Tour 2019

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
castelli
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Re: Tour 2019

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FRANCESCO1980 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 22:00
castelli ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 10:49 sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano.
le tappe sul pave' hanno fatto schifo tranne quella del 2014, per nibali che vola per froome che cade per contador staccato.

a fregare il tour è il tatticismo, sw la tappa è troppo dura diventa può diventare ancora più controllata. l'ultimo mondiale ne è la dimostrazione.
.
soluzioni? non ne ho. partierei dall'abc: il ciclismo è uno sport noioso che qualche volta diventa super spettacolare. le ragioni del perché diventi spettacolari sono insiemi di circostanze che sfuggono alla programmazione a tavolino.


X ME l' ultimo Mondiale è stato bellissimo e spettacolare da almeno 50 km alla fine
attacchi davanti , selezione da dietro, la battaglia sull'ultimo strappo , lo sprint finale
a me è piaciuto
Rispetto alle aspettative splatter. Ovviamente e' stata una bella gara e concordo.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Winter
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Winter »

lucks83 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 20:09
Lee Boon ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 19:40 Manca una cronometro di almeno 40 km e un tappone alpino o pirenaico da più di 200 km. Non mi sembra che questo percorso si discosti molto da quello che ci hanno propinato negli ultimi anni, pertanto prevedo sbadigli e tanta, ma proprio tanta noia. :(
Infatti. Facendo una crono più lunga, e nella pianura di Pau lo spazio c'è, avrebbero ''costretto'' gli scalatori che si sarebbero beccati qualche minuto ad attaccare, magari anche da lontano.
Cosi aspetteranno gli ultimissimi km del tourmalet, del galibier e di Val Thorens. Che davvero non riesco a capacitarmi del perché la abbiano tracciata cosi. Lo spazio per fare un bel tappone alla penultima tappa ci sarebbe stato tutto...
io di scalatori..ne vedo pochissimi
in più 20..25 anni fa un percorso così se lo sognavano
Pantani con 27 km a crono
5 arrivi in salita! 7 colli oltre i 2000! Altre 2 tappe con salite..
Sto tour lo vinceva ad occhi chiusi


Winter
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Winter »

Tour 1992..

Crono 4 , km totali 200,5

Colli..

2 tappa Marie blanque 1035.. a 46 km da pau

11 tappa Grand ballon 1360 a 54 km da mulhouse

12 tappa mont salEve 1345 a 77 da Saint gervais

13 tappa il famoso tappone del Sestriere da 6000 metri

14 tappa tappone 4 gpm con arrivo all alpe

Stop..nessun altra salita di prima categoria

Sarà più adatto agli scalatori il 92 o questo?

Nel 1992

HC Iseran..galibier..Croix de Fer. .alpe d huez (4)
1 Cat Marie blanque Grand ballon salEve roseland Moncenisio e sestriere (6)


lucks83
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da lucks83 »

Winter ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 22:54
lucks83 ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 20:09
Lee Boon ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 19:40 Manca una cronometro di almeno 40 km e un tappone alpino o pirenaico da più di 200 km. Non mi sembra che questo percorso si discosti molto da quello che ci hanno propinato negli ultimi anni, pertanto prevedo sbadigli e tanta, ma proprio tanta noia. :(
Infatti. Facendo una crono più lunga, e nella pianura di Pau lo spazio c'è, avrebbero ''costretto'' gli scalatori che si sarebbero beccati qualche minuto ad attaccare, magari anche da lontano.
Cosi aspetteranno gli ultimissimi km del tourmalet, del galibier e di Val Thorens. Che davvero non riesco a capacitarmi del perché la abbiano tracciata cosi. Lo spazio per fare un bel tappone alla penultima tappa ci sarebbe stato tutto...
io di scalatori..ne vedo pochissimi
in più 20..25 anni fa un percorso così se lo sognavano
Pantani con 27 km a crono
5 arrivi in salita! 7 colli oltre i 2000! Altre 2 tappe con salite..
Sto tour lo vinceva ad occhi chiusi
Questo poco ma sicuro. il mio discorso era solo per una questione di favorire lo spettacolo e gli attacchi da lontano.
Poi un Tour con cosi poca crono e tanta montagna forse non sarebbe stato spettacolare neanche con Pantani, che l'avrebbe reso un monologo...


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il_panta
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da il_panta »

Winter ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:13 Tour 1992..

Crono 4 , km totali 200,5

Colli..

2 tappa Marie blanque 1035.. a 46 km da pau

11 tappa Grand ballon 1360 a 54 km da mulhouse

12 tappa mont salEve 1345 a 77 da Saint gervais

13 tappa il famoso tappone del Sestriere da 6000 metri

14 tappa tappone 4 gpm con arrivo all alpe

Stop..nessun altra salita di prima categoria

Sarà più adatto agli scalatori il 92 o questo?

Nel 1992

HC Iseran..galibier..Croix de Fer. .alpe d huez (4)
1 Cat Marie blanque Grand ballon salEve roseland Moncenisio e sestriere (6)
Questo percorso riproposto oggi sarebbe del tutto anacronistico.
Oggi in salita si fanno poche differenze perché i corridori non sono in grado di fare la differenza.
Il modo di correre attualmente più efficace è quello dei passisti scalatori.
Gli scalatori puri stanno diventando anacronistici perché non riescono a venir fuori dai trenini in salita.
Se metti 100 km di crono questa parte di ciclisti, che già sta scomparendo, l'hai tagliata fuori del tutto.
Al giorno d'oggi già recuperare 1.30/2 minuti in salita ai passisti scalatori è un'impresa rarissima da vedere.
Mettere pochi chilometri a crono secondo me è la presa di coscienza che in salita i distacchi sono difficili, e lo trovo giusto. Trovo giusto anche mettere le crono prima, in modo che in salita si vedano sberle senza tanti calcoli.
Ciò che trovo assurdo è non combattere il problema di fondo, ovvero che la differenza in salita non si fa quasi più. Ci stanno provando coi misuratori, e apprezzo l'intenzione, ma se iniziassero a fare dei percorsi degni come fa il Giro d'Italia sarebbe molto meglio. Anche la Vuelta sta diventando meglio del Tour, meglio i garage di 3 km che queste processioni e gli interminabili fondovalle.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
giorgio ricci
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Il mitico Tour 92 per celebrare l'Europa. Tagliarono i Pirenei. Fecero 2 tapponi sulle Alpi, poi un bel massiccio centrale con arrivi a St Etienne e a La Bourbule (arrivo interessante sul massiccio centrale mai più riproposto)
L'ultima settimana in pianura. Un'assurdità, tuttavia gli arrivi in volata furono pochi, alcune tappe come Bruxelles furono spettacolari. Fu l'ultimo anno in cui anche le tappe piatte avevano chances di non arrivare in volata.
Pessimo percorso ma diversa filosofia nel gruppo


Welsh Wizard
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Welsh Wizard »

il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:39
Ciò che trovo assurdo è non combattere il problema di fondo, ovvero che la differenza in salita non si fa quasi più.
È tutto qua. Una riflessione che non si può rimandare più ormai, ne va della sopravvivenza del ciclismo


Luciano Pagliarini
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Luciano Pagliarini »

Gli scalatori puri al Tour de France non sono mai stati competitivi, salvo rari casi di gente che in salita era veramente hors catégorie.

Gli unici corridori ad aver vinto il Tour de France, nella storia, che possono essere considerati scalatori puri sono: Bartali, Gaul, Bahamontes, Van Impe, Pantani e Sastre.

