Pedalare verso un futuro più sostenibile

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
akielah
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Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da akielah »

Ciao a tutti!

Sono Antonella, laureanda in Economia e appassionata di bici.

Sto lavorando alla mia tesi di laurea "Pedalare verso un futuro più sostenibile" sulla mobilità urbana sostenibile e sull'utilizzo della bicicletta come vero e proprio mezzo di trasporto.

Vi chiedo quindi un piccolo aiuto: Se avete 5min, potete compilare il questionario sull'uso della bicicletta in città al link qui sotto?

https://docs.google.com/forms/d/1-DQveL ... lIa5k/edit

IL questionario è completamente anonimo e mi dareste una grande mano! ;)

Grazie mille!


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UribeZubia
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

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akielah ha scritto:Ciao a tutti!

Sono Antonella, laureanda in Economia e appassionata di bici.

Sto lavorando alla mia tesi di laurea "Pedalare verso un futuro più sostenibile" sulla mobilità urbana sostenibile e sull'utilizzo della bicicletta come vero e proprio mezzo di trasporto.

Vi chiedo quindi un piccolo aiuto: Se avete 5min, potete compilare il questionario sull'uso della bicicletta in città al link qui sotto?

https://docs.google.com/forms/d/1-DQveL ... lIa5k/edit

IL questionario è completamente anonimo e mi dareste una grande mano! ;)

Grazie mille!
Con piacere ! :yes:


PALESTINA LIBERA !
Luca90
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

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fatto e in bocca al lupo :)


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
akielah
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da akielah »

Grazie mille! :)


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Fabian von Paterberg
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Località: Passo dei 3 termini

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da Fabian von Paterberg »

Fatto :bici:


Questa è stata la battaglia più grande della mia carriera. C.Froome, May 26th, 2018
2016 argento ITT Doha
2017 Tour de France a tempo
giorgio ricci
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Eseguito


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maglianera
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da maglianera »

anch'io :bici:


Stylus
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Iscritto il: giovedì 28 aprile 2011, 12:03

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da Stylus »

Fatto!
Solo un appunto :old: con piste ciclabili intendi ciclabili in senso proprio o le ciclopedonali? Perché la seconda è il male della pianificazione urbana moderna, un continuo crescere di questi marciapiedi infernali in nome della mobilità sostenibile, pericolosissime per i pedoni, sempre mal progettate senza manutenzione e diaboliche per i ciclisti (e poi se non sbaglio si è pure sottoposti a multa se si trova a percorrere una strada dove è presente una ciclopedonale)


maratoneta
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2011, 22:39

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da maratoneta »

akielah ha scritto:Ciao a tutti!

Sono Antonella, laureanda in Economia e appassionata di bici.

Sto lavorando alla mia tesi di laurea "Pedalare verso un futuro più sostenibile" sulla mobilità urbana sostenibile e sull'utilizzo della bicicletta come vero e proprio mezzo di trasporto.

Vi chiedo quindi un piccolo aiuto: Se avete 5min, potete compilare il questionario sull'uso della bicicletta in città al link qui sotto?

https://docs.google.com/forms/d/1-DQveL ... lIa5k/edit

IL questionario è completamente anonimo e mi dareste una grande mano! ;)

Grazie mille!
Brava Antonella. Auguri per la tesi e la laurea, tienici informati, il mio piccolo contributo l'ho inviato. Ciao


akielah
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Iscritto il: martedì 7 novembre 2017, 18:15

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da akielah »

Stylus ha scritto:Fatto!
Solo un appunto :old: con piste ciclabili intendi ciclabili in senso proprio o le ciclopedonali? Perché la seconda è il male della pianificazione urbana moderna, un continuo crescere di questi marciapiedi infernali in nome della mobilità sostenibile, pericolosissime per i pedoni, sempre mal progettate senza manutenzione e diaboliche per i ciclisti (e poi se non sbaglio si è pure sottoposti a multa se si trova a percorrere una strada dove è presente una ciclopedonale)
Intendo le piste ciclabili in senso proprio, riservate solo alle biciclette. Sono d'accordissimo con te riguardo alle ciclopedonali, è insensato pensare che pedoni e biciclette possano percorrere le stesse piste in sicurezza, partendo soltanto dal presupposto che pedoni e biciclette non vanno alla stessa velocità! Fortunatamente se è presente una ciclopedonale, il ciclista può decidere di non percorrerla senza sanzioni varie! ;)

Grazie per l'aiuto comunque! ;)


akielah
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Iscritto il: martedì 7 novembre 2017, 18:15

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da akielah »

Grazie mille a tutti! ;)


Stylus
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Iscritto il: giovedì 28 aprile 2011, 12:03

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da Stylus »

Questa era una cosa che nn sapevo! Tienici aggiornati!


