Alberto Bettiol

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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udra
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Re: Alberto Bettiol

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Non ci si può parametrare sulla tappa del Mont Bouquet secondo me dai: si parla di un livello troppo diverso di partenti, di lunghezze di tappa troppo diverse (130 vs 210) così come i dislivelli complessivi (4400-4500 vs 2500) ma anche della salita finale (850 vs 400).
Per quanto ad inizio stagione i valori in salita siano abbastanza appiattiti, alla T-A/P-N emergono già delle differenze che in corse di preparazione non sono pienamente rappresentati (vedasi Wellens che vince la Ruta del Sol, comunque più adatto alle salite lunghe di Alberto).


herbie
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Re: Alberto Bettiol

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udra ha scritto: martedì 18 febbraio 2020, 17:10 Non ci si può parametrare sulla tappa del Mont Bouquet secondo me dai: si parla di un livello troppo diverso di partenti, di lunghezze di tappa troppo diverse (130 vs 210) così come i dislivelli complessivi (4400-4500 vs 2500) ma anche della salita finale (850 vs 400).
sono d'accordo, ma soprattutto Mont Bouquet e Sassotetto sono quasi agli antipodi, come tipo di salita... la francese è un salita di media lunghezza, piuttosto discontinua, e con forti pendenze, il Sassotetto è pressochè a tutti gli effetti una salita "classica" da GT, lunga il doppio, più regolare, assai più alta quanto a quota.
Se Bettiol può diventare l'Alaphilippe italiano non lo so, ma sarebbe già una gran cosa se tornasse competitivo in corse in linea di una certa importanza, là dove ha dimostrato che è nel suo.
Da lì a progettare di tenere sul Galibier, per carità, non è vietato.
Ma prima c'è ben altro di più importante, in massima concretezza, da recuperare....


nibali-san baronto
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Re: Alberto Bettiol

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Tutte le volte che mi azzardo in qualche scenario vagamente utopico vengo estremizzato. :hammer:

Non sto ne dicendo che vincerà il Tour, ne che vincerà la Tirreno. Sto solo dicendo che per come è iniziata la stagione e conoscendo il suo potenziale non è da escludere che in un futuro relativamente vicino possa provare intanto a puntare alle corse di una settimana.


herbie
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Re: Alberto Bettiol

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nibali-san baronto ha scritto: martedì 18 febbraio 2020, 19:43 Tutte le volte che mi azzardo in qualche scenario vagamente utopico vengo estremizzato. :hammer:

Non sto ne dicendo che vincerà il Tour, ne che vincerà la Tirreno. Sto solo dicendo che per come è iniziata la stagione e conoscendo il suo potenziale non è da escludere che in un futuro relativamente vicino possa provare intanto a puntare alle corse di una settimana.
sì sì, ma nessuno contesta questo.
E' che quando hai la tv che non funziona, la porti a riparare appena puoi, per ritornare a vederla come prima in casa tua, prima che si guasti qualcos'altro. Il momento di pensare a trasferirsi in una villa di Hollywood magari è un altro.


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Abruzzese
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Re: Alberto Bettiol

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Mi permetto di segnalare questo bellissimo pezzo-intervista realizzato dall'amico Stefano Zago (chi ha seguito in maniera più assidua SmartCycling in questi mesi lo avrà notato ospite di Marco in un paio di occasioni) per Alvento - italian cycling magazine. Quando ebbi il piacere d'intervistare Alberto in occasione dell'ultima tappa della Tirreno-Adriatico del 2017, fui colpito dalla sua lucidità di ragionamento e già allora, con lui, toccammo qualche punto interessante a proposito del ciclismo giovanile. Anche qui dice cose estremamente intelligenti, a mio parere:

ALBERTO BETTIOL: «TI RACCONTO QUESTA»

«Ti racconto questa: sai a che ora sono andato a letto la sera prima del giorno in cui ho vinto la Coppa d'Oro? Alle quattro del mattino. Eravamo in questo albergo a far baccano con i miei compagni e il sonno non veniva mai. Sono andato a letto a quell'ora ed il giorno dopo ho vinto. Non lo dico per vantarmi. Lo dico perché oggi una cosa di questo tipo non accadrebbe più ed è un peccato». L'intervista con Alberto Bettiol scorre fluida, all'ora di cena di una gelida serata di novembre, tra la sua parlata toscana, qualche risata e diversi aneddoti. Ogni racconto, anche se giocoso, scherzoso, contiene un insegnamento. Ed è questa la migliore forma di leggerezza, quella che è in grado di riflettere profondità schivando la pesantezza.

«Ci sono gli sponsor che investendo vogliono risultati e i direttori sportivi che, forse poco consapevoli, si rifanno sui ragazzi. Parliamo di bambini di otto, dieci, anni che fanno i rulli o che ricevono in regalo biciclette in carbonio e pedali da professionisti. A cosa serve quella bicicletta ad un bambino che deve fare dodici chilometri? Così si bruciano le tappe e quei ragazzi divenuti allievi non vivranno più quegli entusiasmi che, per esempio, io ho vissuto. La mia prima bicicletta in carbonio, l'ho avuta da juniores, a sedici anni, e per assurdo pesava di più di quella in alluminio perché era un carbonio grezzo ma a me sembrava di aver sotto una Ferrari. Quando ho avuto il mio primo potenziometro, il mio primo srm, da professionista mi sentivo una divinità in terra. Molte volte sono anche i genitori che, credendo di fare del bene, esasperano ogni situazione. In realtà si arriva a casi gravi, a ragazzi che diventano anoressici o bulimici per inseguire le brame genitoriali. Io dico sempre di dover ringraziare i direttori sportivi e le persone che hanno consigliato il mio babbo quando ero piccolo. Hanno sempre detto che avevo delle capacità ma hanno evitato ogni esasperazione. Anche la società, oggi, va in una direzione opposta con la continua ricerca dei risultati. Ma che senso ha il protocollo cerimoniale nelle gare dei più piccoli? Ai bambini non interessa, i bambini di quel risultato si ricordano per pochi minuti, poi vogliono andare a giocare a basket, a calcio, a passeggiare in compagnia nei prati. Il bello in quell'età è proprio questo. Per me il ciclismo era la possibilità di andare lontano da casa, di stare fuori a dormire, di festeggiare con gli amici la fine dell'anno o il capodanno, di stare insieme, di fare gite. Mi sembra che tutto questo si stia perdendo nonostante i tanti volontari che investono soldi propri per aiutare i ragazzini, per portarli alle gare. Nonostante la loro dedizione».

Lugano, dove abita ora Bettiol, è lontano da quel condominio di Castelfiorentino in cui tutto è cominciato: «Noi abitavamo al terzo piano, al secondo c'era il presidente della società locale di ciclismo. Avessi abitato in un altro condominio forse questa storia non sarebbe mai iniziata. Papà mi ha accompagnato ad iscrivermi alla società ma ho continuato anche a fare altri sport. C'era lo studio, c'erano gli amici e tante altre cose che, in quel momento, venivano prima del ciclismo. Può essere che una passione diventi un lavoro ma è un percorso per cui serve tempo. Un percorso graduale in cui i dubbi e i ripensamenti sono all'ordine del giorno, giustamente direi». A Castelfiorentino, in realtà, Bettiol ci è ritornato a fine stagione, lì ha festeggiato il suo compleanno: «Puoi immaginare la gioia di mamma, saranno stati più di cinque o sei anni che non ero a casa con loro il giorno del compleanno. Solitamente ero in vacanza in paesi caldi. Quest'anno non si può ma comunque mi sono regalato delle belle giornate». La sorella della mamma di Alberto Bettiol è insegnante e ha sempre insistito perché Alberto studiasse: «Mi ero anche iscritto all'università ma poi la mia facoltà richiedeva la presenza, quando ho siglato il mio primo contratto, mi sono fermato. Avevo un lavoro, avevo una sicurezza economica. Forse a mia mamma quella scelta non è piaciuta sul momento ma non si poteva fare altro. Ma anche lì: non sai quante volte mi sono chiesto se davvero volevo fare questo. Anche al passaggio a professionista, tante volte mi sono detto: vale la pena fare così tanta fatica per arrivare novantesimo? Sono davvero convinto di quello che sto facendo? Ma io non voglio fare solo questo, io voglio studiare, voglio imparare. Cosa sto facendo? Sono ancora qui perché ho stretto i denti e perché ho trovato persone che mi hanno aspettato con una rara pazienza. Una pazienza che oggi manca. Ai giovani lo dico sempre: il problema non è passare professionisti, il problema è fare i professionisti e restare sempre professionisti». Il ciclismo di Bettiol è medicina «per non pensare a questa situazione, per sentire ancora una parte di normalità» e routine da cui, ogni tanto, staccare la spina: «Riposo, per me, è anche solo la consapevolezza di svegliarsi la mattina e non dover scegliere maglia, guanti, calze, casco e orario per uscire. Ogni tanto staccare è salutare».

Alberto Bettiol è un ragazzo estroverso: «Rido, scherzo, mi racconto molto ma c'è una linea di confine. Per gli affetti e le cose a cui tengo di più ho una cura particolare, queste cose le sanno in pochi, in pochissimi». Quella cura che, forse, è più difficile da preservare dopo la vittoria al Fiandre, l'anno scorso: «Mi dicono tutti che ho fatto un'impresa, che è una vittoria importantissima e mi elogiano. L'altra parte di quella vittoria, però, non la vede nessuno. Ho perso quell'irriconoscibilità, quel silenzio attorno che certe volte è necessario. Non solo sono più controllato in gruppo ma anche nella vita di tutti i giorni. Se Alberto Bettiol non pubblica nulla sui social per qualche giorno sono tutti a chiedersi che fine abbia fatto, cosa sia successo. Sono senza dubbio di più i lati positivi di quelli negativi ma esiste anche l'altro lato della medaglia. Io mi concentro su di me, sulla mia persona. Io sono più importante, poi viene il resto: è l'unico modo per affrontare la situazione». La prima volta in cui Bettiol ha rivisto integralmente quella gara è stato il 7 aprile di quest'anno, nel corso di una replica: «Non amo particolarmente rivedermi. Volevo invece tornare in quei luoghi a passeggiare da solo, a piedi. A guardarmi attorno, incontrando la gente, quella gente, che ha un legame così viscerale col ciclismo. Alcuni erano lì quel giorno. Cosa ho fatto quel giorno, l'ho capito quando sono tornato nelle fiandre quest'anno. L'avevo intuito dall'atteggiamento del pubblico alle gare, da tutte le telefonate arrivate a mamma, papà e a mio fratello, dalla Rai ad attendermi in aeroporto al ritorno. Pensa che, la sera stessa, telefonarono a mio papà per fare delle riprese a casa mia. Lo dico sempre: se il Fiandre lo avesse vinto Sagan, Alaphilippe, Gilbert o Cancellara non sarebbe stato così. Invece lo ha vinto Bettiol e nessuno se lo aspettava. Questo è speciale».