Peraltro tutti realizzarono dei notevoli exploit nelle prove contro il tempo quando vinsero (Gaul le vinceva pure), tolto Bartali nel '48 che aveva un vantaggio talmente importante da potersi permettere di poter fare l'unica crono in programma a piedi.

Il problema, ad oggi, non è tanto che gli scalatori non possano vincere il Tour, quanto il fatto che, per come si è evoluto il ciclismo, correre come Herrera, Fuente o il primo Pantani, ovvero come dovrebbero fare i grimpeur veri e propri, è totalmente impossibile. Non è la categoria di corridori in sé che muore, ma quel modo di interpretare la gara (ed è un male ovviamente).


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il_panta
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da il_panta »

Welsh Wizard ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 0:35
il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:39
Ciò che trovo assurdo è non combattere il problema di fondo, ovvero che la differenza in salita non si fa quasi più.
È tutto qua. Una riflessione che non si può rimandare più ormai, ne va della sopravvivenza del ciclismo
A dire il vero, non la si fa al Tour.
Al Giro magari non si vedono più cose tipo Montecampione 1998 in cui il terzo arrivò a tre minuti, ma non ci si può lamentare.
La Vuelta ha il suo modo di creare selezione, che non sarà il più bello del mondo ma è innegabile che funzioni. Non ci si aspetta molto e succede ciò che ci si aspetta. E' una corsa che la sufficienza di solito la raggiunge, c'è chi sta peggio insomma.
Il Tour è una costante attesa di qualcosa che non accade mai, sembra di vivere nel romanzo di Buzzati.
Però al Giro il misuratore di potenza lo si usa ancora, eppure... Forse non è quello il punto? Magari aiuterà, ma partire dalle questioni più semplici non sarebbe male.
Benissimo la riduzione dei corridori (io non scenderei sotto il numero attuale), non sarebbe male un salary cap per non avere un dream team, però ci vogliono soprattutto i percorsi. Non sono né condizione necessaria né condizione sufficiente a garantire lo spettacolo, ma di sicuro giocano un ruolo importante. Questo percorso mi fa rabbia perché è tutt'altro che banale, inserisce tante montagne mitiche, ma nelle tappe clou sembra costruito per continuare a riproporre la solita noia del Tour. Vedi tutte queste salite, sale l'attesa, e poi...


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Welsh Wizard
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Welsh Wizard »

il_panta ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 1:03
Welsh Wizard ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 0:35
il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:39
Ciò che trovo assurdo è non combattere il problema di fondo, ovvero che la differenza in salita non si fa quasi più.
È tutto qua. Una riflessione che non si può rimandare più ormai, ne va della sopravvivenza del ciclismo
A dire il vero, non la si fa al Tour.
Al Giro magari non si vedono più cose tipo Montecampione 1998 in cui il terzo arrivò a tre minuti, ma non ci si può lamentare.
La Vuelta ha il suo modo di creare selezione, che non sarà il più bello del mondo ma è innegabile che funzioni. Non ci si aspetta molto e succede ciò che ci si aspetta. E' una corsa che la sufficienza di solito la raggiunge, c'è chi sta peggio insomma.
Il Tour è una costante attesa di qualcosa che non accade mai, sembra di vivere nel romanzo di Buzzati.
Però al Giro il misuratore di potenza lo si usa ancora, eppure... Forse non è quello il punto? Magari aiuterà, ma partire dalle questioni più semplici non sarebbe male.
Benissimo la riduzione dei corridori (io non scenderei sotto il numero attuale), non sarebbe male un salary cap per non avere un dream team, però ci vogliono soprattutto i percorsi. Non sono né condizione necessaria né condizione sufficiente a garantire lo spettacolo, ma di sicuro giocano un ruolo importante. Questo percorso mi fa rabbia perché è tutt'altro che banale, inserisce tante montagne mitiche, ma nelle tappe clou sembra costruito per continuare a riproporre la solita noia del Tour. Vedi tutte queste salite, sale l'attesa, e poi...
No ma io son d'accordo, insomma i percorsi sono importanti e la differenza tra Giro e Tour la si nota tutti.
Io parlavo di scardinare la logica dei trenini, del fatto che si sta bene a ruota e ti cuoci se ne esci, che in salita ormai si va molto veloce e l'attacco non paga, neanche da media distanza. Capisco (anche essendo un novellino) che non è una roba nuova, che i trenini non nascono con Sky, che è semplicemente l'evoluzione tecnica che ha avuto questo sport ecc. però forse in altri periodi aiutava e controbilanciava "l'esogeno" non so, mi saprete dire voi.
Comunque una riflessione profonda va fatta su dove si sta andando, qua c'è gente che segue anche il Qinghai Lake però il Tour, che sarebbe lo spot del ciclismo(ma pensiamo alle lamentele sulla Sanremo e le Ardenne, altre corse storiche), è meglio prenderlo a spizzichi e bocconi, insomma il grande pubblico che deve fare?
Non so assolutamente quale può essere la soluzione, neanche io sono convinto riguardo il misuratore, dico che ci vuole un esame a livello di sistema, il ciclismo era quello che ci racconta Pagliarini nei suoi thread, non può stare a calcolare il km di falsopiano in più o in meno


Winter
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Winter »

il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:39
Winter ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:13 Tour 1992..

Crono 4 , km totali 200,5

Colli..

2 tappa Marie blanque 1035.. a 46 km da pau

11 tappa Grand ballon 1360 a 54 km da mulhouse

12 tappa mont salEve 1345 a 77 da Saint gervais

13 tappa il famoso tappone del Sestriere da 6000 metri

14 tappa tappone 4 gpm con arrivo all alpe

Stop..nessun altra salita di prima categoria

Sarà più adatto agli scalatori il 92 o questo?

Nel 1992

HC Iseran..galibier..Croix de Fer. .alpe d huez (4)
1 Cat Marie blanque Grand ballon salEve roseland Moncenisio e sestriere (6)
Questo percorso riproposto oggi sarebbe del tutto anacronistico.
Oggi in salita si fanno poche differenze perché i corridori non sono in grado di fare la differenza.
Il modo di correre attualmente più efficace è quello dei passisti scalatori.
Gli scalatori puri stanno diventando anacronistici perché non riescono a venir fuori dai trenini in salita.
Se metti 100 km di crono questa parte di ciclisti, che già sta scomparendo, l'hai tagliata fuori del tutto.
Al giorno d'oggi già recuperare 1.30/2 minuti in salita ai passisti scalatori è un'impresa rarissima da vedere.
Mettere pochi chilometri a crono secondo me è la presa di coscienza che in salita i distacchi sono difficili, e lo trovo giusto. Trovo giusto anche mettere le crono prima, in modo che in salita si vedano sberle senza tanti calcoli.
Ciò che trovo assurdo è non combattere il problema di fondo, ovvero che la differenza in salita non si fa quasi più. Ci stanno provando coi misuratori, e apprezzo l'intenzione, ma se iniziassero a fare dei percorsi degni come fa il Giro d'Italia sarebbe molto meglio. Anche la Vuelta sta diventando meglio del Tour, meglio i garage di 3 km che queste processioni e gli interminabili fondovalle.
ma i discorsi che gli scalatori non fanno piu' differenze.. le sentivo gia' ad inizio anni 90 (Trofeo dello Scalatore fatto per salvaguardare.. una categoria in estinzione.. diceva giorgio Martino..)
I trenini c'erano gia' con Indurain
Bernard - Rue te li ricordi ?
solo che la corsa si sviluppava prima (e soprattutto i big attaccavano in prima persona)
Guarda dove attacca Pantani a Val Thorens (ed a inizio tappa era in crisi nera..)
Adesso nessuno si sogna di attaccare li
perche' stanno a guardare il cardio e balle varie (per me emblematica la frase di Scarponi.. nelle dolomiti .. dopo un attacco a meno di 3 km all'arrivo)

Eliminare Cardio , potenziometri.. Sfavorirebbero gli Sky ? no tutti (e sarebbe un bene per lo spettacolo) , visto che son tutti li a guardarli


jumbo
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da jumbo »

Togliere i misuratori credo che renderebbe più difficile il lavoro dei gregari, che anche loro quando fanno il trenino sono lì che guardano il misuratore di potenza, fino all'momento in cui scoppiano.
Senza misuratore penso che non riuscirebbero a fare un lavoro simile.


castelli
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da castelli »

Winter ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 7:56
il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:39
Winter ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:13 Tour 1992..

