Tour 2019

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il_panta
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Re: Tour 2019

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Walter_White ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 19:43 Froome il prossimo anno avrà 34 anni, e nel passato recente sono Evans e Armstrong (che non li aveva compiuto comunque, idem Zoetmelk nel 1980) hanno vinto il Tour a quell'età
Sarebbe un'impresa anche solo per questo
Chi è il più vecchio vincitore del Tour?
Nel frattempo dal 2000 al 2018 solo tre volte il vincitore aveva meno di 29 anni (intendo che era nato 29 prima, a esser precisi, non parlo di compimento degli anni vero e proprio), due volte Contador e una volta Froome. Si sta tutto spostando in avanti, queste statistiche lasciano il tempo che trovano. A me pare che tanti atleti raggiungano il picco ben oltre i 30 ultimamente, avere i 34enni che vincono i GT è solo questione di tempo.
Froome viene dalle due stagioni migliori della carriera, non lo darei per finito, e neppure Thomas ne avrà 33 o Nibali che ne avrà 35 e che a 33 anni ha fatto meglio rispetto a quanto fatto a 31 e 32.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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barrylyndon
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Re: Tour 2019

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Beh no...Froome del 2018 e' stato grandissimo sulle Finestre..dopo non si puo' dire che sia stato il Froome migliore di sempre..


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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cauz.
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Re: Tour 2019

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Walter_White ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 19:43 Froome il prossimo anno avrà 34 anni, e nel passato recente sono Evans e Armstrong (che non li aveva compiuto comunque, idem Zoetmelk nel 1980) hanno vinto il Tour a quell'età
Sarebbe un'impresa anche solo per questo
Chi è il più vecchio vincitore del Tour?
il più anziano è lambot, che vinse a 36 anni e passa, ma nel 1922; era ancora il record per un GT fino a pochi anni fa, superato da horner.
nel dopoguerra il record è di evans, a 34 anni e mezzo, più di bartali


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Walter_White
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Re: Tour 2019

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cauz. ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 20:32
Walter_White ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 19:43 Froome il prossimo anno avrà 34 anni, e nel passato recente sono Evans e Armstrong (che non li aveva compiuto comunque, idem Zoetmelk nel 1980) hanno vinto il Tour a quell'età
Sarebbe un'impresa anche solo per questo
Chi è il più vecchio vincitore del Tour?
il più anziano è lambot, che vinse a 36 anni e passa, ma nel 1922; era ancora il record per un GT fino a pochi anni fa, superato da horner.
nel dopoguerra il record è di evans, a 34 anni e mezzo, più di bartali
Grazie. A Chris allora serve davvero l'impresa (ha dalla sua la squadra....)
Penso che sarà un affare tra lui e Tom comunque


FCC 2019/20: rit.
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FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
giorgio ricci
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Re: Tour 2019

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Tour senza sorprese rispetto ai rumors.
Noto, come già si diceva, che non ci sono piattoni in serie e sono aumentate le possibilità per corridori più completi. Fino a 30 anni fa anche i piattoni non sempre finivano in volata, ora la cosa è scontata, aggiungiamoci inoltre le dirette integrali e il quadro é completo.
Non ho capito se la prima tappa prevederà altri muri, Muur simbolico a parte, oppure sarà tout - curt per velocisti.
La cronosquadre non mi piace, non la trovo giusta ed equa, nel ciclismo WT, dove le disparità fra squadre sono evidenti.
La tappa di Embrun ricorda quella di Quimper del 2018, roba da Sagan.
Nancy é per velocisti ma ricordo un paio di arrivi in quella città meno banali di altri.(Trentin 2014) Vedremo se ci saranno Cotes.
La tappa di Colmar me l'aspettavo più ricca di GPM tipo quella del 2001 o del 2009, ma anche così può essere interessante da fuga di seconde linee..
La PDBF compensa la tappa precedente, però un arrivo così duro blocca la corsa. Tuttavia, essendo l'unico arrivo con pendenza estreme ci sta nell'economia della corsa.
Poi spazio ai velocisti, mentre St Etienne è Brioune sono di mezza montagna. Bella la prima, mi aspettavo di più dalla seconda, tipica tappa mossa come gli storici arrivi di Aurillac o Le Puy en velay.
Albi non ben definita se da fughe o per velocisti, Toulouse per velocisti.
I Pirenei: per me vanno bene. Sono in crescendo ma non scontati come la classica tappa di Pau.
Bagneres de Bigorre facile, Tourmalet corta ma dura.
Ben piazzata la crono fra le montagne, non consente recuperi in quanto dopo c'è Foix che forse é la tappa più bella del Tour.
Però una sola crono individuale di 27 km é troppo poco. Il Tour è passato da un estremo all 'altro. Se Dumoulin fosse francese ne avremmo almeno 3.
Dopo il giorno di riposo giusto dare spazio alle ruote veloci.
Gap, sono curioso di vedere l' altimetria, classica tappa di avvicinamento ma a volte viene fuori godibile(2003,2011,2013)
Alpi :Valloire sarebbe dura e bella, il problema è lo storico falspiano del Lautaret che anestetizza il gruppo. C'è da sperare che, la lunghezza e la durezza di Vars e Izoard rendano il Galibier selettivo.
Modesta Tignes, comunque un arrivo in salita dopo un colle alto 2700 metri come l'Iseran.
Val Thorens corta, non ho capito se si arriva più in alto delle altre volte, però una salita di 33 km come ultima tappa è sicuramente significativa e può fare saltare qualcuno.
Complessivamente è un Tour duro, meno noioso della media, e sicuramente meglio di 2018 e 17, positivo il fatto che ritornino tappe consecutive in montagna, manca il tappone, anche se Foix è Valloire sono quasi-tapponi. In ogni caso per fondisti.
Il percorso ha favorito l'eliminazione dei piattoni, bene per non fare pisoli troppo lunghi davanti alla tv nei caldi pomeriggi di luglio.
Per il resto, secondo me la quattro giorni Pirenaica (crono compresa), sarà decisiva.
Nibali non lo vedo per nulla adatto. Per il resto vedremo.
Ultima modifica di giorgio ricci il giovedì 25 ottobre 2018, 22:39, modificato 1 volta in totale.