E la pressione? Come si gestisce la pressione che una vittoria del genere comporta? «L'unica pressione che mi resta addosso è quella che mi metto io. A me gli appuntamenti importanti, caricano. Se so che devo correre il mondiale mi gaso, faccio tutto il possibile per arrivarci al meglio, torno dagli allenamenti arrabbiato se non riesco a correre come vorrei e, stai tranquillo, che non sbaglio. Quello che dicono gli altri è relativo. Di più. Quello che dicono gli altri è spesso condizionato da quello che diciamo noi. A me fanno sorridere le colpe date alla stampa. Voi scrivete quello che diciamo noi. In un certo senso invidio i giovani che fanno dichiarazioni mirabolanti. Beati loro che hanno tutte queste sicurezze. Io non ci riesco. Io posso dire che mi impegnerò al massimo, che farò il possibile ed anche di più, ma non mi metterò mai, da solo, fra i favoriti di una corsa. Non mi appartiene caratterialmente e credo sia un bene».

Lo è, Alberto. Lo è.

Per Alvento Magazine, Stefano Zago


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Abruzzese ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 1:19
Che poi andrebbe raccontato pure un altro aneddoto sulla Coppa d'Oro, ma servirebbe Federico Fioravanti :diavoletto:. E comunque giusto per aggiungere altro pepe, sono andati a letto alle 4 perché stavano guardando il poker texano in televisione.

In ogni caso bellissima intervista :clap:


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nibali-san baronto ha scritto: sabato 21 novembre 2020, 9:47 Che poi andrebbe raccontato pure un altro aneddoto sulla Coppa d'Oro, ma servirebbe Federico Fioravanti :diavoletto:. E comunque giusto per aggiungere altro pepe, sono andati a letto alle 4 perché stavano guardando il poker texano in televisione.

In ogni caso bellissima intervista :clap:
Di storielle gustose il ciclismo ne ha sempre offerte e sempre ne offrirà, per fortuna :D :D


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Re: Alberto Bettiol

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E dire che dopo Morbegno pensavo che se un ciclista non dorme almeno 8 ore il giorno dopo non va proprio


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Ma solo a me fa impressione il fatto che a parlare dei tempi andati, di quello che si faceva una volta, sia un un uomo (ragazzo), di 27 anni? :dubbio:


Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
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Re: Alberto Bettiol

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granfondista ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 8:26 Ma solo a me fa impressione il fatto che a parlare dei tempi andati, di quello che si faceva una volta, sia un un uomo (ragazzo), di 27 anni? :dubbio:
+1


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Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 4:02 E dire che dopo Morbegno pensavo che se un ciclista non dorme almeno 8 ore il giorno dopo non va proprio
Senza offesa, piace anche a me vincere le maglie quando vado via con le selezioni regionali, ma siamo ancora ben lontani dal ciclismo vero negli allievi, per fortuna.


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Re: Alberto Bettiol

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Mad ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 12:54
Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 4:02 E dire che dopo Morbegno pensavo che se un ciclista non dorme almeno 8 ore il giorno dopo non va proprio
Senza offesa, piace anche a me vincere le maglie quando vado via con le selezioni regionali, ma siamo ancora ben lontani dal ciclismo vero negli allievi, per fortuna.
A leggermi sembravo acido, in verità era una battuta. Ci mancherebbe...


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Re: Alberto Bettiol

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granfondista ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 8:26 Ma solo a me fa impressione il fatto che a parlare dei tempi andati, di quello che si faceva una volta, sia un un uomo (ragazzo), di 27 anni? :dubbio:
Penso che il tutto possa sembrare più amplificato dal fatto che Alberto, a livello giovanile, ha militato in buone squadre ma non in quegli squadroni di cui tante volte si è parlato ed ha finito per vivere il tutto con una certa leggerezza. Quello che dice soprattutto nella prima parte dell'intervista non è altro che il prodotto di tante derive che hanno finito per avviluppare sempre più le categorie giovanile e ad un'età sempre più bassa. Ormai ci sono juniores che fanno già vita da professionisti, un clima di spensieratezza che si va perdendo sempre prima. Dulcis in fundo ingerenze genitoriali (che c'erano anche prima) e che contribuiscono a fare danni. Del resto anche il regresso culturale della società, che tira parecchio in ballo le nuove generazioni, è alquanto lampante.


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Re: Alberto Bettiol

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Abruzzese ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 17:51
granfondista ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 8:26 Ma solo a me fa impressione il fatto che a parlare dei tempi andati, di quello che si faceva una volta, sia un un uomo (ragazzo), di 27 anni? :dubbio:
Penso che il tutto possa sembrare più amplificato dal fatto che Alberto, a livello giovanile, ha militato in buone squadre ma non in quegli squadroni di cui tante volte si è parlato ed ha finito per vivere il tutto con una certa leggerezza. Quello che dice soprattutto nella prima parte dell'intervista non è altro che il prodotto di tante derive che hanno finito per avviluppare sempre più le categorie giovanile e ad un'età sempre più bassa. Ormai ci sono juniores che fanno già vita da professionisti, un clima di spensieratezza che si va perdendo sempre prima. Dulcis in fundo ingerenze genitoriali (che c'erano anche prima) e che contribuiscono a fare danni. Del resto anche il regresso culturale della società, che tira parecchio in ballo le nuove generazioni, è alquanto lampante.
Esattamente. E visto che lo hai detto te mi mantengo anche più integro, perché altrimenti potrei essere di parte. :diavoletto:


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Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 13:45
Mad ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 12:54
Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 22 novembre 2020, 4:02 E dire che dopo Morbegno pensavo che se un ciclista non dorme almeno 8 ore il giorno dopo non va proprio
Senza offesa, piace anche a me vincere le maglie quando vado via con le selezioni regionali, ma siamo ancora ben lontani dal ciclismo vero negli allievi, per fortuna.
A leggermi sembravo acido, in verità era una battuta. Ci mancherebbe...
Figurati, è che sono talmente abituato a dover frenare gli entusiasmi nelle giovanili che mi esce in automatico.

P.S. Diciamo che comunque, restare a fare della cagnara in stanza sino alle quattro, non va bene aldilà della gara.


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Re: Alberto Bettiol

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Il corridore Bettiol mi sta simpatico
Ha vinto il Fiandre
Grandissimo
Ma prima e dopo il nulla quasi assoluto
Forse dipende dalle sue caratteristiche


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Re: Alberto Bettiol

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Bike65 ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 9:00 Il corridore Bettiol mi sta simpatico
Ha vinto il Fiandre
Grandissimo
Ma prima e dopo il nulla quasi assoluto
Forse dipende dalle sue caratteristiche
In un'intervista con GCN aveva detto di non essere più riuscito, nel 2019, a ritrovare la gamba del Fiandre.
In questa stagione lo abbiamo ritrovato protagonista alla Strade Bianche e nuovamente sulle pietre, dove però non era il migliore, ma ugualmente tra i migliori. Ha evidentemente sfruttato un anno di transizione per portarsi a casa la classica più bella insieme alla Roubaix.
Non avendo un grande spunto veloce per vincere deve arrivare sempre da solo e le opportunità che gli si presentano davanti non sono molte. Certo, Vanmarcke lo invidierà un sacco :diavoletto:


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Alberto Bettiol

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pietro ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 9:56
Bike65 ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 9:00 Il corridore Bettiol mi sta simpatico
Ha vinto il Fiandre
Grandissimo
Ma prima e dopo il nulla quasi assoluto
Forse dipende dalle sue caratteristiche
In un'intervista con GCN aveva detto di non essere più riuscito, nel 2019, a ritrovare la gamba del Fiandre.
In questa stagione lo abbiamo ritrovato protagonista alla Strade Bianche e nuovamente sulle pietre, dove però non era il migliore, ma ugualmente tra i migliori. Ha evidentemente sfruttato un anno di transizione per portarsi a casa la classica più bella insieme alla Roubaix.
Non avendo un grande spunto veloce per vincere deve arrivare sempre da solo e le opportunità che gli si presentano davanti non sono molte. Certo, Vanmarcke lo invidierà un sacco :diavoletto:
Volevo scrivere anch'io più o meno questo, ma il Grande Pietro è arrivato giustamente primo (è più forte in volata). :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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In verità è molto veloce, basta vedere la Tirreno dell'anno scorso (3o a Pomarance). Sul nulla assoluto non concordo.... Premetto di essere sicuramente di parte ma erano anni che si piazzava nel WT (podio al Polonia, podio a Plouay, top 10 in Canada e così via) e anche quest'anno al netto di una stagione abbastanza assurda ha raccolti due quarti posti (Strade Bianche e Gand-Wewelgem) e top20 al mondiale (senza contare la vittoria al Besseges pre-covid). Il Fiandre è stato un exploit, ma in verità è sempre andato forte e continua a farlo.


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nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:53 In verità è molto veloce, basta vedere la Tirreno dell'anno scorso (3o a Pomarance). Sul nulla assoluto non concordo.... Premetto di essere sicuramente di parte ma erano anni che si piazzava nel WT (podio al Polonia, podio a Plouay, top 10 in Canada e così via) e anche quest'anno al netto di una stagione abbastanza assurda ha raccolti due quarti posti (Strade Bianche e Gand-Wewelgem) e top20 al mondiale (senza contare la vittoria al Besseges pre-covid). Il Fiandre è stato un exploit, ma in verità è sempre andato forte e continua a farlo.
Molto veloce, occorre vedere rispetto a chi?


