Il percorso della Milano-Sanremo
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Il percorso della Milano-Sanremo
La parola a voi
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Io aggiungerei anche che tutti quelli che hanno in mente alternative per la corsa, possono postarle qua. Tanto ormai sappiamo tutti dove andare a pescare per tracciare percorsi
Facciamo una specie di laboratorio
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
E poi si fa un fascicolo da spedire a rcsudra ha scritto:Io aggiungerei anche che tutti quelli che hanno in mente alternative per la corsa, possono postarle qua. Tanto ormai sappiamo tutti dove andare a pescare per tracciare percorsi
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FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Se mi si prende dopo cena faccio un post con le principali alternative
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Nulla è immutabile, però non la stravolgerei troppo
La Sanremo è la più aperta della classiche, paradossalmente è quella che è stata vinta da più specialisti dei grandi giri, ma al tempo stesso che consente ai velocisti puri di giocarsela, eppure nonostante la sua facilità le ultime due edizioni non sono finite con volatone di gruppo
Eviterei di snaturarla, poi se si vuole agiungere qualcosa (o sostityire la Cipressa con qualcos'altro) ben venga ma ripeto senza volerla trasformare in una brutta copia della Liegi o del Lombardia. E manterrei il chilometraggio di quasi 300 chilometri, essenziale per far uscire il fondista
La Sanremo è la più aperta della classiche, paradossalmente è quella che è stata vinta da più specialisti dei grandi giri, ma al tempo stesso che consente ai velocisti puri di giocarsela, eppure nonostante la sua facilità le ultime due edizioni non sono finite con volatone di gruppo
Eviterei di snaturarla, poi se si vuole agiungere qualcosa (o sostityire la Cipressa con qualcos'altro) ben venga ma ripeto senza volerla trasformare in una brutta copia della Liegi o del Lombardia. E manterrei il chilometraggio di quasi 300 chilometri, essenziale per far uscire il fondista
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
re-introdurre le manie salendo magari da Spotorno anzichè Noli
introdurre la Pompeiana
diventerebbe una corsa preclusa ai velocisti
introdurre la Pompeiana
diventerebbe una corsa preclusa ai velocisti
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Come (non) cambiare la Milano-Sanremo
La Partenza
In una corsa lunga come la Milano-Sanremo diventa importante anche il posizionamento della partenza e dell'arrivo, per evitare di sforare il limite dei 300 km imposto dall'UCI e al contempo cercare di guadagnare qualche chilometro per inserire una variante nel percorso.
Negli anni 60 e 70 la corsa partiva ufficialmente dalla Certosa di Pavia, inserendo quindi un tratto fittizio di 30 chilometri ora irrealizzabile (il massimo è 10 chilometri).
il che rendeva possibile (1965) passare dal Turchino e scalare mezzo Melogno prima dei Capi pur rimanendo in un chilometraggio umano.
Le alternative sono quindi due:
L'approdo in Riviera
Un must assoluto a mio parere. Una salita abbastanza seria ai -95 che può sortire effetti limitati -un anno vinse comunque Cavendish- che farsi sentire sulle gambe. Il versante più "economico", quello di Voze, aggiunge 4 km al percorso
Verezzi
Poco più facile delle Manie -3600 metri al 6,5%- da cui dista solo 4 chilometri. Discesa molto stretta e tecnica, allunga di 7 chilometri il percorso
Alternative ai Capi
Allunga il percorso di 7 chilometri, una Cipressa prima della Cipressa -giusto un poco più dura: 5,2 km al 4,8%-. Personalmente preferirei Civezza -> Cipressa -> Poggio a Cipressa -> Pompeiana -> Poggio
"Pompeiana"
Ormai su questa variante c'è una vera e propria letteratura scientifica e giuridica. Segnalo i dati ufficiali:
Sebbene sia del parere che condizioni troppo la corsa, non sarebbe male provarla anche per un solo anno -dopo aver visto Rue Naniot...-
Terzorio
Variante soft della Pompeiana, che anticipa di un po' la salita e scende dalle prime rampe della succitata. 4 km al 4,5% che non hanno le punte di pendenza della Pompeiana e si collegano meglio alla Cipressa che al Poggio (2 km di pianura dalla prima e 6 dal secondo) formando così un'interessante sequenza di difficoltà discendente.
Facciamoci del male
Finale con qualche breve rampa al 10% (es. Via Duca degli Abruzzi) nella periferia di Sanremo, a 2-3 km dall'arrivo. Le possibilità sono tantissime e tutte fuori luogo
[post in aggiornamento, intanto pubblico per evitare crash improvvisi]
La Partenza
In una corsa lunga come la Milano-Sanremo diventa importante anche il posizionamento della partenza e dell'arrivo, per evitare di sforare il limite dei 300 km imposto dall'UCI e al contempo cercare di guadagnare qualche chilometro per inserire una variante nel percorso.
Negli anni 60 e 70 la corsa partiva ufficialmente dalla Certosa di Pavia, inserendo quindi un tratto fittizio di 30 chilometri ora irrealizzabile (il massimo è 10 chilometri).
il che rendeva possibile (1965) passare dal Turchino e scalare mezzo Melogno prima dei Capi pur rimanendo in un chilometraggio umano.
Le alternative sono quindi due:
- lasciare invariata la scenografica partenza fittizia a Milano e partire nella periferia (in teoria si possono avere un altro paio di chilometri bonus se si parte esattamente al limite dei 10 km di trasferimento)
- fare come la Roubaix delocalizzando il luogo di partenza ad una città nelle vicinanze: Vigevano, Rozzano, la stessa Pavia, perdendo in grandeur della sede di partenza ma guadagnando anche più 30 chilometri per il successivo sviluppo del percorso.