Crono 4 , km totali 200,5

Colli..

2 tappa Marie blanque 1035.. a 46 km da pau

11 tappa Grand ballon 1360 a 54 km da mulhouse

12 tappa mont salEve 1345 a 77 da Saint gervais

13 tappa il famoso tappone del Sestriere da 6000 metri

14 tappa tappone 4 gpm con arrivo all alpe

Stop..nessun altra salita di prima categoria

Sarà più adatto agli scalatori il 92 o questo?

Nel 1992

HC Iseran..galibier..Croix de Fer. .alpe d huez (4)
1 Cat Marie blanque Grand ballon salEve roseland Moncenisio e sestriere (6)
Questo percorso riproposto oggi sarebbe del tutto anacronistico.
Oggi in salita si fanno poche differenze perché i corridori non sono in grado di fare la differenza.
Il modo di correre attualmente più efficace è quello dei passisti scalatori.
Gli scalatori puri stanno diventando anacronistici perché non riescono a venir fuori dai trenini in salita.
Se metti 100 km di crono questa parte di ciclisti, che già sta scomparendo, l'hai tagliata fuori del tutto.
Al giorno d'oggi già recuperare 1.30/2 minuti in salita ai passisti scalatori è un'impresa rarissima da vedere.
Mettere pochi chilometri a crono secondo me è la presa di coscienza che in salita i distacchi sono difficili, e lo trovo giusto. Trovo giusto anche mettere le crono prima, in modo che in salita si vedano sberle senza tanti calcoli.
Ciò che trovo assurdo è non combattere il problema di fondo, ovvero che la differenza in salita non si fa quasi più. Ci stanno provando coi misuratori, e apprezzo l'intenzione, ma se iniziassero a fare dei percorsi degni come fa il Giro d'Italia sarebbe molto meglio. Anche la Vuelta sta diventando meglio del Tour, meglio i garage di 3 km che queste processioni e gli interminabili fondovalle.
ma i discorsi che gli scalatori non fanno piu' differenze.. le sentivo gia' ad inizio anni 90 (Trofeo dello Scalatore fatto per salvaguardare.. una categoria in estinzione.. diceva giorgio Martino..)
I trenini c'erano gia' con Indurain
Bernard - Rue te li ricordi ?
solo che la corsa si sviluppava prima (e soprattutto i big attaccavano in prima persona)
Guarda dove attacca Pantani a Val Thorens (ed a inizio tappa era in crisi nera..)
Adesso nessuno si sogna di attaccare li
perche' stanno a guardare il cardio e balle varie (per me emblematica la frase di Scarponi.. nelle dolomiti .. dopo un attacco a meno di 3 km all'arrivo)

Eliminare Cardio , potenziometri.. Sfavorirebbero gli Sky ? no tutti (e sarebbe un bene per lo spettacolo) , visto che son tutti li a guardarli
pantani non era in crisi da stanchezza, aveva un ginocchio in meno. ripartito il ginocchio è ripartito pure lui.
tra le tappe più spettacolari degli ultimi ci sono un gradino sopra quelle di schleck, contador, landis, froome. tutti e quattro avevano il pm.
landis con un vantaggio effettivo essendo uno dei pochi ad averlo durante quel tour.

rasmussen è stato l'unico in anni recenti a fare a pezzi l'intero peloton senza pm.

pantani in gara usava il cardio e in allenamento l'srm. la leggenda di un pantani paleociclista nasce dal suo modo di correre all'attacco non dal fatto che rifiutasse il meglio che c'era. anzi.
poi ci hanno giocato i giornali su 'sta cosa e anche lui ci andava dietro per sfinimento.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Winter
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Winter »

jumbo ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 8:38 Togliere i misuratori credo che renderebbe più difficile il lavoro dei gregari, che anche loro quando fanno il trenino sono lì che guardano il misuratore di potenza, fino all'momento in cui scoppiano.
Senza misuratore penso che non riuscirebbero a fare un lavoro simile.
Esatto
Idem nelle tappe di pianura le radioline


Winter
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Winter »

castelli ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 8:55

pantani non era in crisi da stanchezza, aveva un ginocchio in meno. ripartito il ginocchio è ripartito pure lui.
tra le tappe più spettacolari degli ultimi ci sono un gradino sopra quelle di schleck, contador, landis, froome. tutti e quattro avevano il pm.
landis con un vantaggio effettivo essendo uno dei pochi ad averlo durante quel tour.

rasmussen è stato l'unico in anni recenti a fare a pezzi l'intero peloton senza pm.

pantani in gara usava il cardio e in allenamento l'srm. la leggenda di un pantani paleociclista nasce dal suo modo di correre all'attacco non dal fatto che rifiutasse il meglio che c'era. anzi.
poi ci hanno giocato i giornali su 'sta cosa e anche lui ci andava dietro per sfinimento.
Mica ho scritto che la rifiutava
ma anche col cardio andava oltre
Se guardi Montecampione.. era a tutta
ha provato e riprovato finche non ha staccato Tonkov
il cardio gli avrebbe detto basta attacchi
poi l'entusiasmo d'averlo staccato gli ha dato un plus per andar a tutta negli ultimi km
Se guardava come Froome , contador , Nibali o Dumoulin (tutti uguali) il cardio non ci sarebbe mai riuscito
ovvio in altre occasioni non guardare i dati.. gli ha fatto perdere tanto
nel ciclismo attuale è piu' raro


lucks83
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da lucks83 »

Poi c'è da dire che per avere lo spettacolo nelle tappe montagnose devono anche verificarsi alcune situazioni. Per esempio quella in cui si è trovato Froome quest'anno al Giro, o quella in cui si trovava Pantani al Tour e al Giro 98.
Gente a cui non frega nulla di un podio in più o in meno e attacca da lontano per vincere, consapevole che se gli va male potrebbero saltare per aria.
Anche Contador correva cosi negli ultimi anni.
Poi, per quanto riguarda la categoria degli scalatori, effettivamente è un po' in crisi. Ma non credo che il motivo sia la presenza dei trenini in salita.. È solo che gli scalatori che ci sono oggi (mi viene in mente Quintana) a Pantani e Simoni, per fare due esempi, non gli allaccerebbero nemmeno le scarpe.


castelli
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da castelli »

Winter ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 9:16
castelli ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 8:55

pantani non era in crisi da stanchezza, aveva un ginocchio in meno. ripartito il ginocchio è ripartito pure lui.
tra le tappe più spettacolari degli ultimi ci sono un gradino sopra quelle di schleck, contador, landis, froome. tutti e quattro avevano il pm.
landis con un vantaggio effettivo essendo uno dei pochi ad averlo durante quel tour.