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il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Alberto Bettiol

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lemond ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:59
nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:53 In verità è molto veloce, basta vedere la Tirreno dell'anno scorso (3o a Pomarance). Sul nulla assoluto non concordo.... Premetto di essere sicuramente di parte ma erano anni che si piazzava nel WT (podio al Polonia, podio a Plouay, top 10 in Canada e così via) e anche quest'anno al netto di una stagione abbastanza assurda ha raccolti due quarti posti (Strade Bianche e Gand-Wewelgem) e top20 al mondiale (senza contare la vittoria al Besseges pre-covid). Il Fiandre è stato un exploit, ma in verità è sempre andato forte e continua a farlo.
Molto veloce, occorre vedere rispetto a chi?
Sicuramente non rispetto a Sagan o Van Aert ma sono casi eccezionali che fanno pure volate di gruppo. Mi sembra diverso da Vanmarcke tutto lì. Uno che in un arrivo esplosivo come Pomarance arriva 3o dietro Alaphilippe (che in quella Tirreno vinse una volata di gruppo) e Van Avermaet, per non parlare della tappa di Longwy al Tour 2017 dove arrivò 5o, direi che è nettamente più veloce della media. E poi è lui stesso che ha spesso detto di essere un velocista mancato (nel senso che sarebbe stato un suo desiderio).


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nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 11:08
lemond ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:59
nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:53 In verità è molto veloce, basta vedere la Tirreno dell'anno scorso (3o a Pomarance). Sul nulla assoluto non concordo.... Premetto di essere sicuramente di parte ma erano anni che si piazzava nel WT (podio al Polonia, podio a Plouay, top 10 in Canada e così via) e anche quest'anno al netto di una stagione abbastanza assurda ha raccolti due quarti posti (Strade Bianche e Gand-Wewelgem) e top20 al mondiale (senza contare la vittoria al Besseges pre-covid). Il Fiandre è stato un exploit, ma in verità è sempre andato forte e continua a farlo.
Molto veloce, occorre vedere rispetto a chi?
Sicuramente non rispetto a Sagan o Van Aert ma sono casi eccezionali che fanno pure volate di gruppo. Mi sembra diverso da Vanmarcke tutto lì. Uno che in un arrivo esplosivo come Pomarance arriva 3o dietro Alaphilippe (che in quella Tirreno vinse una volata di gruppo) e Van Avermaet, per non parlare della tappa di Longwy al Tour 2017 dove arrivò 5o, direi che è nettamente più veloce della media. E poi è lui stesso che ha spesso detto di essere un velocista mancato (nel senso che sarebbe stato un suo desiderio).
Anche Vanmarcke aveva un discreto spunto veloce.
Il problema per Bettiol è che non si può permettere di arrivare in volata con quasi nessuno dei suoi rivali al Nord


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 11:08
lemond ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:59
nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:53 In verità è molto veloce, basta vedere la Tirreno dell'anno scorso (3o a Pomarance). Sul nulla assoluto non concordo.... Premetto di essere sicuramente di parte ma erano anni che si piazzava nel WT (podio al Polonia, podio a Plouay, top 10 in Canada e così via) e anche quest'anno al netto di una stagione abbastanza assurda ha raccolti due quarti posti (Strade Bianche e Gand-Wewelgem) e top20 al mondiale (senza contare la vittoria al Besseges pre-covid). Il Fiandre è stato un exploit, ma in verità è sempre andato forte e continua a farlo.
Molto veloce, occorre vedere rispetto a chi?
Sicuramente non rispetto a Sagan o Van Aert ma sono casi eccezionali che fanno pure volate di gruppo. Mi sembra diverso da Vanmarcke tutto lì. Uno che in un arrivo esplosivo come Pomarance arriva 3o dietro Alaphilippe (che in quella Tirreno vinse una volata di gruppo) e Van Avermaet, per non parlare della tappa di Longwy al Tour 2017 dove arrivò 5o, direi che è nettamente più veloce della media. E poi è lui stesso che ha spesso detto di essere un velocista mancato (nel senso che sarebbe stato un suo desiderio).
Vanmarcke in una delle poche corse che ha vinto, lo ha fatto battendo in volata Tom Boonen, poi è sembrato "fermo" perché si è dovuto scontrare con gente molto più veloce. Ormai con Wout e il Kaiser dovrà fare sempre i conti e ... naturalmente mi dispiace per lui, perché è quasi mio concittadino. ;)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Alberto Bettiol

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pietro ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 11:42
nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 11:08
lemond ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:59

Molto veloce, occorre vedere rispetto a chi?
Sicuramente non rispetto a Sagan o Van Aert ma sono casi eccezionali che fanno pure volate di gruppo. Mi sembra diverso da Vanmarcke tutto lì. Uno che in un arrivo esplosivo come Pomarance arriva 3o dietro Alaphilippe (che in quella Tirreno vinse una volata di gruppo) e Van Avermaet, per non parlare della tappa di Longwy al Tour 2017 dove arrivò 5o, direi che è nettamente più veloce della media. E poi è lui stesso che ha spesso detto di essere un velocista mancato (nel senso che sarebbe stato un suo desiderio).
Anche Vanmarcke aveva un discreto spunto veloce.
Il problema per Bettiol è che non si può permettere di arrivare in volata con quasi nessuno dei suoi rivali al Nord
È poi ciò che ho pensato anch’io.
Un corridore con le caratteristiche di Moscon (non antropometriche) per intenderci, che oggi di ha un senso veramente ristretto.


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Re: Alberto Bettiol

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lemond ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 11:52 Vanmarcke in una delle poche corse che ha vinto, lo ha fatto battendo in volata Tom Boonen, poi è sembrato "fermo" perché si è dovuto scontrare con gente molto più veloce. Ormai con Wout e il Kaiser dovrà fare sempre i conti e ... naturalmente mi dispiace per lui, perché è quasi mio concittadino. ;)
Me lo ricordo quel giorno. Non posso che darvi da ragione. Ad ogni modo ridursi a dire che prima e dopo il Fiandre c'è stato il nulla mi sembra irrispettoso indipendentemente dallo spunto veloce.


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Re: Alberto Bettiol

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nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 16:38
lemond ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 11:52 Vanmarcke in una delle poche corse che ha vinto, lo ha fatto battendo in volata Tom Boonen, poi è sembrato "fermo" perché si è dovuto scontrare con gente molto più veloce. Ormai con Wout e il Kaiser dovrà fare sempre i conti e ... naturalmente mi dispiace per lui, perché è quasi mio concittadino. ;)
Me lo ricordo quel giorno. Non posso che darvi da ragione. Ad ogni modo ridursi a dire che prima e dopo il Fiandre c'è stato il nulla mi sembra irrispettoso indipendentemente dallo spunto veloce.
È vero quel nulla non ci stava. :x Ma va preso come "modo di dire" :)


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i barbieri il lunedì :bll:

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Re: Alberto Bettiol

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nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 11:08
lemond ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:59
nibali-san baronto ha scritto: giovedì 26 novembre 2020, 10:53 In verità è molto veloce, basta vedere la Tirreno dell'anno scorso (3o a Pomarance). Sul nulla assoluto non concordo.... Premetto di essere sicuramente di parte ma erano anni che si piazzava nel WT (podio al Polonia, podio a Plouay, top 10 in Canada e così via) e anche quest'anno al netto di una stagione abbastanza assurda ha raccolti due quarti posti (Strade Bianche e Gand-Wewelgem) e top20 al mondiale (senza contare la vittoria al Besseges pre-covid). Il Fiandre è stato un exploit, ma in verità è sempre andato forte e continua a farlo.
Molto veloce, occorre vedere rispetto a chi?
Sicuramente non rispetto a Sagan o Van Aert ma sono casi eccezionali che fanno pure volate di gruppo. Mi sembra diverso da Vanmarcke tutto lì. Uno che in un arrivo esplosivo come Pomarance arriva 3o dietro Alaphilippe (che in quella Tirreno vinse una volata di gruppo) e Van Avermaet, per non parlare della tappa di Longwy al Tour 2017 dove arrivò 5o, direi che è nettamente più veloce della media. E poi è lui stesso che ha spesso detto di essere un velocista mancato (nel senso che sarebbe stato un suo desiderio).
Secondo me hanno giocato un paio di fattori: primo, pur essendo stato veloce, si è trovato in qualche caso con la compagnia sbagliata (mi ricordo Plouay con Naesen). In secondo luogo, come ha detto anche lui, il fatto che adesso sanno tutti chi è e quindi anche se magari gioca bene le sue carte, si trova chi salta sul suo stesso treno. Basti ripensare anche all'ultima Gand, dove nel finale si era mosso abbastanza bene, solo che s'è trovato quel "diavolaccio" di Pedersen che puntualmente ha ramazzato tanto lui quanto Trentin.

Io credo che uno come Alberto avrebbe le carte in regola per essere un ottimo finisseur, il problema è che al giorno d'oggi di gente capace di sorprendere i treni dei velocisti ce n'è sempre meno. Uno come lui potrebbe essere un corridore alla Erik Dekker, dato che anche l'olandese sapeva dire la sua nelle brevi corse a tappe, essendo anche un buon cronoman. Alberto ha mostrato più volte interesse verso la disciplina e se ci fossero più corse a tappe non troppo impegnative come in passato (tipo il Circuit de la Sarthe, La 4 giorni di Dunkerque), secondo me potrebbe anche portarne a casa qualcuna (il fatto che la Tre Giorni di La Panne si sia ridotta ormai ad un solo giorno è un'ulteriore disdetta).

Comunque sia io credo che proprio in queste brevi gare a tappe secondarie, tipo l'Etoile des Besseges, dove magari non sono presenti così tanti velocisti di grido, faccia bene a buttarsi nella mischia degli sprint, giusto per non perdere l'abitudine. Poi se volesse ulteriormente progredire decidendo di perdere in spunto per migliorare sugli strappi (diventando un corridore affine alle caratteristiche di Gilbert per dire) non sarebbe da biasimarlo affatto.


