Di questi che hai detto solo uno potrebbe essere abbastanza certo di far bene sul muro finale..nime ha scritto: ↑lunedì 24 settembre 2018, 12:19tutti i favoriti, Ala, Valverde, gli Yates, Roglic è gente che vuole giocarsi la corsa su quell'ultima salita,Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 24 settembre 2018, 12:14Perchè dovrebbero andare forte? Non ci sono velocisti da staccare.barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 24 settembre 2018, 11:42
Ma perche' dovrebbero andare a spasso in un mondiale?
Ed e' Roglic.
Alaphilippe, forse. Ma Pinot e Bardet al mondiale che ci vanno a fare?
Valverde no..non aspettera' il muro finale.
Gli Yates nemmeno.
Forse Quintana si.
Ma sgombriamo il campo dagli equivoci..
E partiamo dalla fine. Dal muro.
Ho letto di Huy, addirittura di Cauberg.
Sono salite che non c'entrano nulla, con la salita finale.
Huy e' una salita che si fa quasi in apnea in meno di 3 minuti di sforzo.
Il Cauberg non lo considero nemmeno.
La salita finale di Innsbruck, dopo 260 km di corsa, si fara', a grandi linee in 10 minuti.
E' uno sforzo ben diverso rispetto alla salita delle Ardenne, con picchi di potenza piu' bassi e pure una accentuata(rispetto a Huy) gestione delle forze.
Quelli che guardano l'ordine d'arrivo della Freccia per trarre indicazioni sul finale del mondiale, secondo me, sono fuori strada.
Tanto piu' per quello che c'e' prima, dall'imbocco del muro.
Tanto 60 km in piu'..che non sono pochi.
Poi il profilo altimetrico.
Piu' da tappa vallonata la classica belga, piu' da tappa da montagna la corsa mondiale.
Posto che le corse le determinano i corridori, piu' che le altimetrie, nei mondiali non ci sono le squadre che pensano ai punti UCI, non ci sono classifiche a tempo, a punti, gpm, da salvaguadare, classifiche che fossilizzano,alle volte, le corse.
E questo e' un punto da prendere in considerazione.
Circuito da ripetere 6 volte:
Dettaglio salita:
E' un circuito che potrebbe paragonarsi a:
Con Fiesole pero' piu' breve e tutto sommato un po' meno dura rispetto a Igls
Fece pero' ottima selezione e nell'ultimo giro mise fuori gioco Sagan e Cancellara..Probabilmente, senza la caduta di Nibali, la corsa si sarebbe fatta prima.Qui ci furono 10 scalate per un totale di una quarantina di km.
Ad innsbruck, i 7 passaggi determinano 56 km di salita.
Le Torricelle e' una salita molto piu' corta, piu' della meta' rispetto a Innsbruck, che fece selezione relativa.
Meglio nel 99 che non nel 2004.
17 Uomini si giocarono la vittoria 14 anni fa,con ruote veloci quali Freire,Zabel,O' Grady, tenere botta in salita o non affondare, ai vari Basso,Cunego,Schleck, ecc.ecc.
Nel 1999 ci fu piu' selezione, nonostante il tratto di pianura piu' lungo nell'occasione.Vinse sempre Freire,ma furono in 9 a presentarsi all'ultimo km.Tra cui Camenzind,Casagrande,Robin..ma anche Zberg e Konyschev.
Duitama 1995.
Salita lunga la meta' di Igls, ma piu' dura.
Corsa iper selettiva,per varie ragioni, non solo altimetriche.
Benidorm
Bella salitina,non durissima ma lunghetta, ma sempre piu' corta di Igls.
Una discesa fin troppo facile, fece modo che dopo l'ultima scalata i vari gruppetti si ricompattassero, e furono in 17 i corridori che si presentarono sul rettilineo finale..ma di velocisti, ne rimase solo uno,Jalabert, battuto da un Bugno reduce da un periodo premondiale, stile Nibali 2018.
Stoccarda 1991.
Salita lunga,sempre meno che Igls,ma salita lunghe cosi ad un mondiale non ci sono mai state, ma con una pendenza media che farebbe dire ai piu'" salita in cui a ruota si sta bene"..Certo, forse...sta di fatto che a giocarsi il mondiale furono il primo e secondo del Tour, un Colombiano, e Rooks, che mi sembra fu anche maglia a Pois in un Tour..
Poi ci sarebbero Chambery 1989 e Sallanches.
Con circuiti e salite piu' corte..ma piu' dure.Quindi non lo paragonerei a il circuito mondiale di quest'anno.
Sara' difficile che non vi sia corsa prima del muro finale.
Tanto piu' che il tratto in linea sara' tutt'altro che banale.
Sagan, non me ne voglia Martinello, non conta in un mondiale come questo.
15/16 minuti di scalata da ripetere per 7 volte, non li tiene.
Ovvero, potrebbe tenerli con un ritmo regolare, ma dubito che questo accadra'.
I cambi di ritmo su una salita del genere il buon Peterone non li tiene.
Li puo' assorbire una, due volte..alla terza scalata, lo Slovacco esce dai giochi.
Si sta bene a ruota, se si e' in giornata, se si e' buoni scalatori e se non ci sono accelerazioni violente..Vedasi la tappa del TOTA, dove Pozzovivo, Pinot e M.A. Lopez, scavarono un buon solco...ed era la terza scalata ..nel mondiale se ne faranno 7.
Capitolo GVA.
Ha vinto a Rio, in un circuito che prevedeva una salita di lunghezza simile ad Igls, ma piu' dura.
Ma......
Lasciando stare le cadute di Henao e Nibali, le scalate erano 3 e non 7...Per me ne sarebbe bastata una in piu', per metterlo fuori dai giochi per la medaglia,
Era in uno stato di grazia eccezionale,tanto che fu l'unico intruso in un ordine d'arrivo fatto da scalatori.
Quest'anno non ha mai convinto in salita(al Tour 2016 vinse una tappa di media montagna) e per me, come Sagan, conta poco...a meno che non vada in fuga assieme a corridori di basso livello..e questo vale anche per Sagan.
Come detto, non c'e' un JRO nel gruppo, uno che sicuramente potrebbe primeggiare sul muro finale.
Potrebbe esserlo Roglic...ma non sappiamo quanto sia in forma.
Potrebbe esserlo Alaphillippe..ma si e' mai misurato con i migliori scalatori quest'anno nelle tappe di montagna del Tour.
Per questo ritengo poco credibile l'ipotesi di corsa bloccata.
Non conviene ai Belgi, che poco possono aspettarsi dal muro finale.
Non conviene a Valverde,tutto sommato,che secondo me si giochera' tutto con una corsa tirata, piu' che addomentata.
Non conviene ai Colombiani.Che hanno tutto l'interesse a rendere la corsa dura.
Non conviene agli Olandesi.Meno avversari ha Dumoulin negli utlimi km e meglio e'..
Non converebbe nemmeno ai Francesi..Se non altro per dare un senso alla presenza di Bardet,e, soprattutto, Pinot.
Per me:
Ultimo giro piccolo, 40 corridori.
Inizio ultimo giro 25 corridori
Cima a Igls 5/10 corridori.
Che saranno quelli che si presenteranno all'imbocco dell'ultima salita.
Se sbaglio, peste mi colga..