rasmussen è stato l'unico in anni recenti a fare a pezzi l'intero peloton senza pm.

pantani in gara usava il cardio e in allenamento l'srm. la leggenda di un pantani paleociclista nasce dal suo modo di correre all'attacco non dal fatto che rifiutasse il meglio che c'era. anzi.
poi ci hanno giocato i giornali su 'sta cosa e anche lui ci andava dietro per sfinimento.
Mica ho scritto che la rifiutava
ma anche col cardio andava oltre
Se guardi Montecampione.. era a tutta
ha provato e riprovato finche non ha staccato Tonkov
il cardio gli avrebbe detto basta attacchi
poi l'entusiasmo d'averlo staccato gli ha dato un plus per andar a tutta negli ultimi km
Se guardava come Froome , contador , Nibali o Dumoulin (tutti uguali) il cardio non ci sarebbe mai riuscito
ovvio in altre occasioni non guardare i dati.. gli ha fatto perdere tanto
nel ciclismo attuale è piu' raro
ma il cardio o il pm serve quando sei in una giornata in cui non sai di preciso (giornate borderline, non sei un cesso ma neanche una rosa) come vai per gestirti all'inizio e per vedere che aria tira.
una volta che hai visto l'aria che tira vai di conseguenza.

a tutta in una tappa non guardi né cardio e né pm. a montecampione sono 8 km alla morte.
e comunque pantani stava bene a montecampione. se stai male molli anche se sei pantani.
prendi la tappa di pampeago. lì pantani è in giornata media e infatti sta morendo per tenere tonkov che sta bene.
pantani non sta male ma neanche benissimo. ecco la giornata da cardio e pm.

è probabile che a pantani servisse un riscontro nella prima parte della tappa. il cardio dà poche info rispetto al pm.
se la mattina ti alzi che sei rinco è probabile che ti serva molto tempo al medio semza strappi (ore) per raggiungere la frequenza cardiaca massima o meglio soprasoglia(a fine tappa). esistono giornate anche così dove per attivare il motore serve molto tempo (e ti va ancora bene). altre giornate non vai e amen.
ossia se qualcuno ti attacca subito, ad inizio tappa, ti ammazza.

un corridore di punta in giornata no riesce a tenere probabilmente più di 5 watt kg sulle prime salite. il bluff chiaramente svanisce sull'ultima dove tutti stanno a 6.


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Walter_White
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Walter_White »

castelli ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 8:55
rasmussen è stato l'unico in anni recenti a fare a pezzi l'intero peloton senza pm.
Non ce l'aveva a Tignes? :o


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Re: Tour 2019

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tutti sottolineate come per sky sia semplice con questo percorso controllare la corsa, ma se fosse doumulin in maglia gialla non so quanto per sky sara semplice staccarlo....


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il_panta
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Re: Tour 2019

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pereiro2982 ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 10:19 tutti sottolineate come per sky sia semplice con questo percorso controllare la corsa, ma se fosse doumulin in maglia gialla non so quanto per sky sara semplice staccarlo....
Invece a me pare un percorso in cui uno squadrone ti distrugge per sfinimento.
Ultima modifica di il_panta il sabato 27 ottobre 2018, 12:14, modificato 1 volta in totale.


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castelli
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Re: Tour 2019

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Walter_White ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 10:02
castelli ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 8:55
rasmussen è stato l'unico in anni recenti a fare a pezzi l'intero peloton senza pm.
Non ce l'aveva a Tignes? :o
non aveva il computerino.

però è chiaro che se uno conta la pasta deve avere altro tipo di carburante.

non che gli altri andassero ad acqua. ma a tutto c'è un limite. tutta la rabobank nella tappa regina re king clou è senza computerino.
Ultima modifica di castelli il sabato 27 ottobre 2018, 11:13, modificato 1 volta in totale.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Tour 2019

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il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:39
Oggi in salita si fanno poche differenze perché i corridori non sono in grado di fare la differenza.
  • Ciò che trovo assurdo è non combattere il problema di fondo, ovvero che la differenza in salita non si fa quasi pi
ù. Ci stanno provando coi misuratori, e apprezzo l'intenzione, ma se iniziassero a fare dei percorsi degni come fa il Giro d'Italia sarebbe molto meglio. Anche la Vuelta sta diventando meglio del Tour, meglio i garage di 3 km che queste processioni e gli interminabili fondovalle.
caro il_panta apprezzo sempre molto i tuoi post molto precisi ed obbiettivi. Anche in questo hai perfettamente ragione : credo però che la soluzione ci sia.

Inseriamo uno o due tapponi di oltre 250 km , ognuno con 6000 metri di dislivello, magaricon arrivo in salita, e vedrai i distacchi ci saranno.Nelle tappe in linea metterei un limite ai rapporti (proibirei l'undici e il dodici e moltiplica con massimo 54 denti) con le seguenti conseguenze:
1. Discese con velocità minori.
2.Possibilità di fughe, anche isolate, notevolmente maggiori (credo sia evidente…).Se io spingo il 53/13 se non hanno la possibilità di mettere l'undici e il dodici e darsi il cambio siamo ad armi pari..
Questa proposta è stata fatta anche da Bernard Thevenet anni addietro..
1948
13ª tappa 15 luglio Cannes > Briançon 274 I
14 ªtappa 16 luglio Briançon > Aix-les-Bains 263

15ª tappa 18 luglio Aix-les-Bains > Losanna (CHE) 256
E' chiaro che con le bici dell'epoca, le strade dell'epoca , con queeste distanze e le salite che c'erano, Bartal , vincendi queste tre tappe, inflisse distacchi grandissimi.

Inseriamo oggi 3 tappe vicine a 300km l'una, con complessivi 16000-18000 metri di dislivello e i distacchi li vedrai certamente..

Purtroppo questo non avverrà e i GT diventeranno sempre meno interessanti..
ciao

el_condor

P.S: a me non dispiscerebbe nemmeno una tappa dimontagna a cronometro...(sogno...)


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Re: Tour 2019

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el_condor ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 11:07
il_panta ha scritto: venerdì 26 ottobre 2018, 23:39
Oggi in salita si fanno poche differenze perché i corridori non sono in grado di fare la differenza.
  • Ciò che trovo assurdo è non combattere il problema di fondo, ovvero che la differenza in salita non si fa quasi pi
ù. Ci stanno provando coi misuratori, e apprezzo l'intenzione, ma se iniziassero a fare dei percorsi degni come fa il Giro d'Italia sarebbe molto meglio. Anche la Vuelta sta diventando meglio del Tour, meglio i garage di 3 km che queste processioni e gli interminabili fondovalle.
caro il_panta apprezzo sempre molto i tuoi post molto precisi ed obbiettivi. Anche in questo hai perfettamente ragione : credo però che la soluzione ci sia.

Inseriamo uno o due tapponi di oltre 250 km , ognuno con 6000 metri di dislivello, magaricon arrivo in salita, e vedrai i distacchi ci saranno.Nelle tappe in linea metterei un limite ai rapporti (proibirei l'undici e il dodici e moltiplica con massimo 54 denti) con le seguenti conseguenze:
1. Discese con velocità minori.
2.Possibilità di fughe, anche isolate, notevolmente maggiori (credo sia evidente…).Se io spingo il 53/13 se non hanno la possibilità di mettere l'undici e il dodici e darsi il cambio siamo ad armi pari..
Questa proposta è stata fatta anche da Bernard Thevenet anni addietro..
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13ª tappa 15 luglio Cannes > Briançon 274 I
14 ªtappa 16 luglio Briançon > Aix-les-Bains 263

15ª tappa 18 luglio Aix-les-Bains > Losanna (CHE) 256
E' chiaro che con le bici dell'epoca, le strade dell'epoca , con queeste distanze e le salite che c'erano, Bartal , vincendi queste tre tappe, inflisse distacchi grandissimi.

