti.


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da nemecsek. »

AntiGazza ha scritto:Ho rivisto ultimamente sul Tubo la scalata di madonna di campiglio .
Se vista ai tempi (ero un virgulto 18enne) mi ero infoiato come un maledetto, rivista ora devo dire che mi ha dato fastidio.Mi sembrava un bullo.


Aspetto, quello delle relazioni "politiche" di Pantani con i "colleghi" di corsa di quel periodo, mai troppo approfondito dagli esegeti postumi del Pirata, forse perche' poco funzionale alle loro interpretazioni; a torto, a mio parere.
Potrebbe chiarire alcuni "misteri" che misteri non sono. :angelo:



AntiGazza ha scritto: Be in dovere di rispondere ok ,
Ma a posteriori , la sensazione che ho proprio avuto di quella scalata era di una roba finta.
Esattamente come altre volte ebbi questa sensazione con altri atleti.
be careful! 8-)


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Pirata81

Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Vade retro,Erno.
Spazio non idoneo ai tuoi triti e ritriti deliri e allusioni alla pene di segugio sulla tua ossessione personale chiamata Marco Pantani.
Goditi il tuo amato Armstronz,lui sì che era un vero gentleman coi colleghi,specie se di nome Simeoni... :crazy:


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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Pirata81 ha scritto:Vade retro,Erno.
Spazio non idoneo ai tuoi triti e ritriti deliri e allusioni alla pene di segugio sulla tua ossessione personale chiamata Marco Pantani.
Goditi il tuo amato Armstronz,lui sì che era un vero gentleman coi colleghi,specie se di nome Simeoni... :crazy:
:yes:

:clap:


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nemecsek.
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

Messaggio da leggere da nemecsek. »

In verità limitommi a mettere scherzosamente in guardia Antigazza dall obbiettare ai dogmi mariani... :diavoletto:

Sulle relazioni sopra scritte, fanno parte di quella "big picture" che comprende non solo Campiglio e Pantani, ma ciò che fu prima e quel che venne dopo.
Considerazioni forse ot (non troppo in quanto influenzavano anche le dinamiche di corsa), certamente premature. :)


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AntiGazza
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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nemecsek. ha scritto:In verità limitommi a mettere scherzosamente in guardia Antigazza dall obbiettare ai dogmi mariani... :diavoletto:

Sulle relazioni sopra scritte, fanno parte di quella "big picture" che comprende non solo Campiglio e Pantani, ma ciò che fu prima e quel che venne dopo.
Considerazioni forse ot (non troppo in quanto influenzavano anche le dinamiche di corsa), certamente premature. :)
io ho solo parlato di sensazioni .....sentire parlare di uno scalatore (e quindi uno che va forte con pendenze di livello e velocità relativamente basse) fare i 37 km/h all'ultimo km a basse pendenze(2 o 3 % circa) mi da una brutta sensazione, molto simile a vedere un ragazzone di 75 e passa kg salire con il 53 all 8% (per dirne una) o di vedere girare il 21 a 95/100 pedalate in salita (per dirne un altra).

Poi spero di non essere tacciato di lesa maestà.


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Road Runner
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Tralascio di ri-sottolineaare che già la tappa di Merano era stata una grossa impresa, inseguito alla morte dai Polti
per far vincere la tappetta a Bugno e nemmeno ripreso (e però quel giorno Bugno gli fece perdere il Gito d'Italia del '94).

Vorrei sottolineare anche l'impresa ai mondiali di Duitama, medaglia di bronzo, ultra-penalizzato dal fatto che
quel giorno pioveva e sulla salita del circuito, ricoperta di sabbietta bagnata, non poteva alzarsi sui pedali che
gli partiva la ruota posteriore. Avesse potuto scalare alla sua maniera avremmo avuto facile un mondiale in più.


Montana Miller
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Fino a quel giorno magari Bugno pensava di poterlo vincere ancora lui il Giro.Era davanti a Indurain e dietro Berzin e De Las Cuevas che non si sapeva che autonomia potessero avere.E' normale la squadra tirasse,era in grande forma e voleva la tappa,tanto che nella volata per il 2' posto diede 75 biciclette a Chiappucci 3'.

Comunque bellissimo scritto,anche per forma.Tecnicamente se vogliamo la prestazione di Oropa può pure essere la migliore della carriera di Pantani,perchè di fatto fu capace di vincere su un terreno,quello della salita secca e breve,che meno di altri poteva poteva appartenergli,però dal punto di vista emotivo devo dire che anche a me ha trasmesso di meno rispetto ad altre.Per compiere una prestazione del genere bisognava fosse estremamente superiore quel giorno.Era talmente forte in quel Giro da fare le volate con Jalabert sugli arrivi su strappetti.Che non è una colpa,ma in una comparazione il coefficiente di difficoltà è inferiore,così come il peso specifico e il prestigio stesso della corsa.La invertirei addirittura con il Ventoux,prestazione tecnicamente forse tra le ultime ma emotivamente fuori categoria,perchè il suo livello in quel momento non era più quello del passato e l'impegno profuso non fu mai come quel giorno.Il coraggio a fronte dell'insicurezza va premiato a maggior ragione.