L'approdo in Riviera
- Passo del Turchino: ora nulla più che una tradizione storica, è sportivamente il meno performante dei possibili passi di accesso alla Riviera ligure: nettamente più facile degli altri, allunga sensibilmente il chilometraggio totale, inserisce 90 km di nulla assoluto tra fine della discesa e inizio del primo capo.
- Bric Berton: variante realmente usata all'inizio del millennio. Molto più dura del Turchino, con un paio di chilometri discretamente impegnativi a metà salità, non è comunque sinonimo di corsa dura (Cipollini e Zabel tra i vincitori con Bric). Diminuisce di circa 5 chilometri -ad occhio- la lunghezza della corsa e di una quindicina il tratto morto pre-capi.
Taci, Angelo, TaciAllungando il percorso di una decina di chilometri si può salire sul Beigua e scendere dal versante più duro
- Colle del Melogno: la mia ipotesi preferita; il più duro dei tre per pendenza (7,5 km al 6%, al Tour sarebbe un Seconda Categoria) e non facile discesa (i 15 km del vero Melogno). Il principale vantaggio è che riduce il tratto morto sull'Aurelia a soli 25 chilometri, senza contare che, essendo idealmente 60 chilometri dopo il Turchino, potrebbe essere un trampolino per stancare i velocisti. Stessa lunghezza pressappoco del Turchino. Svantaggio: impossibilità di utilizzare le Manie -si scende a Pietra Ligure-
Un must assoluto a mio parere. Una salita abbastanza seria ai -95 che può sortire effetti limitati -un anno vinse comunque Cavendish- che farsi sentire sulle gambe. Il versante più "economico", quello di Voze, aggiunge 4 km al percorso
Verezzi
Poco più facile delle Manie -3600 metri al 6,5%- da cui dista solo 4 chilometri. Discesa molto stretta e tecnica, allunga di 7 chilometri il percorso
Alternative ai Capi
- Capo Mele: c'è da dirlo? Colla Micheri, che allunga il percorso di un solo chilometro e mezzo. Discesa da tenere d'occhio da parte di corridori ed organizzatori.
- Capo Cervo: oggettivamente le Bande di Là-Rollo mi sembrano troppo malmesse per essere realistiche. Capo inevitabile.
- Capo Berta: duro già di suo, può essere indurito passando per il Villaggio Berta (un altro km all'8% dopo una breve discesa sull'Aurelia). Fattibilissimo come qualità di strade, ma non così necessario come la Colla ai fini del percorso.
Allunga il percorso di 7 chilometri, una Cipressa prima della Cipressa -giusto un poco più dura: 5,2 km al 4,8%-. Personalmente preferirei Civezza -> Cipressa -> Poggio a Cipressa -> Pompeiana -> Poggio
"Pompeiana"
Ormai su questa variante c'è una vera e propria letteratura scientifica e giuridica. Segnalo i dati ufficiali:
Sebbene sia del parere che condizioni troppo la corsa, non sarebbe male provarla anche per un solo anno -dopo aver visto Rue Naniot...-
Terzorio
Variante soft della Pompeiana, che anticipa di un po' la salita e scende dalle prime rampe della succitata. 4 km al 4,5% che non hanno le punte di pendenza della Pompeiana e si collegano meglio alla Cipressa che al Poggio (2 km di pianura dalla prima e 6 dal secondo) formando così un'interessante sequenza di difficoltà discendente.
Facciamoci del male
Finale con qualche breve rampa al 10% (es. Via Duca degli Abruzzi) nella periferia di Sanremo, a 2-3 km dall'arrivo. Le possibilità sono tantissime e tutte fuori luogo
[post in aggiornamento, intanto pubblico per evitare crash improvvisi]
Ultima modifica di Patate il lunedì 19 marzo 2018, 23:08, modificato 6 volte in totale.
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Per me potrebbero fare una doppia scalata del Poggio in modo tale da rendere il finale molto emozionante...naturalmente bisogna "tagliare" in qualche modo il percorso in modo tale che non si superino i 300 km
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Dato che è argomento ciclico, l'anno scorso avevo pensato a questi:
- Questa è un po' lunga, ma si può levare qualcosa o trovare un passo alternativo al Turchino e si rientra nei limiti. https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/111821
- Simile, ma con qualche salitella in più https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/113300
- Pompeiana parziale, ovviamente della tappa interessa solo il finale, non la partenza https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/83423
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Io ho elaborato una variante con una salitella della costa già usata recentemente in una corsa che non è la Sanremo (chissà quale altra può essere ) e che nessuno ha ancora nominato. Magari domani la posto
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Pinamare però bisognerebbe farla in discesa alla parte dei tornantini, che sarebbero veramente troppo stretti per una corsa come la Sanremo, secondo me, almeno.udra ha scritto:Io ho elaborato una variante con una salitella della costa già usata recentemente in una corsa che non è la Sanremo (chissà quale altra può essere ) e che nessuno ha ancora nominato. Magari domani la posto
Personalmente sono dell''opinione che difficoltà lontano da Sanremo servono a poco e la rendono inutilmente dura (qui sì, forse, "snaturandola"). Serve solo qualcosa per rivitalizzare la Cipressa che ormai è evitata da tutti per via dei chilometri che la separano dal Poggio. Per questo ritengo la Pompeiana l'ideale da inserire tra Cipressa e Poggio.