Inseriamo oggi 3 tappe vicine a 300km l'una, con complessivi 16000-18000 metri di dislivello e i distacchi li vedrai certamente..

Purtroppo questo non avverrà e i GT diventeranno sempre meno interessanti..
ciao

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P.S: a me non dispiscerebbe nemmeno una tappa dimontagna a cronometro...(sogno...)
Una tappa di montagna a cronometro è un'ottima idea. L'ultima che si è vista fu quella del Giro 2000 con il monginevro e il Sestriere.
Poi il discorso tapponi ci sta, aggiungo che per quanto riguarda questo Tour, su poteva indurire di molto quello di Val Thorens, per fare distacchi. Da Alberville si poteva fare la Croix de Fer, dal lato duro del Glandon, il Mollard, la Madaleine e il finale a Val Thorens. Una tappa così, piazzata al penultimo giorno, sai che possibilità di far selezione?


el_condor

Re: Tour 2019

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Winter ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 7:56
ma i discorsi che gli scalatori non fanno piu' differenze.. le sentivo gia' ad inizio anni 90 (Trofeo dello Scalatore fatto per salvaguardare.. una categoria in estinzione.. diceva giorgio Martino..)
I trenini c'erano gia' con Indurain
Bernard - Rue te li ricordi ?
solo che la corsa si sviluppava prima (e soprattutto i big attaccavano in prima persona)
Guarda dove attacca Pantani a Val Thorens (ed a inizio tappa era in crisi nera..)
Adesso nessuno si sogna di attaccare li
perche' stanno a guardare il cardio e balle varie (per me emblematica la frase di Scarponi.. nelle dolomiti .. dopo un attacco a meno di 3 km all'arrivo)

Eliminare Cardio , potenziometri.. Sfavorirebbero gli Sky ? no tutti (e sarebbe un bene per lo spettacolo) , visto che son tutti li a guardarli
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
ciao

el_condor


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Slegar
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Re: Tour 2019

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Un mio carissimo amico, ex tecnico della nazionale italiana di sci di fondo, mi ha raccontato che ai suoi atleti diceva che se in allenamento avevano bisogno di guardare il cardiofrequenzimetro per capire come dosare lo sforzo era meglio per loro cambiare mestiere; in gara, poi, men che meno. Però l'uso del cardiofrequenzimetro in allenamento e in gara era, ed è, indispensabile allo staff della squadra come verifica del lavoro svolto in allenamento; tutti gli atleti, in gara, usano il cardiofrequenzimetro, ma nessuno perde un attimo a dargli un'occhiata.

Sicuramente l'uso del powermeter e del cardiofrequenzimetro è utilissimo allo staff di una squadra di ciclismo per monitorare il lavoro di allenamento e per capire lo stato di salute generale di un atleta durante un grande giro. E' indubbio che l'uso della tecnologia favorisce soprattutto il lavoro dei gregari.

Come conciliare le due posizioni? Semplicemente, a mio avviso, basta "oscurare" il computerino della bici con un "meraviglioso" vetrino nero. I ciclisti gareggierebbero al buio, i tecnici a fine gara possono scaricarsi tutti i dati i loro necessari e le ditte continuerebbero a produrre, testare e vendere i loro prodotti.


fair play? No, Grazie!
castelli
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da castelli »

Slegar ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 11:58 Un mio carissimo amico, ex tecnico della nazionale italiana di sci di fondo, mi ha raccontato che ai suoi atleti diceva che se in allenamento avevano bisogno di guardare il cardiofrequenzimetro per capire come dosare lo sforzo era meglio per loro cambiare mestiere; in gara, poi, men che meno. Però l'uso del cardiofrequenzimetro in allenamento e in gara era, ed è, indispensabile allo staff della squadra come verifica del lavoro svolto in allenamento; tutti gli atleti, in gara, usano il cardiofrequenzimetro, ma nessuno perde un attimo a dargli un'occhiata.

Sicuramente l'uso del powermeter e del cardiofrequenzimetro è utilissimo allo staff di una squadra di ciclismo per monitorare il lavoro di allenamento e per capire lo stato di salute generale di un atleta durante un grande giro. E' indubbio che l'uso della tecnologia favorisce soprattutto il lavoro dei gregari.

Come conciliare le due posizioni? Semplicemente, a mio avviso, basta "oscurare" il computerino della bici con un "meraviglioso" vetrino nero. I ciclisti gareggierebbero al buio, i tecnici a fine gara possono scaricarsi tutti i dati i loro necessari e le ditte continuerebbero a produrre, testare e vendere i loro prodotti.
il pm ti permette di dosare lo sforzo. il cardio per vedere a)se sei messo da culo b)nel caso tu stia molto bene ti permette di non strafare. comunque è uno strumento usato prima dell'avvento dei pm. ora è usato per avere un quadro più completo della situazione anche a livello di consumo calorico, il pm ti dà pure il consumo calorico ma il cardio te lo dà a livello di zone in modo che completa. se non è stato dismesso una ragione ci sarà


i primi cardio tipo fino al 2003 non avevano la possibilità di trasferire i dati al pc. quindi servivano sul momentum.

a me ogni tentativo di migliorare il ciclismo mi ricorda i tentativi di blatter di allargare le porte, il golden gol, il retropassaggio, etc.
logico che se fai 20 cambiamenti ti vengono 18 stronzate pure ma un paio le imbrocchi.


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Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da barrylyndon »

Per me, come spesso accade, si sta enfatizzando sull'uso di questi aggeggi..
Ma secondo voi Froome sulle Finestre guardava spasmodicamente il potenziometro?
Nibali sull'Angrilu contro Horner il suo cardio?
O Contador a Fuente de'?
Possono essere utili ed in taluni casi sono risultati se non decisivi, quasi..
Ma la pennellata dell'artista e' rimasta tale..
E non andiamo nemmeno a far confronti con i tempi di Pantani..
Altre benzine, altro ciclismo...


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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il_panta
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da il_panta »

barrylyndon ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 13:51 Per me, come spesso accade, si sta enfatizzando sull'uso di questi aggeggi..
Ma secondo voi Froome sulle Finestre guardava spasmodicamente il potenziometro?
Nibali sull'Angrilu contro Horner il suo cardio?
O Contador a Fuente de'?
Possono essere utili ed in taluni casi sono risultati se non decisivi, quasi..
Ma la pennellata dell'artista e' rimasta tale..
E non andiamo nemmeno a far confronti con i tempi di Pantani..
Altre benzine, altro ciclismo...
Penso che la strategia di froome fosse ben dettagliata. Finestre a x watt, fondovalle a y watt. Ma penso anche lui sappia bene quanti watt sta facendo. Se anche non lo sa esattamente perché lo strumento lo ha cuzisto in, pochi mesi impara di nuovo e siamo punto e a capo. Credo che il problema non sia nella presenza dello strumento, ma nella scientificità che lo strumento ha portato nello sport.


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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da barrylyndon »

Non credo avesse programmato con i watt 80 km di fuga solitaria...
Mi piace pensare che, pur facendo parte di una tattica prestabilita, il nostro abbia mandato a quel paese watt e pulsazioni..


