Cthulhu ha scritto: ↑domenica 20 ottobre 2019, 12:30
Io credo che tu e qualche altro abbiate una visione molto poco realistica dell'importanza delle Olimpiadi rispetto al Tour.Che infatti guarda caso è il più duro degli ultimi anni.
Nessuno rinuncia non dico a vincere, ma a fare classifica di vertice per una corsa singola e aleatoria dall'altra parte del mondo. Il ciclismo è uno sport professionistico da sempre, come il calcio, il basket,il baseball, il tennis, la boxe,il golf. Per nessuno di questi sport l' Olimpiade è la manifestazione più prestigiosa.
Mi sa che diate a quella corsa un'importanza sproporzionata solo perché è l'unica importante che Nibali ha ancora qualche possibilità concreta di vincere.
Ah, le polemiche verso chi tifa Nibali
Un grande classico che non manca mai in questo forum.
Nibali è uno degli N contender per le Olimpiadi e lungi dall'essere il favorito. E lo scrivo proprio perché sono un suo tifoso e non voglio che si dia per scontato che "deve" vincere. E peraltro se vincesse le Olimpiadi non sarebbe certo il suo più grande successo: i 2 Giri, il Tour e forse financo la Vuelta sono più importanti. Sarebbe quello più commovente perché a 36 anni pochi highlanders sono in grado di vincere competizioni così importanti (Valverde e Gilbert).
Detto questo, le valutazioni su quale GT puntare, stagione per stagione, risentono di tante valutazioni (tranne per i Toursessuali, tra cui anche Toursessuali sadomaso come Richie Porte): i vari Dumoulin, Roglic ecc, (poi se è permesso ci infilo anche Nibali tra questi, pare che quest'anno abbia ancora fatto 2o al giro) e i loro DS/TM decidono quale GT fare sulla base di percorsi, esigenze di squadra, di sponsor...e anche la prospettiva olimpica ha un ruolo, magari secondario.
Le Olimpiadi hanno aperto ai Pro dal 1996.
Da allora l'hanno vinta:
1996 Pascal Richard (1 Liegi, 1 Lombardia)
2000 Jan Ullrich (1 Tour, 1 Vuelta, tanti podi al tour)
2004 Paolo Bettini (2 mondiali, 2 liegi, 2 Lombardia, 1 Sanremo ecc)
2008 Samuel Sanchez, l'unico a non aver vinto né monumenti né GT né Mondiali
2012 Vinokourov (2 Liegi, 1 Vuelta)
2016 Greg Van Avermaet (1 Roubaix)
Insomma, non l'ha vinta proprio gente di passaggio.
Il Tour de France resta più importante ma richiede una valutazione onesta delle proprie chances: mentre un Bernal o un Froome certamente puntano al Tour 100% e a Tokio vanno sperando nelle doti di recupero del jetlag e basta, altri faranno altre valutazioni. Magari anche solo puntano a entrare in forma nella seconda metà del tour per avere una fiche per Tokio, invece di chiudere al lumicino.
E non dimentichiamoci che il Tour tutti gli anni viene onorato da fior di classicomani, che si giocano arrivi su strappi brevi e si buttano a fare fughe: molti di questi secondo me hanno prenotato un aereo prima dell'ultima tappa. E non perché costasse meno.
Ciò detto, fatemelo dire, la prova su strada a 6 giorni dalla fine della più grande competizione ciclistica, in un altro continente a 8 ore di fuso, è roba da TSO. Come se le Olimpiadi, peraltro, non durassero 2 settimane abbondanti.