Renderebbe molto difficile che vinca un velocista puro, ma aprirebbe la corsa pressochè a tutti gli altri, riducendo moltissimo la possibilità per le squadre, di riorganizzarsi sui brevi tratti di Aurelia nel finale.
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Per me il finale va benissimo così, ma cercherei di indurire la parte centrale tra Turchino e Cipresa
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Senza inserire nessuna nuova salita c'è la possibilità di rendere più selettiva la Cipressa modificando la parte iniziale del versante di San Lorenzo al Mare. In pratica, arrivati a San Lorenzo al Mare si prosegue per un chilometro sull'Aurelia fino alla località di Piani Paorelli e a quel punto si svolta a sinistra per andare ad imboccare una strada più stretta rispetto al versante classico, ma percorribile senza troppi problemi dal gruppo, che sfocia sulla strada classica della Cipressa circa 2 Km prima di arrivare allo scollinamento. Questa salita è lunga 4,1 Km, presenta una pendenza media del 5,4% e, quel che più importa, sale al 7,8% di media nei primi 2 Km, quelli nuovi. La Cipressa classica è di 5,6 Km, sale al 4,1% e non presenta mai tratti impegnativi.
Inoltre, ho provato a calcolare il chilometraggio complessivo della Sanremo con la salita alla Cipressa dal nuovo versante e mi sono accorto che non cambia, anzi si limano 100-200 metri.
Dite che può cambiare qualcosa?
Versante classico Cipressa
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/80914
Versante Piani-Paorelli
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/110204
Imbocco nuovo versante
http://www.davinotti.com/streetview/?ce ... ,2.6004446
Inoltre, ho provato a calcolare il chilometraggio complessivo della Sanremo con la salita alla Cipressa dal nuovo versante e mi sono accorto che non cambia, anzi si limano 100-200 metri.
Dite che può cambiare qualcosa?
Versante classico Cipressa
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/80914
Versante Piani-Paorelli
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/110204
Imbocco nuovo versante
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Io mi accontenterei di inserire Le Manie al percorso attuale. Magari i capitani rimarrebbero comunque tutti davanti, ma i gregari sarebbero molto meno presenti e la corsa sarebbe più aperta.
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Una domanda per voi esperti di altimetrie e percorsi: gli strappetti finali della Parigi-Tours che lunghezza e pendenza hanno?
E' vero che la Parigi-Tours non è più una corsa di altissimo prestigio e quindi è forse meno bloccata della sanremo, ma mi pare che ci siano più probabilità di vedere un attacco di successo lì piuttosto che in riviera, nonostante il finale sia meno adatto agli attaccanti.
Personalmente sono molto incerto su quali novità introdurre, negli anni ho più volte cambiato idea.
L'obiettivo dovrebbe essere quello di spostare l'inizio della potenziale battaglia almeno ad una trentina di chilometri dal traguardo senza cambiare il finale perché deve rimanere l'incertezza e il pathos del poggio.
La cipressa è senza ombra di dubbio troppo facile come penultima asperità, considerando il quasi nulla che la precede, quindi o si indurisce il percorso prima con almeno due salite o bisogna sostituirla.
A me piace questa sequenza Turchino -> Manie - Colla Micheri -> Capo Cervo -> Capo Berta -> Civezza -> Cipressa (ver. Piani-Paorelli) -> Poggio
se qualcuno ha voglia di tracciare l'altimetria...
E' vero che la Parigi-Tours non è più una corsa di altissimo prestigio e quindi è forse meno bloccata della sanremo, ma mi pare che ci siano più probabilità di vedere un attacco di successo lì piuttosto che in riviera, nonostante il finale sia meno adatto agli attaccanti.
Personalmente sono molto incerto su quali novità introdurre, negli anni ho più volte cambiato idea.
L'obiettivo dovrebbe essere quello di spostare l'inizio della potenziale battaglia almeno ad una trentina di chilometri dal traguardo senza cambiare il finale perché deve rimanere l'incertezza e il pathos del poggio.
La cipressa è senza ombra di dubbio troppo facile come penultima asperità, considerando il quasi nulla che la precede, quindi o si indurisce il percorso prima con almeno due salite o bisogna sostituirla.
A me piace questa sequenza Turchino -> Manie - Colla Micheri -> Capo Cervo -> Capo Berta -> Civezza -> Cipressa (ver. Piani-Paorelli) -> Poggio
se qualcuno ha voglia di tracciare l'altimetria...
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Difetti di Bric Berton e ancora più del Melogno: in una giornata come sabato scorso, a metà marzo, a 850 metri e soprattutto a 1000 metri di quota si può trovare neve, molto più facilmente che ai 500 metri del Turchino.
A parte questo, per me il Bric Berton sarebbe una opzione da considerare, per ridurre il tratto di "nulla" in Riviera.
Problema comunque relativo, che come diceva qualcuno nel topic dell'edizione 2018, nasce solo perchè ora abbiamo 3 ore di diretta. Se fossimo negli anni '80 con una sola ora di diretta, non avremmo questo problema del percorso.
Io rimetterei le Manie o il ponte del Merlo, e basta.
A parte questo, per me il Bric Berton sarebbe una opzione da considerare, per ridurre il tratto di "nulla" in Riviera.
Problema comunque relativo, che come diceva qualcuno nel topic dell'edizione 2018, nasce solo perchè ora abbiamo 3 ore di diretta. Se fossimo negli anni '80 con una sola ora di diretta, non avremmo questo problema del percorso.