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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Seb
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Re: Tour 2019

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Slegar ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 11:58 Come conciliare le due posizioni? Semplicemente, a mio avviso, basta "oscurare" il computerino della bici con un "meraviglioso" vetrino nero. I ciclisti gareggerebbero al buio, i tecnici a fine gara possono scaricarsi tutti i dati i loro necessari e le ditte continuerebbero a produrre, testare e vendere i loro prodotti.
Io quando ho letto dell'idea di vietare i power meter ho subito dato per scontato che l'idea reale sia di renderli inservibili live per i corridori: quindi o vetrino come dici tu, o metterli sotto al sellino


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Re: Tour 2019

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barrylyndon ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 14:03 Non credo avesse programmato con i watt 80 km di fuga solitaria...
Mi piace pensare che, pur facendo parte di una tattica prestabilita, il nostro abbia mandato a quel paese watt e pulsazioni..
Mi dispiace annichilire la poesia nel ciclismo, ma sono anche affascinato dall'opposto.
Non solo hanno pensato a quanti watt poteva produrre in ogni sezione, ma anche a quanta sudorazione questo avrebbe comportato dato le temperature previste, e gli hanno dato sempre il minimo di liquidi necessario per soddisfare le necessità senza appesantirlo anche solo con 50 grammi di acqua superflua! Mentre per il cibo sicuramente è stato importante quell'adattamento che ha fatto in Africa a gennaio e che gli permette di essere più fat-adapted, cioè capace di bruciare i grassi che sono già nel suo corpo, rispetto ai suoi rivali.
A proposito di questo, mi è stato detto da un amico che si occupa di allenamento e segue molto il professionismo che anche Bardet è un fat-adapted, ovvero un atleta che non necessità di tanto cibo in corsa, perché capace di estrarre dalle pressoché infinite riserve di grasso del corpo la maggior parte dell'energia di cui ha bisogno. Questo si traduce in grandi capacità di fondo e possibilità di fare azioni a lunga gittata. Se pensiamo alla trasformazione di Froome dai primi Tour in cui bastonava sui 20-30 minuti tutti, la trasformazione è visibile e probabilmente inseguita con metodo. La scienza nel ciclismo ormai ha un ruolo preponderante. Comunque sarei curioso di vedere se togliere i powermeter crea realmente problemi a qualcuno. Concordo in pieno sul fatto che sarebbe principalmente l'attività dei gregari a rimetterci.
Seb ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 14:20
Slegar ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 11:58 Come conciliare le due posizioni? Semplicemente, a mio avviso, basta "oscurare" il computerino della bici con un "meraviglioso" vetrino nero. I ciclisti gareggerebbero al buio, i tecnici a fine gara possono scaricarsi tutti i dati i loro necessari e le ditte continuerebbero a produrre, testare e vendere i loro prodotti.
Io quando ho letto dell'idea di vietare i power meter ho subito dato per scontato che l'idea reale sia di renderli inservibili live per i corridori: quindi o vetrino come dici tu, o metterli sotto al sellino
Credo anch'io si parli di questo. Se si parla di vietarli proprio allora sì che si fa un gran danno a Sky e al loro ciclismo. Basti pensare alle logiche di turnover che applicano per i gregari. Senza dati di sicuro si rende la vita molto più difficile.


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Re: Tour 2019

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barrylyndon ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 14:03 Non credo avesse programmato con i watt 80 km di fuga solitaria...
Mi piace pensare che, pur facendo parte di una tattica prestabilita, il nostro abbia mandato a quel paese watt e pulsazioni..
non lo credo in quanto ha fatto lo stesso wattaggio medio sia su finestre che su jaffrau: 380 watt.

il che non vuol dire che sia andato a spasso. ossia da fresco il finestre ok (ok si fa per dire). ma il problema (problemino) è farlo di nuovo sullo jaffreau. li pm o non pm anche se imposti il valore è comunque un casino. il pm permette solo di dirti che non puoi andare oltre. ossia a 390 watt froome si sarebbe incartato prima dell'arrivo quasi sicuramente. il che non vuol dire sicuro, tuttavia...

quel giorno prorpio il pm ha permesso una condotta di gara all'attacco.


questo è già successo con landis. nella salita sullo j plane inquadravano il suo computerino. mi pareva inchiodato sui 375 watt. vado a memoria. cmq segnava 20 all'ora in un tratto al 8% o poco meno


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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Denb »

barrylyndon ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 14:03 Non credo avesse programmato con i watt 80 km di fuga solitaria...
Mi piace pensare che, pur facendo parte di una tattica prestabilita, il nostro abbia mandato a quel paese watt e pulsazioni..
E invece sì.

Conversazione con il suo coach prima della tappa dove gli comunica che vuole provare ad andare via sul Finestre

Tabella con il dispendio energetico previsto

Analisi della prestazione


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Maìno della Spinetta
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Denb ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 14:38
barrylyndon ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 14:03 Non credo avesse programmato con i watt 80 km di fuga solitaria...
Mi piace pensare che, pur facendo parte di una tattica prestabilita, il nostro abbia mandato a quel paese watt e pulsazioni..
E invece sì.

Conversazione con il suo coach prima della tappa dove gli comunica che vuole provare ad andare via sul Finestre

Tabella con il dispendio energetico previsto

Analisi della prestazione
L'hanno studiata bene si', ma quella che hai messo e' una tabella in cui l'attacco avveniva ai meno 6.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Winter ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 9:16
castelli ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 8:55

pantani non era in crisi da stanchezza, aveva un ginocchio in meno. ripartito il ginocchio è ripartito pure lui.
tra le tappe più spettacolari degli ultimi ci sono un gradino sopra quelle di schleck, contador, landis, froome. tutti e quattro avevano il pm.
landis con un vantaggio effettivo essendo uno dei pochi ad averlo durante quel tour.

rasmussen è stato l'unico in anni recenti a fare a pezzi l'intero peloton senza pm.

pantani in gara usava il cardio e in allenamento l'srm. la leggenda di un pantani paleociclista nasce dal suo modo di correre all'attacco non dal fatto che rifiutasse il meglio che c'era. anzi.
poi ci hanno giocato i giornali su 'sta cosa e anche lui ci andava dietro per sfinimento.
Mica ho scritto che la rifiutava
ma anche col cardio andava oltre
Se guardi Montecampione.. era a tutta
ha provato e riprovato finche non ha staccato Tonkov
il cardio gli avrebbe detto basta attacchi
poi l'entusiasmo d'averlo staccato gli ha dato un plus per andar a tutta negli ultimi km
Se guardava come Froome , contador , Nibali o Dumoulin (tutti uguali) il cardio non ci sarebbe mai riuscito
ovvio in altre occasioni non guardare i dati.. gli ha fatto perdere tanto
nel ciclismo attuale è piu' raro

Da un'intervista a Contador

-Di recente hai proposto di abolire il misuratore di potenza in corsa.