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Re: Alberto Bettiol

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Domanda: ma come sprint non può progredire un po'?
O è una dote innata che chi non ce l'ha non se la può dare?
Bettiol me lo vedo bene per qualsiasi corsa di un giorno tranne forse la Roubaix, ma non è detto. Se davvero "solo" lo sprint è il suo tallone d'Achille, ci lavori.

Secondo me il suo tallone d'Achille è un altro: è la regolarità delle prestazioni.
Non è possibile che fra un buon risultato e l'altro noi si debba chiamare la Sciarelli.
E' una roba da Pozzato e io spero che la traiettoria di Bettiol sia differente.
Diventare dei vincenti, secondo me, significa che dopo che te la giochi qualche volta con i migliori, devi prenderci gusto e cercare di giocartela spesso (sempre è impossibile). Vivere meno di picchi. Significa perdere tante volte ma almeno essere stato lì, nella parte nobile dell'ordine d'arrivo.
Perchè quest'anno dopo la Strade Bianche non ha più dato notizia di sè fino alla Gand?


pietro
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Re: Alberto Bettiol

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cassius ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 11:34 Domanda: ma come sprint non può progredire un po'?
O è una dote innata che chi non ce l'ha non se la può dare?
Bettiol me lo vedo bene per qualsiasi corsa di un giorno tranne forse la Roubaix, ma non è detto. Se davvero "solo" lo sprint è il suo tallone d'Achille, ci lavori.

Secondo me il suo tallone d'Achille è un altro: è la regolarità delle prestazioni.
Non è possibile che fra un buon risultato e l'altro noi si debba chiamare la Sciarelli.
E' una roba da Pozzato e io spero che la traiettoria di Bettiol sia differente.
Diventare dei vincenti, secondo me, significa che dopo che te la giochi qualche volta con i migliori, devi prenderci gusto e cercare di giocartela spesso (sempre è impossibile). Vivere meno di picchi. Significa perdere tante volte ma almeno essere stato lì, nella parte nobile dell'ordine d'arrivo.
Perchè quest'anno dopo la Strade Bianche non ha più dato notizia di sè fino alla Gand?
Può sicuramente lavorare sullo sprint, però come diceva Francesco non è assolutamente piantato, e anche usando molto tempo per migliorare in volata non arriverà mai al livello dei vari WVA, Sagan, MVDP, Alaphilippe, Senechal, Pedersen, tutta gente con cui si giocherà le gare che più gli piacciono


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
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Re: Alberto Bettiol

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cassius ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 11:34 Domanda: ma come sprint non può progredire un po'?
O è una dote innata che chi non ce l'ha non se la può dare?
Bettiol me lo vedo bene per qualsiasi corsa di un giorno tranne forse la Roubaix, ma non è detto. Se davvero "solo" lo sprint è il suo tallone d'Achille, ci lavori.

Secondo me il suo tallone d'Achille è un altro: è la regolarità delle prestazioni.
Non è possibile che fra un buon risultato e l'altro noi si debba chiamare la Sciarelli.
E' una roba da Pozzato e io spero che la traiettoria di Bettiol sia differente.
Diventare dei vincenti, secondo me, significa che dopo che te la giochi qualche volta con i migliori, devi prenderci gusto e cercare di giocartela spesso (sempre è impossibile). Vivere meno di picchi. Significa perdere tante volte ma almeno essere stato lì, nella parte nobile dell'ordine d'arrivo.
Perchè quest'anno dopo la Strade Bianche non ha più dato notizia di sè fino alla Gand?
Il problema è abbastanza semplice. Nel progetto originale Bettiol doveva fare tutte la Roubaix, tutte le Ardenne e probabilmente venire al Giro. Questo avrebbe presumibilmente significato vederlo in condizione per diverse settimane come fu l'anno passato (nel vivo alle Strade Bianche al netto dei crampi e top10 al Brabante con in mezzo tutto il resto). Il nuovo calendario lo ha costretto a fare il Tour per arrivare al top alle classiche. Il problema è che Amstel e Roubaix sono saltati per cui è riuscito a farsi rivedere solo in parte al Mondiale e poi ovviamente alla Gand e al Fiandre. Non mi sembra uno che vive di picchi. L'unico anno veramente deludente è stato quello alla BMC ma prima ha avuto la bronchite e poi si è rotto un paio di volte, praticamente non ha mai corso. Secondo me il problema è che la vittoria al Fiandre ha portato nolti a scambiarlo per Van Aert e giudicare i risultati in base a quello. Per trovare la top 20 al mondiale e alla Sanremo non serve la Sciarelli, basta Pro Cycling Stats.


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Re: Alberto Bettiol

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nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 12:23
cassius ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 11:34 Domanda: ma come sprint non può progredire un po'?
O è una dote innata che chi non ce l'ha non se la può dare?
Bettiol me lo vedo bene per qualsiasi corsa di un giorno tranne forse la Roubaix, ma non è detto. Se davvero "solo" lo sprint è il suo tallone d'Achille, ci lavori.

Secondo me il suo tallone d'Achille è un altro: è la regolarità delle prestazioni.
Non è possibile che fra un buon risultato e l'altro noi si debba chiamare la Sciarelli.
E' una roba da Pozzato e io spero che la traiettoria di Bettiol sia differente.
Diventare dei vincenti, secondo me, significa che dopo che te la giochi qualche volta con i migliori, devi prenderci gusto e cercare di giocartela spesso (sempre è impossibile). Vivere meno di picchi. Significa perdere tante volte ma almeno essere stato lì, nella parte nobile dell'ordine d'arrivo.
Perchè quest'anno dopo la Strade Bianche non ha più dato notizia di sè fino alla Gand?
Il problema è abbastanza semplice. Nel progetto originale Bettiol doveva fare tutte la Roubaix, tutte le Ardenne e probabilmente venire al Giro. Questo avrebbe presumibilmente significato vederlo in condizione per diverse settimane come fu l'anno passato (nel vivo alle Strade Bianche al netto dei crampi e top10 al Brabante con in mezzo tutto il resto). Il nuovo calendario lo ha costretto a fare il Tour per arrivare al top alle classiche. Il problema è che Amstel e Roubaix sono saltati per cui è riuscito a farsi rivedere solo in parte al Mondiale e poi ovviamente alla Gand e al Fiandre. Non mi sembra uno che vive di picchi. L'unico anno veramente deludente è stato quello alla BMC ma prima ha avuto la bronchite e poi si è rotto un paio di volte, praticamente non ha mai corso. Secondo me il problema è che la vittoria al Fiandre ha portato nolti a scambiarlo per Van Aert e giudicare i risultati in base a quello. Per trovare la top 20 al mondiale e alla Sanremo non serve la Sciarelli, basta Pro Cycling Stats.
si ma una top 20 al mondiale con una condotta anonima è un risultato insignificante
già conta poco piazzarsi dal 4 al 10 posto
figuriamoci dal 10 al 20


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Re: Alberto Bettiol

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nurseryman ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:01
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 12:23
cassius ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 11:34 Domanda: ma come sprint non può progredire un po'?
O è una dote innata che chi non ce l'ha non se la può dare?
Bettiol me lo vedo bene per qualsiasi corsa di un giorno tranne forse la Roubaix, ma non è detto. Se davvero "solo" lo sprint è il suo tallone d'Achille, ci lavori.

Secondo me il suo tallone d'Achille è un altro: è la regolarità delle prestazioni.
Non è possibile che fra un buon risultato e l'altro noi si debba chiamare la Sciarelli.
E' una roba da Pozzato e io spero che la traiettoria di Bettiol sia differente.
Diventare dei vincenti, secondo me, significa che dopo che te la giochi qualche volta con i migliori, devi prenderci gusto e cercare di giocartela spesso (sempre è impossibile). Vivere meno di picchi. Significa perdere tante volte ma almeno essere stato lì, nella parte nobile dell'ordine d'arrivo.
Perchè quest'anno dopo la Strade Bianche non ha più dato notizia di sè fino alla Gand?
Il problema è abbastanza semplice. Nel progetto originale Bettiol doveva fare tutte la Roubaix, tutte le Ardenne e probabilmente venire al Giro. Questo avrebbe presumibilmente significato vederlo in condizione per diverse settimane come fu l'anno passato (nel vivo alle Strade Bianche al netto dei crampi e top10 al Brabante con in mezzo tutto il resto). Il nuovo calendario lo ha costretto a fare il Tour per arrivare al top alle classiche. Il problema è che Amstel e Roubaix sono saltati per cui è riuscito a farsi rivedere solo in parte al Mondiale e poi ovviamente alla Gand e al Fiandre. Non mi sembra uno che vive di picchi. L'unico anno veramente deludente è stato quello alla BMC ma prima ha avuto la bronchite e poi si è rotto un paio di volte, praticamente non ha mai corso. Secondo me il problema è che la vittoria al Fiandre ha portato nolti a scambiarlo per Van Aert e giudicare i risultati in base a quello. Per trovare la top 20 al mondiale e alla Sanremo non serve la Sciarelli, basta Pro Cycling Stats.
si ma una top 20 al mondiale con una condotta anonima è un risultato insignificante
già conta poco piazzarsi dal 4 al 10 posto
figuriamoci dal 10 al 20
Non è di prestigio e di certo non se lo ricorderà nessuno, ma non è insignificante. Siamo nel ciclismo del livellamento verso l'alto che quest'anno ha raggiunto il suo picco in termini di "sovraffollamento" degli ordini d'arrivo considerando la stagione breve ed intensa.
Al mondiale era nel gruppo di Van Avermaet e Carapaz, giusto per fare due nomi. Pogacar è arrivato minuti dietro di lui (è chiaro che le sua non è stata una prestazione anonima ma è ugualmente rilevante). Lui era lì per fare il gregario mentre metà di questo forum diceva che non era adatto a questo tipo di percorso. E lui invece è sempre stato nel gruppo di testa. Allora chi diceva che al mondiale non andava nemmeno convocato dovrebbe avere la coerenza di dire che ha fatto una buona prestazione. Non era lì né come favorito né come capitano outsider. Era lì perché l'Italia non aveva di meglio e se si è convocati in questa logica arrivare 18o è un ottimo risultato.
È ovvio che non sarà ricordato per un 18o posto, ma solo uno spettatore superficiale soprassiede e dichiara che "non ha fatto nulla", "serve la Sciarelli", e così via. C'è una grossa differenza. Pozzato è passato senza fare gli U23 ed ha vinto la Sanremo da giovanissimo, è ovvio che da lui ci si aspettava di più. Bettiol è un corridore "normale" che ha fatto due anni di U23 e dopo tanta gavetta è diventato competitivo e come tale va trattato. Nessuno se lo cacava di striscio fino a marzo dell'anno scorso, com'è che adesso invece vi (è un voi generico chiaramente, ognuno possiede autocoscienza per giudicare il proprio pensiero) accorgete di quando arriva 18°? Vogliamo imparare l'esistenza della via di mezzo? Per Aru, forse, magari, serve la Sciarelli (che poi per filantropia non mi sono mai sentito di condannare nemmeno lui) visto che dall'essere stato maglia gialla si è ridotto a ritirarsi in pianura solo come un cane. Per Bettiol no, questo è il suo livello, tanti piazzamenti. Ogni tanto ha la giornata buona e vince. Punto. Sia chiaro che non ce l'ho solo con voi, ma anche con unq buona parte di Castelfiorentino. Anche ai vicini da casa ogni tanto serve la Sciarelli per accorgersi che si è piazzato.