Io rimetterei le Manie o il ponte del Merlo, e basta.
Ultima modifica di jumbo il martedì 20 marzo 2018, 9:38, modificato 1 volta in totale.
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
L'altra soluzione, peraltro da me già ripetuta più volte, e mi scuso se, di nuovo, la esplicito, per rendere più intrigante il tutto è togliere l'ultimo Km e mezzo e riportare l'arrivo 500 mt. dopo il rientro in Aurelia.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
A mio avviso Via Cavallotti è stato il peggiore arrivo mai proposto dalla Sanremo; troppo favorevole agli attaccanti a discapito dei velocisti, come, al contrario, è troppo favorevole ai velocisti questo percorso nonostante i "numeri" delle ultime due edizioni.nino58 ha scritto:L'altra soluzione, peraltro da me già ripetuta più volte, e mi scuso se, di nuovo, la esplicito, per rendere più intrigante il tutto è togliere l'ultimo Km e mezzo e riportare l'arrivo 500 mt. dopo il rientro in Aurelia.
In fin dei conti la Milano-Sanremo è affascinate per quello che è diventata negli anni: una "lotta eterna" tra velocisti ed attacanti. Non è per nulla scandaloso che arrivi ai piedi del Poggio un gruppo di 60-70 unità, l'importante è che non ci arrivino in 120 come nelle ultime edizioni.
Indurire il tracciato distante dal traguardo penso sia la strada giusta per una gara equilibrata; il percorso con le Mànie era una buona soluzione che ha visto prevalere sia Cancellara che Cavendish.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Quotone. Come ho scritto il finale dalla Cipressa in poi è perfetto così com'è. E' la parte centrale dopo il Turchino che deve essere induritaSlegar ha scritto:A mio avviso Via Cavallotti è stato il peggiore arrivo mai proposto dalla Sanremo; troppo favorevole agli attaccanti a discapito dei velocisti, come, al contrario, è troppo favorevole ai velocisti questo percorso nonostante i "numeri" delle ultime due edizioni.nino58 ha scritto:L'altra soluzione, peraltro da me già ripetuta più volte, e mi scuso se, di nuovo, la esplicito, per rendere più intrigante il tutto è togliere l'ultimo Km e mezzo e riportare l'arrivo 500 mt. dopo il rientro in Aurelia.
In fin dei conti la Milano-Sanremo è affascinate per quello che è diventata negli anni: una "lotta eterna" tra velocisti ed attacanti. Non è per nulla scandaloso che arrivi ai piedi del Poggio un gruppo di 60-70 unità, l'importante è che non ci arrivino in 120 come nelle ultime edizioni.
Indurire il tracciato distante dal traguardo penso sia la strada giusta per una gara equilibrata; il percorso con le Mànie era una buona soluzione che ha visto prevalere sia Cancellara che Cavendish.
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
La Parigi-Tours arriva a fine stagione rispetto alla Sanremo e il gruppo è più stanco, ecco perchè spesso i tentativi sugli strappi finali - che non arrivano neanche al chilometro di lunghezza - spesso risultano determinanti.galliano ha scritto:Una domanda per voi esperti di altimetrie e percorsi: gli strappetti finali della Parigi-Tours che lunghezza e pendenza hanno?
E' vero che la Parigi-Tours non è più una corsa di altissimo prestigio e quindi è forse meno bloccata della sanremo, ma mi pare che ci siano più probabilità di vedere un attacco di successo lì piuttosto che in riviera, nonostante il finale sia meno adatto agli attaccanti.
Personalmente sono molto incerto su quali novità introdurre, negli anni ho più volte cambiato idea.
L'obiettivo dovrebbe essere quello di spostare l'inizio della potenziale battaglia almeno ad una trentina di chilometri dal traguardo senza cambiare il finale perché deve rimanere l'incertezza e il pathos del poggio.
La cipressa è senza ombra di dubbio troppo facile come penultima asperità, considerando il quasi nulla che la precede, quindi o si indurisce il percorso prima con almeno due salite o bisogna sostituirla.
A me piace questa sequenza Turchino -> Manie - Colla Micheri -> Capo Cervo -> Capo Berta -> Civezza -> Cipressa (ver. Piani-Paorelli) -> Poggio
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Via Cavallotti oggi è improponibile perchè c'è poco spazio a bordo strada. Inoltre l'ultima volta si verificò un vero e proprio ingorgo subito dopo l'arrivo di Fondriest e Cipollini, che vinse lo sprint del gruppo pochi secondi dopo, andò a sbattere contro l'auto di Castellano, che era rimasta bloccata nel mezzo della strada. Ricordo di una fotografia nella quale si vede Cipollini infuriato scagliare la bici contro il lunotto dell'auto mandandolo in frantumi.nino58 ha scritto:L'altra soluzione, peraltro da me già ripetuta più volte, e mi scuso se, di nuovo, la esplicito, per rendere più intrigante il tutto è togliere l'ultimo Km e mezzo e riportare l'arrivo 500 mt. dopo il rientro in Aurelia.
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
"In fin dei conti la Milano-Sanremo è affascinate per quello che è diventata negli anni: una "lotta eterna" tra velocisti ed attacanti"
In questa frase dl Slegar c'è l'essenza della Milano-Sanremo. Indurirla trppo rischia di snaturarla
In questa frase dl Slegar c'è l'essenza della Milano-Sanremo. Indurirla trppo rischia di snaturarla
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Alternativa stando dentro al kilometraggio massimo
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/200364
Bric Berton + Manie + Colla Micheri + Berta + Cipressa + Pompeiana ridotta + Poggio.