castelli
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da castelli »

il_panta ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 20:06
Walter_White ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 19:43 Froome il prossimo anno avrà 34 anni, e nel passato recente sono Evans e Armstrong (che non li aveva compiuto comunque, idem Zoetmelk nel 1980) hanno vinto il Tour a quell'età
Sarebbe un'impresa anche solo per questo
Chi è il più vecchio vincitore del Tour?
Nel frattempo dal 2000 al 2018 solo tre volte il vincitore aveva meno di 29 anni (intendo che era nato 29 prima, a esser precisi, non parlo di compimento degli anni vero e proprio), due volte Contador e una volta Froome. Si sta tutto spostando in avanti, queste statistiche lasciano il tempo che trovano. A me pare che tanti atleti raggiungano il picco ben oltre i 30 ultimamente, avere i 34enni che vincono i GT è solo questione di tempo.
Froome viene dalle due stagioni migliori della carriera, non lo darei per finito, e neppure Thomas ne avrà 33 o Nibali che ne avrà 35 e che a 33 anni ha fatto meglio rispetto a quanto fatto a 31 e 32.
froome ha fatto una super stagione considerando i casini.
deve certo cambiare registro: non puo' staccarsi da 30 corridori sugli strappi secchi.
ossia deve curare i fuorigiri.
altrimenti uno come yates lo vede al traguardo.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
FRANCESCO1980
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da FRANCESCO1980 »

propongo di trasformare il Tour de france nel Tour d' Europe
3 gg in Russia , a S. Pietroburgo : cronoprologo + circuito cittadino x velocisti + crono squadra
1° settimana in europa dell'est
2 ° settimana sulle Alpi partendo dal Sud della Germania (Monaco)
3° settimana sui Pirenei
arrivo sul circuito dei Campi Elisi Parigi

ke ve ne pare ? :bici:


Fedaia
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Re: Tour 2019

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Percorso “fintamente” duro. Nel 2019 non e’ sufficiente andare sopra i 2000 per garantire spettacolo e selezione.
Kilometraggi ridicoli.
Salvo solo Foix e Saint Etienne. il Lautaret e Val Thorens hanno pendenze davvero irrisorie.. abbinate a distanze da juniores depongono a sfavore di azioni interessanti.
Tracciato sfacciatamente pro Sky, chiunque sia il capitano.
Noia e sbadigli ci aspettano.
Temo che Dumoulin non abbia troppe chances con cosi poca crono.


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simociclo
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Re: Tour 2019

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FRANCESCO1980 ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 22:45 propongo di trasformare il Tour de france nel Tour d' Europe
3 gg in Russia , a S. Pietroburgo : cronoprologo + circuito cittadino x velocisti + crono squadra
1° settimana in europa dell'est
2 ° settimana sulle Alpi partendo dal Sud della Germania (Monaco)
3° settimana sui Pirenei
arrivo sul circuito dei Campi Elisi Parigi

ke ve ne pare ? :bici:
penso "ke" (cit.), con rispetto parlando, sia un caxxata :)


"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
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Maìno della Spinetta
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Ricorda il Giro donne, tappe con salita e arrivo duro e corte. Vedere questi Tour e quelli di Indurain... Altro sport


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
pereiro2982
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Re: Tour 2019

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ricordo tutto l'entusiasmo per il tour 2018... pieno di trabocchetti adatto a Nibali, attacchi in discesa....
magari sto tour sara il piu spettacolare degli ultimi anni e lo vince Pinot :D


giorgio ricci
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Re: Tour 2019

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Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 23:07 Ricorda il Giro donne, tappe con salita e arrivo duro e corte. Vedere questi Tour e quelli di Indurain... Altro sport
Nel 94 la tappa di Lourdes hautacam era un piattone monosalita ma comunque di 260 km.
Le tappe in montagna erano dai 180 ai 250 km.
Ricordo che Roscioli vinse una tappa con arrivo a Marsiglia di 290 km.
Ora queste cose sembra siano tabù. Magari sono distanze esagerate ma non si può fare decidere un Tour a tappette di 110 km. Forse il ciclismo è traumatizzato dal tormentato passato.


Erinnerung
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Erinnerung »

Per me rimane un Coitus Interruptus...un vorrei ma non posso, ovvero un potrei ma non voglio...
Nota positiva la mancanza dei sette piattoni su nove nella prima settimana. La tappa di Colmar è bella, quella di St. Etienne selettiva e lunga, La Planche bellissima se non fosse per l'aggiunta inutile di un ultimo muro all'arrivo che rischia di inibire ulteriormente la corsa..
Per il resto: come avere degli splendidi ingredienti di prima scelta e cucinare un piatto insipido. Tourmalet, Galibier, Izoard, Iseran, Val Thorens tutti nello stesso Tour sono davvero un sogno, però pare che Prudhomme non abbia imparato nulla o quasi dai bellissimi Giri d'Italia degli ultimi anni..
I Pirenei sono molto meglio delle Alpi secondo me, 4 tappe da classifica di fila (con la crono) possono fare male a molti (anche se Foix mi lascia dei dubbi per lo spettacolo, per la discesa troppo facile dal Mur de Peguère e i 12 Km all'insù finali)..però dopo questo buon antipasto io mi sarei aspettato almeno un tappone decisivo nell'ultima settimana...invece niente. Tre tappe alpine che seguono lo stesso identico schema delle tappe dei Pirenei..Valloire sarebbe in teoria il tappone...ma come prima tappa è inutile..chi mai attaccherà sull'Izoard con il drittone del Lautaret che lo aspetta e soprattutto con altre 2 tappe di montagna dopo?? Neanche Chiappucci!...scattino ai meno 1 del Galibier e via..
Tignes sarebbe stata una splendida tappa aggiungendo almeno una sessantina di chilometri e un'altra salitina...allora sì che giustificavi l'Iseran, che non è certo il Gavia, o lo Stelvio da Trafoi o l'Agnello come durezza...per cui, anche considerato un arrivo in salita di 33 Km il giorno dopo...selezione inevitabile solo sull'ultima ascesa.
Val Thorens....bella, selettiva, ma ancora una volta tutto si deciderà sull'ultima ascesa. (Vuoi mettere la tappa del 1994?...)
Insomma per me un Tour duro, più dell'ultimo, ma quello che non riesco a capire è come NON siano riusciti a fare un percorso che invogli (almeno sulla carta) attacchi da lontano, magari con la fatidica accoppiata salita dura-salita soft (Giro DOCET), nonostante abbiano inserito tutte queste meravigliose salite...