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Caba
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Iscritto il: martedì 17 luglio 2012, 11:15

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da Caba »

Fatto!
Aggiungo un piccolo contributo:
- in merito alle rastrelliere il problema più grave è che sono spesso mal posizionate e senza copertura. Mi riferisco in particolare agli stalli presso le stazioni ferroviarie, alla fine uno si ritrova a dover percorrere centinai di metri a piedi e di trovarsi sotto la pioggia con bici bagnata, ombrello in mano e via dicendo...
- sul bike sharing il problema sta nel fatto che il possibile utilizzatore non ha gli strumenti per prendere a noleggio la bici. Faccio un esempio, se devo andare in un'altra città e ci arrivo in treno/auto e poi decido di utilizzare la bicicletta all'interno della città per essere più comodo o veloce, non sono abilitato (tessera o chiavetta) al bike sharing di quella città. Questo tipo di servizio andrebbe quantomeno regionalizzato, ovvero dovrebbe essere creato un sistema compatibile all'interno di tutte le città di una stessa regione.
- il servizio bici al seguito di Trenitalia non mi risulta essere gratuito. Il biglietto costa 3,50€
Grazie e ciao


MG, sai solo fregare...
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il_panta
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Iscritto il: lunedì 21 maggio 2012, 13:39

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da il_panta »

Adesso ci sono diversi servizi di bike sharing (Mobike a Firenze e Milano, e uno nuovo introdotto da due giorni a Torino) che permettono di lasciare la bici dove si vuole in stile car sharing, ma hanno diversi problemi. Per ridurre la manutenzione non c'è il cambio, e mi sembra appropriato alla maggior parte delle città, ma hanno un rapporto con sviluppo metrico ridicolo che obbliga ad andare pianissimo, e i prezzi magari salgono, visto che si paga a tempo. Inoltre i prezzi sono alti, 50 centesimi ogni mezz'ora, senza possibilità di abbonamenti, quando per fare un confronto il vecchio servizio di Tobike con stazioni fisse a Torino costa 20 euro l'anno. Queste bici non sono utilizzabili quindi per spostamenti quotidiani, perchè immaginando di utilizzare la bici tutti i giorni per andare a lavoro costerebbe almeno 20 euro al mese, arrotondiamo a 200 euro l'anno, che non è poco a confronto del prezzo di una bici media per fare casa-lavoro.

Riguardo al servizio di bici in treno, in Liguria i regionali permettono di caricare le bici gratuitamente, nella maggior parte delle regioni costa 3.50 euro per tutta la giornata. Trovo il prezzo ragionevoli, ciò che non va bene è il servizio, dato che spesso la carrozza bici è danneggiata, e inoltre il capotreno può a sua discrezione ritenere che il treno sia troppo pieno e impedirti di far salire la bici (e di fatto quindi il passeggero) anche se ha pagato il biglietto. Questo porta all'impossibilità di pianificare un viaggio e riduce di molto i benefici di questo servizio. Inoltre molti treni regionali nuovi jazz non hanno più la carrozza bici, e il limite di bici è di sole due; se trovi il controllore rompicoglioni rischi davvero di dover scendere. Come si fa a contare su servizio così?
Invece su Intercity e Freccia il servizio non esiste proprio. Si possono togliere sella e ruota alla bici e portarla nell'apposita sacca per trasportarla come un bagaglio qualsiasi, quindi gratuitamente. Con questo metodo si riesce a stare entro i limiti fissati da Trenitalia per la dimensione dei bagagli, ma i geni ai piani alti hanno deciso di rivoluzionare la struttura dei treni con i nuovi Frecciarossa1000, che per ottimizzare lo spazio destinato ai passeggeri hanno tolto le bagagliere per i bagagli più grandi, quindi la bici non si sa dove metterla. Tutte le volte che viaggio con la bici smontata i controllori mi dicono che dove la metto non può stare, allora mostro loro il regolamento per far vedere che sono in diritto di portarla, e imbarazzati mi dicono che ho ragione e si trova una soluzione che però va contro alle norme di sicurezza. Un mio caro amico che ha più voglia di impegnarsi di me ha fatto presente queste cose a Trenitalia, e almeno per ciò che riguarda i treni jazz dovrebbero esserci modifiche, mentre per le Frecce non c'è speranza, è una cosa ormai troppo diffusa.
Italo invece fa prima: è consentito il trasporto dei bagagli con dimensione massima pari a quella che il treno che può contenere. La bici smontata non ci sta, hanno provato a farmi scendere una volta, ma non ci sono riusciti. Questo regolamento è assurdo, che scrivano quanto è il massimo consentito!