Ad ogni modo, se si vuole inserire il Turchino anzichè il Bric Berton è necessario avvicinare la partenza, altrimenti non ci si salta fuori. Da questo punto di vista è facile: anzichè partire dal castello sforzesco si può partire dalla zona di Ticinese e si guadagnano già quei due o tre kilometri. Anzichè partire da via della Chiesa Rossa si può partire dalla zona del Forum di Assago o addirittura da Rozzano (dipende dal tratto di trasferimento, a Rozzano si è al limite dei 10 km). I pochi km recuperati possono rivelarsi preziosissimi.
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/200364
Bric Berton + Manie + Colla Micheri + Berta + Cipressa + Pompeiana ridotta + Poggio.
Ad ogni modo, se si vuole inserire il Turchino anzichè il Bric Berton è necessario avvicinare la partenza, altrimenti non ci si salta fuori. Da questo punto di vista è facile: anzichè partire dal castello sforzesco si può partire dalla zona di Ticinese e si guadagnano già quei due o tre kilometri. Anzichè partire da via della Chiesa Rossa si può partire dalla zona del Forum di Assago o addirittura da Rozzano (dipende dal tratto di trasferimento, a Rozzano si è al limite dei 10 km). I pochi km recuperati possono rivelarsi preziosissimi.
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
8 a 8 per ora....e io che pensavo in un plebiscito per il Si...
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Mi pare di ricordare sui 4-500 metri all'8% di media, quindi poca cosa.galliano ha scritto:Una domanda per voi esperti di altimetrie e percorsi: gli strappetti finali della Parigi-Tours che lunghezza e pendenza hanno?
E' vero che la Parigi-Tours non è più una corsa di altissimo prestigio e quindi è forse meno bloccata della sanremo, ma mi pare che ci siano più probabilità di vedere un attacco di successo lì piuttosto che in riviera, nonostante il finale sia meno adatto agli attaccanti.
La selettività della Parigi Tours è data più che altro dalle strade strette, dal vento, dall'atteggiamento spesso aggressivo del gruppo; fattori che, uniti al tempo spesso non clemente e alla posizione a fine calendario, la rendono una corsa assai animata
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Manca l'opzione che prevede la modifica del percorso nei pressi del traguardo e quella che prevede di cambiare sia vicino che lontano: la domanda, perdonami, statisticamente è mal posta.Walter_White ha scritto:8 a 8 per ora....e io che pensavo in un plebiscito per il Si...
Ad ogni modo ho fatto le mie verifiche, partendo dalla SP35 a Rozzano, anche lasciando il Turchino che è più agevole in caso di maltempo, facendo il percorso suggerito nella mia ultima proposta, si riesce a stare entro i 300 km (al pelo). Qui il tracciato grezzo https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/200436
Rimane il fatto che, se si vuole aggiungere qualcosa, bisogna togliere da qualche altra parte.
Aggiungo poi che tra Pompeiana e Poggio si può inserire la salita che circonda il nucleo di Bussana Vecchia (passando davanti alle carceri di Sanremo): non è il massimo della panoramicità, il giro è lunghetto (si aggiungono 6 km suppergiù) e almeno 2 km sono di pianura*. La salita è in corso di approvazione su laflammerouge, comunque i dati principali sono: lunghezza 2.94 Km con pendenza media 4.7%, con dislivello di 138 m, pendenza massima 7% circa.
* oddio, volendo ci si potrebbe buttare su quel budello che è strada Caravelli, strettissima e con pendenza in doppia cifra (ma qui sarebbe "come snaturare la Sanremo) https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/104848 .
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
https://laclassicissima.wordpress.com/
questa era una mia vecchia proposta....ma alla luce della eccezionale vittoria di Nibali,
occorre veramente cambiare il percorso?
non piace il piace il velocista che "sprinta" dopo 300 km, quindi è meglio lo scattista su una
rampa negli ultimi chilometri?
Il campione vince e trionfa appena si presenta l'occasione, anche contro le proprie attitudini tecniche.
Nibali lo ha fatto, nobilitando il percorso ed il classico percorso ha nobilitato la vittoria di Nibali.
questa era una mia vecchia proposta....ma alla luce della eccezionale vittoria di Nibali,
occorre veramente cambiare il percorso?
non piace il piace il velocista che "sprinta" dopo 300 km, quindi è meglio lo scattista su una
rampa negli ultimi chilometri?
Il campione vince e trionfa appena si presenta l'occasione, anche contro le proprie attitudini tecniche.
Nibali lo ha fatto, nobilitando il percorso ed il classico percorso ha nobilitato la vittoria di Nibali.
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
io
bric berton , manie , colla micheri , berta , cipressa (versione Facoltosi ) e Poggio
E siamo sotto i 300 km
Nibali sabato ha fatto un miracolo pero' la Sanremo deve tornare ad interessare i campioni dei gt
bric berton , manie , colla micheri , berta , cipressa (versione Facoltosi ) e Poggio
E siamo sotto i 300 km
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- Maìno della Spinetta
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
io ripeto quella che dissi millanta anni fa
Turchino, Manie, Colla Michieri, Berta Cipressa Poggio
Berta ineliminabile perche' e' l-unico capo serio.
Turchino vuol dire Ovada e Genova, e la valle stura con le sue cittadine - difficile tagliarle fuori per un bric berton tra i boschi appenninici (e lo dice uno che tra rossiglione e acqui ci ha perso tanti di quei polmoni...)