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il_panta
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Re: Tour 2019

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Erinnerung ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 23:28 Per me rimane un Coitus Interruptus...un vorrei ma non posso, ovvero un potrei ma non voglio...
Nota positiva la mancanza dei sette piattoni su nove nella prima settimana. La tappa di Colmar è bella, quella di St. Etienne selettiva e lunga, La Planche bellissima se non fosse per l'aggiunta inutile di un ultimo muro all'arrivo che rischia di inibire ulteriormente la corsa..
Per il resto: come avere degli splendidi ingredienti di prima scelta e cucinare un piatto insipido. Tourmalet, Galibier, Izoard, Iseran, Val Thorens tutti nello stesso Tour sono davvero un sogno, però pare che Prudhomme non abbia imparato nulla o quasi dai bellissimi Giri d'Italia degli ultimi anni..
I Pirenei sono molto meglio delle Alpi secondo me, 4 tappe da classifica di fila (con la crono) possono fare male a molti (anche se Foix mi lascia dei dubbi per lo spettacolo, per la discesa troppo facile dal Mur de Peguère e i 12 Km all'insù finali)..però dopo questo buon antipasto io mi sarei aspettato almeno un tappone decisivo nell'ultima settimana...invece niente. Tre tappe alpine che seguono lo stesso identico schema delle tappe dei Pirenei..Valloire sarebbe in teoria il tappone...ma come prima tappa è inutile..chi mai attaccherà sull'Izoard con il drittone del Lautaret che lo aspetta e soprattutto con altre 2 tappe di montagna dopo?? Neanche Chiappucci!...scattino ai meno 1 del Galibier e via..
Tignes sarebbe stata una splendida tappa aggiungendo almeno una sessantina di chilometri e un'altra salitina...allora sì che giustificavi l'Iseran, che non è certo il Gavia, o lo Stelvio da Trafoi o l'Agnello come durezza...per cui, anche considerato un arrivo in salita di 33 Km il giorno dopo...selezione inevitabile solo sull'ultima ascesa.
Val Thorens....bella, selettiva, ma ancora una volta tutto si deciderà sull'ultima ascesa. (Vuoi mettere la tappa del 1994?...)
Insomma per me un Tour duro, più dell'ultimo, ma quello che non riesco a capire è come NON siano riusciti a fare un percorso che invogli (almeno sulla carta) attacchi da lontano, magari con la fatidica accoppiata salita dura-salita soft (Giro DOCET), nonostante abbiano inserito tutte queste meravigliose salite...
Intervento perfetto.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
el_condor

Re: Tour 2019

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Fedaia ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 22:53 Percorso “fintamente” duro. Nel 2019 non e’ sufficiente andare sopra i 2000 per garantire spettacolo e selezione.
Kilometraggi ridicoli.
Salvo solo Foix e Saint Etienne. il Lautaret e Val Thorens hanno pendenze davvero irrisorie.. abbinate a distanze da juniores depongono a sfavore di azioni interessanti.
Tracciato sfacciatamente pro Sky, chiunque sia il capitano.
Noia e sbadigli ci aspettano.
Temo che Dumoulin non abbia troppe chances con cosi poca crono.
:clap: :clap: :clap: :clap:
nel 1948 , 21 tappe e distanza complessiva di circa 5000 km.
Considerando le strade e le bici attuali oggi una distanza totale non dovrebbe essere inferiore a 5000 km…

Nel 1987 ci furono 3 cronometro, una di 85 km, la cronoscalata del ventoux e ancora una cronometro (mi pare di 38 km ma non ricordo )



I tapponi di montagna di 250, 270 km sono spariti.
Oggi oltre ad altre strade e altre bici ci sono infiniti altri vantaggi (mi riferisco all'alimentazione, ai trasporti etc..)
Per quale motivo si deve snaturare il ciclismo diminuendo le difficoltà ?
Ma ora si va piu' forte, dice qualcuno.
A me della media non importa nulla, non so a voi…

Tour 1948

13 Cannes-Briançon, 274 km


Col d'Allos (2245-B) -> Robic
Col de Vars (2109-B) -> Robic
Col d'Izoard (2360-A) -> Bartali

1. Gino Bartali (Ita) en 10h09'28"
2. Brik Schotte (Bel) à 6'18"
3. Fermo Camellini (Ita) à 9'15"
4. René Vietto (Fra) à 10'43"
5. Lucien Teisseire (Fra) à 11'17"
6. Jean De Gribaldy (Fra) à 11'22"
7. Édouard Klabinski (Pol) à 13'15"
8. Guy Lapébie (Fra) à 13'47"
9. Jean Kirchen (Lux) à 14'54"
10. Bruno Pasquini (Ita) à 17'14"

14 Briançon-Aix les Bains, 263 km


Col du Galibier (2556-B) -> L.Teisseire
Col de la Croix de Fer (2070-A) -> Bartali
Col de Porte (1326-B) -> Bartali
Col du Cucheron (1140-hors GPM) -> Bartali
Col de Granier (1139-hors GPM) -> Bartali

1. Gino Bartali (Ita) en 9h30'18"
2. Stan Ockers (Bel) à 5'53"
3. Guy Lapébie (Fra) à 7'03"
4. Edward Van Dijck (Bel)
5. Brik Schotte (Bel)
6. Louison Bobet (Fra) à 7'09"
7. Jean Kirchen (Lux)
8. Apo Lazaridès (Fra) à 12'19"
9. René Vietto (Fra)
10. Kléber Piot (Fra

ciao

el_condor


pereiro2982
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Re: Tour 2019

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il tour guarda piu alla vuelta che al giro snaturandosi


herbie
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Re: Tour 2019

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Erinnerung ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 23:28 ..chi mai attaccherà sull'Izoard con il drittone del Lautaret che lo aspetta e soprattutto con altre 2 tappe di montagna dopo?? Neanche Chiappucci!...
lo fece Andy Schleck, con successo, con un percorso pressochè uguale, io pensavo comunque (e penso) la stessa cosa che pensi tu.
Nella tappa del Sestriere quando Chiappucci attaccò con 6000 metri di dislivello da fare, il giorno dopo c'era l'arrivo all'Alpe d'Huez e tanto altro.
E' vero che poi il giorno dopo faticò più lui di Induarain.


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Walter_White
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Re: Tour 2019

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herbie ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 5:59
Erinnerung ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 23:28 ..chi mai attaccherà sull'Izoard con il drittone del Lautaret che lo aspetta e soprattutto con altre 2 tappe di montagna dopo?? Neanche Chiappucci!...
lo fece Andy Schleck, con successo, con un percorso pressochè uguale, io pensavo comunque (e penso) la stessa cosa che pensi tu.
Nella tappa del Sestriere quando Chiappucci attaccò con 6000 metri di dislivello da fare, il giorno dopo c'era l'arrivo all'Alpe d'Huez e tanto altro.
E' vero che poi il giorno dopo faticò più lui di Induarain.
E aggiungo che quando Andy attaccò non aveva contro la Sky con 6 uomini ma il solo Evans a tirare nella valle del Lautaret. Quella che chiamano tappa regina fa ridere quest'anno.