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Re: Alberto Bettiol

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cassius ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 11:34 Domanda: ma come sprint non può progredire un po'?
O è una dote innata che chi non ce l'ha non se la può dare?
Bettiol me lo vedo bene per qualsiasi corsa di un giorno tranne forse la Roubaix, ma non è detto. Se davvero "solo" lo sprint è il suo tallone d'Achille, ci lavori.

Secondo me il suo tallone d'Achille è un altro: è la regolarità delle prestazioni.
Non è possibile che fra un buon risultato e l'altro noi si debba chiamare la Sciarelli.
E' una roba da Pozzato e io spero che la traiettoria di Bettiol sia differente.
Diventare dei vincenti, secondo me, significa che dopo che te la giochi qualche volta con i migliori, devi prenderci gusto e cercare di giocartela spesso (sempre è impossibile). Vivere meno di picchi. Significa perdere tante volte ma almeno essere stato lì, nella parte nobile dell'ordine d'arrivo.
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Re: Alberto Bettiol

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nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:51
nurseryman ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:01
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 12:23

Il problema è abbastanza semplice. Nel progetto originale Bettiol doveva fare tutte la Roubaix, tutte le Ardenne e probabilmente venire al Giro. Questo avrebbe presumibilmente significato vederlo in condizione per diverse settimane come fu l'anno passato (nel vivo alle Strade Bianche al netto dei crampi e top10 al Brabante con in mezzo tutto il resto). Il nuovo calendario lo ha costretto a fare il Tour per arrivare al top alle classiche. Il problema è che Amstel e Roubaix sono saltati per cui è riuscito a farsi rivedere solo in parte al Mondiale e poi ovviamente alla Gand e al Fiandre. Non mi sembra uno che vive di picchi. L'unico anno veramente deludente è stato quello alla BMC ma prima ha avuto la bronchite e poi si è rotto un paio di volte, praticamente non ha mai corso. Secondo me il problema è che la vittoria al Fiandre ha portato nolti a scambiarlo per Van Aert e giudicare i risultati in base a quello. Per trovare la top 20 al mondiale e alla Sanremo non serve la Sciarelli, basta Pro Cycling Stats.
si ma una top 20 al mondiale con una condotta anonima è un risultato insignificante
già conta poco piazzarsi dal 4 al 10 posto
figuriamoci dal 10 al 20
Non è di prestigio e di certo non se lo ricorderà nessuno, ma non è insignificante. Siamo nel ciclismo del livellamento verso l'alto che quest'anno ha raggiunto il suo picco in termini di "sovraffollamento" degli ordini d'arrivo considerando la stagione breve ed intensa.
Al mondiale era nel gruppo di Van Avermaet e Carapaz, giusto per fare due nomi. Pogacar è arrivato minuti dietro di lui (è chiaro che le sua non è stata una prestazione anonima ma è ugualmente rilevante). Lui era lì per fare il gregario mentre metà di questo forum diceva che non era adatto a questo tipo di percorso. E lui invece è sempre stato nel gruppo di testa. Allora chi diceva che al mondiale non andava nemmeno convocato dovrebbe avere la coerenza di dire che ha fatto una buona prestazione. Non era lì né come favorito né come capitano outsider. Era lì perché l'Italia non aveva di meglio e se si è convocati in questa logica arrivare 18o è un ottimo risultato.
È ovvio che non sarà ricordato per un 18o posto, ma solo uno spettatore superficiale soprassiede e dichiara che "non ha fatto nulla", "serve la Sciarelli", e così via. C'è una grossa differenza. Pozzato è passato senza fare gli U23 ed ha vinto la Sanremo da giovanissimo, è ovvio che da lui ci si aspettava di più. Bettiol è un corridore "normale" che ha fatto due anni di U23 e dopo tanta gavetta è diventato competitivo e come tale va trattato. Nessuno se lo cacava di striscio fino a marzo dell'anno scorso, com'è che adesso invece vi (è un voi generico chiaramente, ognuno possiede autocoscienza per giudicare il proprio pensiero) accorgete di quando arriva 18°? Vogliamo imparare l'esistenza della via di mezzo? Per Aru, forse, magari, serve la Sciarelli (che poi per filantropia non mi sono mai sentito di condannare nemmeno lui) visto che dall'essere stato maglia gialla si è ridotto a ritirarsi in pianura solo come un cane. Per Bettiol no, questo è il suo livello, tanti piazzamenti. Ogni tanto ha la giornata buona e vince. Punto. Sia chiaro che non ce l'ho solo con voi, ma anche con unq buona parte di Castelfiorentino. Anche ai vicini da casa ogni tanto serve la Sciarelli per accorgersi che si è piazzato.
Tutto vero.
Questa tendenza comunque è generalmente diffusa, non solo nel ciclismo.

Riguardo Bettiol, il punto centrale è che gli italiani non hanno più da anni un vero corridore "da classica". Mentre eravamo rassegnati ad anni di anonimato, è spuntata fuori la sua vittoria al Fiandre. Non casuale o fortunata, che se ne dica, ma meritata staccando tutti nel punto più duro, dove non ci si nasconde e non si fanno tatticismi. Un successo da campione, come abbiamo visto fare a Sagan, Gilbert ecc.

Inevitabile che da quel momento le aspettative su di lui siano altissime, anche ingiustamente in alcune corse.
Probabilmente Bettiol è un ottimo corridore che, se azzecca la giornata giusta, può giocarsela con i più forti in vari terreni, ma non un campione.
Purtoppo questo offre il piatto al momento per l'Italia e questo dobbiamo prenderci...


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Re: Alberto Bettiol

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Kwaremont ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 17:01
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:51
nurseryman ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:01

si ma una top 20 al mondiale con una condotta anonima è un risultato insignificante
già conta poco piazzarsi dal 4 al 10 posto
figuriamoci dal 10 al 20
Non è di prestigio e di certo non se lo ricorderà nessuno, ma non è insignificante. Siamo nel ciclismo del livellamento verso l'alto che quest'anno ha raggiunto il suo picco in termini di "sovraffollamento" degli ordini d'arrivo considerando la stagione breve ed intensa.
Al mondiale era nel gruppo di Van Avermaet e Carapaz, giusto per fare due nomi. Pogacar è arrivato minuti dietro di lui (è chiaro che le sua non è stata una prestazione anonima ma è ugualmente rilevante). Lui era lì per fare il gregario mentre metà di questo forum diceva che non era adatto a questo tipo di percorso. E lui invece è sempre stato nel gruppo di testa. Allora chi diceva che al mondiale non andava nemmeno convocato dovrebbe avere la coerenza di dire che ha fatto una buona prestazione. Non era lì né come favorito né come capitano outsider. Era lì perché l'Italia non aveva di meglio e se si è convocati in questa logica arrivare 18o è un ottimo risultato.
È ovvio che non sarà ricordato per un 18o posto, ma solo uno spettatore superficiale soprassiede e dichiara che "non ha fatto nulla", "serve la Sciarelli", e così via. C'è una grossa differenza. Pozzato è passato senza fare gli U23 ed ha vinto la Sanremo da giovanissimo, è ovvio che da lui ci si aspettava di più. Bettiol è un corridore "normale" che ha fatto due anni di U23 e dopo tanta gavetta è diventato competitivo e come tale va trattato. Nessuno se lo cacava di striscio fino a marzo dell'anno scorso, com'è che adesso invece vi (è un voi generico chiaramente, ognuno possiede autocoscienza per giudicare il proprio pensiero) accorgete di quando arriva 18°? Vogliamo imparare l'esistenza della via di mezzo? Per Aru, forse, magari, serve la Sciarelli (che poi per filantropia non mi sono mai sentito di condannare nemmeno lui) visto che dall'essere stato maglia gialla si è ridotto a ritirarsi in pianura solo come un cane. Per Bettiol no, questo è il suo livello, tanti piazzamenti. Ogni tanto ha la giornata buona e vince. Punto. Sia chiaro che non ce l'ho solo con voi, ma anche con unq buona parte di Castelfiorentino. Anche ai vicini da casa ogni tanto serve la Sciarelli per accorgersi che si è piazzato.
Tutto vero.
Questa tendenza comunque è generalmente diffusa, non solo nel ciclismo.

Riguardo Bettiol, il punto centrale è che gli italiani non hanno più da anni un vero corridore "da classica". Mentre eravamo rassegnati ad anni di anonimato, è spuntata fuori la sua vittoria al Fiandre. Non casuale o fortunata, che se ne dica, ma meritata staccando tutti nel punto più duro, dove non ci si nasconde e non si fanno tatticismi. Un successo da campione, come abbiamo visto fare a Sagan, Gilbert ecc.