Per ciò che riguarda le piste ciclabili, confermo che le ciclabili pedonali non obbligano il ciclista a togliersi dalla strada. Le ciclabili classiche invece sì, ma io le trovo molto più pericolose delle strade normali e per una questione di buon senso non le uso. I pedoni le usano come se fossero marciapiedi normali, le auto che entrano dalle o nelle strade laterali non considerano il possibile passaggio di bici, che sono mezzi veloci, e puntualmente ti tagliano la strada mettendo a repentaglio la tua vita. Meglio stare in strada, dove un mezzo che va a 25-30-35 km/h (quanto un amatore medio in pianura) è contemplato. Tra l'altro, se il ciclista dimostra che l'ingresso nella pista ciclabile è pericoloso, ottiene la ragione sul fatto di non utilizzarla, e spesso è così. Comunque per me il buon senso e la mia pelle vengono prima dei diritti dell'automobilista, e agisco di conseguenza. Io evito di andare contromano e di fare cose strane, ma in strada ci sto: sempre incolonnato con altri ciclisti, e non a chiacchierare provocando le automobili, ma ci sto. Solitamente non genero rabbia nelle auto perchè ho un atteggiamento rispettoso anche se non si può dire che rispetti le regole in modo pedissequo. Il pericolo più concreto dello stare in strada è il rischio sportellate, e per questo io consiglio di stare sempre non troppo a destra. Il ciclista dovrebbe stare a centro strada e spostarsi a destra solo in caso di necessità, sia per il problema delle sportellate, dato che molte persone aprono senza guardare, sia per indurre l'auto che sorpassa a un rallentamento.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
jumbo
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da jumbo »

Io invece uso le ciclabili tutte le volte che posso, perché mal sopporto avere 1 o 2 tonnellate a velocità doppia della mia a pochi cm di distanza e dovermi appiattire al margine destro sperando che il conducente mi abbia visto.
Ovviamente presso gli attraversamenti è necessario stare attenti, ma questo vale comunque.
Il fatto di stare a centro strada e spostarsi solo in caso di necessità mi pare un comportamento alquanto discutibile. Comunque bisogna stare sulla destra, poi ovviamente quando si viene sorpassati vien da sè di agevolare il sorpasso spostandosi ulteriormente.
A Milano il bike sharing free floating costa 30 centesimi alla mezz'ora, significa per 22 giorni lavorativi 13,20 €. Non mi pare assolutamente un servizio caro.


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il_panta
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da il_panta »

jumbo ha scritto:Io invece uso le ciclabili tutte le volte che posso, perché mal sopporto avere 1 o 2 tonnellate a velocità doppia della mia a pochi cm di distanza e dovermi appiattire al margine destro sperando che il conducente mi abbia visto.
Ovviamente presso gli attraversamenti è necessario stare attenti, ma questo vale comunque.
Il fatto di stare a centro strada e spostarsi solo in caso di necessità mi pare un comportamento alquanto discutibile. Comunque bisogna stare sulla destra, poi ovviamente quando si viene sorpassati vien da sè di agevolare il sorpasso spostandosi ulteriormente.
A Milano il bike sharing free floating costa 30 centesimi alla mezz'ora, significa per 22 giorni lavorativi 13,20 €. Non mi pare assolutamente un servizio caro.
30 centesimi è già un'altra cosa, è quasi la metà di 50 centesimi. Diciamo che sarebbe il caso di fare gli abbonamenti.
Riguardo alla prima cosa che hai detto, per "centro" intendo a distanza di sicurezza dalle portiere delle auto, non intendo a metà corsia; stare attaccato alla destra invece non è sicuro sia per il discorso portiere (è morta una persona proprio ieri per una sportellata, che è molto più frequente dell'essere investito) sia perchè, se c'è un sorpasso avventato a gran velocità, si deve avere un minimo di margine sulla destra: se sei già attaccato al bordo della strada e l'auto ti fa il pelo rischi di cadere per terra, se ti tieni 20 cm di margine puoi scartare a destra prendendoti lo spazio extra. Io attaccato alla destra ci sto solo in auto, così che se uno apre la portiera senza guardare sono ben lieto di portargliela via: magari la volta successiva ci pensa bene, e così facendo posso salvare delle vite di ciclisti. Io di sportellate ne ho prese già due o tre e non ho più la voglia di farmi il segno della croce mentre pedalo, anche perchè frequentemente l'automobilista invece di assumersi le responsabilità ti accusa di andare troppo veloce e di non averti visto, quando in strada sono praticamente il mezzo più lento che circola.
Purtroppo in questo paese, oltre ad essere in corso una guerra auto contro bici che mi tengo alla larga dal fomentare, non c'è cultura della bicicletta, e l'auto si sente in diritto di passare a 5 cm dalla bici senza pensare alle conseguenze del suo gesto e al fatto che basta un piccolo errore e rischi un omicidio. Lo spazio per andare in bici bisogna conquistarselo lottando tutti i giorni, perchè nessuno ti concede nulla, e per la mia esperienza da ciclista con decine di migliaia di chilometri alle spalle accettare di stare a destra in 10 cm di strada è una scelta non sicura, e che quindi rifiuto. Non è un luogo comune, è la mia esperienza. Pedalo molto in Francia d'estate e il rispetto per il ciclista è molto più alto.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
jumbo
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da jumbo »