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White Mamba
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Re: Tour 2019

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pereiro2982 ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 23:20 ricordo tutto l'entusiasmo per il tour 2018... pieno di trabocchetti adatto a Nibali, attacchi in discesa....
magari sto tour sara il piu spettacolare degli ultimi anni e lo vince Pinot :D
è più che altro una speranza ma come non quotare :D


Erinnerung
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Re: Tour 2019

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Walter_White ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 7:58
herbie ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 5:59
Erinnerung ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 23:28 ..chi mai attaccherà sull'Izoard con il drittone del Lautaret che lo aspetta e soprattutto con altre 2 tappe di montagna dopo?? Neanche Chiappucci!...
lo fece Andy Schleck, con successo, con un percorso pressochè uguale, io pensavo comunque (e penso) la stessa cosa che pensi tu.
Nella tappa del Sestriere quando Chiappucci attaccò con 6000 metri di dislivello da fare, il giorno dopo c'era l'arrivo all'Alpe d'Huez e tanto altro.
E' vero che poi il giorno dopo faticò più lui di Induarain.
E aggiungo che quando Andy attaccò non aveva contro la Sky con 6 uomini ma il solo Evans a tirare nella valle del Lautaret. Quella che chiamano tappa regina fa ridere quest'anno.
Vero ciò che dite ma nel 2011 la tappa del Galibier era più selettiva ( c'era l'Agnello al posto del Vars..) e poi era la penultima tappa di montagna... Quest'anno non solo manca un vero tappone alpino ma anche la sequenza delle tappe mi sembra discutibile in ottica spettacolo...Chiaro che la fatica nelle gambe si sentirà alla fine però mi sembra un percorso che aiuti molto chi ha una squadra attrezzata per inseguire...un nome a caso?.. :D


Crestelte
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Crestelte »

udra ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 16:10 Occhio alla tappa di Saint-Etienne, ho finito adesso di tracciarla e siamo sui 3900 metri di dislivello. E con delle signore salite anche.
Immagine

le salite sono tutte inizio tappa, alcune squadre devono fare andatura forte fin dal primo chilometro se vogliono che i velocisti puri si staccano subito,
l'unico modo per fare vincere altri corridori


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Patate
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Patate »

Crestelte ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 9:45
udra ha scritto: giovedì 25 ottobre 2018, 16:10 Occhio alla tappa di Saint-Etienne, ho finito adesso di tracciarla e siamo sui 3900 metri di dislivello. E con delle signore salite anche.
Immagine

le salite sono tutte inizio tappa, alcune squadre devono fare andatura forte fin dal primo chilometro se vogliono che i velocisti puri si staccano subito,
l'unico modo per fare vincere altri corridori
Questa non è Saint-Etienne, è Chalon-sur-Saone che in effetti è una tappa tipo quella di Salon-de-Provence del 2017 dove EBH vinse dalla fuga


lucks83
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da lucks83 »

Erinnerung ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 8:38
Walter_White ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 7:58
herbie ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 5:59

lo fece Andy Schleck, con successo, con un percorso pressochè uguale, io pensavo comunque (e penso) la stessa cosa che pensi tu.
Nella tappa del Sestriere quando Chiappucci attaccò con 6000 metri di dislivello da fare, il giorno dopo c'era l'arrivo all'Alpe d'Huez e tanto altro.
E' vero che poi il giorno dopo faticò più lui di Induarain.
E aggiungo che quando Andy attaccò non aveva contro la Sky con 6 uomini ma il solo Evans a tirare nella valle del Lautaret. Quella che chiamano tappa regina fa ridere quest'anno.
Vero ciò che dite ma nel 2011 la tappa del Galibier era più selettiva ( c'era l'Agnello al posto del Vars..) e poi era la penultima tappa di montagna... Quest'anno non solo manca un vero tappone alpino ma anche la sequenza delle tappe mi sembra discutibile in ottica spettacolo...Chiaro che la fatica nelle gambe si sentirà alla fine però mi sembra un percorso che aiuti molto chi ha una squadra attrezzata per inseguire...un nome a caso?.. :D
In effetti... a bagneres de bigorre dopo l'ultima salita c'è molto spazio per recuperare da parte di chi insegue.
Il tourmalet è la classica salita su cui la Sky può fare il suo trenino ( anche perché si affronta il versante più regolare).
Tra il mur de peguere e Foix c'è molto spazio per inseguire.
Del falsopiano del Lautaret avete già detto tutto voi.
Forse l'unica tappa in cui si può attaccare da lontano (eufemismo, visto la lunghezza) e Tignes.
Anche Val Thorens è disegnata male, prima della salita finale c'è solo uno zampellotto, il Roselend messo li a inizio tappa non serve a nulla. Nel 1994 almeno avevano messo la Madaleine a metà percorso.


castelli
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Re: Tour 2019

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sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano.
le tappe sul pave' hanno fatto schifo tranne quella del 2014, per nibali che vola per froome che cade per contador staccato.

le altre tappe sul pave' compresa quella del 2005 o 2004 sono state da suicidio.

è un insieme di cose a rendere una corsa a tappe spettacolare.
quante tappe disegnate benissimo hanno fatto schifo negli ultimi anni. prima di sky e modestamente prima pure di armstrong.

i conti si fanno alla fine.
a fregare il tour è il tatticismo, sw la tappa è troppo dura diventa può diventare ancora più controllata. l'ultimo mondiale ne è la dimostrazione.

vogliono levare i pm. mi pare di averla già sentita questa del capro espiatorio.

soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Maìno della Spinetta
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Re: Tour 2019

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castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano.
le tappe sul pave' hanno fatto schifo tranne quella del 2014, per nibali che vola per froome che cade per contador staccato.

le altre tappe sul pave' compresa quella del 2005 o 2004 sono state da suicidio.

è un insieme di cose a rendere una corsa a tappe spettacolare.
quante tappe disegnate benissimo hanno fatto schifo negli ultimi anni. prima di sky e modestamente prima pure di armstrong.

i conti si fanno alla fine.
a fregare il tour è il tatticismo, sw la tappa è troppo dura diventa può diventare ancora più controllata. l'ultimo mondiale ne è la dimostrazione.

vogliono levare i pm. mi pare di averla già sentita questa del capro espiatorio.

soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.
Resta che sta serie di tappette non si può vedere.

PS sulle ragioni sul perché certe tappe diventino spettacolari.. Doumulin attacca nella tappa di Rosière perché andava lì in vacanza con suo zio che era da poco mancato. Se no manco quello avevamo. Al tour avremmo avuto il primo vero attacco nei Pirenei.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Tour 2019

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Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 11:02
castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano.
le tappe sul pave' hanno fatto schifo tranne quella del 2014, per nibali che vola per froome che cade per contador staccato.

le altre tappe sul pave' compresa quella del 2005 o 2004 sono state da suicidio.

è un insieme di cose a rendere una corsa a tappe spettacolare.
quante tappe disegnate benissimo hanno fatto schifo negli ultimi anni. prima di sky e modestamente prima pure di armstrong.

i conti si fanno alla fine.
a fregare il tour è il tatticismo, sw la tappa è troppo dura diventa può diventare ancora più controllata. l'ultimo mondiale ne è la dimostrazione.

vogliono levare i pm. mi pare di averla già sentita questa del capro espiatorio.

soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.
Resta che sta serie di tappette non si può vedere.