Inevitabile che da quel momento le aspettative su di lui siano altissime, anche ingiustamente in alcune corse.
Probabilmente Bettiol è un ottimo corridore che, se azzecca la giornata giusta, può giocarsela con i più forti in vari terreni, ma non un campione.
Purtoppo questo offre il piatto al momento per l'Italia e questo dobbiamo prenderci...
Sicuramente. Figuriamoci se io per primo da concittadino non vollessi che vincesse di più, l'importante è trovare un equilibrio ed evitare di lanciare affermazioni in cui viene criticato per il paradosso di essere sopravvalutato. Qualche anno davanti a sé ce l'ha e magari ha ancora il tempo di diventare un campione. Ma non trattiamolo da fuoriclasse e nemmeno da promessa mancata.


nurseryman
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Re: Alberto Bettiol

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nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:51
nurseryman ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:01
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 12:23

Il problema è abbastanza semplice. Nel progetto originale Bettiol doveva fare tutte la Roubaix, tutte le Ardenne e probabilmente venire al Giro. Questo avrebbe presumibilmente significato vederlo in condizione per diverse settimane come fu l'anno passato (nel vivo alle Strade Bianche al netto dei crampi e top10 al Brabante con in mezzo tutto il resto). Il nuovo calendario lo ha costretto a fare il Tour per arrivare al top alle classiche. Il problema è che Amstel e Roubaix sono saltati per cui è riuscito a farsi rivedere solo in parte al Mondiale e poi ovviamente alla Gand e al Fiandre. Non mi sembra uno che vive di picchi. L'unico anno veramente deludente è stato quello alla BMC ma prima ha avuto la bronchite e poi si è rotto un paio di volte, praticamente non ha mai corso. Secondo me il problema è che la vittoria al Fiandre ha portato nolti a scambiarlo per Van Aert e giudicare i risultati in base a quello. Per trovare la top 20 al mondiale e alla Sanremo non serve la Sciarelli, basta Pro Cycling Stats.
si ma una top 20 al mondiale con una condotta anonima è un risultato insignificante
già conta poco piazzarsi dal 4 al 10 posto
figuriamoci dal 10 al 20
Non è di prestigio e di certo non se lo ricorderà nessuno, ma non è insignificante. Siamo nel ciclismo del livellamento verso l'alto che quest'anno ha raggiunto il suo picco in termini di "sovraffollamento" degli ordini d'arrivo considerando la stagione breve ed intensa.
Al mondiale era nel gruppo di Van Avermaet e Carapaz, giusto per fare due nomi. Pogacar è arrivato minuti dietro di lui (è chiaro che le sua non è stata una prestazione anonima ma è ugualmente rilevante). Lui era lì per fare il gregario mentre metà di questo forum diceva che non era adatto a questo tipo di percorso. E lui invece è sempre stato nel gruppo di testa. Allora chi diceva che al mondiale non andava nemmeno convocato dovrebbe avere la coerenza di dire che ha fatto una buona prestazione. Non era lì né come favorito né come capitano outsider. Era lì perché l'Italia non aveva di meglio e se si è convocati in questa logica arrivare 18o è un ottimo risultato.
È ovvio che non sarà ricordato per un 18o posto, ma solo uno spettatore superficiale soprassiede e dichiara che "non ha fatto nulla", "serve la Sciarelli", e così via. C'è una grossa differenza. Pozzato è passato senza fare gli U23 ed ha vinto la Sanremo da giovanissimo, è ovvio che da lui ci si aspettava di più. Bettiol è un corridore "normale" che ha fatto due anni di U23 e dopo tanta gavetta è diventato competitivo e come tale va trattato. Nessuno se lo cacava di striscio fino a marzo dell'anno scorso, com'è che adesso invece vi (è un voi generico chiaramente, ognuno possiede autocoscienza per giudicare il proprio pensiero) accorgete di quando arriva 18°? Vogliamo imparare l'esistenza della via di mezzo? Per Aru, forse, magari, serve la Sciarelli (che poi per filantropia non mi sono mai sentito di condannare nemmeno lui) visto che dall'essere stato maglia gialla si è ridotto a ritirarsi in pianura solo come un cane. Per Bettiol no, questo è il suo livello, tanti piazzamenti. Ogni tanto ha la giornata buona e vince. Punto. Sia chiaro che non ce l'ho solo con voi, ma anche con unq buona parte di Castelfiorentino. Anche ai vicini da casa ogni tanto serve la Sciarelli per accorgersi che si è piazzato.
ma guarda che io non volevo sminuirlo
è un corridore che stimo tanto e ho iniziato ad apprezzarlo anche umanamente dopo averlo ascoltato in alcune interviste
io volevo solo affermare che per me i piazzamenti oltre il 10 posto contano poco o niente. ma il mio era solo un discorso in generale e non contro bettiol
Ricordo fignon, che alla san remo correva per vincere, e quando si rendeva conto di aver sparato le sue cartucce, poi lasciava perdere.
pero ai miei occhi di ragazzo l'essere riuscito ad essere protagonista in una classica, in fondo non adatta a lui, contava più del piazzamento.
forse sono azioni che non rimarranno negli annali ma rimarranno nella mia memoria.
e concordo con te che fabio aru al tour è stato abbandonato a se stesso e non se lo meritava.


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Re: Alberto Bettiol

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nurseryman ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 17:57
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:51
nurseryman ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:01

si ma una top 20 al mondiale con una condotta anonima è un risultato insignificante
già conta poco piazzarsi dal 4 al 10 posto
figuriamoci dal 10 al 20
Non è di prestigio e di certo non se lo ricorderà nessuno, ma non è insignificante. Siamo nel ciclismo del livellamento verso l'alto che quest'anno ha raggiunto il suo picco in termini di "sovraffollamento" degli ordini d'arrivo considerando la stagione breve ed intensa.
Al mondiale era nel gruppo di Van Avermaet e Carapaz, giusto per fare due nomi. Pogacar è arrivato minuti dietro di lui (è chiaro che le sua non è stata una prestazione anonima ma è ugualmente rilevante). Lui era lì per fare il gregario mentre metà di questo forum diceva che non era adatto a questo tipo di percorso. E lui invece è sempre stato nel gruppo di testa. Allora chi diceva che al mondiale non andava nemmeno convocato dovrebbe avere la coerenza di dire che ha fatto una buona prestazione. Non era lì né come favorito né come capitano outsider. Era lì perché l'Italia non aveva di meglio e se si è convocati in questa logica arrivare 18o è un ottimo risultato.
È ovvio che non sarà ricordato per un 18o posto, ma solo uno spettatore superficiale soprassiede e dichiara che "non ha fatto nulla", "serve la Sciarelli", e così via. C'è una grossa differenza. Pozzato è passato senza fare gli U23 ed ha vinto la Sanremo da giovanissimo, è ovvio che da lui ci si aspettava di più. Bettiol è un corridore "normale" che ha fatto due anni di U23 e dopo tanta gavetta è diventato competitivo e come tale va trattato. Nessuno se lo cacava di striscio fino a marzo dell'anno scorso, com'è che adesso invece vi (è un voi generico chiaramente, ognuno possiede autocoscienza per giudicare il proprio pensiero) accorgete di quando arriva 18°? Vogliamo imparare l'esistenza della via di mezzo? Per Aru, forse, magari, serve la Sciarelli (che poi per filantropia non mi sono mai sentito di condannare nemmeno lui) visto che dall'essere stato maglia gialla si è ridotto a ritirarsi in pianura solo come un cane. Per Bettiol no, questo è il suo livello, tanti piazzamenti. Ogni tanto ha la giornata buona e vince. Punto. Sia chiaro che non ce l'ho solo con voi, ma anche con unq buona parte di Castelfiorentino. Anche ai vicini da casa ogni tanto serve la Sciarelli per accorgersi che si è piazzato.
ma guarda che io non volevo sminuirlo
è un corridore che stimo tanto e ho iniziato ad apprezzarlo anche umanamente dopo averlo ascoltato in alcune interviste
io volevo solo affermare che per me i piazzamenti oltre il 10 posto contano poco o niente. ma il mio era solo un discorso in generale e non contro bettiol
Ricordo fignon, che alla san remo correva per vincere, e quando si rendeva conto di aver sparato le sue cartucce, poi lasciava perdere.
pero ai miei occhi di ragazzo l'essere riuscito ad essere protagonista in una classica, in fondo non adatta a lui, contava più del piazzamento.
forse sono azioni che non rimarranno negli annali ma rimarranno nella mia memoria.
e concordo con te che fabio aru al tour è stato abbandonato a se stesso e non se lo meritava.
Figurati io non ce l'avevo con qualcuno in particolare. Come ho scritto "è un voi generico chiaramente, ognuno possiede autocoscienza per giudicare il proprio pensiero". Rispondevo a te per approfondire il concetto che già avevo espresso prima. E hai pienamente ragione su Fignon, il mio nickname in fondo ne è la dimostrazione.


Vélo
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Re: Alberto Bettiol

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Tra l'altro il Fiandre l'ha vinto 18 mesi fa. Non so se è l'effetto Covid ma c'è chi parla di questa cosa come se fosse lontana anni: "... eh, da allora non ha più vinto"


Luca90
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Re: Alberto Bettiol

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non ve lo meritate uno come bettiol...

Grande corridore (non si vince un fiandre in quel modo se non hai la stoffa) e bravo ragazzo, a gcn italia mi ha fatto morire dal ridere durante il lockdown di primavera... :champion:


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
pietro
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Re: Alberto Bettiol

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Luca90 ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 19:54 non ve lo meritate uno come bettiol...

Grande corridore (non si vince un fiandre in quel modo se non hai la stoffa) e bravo ragazzo, a gcn italia mi ha fatto morire dal ridere durante il lockdown di primavera... :champion:
Il tagliaerba più famoso di Svizzera :diavoletto: :diavoletto:


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Luca90
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Re: Alberto Bettiol

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pietro ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 20:11
Luca90 ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 19:54 non ve lo meritate uno come bettiol...