Cipressa e Poggio, magari la cipressa variante facoltosi,
Oppure se ancora non dovesse andare direi Pompeiana e Poggio anche senza cipressa).
Turchino, Manie, Colla Michieri, Berta Cipressa Poggio
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Cipressa e Poggio, magari la cipressa variante facoltosi,
Oppure se ancora non dovesse andare direi Pompeiana e Poggio anche senza cipressa).
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Mi basterebbe l'aggiunta Delle Mànie....vorrebbe dire poter movimentare la corsa già a 100 km dalla conclusione
2018: 1° classifica generale L'ALTRO circuito 1000
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Il problema della Sanremo non sono i velocisti, ma i loro gregari.
Se una squadra arriva alla fine del poggio con 2 o 3 gregari ancora freschi allora possono riprendere chiunque.
Già quest'anno con la corsa dura per la pioggia e le squadre da 7 elementi a Nibali son bastati meno di 10'' per arrivare.
Qualcosa di simile avvenne nel 2003, dove era stato introdotto un tratto di autostrada e Bettini lo salutarono dopo l'arrivo.
Per questo penso vada indurito il percorso senza snaturare il finale.
In questo modo attacchi sul Poggio possono avere veramente possibilità di riuscita.
Se poi il velocista è bravo a riportarsi sugli attaccanti o a tenere sul Poggio...allora merita di vincere.
Le Manie erano la soluzione ideale, altre ipotesi le trovo invece poco praticabili.
Se una squadra arriva alla fine del poggio con 2 o 3 gregari ancora freschi allora possono riprendere chiunque.
Già quest'anno con la corsa dura per la pioggia e le squadre da 7 elementi a Nibali son bastati meno di 10'' per arrivare.
Qualcosa di simile avvenne nel 2003, dove era stato introdotto un tratto di autostrada e Bettini lo salutarono dopo l'arrivo.
Per questo penso vada indurito il percorso senza snaturare il finale.
In questo modo attacchi sul Poggio possono avere veramente possibilità di riuscita.
Se poi il velocista è bravo a riportarsi sugli attaccanti o a tenere sul Poggio...allora merita di vincere.
Le Manie erano la soluzione ideale, altre ipotesi le trovo invece poco praticabili.
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
condivido con quanti dicono che siano sufficienti le Manie, e assolutamente dico no alla Pompeiana: questo proprio perché la Sanremo deve continuare ad essere ancora alla portata dei velocisti più resistenti, pena lo snaturamento. "Liegizzandola", infatti, corriamo il rischio di perdere dalla startlist tutti i velocisti senza avere automaticamente in cambio tutti i big delle Ardenne. Perché stiamo pur sempre parlando di una corsa di 300 km, spesso corsa al freddo e su strade - nel finale - tortuose e pericolose, che arriva un mese abbondante prima del Trittico. Ergo: per i Valverde, i Poels e i Daniel Martin di turno sarebbe cmq un azzardo presentarsi al via di una gara così lunga e distante dagli altri loro appuntamenti, in cui c'è per altro il rischio concreto di farsi abbastanza male da dover rinunciare al resto della primavera.
Quanto poi alla dimensione dell'impresa fatta sabato da Nibali, questa risulterebbe a suo modo sminuita da un indurimento del percorso: oggi la Sanremo si presta senza dubbio più di una Roubaix o di un Fiandre alla vittoria di un carneade, non c'è dubbio, ma la regola è che venga cmq vinta da un signor corridore, sia esso un velocista resistente (Kristoff, Degenkolb, Demare), il cui palmarès lì per lì fa storcere il naso a qualcuno, salvo poi vedergli vincere di lì a poco un Fiandre o una Roubaix. O appunto, che venga vinta da fuoriclasse quali lo stesso Nibali, Kwiatkowski o, a sua modo, anche Gerrans (che dopo la Sanremo ha appunto vinto pure una Liegi, quindi non si è trattato certo di un mezzo corridore).
Voglio dire, è vero che oggi è quasi impossibile prendere cappello sul Poggio ed andarsene, ma il fatto che ci sia riuscito un Nibali e non - con tutto il rispetto - uno Zaugg qualunque, non fa che nobilitare la corsa. Inoltre non butterei nemmeno via Capi e Cipressa che, è vero, non sono più e non torneranno mai più ad essere "decisivi" in senso stretto, ma la cui presenza serve a setacciare i Kristoff e i Demare dai Kittel e dai Groenewegen o i Mareckzo (forse dovrei dire anche i Viviani?), vale a dire a distinguere tra i velocisti-top resistenti, e i velocisti-altrettanto-top che però patiscono le difficoltà altimetriche o le grandi distanze.
Detto questo, sono cmq favorevolissimo all'inserimento di qualche media difficoltà tra i -100 e i -50/60 dall'arrivo, e da questo punto di vista Le Manie rappresentano l'optimum: ma meglio ancora delle Manie in sé, sarebbe variare ogni anno (a rotazione) questa salita in più, perché l'entroterra della Liguria da questo punto di vista consente un'infinità di varianti nel tratto che ci interessa, e che va da Savona a Laigueglia, e ai fini dello spettacolo sarebbe appunto importante variare ogni anno questo tratto, in modo da togliere punti di riferimento al gruppo. Altrimenti, anche l'aggiunta delle Manie rischierebbe di venire "digerita" dal gruppo nello spazio di due-tre anni, e di perdere anch'essa qualsiasi efficacia sul lungo termine. Costringendo davvero, a quel punto, a liegizzare la Sanremo nella speranza di cambiare qualcosa.