PS sulle ragioni sul perché certe tappe diventino spettacolari.. Doumulin attacca nella tappa di Rosière perché andava lì in vacanza con suo zio che era da poco mancato. Se no manco quello avevamo. Al tour avremmo avuto il primo vero attacco nei Pirenei.
Mah si potevano impegnare di più a creare un percorso che invogliasse attacchi da lontano. La tappa di Sappada al Giro dopo lo Zoncolan é l'esempio perfetto. Tutti avevano detto che era disegnata bene, infatti é successo di tutto. Il Finestre é stato un colpo di genio di Sky ma il giorno dopo si poteva pensare un'azione sul Pantaleon prima di Cervinia...nel 2016, sempre al Giro, tappa con l'Agnello e il giorno dopo tappone breve ma tostissimo....non so se al Tour si possa a replicare qualcosa di simile a Sappada, ma qui io vedo 3 tappe/tappette in cui hanno messo salite totem un po' a caso e fatto una bella zuppa. Qualcosa succederà, magari qualche coraggioso si inventa qualcosa, ma più fantasia Prudhomme poteva mettercela!


Crestelte
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Re: Tour 2019

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vorrei ricordare questa cosa

Immagine
abbuoni volanti in tutte le tappe al tour
e ben 8 sono messi in cima varie montagne

la tappa Planche delle belle file, viene prolungato di un 1km, tutto in sterrato e si raggiunge tratti al 26%

Immagine
non viene asfaltato per una decisione di chi abita in quelle zone
Ultima modifica di Crestelte il venerdì 26 ottobre 2018, 11:45, modificato 1 volta in totale.


Erinnerung
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Re: Tour 2019

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Crestelte ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 11:38 vorrei ricordare questa cosa

Immagine
abbuoni volanti in tutte le tappe al tour
e ben 8 sono messi in cima varie montagne

la tappa Planche delle belle file, vie prolungato di un 1km, tutto in sterrato e si raggiunge tratti al 26%

Immagine
non viene asfaltato per una decisione di chi abita in quelle zone
Non si sa ancora quanti secondi danno di abbuono?


el_condor

Re: Tour 2019

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castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.
generalmente non sono spettacolari tappe pianeggianti di 200 km …
ciao


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chinaski89
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Re: Tour 2019

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castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano.
le tappe sul pave' hanno fatto schifo tranne quella del 2014, per nibali che vola per froome che cade per contador staccato.

le altre tappe sul pave' compresa quella del 2005 o 2004 sono state da suicidio.

è un insieme di cose a rendere una corsa a tappe spettacolare.
quante tappe disegnate benissimo hanno fatto schifo negli ultimi anni. prima di sky e modestamente prima pure di armstrong.

i conti si fanno alla fine.
a fregare il tour è il tatticismo, sw la tappa è troppo dura diventa può diventare ancora più controllata. l'ultimo mondiale ne è la dimostrazione.

vogliono levare i pm. mi pare di averla già sentita questa del capro espiatorio.

soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.
Sui misuratori di potenza se la trovo ti copio cosa aveva detto a proposito Contador in un'intervista a BS dopo l'ultima Vuelta, la sua era una riflessione piuttosto interessante..


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Walter_White
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Re: Tour 2019

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castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.
Io sì, squadre da 6, e alcuni paletti per i GT (km tra 3500 e 3700, almeno 2 tapponi over 230 km con più di 5500 metri di dislivello)
Sul resto comunque concordo, basta pensare al Giro di quest'anno; se Froome sarebbe stato al massimo dall'inizio, niente impresa; e stessa cosa sarebbe successa se Yates non fosse crollato ma fosse rimasto con lui sul Finestre.


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
lucks83
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Re: Tour 2019

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Walter_White ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 12:32
castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.
Io sì, squadre da 6, e alcuni paletti per i GT (km tra 3500 e 3700, almeno 2 tapponi over 230 km con più di 5500 metri di dislivello)
Sul resto comunque concordo, basta pensare al Giro di quest'anno; se Froome sarebbe stato al massimo dall'inizio, niente impresa; e stessa cosa sarebbe successa se Yates non fosse crollato ma fosse rimasto con lui sul Finestre.
Concordo. Il Giro di quest'anno è stato super spettacolare perché un Froome non in condizione all'inizio, ha fatto il pazzo sul Finestre. E le prime due settimane abbiamo avuto uno Yates arrembante. Se no sai che noia poteva essere...
Comunque si, credo anche io che in un GT ci debbano essere almeno due tapponi da 5000 e rotti mt di dislivello, se lunghi più di 220 km è meglio. Lì i gregari dopo un po' li perdi per strada.
È più facile fare il trenino in una tappetta da 120 km, con tre salite, rispetto a una con 5 colli e lunga il doppio. Inevitabilmente qualche vagone del treno lo perdi per strada.
Il tour 2019 a me ricorda tanto il Giro del 2004....


Lopi90
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Lopi90 »

Non ho idea se abolire i potenziometri renda le corse piu` spettacolari, ma sono assolutamente favorevole all'abolizione. In uno sport la capacita` di "sentire" il proprio corpo e gestire gli sforzi deve essere fondamentale. Tanto piu` in uno sport come il ciclismo in cui i percorsi sono sempre diversi e non si puo` semplicemente ripetere sempre esattamente la stessa prestazione. Altrimenti facciamo fare a tutti 30 minuti di spinning, misuriamo la potenza erogata e decidiamo chi e` il ciclista piu` forte.


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udra
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Re: Tour 2019

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Non sarà un Tour fantasmagorico, ma neanche il peggiore Tour della storia lo paragonerei al Giro 2004.
Quello era un percorso imbarazzante, tolte le ultime due tappe.
11 arrivi in volata a gruppo compatto, niente media montagna, Dolomiti tranciate. Osceno.


el_condor

Re: Tour 2019

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Lopi90 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 13:32 Non ho idea se abolire i potenziometri renda le corse piu` spettacolari, ma sono assolutamente favorevole all'abolizione. In uno sport la capacita` di "sentire" il proprio corpo e gestire gli sforzi deve essere fondamentale. Tanto piu` in uno sport come il ciclismo in cui i percorsi sono sempre diversi e non si puo` semplicemente ripetere sempre esattamente la stessa prestazione. Altrimenti facciamo fare a tutti 30 minuti di spinning, misuriamo la potenza erogata e decidiamo chi e` il ciclista piu` forte.
:champion:
:clap: :clap: :clap: :clap:
grazie

el_condor


P.S:sarà interessante vedere il comportamento di Froome in salita se passa questa regola


lucks83
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da lucks83 »

udra ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 13:47 Non sarà un Tour fantasmagorico, ma neanche il peggiore Tour della storia lo paragonerei al Giro 2004.
Quello era un percorso imbarazzante, tolte le ultime due tappe.
11 arrivi in volata a gruppo compatto, niente media montagna, Dolomiti tranciate. Osceno.
Mi sono espresso male, volevo dire che mi ricorda quel Giro a causa della ridicola lunghezza delle tappe di montagna. Ben 3 sono inferiori a 130 km, lunghezze da Juniores, dove i corridori di fondo vengono penalizzati.
Una tappetta di montagna in un GT ci sta benone, troppe mi lasciano l'amaro in bocca... per esempio a Val Thorens ci sarebbero potuti arrivare facendo il glandon + ultimi km della croix de fer, discesa nella valle della maurienne, poi salita alla madeleine e ascesa finale. Tappone da 200 km circa.