"Sono convinto che senza gli Srm si libererebbe lo spettacolo. Sarebbe il modo di rompere certi blocchi. Il misuratore di potenza è il miglior strumento d'allenamento che ci sia, però in corsa ti condiziona. Lo so dai miei compagni. Quando ci allenavamo insieme, se uno sapeva che in salita poteva andare a 350 watt, quando scattavo e lui arrivava a quel limite, si staccava e si rassegnava. Se però gli facevo un urlo, si rialzava sui pedali e teneva duro fino in cima. E allora? E allora la testa vale più di quel display"

- Quelli che ne sanno più dei corridori dicono che sarebbe voler fermare il progresso

" Non facciamo i finti tonti, per favore, parliamo tra persone competenti. Una cosa è allenarsi, una cosa è correre. Prendiamo una cronometro. Se sai di dover partire a 400 watt e di doverli tenere fino in fondo, fai il tuo compito e magari vinci. Ma se non hai quel riferimento e la gamba spinge bene, magari in partenza ti viene di fare di più e vai a 450 watt, così alla fine ti trovi senza forze e cali. Le crisi ci sarebbero ancora e sarebbero legate alla capacità del corridore di gestirsi. Così com'è abbiamo creato lo sport infallibile, che sta bene a chi paga le squadre, perchè ha la garanzia di cosa può ottenere, ma a me non piace"


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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

chinaski89 ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 15:55
Winter ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 9:16
castelli ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 8:55

pantani non era in crisi da stanchezza, aveva un ginocchio in meno. ripartito il ginocchio è ripartito pure lui.
tra le tappe più spettacolari degli ultimi ci sono un gradino sopra quelle di schleck, contador, landis, froome. tutti e quattro avevano il pm.
landis con un vantaggio effettivo essendo uno dei pochi ad averlo durante quel tour.

rasmussen è stato l'unico in anni recenti a fare a pezzi l'intero peloton senza pm.

pantani in gara usava il cardio e in allenamento l'srm. la leggenda di un pantani paleociclista nasce dal suo modo di correre all'attacco non dal fatto che rifiutasse il meglio che c'era. anzi.
poi ci hanno giocato i giornali su 'sta cosa e anche lui ci andava dietro per sfinimento.
Mica ho scritto che la rifiutava
ma anche col cardio andava oltre
Se guardi Montecampione.. era a tutta
ha provato e riprovato finche non ha staccato Tonkov
il cardio gli avrebbe detto basta attacchi
poi l'entusiasmo d'averlo staccato gli ha dato un plus per andar a tutta negli ultimi km
Se guardava come Froome , contador , Nibali o Dumoulin (tutti uguali) il cardio non ci sarebbe mai riuscito
ovvio in altre occasioni non guardare i dati.. gli ha fatto perdere tanto
nel ciclismo attuale è piu' raro

Da un'intervista a Contador

-Di recente hai proposto di abolire il misuratore di potenza in corsa.

"Sono convinto che senza gli Srm si libererebbe lo spettacolo. Sarebbe il modo di rompere certi blocchi. Il misuratore di potenza è il miglior strumento d'allenamento che ci sia, però in corsa ti condiziona. Lo so dai miei compagni. Quando ci allenavamo insieme, se uno sapeva che in salita poteva andare a 350 watt, quando scattavo e lui arrivava a quel limite, si staccava e si rassegnava. Se però gli facevo un urlo, si rialzava sui pedali e teneva duro fino in cima. E allora? E allora la testa vale più di quel display"

- Quelli che ne sanno più dei corridori dicono che sarebbe voler fermare il progresso

" Non facciamo i finti tonti, per favore, parliamo tra persone competenti. Una cosa è allenarsi, una cosa è correre. Prendiamo una cronometro. Se sai di dover partire a 400 watt e di doverli tenere fino in fondo, fai il tuo compito e magari vinci. Ma se non hai quel riferimento e la gamba spinge bene, magari in partenza ti viene di fare di più e vai a 450 watt, così alla fine ti trovi senza forze e cali. Le crisi ci sarebbero ancora e sarebbero legate alla capacità del corridore di gestirsi. Così com'è abbiamo creato lo sport infallibile, che sta bene a chi paga le squadre, perchè ha la garanzia di cosa può ottenere, ma a me non piace"
Applausi a Contador :clap: :clap: :clap: :clap:


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Re: Tour 2019

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:clap: :clap: :clap: a Contador per questa intervista.
Comunque questo argomento dei PM è molto interessante, non dubito che in allenamento sia la cosa migliore che si possa usare.
Pero' è altresi' vero che la testa fa tanto, quando sei al limite.
Ricordo un'intervista di Bartoli, quando era alla Fassa Bortolo e, da compagno di Basso, diceva che la capacità di soffrire e stare al limite del varesino non l'aveva mai vista prima in nessun altro corridore. Questione di testa, appunto, se invece appena il PM ti dice che sei arrivato alla soglia, tu ti rassegni e tiri in remi in barca, ciao...


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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da lucks83 »

Poi però, lasciatemi dire una cosa, il Tour puo' anche chiedere di abolire tutto quello che vuole, per favorire lo spettacolo e combattere la noia.
Ma dovrebbero anche fare mea culpa su certe tappe che disegnano, come quella di Valloire, col Lautaret che anestetizza la corsa e spaventa i corridori.
Ora, se vuoi lo spettacolo, ditemi quale tra questi due percorsi, a parità di località di arrivo e partenza, preferireste.
jeudi-25-juillet-2019-18e-etape-embrun-(hautes-alpes)-valloire-(savoie)-les-grands-classiques-sont-revisites-pour-marquer-l-entree-dans-les-alpes-vars-izoard-et-galibier-trois-cols-au-dessus-de-2-000-metres-une-prem.jpg
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giorgio ricci
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Il secondo percorso è molto bello, però è un vero tappone, è gli organizzatori un tappone non lo volevano. :)
E poi mi domando. Ma perché non hanno disegnato la tappa di Val Thorens uguale a quella del 94. Erano si o no 150 km, ma c'erano Glandon e Madeleine. Ma era così tabù?


pereiro2982
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

la cosa che dispiace di questo tour non è il fatto che sia particolarmente brutto anzi sarebbe una bella vuelta , e cmq tra i migliori degli ultimi anni , ma il fatto che mi da fastidio e quanto mancasse poco per essere un percorso veramente apprezzabile


giorgio ricci
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Si ha qualche notizia sulle tappe di Albi e Gap?


Winter
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da Winter »

chinaski89 ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 15:55
Winter ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 9:16
castelli ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 8:55

pantani non era in crisi da stanchezza, aveva un ginocchio in meno. ripartito il ginocchio è ripartito pure lui.
tra le tappe più spettacolari degli ultimi ci sono un gradino sopra quelle di schleck, contador, landis, froome. tutti e quattro avevano il pm.
landis con un vantaggio effettivo essendo uno dei pochi ad averlo durante quel tour.

rasmussen è stato l'unico in anni recenti a fare a pezzi l'intero peloton senza pm.

pantani in gara usava il cardio e in allenamento l'srm. la leggenda di un pantani paleociclista nasce dal suo modo di correre all'attacco non dal fatto che rifiutasse il meglio che c'era. anzi.
poi ci hanno giocato i giornali su 'sta cosa e anche lui ci andava dietro per sfinimento.
Mica ho scritto che la rifiutava
ma anche col cardio andava oltre
Se guardi Montecampione.. era a tutta
ha provato e riprovato finche non ha staccato Tonkov
il cardio gli avrebbe detto basta attacchi
poi l'entusiasmo d'averlo staccato gli ha dato un plus per andar a tutta negli ultimi km
Se guardava come Froome , contador , Nibali o Dumoulin (tutti uguali) il cardio non ci sarebbe mai riuscito
ovvio in altre occasioni non guardare i dati.. gli ha fatto perdere tanto
nel ciclismo attuale è piu' raro

Da un'intervista a Contador

-Di recente hai proposto di abolire il misuratore di potenza in corsa.