Quanto poi alla dimensione dell'impresa fatta sabato da Nibali, questa risulterebbe a suo modo sminuita da un indurimento del percorso: oggi la Sanremo si presta senza dubbio più di una Roubaix o di un Fiandre alla vittoria di un carneade, non c'è dubbio, ma la regola è che venga cmq vinta da un signor corridore, sia esso un velocista resistente (Kristoff, Degenkolb, Demare), il cui palmarès lì per lì fa storcere il naso a qualcuno, salvo poi vedergli vincere di lì a poco un Fiandre o una Roubaix. O appunto, che venga vinta da fuoriclasse quali lo stesso Nibali, Kwiatkowski o, a sua modo, anche Gerrans (che dopo la Sanremo ha appunto vinto pure una Liegi, quindi non si è trattato certo di un mezzo corridore).
Voglio dire, è vero che oggi è quasi impossibile prendere cappello sul Poggio ed andarsene, ma il fatto che ci sia riuscito un Nibali e non - con tutto il rispetto - uno Zaugg qualunque, non fa che nobilitare la corsa. Inoltre non butterei nemmeno via Capi e Cipressa che, è vero, non sono più e non torneranno mai più ad essere "decisivi" in senso stretto, ma la cui presenza serve a setacciare i Kristoff e i Demare dai Kittel e dai Groenewegen o i Mareckzo (forse dovrei dire anche i Viviani?), vale a dire a distinguere tra i velocisti-top resistenti, e i velocisti-altrettanto-top che però patiscono le difficoltà altimetriche o le grandi distanze.
Detto questo, sono cmq favorevolissimo all'inserimento di qualche media difficoltà tra i -100 e i -50/60 dall'arrivo, e da questo punto di vista Le Manie rappresentano l'optimum: ma meglio ancora delle Manie in sé, sarebbe variare ogni anno (a rotazione) questa salita in più, perché l'entroterra della Liguria da questo punto di vista consente un'infinità di varianti nel tratto che ci interessa, e che va da Savona a Laigueglia, e ai fini dello spettacolo sarebbe appunto importante variare ogni anno questo tratto, in modo da togliere punti di riferimento al gruppo. Altrimenti, anche l'aggiunta delle Manie rischierebbe di venire "digerita" dal gruppo nello spazio di due-tre anni, e di perdere anch'essa qualsiasi efficacia sul lungo termine. Costringendo davvero, a quel punto, a liegizzare la Sanremo nella speranza di cambiare qualcosa.
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
le Manie, in realtà, sono già state "digerite" del gruppo. Nel senso che, così distanti dal traguardo e seguite da 50 km. pianeggianti, il primo anno furono subite molto da tutte le ruote veloci, che fecero dei fuorigiri notevoli per rimanere attaccati al gruppo.Marco Gaviglio ha scritto: Altrimenti, anche l'aggiunta delle Manie rischierebbe di venire "digerita" dal gruppo nello spazio di due-tre anni, e di perdere anch'essa qualsiasi efficacia sul lungo termine. Costringendo davvero, a quel punto, a liegizzare la Sanremo nella speranza di cambiare qualcosa.
Il secondo anno, si trovò subito il rimedio: lasciarono totalmente andare il gruppetto di chi faceva ritmo forte (tanto poi come ci vai al traguardo con tre uomini e 90 km. da fare?), i velocisti presero un minuto in cima salendo a ritmo regolare, tenendosi tutta la squadra intorno, e nel giro di 15 km. sull'Aurelia rientrarono. Con una tale distanza successiva da fare in pianura questa è una mossa semplicissima per "neutralizzare" la salita e farla senza avere eccessivi contraccolpi nella gambe. D'altra parte chi rimane davanti dovrebbe far continuare a tirare forte la squadra bruciandosela tutta a 80 km. dall'arrivo....
Ma più in generale, il problema non è tanto far vincere un corridore di alto rango "da classiche" piuttosto che un velocista. Questo può accadere quando la corsa diventa dura per situazioni contingenti, estemporanee, e succede che allora la maggior fatica nelle gambe di tutti consenta, in casi moto rari, che qualcuno riesca ad arrivare attaccando sul Poggio. Quest'anno Nibali ha emozionato proprio perchè ha realizzato ciò che non si credeva ormai più possibile, ma per me l'ideale non è che la corsa si accenda sul Poggio, comunque poco più di 10 minuti prima dell'arrivo. Il problema è avere una corsa che si accende, come succedeva quasi regolarmente fino a 15-20 anni fa, quando la Sanremo era quasi sempre un grande spettacolo, almeno sulla Cipressa, dove purtroppo oggi non si muovono nemmeno corridori di seconda fascia, perchè con le velocità e le bici di oggi ci si guadagna troppo poco per poterlo difendere successivamente.
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Ma poi non ho capito perché un velocista non dovrebbe poter vincere la Sanremo
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Mi pare che nessuno o quasi dica questo, si chiede semplicemente che la corsa cominci ad essere interessante almeno a trenta km dall'arrivo.rizz23 ha scritto:Ma poi non ho capito perché un velocista non dovrebbe poter vincere la Sanremo
Solitamente vedere il gruppone che occupa tutta la sede stradale per decine di km non è sinonimo di spettacolo.
Indi è opportuno introdurre asperità per facilitare gli attaccanti.