Erinnerung
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Re: Tour 2019

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lucks83 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 13:17
Walter_White ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 12:32
castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.
Io sì, squadre da 6, e alcuni paletti per i GT (km tra 3500 e 3700, almeno 2 tapponi over 230 km con più di 5500 metri di dislivello)
Sul resto comunque concordo, basta pensare al Giro di quest'anno; se Froome sarebbe stato al massimo dall'inizio, niente impresa; e stessa cosa sarebbe successa se Yates non fosse crollato ma fosse rimasto con lui sul Finestre.
Concordo. Il Giro di quest'anno è stato super spettacolare perché un Froome non in condizione all'inizio, ha fatto il pazzo sul Finestre. E le prime due settimane abbiamo avuto uno Yates arrembante. Se no sai che noia poteva essere...
Comunque si, credo anche io che in un GT ci debbano essere almeno due tapponi da 5000 e rotti mt di dislivello, se lunghi più di 220 km è meglio. Lì i gregari dopo un po' li perdi per strada.
È più facile fare il trenino in una tappetta da 120 km, con tre salite, rispetto a una con 5 colli e lunga il doppio. Inevitabilmente qualche vagone del treno lo perdi per strada.
Il tour 2019 a me ricorda tanto il Giro del 2004....
Sono parzialmente d'accordo, nel senso che il Giro quest'anno era talmente esigente (per il percorso e per come é stato corso) che dubito che un corridore potesse essere dominante dall'inizio alla fine...forse il Contador del 2011! I corridori contano moltissimo, certo, ma anche il percorso é fondamentale per fare una corsa spettacolare. Io credo che il Tour 2019 sia duro e premierà uno scalatore, ma temo che di spettacolo, di nuovo, ne vedremo poco, perché almeno sulla carta, non vedo tante occasioni per tentare azioni da lontano.... Anche la Sky più forte avrebbe penato a tener cucita la corsa nella tappa di Sappada, per esempio. Questo intendo..
Invece sull'esigenza di almeno 2 tapponi in un GT d'accordissimo!
Ultima modifica di Erinnerung il venerdì 26 ottobre 2018, 15:30, modificato 1 volta in totale.


Erinnerung
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Re: Tour 2019

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Lopi90 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 13:32 Non ho idea se abolire i potenziometri renda le corse piu` spettacolari, ma sono assolutamente favorevole all'abolizione. In uno sport la capacita` di "sentire" il proprio corpo e gestire gli sforzi deve essere fondamentale. Tanto piu` in uno sport come il ciclismo in cui i percorsi sono sempre diversi e non si puo` semplicemente ripetere sempre esattamente la stessa prestazione. Altrimenti facciamo fare a tutti 30 minuti di spinning, misuriamo la potenza erogata e decidiamo chi e` il ciclista piu` forte.
quotone! :clap:


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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da lucks83 »

Erinnerung ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:14
Lopi90 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 13:32 Non ho idea se abolire i potenziometri renda le corse piu` spettacolari, ma sono assolutamente favorevole all'abolizione. In uno sport la capacita` di "sentire" il proprio corpo e gestire gli sforzi deve essere fondamentale. Tanto piu` in uno sport come il ciclismo in cui i percorsi sono sempre diversi e non si puo` semplicemente ripetere sempre esattamente la stessa prestazione. Altrimenti facciamo fare a tutti 30 minuti di spinning, misuriamo la potenza erogata e decidiamo chi e` il ciclista piu` forte.
quotone! :clap:
Stra-d'accordo sull' abolizione dei potenziometri.
Una delle tappe più belle degli ultimi anni è stata quella del blockhaus dello scorso Giro, dove Nibali per star dietro a Quintana fece un fuorigiri che gli costò un minuto, e in pratica il Giro stesso.
Pensate se avesse avuto il misuratore e fosse salito del suo passo.
Avrebbe un Giro in più, ma lo spettacolo?
Aggiungerei che senza misuratore, il corridore che più ne gioverebbe, secondo me, è Dumoulin, che del salire regolare, col suo passo, è maestro.


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Re: Tour 2019

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lucks83 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:47
Erinnerung ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:14
Lopi90 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 13:32 Non ho idea se abolire i potenziometri renda le corse piu` spettacolari, ma sono assolutamente favorevole all'abolizione. In uno sport la capacita` di "sentire" il proprio corpo e gestire gli sforzi deve essere fondamentale. Tanto piu` in uno sport come il ciclismo in cui i percorsi sono sempre diversi e non si puo` semplicemente ripetere sempre esattamente la stessa prestazione. Altrimenti facciamo fare a tutti 30 minuti di spinning, misuriamo la potenza erogata e decidiamo chi e` il ciclista piu` forte.
quotone! :clap:
Stra-d'accordo sull' abolizione dei potenziometri.
Una delle tappe più belle degli ultimi anni è stata quella del blockhaus dello scorso Giro, dove Nibali per star dietro a Quintana fece un fuorigiri che gli costò un minuto, e in pratica il Giro stesso.
Pensate se avesse avuto il misuratore e fosse salito del suo passo.
Avrebbe un Giro in più, ma lo spettacolo?
Aggiungerei che senza misuratore, il corridore che più ne gioverebbe, secondo me, è Dumoulin, che del salire regolare, col suo passo, è maestro.
Sono in parte d'accordo con Lopi, ma anche combattuto, perché le scelte che cercano di riportare indietro il progresso mi lasciano sempre un po' perplesso. Avere lo strumento in allenamento (ed è lá che fa la vera differenza) e non usarlo in gara mi pare anacronistico e non credo che lo faranno. Se sapersi gestire è così fondamentale, perché non levare anche il cardiofrequenzimetro e i misuratori di velocità allora?