Grande corridore (non si vince un fiandre in quel modo se non hai la stoffa) e bravo ragazzo, a gcn italia mi ha fatto morire dal ridere durante il lockdown di primavera... :champion:
Il tagliaerba più famoso di Svizzera :diavoletto: :diavoletto:
:diavoletto:


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cassius
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Re: Alberto Bettiol

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nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:51
nurseryman ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 13:01 si ma una top 20 al mondiale con una condotta anonima è un risultato insignificante
già conta poco piazzarsi dal 4 al 10 posto
figuriamoci dal 10 al 20
Non è di prestigio e di certo non se lo ricorderà nessuno, ma non è insignificante. Siamo nel ciclismo del livellamento verso l'alto che quest'anno ha raggiunto il suo picco in termini di "sovraffollamento" degli ordini d'arrivo considerando la stagione breve ed intensa.
Al mondiale era nel gruppo di Van Avermaet e Carapaz, giusto per fare due nomi. Pogacar è arrivato minuti dietro di lui (è chiaro che le sua non è stata una prestazione anonima ma è ugualmente rilevante). Lui era lì per fare il gregario mentre metà di questo forum diceva che non era adatto a questo tipo di percorso. E lui invece è sempre stato nel gruppo di testa. Allora chi diceva che al mondiale non andava nemmeno convocato dovrebbe avere la coerenza di dire che ha fatto una buona prestazione. Non era lì né come favorito né come capitano outsider. Era lì perché l'Italia non aveva di meglio e se si è convocati in questa logica arrivare 18o è un ottimo risultato.
È ovvio che non sarà ricordato per un 18o posto, ma solo uno spettatore superficiale soprassiede e dichiara che "non ha fatto nulla", "serve la Sciarelli", e così via. C'è una grossa differenza. Pozzato è passato senza fare gli U23 ed ha vinto la Sanremo da giovanissimo, è ovvio che da lui ci si aspettava di più. Bettiol è un corridore "normale" che ha fatto due anni di U23 e dopo tanta gavetta è diventato competitivo e come tale va trattato. Nessuno se lo cacava di striscio fino a marzo dell'anno scorso, com'è che adesso invece vi (è un voi generico chiaramente, ognuno possiede autocoscienza per giudicare il proprio pensiero) accorgete di quando arriva 18°? Vogliamo imparare l'esistenza della via di mezzo? Per Aru, forse, magari, serve la Sciarelli (che poi per filantropia non mi sono mai sentito di condannare nemmeno lui) visto che dall'essere stato maglia gialla si è ridotto a ritirarsi in pianura solo come un cane. Per Bettiol no, questo è il suo livello, tanti piazzamenti. Ogni tanto ha la giornata buona e vince. Punto. Sia chiaro che non ce l'ho solo con voi, ma anche con unq buona parte di Castelfiorentino. Anche ai vicini da casa ogni tanto serve la Sciarelli per accorgersi che si è piazzato.
A me Bettiol sta simpatico e secondo me è un corridore di grande talento, a cui nessuna classica è preclusa (mentre lascerei perdere le brevi corse a tappe, a meno di considerare una Etoile des Besseges...). Non vedo nemmeno tutti sti limiti in volata.
Ma quest'anno due quarti posti a Strade Bianche e Gand non salvano la stagione. A lungo andare non gli garantiranno neanche il ruolo di capitano in una WT decente.
Questo dico.

Su Aru...sicuramente ormai è finita la carriera di campione. E temo anche quella di corridore decente. Insisto nel dire che l'arteria iliaca è una roba seria e che testa e mica testa...si pedala innanzitutto con un motore a posto e lui non ce l'ha più.


Bike65
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Re: Alberto Bettiol

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Vélo ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 18:23 Tra l'altro il Fiandre l'ha vinto 18 mesi fa. Non so se è l'effetto Covid ma c'è chi parla di questa cosa come se fosse lontana anni: "... eh, da allora non ha più vinto"
Si ma anche prima non ha vinto una corsa. Quindi, se fosse un cacciatore di classiche non ha velocità per arrivare a vincere nel gruppetto, è obbligato a staccare tutti, oppure, e questa è la soluzione: partire da più lontano e sfiancarli tutti, come fa Evenepoel, ma devi essere in super condizione che hai per 1 mese all’anno.
Oppure visto che ha il motore cercare il risultato nelle corse a tappe cambiando dieta allenamento etc.
Come sta adesso non è l’uno ne l’altro.


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Re: Alberto Bettiol

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Bike65 ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 8:08
Vélo ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 18:23 Tra l'altro il Fiandre l'ha vinto 18 mesi fa. Non so se è l'effetto Covid ma c'è chi parla di questa cosa come se fosse lontana anni: "... eh, da allora non ha più vinto"
Si ma anche prima non ha vinto una corsa. Quindi, se fosse un cacciatore di classiche non ha velocità per arrivare a vincere nel gruppetto, è obbligato a staccare tutti, oppure, e questa è la soluzione: partire da più lontano e sfiancarli tutti, come fa Evenepoel, ma devi essere in super condizione che hai per 1 mese all’anno.
Oppure visto che ha il motore cercare il risultato nelle corse a tappe cambiando dieta allenamento etc.
Come sta adesso non è l’uno ne l’altro.
Semplicemente questo è il suo livello. Ancora una volta mi tocca ripetere che è paradossale dire che vince poco, partendo dal principio che dovrebbe vincere molto. Basta quello che hai scritto: "si ma anche prima non ha vinto una corsa". Se si parte da questo presupposto uno dovrebbe pensare, cavolo è riuscito a vincere un Fiandre, vuol dire che ha una grande testa e ha raccolto il meglio dalle sue potenzialità. Invece si ragiona al contrario, esprimendosi su cosa dovrebbe fare per andare più forte. Le gambe quelle sono. Il Fiandre deve essere un trionfo e non una scusa per chiederne altri. Sa quello che fa e si trova all'EF perché li ha margini di libertà che alla BMC non aveva. Adesso deve venire una stagione che si spera essere un po' più tradizionale. Passiamola e poi si tireranno le somme.


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nibali-san baronto ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 10:15
Bike65 ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 8:08
Vélo ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 18:23 Tra l'altro il Fiandre l'ha vinto 18 mesi fa. Non so se è l'effetto Covid ma c'è chi parla di questa cosa come se fosse lontana anni: "... eh, da allora non ha più vinto"
Si ma anche prima non ha vinto una corsa. Quindi, se fosse un cacciatore di classiche non ha velocità per arrivare a vincere nel gruppetto, è obbligato a staccare tutti, oppure, e questa è la soluzione: partire da più lontano e sfiancarli tutti, come fa Evenepoel, ma devi essere in super condizione che hai per 1 mese all’anno.
Oppure visto che ha il motore cercare il risultato nelle corse a tappe cambiando dieta allenamento etc.
Come sta adesso non è l’uno ne l’altro.
Semplicemente questo è il suo livello. Ancora una volta mi tocca ripetere che è paradossale dire che vince poco, partendo dal principio che dovrebbe vincere molto. Basta quello che hai scritto: "si ma anche prima non ha vinto una corsa". Se si parte da questo presupposto uno dovrebbe pensare, cavolo è riuscito a vincere un Fiandre, vuol dire che ha una grande testa e ha raccolto il meglio dalle sue potenzialità. Invece si ragiona al contrario, esprimendosi su cosa dovrebbe fare per andare più forte. Le gambe quelle sono. Il Fiandre deve essere un trionfo e non una scusa per chiederne altri. Sa quello che fa e si trova all'EF perché li ha margini di libertà che alla BMC non aveva. Adesso deve venire una stagione che si spera essere un po' più tradizionale. Passiamola e poi si tireranno le somme.
Allora 6 anni professionista
Sanremo.
2017: 37º
2018: 95º
2019: 36º
2020: 18º

Giro delle Fiandre
2016: ritirato
2017: 24º
2018: ritirato
2019: vincitore
2020: 16º

Liegi
2014: ritirato
2018: ritirato
2019: ritirato
2020: ritirato

Lombardia
2015: 89º
2016: ritirato
2017: ritirato
2018: ritirato
2020: ritirato

Mondiale
Copenaghen 2011 - In linea Juniores: 139º
Firenze 2013 - In linea Under-23: 58º
Bergen 2017 - In linea Elite: 28º
Yorkshire 2019 - In linea Elite: 25º
Imola 2020 - In linea Elite: 18º

Cosa deduci dai numeri: che ha avuto la fortuna del quasi debuttante al Fiandre in giornata di grazia, o che sia stabilmente tra i primi 20 corridori nelle classiche monumento?
Per la carità sono arcicontento del suo Fiandre ma se valuto il prima e il dopo vedo veramente poco; non dovrebbe vincere molto ma neanche vincere nulla, che nelle corse in linea valgono comunque le prime 3 posizioni.
Paradossale affermare il contrario.


nurseryman
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Re: Alberto Bettiol

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Bike65 ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 11:37
nibali-san baronto ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 10:15
Bike65 ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 8:08
Si ma anche prima non ha vinto una corsa. Quindi, se fosse un cacciatore di classiche non ha velocità per arrivare a vincere nel gruppetto, è obbligato a staccare tutti, oppure, e questa è la soluzione: partire da più lontano e sfiancarli tutti, come fa Evenepoel, ma devi essere in super condizione che hai per 1 mese all’anno.
Oppure visto che ha il motore cercare il risultato nelle corse a tappe cambiando dieta allenamento etc.
Come sta adesso non è l’uno ne l’altro.
Semplicemente questo è il suo livello. Ancora una volta mi tocca ripetere che è paradossale dire che vince poco, partendo dal principio che dovrebbe vincere molto. Basta quello che hai scritto: "si ma anche prima non ha vinto una corsa". Se si parte da questo presupposto uno dovrebbe pensare, cavolo è riuscito a vincere un Fiandre, vuol dire che ha una grande testa e ha raccolto il meglio dalle sue potenzialità. Invece si ragiona al contrario, esprimendosi su cosa dovrebbe fare per andare più forte. Le gambe quelle sono. Il Fiandre deve essere un trionfo e non una scusa per chiederne altri. Sa quello che fa e si trova all'EF perché li ha margini di libertà che alla BMC non aveva. Adesso deve venire una stagione che si spera essere un po' più tradizionale. Passiamola e poi si tireranno le somme.
Allora 6 anni professionista
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2017: 37º
2018: 95º
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2016: ritirato
2017: 24º
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Yorkshire 2019 - In linea Elite: 25º
Imola 2020 - In linea Elite: 18º

Cosa deduci dai numeri: che ha avuto la fortuna del quasi debuttante al Fiandre in giornata di grazia, o che sia stabilmente tra i primi 20 corridori nelle classiche monumento?
Per la carità sono arcicontento del suo Fiandre ma se valuto il prima e il dopo vedo veramente poco.
Paradossale affermare il contrario.
ma io il 2020 lo lascerei perdere, è una annata strana, con le cancellazioni le preparazioni raffazzonate anche con un minimo intoppo perdevi la stagione (vedi sean yates, ciccone etc)
però se con la tua osservazione volevi dire che bettiol non è un van aert è vero. però è anche vero che quando ha la giornata buona, sui suoi percorsi, può giocarsela con tutti.