Pantani the best
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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AntiGazza ha scritto:
nemecsek. ha scritto:In verità limitommi a mettere scherzosamente in guardia Antigazza dall obbiettare ai dogmi mariani... :diavoletto:

Sulle relazioni sopra scritte, fanno parte di quella "big picture" che comprende non solo Campiglio e Pantani, ma ciò che fu prima e quel che venne dopo.
Considerazioni forse ot (non troppo in quanto influenzavano anche le dinamiche di corsa), certamente premature. :)
io ho solo parlato di sensazioni .....sentire parlare di uno scalatore (e quindi uno che va forte con pendenze di livello e velocità relativamente basse) fare i 37 km/h all'ultimo km a basse pendenze(2 o 3 % circa) mi da una brutta sensazione, molto simile a vedere un ragazzone di 75 e passa kg salire con il 53 all 8% (per dirne una) o di vedere girare il 21 a 95/100 pedalate in salita (per dirne un altra).

Poi spero di non essere tacciato di lesa maestà.
Se ci addentriamo nel solito campo dei sospetti rischiamo di non uscirne più.
Comunque Pantani nel 1999 aveva 29 anni, era reduce dalla doppietta Giro-Tour che gli diede ancora più consapevolezza dei suoi mezzi.
A 29 anni nel pieno della maturità per un ciclista ti aspetti anche che un corridore possa completarsi.
Pantani a 24 anni al secondo anno da pro era già uomo capace di fare doppietta di podi, ed in salita dimostrò di essere nettamente il più forte.
Poi sappiamo tutti del perché la sua parabola di ulteriore crescita sia stata diciamo arrestata dai vari incidenti tra cui quello gravissimo della Milano Torino.
Se dopo quell'incidente torni dopo un anno di stop e sei capace subito di ripetere più o meno gli stessi valori espressi in precedenza (vedi tempi sull'Alpe) con un preparazione più mirata e tranquilla e con il morale a mille più l'esperienza degli anni precedenti direi che non ci fosse nulla da sorprendersi del picco che riuscì a toccare in quel Giro.
Completezza,il Pantani del 99 era capace d'infiammare la Sanremo,di difendersi egregiamente a cronometro e di dominare in salita ancor più di quello a cui eravamo già abituati da lui.
Senza il fattaccio di Campiglio sono convinto che quell'anno avrebbe fatto la doppietta Giro Vuelta e disputato anche un grande mondiale a Verona a cui lui teneva molto.
Quello era il suo momento in cui avrebbe raccolto tutto quello che le varie sfortune gli avevano tolto, e avrebbe dominato i grandi giri per almeno altri 2 o 3 anni.
Poi non cerco di raccontare favole sostenendo che quel Pantani in quel ciclismo era pulito o cose del genere.
Quello che mi preme sottolineare è che in quella prestazione di Campiglio e in generale quel Pantani del 1999 era il compimento di un talento notevole nel suo percorso di crescita.
Sommate le varie cose diede prova della cosiddetta legge del più forte come a suo tempo capitò a Coppi,Merckx,Hinault e via discorrendo.
Se si vuole sospettare che lui avesse delle corsie preferenziali come capitò successivamente ad un texano arrogante secondo me siamo fuori strada.


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Road Runner
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Re: Classifica delle vittorie(imprese) di tappa di Marco Pan

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Montana Miller ha scritto:Fino a quel giorno magari Bugno pensava di poterlo vincere ancora lui il Giro.Era davanti a Indurain e dietro Berzin e De Las Cuevas che non si sapeva che autonomia potessero avere.E' normale la squadra tirasse,era in grande forma e voleva la tappa,tanto che nella volata per il 2' posto diede 75 biciclette a Chiappucci 3'.
Se vuoi vincere il Giro non insegui un Pantani ancora semi-sconosciuto, portando a spasso la maglia rosa Berzin, per di più rimasto
senza compagni, ma gli dici: Sig. Berzin, chi è la maglia rosa ? Chi è quello sbarbato che se non lo insegui ti soffia il giro ? E allora, prego, la strada è tutta sua! Berzin alla fine un po' avrebbe dovuto tirare, magari limitando i danni a 2 o 3 minuti. Pantani davanti la sua fatica l'avrebba fatta comunque, mentre Berzin, con un po' di fatica in più nelle gambe, il giorno dopo all'Aprica anziché beccare 4'06" ne avrebbe presi minimo due in più (Berzin teneva un po' in salita da fresco, ma da stanco calava tanto).
Pantani in quel giro arrivò secondo a 2'51" da Berzin...


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