D'altra parte secondo me lo strumento è sopravvalutato. Non tutti i giorni sono uguali, non tutti i giorni puoi fare esattamente 395 watt in soglia, e non credo che tu possa gestirti guardando solo quello, anzi guardarlo in modo cieco e acritico può portarti a evitare un attacco in un giorno super, ma anche a dare più di ciò che hai in una giornata storta e far peggio di quanto non faresti senza strumento. Davvero Nibali non aveva il misuratore sul Blockhaus? Mi sembrerebbe molto strano!

Siamo sicuri che sia quello il problema, oppure le differenze sono minime perché davvero gli atleti sono perfettamente allenati e tutti su un livello simile?
Piuttosto che abolire lo strumento io cercherei di mettere i corridori in condizione di non poter adottare il misuratore come guida suprema in corsa.
Percorsi che premiano il fondo e che ti fanno arrivare all'ultima salita in un terreno di fatica sconosciuta e non valutabile con un misuratore, percorsi che stimolano il coraggio e gli attacchi. Regolamenti che premiano il vincitore e non i piazzati. Questi del Tour ci pigliano per il culo, fanno le tappette che avvantaggiano chi corre col misuratore e poi propongono di toglierlo.
Quando nel 2000 Ferrari in corsa rassicurò l'americano e gli disse che Pantani quel ritmo non lo avrebbe potuto tenere i misuratori non c'erano, ma la filosofia del controllo era già nata. Per combatterla le armi sono altre, spingere i corridori alla fatica estrema e smettere di premiare gli Zubeldia e i Mentjes.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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Re: Tour 2019

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el_condor ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 14:31
Lopi90 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 13:32 Non ho idea se abolire i potenziometri renda le corse piu` spettacolari, ma sono assolutamente favorevole all'abolizione. In uno sport la capacita` di "sentire" il proprio corpo e gestire gli sforzi deve essere fondamentale. Tanto piu` in uno sport come il ciclismo in cui i percorsi sono sempre diversi e non si puo` semplicemente ripetere sempre esattamente la stessa prestazione. Altrimenti facciamo fare a tutti 30 minuti di spinning, misuriamo la potenza erogata e decidiamo chi e` il ciclista piu` forte.
:champion:
:clap: :clap: :clap: :clap:
grazie

el_condor


P.S:sarà interessante vedere il comportamento di Froome in salita se passa questa regola
a froome dovresti togliere il contapedalate più che il pm. se sta sopra le 100 è vicino alla potenza di soglia.

le vaccate sul motorino (ore 16.28 26/10/18) del ventoux sono 7 accelerate a 105 pedalate mintuo 430 watt (soglia).

cmq tirare via il pm è degno della baracconata di presentazione percorso. sono dichiarazioni roboanti che non hanno conseguenze.
mediamente uno come froome ti dice a che potenza sta andando al centesimo senza pm.
nelle giornate di grazia ti sbaglia per difetto. se non vai non ti serve a niente. quest'anno froome non poteva seguire quintana neanche con tutti ipm del mondo.
poi levare potenziometro= sfavorire froome. froome lo dico per chi non lo sa girava con uno stages sul pedale sx e su ovalizzata percui interpretava un dato x lontano dai watts reali. dove per dato x si dice dato a cazzo perché di norma la spinta bilanciata varia a seconda della frequenza cardiaca, ossia difficilmente hai 50/50.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Tour 2019

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il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 16:33
Sono in parte d'accordo con Lopi, ma anche combattuto, perché le scelte che cercano di riportare indietro il progresso mi lasciano sempre un po' perplesso. Avere lo strumento in allenamento (ed è lá che fa la vera differenza) e non usarlo in gara mi pare anacronistico e non credo che lo faranno. Se sapersi gestire è così fondamentale, perché non levare anche il cardiofrequenzimetro e i misuratori di velocità allora?

Assolutamente, via anche il cardiofrequenzimetro, non l'ho citato perche` davo per scontato che il mio discorso coprisse tutte queste tecnologie.

La tecnologia va bene se non rimuove componenti essenziali della competizione. E saper gestire il proprio sforzo e` assolutamente una delle componenti centrali di uno sport di resistenza. Per dire, se un giorno ci fossero a disposizione occhiali a realta` aumentata in grado di suggerire al ciclista in tempo reale la miglior traiettoria in discesa, andrebbero bene? No, perche` rimuoverebbero la sfida di saper guidare bene il mezzo, che e` essenziale nel ciclismo.

E` pieno il mondo dello sport di strumenti per allenarsi che non puoi portare in gara, non vedo che ci sarebbe di strano.


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Re: Tour 2019

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il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 16:33
lucks83 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:47
Erinnerung ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:14

quotone! :clap:
Stra-d'accordo sull' abolizione dei potenziometri.
Una delle tappe più belle degli ultimi anni è stata quella del blockhaus dello scorso Giro, dove Nibali per star dietro a Quintana fece un fuorigiri che gli costò un minuto, e in pratica il Giro stesso.
Pensate se avesse avuto il misuratore e fosse salito del suo passo.
Avrebbe un Giro in più, ma lo spettacolo?
Aggiungerei che senza misuratore, il corridore che più ne gioverebbe, secondo me, è Dumoulin, che del salire regolare, col suo passo, è maestro.
Sono in parte d'accordo con Lopi, ma anche combattuto, perché le scelte che cercano di riportare indietro il progresso mi lasciano sempre un po' perplesso. Avere lo strumento in allenamento (ed è lá che fa la vera differenza) e non usarlo in gara mi pare anacronistico e non credo che lo faranno. Se sapersi gestire è così fondamentale, perché non levare anche il cardiofrequenzimetro e i misuratori di velocità allora?

D'altra parte secondo me lo strumento è sopravvalutato. Non tutti i giorni sono uguali, non tutti i giorni puoi fare esattamente 395 watt in soglia, e non credo che tu possa gestirti guardando solo quello, anzi guardarlo in modo cieco e acritico può portarti a evitare un attacco in un giorno super, ma anche a dare più di ciò che hai in una giornata storta e far peggio di quanto non faresti senza strumento. Davvero Nibali non aveva il misuratore sul Blockhaus? Mi sembrerebbe molto strano!