"Sono convinto che senza gli Srm si libererebbe lo spettacolo. Sarebbe il modo di rompere certi blocchi. Il misuratore di potenza è il miglior strumento d'allenamento che ci sia, però in corsa ti condiziona. Lo so dai miei compagni. Quando ci allenavamo insieme, se uno sapeva che in salita poteva andare a 350 watt, quando scattavo e lui arrivava a quel limite, si staccava e si rassegnava. Se però gli facevo un urlo, si rialzava sui pedali e teneva duro fino in cima. E allora? E allora la testa vale più di quel display"

- Quelli che ne sanno più dei corridori dicono che sarebbe voler fermare il progresso

" Non facciamo i finti tonti, per favore, parliamo tra persone competenti. Una cosa è allenarsi, una cosa è correre. Prendiamo una cronometro. Se sai di dover partire a 400 watt e di doverli tenere fino in fondo, fai il tuo compito e magari vinci. Ma se non hai quel riferimento e la gamba spinge bene, magari in partenza ti viene di fare di più e vai a 450 watt, così alla fine ti trovi senza forze e cali. Le crisi ci sarebbero ancora e sarebbero legate alla capacità del corridore di gestirsi. Così com'è abbiamo creato lo sport infallibile, che sta bene a chi paga le squadre, perchè ha la garanzia di cosa può ottenere, ma a me non piace"
Bell intervista
Come mai nei vari scatti ogni trenta secondi guardava il computerino?
Non era il power meter ma il cardio lo guardava di continuo


nibali-san baronto
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

giorgio ricci ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 20:40 Si ha qualche notizia sulle tappe di Albi e Gap?
Albi dovrebbe essere tutta su e giù e superare anche i 1000 metri di altirudine.
Gap avrà il Col de la Sentinelle a ridosso del traguardo.

EDIT:
Se può interessare, sto recensendo tappa per tappa il Tour 2019 sul mio topic: "Il ciclismo visto con gli occhi di un ciclista".
Di ciascuna tappa descrivo il percorso, raccolgo tutte le informazioni in circolazione ed inserisco tutto il materiale a disposizione, sia ufficiale che ufficioso. Spesso lancio un mio pronostico molto generico.


giorgio ricci
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Grazie. Sei sempre molto preciso.


nibali-san baronto
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da nibali-san baronto »

giorgio ricci ha scritto: domenica 28 ottobre 2018, 0:27 Grazie. Sei sempre molto preciso.
Non c'è di che. :cincin:


pereiro2982
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Re: Tour 2019

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

ma sul potenziometro quando ci sara la risposta?


Crestelte
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Re: Tour 2019

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lucks83 ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 18:12 Poi però, lasciatemi dire una cosa, il Tour puo' anche chiedere di abolire tutto quello che vuole, per favorire lo spettacolo e combattere la noia.
Ma dovrebbero anche fare mea culpa su certe tappe che disegnano, come quella di Valloire, col Lautaret che anestetizza la corsa e spaventa i corridori.
Ora, se vuoi lo spettacolo, ditemi quale tra questi due percorsi, a parità di località di arrivo e partenza, preferireste.jeudi-25-juillet-2019-18e-etape-embrun-(hautes-alpes)-valloire-(savoie)-les-grands-classiques-sont-revisites-pour-marquer-l-entree-dans-les-alpes-vars-izoard-et-galibier-trois-cols-au-dessus-de-2-000-metres-une-prem.jpgembrun - valloire.png
Si è deciso da molti anni di non fare più tappe di oltre 200 chilometri con oltre 5.000 o 6000 metri dislivello perchè molti ciclisti si lamentavano.
Riducendo il chilometraggio e il dislivello in teoria non dovrebbe più essere nessuno che si lamenta e nessuno che prova a doparsi.
Quindi ragazzi scordatevi tappe di una volta con tantissime salite.


Crestelte
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Re: Tour 2019

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ho riguardato la presentazione del tour de france, ho visto qualcosa interessante

tappa n8
Immagine
3.900 metri dislivello


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chinaski89
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Re: Tour 2019

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Crestelte ha scritto: martedì 30 ottobre 2018, 12:08
lucks83 ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 18:12 Poi però, lasciatemi dire una cosa, il Tour puo' anche chiedere di abolire tutto quello che vuole, per favorire lo spettacolo e combattere la noia.
Ma dovrebbero anche fare mea culpa su certe tappe che disegnano, come quella di Valloire, col Lautaret che anestetizza la corsa e spaventa i corridori.
Ora, se vuoi lo spettacolo, ditemi quale tra questi due percorsi, a parità di località di arrivo e partenza, preferireste.jeudi-25-juillet-2019-18e-etape-embrun-(hautes-alpes)-valloire-(savoie)-les-grands-classiques-sont-revisites-pour-marquer-l-entree-dans-les-alpes-vars-izoard-et-galibier-trois-cols-au-dessus-de-2-000-metres-une-prem.jpgembrun - valloire.png
Si è deciso da molti anni di non fare più tappe di oltre 200 chilometri con oltre 5.000 o 6000 metri dislivello perchè molti ciclisti si lamentavano.
Riducendo il chilometraggio e il dislivello in teoria non dovrebbe più essere nessuno che si lamenta e nessuno che prova a doparsi.
Quindi ragazzi scordatevi tappe di una volta con tantissime salite.
Scusate OT in sezione errata, ma se scrivo di la nessuno legge e l'argomento è stato tirato fuori qui, la teoria che tappe più brevi portino i corridori a non doparsi è una cazz.. ehm cavolata sesquipedale smentita dai fatti e soprattutto dalla logica. Se la tappa è di 450Km o di 40 se io sono pieno fino ai capelli e il mio avversario (più o meno del mio livello chiaramente) va a pane ed acqua ci sono pochi cazzi e quello non mi vede manco col binocolo. Ci sia una salita o tre non cambierà il distacco, ma la sostanza resta quella. Seguendo sta logica poi per quale motivo una Parigi-Roubaix non è stata accorciata a 100Km?


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Walter_White
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Re: Tour 2019

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Crestelte ha scritto: martedì 30 ottobre 2018, 12:08
lucks83 ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 18:12 Poi però, lasciatemi dire una cosa, il Tour puo' anche chiedere di abolire tutto quello che vuole, per favorire lo spettacolo e combattere la noia.
Ma dovrebbero anche fare mea culpa su certe tappe che disegnano, come quella di Valloire, col Lautaret che anestetizza la corsa e spaventa i corridori.
Ora, se vuoi lo spettacolo, ditemi quale tra questi due percorsi, a parità di località di arrivo e partenza, preferireste.jeudi-25-juillet-2019-18e-etape-embrun-(hautes-alpes)-valloire-(savoie)-les-grands-classiques-sont-revisites-pour-marquer-l-entree-dans-les-alpes-vars-izoard-et-galibier-trois-cols-au-dessus-de-2-000-metres-une-prem.jpgembrun - valloire.png
Si è deciso da molti anni di non fare più tappe di oltre 200 chilometri con oltre 5.000 o 6000 metri dislivello perchè molti ciclisti si lamentavano.
Riducendo il chilometraggio e il dislivello in teoria non dovrebbe più essere nessuno che si lamenta e nessuno che prova a doparsi.
Quindi ragazzi scordatevi tappe di una volta con tantissime salite.
Decisione figlia di un'ipocrisia clamorosa, perché pure gli organizzatori sanno benissimo che non vanno a pane ed acqua; e soprattutto al Giro allora dovevano esserci numerosi casi di positività in questi anni.
Tour e Vuelta hanno intrapreso una pericolosa involuzione verso qualcosa che punisce il fondo di un corridore, caratteristica nativa del ciclista pioniere di 100 anni fa, ma anche di tutti i più grandi campioni seguenti.
Menomale che qui quei tapponi li fanno ancora...


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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