Pure io, come herbie, temo che le sole manie non siano sufficienti.
Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Tutto giusto herbie, ma con le squadre da 7 e non da 9, questa tattica potrebbe non bastare.herbie ha scritto: le Manie, in realtà, sono già state "digerite" del gruppo. Nel senso che, così distanti dal traguardo e seguite da 50 km. pianeggianti, il primo anno furono subite molto da tutte le ruote veloci, che fecero dei fuorigiri notevoli per rimanere attaccati al gruppo.
Il secondo anno, si trovò subito il rimedio: lasciarono totalmente andare il gruppetto di chi faceva ritmo forte (tanto poi come ci vai al traguardo con tre uomini e 90 km. da fare?), i velocisti presero un minuto in cima salendo a ritmo regolare, tenendosi tutta la squadra intorno, e nel giro di 15 km. sull'Aurelia rientrarono. Con una tale distanza successiva da fare in pianura questa è una mossa semplicissima per "neutralizzare" la salita e farla senza avere eccessivi contraccolpi nella gambe.
Potrebbero ricucire lo svantaggio ma poi anche le squadre dei velocisti sarebbero decimate per la sequenza finale dei Capi, Cipressa e Poggio.
Il tutto senza precludere la vittoria di un velocista in quel di Sanremo.
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Perché sono il male del ciclismo. L'ammazza spettacolo.rizz23 ha scritto:Ma poi non ho capito perché un velocista non dovrebbe poter vincere la Sanremo
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Beh, a me Greipel emoziona più di QuintanaWalter_White ha scritto:Perché sono il male del ciclismo. L'ammazza spettacolo.rizz23 ha scritto:Ma poi non ho capito perché un velocista non dovrebbe poter vincere la Sanremo
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
Concordo. Bypassando capo Mele, facemdo nche Colla Micheri, andrebbe meglio. Da finale a colla Micheri son ca. 30 km. Più momenti tipici, più volate per prenderli davanti, più adrenalina, e meno gregari nel finale.herbie ha scritto:le Manie, in realtà, sono già state "digerite" del gruppo. Nel senso che, così distanti dal traguardo e seguite da 50 km. pianeggianti, il primo anno furono subite molto da tutte le ruote veloci, che fecero dei fuorigiri notevoli per rimanere attaccati al gruppo.Marco Gaviglio ha scritto: Altrimenti, anche l'aggiunta delle Manie rischierebbe di venire "digerita" dal gruppo nello spazio di due-tre anni, e di perdere anch'essa qualsiasi efficacia sul lungo termine. Costringendo davvero, a quel punto, a liegizzare la Sanremo nella speranza di cambiare qualcosa.
Il secondo anno, si trovò subito il rimedio: lasciarono totalmente andare il gruppetto di chi faceva ritmo forte (tanto poi come ci vai al traguardo con tre uomini e 90 km. da fare?), i velocisti presero un minuto in cima salendo a ritmo regolare, tenendosi tutta la squadra intorno, e nel giro di 15 km. sull'Aurelia rientrarono. Con una tale distanza successiva da fare in pianura questa è una mossa semplicissima per "neutralizzare" la salita e farla senza avere eccessivi contraccolpi nella gambe. D'altra parte chi rimane davanti dovrebbe far continuare a tirare forte la squadra bruciandosela tutta a 80 km. dall'arrivo....
Ma più in generale, il problema non è tanto far vincere un corridore di alto rango "da classiche" piuttosto che un velocista. Questo può accadere quando la corsa diventa dura per situazioni contingenti, estemporanee, e succede che allora la maggior fatica nelle gambe di tutti consenta, in casi moto rari, che qualcuno riesca ad arrivare attaccando sul Poggio. Quest'anno Nibali ha emozionato proprio perchè ha realizzato ciò che non si credeva ormai più possibile, ma per me l'ideale non è che la corsa si accenda sul Poggio, comunque poco più di 10 minuti prima dell'arrivo. Il problema è avere una corsa che si accende, come succedeva quasi regolarmente fino a 15-20 anni fa, quando la Sanremo era quasi sempre un grande spettacolo, almeno sulla Cipressa, dove purtroppo oggi non si muovono nemmeno corridori di seconda fascia, perchè con le velocità e le bici di oggi ci si guadagna troppo poco per poterlo difendere successivamente.
Sui materiali e le bici cambiate, un aggiustamento della Cipressa aiuterebbe a farla tornare al centro della scena.
@rizz, niente di male i velocisti, ma come dice il buon Grassi in video, il velocista dovrebbe essere l'eccezione, il campione che riesce a guadagnarsela, non la regola
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Re: Il percorso della Milano-Sanremo
E' proprio questo, infatti. Come d'altra parte, fino a circa 10-15 anni fa, la Sanremo è sempre stata. Aggiungiamoci che da quando appare palese che per evitare lo sprint di gruppo occorre una condizione monstre e un numero di potenza (e di rischio) fuori dal comune, molti corridori "da classiche", SE vengono a farla, non ci provano nemmeno....galliano ha scritto:Mi pare che nessuno o quasi dica questo, si chiede semplicemente che la corsa cominci ad essere interessante almeno a trenta km dall'arrivo.rizz23 ha scritto:Ma poi non ho capito perché un velocista non dovrebbe poter vincere la Sanremo
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non sempre ci sarà un Nibali che getta il cuore oltre l'ostacolo con una determinazione commovente, e dico io, forse anche consapevole che sono le ultime volte che potrà calcare la sua impronta su queste strade, per lasciare un ricordo di sè.