Siamo sicuri che sia quello il problema, oppure le differenze sono minime perché davvero gli atleti sono perfettamente allenati e tutti su un livello simile?
Piuttosto che abolire lo strumento io cercherei di mettere i corridori in condizione di non poter adottare il misuratore come guida suprema in corsa.
Percorsi che premiano il fondo e che ti fanno arrivare all'ultima salita in un terreno di fatica sconosciuta e non valutabile con un misuratore, percorsi che stimolano il coraggio e gli attacchi. Regolamenti che premiano il vincitore e non i piazzati. Questi del Tour ci pigliano per il culo, fanno le tappette che avvantaggiano chi corre col misuratore e poi propongono di toglierlo.
Quando nel 2000 Ferrari in corsa rassicurò l'americano e gli disse che Pantani quel ritmo non lo avrebbe potuto tenere i misuratori non c'erano, ma la filosofia del controllo era già nata. Per combatterla le armi sono altre, spingere i corridori alla fatica estrema e smettere di premiare gli Zubeldia e i Mentjes.
se cyclingnews non l'ha ciccata quella foto mostra nibali sul blockhaus con un origin srm corona dura ace 9000.

non esistono atleti che non si sanno gestire. esistono giorni in cui un atleta x non tiene il ritmo dell'atleta y.

nibali ad ortisei (la crono 2016). lì non è che non si sa gestire è che non ne ha. la regola del partire piano e arrivare forte. ok lì il pm ti dà una mano ma se non ne hai non ne hai.
serve se devi farti una salita a tutta o una crono. e che han levato negli ultimi anni? le crono. spettacolo? uguale a prima.
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Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
giorgio ricci
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Ho letto di un paragone con il Giro 2004. Non so, quello era proprio un obbrobrio. La similitudine è con le due tappette finali ma per il resto è decisamente migliore. Credo vedremo tante fughe, ma le tappe intermedie per me sono valide.
Quel Giro non ho mai capito perche fu disegnato così, magari per incentivare qualche straniero a venire in quel periodo disastroso per la corsa rosa , o per giocare sulla rivalità fra Petacchi e un Cipollini ormai a fine carriera.


lucks83
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da lucks83 »

giorgio ricci ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 17:25 Ho letto di un paragone con il Giro 2004. Non so, quello era proprio un obbrobrio. La similitudine è con le due tappette finali ma per il resto è decisamente migliore. Credo vedremo tante fughe, ma le tappe intermedie per me sono valide.
Quel Giro non ho mai capito perche fu disegnato così, magari per incentivare qualche straniero a venire in quel periodo disastroso per la corsa rosa , o per giocare sulla rivalità fra Petacchi e un Cipollini ormai a fine carriera.
Mi sono già spiegato prima, il paragone con quel Giro l'ho fatto per la lunghezza delle tappette decisive, che si somigliano molto. Nient'altro.
Poi ,certo, il resto del percorso di questo Tour è mille mila volte migliore, ma resto dell'idea che le tappe decisive non possano essere così corte, in un GT devono anche emergere i corridori di fondo. O per lo meno, sono favorevole alla presenza di una tappetta tosta (come quella a Courmayeur nel prossimo Giro) che possa incendiarsi subito, ma non di più in un GT.
Tra l'altro le tre tappette del prossimo Tour sono pure disegnate male, come percorso.


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FofinhoCR7
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Re: Tour 2019

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lucks83 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:47
Erinnerung ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:14
Lopi90 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 13:32 Non ho idea se abolire i potenziometri renda le corse piu` spettacolari, ma sono assolutamente favorevole all'abolizione. In uno sport la capacita` di "sentire" il proprio corpo e gestire gli sforzi deve essere fondamentale. Tanto piu` in uno sport come il ciclismo in cui i percorsi sono sempre diversi e non si puo` semplicemente ripetere sempre esattamente la stessa prestazione. Altrimenti facciamo fare a tutti 30 minuti di spinning, misuriamo la potenza erogata e decidiamo chi e` il ciclista piu` forte.
quotone! :clap:
Stra-d'accordo sull' abolizione dei potenziometri.
Una delle tappe più belle degli ultimi anni è stata quella del blockhaus dello scorso Giro, dove Nibali per star dietro a Quintana fece un fuorigiri che gli costò un minuto, e in pratica il Giro stesso.
Pensate se avesse avuto il misuratore e fosse salito del suo passo.
Avrebbe un Giro in più, ma lo spettacolo?
Aggiungerei che senza misuratore, il corridore che più ne gioverebbe, secondo me, è Dumoulin, che del salire regolare, col suo passo, è maestro.
Sul blockhaus Nibali ce l’aveva eccome il misuratore di potenza... ;)


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il_panta
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Re: Tour 2019

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FofinhoCR7 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 17:59
lucks83 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:47
Erinnerung ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 15:14

quotone! :clap:
Stra-d'accordo sull' abolizione dei potenziometri.
Una delle tappe più belle degli ultimi anni è stata quella del blockhaus dello scorso Giro, dove Nibali per star dietro a Quintana fece un fuorigiri che gli costò un minuto, e in pratica il Giro stesso.
Pensate se avesse avuto il misuratore e fosse salito del suo passo.
Avrebbe un Giro in più, ma lo spettacolo?
Aggiungerei che senza misuratore, il corridore che più ne gioverebbe, secondo me, è Dumoulin, che del salire regolare, col suo passo, è maestro.
Sul blockhaus Nibali ce l’aveva eccome il misuratore di potenza... ;)
Ce l'aveva, ma non poteva sapere esattamente, a metà Giro d'Italia, quale fosse la potenza che poteva sostenere in un certo tempo.
Non è nell'uomo contro uomo secondo me che si manifesta l'utilità di questo strumento.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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Lee Boon
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Lee Boon »

Manca una cronometro di almeno 40 km e un tappone alpino o pirenaico da più di 200 km. Non mi sembra che questo percorso si discosti molto da quello che ci hanno propinato negli ultimi anni, pertanto prevedo sbadigli e tanta, ma proprio tanta noia. :(


lucks83
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da lucks83 »

Lee Boon ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 19:40 Manca una cronometro di almeno 40 km e un tappone alpino o pirenaico da più di 200 km. Non mi sembra che questo percorso si discosti molto da quello che ci hanno propinato negli ultimi anni, pertanto prevedo sbadigli e tanta, ma proprio tanta noia. :(
Infatti. Facendo una crono più lunga, e nella pianura di Pau lo spazio c'è, avrebbero ''costretto'' gli scalatori che si sarebbero beccati qualche minuto ad attaccare, magari anche da lontano.
Cosi aspetteranno gli ultimissimi km del tourmalet, del galibier e di Val Thorens. Che davvero non riesco a capacitarmi del perché la abbiano tracciata cosi. Lo spazio per fare un bel tappone alla penultima tappa ci sarebbe stato tutto...


FRANCESCO1980
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da FRANCESCO1980 »

castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano.
le tappe sul pave' hanno fatto schifo tranne quella del 2014, per nibali che vola per froome che cade per contador staccato.

a fregare il tour è il tatticismo, sw la tappa è troppo dura diventa può diventare ancora più controllata. l'ultimo mondiale ne è la dimostrazione.
.
soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.


X ME l' ultimo Mondiale è stato bellissimo e spettacolare da almeno 50 km alla fine
attacchi davanti , selezione da dietro, la battaglia sull'ultimo strappo , lo sprint finale
a me è piaciuto


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