Concordo sull'analisi, proprio per quello cerco di usare le ciclabili e di passare su strade dove il pericolo portiera è minore che altrove.


akielah
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Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da akielah »

Grazie a tutti per aver risposto al questionario!

Grazie anche per le vostre delucidazioni in merito al servizio offerto da Trenitalia, non ne ho mai usufruito e mi informerò in merito per modificare la mia analisi.

Mi trovo pienamente d'accordo con il poco rispetto degli automobilisti, molti non capiscono che la strada è di tutti. Molto spesso mi ritrovo, inoltre, a non poter utilizzare la ciclabile per parcheggi abusivi e ostacoli vari, e non solo rischio la vita, ma magari mi becco anche la multa. E' proprio questo il punto, purtroppo non basta solo un piano serio per la mobilità ciclabile, se poi questo non viene rispettato. La bicicletta, come nei paesi più avanzati in questo ambito, dovrebbe essere vista come un vero e proprio mezzo di trasporto con leggi che ne permettano la circolazione in tutta sicurezza.

Detto questo farò tesoro delle vostre opinioni, perchè mi accorgo di non aver preso in considerazione alcuni punti. :yes:


Salvatore77
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Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: Pedalare verso un futuro più sostenibile

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Il bike sharing a mio avviso serve più a pubblicizzare l'utilizzo del mezzo e non per fornire un servizio vero e proprio.
Trovo molti limiti in questa cosa, tante piccole situazioni che alla fine porta a qualche disagio.
Per esempio noleggiare una bici significa raggiungere il punto più vicino dove trovarle, che potrebbe essere poi mica tanto vicino. Poi se vai e non trovi il mezzo? Il vandalismo è un'altra componente.
Il bike sharing lo trovo utile per i non residenti, cioè il turista e/o similare. Se uno va fuori non può portarsi la bici allora la noleggia e si fa la passeggiata.
Dove vivo io c'è il bike sharing ma non ho mai visto usarle, col tempo si sono rovinate. Però era necessario intercettare un finanziamento pubblico, quindi l'importante era impostare il tutto.
Sul fatto di andare a lavoro in maniera sostenibile, la bici qualcuno la usa, io francamente non lo faccio mai, per tanti piccoli motivi, uno su tutti perchè sudo parecchio, dovrei cambiarmi, la doccia eccetera, non si può proprio fare.

Se poi ci allontaniamo dal settore bici e parliamo di diminuire la quantità di auto in circolazione, ci sono allora moltissime cose che si potrebbero attuare. Va anche verificata la resa dei singoli provvedimenti.
Nel mio paese, per esempio, ognuno iscrive alle elementari e medie il figlio dove gli pare, questo crea spostamento di km quando invece la scuola di quartiere permetterebbe a molti di accompagnare i figli, o mandarlo da soli, a piedi. E questa cosa accade 2 volte al giorno (entrata e uscita da scuola) per 200 volte ogni anno scolastico (172 per chi non va il sabato). Mica poco. Questo è giusto un esempio.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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