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Re: Alberto Bettiol

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No scusa io il 2020 non lo lascio perdere, per due motivi: il corridore è mediamente ancora giovane e il ritardo dell’inizio delle gare è stato meno penalizzante, secondo chi ha vinto nel 2020 non erano carneadi giunti alla migliore condizione per caso.
E non è stato fermato dal COVID in corso d’opera.
Ho l’impressione che potrebbero essere uno di quelli della generazione di mezzo vittima della new wave attuale.


nibali-san baronto
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Re: Alberto Bettiol

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Bike65 ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 11:37
nibali-san baronto ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 10:15
Bike65 ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 8:08
Si ma anche prima non ha vinto una corsa. Quindi, se fosse un cacciatore di classiche non ha velocità per arrivare a vincere nel gruppetto, è obbligato a staccare tutti, oppure, e questa è la soluzione: partire da più lontano e sfiancarli tutti, come fa Evenepoel, ma devi essere in super condizione che hai per 1 mese all’anno.
Oppure visto che ha il motore cercare il risultato nelle corse a tappe cambiando dieta allenamento etc.
Come sta adesso non è l’uno ne l’altro.
Semplicemente questo è il suo livello. Ancora una volta mi tocca ripetere che è paradossale dire che vince poco, partendo dal principio che dovrebbe vincere molto. Basta quello che hai scritto: "si ma anche prima non ha vinto una corsa". Se si parte da questo presupposto uno dovrebbe pensare, cavolo è riuscito a vincere un Fiandre, vuol dire che ha una grande testa e ha raccolto il meglio dalle sue potenzialità. Invece si ragiona al contrario, esprimendosi su cosa dovrebbe fare per andare più forte. Le gambe quelle sono. Il Fiandre deve essere un trionfo e non una scusa per chiederne altri. Sa quello che fa e si trova all'EF perché li ha margini di libertà che alla BMC non aveva. Adesso deve venire una stagione che si spera essere un po' più tradizionale. Passiamola e poi si tireranno le somme.
Allora 6 anni professionista
Sanremo.
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Cosa deduci dai numeri: che ha avuto la fortuna del quasi debuttante al Fiandre in giornata di grazia, o che sia stabilmente tra i primi 20 corridori nelle classiche monumento?
Per la carità sono arcicontento del suo Fiandre ma se valuto il prima e il dopo vedo veramente poco; non dovrebbe vincere molto ma neanche vincere nulla, che nelle corse in linea valgono comunque le prime 3 posizioni.
Paradossale affermare il contrario.
Intanto mi sembra superficiale condividere soltanto le classiche monumento. Secondo punto, visto che qui si parlava anche di corse anonime ricordiamoci che alla Sanremo dell'anno scorso è scattato sul Poggio (sbagliando tempismo per sua stessa ammissione). Terzo punto, per quale motivo inserire i mondiali da juniores e da U23? Quello che conta è che in tre mondiali da professionista, fatti tutti come gregario ha ottenuto un 28° posto come peggior risultato.
Quarto punto, mi stai dando ragione perché adesso ti cobtraddici di nuovo. Mi dici che è uno che ha avuto la fortuna del principiante. A questo punto accontentati e non criticare. Basta decidersi: o lo tratti come talento, lo elogi e critichi eventuali scelte, oppure lo tratti da carneade e dici che in realtà non va nemmeno a spingerlo. Ma ricordati che in medio stat virtus. Se uno controllase i suoi risultati noterebbe una marea di top 10 in corse importanti (Polonia, Tirreno, Montreal, Quebec, Plouay, Campionati italiani, Harelbeke) che vanno prese per quello che sono,ovvero buoni risultati che lo rendono un ottimo outsider alle spalle dei nomi emergenti degli ultimi due anni. Intendiamoci subito: una marea di top 10 significa che una volta si è piazzato ad una corsa e una volta ad un'altra, non che tutti gli anni si è sempre piazzato a tutte le corse succitate.


nibali-san baronto
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Re: Alberto Bettiol

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Bike65 ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 12:04 No scusa io il 2020 non lo lascio perdere, per due motivi: il corridore è mediamente ancora giovane e il ritardo dell’inizio delle gare è stato meno penalizzante, secondo chi ha vinto nel 2020 non erano carneadi giunti alla migliore condizione per caso.
E non è stato fermato dal COVID in corso d’opera.
Ho l’impressione che potrebbero essere uno di quelli della generazione di mezzo vittima della new wave attuale.
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 27 novembre 2020, 12:23 Il problema è abbastanza semplice. Nel progetto originale Bettiol doveva fare tutte la Roubaix, tutte le Ardenne e probabilmente venire al Giro. Questo avrebbe presumibilmente significato vederlo in condizione per diverse settimane come fu l'anno passato (nel vivo alle Strade Bianche al netto dei crampi e top10 al Brabante con in mezzo tutto il resto). Il nuovo calendario lo ha costretto a fare il Tour per arrivare al top alle classiche. Il problema è che Amstel e Roubaix sono saltati per cui è riuscito a farsi rivedere solo in parte al Mondiale e poi ovviamente alla Gand e al Fiandre.
Lo ripeto a volte fosse passato inosservato.


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Re: Alberto Bettiol

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nibali-san baronto ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 12:09
Bike65 ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 11:37
nibali-san baronto ha scritto: sabato 28 novembre 2020, 10:15
Semplicemente questo è il suo livello. Ancora una volta mi tocca ripetere che è paradossale dire che vince poco, partendo dal principio che dovrebbe vincere molto. Basta quello che hai scritto: "si ma anche prima non ha vinto una corsa". Se si parte da questo presupposto uno dovrebbe pensare, cavolo è riuscito a vincere un Fiandre, vuol dire che ha una grande testa e ha raccolto il meglio dalle sue potenzialità. Invece si ragiona al contrario, esprimendosi su cosa dovrebbe fare per andare più forte. Le gambe quelle sono. Il Fiandre deve essere un trionfo e non una scusa per chiederne altri. Sa quello che fa e si trova all'EF perché li ha margini di libertà che alla BMC non aveva. Adesso deve venire una stagione che si spera essere un po' più tradizionale. Passiamola e poi si tireranno le somme.
Allora 6 anni professionista
Sanremo.
2017: 37º
2018: 95º
2019: 36º
2020: 18º

Giro delle Fiandre
2016: ritirato
2017: 24º
2018: ritirato
2019: vincitore
2020: 16º

Liegi
2014: ritirato
2018: ritirato
2019: ritirato
2020: ritirato

Lombardia
2015: 89º
2016: ritirato
2017: ritirato
2018: ritirato
2020: ritirato

Mondiale
Copenaghen 2011 - In linea Juniores: 139º
Firenze 2013 - In linea Under-23: 58º
Bergen 2017 - In linea Elite: 28º
Yorkshire 2019 - In linea Elite: 25º
Imola 2020 - In linea Elite: 18º

Cosa deduci dai numeri: che ha avuto la fortuna del quasi debuttante al Fiandre in giornata di grazia, o che sia stabilmente tra i primi 20 corridori nelle classiche monumento?
Per la carità sono arcicontento del suo Fiandre ma se valuto il prima e il dopo vedo veramente poco; non dovrebbe vincere molto ma neanche vincere nulla, che nelle corse in linea valgono comunque le prime 3 posizioni.
Paradossale affermare il contrario.
Intanto mi sembra superficiale condividere soltanto le classiche monumento. Secondo punto, visto che qui si parlava anche di corse anonime ricordiamoci che alla Sanremo dell'anno scorso è scattato sul Poggio (sbagliando tempismo per sua stessa ammissione). Terzo punto, per quale motivo inserire i mondiali da juniores e da U23? Quello che conta è che in tre mondiali da professionista, fatti tutti come gregario ha ottenuto un 28° posto come peggior risultato.
Quarto punto, mi stai dando ragione perché adesso ti cobtraddici di nuovo. Mi dici che è uno che ha avuto la fortuna del principiante. A questo punto accontentati e non criticare. Basta decidersi: o lo tratti come talento, lo elogi e critichi eventuali scelte, oppure lo tratti da carneade e dici che in realtà non va nemmeno a spingerlo. Ma ricordati che in medio stat virtus. Se uno controllase i suoi risultati noterebbe una marea di top 10 in corse importanti (Polonia, Tirreno, Montreal, Quebec, Plouay, Campionati italiani, Harelbeke) che vanno prese per quello che sono,ovvero buoni risultati che lo rendono un ottimo outsider alle spalle dei nomi emergenti degli ultimi due anni. Intendiamoci subito: una marea di top 10 significa che una volta si è piazzato ad una corsa e una volta ad un'altra, non che tutti gli anni si è sempre piazzato a tutte le corse succitate.
Questo lo scrivi Tu
Ho scritto e ripeto 🤦‍♂️Ha i numeri atletici ma difficilmente applicabili


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